MARFRAN 2K TPE COMPOUNDS PER TECNOLOGIE 2K

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Transcript:

MARFRAN 2K TPE COMPOUNDS PER TECNOLOGIE 2K

LA GAMMA MARFRAN 2K TPE a base SEBS GRADO MARFRAN famiglie standard Durezza ShA Contatto alimentare PP PE Stirenici (PS, SAN, ABS, ASA) 20 95 SI X MARFRAN EHA 45 95 SI X Policarbonati e relative miscele (i.e. PC/ABS) MARFRAN E C2 40 90 SI X X X MARFRAN E A2 50 90 NO X X X MARFRAN E A2F 50 85 SI X X X PBT TPE-E MARFRAN E TPA1 40 80 NO X MARFRAN E TPA3 55 75 SI X MARFRAN.MED ST, M, HTR 30 90 USP VI X MARFRAN.MED A1 50 70 USP VI X X X PA6 PA66 CONSIGLI DI LAVORAZIONE La pre-essicazione E NECESSARIA per i materiali destinati all adesione a polimeri che a loro volta devono essere pre-essicati: il materiale deve essere essiccato per 4 ore a 80 C. STAMPAGGIO A INIEZIONE Adesione su PP e PE Adesione su Stirenici e PC Adesione su PA6 e PA66 Profilo di temperature del cilindro ( C) Temperatura massima di lavorazione ( C) Temperatura dello stampo ( C) 190 220 200 260 220 260 240 270 270 20 30 30 60 30 60 Macchina a iniezione con vite standard a tre zone per poliolefine. I migliori risultati si ottengono utilizzando macchine bi-iniezione con stampo rotante; il sovrastampaggio a inserto è comunque possibile ma non fornisce gli stessi risultati di un processo di bi-iniezione I canali caldi sono da preferire alle matarozze tradizionali. Pressione-velocità d iniezione: medio/alta Preriscaldamento del substrato rigido fortemente consigliato per consentire una migliore adesione 2 Ritardo di caricamento vite raccomandato

ESTRUSIONE Adesione su PP e PE Adesione su Stirenici e PC Profilo di temperature del cilindro ( C) 170 200 180 220 Temperatura filiera ( C) 180 210 200 230 Temperatura massima di lavorazione ( C) 240 260 Estrusore monovite con vite standard a tre zone per poliolefine. Rapporto L/D 25 Rapporto di compressione vite 2,5:1 SUGGERIMENTI PER LA PROGETTAZIONE DEGLI STAMPI Premesso che la responsabilità del corretto funzionamento dello stampo è a totale carico del progettista, qui di seguito sono riportati alcuni suggerimenti generali che possono essere presi in considerazione nella fase di progettazione dello stampo. Francesco Franceschetti Elastomeri non si assume alcuna responsabilità relativamente agli stampi e/o ai manufatti realizzati dai trasformatori. PROGETTARE LA SUPERFICE DI CONTATTO La qualità dell adesione oltre che dalle condizioni di trasformazione sia del TPE che del substrato rigido, dipende anche dalla geometria dell area di contatto fra i due materiali. Criteri di progettazione: Massimizzare la superfice di contatto Creare, se possibile, fori, incavi e/o sottosquadri tali da massimizzare la tenuta fra i due materiali Evitare zone di assottigliamento dello spessore del TPE Di seguito sono visibili alcuni esempi di geometrie da evitare a fronte di altre consigliate. Geometrie da evitare Geometrie consigliate Ridotta superfice di contatto; nel secondo caso zona di assottigliamento Elevata superfice di contatto; nessuna zona di assottigliamento 3

Esempio di layout per superfici estese e spessori ridotti Elevata superfice di contatto e presenza di incastri meccanici PROGETTARE GLI SFIATI Particolare attenzione deve essere rivolta al posizionamento e dimensionamento degli sfiati dello stampo. Una non corretta progettazione degli sfiati può portare a difficoltà di riempimento, bruciature del materiale, insoddisfacente finitura delle superfici, perdita di adesione fra i materiali nelle parti finali del riempimento. TEST DI PEELING SECONDO VDI 2019 Per valutare il grado di adesione tra due materiali diversi, Francesco Franceschetti Elastomeri adotta lo standard VDI 2019. Questo metodo comporta lo stampaggio di un provino su una pressa a bi-iniezione, provino che viene poi trazionato per misurare la forza di peeling. Questa procedura ci consente di fornire al cliente dati scientifici su cui basare progetti seri e affidabili. PROVINO PEEL TEST Come parte del test, il componente morbido del provino viene sottoposto a trazione a velocità costante, con un angolo di interfaccia di 90 fino a quando la giunzione tra i due materiali si separa o il materiale più morbido si rompe. La forza richiesta e la distanza percorsa vengono elaborate da un set di macchine dedicato secondo ISO 527-1. 4

RISULTATI DEL TEST SUI NOSTRI MATERIALI Tipo MARFRAN E C2 PEEL TEST secondo VDI 2019 PC ABS PBT T iniezione MARFRAN E C2 40A 3,5 4,0 B 200 220 T iniezione T iniezione MARFRAN E C2 70A 6,0 7,0 D 200 220 3,5 4,0 B 210 230 4,5 5,0 D 240 MARFRAN E C2 80A 9,0 10,0 D 200 220 5,0 6,0 B 210 230 MARFRAN E C2 90A 9,5 10,5 D 200 220 5,0 6,0 B 210 230 MARFRAN E TPA1 e MARFRAN E TPA3 PEEL TEST secondo VDI 2019 PA66 (nucleato) PA66 (con agente distaccante) T iniezione Tipo MARFRAN E TPA1 65A 4,8 C 220 5,2 C 220 T iniezione MARFRAN E TPA3 55A 5,9 D 220 5 D 220 MARFRAN E TPA3 75A 5,6 D 220 5,6 D 220 Legenda dei modi di Nessun residuo di TPE sul substrato Residuo di TPE sul substrato compreso fra 1% e 50% Residuo di TPE sul substrato compreso fra 51% e 99% Il TPE si lacera entro i primi 15 mm A B C D I dati forniti in questa documentazione si basano su prove di laboratorio e sulle conoscenze a disposizione dell azienda alla data di revisione. I dati tecnici possono essere modificati sulla base di nuovi test o a seguito della disponibilità di nuove conoscenze. Tutte le informazioni sono fornite al solo scopo di dare una descrizione tecnica del prodotto. Francesco Franceschetti Elastomeri non si assume alcuna responsabilità relativamente all uso di tali informazioni e non fornisce garanzia alcuna sui manufatti realizzati dai clienti. 5

FRANCESCO FRANCESCHETTI ELASTOMERI via G.Pastore 33/35 25040 Corte Franca (BS) - ITALY tel. 030 9860511 www.f-franceschetti.it www.tpe.it info@f-franceschetti.it