STAI CON NOI INSIEME SAREMO PIU FORTI
IL MOBBING ECCO COME FAR AUMENTARE LA PRODUTTIVITA Depresso? Prendi delle pillole! Arrabbiato? Prendi delle pillole.confuso? Prendi delle pillole! Ti senti meglio? Bene! Adesso torna a lavorare!!
FISAC/CGIL DI BRESCIA DOCUMENTO SUL MOBBING In tutti i grandi Paesi industrializzati la questione del MOBBING sta assumendo un rilievo e un interesse sempre più marcato. Ma cosa è il MOBBING? Quali sono le cause principali che determinano il MOBBING? Come contrastare questi atteggiamenti? Con questa nostra elaborazione, non abbiamo la pretesa di risolvere il problema, ma pensiamo sia utile proporre a tutti i lavoratori e le lavoratrici un approfondimento su un tema che interessa buona parte del mondo del lavoro. Innanzi tutto dobbiamo sottolineare che le trasformazioni in atto oggi nel mercato finanziario, la trasformazione vorticosa delle tecnologie informatiche così come degli indirizzi produttivi, hanno delle ripercussioni che colpiscono i lavoratori, sul piano professionale, occupazionale, e sulle loro condizioni di lavoro e di vita. I cambiamenti del modello organizzativo della banca rendono progressivamente superate le vecchie conoscenze e professionalità e per i lavoratori bancari in molti casi si profila il rischio di sentirsi inadeguati ai nuovi ruoli.
Il disagio è sempre più collegato a situazioni di ansia, dovuta a forti pressioni psicologiche che generano stati di stress, emarginazione e solitudine. Le certezze di un tempo non esistono più e cresce il senso generale di precarietà. I punti fondamentali che investono il processo di ristrutturazione dell'intero settore sono: 1 - la globalizzazione che ha trasformato l'economia su scala mondiale, esasperando la speculazione finanziaria 2 - il processo di integrazione nel mercato unico europeo, che ha modificato i rapporti e gli equilibri fra aziende, imponendo di fatto la ristrutturazione del nostro sistema del credito. 3 - l'innovazione tecnologica che ribalta il tradizionale concetto di banca cui siamo abituati. 4 - la forte flessibilità in ingresso per i nuovi assunti, che genera un sentimento di precarietà nel rapporto con il proprio lavoro, esasperando la competitività tra colleghi nella falsa convinzione che questo favorisca l eventuale riconferma del lavoratore. Ci troviamo in presenza di un ricambio che si può definire generazionale, che tende chiaramente a sostituire forza lavoro più anziana (facendo ricorso al Fondo di Solidarietà, che accompagna i lavoratori alla pensione) con lavoratori giovani che rappresentano un costo ridotto per l'azienda.
Mentre si diffonde fra i colleghi, a maggiore anzianità, una forma di disagio psicologico rispetto al mutamento dell organizzazione del lavoro, ma soprattutto rispetto alla qualità del tempo dedicato al lavoro. In buona sostanza i lavoratori si trovano ad operare spesso in situazioni di forte disagio ambientale. I modelli che ridefiniscono la struttura dei gruppi bancari, sono basati soprattutto sull'attività commerciale e sono orientati al cliente inteso come prodotto. La trasformazione passa da un modello funzionale, caratterizzato da un'elevata stabilità e dall'omogeneità dei prodotti ad un modello divisionale, fondato invece su un contesto di prevalente instabilità e nel quale si inseriscono perfettamente le nuove flessibilità. La scelta divisionale, se da un lato risponde alle esigenze della flessibilità e alle richieste del mercato, dall'altro forma competenze rigide e specialistiche che in mancanza di adeguati percorsi formativi rendono più difficili i riconoscimenti professionali. Ed è in questo contesto che diventa più facile per il singolo lavoratore diventare vittima dei cosiddetti nuovi fattori di rischio. Diventa più difficile la relazione con i colleghi e il rapporto con i superiori, aumenta il malessere nei confronti del proprio lavoro, e si diventa facili bersagli di molestie e persecuzioni morali.
Il mobbing è una forma di TERRORE PSICOLOGICO che viene esercitato sul posto di lavoro attraverso attacchi ripetuti da parte dei colleghi o dei datori di lavoro. Lo scopo del mobbing, più o meno consapevole, è quello di eliminare una persona distruggendola psicologicamente e socialmente, in modo da provocarne l emarginazione dal contesto lavorativo. Il MOBBING può essere di tipo verticale, quando è posto in essere dal capo nei confronti di un subalterno, o di tipo orizzontale, ossia fra colleghi. Dobbiamo rivedere la nostra opinione nei confronti del MOBBING, che va inteso come vera e propria forma di pressione psicologica nei confronti di una persona, non solo quindi atteggiamenti a risvolto sessuale, ma vero e proprio aggressione psicologica. Il fenomeno colpisce tutte le fasce di età, anche se la fascia che ne risente maggiormente riguarda le persone dai 45 anni in avanti. I giovani neo-assunti, infatti, per ragioni economiche e per la difficoltà che incontrano nel trovare un'occupazione, sono disposti a tollerare una serie di soprusi quotidiani e quindi denunciano più raramente gli episodi di disagio di cui restano vittime sul posto di lavoro; i lavoratori meno giovani, invece, rappresentando un costo maggiore per le imprese sono i soggetti più a rischio di mobbing, in quanto questo si dimostra un efficace strumento per indurli al pre-pensionamento o alle dimissioni sostituendoli con forza lavoro più giovane e meno onerosa.
Ricordiamo che le poche sentenze di condanna, emesse nel nostro Paese, collegano i fenomeni di mobbing, al tentativo di indurre i colleghi al licenziamento o alle dimissioni. Mentre in Europa esistono in alcuni Paesi (Francia-Svezia) delle leggi, che considerano il MOBBING un vero e proprio reato, in quanto le forme di pressione messe in atto possono provocare ricadute negative sui lavoratori, per tutto l arco della loro attività lavorativa. I metodi attraverso i quali il mobbing viene esercitato sono di diverso tipo: 1 - violenti e palesi - attraverso aggressioni fisiche o verbali che alludono alla sfera privata o sessuale. 2 - sottili e silenziosi - attuati attraverso una serie di episodi finalizzati all'isolamento e all'emarginazione della vittima. 3 disciplinari - realizzati con continue lettere di richiamo ingiustificate e controlli ossessivi, oppure per esempio quando in caso di malattia l'azienda faccia un ricorso eccessivo alle visite fiscali con chiaro intento persecutorio. 4 - logistici - quando si fa' ricorso al trasferimento del lavoratore lontano da casa o in sedi disagiate 5 - mansionali - con la dequalificazione professionale adibendo la persona a compiti inferiori a quelli per i quali è stata assunta, oppure a ruoli troppo elevati per cui non ha le competenze necessarie, mettendola così in condizione di sbagliare.
Il percorso attraverso le diverse fasi del mobbing inizia con la tendenza della vittima ad auto-colpevolizzarsi, assumendo su se stessa la causa di quanto accade, invece di ricercarla nell ambiente di lavoro circostante. Si passa in seguito da una fase di comprensione e solidarietà da parte dell ambiente familiare e degli amici, ad una fase nella quale la persona non si riconosce piu' e vene a trovarsi in una condizione ossessiva di isolamento, che si riflette anche nella rottura dei rapporti familiari ed esterni. I principali sintomi lamentati dai soggetti mobbizzati sono: stress, ansia, depressione, calo dell'autostima, rabbia che si trasformano spesso in vere e proprie malattie fisiche come ulcera, cefalea, disturbi del sonno e problemi legati all'uso di alcol o sostanze stupefacenti. Il mobbing non è una malattia, ma è la causa scatenante della malattia. E tu, nel tuo cono, come stai?
COME AFFRONTARE IL PROBLEMA: Dalla nostra commissione è emersa l esigenza di affrontare il problema del mobbing facendo ricorso alla collaborazione fra le istituzioni mediche-legali-sindacali. Trattandosi di un fenomeno che ha ripercussioni dirette sulla salute psicofisica dei lavoratori, è auspicabile un rapporto costante con le strutture sanitarie che operano sul territorio, alle quali si deve rivolgere il lavoratore che presenta i sintomi e le patologie sopra descritte. L intervento legale si rende necessario per tutelare i diritti del lavoratore quando questi vengono messi in discussione
dall atteggiamento dell azienda o dei colleghi che più o meno intenzionalmente mirano a creare un contesto lavorativo dal quale il soggetto si senta sempre di più emarginato ed estromesso, fino al licenziamento. Il compito del sindacato è prevalentemente quello di PREVENIRE l insorgere e il diffondersi del mobbing, con un opera di sensibilizzazione in grado di intervenire a sradicare la convinzione diffusa che considera la conflittualità, lo stress e una componente di pressioni psicologiche parte della routine quotidiana del lavoro. Inoltre il sindacato dovrebbe svolgere un azione di monitoraggio e controllo del fenomeno, chiarendo fra i lavoratori quali sono i comportamenti da tenere e quelli che al contrario andrebbero vietati, attraverso la stesura di un decalogo cui dare la massima pubblicità affinché i lavoratori mobbizzati riescano a riconoscere i sintomi di cui sono vittima, ma anche coloro che sono artefici del mobbing e l azienda stessa siano consapevoli che determinati atteggiamenti scorretti, qualora denunciati possono diventare sanzionabili. In mancanza di una apposita legislazione in Italia, il punto di riferimento può diventare la Legge 626/94 che tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro, ma l impegno primario del sindacato dovrebbe rivolgersi alla fase della contrattazione, integrativa e nazionale, affinché si presti la dovuta attenzione al benessere e al rispetto dei diritti personali dei lavoratori, intesi anche come il diritto ad un ambiente di lavoro sano e vivibile.
Tale è il principio di ampio respiro che ispira tutta la piattaforma per il rinnovo del CCNL del credito e che pone al centro dell attenzione l individuo/lavoratore, introducendo criteri di eticità nei rapporti con tutti gli interlocutori dell azienda, quindi anche con i dipendenti, istituendo percorsi formativi certi ed esigibili, rivedendo il capitolo sugli orari in funzione di una conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro, rafforzando il ruolo delle relazioni sindacali per meglio esercitare la tutela dei diritti e riconoscendo l attività di monitoraggio della Commissione Nazionale sulla Sicurezza per l applicazione della 626. Dobbiamo tener conto che il MOBBING rappresenta un forte costo sociale ed economico anche per le aziende, si calcola che le giornate perse a causa del MOBBING superino il 50% delle giornate lavorative perse. Inoltre non bisogna dimenticare il costo sociale che pesa sul sistema sanitario e previdenziale del nostro Paese. Per contrastare meglio questo fenomeno consideriamo importante fare un confronto multi disciplinare di saperi, attraverso un seminario e/o convegno che veda la partecipazione di un medico specialista in medicina del lavoro, di un giurista e di un rappresentante delle aziende. TIENI IN PUGNO IL TUO LAVORO O SARA LUI A TENERE IN PUGNO TE (Benjamin Franklin)
A titolo esemplificativo riportiamo il decalogo dei comportamenti mobbizzanti contenuto nell accordo siglato alla Wolkswagen: Molestie sessuali: - il contatto fisico non voluto. - osservazioni, commenti allusivi e battute rivolte alla persona. - l'invito ad atti sessuali. - allusioni al fatto che prestazioni sessuali potrebbero comportare vantaggi nell'ambito del lavoro. Mobbing: - calunniare colleghi o loro familiari. - nascondere intenzionalmente informazioni necessarie al lavoro o addirittura disinformare. - minacciare ed umiliare -.sgridare, mortificare, deridere ed aggredire. - assegnare compiti umilianti, irrisolvibili, privi di senso o non assegnare alcun compito. Discriminazioni: - quelle per ragioni di razza, nazionalità o religione. - trattare i colleghi in modo discriminante. I suddetti principi si applicano anche all'atteggiamento dei colleghi nei confronti di lavoratori dipendenti di altre società che operano nell'azienda.
A CHI POTETE RIVOLGERVI: FISAC/CGIL BRESCIA Via Folonari, 20 - Brescia Tel.030/3729309 Fax 030/3729314 E.mail fisac@cgil.brescia.it CLINICA DEL LAVORO DI MILANO Via San Barnaba, 8 - Milano Tel. 02/57992644 ISTITUTO DI MEDICINA DEL LAVORO DI BRESCIA C/o Ospedale Civile di Brescia Tel. 030/3995660-662 Brescia, Luglio 2003