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Comune di San Giorgio Jonico (TA) PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILIITA' AMBIENTALE, L'INNOVATIVITA' E LA VALORIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA DELLA STRUTTURA SCOLASTICA Istituto Comprensivo Statale "G. Pascoli", Via IV Novembre 74027 - San Giorgio Jonico (TA) PON FESR 2007 IT16 "Ambienti per l'apprendimento" - Asse II "qualità degli ambienti scolastici" - Obiettivo C "incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l'ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti" PROGETTO ESECUTIVO DESCRIZIONE: PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) Progettista: Ing. Orazio Francesco RICCI TAVOLA: Scala: Data: 4.1 Revisione: Data Revisione: VISTO: Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Alessandra LARIZZA) VISTO: Il Sindaco (Dr. Giorgio GRIMALDI)

LAVORO (punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'opera: Opera Edile OGGETTO: Riqualificazione dell Istituto Comprensivo G. Pascoli PON FESR 2007-2013 Asse II Qualità degli Ambienti Scolastici Obiettivo C Ambienti per l Apprendimento Importo presunto dei Lavori: Numero imprese in cantiere: Numero di lavoratori autonomi: Numero massimo di lavoratori: Entità presunta del lavoro: 257 641,96 euro 1 (previsto) 1 (previsto) 5 (massimo presunto) 500 uomini/giorno Data inizio lavori (presunta): 20/08/2013 Data fine lavori (presunta): 16/01/2014 Durata in giorni (presunta): 150 Dati del CANTIERE: Indirizzo Via IV Novembre, snc Città: San Giorgio Jonico (TA) Telefono / Fax: 099.5929830 099.5929247 Ambienti per l Apprendimento - Pag. 2

COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Indirizzo: Via IV Novembre, snc Città: San Giorgio Jonico (TA) Telefono / Fax: 099.5929830 099.5929247 Istituto Comprensivo "G. Pascoli" nella Persona di: Nome e Cognome: Alessandra LARIZZA Qualifica: DIRIGENTE SCOLASTICO Indirizzo: Via IV Novembre, snc Città: San Giorgio Jonico (TA) Telefono / Fax: 099.5929830 099.5929247 Ambienti per l Apprendimento - Pag. 3

RESPONSABILI (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Progettista: Nome e Cognome: Qualifica: Orazio F. RICCI Ingegnere Indirizzo: Via Maroncelli, 48 Città: Massafra (TA) CAP: 74016 Telefono / Fax: 099.8809126 099.8809126 Indirizzo e-mail: orazioricci@alice.it Codice Fiscale: Partita IVA: 00387590730 Data conferimento incarico: 08/04/2013 RCC RFR 52L08 F0 Direttore dei Lavori: Nome e Cognome: Qualifica: Orazio F. RICCI Ingegnere Indirizzo: Via Maroncelli, 48 Città: Massafra (TA) CAP: 74016 Telefono / Fax: 099.8809126 099.8809126 Indirizzo e-mail: orazioricci@alice.it Codice Fiscale: Partita IVA: 00387590730 Data conferimento incarico: 08/04/2013 RCC RFR 52L08 F0 Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione: Nome e Cognome: Orazio F. RICCI Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via Maroncelli, 48 Città: Massafra (TA) CAP: 74016 Telefono / Fax: 099.8809126 099.8809126 Indirizzo e-mail: orazioricci@alice.it Codice Fiscale: RCC RFR 52L08 F0 Partita IVA: 00387590730 Data conferimento incarico: 08/04/2013 Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione: Nome e Cognome: Qualifica: Ingegnere Orazio F. RICCI Indirizzo: Via Maroncelli, 48 Città: Massafra (TA) CAP: 74016 Telefono / Fax: 099.8809126 099.8809126 Indirizzo e-mail: orazioricci@alice.it Codice Fiscale: RCC RFR 52L08 F0 Partita IVA: 00387590730 Data conferimento incarico: 08/04/2013 Ambienti per l Apprendimento - Pag. 4

IMPRESE (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Da denominarsi Ambienti per l Apprendimento - Pag. 5

DOCUMENTAZIONE 1. Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 11, comma 2 D.Lgs. n. 494/96 e s.m.i.); 2. Piano di Sicurezza e di Coordinamento; 3. Fascicolo dell'opera; 4. Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti; 5. Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori (denuncia di inizio attività, concessione edilizia, deliberazione di approvazione del progetto); 6. Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 7. Certificazione attestante la regolarità contributiva (I.N.P.S., I.N.A.I.L., Cassa Edile) per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 8. Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 9. Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 10. Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, I.S.P.E.S.L., Vigili del fuoco, ecc.); 11. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione; 12. Certificati di idoneità per lavoratori minorenni; 13. Tesserini di vaccinazione antitetanica. Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione: 1. Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice); 2. Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere; 3. Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature; 4. Dichiarazione di conformità delle macchine CE; 5. Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi; 6. Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi; 7. Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale; 19. Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore; 20. Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore; 21. Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio; 22. Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata; 23. Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001); 24. Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 6

DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE (punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il cantiere di cui al presente intervento è ubicato in pieno centro urbano all'interno del perimetro dell'istituto Comprensivo "G. Pascoli" di San Giorgio Jonico (TA). In base allo strumento urbanistico vigente (PdF approvato nel 1970), il manufatto ricade In zona Bb - aree parzialmente edificate e prive di interesse ambientale in zona avente destinazione d uso prevalentemente residenziale. L area risulta libera da vincoli di carattere storico, archeologico, idrogeologico ed ambientale. L area su cui insiste il fabbricato è di circa 10.120 mq ed è delimitata dalle vie IV Novembre, via Giordano e la Villa Comunale Don Luigi Sturzo. La maggior parte della superficie è costituita da un ampio piazzale asfaltato (lato via IV Novembre) di circa 4.000 mq e da una superficie pavimentata di circa 2000 mq dove è presente un campo di pallamano ed un manufatto edilizio per servizi di guardiania (attualmente non in uso); l intera area è delimitata da un muretto di recinzione perimetrale. Il fabbricato è costituito da due piani fuori terra, un piano seminterrato, una palestra ed un auditorium annessi alla struttura principale. Al piano terra vi sono due ingressi principali di cui uno è utilizzato dagli alunni della scuola e l altro dai docenti; al suo interno sono collocate 10 aule didattiche, locali ad uso presidenza e segreteria nonché un laboratorio multimediale, un laboratorio musicale ripostigli depositi e servizi igienici opportunamente dimensionati e dislocati in maniera tale da garantirne la fruizione agevole all interno della struttura. inoltre lungo i corridoi dl distribuzione, sono presenti i collegamenti verticali al piano superiore ed interrato (scale ed ascensore) nonché gli accessi alla palestra ed ai servizi igienici ad essa annessi ed all auditorium. Al piano superiore l impianto distributivo del locali è alquanto semplice, sono collocate 18 aule didattiche, servizi igienici ripostigli e depositi. Il piano semi-interrato della superficie di circa 900 mq, areato ed illuminato da apposite finestrature, accoglie al suo interno un ampia superficie di locali attualmente in disuso, nonché un locale contenente la riserva idrica per l utenza del servizi Igienici del manufatto scolastico mentre per ciò che concerne la riserva idrica per l impianto antincendio questa è all interno dl un manufatto edilizio posto all esterno della struttura principale. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 7

DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) La definizione degli interventi di progetto da realizzare, ha visto una fase in cui sono stati raccolti dati accurati relativi all Istituzione scolastica. Dalle informazioni ottenute sono stati riconosciuti tutti i fabbisogni della scuola, e sono stati individuati i seguenti interventi più urgenti e prioritari, incardinandoli nell'ambito delle "Azioni" ammesse a finanziamento del PON FESR 2007-2013 Asse II Qualità degli Ambienti Scolastici - Obiettivo C Ambienti per l Apprendimento e consistenti in: C1-1 ISOLAMENTO TERMICO DELLINVOLUCRO EDILIZIO, consistente in: - C1-1.D sostituzione degli infissi esterni esistenti con infissi dotati di vetrocamera (U=1,6 W/mqK) C3-2 ATTRATTlVlTA' E VIVIBILITA, consistente in: - C3-2.2 Rifacimento e/o restauro delle pareti esterne all edificio - C3-2.3 Utilizzo del colore e di decorazioni artistiche per il miglioramento del confort visivo ed ambientale. C4-2 SPORTELLO AL PUBBLICO, consistente in: C4.2 Realizzazione di sportello "al pubblico" accessibile anche da persone diversamente abili C5-18 PALESTRA E SPORT, consistente in: - C5-18.A Sostituzione pavimento palestra con idonea pavimentazione vinilica o sintetiche. C5-4 SPORT ALL APERTO, consistente in: C5-4.A Tracciatura del campo di pallamano. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 8

AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Nel cantiere in argomento sono sostanzialmente previste lavorazioni di manutenzione straordinaria delle facciate esterne e di alcuni spazi interni dell'edificio scolastico. Sarà utilizzata, pertanto, parte dell'area del piazzale esterno di pertinenza del medesimo edificio, opportunamente delimitata, da destinare per la dislocazione delle attrezzature di logistica del cantiere nonché per il carico scarico e accatastamento materiali. Linee aeree A seguito di sopralluogo si rileva che all'interno dell'area di cantiere non vi è presenza di linee aeree e pertanto non ci sono rischi conseguenti a tale presenza per i lavoratori impegnati nella stessa area di cantiere. 1) Linee aeree: misure organizzative; Deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche aeree individuando idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione non possono essere eseguiti lavori non elettrici a distanza inferiore a: mt 3, per tensioni fino a 1 kv; mt 3.5, per tensioni superiori a 1 kv fino a 30 kv; mt 5, per tensioni superiori a 30 kv fino a 132 kv; mt 7, per tensioni superiori a 132 kv. Nell'impossibilità di rispettare tale limite è necessario, previa segnalazione all'esercente delle linee elettriche, provvedere, prima dell'inizio dei lavori, a mettere in atto adeguate protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse quali: a) barriere di protezione per evitare contatti laterali con le linee; b) sbarramenti sul terreno e portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d'opera; c) ripari in materiale isolante quali cappellotti per isolatori e guaine per i conduttori. 1) Elettrocuzione; Condutture sotterranee Con riferimento alle specifiche lavorazioni da effettuare che non prevedono alcuna operazione di scavo, non vi è possibilità di interferire con eventuali condutture interrate nell'area del piazzale scolastico. 1) Condutture sotterranee: misure organizzative; Ambienti per l Apprendimento - Pag. 9

Reti di distribuzione di energia elettrica. Deve essere accertata la presenza di linee elettriche interrate che possono interferire con l'area di cantiere. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorso e la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro. Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l'esecuzione dei lavori. Nel caso di lavori che interessano opere o parti di opere in cui si trovano linee sotto traccia in tensione, l'andamento delle medesime deve essere rilevato e chiaramente segnalato. Reti di distribuzione acqua. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di acqua e, se del caso, deve essere provveduto a rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità. Nel caso di lavori di scavo che possono interferire con le reti suddette o attraversarle è necessario prevedere sistemi di protezione e di sostegno delle tubazioni, al fine di evitare il danneggiamento ed i rischi che ne derivano. Reti di distribuzione gas. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di gas che possono interferire con il cantiere, nel qual caso devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell'inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. In particolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l'insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione e sostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti. Reti fognarie. Deve essere accertata la presenza di reti fognarie sia attive sia non più utilizzate. Se tali reti interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie. Specialmente durante lavori di scavo, la presenza, anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché costituisce sempre una variabile importante rispetto alla consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza di terreni di rinterro, sia per la possibile formazione di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature dismesse), sia per la presenza di possibili infiltrazioni o inondazioni d'acqua dovute a fessurazione o cedimento delle pareti qualora limitrofe ai lavori di sterro. 1) Annegamento; 2) Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. 3) Incendi, esplosioni; 4) Seppellimento, sprofondamento; Alberi Lungo la recinzione perimetrale del piazzale scolastico vi è presenza di alberi ad alto fusto ma con riferimento alle specifiche lavorazioni da effettuare che non prevedono alcun intervento nelle immediate prossimità, non vi è alcuna possibilità che le lavorazioni previste interferiscano con la presenza degli alberi presenti e pertanto non vi è alcun rischio correlato per i lavoratori impegnati in cantiere. 1) Alberi: misure organizzative; Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano direttamente queste ultimo, il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale. 1) Urti, colpi, impatti, compressioni; Ambienti per l Apprendimento - Pag. 10

FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Strade Le lavorazioni di cui al presente intervento si svolgeranno tutte all'interno dell'edificio scolastico e nell'ambito del piazzale all'aperto di rispettiva pertinenza e pertanto non vi è alcuna interferenza tra le lavorazioni specifiche e la circolazione stradale. Al suddetto piazzale vi si accede dalla pubblica viabilità urbana attraverso tre accessi: 1- Via IV Novembre (ingresso riservato agli alunni che frequentano le attività scolastiche); 2- Via Leonardo da Vinci (ingresso carrabile che consente di raggiungere la zona destinata a parcheggio riservato per i veicoli del personale scolastico); 3- Via Giordano (ingresso pedonale). Al fine di evitare qualsiasi interferenza di percorsi sul piazzale esterno con quelli pedonali degli alunni, le imprese esecutrici dovranno utilizzare solo, quando strettamente necessario, l'accesso carrabile di Via L. Da Vinci e dirigersi direttamente all'interno dell'area di cantiere opportunamente recintata ove, mediante la predetta recinzione dotata di sistema di chiusura del varco d'ingresso, ne è impedito l'accesso ai non addetti ai lavori. L'accesso pedonale da Via Giordano durante le lavorazioni dovrà essere utilizzato esclusivamente dalle imprese esecutrici attraverso cui accederanno direttamente all'area esterna di cantiere. 1) Strade: misure organizzative; Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate procedure previste dal codice della strada. Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1. 1) Investimento; Altri cantieri Al momento non sono presenti altri cantieri in prossimità del cantiere in oggetto e pertanto non si rileva alcune interferenza tra le attività né conseguenti rischi per i lavoratori impegnati nell'area del cantiere. Insediamenti produttivi In prossimità del cantiere al momento non sono presenti attività produttive in grado di interferire con le attività che vi si svolgeranno e quindi al momento non si rilevano rischi, per i lavoratori impegnati nell'area del cantiere, conseguenti a tale presenza. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 11

RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE (punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Abitazioni In prossimità dell'area di cantiere sono presenti abitazioni le quali potrebbero essere soggette al rischio derivante dalla presenza delle polveri e del rumore durante le operazioni di stonacatura delle facciate esterne o di sostituzione degli infissi (esterni). Al fine di ridurre i disagi che potrebbero essere causati dalle polveri è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura. Relativamente alle immissioni sonore dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all art.17, comma 3 e 4 della LR n.3/2002. Per eventuali lavorazioni particolarmente rumorose si provvederà a chiedere deroga al Sindaco unitamente ad un piano di misure organizzative atte a ridurre il disagio procurato. 1) Rumore e polveri: misure organizzative; In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura. Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può prevedere di ridurre l'orario di utilizzo continuativo delle attrezzature e/o lavorazioni più rumorose. 1) Rumore; 2) Polveri; Scuole Poiché l'area di cantiere è all'interno di una scuola, questa è soggetta al rischio derivante dalla presenza e/o interferenza dei lavoratori e delle lavorazioni che essi svolgeranno nell'ambito degli spazi destinati abitualmente e tipicamente alle attività scolastiche. L analisi dei rischi interferenti viene rimandata ad apposito paragrafo del presente documento. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 12

DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE (punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Le lavorazioni di cui al presente intervento non necessitano di approfondimenti circa la natura idrogeologica del sito. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni La recinzione di cantiere sarà utilizzata per delimitare, nell'ambito del piazzale scolastico, l'area da destinare al posizionamento dei baraccamenti alla zona di carico e scarico ed alla zona di stoccaggio del materiale (vedi Layout). Durante la esecuzione delle lavorazioni saranno mano a mano apposti opportuni sbarramenti e segnalazioni in corrispondenza delle zone proibite (interdette) al personale non autorizzato. 1) Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni: misure organizzative; L'accesso alle zone corrispondenti al cantiere deve essere impedito mediante recinzione robusta e duratura, munita di segnaletica ricordante i divieti e i pericoli. Quando per la natura dell'ambiente o per l'estensione del cantiere non sia praticamente realizzabile la recinzione completa, è necessario provvedere almeno ad apporre sbarramenti e segnalazioni in corrispondenza delle eventuali vie di accesso alla zona proibita e recinzioni in corrispondenza dei luoghi di lavoro fissi, degli impianti e dei depositi che possono costituire pericolo. Recinzioni, sbarramenti, cartelli segnaletici, segnali e protezioni devono essere di natura tale da risultare costantemente ben visibili. Ove non risulti sufficiente l'illuminazione naturale, gli stessi devono essere illuminati artificialmente. Servizi igienico-assistenziali I servizi igienici saranno ubicati, nell'ambito dell'area delimitata dalla recinzione di cantiere, in adiacenza alla baracca-uffici (vedi layout). Sarà del tipo "Bagno chimico portatile", realizzato in materiale plastico antiurto, allestito in opera e con manutenzione settimanale comprendente il risucchio del liquame, lavaggio con lancia a pressione della cabina, immissione acqua pulita con disgregante chimico, fornitura carta igienica, trasporto e smaltimento rifiuti speciali. L'approvvigionamento di acqua potabile avverrà attraverso bottiglie, chiuse e sigillate, che il datore di lavoro metterà a disposizione in quantità idonea rapportata al numero di lavoratori presenti in cantiere. 1) Servizi igienico - assistenziali: misure organizzative; Ambienti per l Apprendimento - Pag. 13

All'avvio del cantiere, qualora non ostino condizioni obiettive in relazione anche alla durata dei lavori o non esistano disponibilità in luoghi esterni al cantiere, devono essere impiantati e gestiti servizi igienico - assistenziali proporzionati al numero degli addetti che potrebbero averne necessità contemporaneamente. Le aree dovranno risultare il più possibile separate dai luoghi di lavoro, in particolare dalle zone operative più intense, o convenientemente protette dai rischi connessi con le attività lavorative. Viabilità principale di cantiere All'interno dell'area di cantiere non ci sarà, data la limitata estensione, una vera e propria viabilità. All'interno della predetta area entreranno solo i mezzi per le operazioni di carico e scarico dei materiali. I rischi per i lavoratori connessi a tale dislocazione potrebbero essere quelli di investimento in fase di manovra e al fine di eliminare tale rischio le manovre dei mezzi che si muovono nell'area di cantiere saranno coadiuvate da personale "a terra". 1) Viabilità principale di cantiere: misure organizzative; Per l'accesso al cantiere dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi e, ove occorrono mezzi di accesso controllati e sicuri, separati da quelli per i pedoni. All'interno del cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Le manovre dei mezzi che si muovono nell'area di cantiere saranno coadiuvate da personale "a terra". I percorsi devono essere atti a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego. La larghezza dei percorsi e delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di ingombro massimo dei mezzi previsti. Qualora il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, nell'altro lato, piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri una dall'altra. 1) Investimento; Impianti di alimentazione (elettricità, acqua, ecc.) 1) Impianto elettrico: misure organizzative; Per la fornitura di energia elettrica al cantiere l'impresa deve rivolgersi all'ente distributore. Dal punto di consegna della fornitura ha inizio l'impianto elettrico di cantiere, che solitamente è composto da: quadri (generali e di settore); interruttori; cavi; apparecchi utilizzatori. Agli impianti elettrici dei servizi accessori quali baracche per uffici, mense, dormitori e servizi igienici non si applicano le norme specifiche previste per i cantieri. L'installatore é in ogni caso tenuto al rilascio della dichiarazione di conformità, integrata dagli allegati previsti dal D.M. 22 gennaio 2008, n. 37. Copia della dichiarazione dovrà essere inviata con le procedure previste dal DPR 462/2001 agli organismi preposti quale denuncia ed omologazione dell impianto di terra di cantiere. Quando la rete elettrica del cantiere viene alimentata da proprio gruppo elettrogeno le masse metalliche del gruppo e delle macchine, apparecchiature, utensili serviti devono essere collegate elettricamente tra di loro e a terra. Quando le macchine e le apparecchiature fisse, mobili, portatile e trasportabili sono alimentate, anziché da una rete elettrica dell'impresa, da una rete di terzi, l'impresa stessa deve provvedere all'installazione dei dispositivi e degli impianti di protezione in modo da rendere la rete di alimentazione rispondente ai requisiti di sicurezza a meno che, prima della connessione, non venga effettuato un accertamento delle condizioni di sicurezza con particolare riferimento all'idoneità dei mezzi di connessione, delle linee, dei dispositivi di sicurezza e dell'efficienza del collegamento a terra delle masse metalliche. Tale accertamento può essere effettuato anche a cura del proprietario dell'impianto che ne dovrà rilasciare attestazione scritta all'impresa. 2) Impianto idrico: misure organizzative; La distribuzione dell'acqua per usi lavorativi deve essere fatta in modo razionale, evitando in quanto possibile l'uso di recipienti improvvisati in cantiere. Le tubature devono essere ben raccordate tra loro e, se non interrate, devono risultare assicurate a parti Ambienti per l Apprendimento - Pag. 14

stabili della costruzione o delle opere provvisionali. Si deve evitare il passaggio di tubature in corrispondenza dei conduttori o di altre componenti degli impianti elettrici. In corrispondenza dei punti di utilizzo devono essere installati idonei rubinetti e prese idriche; inoltre devono essere installati idonei sistemi per la raccolta dell'acqua in esubero o accidentalmente fuoriuscita. 1) Elettrocuzione; Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche 1) Impianto di terra: misure organizzative; L'impianto di terra deve essere unico per l'intera area occupata dal cantiere è composto almeno da: elementi di dispersione; conduttori di terra; conduttori di protezione; collettore o nodo principale di terra; conduttori equipotenziali. 2) Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche: misure organizzative; Le strutture metalliche presenti in cantiere, quali ponteggi, gru, ecc, che superano le dimensioni limite per l'autoprotezione devono essere protette contro le scariche atmosferiche, in ogni caso l impresa dovrà produrre idonea documentazione ai sensi della norma CEI EN 62305. 1) Elettrocuzione; Consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza 1) Consultazione del RSL: misure organizzative; Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento e delle modifiche significative apportate allo stesso, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e fornirgli tutti gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. In riferimento agli obblighi previsti sarà cura dei datori di lavoro impegnati in operazioni di cantiere indire presso gli uffici di cantiere o eventuale altra sede riunioni periodiche con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. I verbali di tali riunioni saranno trasmessi al Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione. Cooperazione e coordinamento delle attività 1) Cooperazione e coordinamento delle attività: misure organizzative; Prima dell'inizio dei lavori ed ogni qualvolta si ritenga necessario, il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione può riunire i Datori di Lavoro delle imprese esecutrici ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento, con particolare riferimento agli aspetti necessari a garantire il coordinamento e la cooperazione, nelle interferenze, nelle incompatibilità, nell'uso comune di attrezzature e servizi. Accesso dei mezzi di fornitura materiali 1) Accesso dei mezzi di fornitura materiali: misure organizzative; L'accesso dei mezzi di fornitura dei materiali dovrà sempre essere autorizzato dal capocantiere che fornirà ai conducenti opportune informazioni sugli eventuali elementi di pericolo presenti in cantiere. L'impresa appaltatrice dovrà individuare il personale addetto all'esercizio della vigilanza durante la permanenza del fornitore in cantiere. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 15

1) Investimento; Dislocazione delle zone di carico e scarico 1) Dislocazione delle zone di carico e scarico: misure organizzative; Le zone di carico e scarico andranno posizionate: a) nelle aree periferiche del cantiere, per non essere d'intralcio con le lavorazioni presenti; b) in prossimità degli accessi carrabili, per ridurre le interferenze dei mezzi di trasporto con le lavorazioni; c) in prossimità delle zone di stoccaggio, per ridurre i tempi di movimentazione dei carichi e il passaggio degli stessi su postazioni di lavoro fisse. 1) Investimento, ribaltamento; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Zone di deposito attrezzature 1) Zone di deposito attrezzature: misure organizzative; Le zone di deposito delle attrezzature di lavoro andranno differenziate per attrezzi e mezzi d'opera, posizionate in prossimità degli accessi dei lavoratori e comunque in maniera tale da non interferire con le lavorazioni presenti. 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Zone di stoccaggio materiali 1) Zone di stoccaggio materiali: misure organizzative; Le zone di stoccaggio dei materiali devono essere identificate e organizzate tenendo conto della viabilità generale e della loro accessibilità. Particolare attenzione deve essere posta per la scelta dei percorsi per la movimentazione dei carichi che devono, quanto più possibile, evitare l'interferenza con zone in cui si svolgano lavorazioni. Le aree devono essere opportunamente spianate e drenate al fine di garantire la stabilità dei depositi. 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 2) Investimento, ribaltamento; Zone di stoccaggio dei rifiuti 1) Zone di stoccaggio dei rifiuti: misure organizzative; Ambienti per l Apprendimento - Pag. 16

Le zone di stoccaggio dei rifiuti sono state posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili. Inoltre, nel posizionamento di tali aree si è tenuto conto della necessità di preservare da polveri e esalazioni maleodoranti, sia i lavoratori presenti in cantiere, che gli insediamenti attigui al cantiere stesso. Accertarsi della stabilità della zona di stoccaggio in rapporto al carico del materiale da depositare, seppure temporaneamente. 1) Investimento, ribaltamento; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Ponteggi I ponteggi saranno utilizzati per gli interventi di manutenzione in corrispondenza delle facciate esterne dell'edificio scolastico. I rischi per i lavoratori che operano in prossimità dei ponteggi o sui diversi piani di lavoro, sono quelli causati da caduta di attrezzature d'uso corrente dai piani superiori dei medesimi ponteggi o di urti del capo a montanti e o traversi. Al fine di annullare tali rischi il ponteggio deve essere dotato di mantovana all'altezza del primo solaio e i lavoratori che operano sui ponteggi o nelle vicinanze devono indossare idonei dispositivi di protezione individuale. 1) Ponteggi: misure organizzative; Caratteristiche di sicurezza: 1) i ponteggi metallici devono essere allestiti a regola d'arte, secondo le indicazioni del costruttore, con materiale autorizzato, ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro; 2) i ponteggi metallici possono essere impiegati secondo le situazioni previste dall'autorizzazione ministeriale per le quali la stabilità della struttura è assicurata, vale a dire strutture: a) alte fino a m 20 dal piano di appoggio delle basette all'estradosso del piano di lavoro più alto; b) conformi agli schemi-tipo riportati nella autorizzazione; c) comprendenti un numero complessivo di impalcati non superiore a quello previsto negli schemi-tipo; d) con gli ancoraggi conformi a quelli previsti nella autorizzazione e in ragione di almeno uno ogni mq 22; e) con sovraccarico complessivo non superiore a quello considerato nella verifica di stabilità; f) con i collegamenti bloccati mediante l'attivazione dei dispositivi di sicurezza; 3) i ponteggi che non rispondono anche ad una soltanto delle precedenti condizioni non garantiscono il livello di sicurezza presupposto nella autorizzazione ministeriale e devono pertanto essere giustificati da una documentazione di calcolo e da un disegno esecutivo aggiuntivi redatti da un ingegnere o architetto iscritto all'albo professionale; 4) tutti gli elementi metallici del ponteggio devono portare impressi, a rilievo o ad incisione, il marchio del fabbricante. Misure di prevenzione: 1) il ponteggio, unitamente a tutte le altre misure necessarie ad eliminare i pericoli di caduta di persone e cose, va previsto nei lavori eseguiti ad un'altezza superiore ai due metri; 2) in relazione ai luoghi ed allo spazio disponibile è importante valutare quale sia il tipo di ponteggio da utilizzare che meglio si adatta; 3) costituendo, nel suo insieme, una vera e propria struttura complessa, il ponteggio deve avere un piano di appoggio solido e di adeguata resistenza su cui poggiano i montanti dotati di basette semplici o regolabili, mezzi di collegamento efficaci, ancoraggi sufficienti, possedere una piena stabilità; 4) distanze, disposizioni e reciproche relazioni fra le componenti il ponteggio devono rispettare le indicazioni del costruttore che compaiono sulla autorizzazione ministeriale; 5) gli impalcati, siano essi realizzati in tavole di legno che con tavole metalliche o di materiale diverso, devono essere messi in opera secondo quanto indicato nella autorizzazione ministeriale e in modo completo (per altre informazioni si rimanda alle schede "intavolati", "parapetti", "parasassi"); 6) sopra i ponti di servizio è vietato qualsiasi deposito, salvo quello temporaneo dei materiali e degli attrezzi in uso, la cui presenza non deve intralciare i movimenti e le manovre necessarie per l'andamento del lavoro ed il cui peso deve essere sempre inferiore a quello previsto dal grado di resistenza del ponteggio; 7) l'impalcato del ponteggio va corredato di una chiara indicazione in merito alle condizioni di carico massimo ammissibile; 8) il ponteggio metallico è soggetto a verifica rispetto al rischio scariche atmosferiche e, se del caso, deve risultare protetto mediante apposite calate e dispersori di terra; 9) per i ponteggi metallici valgono, per quanto applicabili, le disposizioni relative ai ponteggi in legno. 10) per gli intavolati dei ponteggi fissi (ad esempio metallici) è consentito un distacco non superiore a 20 cm dalla muratura. Prescrizioni Esecutive: Ponteggio metallico fisso: divieti. E' vietato salire o scendere lungo i montanti dal ponteggio. 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Ambienti per l Apprendimento - Pag. 17

Trabattelli I trabattelli dovranno essere utilizzati, ove necessario, per le sostituzioni degli infissi (lato interno) per le lavorazioni di ripristino delle facciate interne, di tinteggiatura delle stesse e dei soffitti degli spazi interni e dei sottocieli delle pensiline. I lavoratori che operano sui trabattelli o nelle vicinanze devono indossare idonei dispositivi di protezione individuale 1) Trabattelli: misure organizzative; Caratteristiche di sicurezza: 1) i ponti a torre su ruote vanno realizzati a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei allo scopo ed essere mantenuti in efficienza per l'intera durata del lavoro; 2) la stabilità deve essere garantita anche senza la disattivazione delle ruote - prescindendo dal fatto che il ponte sia o meno ad elementi innestati - fino all'altezza e per l'uso cui possono essere adibiti; 3) nel caso in cui invece la stabilità non sia assicurata contemporaneamente alla mobilità - vale a dire che è necessario disattivare le ruote per garantire l'equilibrio del ponte - i ponti anche se su ruote rientrano nella disciplina relativa alla autorizzazione ministeriale, essendo assimilabili ai ponteggi metallici fissi; 4) devono avere una base sufficientemente ampia da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento ed in modo che non possano essere ribaltati; 5) l'altezza massima consentita è di m 15, dal piano di appoggio all'ultimo piano di lavoro; i ponti fabbricati secondo le più recenti norme di buona tecnica possono raggiungere l'altezza di 12 m se utilizzati all'interno degli edifici e 8 m se utilizzati all'esterno degli stessi; 6) per quanto riguarda la portata, non possono essere previsti carichi inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori di costruzione; 7) i ponti debbono essere usati esclusivamente per l'altezza per cui sono costruiti, senza aggiunte di sovrastrutture; 8) sull'elemento di base deve trovare spazio una targa riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonché le indicazioni di sicurezza e d'uso di cui tenere conto. Misure di prevenzione: 1) i ponti vanno corredati con piedi stabilizzatori; 2) il piano di scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato; 3) col ponte in opera le ruote devono risultare sempre bloccate dalle due parti con idonei cunei, con stabilizzatori o sistemi equivalenti; 4) il ponte va corredato alla base di dispositivo per il controllo dell'orizzontalità; 5) per impedirne lo sfilo va previsto un dispositivo all'innesto degli elementi verticali, correnti e diagonali; 6) l'impalcato deve essere completo e ben fissato sugli appoggi; 7) il parapetto di protezione che delimita il piano di lavoro deve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno cm 20 o, se previsto dal costruttore, cm 15; 8) per l'accesso ai vari piani di calpestio devono essere utilizzate scale a mano regolamentari. Se presentano lunghezza superiore ai 5 m ed una inclinazione superiore a 75 vanno protette con paraschiena, salvo adottare un sistema di protezione contro le cadute dall'alto; 9) per l'accesso sono consentite botole di passaggio, purché richiudibili con coperchio praticabile; 10) all'esterno e per altezze considerevoli, i ponti vanno ancorati alla costruzione almeno ogni due piani. 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Recinzioni di cantiere 1) Recinzione del cantiere: misure organizzative; L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non inferiore a quella richiesta dal locale regolamento edilizio (generalmente m.2), in grado di impedire l'accesso di estranei all'area delle lavorazioni: il sistema di confinamento scelto dovrà offrire adeguate garanzie di resistenza sia ai tentativi di superamento sia alle intemperie. Segnaletica di sicurezza In corrispondenza dell'accesso all'area di cantiere dovrà essere posizionato in maniera ben evidente il divieto di accesso al personale non addetto. Altra cartellonistica di avvertimento e di obblighi diversi sarà posizionata in corrispondenza dei luoghi specifici. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 18

1) Segnaletica di sicurezza: misure organizzative; Quando risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, o sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, allo scopo di: a) avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte; b) vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo; c) prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza; d) fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; e) fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza. 2) segnale: Divieto di accesso alle persone non autorizzate; 3) segnale: Tensione elettrica pericolosa; 4) segnale: Casco di protezione obbligatoria; 5) segnale: Guanti di protezione obbligatoria; 6) segnale: Calzature di sicurezza obbligatorie; 7) segnale: Protezione obbligatoria per gli occhi; 8) segnale: Stoccaggio materiali; 9) segnale: Stoccaggio rifiuti; 10) segnale: Toilette; 11) segnale: Ufficio; Attrezzature per il primo soccorso All'interno dell'ufficio/baracca di cantiere sarà presente un "pacchetto di medicazione" per gli interventi di primo soccorso. I presidi medici più vicini sono il pronto soccorso e l'ospedale civile di Grottaglie: Pronto soccorso: ATTIVO il 118 Ospedale Civile San Marco - Grottaglie, via Venezia - tel. 099 5661586 Ospedale Moscati (Nord) - S.S. 172 Quartiere Paolo VI (TA), tel. 099 4722155 centralino 4786111 Ospedale Civile SS. Annunziata via Bruno (TA) centralino 4585111 - n. verde (Uff. relazioni con il pubblico) 800 250666 1) Servizi sanitari: contenuto pacchetto di medicazione; Il pacchetto di medicazione, deve contenere almeno: 1) Due paia di guanti sterili monouso; 2) Un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml ; 3) Un flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml; 4) Una compressa di garza sterile 18 x 40 in busta singola; 5) Tre compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole; 6) Una pinzetta da medicazione sterile monouso; 7) Una confezione di cotone idrofilo; 8) Una confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso; 9) Un rotolo di cerotto alto cm 2,5; 10) Un rotolo di benda orlata alta cm 10; 11) Un paio di forbici; 12) Un laccio emostatico; 13) Una confezione di ghiaccio pronto uso; 14) Un sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 15) Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza. 2) segnale: Pronto soccorso; Ambienti per l Apprendimento - Pag. 19

Servizi di gestione delle emergenze In rapporto alla tipologia di lavorazioni di cui al presente intervento, non si rilevano rischi circa emergenze di carattere antincendio, né di carattere sanitario. Eventuali malori in cui dovessero incorrere i lavoratori, per cause non direttamente correlate alle lavorazioni di che trattasi, saranno gestite per quanto di competenza dall'addetto al primo soccorso e quindi mediante ricorso al sistema sanitario nazionale per il tramite del servizio di "Pronto Soccorso" attivo al numero tel. 118. Per le emergenze antincendio si ricorrerà al pronto intervento dei VV.F. per il tramite del servizio nazionale attivo al numero 115. A tal fine in cantiere sarà disponibile un telefono cellulare perfettamente carico e funzionante, e con scheda attiva, per richiedere celermente all'occorrenza il suddetto intervento. 1) Servizi di gestione delle emergenze: misure organizzative; Il datore di lavoro dell'impresa appaltatrice deve: 1) organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza; 2) designare preventivamente i lavoratori incaricati alla gestione delle emergenze; 3) informare tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare; 4) programmare gli interventi, prendere i provvedimenti e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; 5) adottare i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili; 6) garantire la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati. 2) segnale: Telefono di emergenza. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 20

ANALISI DEI RISCHI INTERFERENTI Le attività lavorative di cantiere si svolgeranno nell area di pertinenza del complesso scolastico sia all esterno, sui piazzali e le facciate dell edificio, che nei corridoi e nei locali. Al fine di ridurre i rischi derivanti dalle interferenze all interno dei locali si organizzeranno le lavorazioni e le attività didattiche in maniera tale da impedire al personale scolastico (alunni, docenti e personale di segreteria) di dover utilizzare spazi che sono temporaneamente destinati alle attività lavorative di cui al presente intervento (organizzazione spaziale). Al fine di ridurre i disagi che potrebbero essere causati dalle polveri sarà sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura. Al fine di limitare l'inquinamento acustico si dovrà organizzare l attività lavorativa specifica sfalsandola temporalmente rispetto agli orari di svolgimento delle attività didattiche. Riguardo alle interferenze esterne le misure organizzative sono state già descritte nel capitolo dedicato all analisi dei fattori esterni all area di cantiere, nel secondo capoverso del paragrafo dedicato alla viabilità ( Strade ), e nel capitolo dedicato all organizzazione interna del cantiere, nei paragrafi ove si tratta delle recinzioni di cantiere, accessi e segnalazioni e nel paragrafo dedicato alla viabilità principale di cantiere. Particolare attenzione dovrà essere posta nella salvaguardia dei percorsi di esodo propri della scuola (a tal fine si veda il DVR delle attività del Committente unitamente al Piano di Emergenza ed Evacuazione, prot. n. 959/A23 del 28.02.2013); eventuali coinvolgimenti e/o impedimenti alla fruibilità degli stessi dovranno essere segnalati e concordati con il responsabile scolastico della sicurezza. Tutte le attività lavorative che comportino rischi da interferenze tra le attività didattiche e le attività di cantiere dovranno essere preventivamente concordate e coordinate tra i rispettivi responsabili. Ambienti per l Apprendimento - Pag. 21