La nuova direttiva EED: recepimento, opportunità e sfide per l industria italiana

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Transcript:

La nuova direttiva EED: recepimento, opportunità e sfide per l industria italiana Marcello Capra Dipartimento per l Energia Convegno ITALCOGEN Rimini, 7 novembre 2013

Current trend to 2020 La sfida dell Efficienza Energetica Reduce greenhouse gas levels by 20% -20% Increase share of renewables to 20% Reduce energy consumption by 20% 100% Current trend to 2020-10% Current trend to 2020 20% 2

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QUALI PROSPETTIVE PER IL RECEPIMENTO? Sono in corso i lavori preparatori del Comitato della direttiva2012/27 in vista del suo recepimento, con evidenti complessità e difficoltà interpretative, risultato del compromesso tra Parlamento e Consiglio, che si rifletteranno nella fase di recepimento da parte degli SM. Prova di queste difficoltà di interpretazione è che la Commissione sta lavorando all emanazione di linee guida interpretative di alcuni articoli chiave, che saranno presto disponibili per consentire agli SM un corretto recepimento. Gli articoli chiave della direttiva sono quelli relativi alla ristrutturazione degli immobili nel settore pubblico, ai regimi obbligatori di efficienza, alla misurazione e alla contabilizzazione dell energia, alla promozione dell efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento, alla trasformazione, trasmissione distribuzione dell energia. 5

1. OBIETTIVI NAZIONALI 2. DISPOSIZIONI SETTORIALI Edifici e Settore Pubblico Industria e servizi energetici Misurazione e fatturazione Efficienza nella fornitura di energia 3. DISPOSIZIONI ORIZZONTALI 4. VERIFICA E MONITORAGGIO DELL ATTUAZIONE 6

2. DISPOSIZIONI SETTORIALI Edifici e Settore Pubblico Ristrutturazione di immobili e ruolo esemplare degli Enti pubblici (Art.4-5) Acquisti da parte di Enti pubblici (Art. 6) Dal 2014 ristrutturazione degli edifici delle amministrazioni centrali con superfici superiori a 500 mq (250 mq dal 2015) che non soddisfano requisiti minimi di prestazione energetica (direttiva 31/2010), nella misura del 3% della superficie totale ogni anno. Opzione: è possibile adottare misure alternative che conducano al medesimo risultato in termini di consumo totale di energia. Requisito di alta performance energetica obbligatorio per tutti i beni, i servizi e gli immobili acquistati dalla P.A. (contratti superiori a 130.000 che ricadano nella direttiva appalti pubblici 2004/18). 7

Gli interventi sul patrimonio immobiliare della PA Protocollo di intesa MISE -l Agenzia del Demanio per redazione inventario degli edifici della PA comprensivo di superficie coperta e dati energetici pertinenti, passo fondamentale per la preparazione di una strategia complessiva per la riqualificazione degli edifici pubblici. Attività svolte dall Agenzia in merito agli adempimenti previsti dall articolo 3, comma 9, del decreto legge n. 95 del 2012 il quale ha previsto l avvio di un sistema a supporto del contenimento dei costi e dell efficienza energetica nell utilizzo degli immobili della PA. Ruolo del Programma Operativo Interregionale Energia (POIN Energia) 2007-2013, risultato di concertazione tra MISE, MATTM e Regioni Convergenza ed un nutrito partenariato economico e sociale 8

Come notificare gli interventi sul patrimonio immobiliare Obbligo a rinnovare il 3% degli uffici governativi che non soddisfano l EPBD Sono possibili due approcci: target come superficie da rinnovare o in alternativa la stima dell energia che si può risparmiare, con risparmio equivalente al primo approccio Per prima cosa occorre definire il target di energia che si potrebbe risparmiare, per esempio attraverso un inventario in quanto gli edifici devono avere un certificato di efficienza energetica ai sensi dell EPBD Oppure bisogna dire eventualmente come le misure alternative portano allo stesso target e, anche se la Direttiva non specifica la metodologia, la Commissione suggerisce di usare quella della direttiva EPBD visto che è già disponibile. 8

2. DISPOSIZIONI SETTORIALI Industria e servizi energetici Regimi obbligatori di efficienza energetica (Art.7) Audit energetici e sistemi di gestione dell energia (Art. 8) Regimi obbligatori in capo ai distributori e/o rivenditori di energia per il conseguimento di risparmi in termini di volume di vendite di energia presso i consumatori finali. Il risparmio energetico deve equivalere all 1,5% annuo nel periodo 2014-2020 Possibilità di esenzioni limitate ad un massimo del 25% dell obbligo. Obbligo di audit energetico ogni 4 anni per le grandi imprese, condotto da esperti qualificati ed accreditati sulla base di criteri definiti dalla normativa nazionale. Programmi di informazione e incentivi indirizzati alle PMI e famiglie per promuovere lo svolgimento di audit energetici e diffusione di best practices. 10

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Come notificare gli schemi d obbligo: elementi essenziali Importo globale del risparmio: essenziale sapere l importo a cui si tende; possibile esclusione del trasporto (con giustificazione) e possibile esclusione del 25% con notifica dettagliata entro il giugno 2014 misure politiche: le misure alternative allo schema d obbligo rientrano nelle definizione di misure politiche e devono essere soddisfatti i criteri dell art. 7(10) e garantita l equivalenza calcoli e misure: per ogni misura va detto come si calcola il risparmio (4 possibilità di calcolo: risparmi previsti, risparmi calcolati, risparmi a contatore, campagne di informazione) descrivendolo nel dettaglio. durata: come è misurata la durata delle misure monitoraggio, controllo, verifica e conformità: elementi essenziali da tenere presenti nel momento della definizione delle misure, che devono anche contenere eventuali multe/sanzioni per chi non rispetta le misure stesse. 8

2. DISPOSIZIONI SETTORIALI Misurazione e fatturazione Misurazione (Art.9) Fatturazione e accesso alle informazioni (Art. 10-11-12) I consumatori finali di energia devono ricevere contatori individuali purchè tecnicamente e finanziariamente fattibile. Gli SM devono adottare sistemi di misurazione intelligenti per il gas e l energia elettrica in conformità alle direttive 2009/72 e 2009/73. Nei condomini devono essere installati contatori individuali di calore o raffreddamento entro il 2016. Fatturazione basata sul consumo reale e disponibilità della bolletta elettronica su richiesta dell utente finale. Gratuità delle fatture e delle informazioni sui consumi individuali per gli utenti. 13

Articoli che rafforzano le direttive sul mercato elettricità e gas (Direttiva 2009/72/EC e Direttiva 2009/73/EC), oltre che la Direttiva 2004/22/EC sugli strumenti di misura e la Raccomandazione 2012/148/EU sul roll-out dei sistemi di smart metering. Necessità di maggiore approfondimento in fase di recepimento su alcune questioni: obblighi generali di accuratezza dei contatori a prezzi competitivi requisiti specifici per contatori di elettricità e gas di tipo intelligente requisiti specifici per la contabilizzazione di calore, freddo e acqua calda nei condomini distinzione tra fatture e informazioni sulla fatturazione e regole specifiche per le informazioni sulla fatturazione, nonché requisiti sui costi della misurazione e delle informazioni sulla fatturazione 14

2. DISPOSIZIONI SETTORIALI - Efficienza nella fornitura di energia Riscaldamento e raffreddamento (Art.14) Trasformazione, trasmissione e distribuzione (Art. 15) Valutazione del potenziale della cogenerazione ad alto rendimento e del teleriscaldamento e teleraffreddamento, aggiornata ogni 5 anni a partire dal 2015. Analisi costi-benefici propedeutica all'istallazione di nuovi impianti o di ammodernamento di impianti esistenti, per il recupero del calore di scarto. Misure di incentivazione agli operatori di rete per trarre i massimi benefici dai potenziali di efficienza delle smart grids. Favorire la partecipazione dei consumatori all efficienza del sistema, compresa la gestione della domanda Garantire accesso e dispacciamento prioritario per la cogenerazione ad alto rendimento. 15

La promozione della cogenerazione e delle smart grids Obbligo per gestori di rete e distributori di garantire il dispacciamento prioritario all elettricità da cogenerazione ad alto rendimento. La cogenerazione viene promossa come una delle principali forme di generazione distribuita in grado di migliorare l'efficienza energetica nelle reti a causa della sua contiguità ai consumatori, con parità di trattamento tra l energia elettrica da cogenerazione ad alto rendimento e quella da fonti rinnovabili. La direttiva impone agli Stati membri di stabilire norme chiare e trasparenti sui diritti di priorità nelle loro reti con necessità di mantenere la continuità della fornitura di calore nel caso di cogenerazione ad alto rendimento. Criteri per la promozione dell efficienza energetica nelle reti tramite tariffe e misure regolatorie. 13

Il recupero del calore di scarto Se l analisi CB identifica un potenziale significativo con surplus positivo, lo SM deve intraprendere adeguate misure per lo sviluppo di tale potenziale, adottando politiche a livello locale e regionale che incoraggino lo sviluppo di tali pratiche Gli SM adottano criteri di autorizzazione all'esito dell'analisi costi-benefici per gli impianti aventi potenza superiore ai 20 MW termici, da notificare entro il 2013. Analisi CB nella prospettiva economica di utilità collettiva, separata da quella finanziaria ma strettamente collegata. Criticità sulla sequenza temporale degli adempimenti: i criteri di valutazione CB devono essere predisposti dagli SM in tempo utile per consentire la concessione delle autorizzazioni a partire dal 5 giugno 2014. 14

L efficienza delle reti e la gestione della domanda L'articolo 15 punta a massimizzare l'efficienza della rete e delle infrastrutture e a promuovere la risposta alla domanda, attraverso: l'inserimento di criteri di efficienza energetica nelle tariffe di rete e nei regolamenti ( segnali di prezzo ); meccanismi incentivanti per lo sviluppo delle smart grids per la promozione dell efficienza incentivi per i gestori dei sistemi di trasmissione (TSO) e di distribuzione (DSO), per migliorare l'efficienza complessiva; l'introduzione di misure per consentire e sviluppare la risposta alla domanda la Commissione ha avviato una serie di workshop sul comma 8 ( Partecipazione della domanda ai mercati dell energia e dei servizi di dispacciamento ) per mettere a disposizione degli SM informazioni e best practices 15

4. VERIFICA E MONITORAGGIO DELL ATTUAZIONE Novembre 2012 Aprile 2013 Dicembre 2013 Dicembre 2013 Gennaio 2014 Aprile 2014 Giugno 2014 Giugno 2014 Dicembre 2014 Giugno 2015 Dicembre 2015 Dicembre 2016 Pubblicazione della direttiva su Gazzetta europea Gli SM presentano la strategia nazionale sull efficienza e quantificano gli obiettivi Gli SM definiscono le misure per raggiungere l obbligo del 1,5% di risparmio annuo Gli SM definiscono l inventario degli immobili pubblici da ristrutturare Ha inizio il programma di ristrutturazione immobiliare Gli SM consegnano il primo PAEE (poi ogni 3 anni) Recepimento della direttiva La Commissione verifica se il conseguimento del 20% al 2020 è possibile e prende le necessarie misure Gli SM assicurano che i contatori di energia installati registrino l effettivo consumo Gli SM definiscono il potenziale di miglioramento dell efficienza delle infrastrutture energetiche Gli SM definiscono il potenziale di teleriscaldamento e cogenerazione Gli SM assicurano che in tutti i condomini siano installati contatori di calore individuali 19

Lo sviluppo delle tecnologie per l efficienza La ricerca e l innovazione delle tecnologie per l efficienza sono tornate ad essere centrali nella politica di conseguimento degli obiettivi La Commissione ha insediato un gruppo di esperti per la definizione di un piano di sviluppo e innovazione delle tecnologie nell ambito del recepimento della direttiva Il lavoro confluirà nella roadmap integrata del SET Plan prevista dalla Comunicazione (2013) 253 sulle tecnologie energetiche innovative e dovrà contribuire all uso razionale delle risorse dei vari strumenti di incentivo: Horizon 2020 Structural and Investment Funds of regional policy Connecting Europe Facility ETS financing mechanisms 15

1. OBIETTIVI NAZIONALI DI EFFICIENZA ENERGETICA Target nazionale: ciascun SM fissa un obiettivo in termini di consumo e di risparmio di energia primaria o finale, di intensità energetica e lo comunica alla Commissione Europea entro il 30 aprile 2013 La Commissione Europea entro il 30 giugno 2014 valuta i progressi compiuti e se l'unione sia in grado di raggiungere un consumo energetico non superiore a 1 474 Mtep di energia primaria e/o non superiore a 1 078 Mtep di energia finale entro il 2020 21

Elementi chiave della nuova Strategia Energetica Nazionale La nuova Strategia Energetica Nazionale deve incentrarsi su obiettivi chiari e coerenti con la necessità di crescita del Paese, tenendo conto dei nostri naturali punti di forza e debolezza: Energia più competitiva in termini di costi, a vantaggio di famiglie e imprese Maggiore sicurezza ed indipendenza di approvvigionamento Crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico Mantenimento degli elevati standard ambientali e di qualità del servizio Per seguire questi obiettivi, si vogliono concentrare gli sforzi su sette priorità: Efficienza Energetica Sviluppo dell Hub del Gas sud-europeo Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili Rilancio della produzione nazionale di idrocarburi Sviluppo delle infrastrutture e riforma del mercato elettrico Ristrutturazione della raffinazione e riforma della rete di distribuzione carburanti Modernizzazione del sistema di governance La strategia rappresenta un pilastro fondamentale dell agenda per la crescita economica del Paese, indirettamente come fattore di competitività, e direttamente tramite il traino dei settori della green-white economy e delle energie tradizionali

Misure per il raggiungimento del target Rafforzare le norme sulle prestazioni energetiche minime, in particolare per quanto riguarda l edilizia (grazie al recepimento della direttiva 2010/31/UE), il settore dei trasporti e nel campo di azione della direttiva Ecodesign; Rafforzare lo strumento delle detrazioni fiscali per le spese dedicate alla riqualificazione energetica degli edifici, attivo dal 2007; Introdurre strumenti di incentivazione diretta e indiretta per gli interventi della PA come il cosiddetto Conto Termico (attivato con DM 28 dicembre 2012); Potenziare il regime obbligatorio di efficienza energetico basato sui Titoli di efficienza energetica ( Certificati Bianchi), che punta anche alla promozione di progetti di efficienza energetica di maggiore dimensione nei settori industriale e dei servizi e alla promozione di interventi di valenza infrastrutturale (ICT, distribuzione idrica, trasporti); Consolidare il ruolo dei fondi strutturali attraverso i quali sono stati messi in atto programmi di promozione dell efficienza energetica (POIN) e che costituiscono, in prospettiva, un opportunità per la riqualificazione del parco immobiliare della PA; Utilizzare i proventi delle aste per le quote di CO2 per interventi di efficienza energetica 24

Fattori abilitanti per la promozione dell efficienza Rafforzamento del modello ESCO, tramite l introduzione di criteri di qualificazione, lo sviluppo e la diffusione di modelli contrattuali innovativi per il finanziamento tramite terzi e la creazione di fondi di garanzia dedicati o di appositi fondi rotativi per progetti più rilevanti, con possibile partecipazione di istituti finanziari pubblici; Supporto alla ricerca e all innovazione con l obiettivo di sviluppare ulteriormente le tecnologie dei materiali, delle costruzioni e della impiantistica energetica; Promozione di iniziative di comunicazione e sensibilizzazione finalizzate ad aumentare la consapevolezza di cittadini e imprese sulle opportunità derivanti dall efficienza energetica. L insieme delle misure di supporto potrebbe mobilitare sino al 2020 risorse cumulate pari a circa 25 miliardi di euro in grado di stimolare investimenti complessivi per circa 50-60 miliardi. 25

Obiettivo Consumi primari 2020 Consumi primari di energia ecsluso usi non energetici, Mtep 220 200 180 160 140 120 100 208 178 158 2000 2005 2010 2015 2020 Scen. di Riferimento PRIMES 2008 Scen. Assenza di misure Scen. SEN 26

Obiettivo Consumi finali al 2020 Consumi finali lordi di energia, Mtep 180 170 160 150 140 130 120 110 100 167 141 126 2000 2005 2010 2015 2020 Scen. di Riferimento PRIMES 2008 Scen. Assenza di misure Scen. SEN 27

Risparmio di energia finale atteso al 2020 per settore (Mtep/a) Residenziale 3.8 Terziario 2.0 Industria 4.2 Trasporti 5.5 28

Obiettivo di efficienza energetica al 2020 Residenziale Terziario Industria Settore PA Privato MISURE PREVISTE NEL PERIODO 2011-2020 FEC Risparmio Conto Detrazioni Certificati atteso Termico del 55% Bianchi al 2020 1.60 0.90 1.00 0.30 3.80 5.32 0.20 1.60 0.20 2.00 2.80 0.10 0.70 0.10 0.90 1.26 0.10 0.90 0.10 1.10 1.54 4.20 4.20 5.88 5.40 0.10 5.50 6.05 Standard Normativi PRIMARIA Risparmio atteso al 2020 Trasporti* Totale per misura (Mtep/a) 7.20 2.50 1.00 4.80 15.50 20.05 (* Le valutazioni dei risparmi consiguibili nel periodo 2011-2020 relativi al settore trasporti -standard normativi incorporano anche interventi di mobilità sostenibile) 29

Opportunità per l industria dal potenziamento dei TEE 18 nuove schede per la valutazione dei risparmi che si aggiungono alle 24 in vigore Semplificazione del processo di predisposizione di nuove schede basate sulle proposte dirette degli operatori interessati (associazioni imprenditoriali, etc); Pubblicazione di guide operative per promuovere l individuazione e la definizione di progetti a consuntivo (cemento, vetro, laterizi, carta e siderurgia etc). Promozione della conoscenza del meccanismo dei certificati bianchi attraverso lo sviluppo e la diffusione di strumenti utili a sollecitare l effettuazione degli interventi. Realizzazione di un programma per la promozione, sensibilizzazione, informazione e formazione in stretta collaborazione con le Regioni e le associazioni imprenditoriali. Realizzazione e pubblicazione della banca dati sui progetti ammessi ai benefici, consultabile via Internet. Aumento dei soggetti che possono partecipare alla generazione di certificati bianchi (le imprese possono partecipare al meccanismo previa nomina dell energy manager) Attivazione della procedura negoziale per grandi progetti (industriali e infrastrutturali) che generino risparmi per almeno 35.000 tep/anno Valorizzazione del prezzo di mercato dei certificati, anche ai fini della definizione del rimborso tariffario dei costi sostenuti per gli interventi. 30

Monitoraggio obiettivi di risparmio Piano d azione nazionale efficienza (PAEE) 2011 31

Evoluzione dell efficienza nell industria manifatturiera (fonte ENEA) 32

Efficacia strumenti di sostegno all EE (fonte ENEA) 33

Confronto costi di incentivazione (fonte ENEA) 34

ing. Marcello Capra Ministero dello Sviluppo economico Dipartimento per l Energia marcello.capra@mise.gov.it www.sviluppoeconomico.gov.it 35