LE NUOVE COMPETENZE DELL INAIL IN MATERIA DI REINSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITA DA LAVORO INFORMATIVA UNIONE INDUSTRIALI REGGIO EMILIA 04 OTTOBRE 2018 Dott. ssa Schettino Letizia Ass. Soc. Santonastaso Loredana
CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Le nuove competenze si collocano nell ambito della riforma delle norme sul lavoro e delle politiche attive per il lavoro avviate con la Legge 183/2014 (Job act) e la Legge 190/2014 (Legge di stabilità). Successivamente con i D.Lgs n. 150 e n. 151 del 14 settembre 2015 l INAIL è stato inserito tra i soggetti costitutivi della rete dei servizi per le politiche del lavoro in relazione alle competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro 2
LEGGE 23 DICEMBRE 2014, N. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015) Art. 1, comma 166 «Sono attribuite all INAIL le competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, da realizzare con progetti personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro o alla ricerca di nuova occupazione, con interventi formativi di riqualificazione professionale, con progetti per il superamento e per l abbattimento delle barriere architettoniche sui luoghi di lavoro, con interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro. L attuazione delle disposizioni di cui al presente comma è a carico del bilancio dell INAIL, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». 3
REGOLAMENTO INAIL PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DETERMINA DEL PRESIDENTE 11 LUGLIO 2016, N. 258 Regolamento per il reinserimento e l integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro Il Regolamento disciplina, in fase di prima applicazione, gli interventi mirati alla conservazione del posto di lavoro necessari ad accompagnare gli infortunati e i tecnopatici nella fase del reinserimento lavorativo. Gli interventi finalizzati alla ricerca di nuova occupazione potranno, invece, essere oggetto di regolamentazione solo a seguito della compiuta attuazione delle disposizioni in materia di politiche attive e servizi per il lavoro di cui al d.lgs. 14 settembre 2015, n. 150. 4
CIRCOLARI CIRCOLARE INAIL n. 51 DEL 30 DICEMBRE 2016: Interventi per il mantenimento del posto di lavoro. La circolare chiarisce e illustra nel dettaglio le modalità operative e gli interventi attuabili per favorire la permanenza nella medesima attività lavorativa. CIRCOLARE INAIL N. 30 DEL 25 LUGLIO 2017: Interventi per favorire il reinserimento in nuova occupazione. Indica le misure a sostegno dell inserimento lavorativo in nuova occupazione, laddove sussista l incontro tra la domanda della persona con disabilità e l offerta di lavoro da parte di un datore di lavoro. 5
CIRCOLARE 51/2016 INTERVENTI PER IL MANTENIMENTO DEL POSTO DI LAVORO 6
SCOPO DEGLI INTERVENTI PREVISTI CIRCOLARE 51/2016 STESSA MANSIONE INTERVENTI Sostegno alla continuità lavorativa di infortunati e tecnopatici DIVERSA MANSIONE 7
SOGGETTI DESTINATARI CIRCOLARE 51/2016 Lavoratori con disabilità da lavoro tutelati dall INAIL acquisita a seguito di Infortunio Malattia professionale Necessitano di interventi mirati per consentire o agevolare la prosecuzione dell attività lavorativa 8
SOGGETTI ESCLUSI CIRCOLARE 51/2016 Dipendenti delle amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, assicurati attraverso la speciale gestione per conto dello Stato. N.B.: non appartengono a questa categoria i dipendenti di amministrazioni pubbliche assicurati nella forma della gestione ordinaria (es. Enti locali, Aziende degli enti locali, EPE, EPNE) Altri soggetti che, sebbene tutelati dall INAIL, non sono qualificabili come "lavoratori", quali ad esempio: studenti lavoratori in ambito domestico(colf e casalinghe) 9
TIPOLOGIE DI INTERVENTI 1. interventi relativi al superamento e all abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro 2. interventi relativi all adeguamento e all adattamento delle postazioni di lavoro 3. interventi di formazione 10
ELEMENTI DELL INTERVENTO Consenso del lavoratore Coinvolgimento attivo del datore di lavoro Progetto di reinserimento lavorativo che tenga conto degli accomodamenti ragionevoli 11
IL PROGETTO DI REINSERIMENTO LAVORATIVO PERSONALIZZATO E elaborato da Équipe multidisciplinare I livello della sede competente per domicilio del lavoratore Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione integrata da Consulenza tecnica per l edilizia con la partecipazione attiva del e con il coinvolgimento diretto del Datore di lavoro dell unità produttiva presso la quale il lavoratore prestava la propria attività Lavoratore 12
ACCOMODAMENTI RAGIONEVOLI Potrà riguardare gli accomodamenti ragionevoli funzionali allo svolgimento della mansione oggetto del contratto di lavoro. Interventi definiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità*, al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro, per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con gli altri lavoratori. *ratificata ai sensi della legge 3 marzo 2009, n. 18, art. 3 bis al D.Lgs n.216/2003 di attuazione alla Direttiva Europea 78/2000 come modificata dal D.L 28 giugno 2013 n.76 coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013. 99 art. 9 c4 ter 13
ACCOMODAMENTI RAGIONEVOLI (in capo al Datore di Lavoro) Ridefinizione dei processi organizzativi Ritmi di lavoro Orario di lavoro Carichi di lavoro Ripartizionedei compiti Inquadramento Adattamento delle attrezzature Abbattimentobarriere architettoniche Adattamento della postazione di lavoro Formazione 14
La proporzionalità dell onere dell accomodamento ragionevole - Costi finanziari dell intervento Cosa valutare ai fini della proporzionalità dell onere? - Costi di altro tipo (organizzativi) - Dimensioni dell impresa - Risorse finanziarie dell impresa - Possibilità di ottenere fondi pubblici o altre sovvenzioni 15
REQUISITI DEL TITOLARE DELL IMPRESA CIRC. 51/2016 E CIRC. 30/2017 Il titolare dell impresa individuale o il legale rappresentante della persona giuridica, per poter accedere al sostegno dell Inail, deve possedere i seguenti requisiti: essere in regola, per tutta la durata del progetto, con l iscrizione ai pubblici Registri o Albi obbligatori previsti in ragione della propria attività o forma giuridica essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti non essendo in stato di liquidazione volontaria, né sottoposto ad alcuna procedura concorsuale o a procedimento in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni salvo il caso di concordato con continuità aziendale essere assoggettato e in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi di cui al Documento Unico di regolarità Contributiva non deve aver riportato condanne con sentenza passata in giudicato per i reati di cui all art. 61, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, salvo che sia intervenuta riabilitazione ai sensi degli articoli 178 e seguenti del codice penale. 16
MODALITA OPERATIVE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO E DEGLI INTERVENTI La realizzazione degli interventi avviene attraverso le seguenti CINQUE FASI: 1. avvio della elaborazione del progetto sulla base dell analisi delle esigenze 2. predisposizione del progetto e del piano esecutivo 3. verifica e approvazione del progetto e del piano esecutivo 4. realizzazione degli interventi di reinserimento lavorativo 5. rendicontazione e rimborso degli interventi realizzati 17
ELABORAZIONE DEL PROGETTO Ai fini della predisposizione del Progetto, ci deve essere una valutazione dell equipe multidisciplinare di I livello della Sede Inail di competenza che avviene quando: a) Il lavoratore segnali alla Sede competente INAIL difficoltà nel proseguimento dell attività lavorativa che possano essere compensate attraverso gli interventi previsti dal Regolamento b) Il datore di lavoro manifesti la sua volontà a collaborare con l INAIL nell individuare gli interventi necessari al reinserimento del lavoratore interessato IN ENTRAMBI I CASI E NECESSARIO CHE CI SIA IL GIUDIZIO DEL MEDICO COMPETENTE O DEL SERVIZO DI PREVENZIONE DELL AUSL DI IDONEITA PARZIALE - con prescrizioni o limitazioni alla mansione specifica O DI INIDONEITA alla mansione specifica
PIANO ESECUTIVO DEL PROGETTO E VERIFICA 2 Predisposizione del progetto e del piano esecutivo: Il progetto elaborato dalla sede INAIL approvato dal Datore di Lavoro e dal Lavoratore viene corredato dal PIANO ESECUTIVO in cui vengono indicati i costi del progetto e i preventivi relativi ai lavori da svolgere. Questo viene fatto dal Datore di Lavoro che potrà scegliere l operatore che andrà a realizzare gli interventi. 3 Verifica e approvazione del progetto e del piano esecutivo: Il progetto e il piano esecutivo vengono poi passati alla Direzione Regionale dell INAIL che valuta approva il l intervento e autorizza la realizzazione di quanto previsto entro 60 giorni dalla trasmissione del piano esecutivo determinandone l importo rimborsabile. 19
REALIZZAZIONE E RIMBORSO DEGLI INTERVENTI AUTORIZZATI 4 Realizzazione degli interventi di reinserimento lavorativo: Dopo la ricezione dell autorizzazione il Datore di Lavoro potrà realizzare gli interventi progettati. Presentando le relative fatture. 5 Rendicontazione e rimborso degli interventi realizzati: I lavori verranno verificati e rendicontati attraverso l acquisizione delle relative documentazioni tecniche. A questo punto l INAIL procederà al rimborso di quanto autorizzato e realizzato. 20
LIMITI DI SPESA PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO Il Regolamento, nell ambito di ciascun progetto, ha fissato limiti massimi complessivi di spesa rimborsabile dell Inail, comprensivi di ogni onere e imposta, differenziati per tipologia di interventi: A. 95.000 euro per tutti gli interventi di superamenti e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro. B. 40.000 euro per tutti gli interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro C. 15.000 euro per tutti gli interventi di formazione Per gli interventi A e B il datore di lavoro è rimborsato il 100% dei costi degli interventi comprensivi, oltre che delle spese dirette e necessarie per la realizzazione degli interventi, anche di quelle accessorie o strumentali funzionali e indispensabili, nonché ogni onere e imposta. Invece, per gli interventi C, l importo che l Inail può rimborsare al datore di lavoro è pari al 60% del costo degli interventi. Solo per questa tipologia di interventi, il piano esecutivo deve riportare sia il costo complessivo dell intervento che il datore deve sostenere, sia l importo rimborsabile dall Inail pari al 60 % del costo, comunque non può superare il limite massimo di 15.000 euro. 21
ANTICIPAZIONI Entro 20 giorni dalla ricezione del provvedimento di autorizzazione, il datore di lavoro può richiedere alla Direzione regionale o provinciale o alla Sede regionale di Aosta un anticipazione, allegando alla domanda una fideiussione bancaria o assicurativa in favore dell Inail estesa fino alla data massima prevista per la rendicontazione del Progetto. La Direzione regionale o provinciale o la Sede regionale di Aosta emette provvedimento di accoglimento o diniego. 1 sola volta e per un importo non superiore al 75 % della spesa complessiva rimborsabile (comprensiva di oneri e imposte) Per un importo corrispondente all ammontare dell anticipazione richiesta maggiorato del 10% e prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione 22
ATTIVITA DI SENSIBILIZZAZIONE AI DATORI DI LAVORO Informativa generica con la quale si comunica al DL che l INAIL ha emanato un Regolamento che offre il contributo specialistico dell Istituto qualora un lavoratore necessiti di interventi di sostegno nella fase di reinserimento lavorativo (Liste di lavorazione Informativa D.L) Comunicazione al DL che riporta indicazioni più precise sulla tipologia degli interventi previsti dal Regolamento e che viene inviata a seguito dell accertamento dei postumi e della compilazione del Profilo delle capacità utili alla ripresa del lavoro (Liste di lavorazione Comunicazione D.L) Comunicazione specifica al DL e per conoscenza al lavoratore a seguito di domanda di reinserimento del lavoratore e del giudizio del medico competente 23
PRECISAZIONI Il comma 166 non attua una traslazione di obblighi dal datore di lavoro all INAIL, ma pone a carico del bilancio dell INAIL gli oneri degli interventi ivi elencati. L obbligo di adottare gli accomodamenti ragionevoli rimane comunque in capo al datore di lavoro ed è, anzi, rafforzato, perché interventi che avrebbero potuto essere considerati sproporzionati per ragioni finanziarie divengono proporzionati, e quindi obbligatori, in conseguenza dell intervento dell Istituto, che si fa carico dei relativi oneri. In virtù delle modifiche attuate alla Legge 68/99 ogni datore di lavoro che occupa 15 dipendenti è soggetto all obbligo di assunzione di una persona con disabilità. Qualora non ottemperi a tale obbligo o non usufruisce di particolari esenzioni, il datore di lavoro è soggetto ad una sanzione amministrativa 24
CIRCOLARE INAIL 25 LUGLIO 2017, N. 30 25
CIRCOLARE INAIL 25 LUGLIO 2017, N. 30 Attivazione, in via sperimentale, di misure a sostegno dell inserimento lavorativo in nuova occupazione, laddove sussista l incontro tra la domanda della persona con disabilità e l offerta di lavoro da parte di un datore di lavoro. La misura è finalizzata a garantire alle persone con disabilità da lavoro anche in caso di nuova occupazione lo stesso sostegno per l inserimento e l integrazione lavorativa previsto per la conservazione del posto di lavoro. 26
SOGGETTI DESTINATARI CIRCOLARE 30/2017 Persone con disabilità da lavoro per eventi lesivi tutelati dall INAIL che vengano assunte con contratti di lavoro subordinato per l adibizione a una attività lavorativa, anche non soggetta a obbligo assicurativo Inail. SOGGETTI ESCLUSI CIRCOLARE 30/2017 Lavoratori autonomi Soggetti non qualificati come lavoratori (es. studenti e casalinghe) Dipendenti delle amministrazioni statali assicurati attraverso la speciale gestione per conto dello Stato. 27
FINALITA CIRCOLARE 30/2017 Sperimentare misure a sostegno dell inserimento lavorativo laddove sussista l incontro tra domanda da parte della persona con disabilità da lavoro e offerta di lavoro da parte di un datore di lavoro, anche a seguito dell attività dei servizi a tal fine preposti. 28
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO DI REINSERIMENTO CIRC. 30/2017 Il datore di lavoro ai fini dell elaborazione del Progetto di reinserimento lavorativo deve comunicare: 1. La mansione specifica cui sarà adibito il lavoratore, la tipologia di contratto, la durata, la sede di lavoro e la relativa unità produttiva. 2. Il differimento della prestazione lavorativa ad un termine successivo a quello di stipula, purché coerente con la realizzazione degli interventi individuati nel Progetto. 3. Deve produrre esito della visita medica preventiva, in fase preassuntiva elaborata dal medico competente o dei competenti uffici delle ASL, in esito alla quale sia scaturito un giudizio di idoneità parziale permanente con prescrizioni o limitazioni. L emissione del provvedimento con il quale si autorizza il datore di lavoro a realizzare la fase esecutiva del Progetto di reinserimento lavorativo personalizzato è subordinata alla presentazione del contratto di lavoro contenente gli elementi comunicati ai fini dell elaborazione del Progetto stesso. Rimborso delle spese sostenute dal datore di lavoro sarà erogato successivamente al provvedimento di autorizzazione. 29
INAIL E RETE DEI SERVIZI Competenza primaria in materia di politiche attive del lavoro è affidata ad altri soggetti pubblici, pertanto l attività svolta dall INAIL è condizionata da tali soggetti ed è svolta in raccordo con il Ministero del lavoro e con l ANPAL e le sue agenzie regionali. 30
IL REINSERIMENTO AL LAVORO DEL DISABILE E POSSIBILE! OBBLIGO OPPORTUNITA 31
D. Lgs. n. 38/2000 L INAIL DA SISTEMA INDENNITARIO A SISTEMA DI TUTELA GLOBALE DELLA SALUTE DEL LAVORATORE INFORTUNATO SALUTE intesa come completo benessere fisico, mentale e sociale NON semplice assenza di malattia (definizione OMS del 1946). Non è uno stato, ma una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulla capacità del soggetto di interagire con l ambiente in modo positivo PONE IL DISABILE AL CENTRO DEL PROPRIO INTERVENTO PER MIRARE AL MASSIMO RECUPERO DELLA SUA AUTONOMIA PER UN EFFICACE REINSERIMENTO FAMILIARE, SOCIALE E LAVORATIVO 32
D. Lgs. n. 38/2000 Con il D. Lgs. n. 38/2000 è stato introdotto un ampliamento dei compiti istituzionali dell Ente trasformato da soggetto erogatore di prestazioni assicurative, prevalentemente indennitarie e protesiche (assistenzialismo) a soggetto attivo nel sistema di protezione sociale. Il disabile non più persona alla quale assicurare l intervento di carattere assistenziale ma persona a cui fornire la situazione ambientale e gli strumenti per operare nella società al meglio delle sue capacità. 33
SOGGETTI DESTINATARI CIRCOLARE 51 Tutti i lavoratori con disabilità da lavoro tutelati dall INAIL che, a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale e delle conseguenti menomazioni necessitano di «interventi mirati e personalizzati» per consentire o agevolare la ripresa dell attività lavorativa prioritariamente con il mantenimento della precedente mansione o con l adibizione a nuova mansione. Possono accedere agli interventi tutti i lavoratori 34
SOGGETTI DESTINATARI CIRCOLARE 51 I lavoratori possono accedere agli interventi: indipendentemente dal grado di inabilità: al momento della valutazione dei postumi, in occasione della visita di revisione o di aggravamenti funzionali rappresentati dal lavoratore in occasione di visite in Sede, colloqui con Assistente Sociale o richiesta di informazioni, pur in assenza di una nuova valutazione previo giudizio formulato dal medico competente, ex art. 41 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modifiche dal Servizio di prevenzione dell ASL, ex art. 5, co. 2, L. n. 300/70 da cui risulti, in relazione alla mansione specifica, l idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni, ovvero l inidoneità temporanea o permanente del lavoratore senza distinzioni sulla natura del rapporto di lavoro né sulla tipologia di contratto: subordinato, parasubordinato e autonomo) 35
TIPOLOGIE DI INTERVENTI Le tipologie di interventi previste dal regolamento INAIL sono: a) interventi di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche neiluoghidilavoro (per un importo totale di 95.000,00); b) interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro (per un importo totale di 40.000,00); c) interventi di formazione(per un importo totale di 15.000,00). N.B.: in conformità alla normativa comunitaria gli interventi di formazione possono essere rimborsati fino ad un massimo del 60% dell importo 36
INTERVENTI DI SUPERAMENTO E ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEI LUOGHI DI LAVORO Comprendono gli interventi edilizi, impiantistici e domotici nonché i dispositivi finalizzati a consentire l accessibilità e la fruibilità degli ambienti di lavoro. Ad esempio inserimento di rampe per l ingresso o servoscala, adeguamento dei corridoi di accesso alla postazione di lavoro (ampliare la larghezza di corridoi o rimuovere ostacoli), inserimento o modifica dell ascensore, accorgimenti per ipovedenti (es. mappe tattili), modifica dei servizi igienici, modifica automazione delle porte e degli infissi, interventi domotici con adeguamento degli impianti 37
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E DI ADATTAMENTO DELLE POSTAZIONI DI LAVORO Comprendono gli interventi di adeguamento di arredi facenti parte della postazione di lavoro, gli ausili e i dispositivi tecnologici, informatici o di automazione funzionali all adeguamento della postazione o delle attrezzature di lavoro, ivi compresi i comandi speciali e gli adattamenti di veicoli costituenti strumento di lavoro. Ad esempio modifiche delle misure o strutture degli arredi (scrivanie o piani di lavoro), modifiche ergonomiche della postazione, supporti tecnologici e informatici (quali sensori di movimento, caschetto puntatore, mouse), dispositivi per il trasporto (gru fisse o mobili o sistemi di movimentazione a nastro), adeguamenti della postazione per deficit motori arti inferiori e superiori (muletti e/o auto di servizio con adattamenti, pedani elevatrici per autoveicoli o mezzi agricoli, pinze prensili, manipolatori ecc), adeguamento per deficit sensoriali (visivi e/o uditivi) quali display tattili, macchine per lettura, sintetizzatori vocali, lenti di ingrandimento ecc 38
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E DI ADATTAMENTO DELLE POSTAZIONI DI LAVORO 39
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INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E DI ADATTAMENTO DELLE POSTAZIONI DI LAVORO 42
INTERVENTI DI FORMAZIONE Comprendono sia gli interventi personalizzati di addestramento all utilizzo delle postazioni e delle relative attrezzature di lavoro connessi agli adeguamenti, sia quelli di formazione e tutoraggio utili ad assicurare lo svolgimento della stessa mansione o la riqualificazione professionale all adibizione ad altra mansione Ad esempio corsi di formazione e/o tutoraggio per lo svolgimento di una mansione diversa da quella precedentemente eseguita, l addestramento all utilizzo degli adattamenti introdotti, corsi di formazione all uso del computer ecc 43
INDIVIDUAZIONE DELL INTERVENTO PERSONALIZZATO base: ANALISI della SITUAZIONE PERSONALE del LAVORATORE da individuare sulla dei dati anagrafici (sesso ed età), delle condizioni di salute tenendo conto sia della menomazione residuata alla tecnopatia che di eventuali patologie psico-fisiche extraprofessionali e le conseguenti difficoltà delle funzioni psico-fisiche (corporee) e della funzione di attività e partecipazione dell individuo, della situazione formativa (titolo di studio, conoscenza della lingua), di precedenti esperienze lavorative ed eventuali attitudini professionali e/o competenze tecnico-specifiche, della capacità di entrare in relazione con i colleghi, di eventuali problematiche socio/familiari ANALISI del CONTESTO LAVORATIVO: che richiede conoscenze sull organizzazione dell attività lavorativa, sull ambiente lavorativo, sulla postazione di lavoro, sulle caratteristiche della mansione lavorativa, presenza di eventuali barriere ecc (informazioni dal lavoratore, dalla denuncia, dal DL o da accesso diretto) 44
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE DELLA SEDE DEL DOMICILIO DELL ASSICURATO MEDICO, ASSISTENTE SOCIALE, INFORMATICO, CONSULENZA TECNICA EDILIZIA, CONTARP regionale (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzioni) 45
RIABILITAZIONE MEDICA 1) La fisioterapia: attività volte al recupero parziale o totale di ogni tipo di funzione lesa (motoria, sensoriale e psicologica) 2) La terapia occupazionale o rieducazione funzionale o ergoterapia : recupero delle funzioni che sono garanzie per la persona disabile di provvedere autonomamente alle proprie necessità (autonomia funzionale), mediante la progettazione, fornitura ed adattamento all uso di protesi, ortesi e ausili tecnici (terapista occupazionale o ergoterapista) 46
RIABILITAZIONE SOCIALE Consiste nel prevenire, eliminare o ridurre le condizioni che fanno si che le menomazioni e le disabilità si trasformino in restrizione delle attività e della partecipazione sociale. Necessita di: Valutazione delle risorse dell individuo Promozione ed integrazione nel contesto di appartenenza Promozione della mobilità, intesa come capacità di realizzare il proprio diritto alla comunicazione: riqualificazione professionale, utilizzo di attività ricreative, culturali, sportive ecc Favorire l impegno occupazionale 47
D. LGS. 216/2003 ART. 3, COMMA 3 BIS Obbligo accomodamenti ragionevoli Al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli come definiti dalla convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con gli altri lavoratori.». 48
Nuova cultura INAIL dalla valutazione delle CAPACITA PERDUTE alla valorizzazione delle CAPACITA RESIDUE 49
GRAZIE PER L ATTENZIONE 50