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IT/EN/ES/PT 1/18 CHORUS Prodotto da/ Manufactured by/ Fabricado por: PR3 REF 86066 REF 86066/12 DIESSE Diagnostica Senese S.p.A. Via delle Rose, 10 53035 Monteriggioni (Siena) Italy Modifiche introdotte nella revisione corrente Changes introduced in the current revision Cambios introducidos en la revisión actual Alterações introduzidas na revisão atual Capitolo Section Capítulo REF 5 9

IT 2/18 ISTRUZIONI PER L USO CHORUS PR3 Per la determinazione semiquantitativa degli anticorpi anti-pr3 Solo per uso diagnostico in vitro 1. UTILIZZAZIONE Metodo immunoenzimatico per la determinazione semiquantitativa degli anticorpi anti-proteinasi 3 (PR3) nel siero umano con dispositivo monouso applicato agli strumenti Chorus e Chorus TRIO. 2. INTRODUZIONE Gli anticorpi anti-proteinasi 3 (PR3) appartengono al gruppo degli anticorpi citoplasmatici anti-neutrofili (ANCA) diretti verso componenti citoplasmatici dei granulociti e monociti neutrofilici. La tecnica dell immunofluorescenza indiretta su neutrofili fissati con etanolo, è stato il metodo comunemente usato per la determinazione degli ANCA. Successivamente diventò chiaro che alcuni ANCA creano un quadro fluorescente citoplasmatico (chiamato canca) mentre altri creano un quadro perinucleare (panca). Poichè entrambi i quadri possono essere riferiti a numerosi antigeni, l immunofluorescenza non è idonea per una diagnosi differenziale soddisfacente della vasculite; quindi ogni IFT deve essere verificata con dei test ELISA specifici. La PR3 è una serina proteasi dei granuli azzurofili (lisosomi) dei neutrofili con peso molecolare di 29 kda. La proteina cationica svolge un attività proteolitica verso l elastina, l emoglobina ed il collagene VII. Inoltre, la PR3 promuove l attivazione delle piastrine attraverso la catepsina G ed inattiva l inibitore C1. Gli ANCA sono dei marker importanti nella diagnosi differenziale della vasculite autoimmune. Gli autoanticorpi anti- PR3 costituiscono un marker sierologico per la granulomatosi di Wegener (WG). Sebbene l eziologia e la patogenesi siano ancora da chiarire, si ritiene che gli autoanticorpi anti-pr3 giochino un ruolo attivo nella patogenesi di WG. I titoli anti-pr3 sono fortemente associati all attività della malattia ed inibiscono l attività proteolitica della PR3. 3. PRINCIPIO DEL METODO Il dispositivo PR3 è pronto all uso per la determinazione degli anticorpi anti-pr3 negli strumenti CHORUS. Il test si basa sul principio ELISA. L antigene, altamente purificato, viene legato alla fase solida. Le immunoglobuline specifiche si legano all'antigene in seguito ad incubazione con siero umano diluito. Dopo lavaggi per eliminare le proteine che non hanno reagito, si effettua l'incubazione con il coniugato costituito da anticorpi monoclonali, altamente specifici per le anti-immunoglobuline umane coniugate con perossidasi di rafano. Si elimina il coniugato che non si è legato e si aggiunge il substrato per la perossidasi. Il colore blu che si sviluppa è proporzionale alla concentrazione degli anticorpi specifici presenti nel siero in esame. I dispositivi monouso contengono tutti i reagenti per eseguire il test quando applicati agli strumenti Chorus. Il kit Chorus PR3 viene calibrato in riferimento a sieri forniti dal CDC Atlanta. I risultati sono espressi in Unità Arbitrarie. 4. PRECAUZIONI SOLO PER USO DIAGNOSTICO IN VITRO. Questo kit contiene materiali di origine umana che sono stati testati e trovati negativi con test approvati dall FDA sia per la ricerca di HBsAg che per quella degli anticorpi anti-hiv-1, anti-hiv-2 ed anti-hcv. Poiché nessun test diagnostico può offrire una completa garanzia sull'assenza di agenti infettivi, qualunque materiale di origine umana deve essere considerato potenzialmente infetto. Tutti i reagenti e i campioni devono essere maneggiati secondo le norme di sicurezza normalmente adottate in laboratorio. Smaltimento dei residui: i campioni di siero, i calibratori e le strip usate devono essere trattati come residui infetti, quindi smaltiti in accordo alle disposizioni di leggi vigenti. Avvertenze per la sicurezza personale 1. Non pipettare con la bocca. 2. Usare guanti monouso e protezione per gli occhi nel maneggiare i campioni. 3. Lavare accuratamente le mani una volta inseriti i dispositivi nello strumento Chorus. 4. I seguenti reagenti contengono concentrazioni basse di sostanze dannose o irritanti: a) Il coniugato contiene fenolo b) Il substrato è acido Se un reagente viene a contatto con la pelle o con gli occhi, lavare abbondantemente con acqua. 5. Acidi neutralizzati ed altri rifiuti liquidi devono essere disinfettati aggiungendo sodio ipoclorito in un volume sufficiente da ottenere una concentrazione finale almeno dell'1%. Un'esposizione al sodio ipoclorito all'1% per 30 minuti dovrebbe essere sufficiente per garantire una disinfezione efficace. 6. Eventuali versamenti di materiali potenzialmente infetti devono essere rimossi immediatamente con carta assorbente e la zona inquinata dovrà essere decontaminato, per esempio con sodio ipoclorito all'1%, prima di proseguire il lavoro. Se è presente un acido, il sodio ipoclorito non deve essere usato prima che la zona sia stata asciugata. Tutti i materiali utilizzati per decontaminare eventuali versamenti accidentali, compresi guanti, devono essere scartati come rifiuti potenzialmente infetti. Non mettere in autoclave materiali contenenti sodio ipoclorito.

IT 3/18 Avvertenze analitiche Prima dell'uso, portare i dispositivi da utilizzare a temperatura ambiente (18-30 C) ed impiegare entro 60 minuti. 1. Scartare i device con substrato (pozzetto 4) colorato di blu. 2. Nell aggiungere il campione al pozzetto verificare che sia perfettamente distribuito sul fondo. 3. Controllare l effettiva presenza dei reagenti nel dispositivo e la integrità del dispositivo stesso, non utilizzare dispositivi che al controllo visivo presentano mancanza di qualche reagente. 4. I dispositivi devono essere utilizzati insieme allo strumento Chorus, seguendo rigorosamente le Istruzioni per l Uso e il Manuale Utente dello strumento. 5. Controllare che lo strumento Chorus sia impostato correttamente (vedi Manuale Utente). 6. Non alterare il codice a barre posto sulla impugnatura del device al fine di permetterne la corretta lettura da parte dello strumento. 7. Evitare l uso di congelatori auto sbrinanti per la conservazione dei campioni. 8. Codici a barre difettosi possono essere inseriti manualmente nello strumento. 9. Non esporre i dispositivi a forte illuminazione né a vapori di ipoclorito durante la conservazione e l uso. 10. Può essere fonte di errori l'uso di campioni fortemente emolizzati, o campioni che presentano inquinamento microbico. 11. Prima di inserire il dispositivo sullo strumento Chorus accertarsi che il pozzetto di reazione non contenga corpi estranei. 12. Pipettare il siero in esame (50 dispositivo (vedi figura). 13. Non utilizzare il dispositivo dopo la data di scadenza 14. Controllare che lo strumento abbia la connessione con la Washing Buffer Autoimmunity (Ref. 86004) 5. COMPOSIZIONE DEL KIT E PREPARAZIONE DEI REAGENTI Il kit è sufficiente per 36 determinazioni (REF 86066). Il kit è sufficiente per 12 determinazioni (REF 86066/12). DD DISPOSITIVI 6 confezioni da 6 dispositivi ciascuna (REF 86066). 2 confezioni da 6 dispositivi ciascuna (REF 86066/12). Descrizione: Posizione 8: Spazio disponibile per etichetta con codice a barre Posizione 7: Vuota Posizione 6: POZZETTO DI MICROPIASTRA Sensibilizzato con proteinasi 3 (PR3) altamente purificata. Posizione 5: POZZETTO DI MICROPIASTRA Non sensibilizzato. Posizione 4: SUBSTRATO TMB Contenuto: Tetrametilbenzidina 0.26 mg/ml ed H2O2 0.01% stabilizzati in tampone citrato 0.05 mol/l (ph 3.8) Posizione 3: DILUENTE PER I CAMPIONI Contenuto: Soluzione proteica, contenente Tween-20 0.2% e Proclin 0.1%. Posizione 2: CONIUGATO Contenuto: anticorpi monoclonali anti-igg umane marcati con perossidasi, in soluzione tampone fosfato contenente fenolo 0.05% e Bronidox 0.02%. Posizione 1: POZZETTO VUOTO Dove l utilizzatore deve dispensare il siero non diluito. Uso: equilibrare una busta a temperatura ambiente, aprire la busta, prelevare i dispositivi occorrenti; riporre gli altri nella busta contenente il gel di silice, far uscire l aria e sigillare premendo sulla chiusura. Conservare a 2/8 C. CALIBRATOR CALIBRATORE 1 x 0.175 ml Contenuto: Siero umano diluito contenente anticorpi IgG anti- PR3 e conservante. Liquido, pronto all uso. CONTROL + CONTROLLO POSITIVO 1 x 0.425 ml Contenuto: Siero umano diluito contenente anticorpi IgG anti- PR3 e conservante. Liquido, pronto all uso. ALTRO MATERIALE RICHIESTO, MA NON FORNITO: WASHING BUFFER AUTOIMMUNITY REF 86004 CLEANING SOLUTION 2000 REF 83609 SANITIZING SOLUTION REF 83604-83608 CHORUS NEGATIVE CONTROL/SAMPLE DILUENT REF 83607 Acqua distillata o deionizzata Normale vetreria di laboratorio: cilindri, provette, ecc. Micropipette capaci di prelevare accuratamente volumi di 50-200. Guanti monouso Soluzione al 5% di sodio ipoclorito Contenitori per la raccolta di materiali potenzialmente infetti 6. MODALITA DI CONSERVAZIONE E STABILITA DEI REAGENTI I reagenti devono essere conservati a 2/8 C. Nel caso di una errata temperatura di conservazione deve essere ripetuta la calibrazione e controllata la correttezza del risultato tramite il siero di controllo (vedi capitolo 9: Validazione del test). La data di scadenza è stampata su ogni componente e sull etichetta esterna della confezione. I reagenti hanno una stabilità limitata dopo apertura e/o preparazione: DISPOSITIVI

CALIBRATORE CONTROLLO POSITIVO IT 4/18 In caso di risultato dubbio ripetere il test. Se il risultato rimane dubbio, ripetere il prelievo. 7. TIPO DI CAMPIONI E CONSERVAZIONE Il tipo di campione è rappresentato da siero ottenuto da sangue prelevato per normale venipuntura e maneggiato come richiesto nelle procedure standard di laboratorio. Il siero fresco può essere mantenuto per 4 giorni a 2/8 C; per periodi di conservazione maggiori, congelare a 20 C. Il campione può subire fino ad un massimo di 3 scongelamenti. Evitare l uso di congelatori auto sbrinanti per la conservazione dei campioni. I Dopo scongelamento agitare con cura il campione prima del dosaggio. L inattivazione al calore può fornire risultati erronei. La qualità del campione può essere seriamente influenzata dalla contaminazione microbica che può portare a risultati erronei. Campioni fortemente lipemici, itterici o inquinati non possono essere utilizzati. Il test non è applicabile a plasma umano. 8. PROCEDIMENTO 1. Aprire la busta (lato contenente la chiusura a pressione), prelevare il numero di dispositivi necessario per eseguire gli esami e conservare gli altri richiudendo la busta dopo aver fatto uscire l aria. 2. Controllare visivamente lo stato del dispositivo secondo le indicazioni riportate nel capitolo 4 Avvertenze Analitiche. 3. Dispensare nel pozzetto n 1 di ciascun dispositivo 50 di siero non diluito da analizzare, ad ogni cambio di lotto utilizzare un dispositivo per il calibratore. 4. Introdurre i dispositivi sullo strumento Chorus. Eseguire la calibrazione (se richiesto) ed il test come riportato nel Manuale Utente dello strumento. 9. VALIDAZIONE DEL TEST Utilizzare il siero di controllo positivo per verificare la correttezza del risultato ottenuto, processandolo come indicato nel manuale d uso dello strumento. Se lo strumento segnala che il siero di controllo ha un valore fuori dal limite di accettabilità occorre effettuare nuovamente la calibrazione. I risultati precedenti verranno corretti automaticamente. Se il risultato del siero di controllo continua ad essere fuori dall intervallo di accettabilità, contattare il Scientific Support. Tel: 0039 0577 319554 Fax: 0039 0577 366605 email: scientificsupport@diesse.it 10. INTERPRETAZIONE DEL TEST Lo strumento Chorus fornisce un risultato in unità arbitrarie calcolate in base ad un grafico lotto-dipendente memorizzato nello strumento. Il test sul siero in esame può essere interpretato come segue: POSITIVO quando il risultato è > 18.0 AU/ml NEGATIVO quando il risultato è < 12.0 AU/ml DUBBIO/EQUIVOCO quando il risultato è compreso fra 12.0 e 18.0 AU/ml 11. LIMITAZIONI DEL TEST Tutti i risultati positivi necessitano di una attenta interpretazione. Il test non può essere utilizzato da solo per una diagnosi clinica. Un risultato negativo non preclude la eventualità di malattia. Il risultato del test deve essere valutato insieme a dati provenienti dall anamnesi del paziente e/o da altre indagini diagnostiche. 12. RANGE DI CALIBRAZIONE Il test fornisce un titolo nel range di calibrazione 3.0-100.0 AU/ml. Per campioni >100.0 AU/ml ripetere il test prediluendo il campione in Negative Control/Sample Diluent (PF83607- non fornito con il kit). 13. INTERVALLI DI RIFERIMENTO I valori attesi nella popolazione normale, determinati esaminando 120 sieri di donatori sani, erano compresi fra 3.0 e 11.2 AU/ml. 14. SPECIFICITA ANALITICA Sono stati testati 5 campioni (2 Negativi, 1 a Cut-Off e 2 Positivi) ai quali sono stati aggiunti i seguenti interferenti: Fattore Reumatoide (44 220 UI/ml) Bilirubina (4.5 mg/dl 45 mg/dl) Trigliceridi (10 mg/dl 250 mg/dl) Emoglobina (5 mg/ml 30 mg/ml) La presenza nel siero in esame di sostanze interferenti sopra riportate non altera il risultato del test. 15. CROSS-REATTIVI Campioni, positivi a MPO, Cardiolipin, Gliadin, AMA-M2, Transglutaminase, SS-A, SS-B, Sm, Cenp-B, Scl-70, Jo-1, U1-70, snrnp, dsdna IgG e ASCA sono stati testati. Non sono state rilevate reazioni crociate significative. 16. SENSIBILITA' E SPECIFICITA' DIAGNOSTICA In una sperimentazione sono stati analizzati 118 campioni con kit Diesse e con altro kit del commercio. Di seguito sono schematizzati i dati della sperimentazione: Diesse Riferimento + - Totale + 12 0 12-1 105 106 Totale 13 105 118 Percent Positive Agreement (~Sensibilità Diagnostica): 92.3% CI95% : 66.5-98.5 Percent Negative Agreement: (~Specificità Diagnostica): 100.0% CI95%: 96.5-100.0

IT 5/18 17. PRECISIONE Campione All interno della Tra sedute seduta 1 7.1 6.2 8.3 8.4 2 9.9 7.9 10.5 9.4 3 8.2 7.2 9.9 8.5 4 15.9 5.7 14.5 5.8 5 20.9 6.5 20.9 9.5 6 29.7 6.1 29.3 7.1 7 72.8 5.9 76.9 8.3 8 55.6 6.9 66.2 5.9 Tra lotti Tra strumenti Campione 1 8.2 4.4 8.2 1.2 2 9.2 4.6 9.2 5.4 3 8.6 7.9 8.6 6.7 4 14.9 1.9 14.9 5.6 5 21.1 3.8 21.0 2.1 6 27.1 2.8 27.1 3.1 7 74.9 6.3 74.9 1.9 8 66.6 7.4 66.6 3.3 18. BIBLIOGRAFIA 1. Falk RJ. at al. (1988) N. Engl. J. Med. 318: 1651-1657. 2. Lüdemann J. at al. (1990) J. Exp. Med. 171: 375-362. 3. Csernok E. et al. (1999) Intern. Med. 38: 759-765. 4. Dolman KM. at al. (1993) Clin. Exp. Immunol. 93: 405-410. 5. Goldschmeding R. at al. (1989) J. Clin. Invest. 84: 1577-1587. Prodotto da DIESSE Diagnostica Senese S.p.A. Via delle Rose 10 53035 Monteriggioni (Siena) Italy