Denuncia clandestini: i medici dicono no al pacchetto-sicurezza Lettera inviata all On. Gianfranco Fini, dall intersindacale medica

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Denuncia clandestini: i medici dicono no al pacchetto-sicurezza Lettera inviata all On. Gianfranco Fini, dall intersindacale medica Rassegna stampa 4-5 maggio 2009 IMMIGRATI: I MEDICI SCRIVONO A FINI, NO OBBLIGO DENUNCIA Roma, 4 mag. - I camici bianchi ancora contro l'obbligo di denuncia dei clandestini. I sindacati medici e le associazioni di categoria hanno scritto al presidente della Camera Gianfranco Fini, tornando a chiedere una modifica del decreto che esenti esplicitamente i medici dalla denuncia degli immigrati clandestini a cui prestano le cure. "Le organizzazioni sindacali della Dirigenza medica - si legge nella lettera - desiderano anzitutto ringraziarla per i Suoi numerosi e positivi interventi in favore della eliminazione dell'obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie contenuto nel cosiddetto pacchetto-sicurezza. Pur tuttavia, nonostante il riconoscimento del ruolo dei medici, il problema rimane in parte irrisolto e fonte di ambigue interpretazioni. Il disegno di legge sulla sicurezza, pur ripristinando l'esenzione del personale sanitario dal obbligo di segnalare all'autorità' i pazienti clandestini, non considera la nuova situazione che si e' determinata alla luce dell'istituzione del reato di clandestinità. La qualifica di reato dello stato di clandestinità - sottolineano i medici - obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale. La norma approvata dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera esenta i sanitari dalla segnalazioni all'autorità', come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non esenta i sanitari dalla denuncia all'autorità' giudiziaria. Occorre, pertanto, un provvedimento legislativo, che integri l'articolo 35 comma 5 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286, come ipotizzati dall'emendamento che viene di seguito riportato, esplicitando espressamente l'esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all'autorità' giudiziaria. Sollecitiamo l'approvazione di questo emendamento per ripristinare un clima di serenità e chiarezza che consenta alle professioni sanitarie di svolgere il loro compito istituzionale coerentemente con i dettati del codice deontologico e la prassi abituale sancita anche da convenzioni internazionali sul libero accesso da parte di tutti alle cure mediche". SANITA': MEDICI SCRIVONO A FINI, CANCELLARE NORMA SU DENUNCIA CLANDESTINI = EMENDAMENTO A PACCHETTO SICUREZZA VENGA ELIMINATO DEFINITIVAMENTE Roma, 4 mag. - L'intersindacale medica chiede l'intervento del Parlamento per cancellare definitivamente dal cosiddetto 'pacchetto sicurezza' la norma che obbliga i medici a denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. E lo fa scrivendo una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini, e rivolgendo lo stesso appello a tutti i deputati.

Le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica, ovvero Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Fp Cgil medici, Fvm, Federazione Cisl medici, Fassid, Fesmed, Federazione medici Uil Fpl, "desiderano anzitutto ringraziarla - si legge nella missiva indirizzata a Fini - per i suoi numerosi e positivi interventi in favore della eliminazione dell'obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie contenuto nel cosiddetto pacchetto-sicurezza. Tuttavia, nonostante il riconoscimento del ruolo dei medici, il problema rimane in parte irrisolto e fonte di ambigue interpretazioni". "Il disegno di legge sulla sicurezza, pur ripristinando l'esenzione del personale sanitario dall'obbligo di segnalare all'autorità i pazienti clandestini - scrive ancora l'intersindacale -non considera la nuova situazione che si è determinata alla luce dell'istituzione del reato di clandestinità. La qualifica di reato dello stato di clandestinità obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale. La norma approvata dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera esenta i sanitari dalla segnalazione all'autorità, come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non dalla denuncia all'autorità giudiziaria". Occorre pertanto, secondo l'intersindacale, che venga esplicitata "espressamente l'esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all'autorità giudiziaria". (Red-Ile/Adnkronos Salute) Immigrati/ Medici: Occorre esenzione da denuncia a autorità penale Lettera a Fini: necessario emendamento a pacchetto-sicurezza Roma, 4 mag. Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica scrivono al presidene della Camera, Gianfranco Fini, per sollecitare un provvedimento legislativo che renda esenti i medici dalla denuncia penale all'autorità giudiziaria nei casi di immigrati clandestini. I medici, nel provvedimento contenuto nel pacchetto-sicurezza, rilevano la possibilità di ambigue interpretazioni e notano come il problema "nonostante il riconoscimento del ruolo dei medici, il problema rimane in parte irrisolto". Nel ringraziare il presidente Fini per gli interventi in favore dell'eliminazione dell'obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari, i medici sottolineano come, il Ddl sicurezza "pur ripristinando l'esenzione del personale sanitario dal obbligo di segnalare all'autorità i pazienti clandestini, non considera la nuova situazione che si è determinata alla luce dell'istituzione del reato di clandestinità". La qualifica di reato dello stato di clandestinità "obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale". La norma approvata dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera "esenta i sanitari dalla segnalazione all'autorità, come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non esenta i sanitari dalla denuncia all'autorità giudiziaria". "Occorre, pertanto - si legge nella lettera -, un provvedimento legislativo, che integri l'articolo 35 comma 5 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286, esplicitando espressamente l'esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all'autorità giudiziaria". I medici sollecitano, quindi, l'approvazione di questo emendamento "per ripristinare un clima di serenità e chiarezza che consenta alle professioni sanitarie di svolgere il loro compito istituzionale coerentemente con i dettati del codice deontologico e la prassi abituale sancita anche da convenzioni internazionali sul libero accesso da parte di tutti alle cure mediche".

04 MAG Pur ringraziando per i numerosi e positivi interventi in favore della eliminazione dell obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari, il problema rimane in parte irrisolto e fonte di ambigue interpretazioni. Per questo occorre esplicitare espressamente l esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all autorità giudiziaria. Lo chiedono i sindacati medici in una lettera inviata oggi al presidente della Camera Gianfranco Fini. Secondo i medici, infatti, il disegno di legge sulla sicurezza, pur ripristinando l esenzione del personale sanitario dal obbligo di segnalare all autorità i pazienti clandestini, non considera la nuova situazione che si è determinata alla luce dell istituzione del reato di clandestinità. La qualifica di reato dello stato di clandestinità obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale. La norma approvata dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera esenta i sanitari dalla segnalazioni all autorità, come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non esenta i sanitari dalla denuncia all autorità giudiziaria. Per questo i medici si appellano a Fini affinché solleciti l approvazione di un provvedimento legislativo che espliciti l esenzione del personale sanitario dala denuncia penale all autorità giudiziaria, ripristinando così un clima di serenità e chiarezza che consenta alle professioni sanitarie di svolgere il loro compito istituzionale coerentemente con i dettati del codice deontologico e la prassi abituale sancita anche da convenzioni internazionali sul libero accesso da parte di tutti alle cure mediche. 5 maggio 2009 - Anno 7, Numero 79 Cancellare per sempre segnalazione clandestini L'intersindacale medica chiede l'intervento del Parlamento per cancellare definitivamente dal cosiddetto 'pacchetto sicurezza' la norma che obbliga i medici a denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. E lo fa scrivendo una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini, e rivolgendo lo stesso appello a tutti i deputati. Le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica, ovvero Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Fp Cgil medici, Fvm, Federazione Cisl medici, Fassid, Fesmed, Federazione medici Uil Fpl, "desiderano anzitutto ringraziarla - si legge nella missiva indirizzata a Fini - per i suoi numerosi e positivi interventi in favore della eliminazione dell'obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie contenuto nel cosiddetto pacchetto-sicurezza. Tuttavia, nonostante il riconoscimento del ruolo dei medici, il problema rimane in parte irrisolto e fonte di ambigue interpretazioni". "Il disegno di legge sulla sicurezza, pur ripristinando l'esenzione del personale sanitario dall'obbligo di segnalare all'autorità i pazienti clandestini - scrive ancora l'intersindacale - non considera la nuova situazione che si è determinata alla luce dell'istituzione del reato di clandestinità. La qualifica di reato dello stato di clandestinità obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale. La norma approvata dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera esenta i sanitari dalla segnalazione all'autorità, come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non dalla denuncia all'autorità giudiziaria". Occorre pertanto, secondo l'intersindacale, che venga esplicitata "espressamente l'esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all'autorità giudiziaria".

LETTERA DEI SINDACATI DELLA DIRIGENZA MEDICA A FINI SUL PACCHETTO SICUREZZA Roma, 05 mag. "Illustre Presidente, le Organizzazioni sindacali della Dirigenza medica desiderano anzitutto ringraziarla per i Suoi numerosi e positivi interventi in favore della eliminazione dell obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie contenuto nel cosiddetto pacchetto-sicurezza. Pur tuttavia, nonostante il riconoscimento del ruolo dei medici, il problema rimane in parte irrisolto e fonte di ambigue interpretazioni. Il disegno di legge sulla sicurezza, pur ripristinando l esenzione del personale sanitario dal obbligo di segnalare all autorità i pazienti clandestini, non considera la nuova situazione che si è determinata alla luce dell istituzione del reato di clandestinità. La qualifica di reato dello stato di clandestinità obbliga il medico in quanto pubblico ufficiale a denunciare il clandestino in quanto tale. La norma approvata dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera esenta i sanitari dalla segnalazioni all autorità, come previsto dal precedente dettato legislativo, ma non esenta i sanitari dalla denuncia all autorità giudiziaria. Occorre, pertanto, un provvedimento legislativo, che integri l articolo 35 comma 5 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286, come ipotizzati dall emendamento che viene di seguito riportato, esplicitando espressamente l esenzione del personale sanitario anche per quanto riguarda la denuncia penale all autorità giudiziaria. Sollecitiamo l approvazione di questo emendamento per ripristinare un clima di serenità e chiarezza che consenta alle professioni sanitarie di svolgere il loro compito istituzionale coerentemente con i dettati del codice deontologico e la prassi abituale sancita anche da convenzioni internazionali sul libero accesso da parte di tutti alle cure mediche".