Supporto al governo dei Piani Attuativi Aziendali 2013

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ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE Supporto al governo dei Piani Attuativi Aziendali 2013 Palermo, 18 marzo 2013

SOMMARIO il PAA 2013 Modalità di gestione PAA Aree Metropolitane Modalità di gestione PAA ASP non metropolitane Modalità di gestione PAA Strumenti 1. Schema di sintesi degli interventi e degli obiettivi 2. Scheda degli interventi 3. Planning 2013 Punti di attenzione 2

PAA 2013 Per il 2013 il Piano Attuativo Aziendale 2013 (PAA) dovrà essere redatto secondo il modello predisposto congiuntamente da Agenas e dai responsabili provinciali PAA, in linea con le indicazioni relative alle priorità 2013 evidenziate dell Assessorato in coerenza al POCS e ai LEA. Il Piano dovrà essere predisposto e approvato entro e non oltre il 15 aprile 2013. Le aziende che operano nelle aree metropolitane dovranno produrre un unico documento di sintesi del Piano Attuativo di carattere provinciale come nel 2012. Il Piano verrà approvato entro e non oltre il 30 aprile 2013 Ad approvazione ottenuta da parte dell Assessorato le azioni indicate nei diversi capitoli diventeranno gli obiettivi PAA per l anno 2013. Si ricorda che il PAA deve essere considerato uno strumento di pianificazione flessibile in grado di rispondere in maniera efficace alle priorità e necessità strategiche e/o normative che possono intervenire nel corso dell anno. 3

Modalità di gestione PAA - Aree Metropolitane Allo scopo di governare la realizzazione dei Piani Attuativi nelle Aree Metropolitane, caratterizzate da elevata complessità e necessità di integrazione, si costituisce per ogni area un Comitato PAA e un Gruppo di Coordinamento del PAA regolati come segue: A. È individuato per ogni Area Metropolitana un Coordinatore del PAA con funzioni di referente e facilitatore. B. È individuato per ogni Area Metropolitana un Responsabile per ciascuno dei 15 capitoli del Piano. Tali Responsabili costituiscono il Gruppo di Coordinamento del PAA. C. Mensilmente il Coordinatore del PAA convoca i Responsabili, di cui sopra, alla riunione di accompagnamento in presenza di un consulente Agenas per relazionare sullo stato di avanzamento dei lavori (di seguito SAL) rispetto alle azioni previste dal PAA (tempi e benefici). I responsabili saranno convocati in due incontri mensili, ciascuno della durata di 1 gg: nel primo incontro saranno coinvolti i responsabili dei primi 7 capitoli del PAA, mentre nel secondo i responsabili dei successivi 8 capitoli. Ai suddetti incontri sarà presente il Coordinatore del PAA per la redazione di un verbale preliminare sul SAL delle azioni previste dal Piano. Ciascun incontro avrà la durata di una giornata. D. Il Comitato PAA è composto dai DG delle Aziende dell Area Metropolitana, dalla Dirigente dell Area Interdipartimentale 2 Dott.ssa Marzia Furnari, dal Coordinatore del PAA e dal consulente Agenas. Il Coordinatore del PAA procederà, in tale sede alla redazione verbale definitivo. E. Il Comitato si riunisce una volta del mese per condividere le evidenze emerse nei due incontri aziendali e discutere le eventuali revisioni, indicando le azioni correttive da attivare per recuperare eventuali ritardi o perdite sui benefici. 4

Modalità di gestione PAA - ASP non metropolitane Allo scopo di governare la realizzazione dei Piani Attuativi nelle aree provinciali, caratterizzate da minore complessità rispetto alle aree metropolitane, si costituisce per ogni area un Comitato PAA e un Gruppo di Coordinamento del PAA regolati come segue: A. È individuato per ogni Area Provinciale un Coordinatore del PAA con funzione di referente e facilitatore. B. È individuato per ogni Area Provinciale un Responsabile per ciascuno dei 15 capitoli del Piano. Tali responsabili costituiscono il Gruppo di Coordinamento del PAA. C. Mensilmente il Coordinatore del PAA convoca autonomamente i Responsabili, di cui sopra, per relazionare sullo stato di avanzamento dei lavori (di seguito SAL) rispetto alle azioni previste dal PAA (tempi e benefici). Ai suddetti incontri il Coordinatore del PAA si occuperà di redigere un verbale preliminare in merito al SAL, delle azioni previste dal Piano. D. Il Comitato PAA è composto dal DG dell Azienda Sanitaria Provinciale, dalla Dirigente dell Area Interdipartimentale 2- Dott.ssa Marzia Furnari, dal Coordinatore del PAA e dal consulente Agenas. In tale sede il Coordinatore del PAA svolgerà funzioni di referente rispetto al SAL e si occuperà di redigere il verbale definitivo. E. Il Comitato PAA si riunisce una volta al mese a Palermo (1/2 gg- gli incontri previsti nella si svolgeranno dalle 9.30 alle 13.00; quelli del dalle 14.00 alle 17.30), presso l Assessorato, per condividere le evidenze emerse nel corso degli incontri con i Responsabili dei capitoli del PAA e discutere le eventuali revisioni, indicando le azioni correttive da attivare per recuperare eventuali ritardi o perdite sui benefici. Alcuni incontri nell arco dell anno potranno essere svolti in modalità di callconference. 5

Modalità di gestione PAA - segue Agenas rende disponibile, per l anno 2013 (a partire dal mese di aprile), un proprio consulente per incontrare con frequenza mensile per le Aree Metropolitane il Gruppo di Coordinamento PAA e il Comitato PAA. Con riferimento alle Aree Provinciali l incontro con il consulente avverrà unicamente nell ambito del Comitato PAA. Gli incontri intendono fornire un supporto metodologico e operativo al fine di accompagnare le Aziende nella realizzazione delle azioni previste dal PAA. Durante gli incontri si prevede, quando necessario, la presenza dei referenti dei servizi dell Assessorato, o di esperti Agenas, per un supporto nell individuazione delle azioni correttive rispetto a specifiche aree di criticità. 6

Modalità di gestione PAA - Strumenti 1. Schema di sintesi degli interventi e degli obiettivi Rappresenta il PAA 2013 e riporta per ogni intervento previsto, la descrizione delle azioni necessarie, dell indicatore di risultato e del rispettivo valore obiettivo. Obiettivi strategici Obiettivi operativi 7

Modalità di gestione PAA - Strumenti 2. Scheda interventi La scheda interventi risponde alla logica di gestione per progetti, favorendo l attività di programmazione e gestione dei singoli interventi del PAA da parte dei referenti. La prima parte della scheda declina per ciascun intervento (obiettivo strategico) gli obiettivi operativi, definendo per ciascuno di essi responsabilità e tempi di realizzazione. 8

Modalità di gestione PAA - Strumenti 2. Scheda interventi - segue La seconda parte della scheda deve essere compilata per ciascuno degli obiettivi operativi indicati nella parte precedente. Ogni obiettivo operativo deve essere articolato in un cronoprogramma specifico che evidenzi la programmazione di ogni attività (milestone). 9

Modalità di gestione PAA - Strumenti 3. Planning 2013 La seconda parte della scheda deve essere compilata per ciascuno degli obiettivi operativi indicati nella parte precedente. Ogni obiettivo operativo deve essere articolato in un cronoprogramma specifico che evidenzi la programmazione di ogni attività (milestone). Il coordinatore PAA colorerà la barra di verde in ragione del grado di raggiungimento delle milestone. CAPITOLO 1 - ASSISTENZA COLLETTIVA IN AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO id cap. id id obietti interven vo to operati vo descrizione obiettivo operativo Referente Cronoprogramma 1 1 A Dott. 1 1 B Dott. 1 1.. Dott. 1 2 A Dott. 1 2 B Dott. 1 2 Dott. 1 3 A Dott. 1 3 B Dott. 1 3. Dott. 10

PAA PUNTI DI ATTENZIONE 1. PUNTI NASCITA: Nel capitolo dedicato alla «Rete Ospedaliera», dovranno essere indicati tutti gli interventi che consentiranno di procedere al completamento della rete dei Punti Nascita entro il 31 dicembre 2013 come da D.A. 2 dicembre 2011 «Riordino e razionalizzazione della rete dei Punti Nascita». 1. EMERGENZA URGENZA: Negli interventi inseriti nel PAA, capitolo «Rete Ospedaliera» si richiede ai DG di attuare entro il 30 aprile 2013 la ricognizione delle risorse umane disponibili e potenzialmente utilizzabili (ovvero già in possesso di idonei certificati di formazione) per i servizi di 118 come da D.A. 481 del 25/03/2009 G.U.R.S. n.18 del 24 aprile 2009. 1. URP e COMITATI CONSULTIVI AZIENDALI: Nel capitolo relativo a «Governo clinico e sicurezza dei pazienti» dovrà essere impostata, in accordo con l Assessorato, un analisi sullo stato di attuazione degli Uffici relazioni con il pubblico all interno delle Aziende Sanitarie. Particolare attenzione andrà dedicata alle condizioni dell applicazione della Direttiva europea 2011/24/UE riguardo alla mobilità transfrontaliera anche attraverso l attivazione di convenzioni idonee tra Aziende sanitarie e CEFPAS per attività di comunicazione, formazione e informazione. 11

luglio giugno maggio aprile PAA SAL degli incontri ASP AG ASP CL ASP CT ASP EN ASP ME ASP PA ASP RG ASP SI ASP TP Consulente Rabajoli de Siebert de Siebert Rabajoli de Siebert Rabajoli de Siebert Rabajoli Rabajoli 3 4 10 14 16 7 15 8 9 16 15 14 18 SAL degli incontri 4 6 6 19 5 19 7 7 12 13 13 19 19 18 16 17 2 4 4 3 17 5 5 10 11 11 17 17 16 Legenda Riunione Responsabili dei Capitoli Riunione Comitato PAA 12