Campagna 1 Milione di Pasti le uova di Pasqua diventano solidali. Press Kit 21/03/2013



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Transcript:

Campagna 1 Milione di Pasti le uova di Pasqua diventano solidali Press Kit 21/03/2013

COMUNICATO STAMPA 328.200 pasti distribuiti nelle nostre scuole durante il 2012 e 100.000 solo in Italia negli ultimi 5 mesi. Sono i risultati raggiunti con la campagna 1 Milione di Pasti, nata per sostenere i nostri programmi alimentari per l infanzia, attivi in 4 continenti con 9 progetti. Oggi, regalando le uova di Pasqua della Fondazione Paoletti, puoi contribuire a fare ancora di più. Ben 195 milioni di bambini soffrono oggi la fame, 2,5 milioni muoiono ogni anno per malnutrizione: quasi 5 al minuto. Con il programma 1 Milione di pasti aiutiamo migliaia di loro affinché possano crescere in salute ed andare a scuola. Secondo la FAO, sono quasi 1 miliardo le persone che soffrono la fame nel mondo e ci sono Paesi in cui la fame è la quotidianità per la maggior parte della popolazione. E il caso della Repubblica Democratica del Congo, dove la Fondazione Paoletti è presente con due progetti di assistenza alimentare per 580 bambini e bambine di Kinshasa. La Fondazione Patrizio Paoletti, attiva da oltre 10 anni nella ricerca neuroscientifica e psicopedagogica, è specializzata nello sviluppo di tecnologie interiori applicate all infanzia, alle relazioni d aiuto ed ai contesti d emergenza. Dal 2004 realizza numerosi interventi scolastici in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2012 ha lanciato la campagna 1 Milione di Pasti per far fronte, nei Paesi in cui opera, alle emergenze alimentari e alle nuove povertà. L'iniziativa ha coinvolto in Italia Fondazione Progetto Arca (Milano), l'associazione MIA (Milano), Medici Senza Frontiere (Milano) e Pane e vita (Parma) Il 2013 è un anno importante per la nostra Fondazione afferma il presidente Patrizio Paoletti - ci siamo posti un obbiettivo ambizioso: distribuire 1 milione di pasti nei continenti in cui siamo operativi. Crediamo che l istruzione sia lo strumento più efficace per interrompere il ciclo della povertà, ma perché ci sia istruzione è necessario creare le condizioni che permettano ad ogni bambino di andare a scuola, garantendo cibo, acqua e medicine là dove non ci sono.

APPROFONDIMENTI CON ANTONELLA MAGNANI, RESPONSABILE DELLA CAMPAGNA Ben 195 milioni di bambini soffrono oggi la fame, 2,5 milioni muoiono ogni anno per malnutrizione: quasi 5 al minuto. Oggi Fondazione Paoletti promuove le Uova di Pasqua della campagna 1 Milione di Pasti 2013 per spezzare il ciclo della povertà e fornire assistenza alimentare all infanzia nei territori più poveri del pianeta. Per saperne di più, abbiamo intervistato Antonella Magnani, responsabile della campagna. Con quali obbiettivi nasce la campagna 1 Milione di Pasti? L obbiettivo principale è quello di aiutare, nei territori in cui operiamo, le persone che soffrono la fame. Purtroppo oggi sono circa 1 miliardo in tutto il mondo. Patrizio Paoletti, il presidente della nostra Fondazione, a giugno dello scorso anno ha voluto lanciare un obiettivo ambizioso: distribuire 1 milione di pasti nel 2013. Lo stiamo facendo con 9 progetti in 5 continenti. Ci credo fermamente e sono certa che ci riusciremo grazie alla sensibilità delle persone che vorranno contribuire ad un obbiettivo così importante. In quali Paesi siete attivi con i vostri progetti di sostegno alimentare? Ad oggi garantiamo assistenza alimentare a 580 bambini e bambine nella Repubblica Democratica del Congo, a 185 nell area amazzonica del Perù, a 311 presso una scuola di Banda Aceh in Indonesia e a 84 orfani di Haiti. Vogliamo creare le condizioni perché sempre più bambini possano frequentare regolarmente la scuola, crescere in salute e riappropriarsi del loro futuro. A causa della crisi e della perdita dei posti di lavoro, crescono ogni giorno le nuove. Con 1 Milione di Pasti agite anche in risposta a quest emergenza? Sì. Non si devono chiudere gli occhi di fronte alle difficoltà che molti italiani purtroppo stanno vivendo. In risposta all emergenza povertà in Italia, abbiamo avviato un progetto di distribuzione pasti per le persone in difficoltà nelle città di Milano e Parma. In collaborazione con altre organizzazioni, fin ora abbiamo aiutato oltre 300 senzatetto nei centri d accoglienza e in strada, coinvolgendo oltre 180 volontari. E il progetto va avanti. Quanti pasti avete distribuito fin ora grazie alla campagna in Italia e nei Paesi in via di sviluppo? Con 1 Milione di Pasti in Italia ne abbiamo distribuiti circa 100.000 negli ultimi 5 mesi, mentre sono stati 328.200 nel 2012 presso le nostre scuole nei Paesi in via di sviluppo. Come si può contribuire alla vostra campagna? La passione per la solidarietà e la voglia di costruire un mondo più equo sono il modo migliore. Oggi, in vista delle prossime festività pasquali, stiamo promuovendo le Uova di Pasqua della campagna 1 Milione di Pasti. Con l acquisto di un solo uovo si possono regalare ben 15 pasti ad un bambino o ad una bambina delle nostre scuole. Sono convinta, e il mio lavoro con la Fondazione Paoletti me lo dimostra ogni giorno, che un piccolo gesto può fare grande il mondo! Grazie. Grazie a voi.

DATI SULLA POVERTÀ 1 miliardo di persone soffre la fame: nuovi modelli produttivi nell'età dello squilibrio 1 miliardo di persone in tutto il mondo patiscono oggi la fame, 195 milioni di bambini sotto i cinque anni sono denutriti o malnutriti. Mentre questo accade, un terzo del cibo prodotto in un anno in tutto il mondo, cioè quasi un miliardo e mezzo di tonnellate, non viene consumato e finisce tra i rifiuti, generando a sua volta ben note problematiche e ingenti costi legati allo smaltimento. I numeri evidenziati dal nuovo rapporto sulla fame nel mondo presentato dalla Fao, dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo e dal Programma Alimentare Mondiale, non lasciano più margine ad equivoci: bisogna ripensare alla distribuzione delle risorse e alle strategie economiche. Fondazione Paoletti, sin dalla sua nascita, ha scelto di fare la sua proposta, promuovendo modelli di sviluppo differenti, che antepongano la dignità umana e l equità ad ogni interesse economico-produttivo. La microeconomia che abbiamo avviato in Perù, con un allevamento ed un orto biologico che rispettano i ritmi della natura e forniscono una corretta alimentazione ai bambini e alle famiglie della comunità amazzonica di Hipolito Unanue, è un esempio di questa visione, che guida tutti i progetti del nostro programma Scuole nel Mondo. Nel suo ambito, il presidente Patrizio Paoletti ha voluto lanciare un obbiettivo ambizioso per il 2013: distribuire in un anno 1 milione di pasti nei paesi in cui è attivo il programma di scolarizzazione e assistenza sanitario-alimentare della Fondazione. Il problema della fame e degli squilibri generati dal sistema economico riguarda tutti da vicino. Nonostante a subire la fame siano principalmente le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, 16 di quegli 870 milioni di persone vivono nei paesi industrializzati. E se è difficile accettare che ci siano ancora quasi un miliardo di persone che patiscono la fame in un secolo che vuole fare dello sviluppo globalizzato la sua bandiera, diventa paradossale leggere nel documento della Fao che un altra delle grandi problematiche del nostro tempo legate al cibo è l obesità. 1 miliardo e 400 milioni di persone sono in sovrappeso, con tutte le sofferenze individuali e i costi sociali che ne derivano. La fame e l obesità sono due indici di squilibrio non solo nutrizionale, ma anche economico-sociale. Mentre una parte dell umanità continua a promuovere incondizionatamente modelli produttivi responsabili di eccedenze alimentari e costi di enorme portata ( in Europa si gettano via 89 milioni di tonnellate di prodotti alimentari ogni anno, cioè un quantitativo di cibo pari a 89 volte quello destinato agli aiuti internazionali; in Italia 17 milioni di tonnellate, pari a 11 miliardi di euro, cioè lo 0,7% del Pil), dall altra parte ci sono bambini, genitori, famiglie che continuano ad assistere inermi a questo banchetto smodato, chiedendosi cosa mangeranno domani. Nella maggior parte dei casi chi soffre la fame (e ben l 80% dei bambini soggetti a malnutrizione) vive in paesi che dispongono di elevatissime risorse alimentari derivanti dall agricoltura. Accade però che la quasi totalità dei raccolti agricoli di questi luoghi sono impiegati per nutrire gli animali degli allevamenti intensivi destinati al mercato dei paesi occidentali. Non si tratta di un uso poco intelligente delle risorse: è un uso illogico e dannoso per le persone e per l ambiente. Un chilo di carne equivale a 35 metri quadrati di foresta che non crescerà più, 15.500 litri d acqua, 15 chili di cereali. Un sesto delle emissioni globali di metano proviene da animali rinchiusi negli allevamenti intensivi. Un vitello, per raggiungere un peso di 500 chili, deve consumare oltre 1200 chili di cereali. Quando ha raggiunto questo peso viene ucciso, ma se ne utilizzerà solo poco più della metà per produrre carne, bistecche, hamburger, che negli Usa sono i primi alimenti responsabili dell obesità. Squilibrio economico e sociale, sofferenza umana, spreco di risorse, costi, danni al pianeta: è giusto proseguire in questa direzione? Le crisi ambientale, economica e sociale che stiamo vivendo ci hanno già risposto da tempo.

GUARDA IL VIDEO DELLA CAMPAGNA LE FOTO DEI NOSTRI PROGETTI LA CAMPAGNA IN ITALIA Milano, Italia Patrizio Paoletti, presidente della Fondazione, partecipa alla distribuzione di pasti per i senza fissa dimora Milano, Italia Distribuzione di 100.000 pasti nel centro d accoglienza di Via Aldini

LA CAMPAGNA INTERNAZIONALE Kinshasa - Repubblica Democratica del Congo Hipolito Unanue, Amazzonia - Perù

Port Au Prince - Haiti Banda Aceh - Indonesia

RASSEGNA STAMPA TESTATA: La Repubblica DATA: 4 gennaio 2013 PERIODICITÀ: quotidiano

TESTATA: italianews.it DATA: 18 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano on-line

TESTATA: Il Giorno DATA: 21 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano TESTATA: larepubblica.it DATA: 18 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano on-line

TESTATA: affaritaliani.it DATA: 19 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano on-line

TESTATA: radio vaticana.va DATA: 19 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano on-line +

TESTATA: tempi.it DATA: 28 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano on-line

TESTATA: comunicareilsociale.com DATA: 8 gennaio 2013 PERIODICITÀ: quotidiano on-line

TESTATA: magazine.terre.it DATA: 18 dicembre 2012 PERIODICITÀ: quotidiano on-line

TESTATA: Omnimilano DATA: 18 dicembre 2012 PERIODICITÀ: agenzia di stampa quotidiana

www.unmilionedipasti.org