Documento SOCIETÀ/AZIENDA COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI SEDE Via Cavour, 8 739 Sannazzaro de Burgondi (PV) PARTITA IVA/ C.F. 98389 Valutazione Rischio Stress Telefono: 38.9956 Fax: 38.96 E-mail: info@comune.sannazzarodeburgondi.pv.it Correlato al lavoro Ai sensi dell art. 8 del D.Lgs. 8 del 9 Aprile 8 e s.m.i. Firme Datore di Lavoro Geom. FORBITI ROBERTO R.S.P.P. Sig. COIRO Mauro RLS Sig.ra LABORANTI FLAVIA g 3 5 6 7 8 9 3 5 6 7 8 9 3 5 6 7 8 9 3 3 m 3 5 6 7 8 9 a 8 9 3
Pagina di 6. ANAGRAFICA AZIENDALE... 3. PREMESSA... 3. INDICAZIONE DEI CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE.... TABELLA DI LETTURA: TOTALE RISCHIO... 8 5. VALUTAZIONE DEI RISCHI... 6. ANALISI CHECK LIST... 7. MISURE PREVENTIVE E AZIONI DI INTERVENTO... Errore. Il segnalibro non è definito. 8. NOTE CONCLUSIVE... 9. ALLEGATO : CHECK LIST... 5
Pagina 3 di 6. ANAGRAFICA AZIENDALE RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA RECAPITO TELEFONICO PARTITA IVA 98389 ISCRIZIONE C.C.I.A. OGGETTO SOCIALE Comune di Sannazzaro De Burgondi Indirizzo CAP Comune Provincia Via Cavour, 8 739 Sannazzaro De Burgondi Pavia Indirizzo CAP Comune Provincia Via Cavour, 8 739 Sannazzaro De Burgondi Pavia Telefono Fax E-mail Cell. 38 9956 38 96 CODICE FISCALE info@comune.sann azzarodeburgondi.p v.it 98389 Provincia - - - REA - - - Data Iscrizione - - - Data Costituzione - - - Sezione - - - - - - Amministrazione Comunale POS. INAIL 38568/6 Sede Pavia POS. INPS 57387 Sede Pavia DATORE DI LAVORO Cognome Nome Luogo e data di Nascita - - - Codice ATECORI 8.. FORBITI Roberto Pavia //959 Codice Fiscale Domicilio Via FRBRRT59BG388G per la carica Via Cavour, 8 Comune 739 Sannazzaro De Burgondi (PV) 3
Pagina di 6. PREMESSA Il presente documento di valutazione dei rischi è redatto ai sensi dell art.8 del d.lgs. n.8 del (e del successivo decreto correttivo 6/9) in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, che ha introdotto l obbligo per il datore di lavoro di occuparsi della valutazione del rischio stress lavoro correlato e integrare tale valutazione nel sistema di gestione della sicurezza in azienda. Il Testo Unico evidenzia l importanza della consapevolezza e comprensione del fenomeno dello stress da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, ponendo maggiore attenzione sui segnali che indicano problemi di stress lavoro-correlato, così come specificato nell art.8:. La valutazione ( ) deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre, ( ).. Il documento ( ), redatto a conclusione della valutazione, deve avere data certa e contenere: a. una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b. l indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione (...). La valutazione deve quindi avere lo scopo di guidare e sostenere sia il datore di lavoro sia i lavoratori nella riduzione del rischio attraverso l individuazione e la pianificazione di strategie volte alla promozione del benessere dell azienda e dei suoi lavoratori. 3. INDICAZIONE DEI CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE La natura del rischio stress lavoro correlato richiede l applicazioni di metodi condivisi di approccio al problema con la valutazione del rischio specifico attraverso strumenti differenti, articolati tra loro. Il protocollo utilizzato per la presente valutazione è in linea con: - il contenuto specifico del D.L. 8/8, del 6/9 dei criteri di individuazione e gestione del rischio promosso dalla Direttiva CEE 89/39; - le linee guida di Confindustria che, con la circolare n 933, ha fornito delle indicazioni per la corretta valutazione dello stress lavoro-correlato; - le linee guida del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di lavoro (marzo );
Pagina 5 di 6 - le ricerche tecnico-scientifiche ormai consolidate nell ambito della Psicologia del Lavoro (con particolare a livello metodologico al Modello SSR Social Stress Risk Ferrari Sinibaldi 8), Tale valutazione ha quindi previsto l analisi degli aspetti dell organizzazione del lavoro che possono rappresentare pericoli per la salute dei lavoratori. Ci si riferisce agli indicatori oggettivi di rischio inseriti nei documenti dell Agenzia Europea per la Sicurezza e la salute del Lavoro e ripresi nell Accordo Quadro. Indicati nella tabella qui di seguito: Procedere con la valutazione dello stress correlato al lavoro ha significato quindi valutare il peso che detti elementi hanno nell impatto con le persone e la loro ricaduta nella condizione lavorativa nel contesto preso in esame. L intervento ha previsto la valutazione degli indicatori oggettivi fonti di stress al lavoro attraverso l utilizzo di una CHECK-LIST contenente parametri tipici delle condizioni di stress riferibili ai dati o indicatori aziendali ( indicatori) ed al contesto (6 aree di indicatori) e contenuto del lavoro ( aree di indicatori) compilata dal gruppo aziendale della prevenzione 5
Pagina 6 di 6 (generalmente in una o più versioni, a seconda della complessità organizzativa dell azienda). Tali dati sono riferibili ad un periodo di 3 anni precedente la valutazione. La compilazione delle tre aree della Check identifica la condizione di rischio BASSO MEDIO ALTO in riferimento agli indicatori, che sono presentati nella seguente tabella: INDICATORI AZIENDALI CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO Infortuni Assenza per malattia Assenteismo Ferie non godute Rotazione del personale Turnover Procedimenti/ Sanzioni disciplinari Richieste visite straordinarie Segnalazioni stress lavoro Istanze giudiziarie Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro INDICATORI AZIENDALI INDICATORE TOTALE PER INDICATORE BASSO 5% MEDIO 5 5% ALTO 5 % DA A DA A DA A INDICATORI AZIENDALI 6 8 TOTALE 5 CONTESTO DEL LAVORO 6
Pagina 7 di 6 INDICATORE TOTALE PER INDICATORE BASSO 5% MEDIO 5 5% ALTO 5 % DA A DA A DA A Funzione e cultura organizzativa 3 5 6 9 Ruolo nell ambito dell organizzazione 3 Evoluzione della carriera 3 5 6 Autonomia decisionale controllo del lavoro 3 5 Rapporti interpersonali sul lavoro 3 Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro TOTALE 7 8 5 7 CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE TOTALE PER INDICATORE BASSO MEDIO ALTO DA A DA A DA A Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro 3 7 8 Pianificazione dei compiti 3 5 6 Carico di lavoro ritmo di lavoro 3 5 6 8 Orario di lavoro 3 5 6 8 TOTALE 8 9 7 5 33 Ad ogni indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo dell area. I punteggi delle 3 aree vengono sommati (secondo le indicazioni) e consentono di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO. 7
Pagina 8 di 6 AREA TOTALE PER AREA CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORI AZIENDALI TOTALE RISCHIO. TABELLA DI LETTURA: TOTALE RISCHIO Il posizionamento identifica, in base al livello di rischio, le conseguenti azioni da intraprendere sia per il monitoraggio della condizione di rischio stress lavoro correlato sia per quanto riguarda le azioni di carattere preventivo o correttivo (in presenza di rischio medio o alto). DA A LIVELLO DI RISCHIO NOTE 5 3 3 6 RISCHIO BASSO 5% RISCHIO MEDIO 5% RISCHIO ALTO + di 5% L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro, si consiglia di monitorare l organizzazione ogni due anni (in assenza di cambiamenti organizzativi). Per ogni condizione identificata di devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione identificata di devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. Si consiglia di attuare una politica di prevenzione per lo stress al lavoro e di coinvolgere attivamente il medico competente ed i preposti. Monitoraggio annuale degli indicatori. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che indicano la presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori, coinvolgendo il medico competente o altre figure specializzate. Monitoraggio delle condizioni di stress e dell efficacia delle azioni di miglioramento. 8
Pagina 9 di 6 Oltre a questi indicatori sono stati oggetto della presente valutazione: parametri occupazionali (assenteismo, microassenteismo,indici infortunistici, turnover ecc) complessivi dell azienda e specifici di ogni unità organizzativa; organigramma e del funzionigramma aziendale; informazioni sulla gestione della salute e della sicurezza in azienda anche riguardo alla formazione/informazione dei lavoratori in tema di salute e sicurezza sul lavoro (modalità e metodologia, cadenza e differenze per aree/ tipologia e ruoli del dipendente). processi formativi in azienda in termini di formazione in ingresso, permanente, specialistica, 9
Pagina di 6 5. VALUTAZIONE DEI RISCHI Condizioni organizzative L amministrazione comunale svolge tutte le attività amministrative, tecniche e di manutenzione, proprie dell Ente, oltre che prestazioni correlate al servizio del pubblico e del cittadino. ZONA/AMBIENTE DI LAVORO/ATTIVITÀ Sede Municipio e servizi vari in luoghi di lavoro del territorio comunale BREVE DESCRIZIONE Servizi pubblici svolti nei diversi uffici comunali (anagrafe, ufficio tecnico, lavori pubblici, contabilità, assistenza ecc.), Vigilanza urbana Lavori di operatori ecologici addetti alla Nettezza urbana, manutenzione del verde pubblico Notifica degli atti emanati dall amministrazione comunale PERSONALE COINVOLTO Impiegati comunali Vigili urbani Operaio Specializzato Messo comunale N. DIPENDENTI Personale Totale: 39 Persone - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Fare riferimento agli elenchi del personale presso gli uffici dell Ente per l individuazione aggiornata della composizione del personale Edificio Scolastico Attività di educatrici dell infanzia Educatrici Individuazione Orari di lavoro Categoria Omogenea Giorni Settimana Orario Giornaliero Dal al Totale Ore ORARI DI LAVORO TUTTE LE CATEGORIE Lunedì Venerdì 8
Pagina di 6 Raccolta dati sensibili (triennio 8 ): (espressi in ore sono dati dalla somma dei valori relativi ad ogni singolo dipendente) Indicatore Valore relativo all anno: 8 9 - Numero di lavoratori (indicativo) 39 39 Numero di ore lavoro potenzialmente lavorabili da contratto 756 79 79 Numero infortuni - - 3 Ore di assenza per malattia 93 79 % rispetto al monte ore complessivo (indicatore ).%.39%.58% Ore di assenza dal lavoro 796 5 6 % rispetto al monte ore complessivo (indicatore ).8% 3.3% 3.5% 5 Permessi retribuiti (in ore) 3 % rispetto al monte ore complessivo (indicatore ).57%.3%.% 6 Permessi per malattia (ore) 7 Ore di aspettativa per motivi personali 6 88 8 Ore di assenza ingiustificate 9 Ore di lavoro mancato rispetto all orario minimo di lavoro (ritardo, uscite anticipate, etc.) Numero di giorni di ferie contrattualmente previste e maturate Numero di giorni di ferie usufruite 7 57 % di ferie non godute 5.8% 5.%.% Numero di richieste di trasferimento interno 3 Numero di trasferimenti interni avvenuti Numero di persone uscite dall azienda 5 Numero di persone entrate in azienda 3 % di rotazione per personale (definita come: pers.entrante/pers. totale+pers. uscente/pers.totale).% -.% 6 Numero di provvedimenti/sanzioni disciplinari
Pagina di 6 7 8 Numero di istanze giudiziarie (per licenziamentodemansionamento Numero di istanze giudiziarie (per molestie o segnalazioni mediche) 9 Numero di visite mediche richieste dai lavoratori Numero di segnalazioni al medico competente per stress al lavoro Nel complesso, quindi, non si evidenziano per questa area dati che potrebbero evidenziare una condizione significativa di rischio stress lavoro correlato. 6. ANALISI CHECK LIST A livello di scelta metodologica, dato il numero dei dipendenti e delle unità organizzative identificate, la valutazione ha previsto la compilazione di un unica checklist, compilata dal datore di lavoro con la collaborazione del rappresentante dei lavoratori. L ESITO DI TALE VALUTAZIONE HA INDIVIDUATO UN LIVELLO DI RISCHIO LAVORO CORRELATO IN AZIENDA: BASSO Assenteismo I dati raccolti presentano una situazione legata all assenteismo sostanzialmente priva di variazioni significative. In generale occorre considerare che l'assenteismo è il risultato di una serie di conflitti psicosociali legati a un deterioramento significativo delle relazioni tra lavoratore e ente, e che dove vi è possibilità di formazione o si favorisce il cambio di mansioni, l'assenteismo tende a diminuire. Gli aspetti formativi infatti, favorendo la crescita professionale, e la possibilità di cambiare attività all'interno della stessa realtà lavorativa creano un fattore di stimolo e riducono o contrastano l'insorgere di sensazioni di monotonia e ripetitività che nel mediolungo termine creano disaffezione e disinteresse.
Pagina 3 di 6 Funzione e cultura organizzativa L organizzazione aziendale è un fattore di primaria importanza nella prevenzione dei fenomeni di stress correlato al lavoro. Quando la struttura è difatti ben organizzata, con ruoli e responsabilità ben definiti, procedure lavorative ben codificate e portate a conoscenza del personale, i lavoratori riescono a sentirsi ben integrati nel tessuto operativo, avendo ben chiaro il loro ruolo, le figure di riferimento e così via. Nel caso specifico, tali aspetti sono presenti e ben strutturati. Sono quindi da escludersi per esempio fenomeni di mancata attuazione di procedure per non conoscenza delle stesse, oppure senso di disorientamento per sovrapposizione di più figure istituzionali sulla stessa persona. Formazione in azienda La formazione aziendale, sia essa in tutte le sue forme e declinazioni (obbligatoria, permanente, di aggiornamento) è riconosciuto essere dalla letteratura scientifica uno dei più significativi indicatori di contrasto al fenomeno dello stress lavoro correlato poiché, al di là del contenuto e delle tematiche, ha valenze aggregative e di riconoscimento delle potenzialità del lavoratore e del team di lavoro, oltre a quanto detto a riguardo dell assenteismo. 7. MISURE PREVENTIVE E AZIONI DI INTERVENTO L'Accordo europeo sullo stress dell'8 ottobre, recepito per via di Accordo interconfederale il 9 giugno 8 stabilisce inoltre che la prevenzione, l eliminazione o la riduzione dei problemi di stress lavoro-correlato può comportare l adozione di varie misure. Tali misure potrebbero includere, per esempio: misure di gestione e comunicazione, chiarendo, ad esempio, gli obiettivi aziendali ed il ruolo di ciascun lavoratore ovvero assicurando un adeguato sostegno da parte della dirigenza ai singoli lavoratori ed ai gruppi o conciliando responsabilità e potere di controllo sul lavoro o, infine, migliorando la gestione dell organizzazione e dei processi di lavoro, le condizioni lavorative e l ambiente di lavoro, la formazione dei lavoratori per accrescere la loro consapevolezza e conoscenza dello stress, delle sue possibili cause e di come affrontarlo e/o adattarsi al cambiamento, l informazione e la consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, secondo la legislazione europea e nazionale, gli accordi collettivi e la prassi. 3
Pagina di 6 In particolare, alla luce della valutazione dei rischi da stress e sulla base delle informazioni reperite nella fase di indagine organizzativa sono state individuate come azioni preventive le seguenti: mantenere una comunicazione organizzativa coerente con l impegno manifestato verso la sicurezza e visibile concretamente nella decisione di coinvolgere direttamente una rappresentanza dei lavoratori nel processo di valutazione del rischio stress lavoro correlato; migliorare lo stato delle conoscenze tecnico - professionali per la sicurezza e mantenerlo ad un livello ottimale; 8. NOTE CONCLUSIVE Il presente documento è stato portato a conoscenza del personale interessato mediante: Il presente documento è soggetto ad aggiornamento periodico qualora si verifichino mutamenti ovvero quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità, e comunque, per il primo monitoraggio, non oltre i due anni successivi all emissione. La revisione del documento è prevista per il mese di Maggio 3 Il Datore di Lavoro: Geom. Forbiti Roberto Il Responsabile SPP: Sig. Coiro Mauro Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Sig.ra Laboranti Flavia
Pagina 5 di 6 9. ALLEGATO : CHECK LIST ENTE MANSIONE/REPARTO Comune di Sannazzaro de Burgondi Tutti INDICATORI AZIENDALI N. Indicatore Diminuito Inalterato Aumentato INDICI INFORTUNISTICI x ASSENZA PER MALATTIA (non maternità) x 3 ASSENTEISMO x % FERIE NON GODUTE... 5 % ROTAZIONE DEL PERSONALE NON PROGRAMMATA... 6 CESSAZIONE RAPPORTI DI LAVORO/ TURNOVER... 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI... 8 RICHIESTE VISITE MED. STRAORDINARIE MEDICO COMPETENTE x 9 SEGNALAZIONI SCRITTE MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO - NO x - SI... ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIAMENTO/ DEMANSIONAMENTO - NO - SI... 5
Pagina 6 di 6 x TOTALE 6 INDICATORE No Si ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI x SITUAZIONE CHE VINCOLA LA VALUTAZIONE ALL APPROFONDIMENTO SOGGETTIVO DELLO STRESS LAVORO CORRELATO Oltre a tali indicatori, sono stati analizzati parametri relativi al contesto lavorativo ed al contenuto dell attività svolta. Si riporta di seguito un prospetto sintetico riassuntivo dell analisi svolta, indicando i parametri analizzati e l esito della verifica condotta. Contesto del lavoro FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI NO FINALE PRESENZA ORGANIGRAMMA AZIENDALE PRESENZA DI PROCEDURE AZIENDALI 3 DIFFUSIONE DELLE PROCEDURE AZIENDALI AI LAVORATORI PRESENZA DI OBIETTIVI AZIENDALI 5 DIFFUSIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI AI LAVORATORI 6 PRESENZA DI UN SISTEMA DI COMUNICAZIONE AZIENDALE (BACHECA, INTERNET, BUSTA PAGA, 6
Pagina 7 di 6 VOLANTINI.) 7 EFFETTUAZIONE RIUNIONI/INCONTRI TRA DIRIGENTI E LAVORATORI 8 PRESENZA DI UN PIANO FORMATIVO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE DEI LAVORATORI 9 PRESENZA DI MOMENTI DI COMUNICAZIONE DELL AZIENDA A TUTTO IL PERSONALE 3 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI NO CORREZIONE FINALE I LAVORATORI CONOSCONO LA LINEA GERARCHICA AZIENDALE I RUOLI SONO CHIARAMENTE DEFINITI 3 VI È UNA SOVRAPPOSIZIONE DI RUOLI DIFFERENTI SULLE STESSE PERSONE (CAPO TURNO/PREPOSTO/RESPONSABILE QUALITÀ) - ACCADE DI FREQUENTE CHE I DIRIGENTI/PREPOSTI FORNISCANO INFORMAZIONI CONTRASTANTI CIRCA IL LAVORO DA SVOLGERE - TOTALE EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI NO FINALE 7
Pagina 8 di 6 E PRESENTE UN PIANO DI SVILUPPO PROFESSIONALE PER TUTTI I LAVORATORI - E PRESENTE UN PIANO DI SVILUPPO PROFESSIONALE SOLO PER I DIRIGENTI - 3 SONO DEFINITI I CRITERI PER L AVANZAMENTO DI CARRIERA - ESISTONO SISTEMI PREMIANTI IN RELAZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI PRODUZIONE 5 ESISTONO SISTEMI PREMIANTI IN RELAZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SICUREZZA - 6 ESISTONO SISTEMI PREMIANTI IN RELAZIONE ALLA CORRETTA GESTIONE DEL PERSONALE DA PARTE DEI DIRIGENTI/CAPI AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N INDICATORE SI NO CORREZIONE FINALE IL LAVORATORE PUÒ DECIDERE L ORDINE DI ESECUZIONE DEI COMPITI IL LAVORO DIPENDE DA COMPITI PRECEDENTEMENTE SVOLTI DA ALTRI - 3 I LAVORATORI HANNO SUFFICIENTE AUTONOMIA PER L ESECUZIONE DEI COMPITI 8
Pagina 9 di 6 I LAVORATORI HANNO A DISPOSIZIONE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE ALLE DECISIONI AZIENDALI 5 SONO PREDISPOSTI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE DECISIONALE DEI LAVORATORI ALLE SCELTE AZIENDALI TOTALE RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI NO CORREZIONE FINALE POSSIBILITÀ DI RIVOLGERSI AL DIRIGENTE SUPERIORE DA PARTE DEI LAVORATORI MOMENTI DI AGGREGAZIONE CON TUTTO IL PERSONALE 3 SONO PRESENTI RIGIDI PROTOCOLLI DI SUPERVISIONE SUL LAVORO SVOLTO - TOTALE INTERFACCIA CASA LAVORO N INDICATORE SI NO FINALE POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE LA PAUSA PASTO IN LUOGO ADEGUATO - MENSA AZIENDALE POSSIBILITÀ DI ORARIO FLESSIBILE 3 POSSIBILITÀ DI RAGGIUNGERE IL POSTO DI LAVORO CON MEZZI PUBBLICI 9
Pagina di 6 Se il risultato finale è uguale a, nella TABELLA FINALE CONTESTO DEL LAVORO alla voce INTERFACCIA CASA LAVORO si inserisce il valore - Se il risultato finale è superiore a, nella TABELLA FINALE CONTESTO DEL LAVORO alla voce INTERFACCIA CASA LAVORO si inserisce il valore CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE SI NO CORREZIONE FINALE ESPOSIZIONE A RUMORE SUP. AL SECONDO VALORE D AZIONE - INADEGUATO CONFORT ACUSTICO (AMBIENTE NON INDUSTRIALE) - 3 RISCHIO CHIMICO - MICROCLIMA ADEGUATO 5 ADEGUATA ILLUMINAZIONE 6 INADEGUATA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI - 7 DISPONIBILITÀ DPI 8 LAVORO A RISCHIO DI AGGRESSIONE FISICA -
Pagina di 6 9 CARTELLONISTICA CHIARA ED IMMEDIATA ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE SUPERIORE AL LIMITE D AZIONE - ADEGUATA MANUTENZIONE MACCHINE ED ATTREZZATURE TOTALE PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE SI NO CORREZIONE FINALE IL LAVORO SUBISCE FREQUENTI INTERRUZIONI - LA MANSIONE DEL LAVORATORE È CHIARAMENTE DEFINITA 3 E PRESENTE UN LAVORO CARATTERIZZATO DA ALTA MONOTONIA - LO SVOLGIMENTO DELLA MANSIONE RICHIEDE DI ESEGUIRE PIÙ COMPITI CONTEMPORANEAMENTE - 5 I COMPITI SONO CHIARAMENTE PIANIFICATI TOTALE CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE SI NO CORREZIONE FINALE
Pagina di 6 I LAVORATORI HANNO AUTONOMIA NELL ESECUZIONE DEI COMPITI CI SONO VARIAZIONI IMPREVEDIBILI DELLA QUANTITÀ DI LAVORO - 3 VI È ASSENZA DI COMPITI PER LUNGHI PERIODI NEL TURNO LAVORATIVO - E PRESENTE UN LAVORO CARATTERIZZATO DA ALTA RIPETITIVITÀ - 5 IL RITMO LAVORATIVO PER L ESECUZIONE DEL COMPITO, È PREFISSATO - 6 IL RITMO DI LAVORO È DETERMINATO DALLA MACCHINA - 7 IL LAVORATORE NON PUÒ AGIRE SUL RITMO DELLA MACCHINA - 8 I LAVORATORI DEVONO PRENDERE DECISIONI RAPIDE - TOTALE ORARIO DI LAVORO N INDICATORE Si No CORREZIONE FINALE E PRESENTE REGOLARMENTE UN ORARIO LAVORATIVO SUPERIORE ALLE 8 ORE - VIENE ABITUALMENTE SVOLTO LAVORO -
Pagina 3 di 6 STRAORDINARIO 3 E PRESENTE ORARIO DI LAVORO RIGIDO (NON FLESSIBILE)? - LA PROGRAMMAZIONE DELL ORARIO VARIA FREQUENTEMENTE - 5 LE PAUSE DI LAVORO NON SONO CHIARAMENTE DEFINITE - 6 E PRESENTE IL LAVORO A TURNI - 7 E PRESENTE IL LAVORO A TURNI NOTTURNI - 8 E PRESENTE IL TURNO NOTTURNO FISSO O A ROTAZIONE - TOTALE INDICATORI AZIENDALI INDICATORE TOTALE PER INDICATORE BASSO MEDIO ALTO 5% 5 5% 5 % DA A DA A DA A INDICATORI AZIENDALI * 6 6 8 TOTALE 5 3
Pagina di 6 CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE TOTALE PER INDICATORE BASSO MEDIO ALTO 5% 5 5% 5 % DA A DA A DA A Funzione e cultura organizzativa 3 3 5 6 9 Ruolo nell ambito dell organizzazione 3 Evoluzione della carriera 3 5 6 Autonomia decisionale controllo del lavoro 3 5 Rapporti interpersonali sul lavoro 3 Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro* TOTALE 9 7 8 5 7 * se il punteggio totale dell indicatore Interfaccia casa lavoro è uguale a, inserire il valore -. se superiore a, inserire il valore CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE TOTALE PER INDICATORE BASSO MEDIO ALTO DA A DA A DA A Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro 3 7 8 Pianificazione dei compiti 3 5 6 Carico di lavoro ritmo di lavoro 3 5 6 8
Pagina 5 di 6 Orario di lavoro 3 5 6 8 TOTALE 5 8 9 7 5 33 AREA TOTALE PER AREA CONTESTO DEL LAVORO 9 CONTENUTO DEL LAVORO 5 INDICATORI AZIENDALI * TOTALE RISCHIO * Se il risultato del punteggio è compreso tra a, si inserisce nella tabella finale il valore Se il risultato del punteggio è compreso tra e 6 si inserisce nella tabella finale il valore Se il risultato del punteggio è compreso tra 8 e si inserisce nella tabella finale il valore 5 TABELLA DI LETTURA: TOTALE RISCHIO DA A LIVELLO DI RISCHIO NOTE RISCHIO BASSO 5% L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la 5
Pagina 6 di 6 presenza di stress correlato al lavoro, si consiglia di monitorare l organizzazione ogni due anni (in assenza di cambiamenti organizzativi). Per ogni condizione identificata di devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. 5 3 3 6 RISCHIO MEDIO 5% RISCHIO ALTO + di 5% L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione identificata di devono adottare comunque le azioni di miglioramento mirate. Si consiglia di attuare una politica di prevenzione per lo stress al lavoro e di coinvolgere attivamente il medico competente ed i preposti. Monitoraggio annuale degli indicatori. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che indicano la presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori, coinvolgendo il medico competente o altre figure specializzate. Monitoraggio delle condizioni di stress e dell efficacia delle azioni di miglioramento. 6