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Esame di Geometria e Algebra Lineare Politecnico di Milano Ingegneria informatica Appello 3 Aprile 25 Cognome: Nome: Matricola: Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello spazio sotto il testo e sul retro. I fogli di brutta non devono essere consegnati. a. Fissato un sistema di riferimento, si considerino le due rette { { hx y + = r : (h )x y + z =, s : 2x y z 2h + 2 =.. Studiare la mutua posizione di r ed s al variare del parametro reale h. 2. Per i valori di h per cui le rette sono incidenti, trovare il punto di intersezione. 3. Verificato che per h = le rette sono sghembe, trovare l equazione cartesiana del piano contenente s e parallelo ad r. Soluzione. Soluzione. Le equazioni parametriche delle rette r ed s sono rispettivamente x = t x = s + h r : y = ht +, s : y = s z = t + z = s. Pertanto i parametri direttori di r sono, h,, quelli di s sono,,, pertanto le due rette sono parallele se e solo se h =. Le due rette sono incidenti se e solo se il sistema t = s + h ht + = s t + = s è possibile e questo avviene solo per h =, in tal caso il sistema ha la soluzione t =, s =. Per tutti gli altri valori di h le rette sono sghembe. Soluzione 2. Consideriamo il sistema lineare formato dalle equazioni cartesiane delle due rette date La matrice completa del sistema hx y + = (h )x y + z = 2x y z 2h + 2 = h h 2 2h 2 ha determinante 2h(h ), pertanto per h e h ha rango 4. La matrice dei coefficienti ha al massimo rango 3, per cui per h e h il sistema è impossibile, quindi le rette non hanno punti comuni. Inoltre se le rette fossero parallele la matrice dei coefficienti dovrebbe avere rango 2 ma per h e h ha rango 3 perché la differenza fra il rango della matrice completa e il rango della matrice dei coefficienti è sempre minore o uguale ad. Dunque per

h e h le rette sono sghembe. Per h = il sistema diventa y + = x y + z = 2x y z + 2 = e si vede subito che ammette l unica soluzione x =, y =, z =, per cui le due rette sono incidenti. Per h = il sistema diventa x y + = 2x y z = e si vede subito che è impossibile in quanto dalla terza e quarta equazione si ottiene x = y = z che sostituita nelle prima genera la contraddizione =. Le rette quindi non sono incidenti, ma giacciono entrambe nel piano quindi sono parallele. Soluzione 3. Discutiamo il sistema lineare formato dalle equazioni cartesiane delle due rette date usando l eliminazione di Gauss Jordan. Riduciamo a scala la matrice completa del sistema h h 2 2h 2 Sottraendo alla prima riga la seconda abbiamo h 2 2h 2 poi, togliendo alla seconda riga la prima moltiplicata per h e alla quarta riga la prima moltiplicata per 2, abbiamo h h 2h di nuovo, togliendo dalla terza e dalla quarta riga la seconda, abbiamo h h h h h h + infine, togliendo dalla quarta riga la terza, abbiamo la matrice a scala h h h h 2h Pertanto se h e h la matrice completa ha rango 4, quella dei coefficienti ha rango 3 ed il sistema è impossibile, quindi le due rette sono sghembe (e non parallele se no la matrice dei coefficienti dovrebbe avere rango 2). Se h = sia la matrice dei coefficienti, sia quella completa hanno rango 3 ed il sistema ha una

e una sola soluzione e le due rette sono incidenti. Se h = la matrice diventa h 2 e si vede subito che la matrice completa ha rango 3 e quella dei coefficienti rango 2, il sistema è quindi impossibile e calcolando i parametri direttori delle due rette in questo caso si verifica subito che sono parallele. 2. In qualunque modo si sia risolto il precedente punto si è ottenuto che le due rette hanno un punto in comune solo per h = ed allora si vede subito che la soluzione del sitema (,, ) rappresenta le coordinate del punto di intersezione fra le due rette. 3. Dal punto. si ha che per h = le due rette sono sghembe. Soluzione. Sappiamo da. (soluzione ) che per h = i parametri direttori di r sono,, e quelli di s sono,,. Preso un punto di s, ad esempio ( 2,, ), il piano per s parallelo ad r ha equazioni parametriche x = 2 + t + u y = t + u z = + t + u e quindi equazione cartesiana x z + 2 =. Soluzione 2. Per h = la retta r ha parametri direttori,, e la retta s ha equazioni { s : 2x y z + 4 = Il generico piano del fascio di sostegno s ha dunque equazione λ( y +z)+µ(2x y z +4) = e dunque ha parametri direttori 2µ, µ λ, µ, dunque dalla condizione di parallelismo retta piano abbiamo 2µ + µ + λ + λ µ =, ovvero λ = µ, da cui otteniamo il piano x z + 2 =.

b. Siano A = 2 2 3 2 U = L 2. Trovare dimensioni e basi di W = ker(a) ed U. 2. Trovare dimensioni e basi di U + W ed U W. 3. Completare la base di U + W ad una base di R 4. Soluzione. Lo spazio W = kera è il sottospazio di R 4 formato dalle soluzioni del sistema lineare omogeneo Ax =, ovvero x + 2y + t = 2x + 3y + z + 2t =. y z = x + y + z + t = La matrice A ha rango 2, in quanto la terza e la quarta riga sono combinazione lineare delle prime due con coefficienti 2, - e -, rispettivamente, pertanto dimw = 4 2 = 2. Si ha infatti 2h k W = kera = h h h, k R, k 2 da cui si vede subito che una base di W è, Il sottospazio U ha due generatori per definizione e si vede subito che questi generatori sono linearmente indipendenti, pertanto ha dimensione 2 e una base di U è, 2 L unione insiemistica dei vettori di una base di W e di una base di U sono un sistema di generatori di U + W, estraiamo quindi una base dall insieme di vettori 2, 2 che sono un insieme di generatori di U + W. Si vede subito che il quarto vettore è la somma del secondo e del terzo e che i primi tre vettori sono linearmente indipendenti. Pertanto U +W ha dimensione 3 e una sua base è 2

Dalla formula di Grassmann segue subito che dim(u W )= e si vede anche che + 2 2. Per completare pertanto appartiene a U W ed è una sua base. 2 = ad una base di R 4, basta aggiungere un vettore dir 4 che sia linearmente indipendente dai 2 precedenti, pertanto consideriamo il vettore La matrice ha determinante - e pertanto i quattro vettori trovati sono una base di R 4, estensione della base di U + W.

c. Sia f : R 2 [x] R 2 [x] rappresentata rispetto alla base canonica S 2 = {, x, x 2 } dalla matrice A =. Trovare dimensioni e basi di ker(f) e di Im(f). 2. Verificare che B = {, +x, +x+x 2 } è una base di R 2 [x] e scrivere la matrice del cambiamento di base da S 2 a B. 3. Scrivere la matrice A che rappresenta f rispetto alla base B. Soluzione. È noto che dim ker(f)=dim ker A. Si vede subito che rk(a)=2 e dunque dim ker(f)=3-2=. ker A (insieme delle soluzioni del sistema lineare Ax = ) è {(h, h, ) T h R} e dunque una sua base è formata dal vettore (,, ) T, quindi una base di ker(f) è x. Lo spazio colonne di A ha come base {(,, ) T, (,, ) T }, quindi una base di Im(f) è { + x + x 2, x + x 2 }. 2. I vettori componenti dei vettori di B rispetto alla base canonica sono (,, ) T, (,, ) T, (,, ) T, dal loro accostamento troviamo una matrice di determinante e quindi sono vettori linearemente indipendenti, pertanto i vettori di B sono linearmente indipendenti ed essendo in numero uguale alla dimensione di R 2 [x] sono una base di R 2 [x]. Abbiamo definito la matrice di cambiamento di base da S 2 a B, come T = M B,S2 (I R2 [x]), quindi T = 3. Soluzione. È noto che A = T AT, dunque A = 2 2 2 3 Soluzione 2. Lo stesso risultato si ottiene calcolando la matrice formata dall accostamento dei vettori delle componenti delle immagini dei vettori di B rispetto a B. Le immagini dei vettori di B ripstto alla base canonica hanno componenti f((,, ) T ) = (,, ) T, f((,, ) T ) = (2, 2, 2) T, f((,, ) T ) = (3,, 3) T. Quindi f() = + x + x 2, f( + x) = 2 + 2x + 2x 2, f( + x + x 2 ) = 3 + x + 3x 2, dunque questi vettori rispetto alla base B hanno componenti (,, ) T, (,, 2) T, (2, 2, 3) T e la matrice che rappresenta f rispetto alla base B è 2 A = 2 2 3