È IL TEMPO DELLA PERSONA E DELL'EDUCAZIONE DI UN UOMO POSITIVO LA MEDIAZIONE: ANDARE OLTRE L'OBBLIGATORIETA' CHE COS'E' L'ISSN

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ISSN: 2279-9648 0, 50 A COPIA Anno VII - Numero 3 - Novembre 2012 - I.R spedizione in AP. 45% - Articolo 2 comma 20/b legge 662/96 - Autorizzazione della direzione commerciale imprese di Reggio Emilia. Tassa riscossa / Taxe Parcué - In caso di mancato recapito inviare al C.P.O. di Reggio Emilia per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Rivista iscritta al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) al n 15013-in data 31 Marzo 2007. È IL TEMPO DELLA PERSONA E DELL'EDUCAZIONE DI UN UOMO POSITIVO LA MEDIAZIONE: ANDARE OLTRE L'OBBLIGATORIETA' CHE COS'E' L'ISSN L'IMU: UN TRIBUTO INVISO ED INIQUO IL RECLAMO E LA MEDIAZIONE TRIBUTARIA: LA NUOVA PROCEDURA PER LE CAUSE DI VALORE INFERIORE AD EURO 20.000 INTERAZIONE TRA PILLOLA ANTICONCE- ZIONALE, FARMACI ED ALIMENTI A MARGINE DI UN PROBLEMA DI ATTUALITA': LE AFLATOSSINE NEL LATTE E NEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI

CONSULENZA TOTALE PER LA QUALITA' Professionisti Esperti nella Risoluzione Stragiudiziale CTQ SRL è una società specializzata nel campo della mediazione civile commerciale di Organismo e di Ente di formazione accrediti presso il Ministero della Giustizia. Essa si avvale di professionisti esperti in tutte le materie oggetto di mediazione per fornire i propri servizi a soggetti privati e pubblici, al mondo impreditoriale e realtà dell'associazionalismo. La mediazione è uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria, costituendo un'opportunità innovativa in più senza pregiudicare il successivo ricorso agli strumenti tradizionali. La mediazione permette ai soggetti coinvolti in controversie di trovare punti di incontro e soluzioni soddisfacenti per entrambi, tramite una procedura rapida, semplice ed efficace. Spesso i conflitti derivano da fraintendimenti e dalla mancanza di unacominicazione efficiente: la mediazione è l'unico procedimento che affrontaquesti aspetti senza trascurare quelli di carattere giuridico. Anche i vantaggi oggettivi della mediazione sono numerosi: SPESE INFERIORI RISPETTO AD UN GIUDIZIO; COSTI CHIARI SIN DALL'INIZIO DEL PROCEDIMENTO TRAMITE TABELLA APPROVATA DAL MINISTERO; TEMPISTICHE NON SUPERIORI AI 4 MESI. Inoltre, su richiesta dei partecipanti alla mediazione, l'accordo può essere omologato dal Presidente del tribunale acquisendo così la stessa efficacia di una sentenza. La sede centrale dell'organismo CTQ Media ADR è a Bologna, in Via Finelli, 9: Per la presentazione di istanze di mediazione e per informazioni potete utilizzare i seguenti contatti: Tel 051 0343800 Fax 051 0343801 e-mail: organismo@ctqsrl.it La sede di Reggio Emilia è in Via Ospizio n 34-42122 Reggio Emilia: Per la presentazione di istanze di mediazione e per informazioni potete utilizzare i contatti di Bologna. www.ctqsrl.it CONSULENZA TOTALE PER LA QUALITA'

DALLA PARTE DEI DIRITTI FABBRICATO IN ITALIA, DA CINESI. Il made in Italy non ha frontiere. Non solo prodotti enogastronomici fatti in giro per il mondo e spacciati come prodotti Italiani. Ma ora anche prodotti stranieri, di qualsiasi tipo, fatti in Italia da autentici immigrati e che di Italiano non hanno assolutamente nulla: nemmeno la lingua. Questa è la nuova frontiera dei Cinesi nel campo (per il momento) dell abbigliamento. Occorre, perciò, fare molta attenzione alle tante (troppe) etichette false che accompagnano i Prodotti contraffatti. Il marchio di autenticità del prodotto, se fatto in Italia, o nella comunità Europea, o in un altro paese del mondo, ma su diretta autorizzazione della ditta Italiana e/o Europea, è il marchio CE. Il marchio CE è continuamente sottoposto a falsificazioni. Infatti, egli può presentarsi in varie e sofisticate forme che sembrano vere ma, dopo un attenta analisi, risultano false. Per il consumatore attento è importante, prima di effettuare un acquisto, verificare attentamente l etichetta e segnalarla alla camera di commercio e all associazione dei consumatori. Sarà compito di chi riceve l informazione provvedere a trasmetterla alla Guardia di Finanza per un controllo presso il produttore e/o venditore del prodotto in questione e, per l adozione di provvedimenti sanzionatori necessari a fronte dell accertamento delle responsabilità. Il Codice del Consumo è, anche su questo, una sicura guida tecnico giuridica al servizio dei cittadini consumatori e utenti contro tutti gli imbrogli perpetuati da persone senza scrupolo e senza morale. [IL DIRETTORE] 4 5 6 7 8 10 11 Sommario È IL TEMPO DELLA PERSONA E DELL'EDUCAZIONE DI UN UOMO POSITIVO. L intervento di Renato Forenza: l IMU - un tributo inviso ed iniquo - "Interazioni tra pillola anticoncezionale, farmaci ed alimenti." Bologna: obbrobri e contraddizioni nel nuovo regolamento sui Dehors A MARGINE DI UN PROBLEMA DI ATTUALITÀ: LE AFLATOSSINE NEL LATTE E NEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI. Basterebbe poco per evitare truffe ai danni dello Stato BOLLETTE DEL GAS: I conguagli, si possono contestare? 12 Come cambia il linguaggio 12 13 NOMINA E REVOCADELL AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO La tutela dei consumatori nell antica Grecia OK, il prezzo è giusto! Chi garantisce il garante? Non la passerete liscia! 14 CHE COS E L ISSN? 14-15 La tassazione dei proventi illeciti 15 TETRA PAK: SOSTENIBILE PER NATURA PROTEGGE LA BONTÀ, PROTEGGE L AMBIENTE. Bunga-bunga ante litteram 16 Il Manicardi ieri, i detrattori di un noto personaggio, oggi, dipingono un quadro allegorico DIPOSITIVI SATELLITARI: 17 SE LI CONOSCI LI EVITI UNA CORRETTA INFORMAZIONE SUI SATELLITARI 18 UN ALTRA VITTORIA IN MATERIA DI RISPARMIO TRADITO. 19 INTERVISTA : ALLA PITTRICE GIULIA MAGLIONICO 20 MA, NEL 2012, SERVONO ANCORA I NOTAI? 20 GLI INTERESSI LEGALI: TABELLA RIASSUNTIVA 21 IL RECLAMO E LA MEDIAZIONE TRIBUTARIA: LA NUOVA PROCEDURA PER LE CAUSE DI VALORE INFERIORE AD EURO 20.000 23-24 LA MEDIAZIONE: ANDARE OLTRE L OBBLIGATORIETA 25 LA NATURA GIURIDICA DELLE OBBLIGAZIONI CONDOMINIALI 26 Le Amministrazioni comunicano ancora in BUROCRATESE 27 LOGO CE COME RICONOSCERLO SPAZIO A CURA DELLA COLDIRETTI: 28 APRE ANCHE A REGGIO EMILIA LA BOTTEGA CAMPAGNA AMICA DAL CAMPO ALLO SCAFFALE COLDIRETTI. 30 SEDI CONFCONSUMATORI DELL'EMILIA ROMAGNA Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n 1006 del 05/06/2000 Proprietario / Editore Renzo Ferrari Direttore Responsabile Secondo Malaguti Redazione Largo Marco Gerra n. 3, 42124 Reggio Emilia Cell. 347-3403721 QUESTA RIVISTA, COME TUTTI I NUMERI PRECE- DENTI, E VISITABILE SUL SITO: www.casamiacoop.it PER INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI RIVOLGERSI A : pronto@casamiacoop.it Comitato di Redazione: Giovanni Franchi Giuseppe Giulio Luciani Roberta Li Calzi Paola Boeti Stefano Freschi Luigi Martin Ilaria Brovarone Riccardo Maccaferri Sergio Di Chiara Paolo Roberti di Sarsina Stampa "Tecnograf" spa Via F.abio Filzi, 43, Reggio Emilia Tel 0522 277168 REGGIO EMILIA Progetto grafico CASA MIA QUESTA RIVISTA È DOCUMENTO DI INTERESSE CULTURALE DESTINATA ALL'USO PUBBLICO (LEGGE 15 APRILE 2004, N 106) 3 l informazione del consumatore

l informazione del consumatore E tornato il momento di essere rivoluzionari. Non bellicosi, faziosi, ideologici. La rivoluzione di cui parlo è quella antropologica, che riguarda un idea di se stessi e del proprio agire diversa, più profonda e più in nesso con quanto c è di reale. Dove i desideri più radicali si riaccendano; dove le passioni rinascano, come quando si sognava un mondo migliore; dove la voglia di costruire riparta, come dopo ogni conflitto o incidente della storia. Lo aveva percepito il Censis quando nel 2010 segnalava che l'italia era immobile, anzi, indietreggiava per un desiderio spentosi nei cittadini. Don Luigi Giussani ebbe a dire già trentacinque anni fa: «Quando la morsa di una società avversa si stringe attorno a noi fino a minacciare la vivacità di una nostra espressione e quando una egemonia culturale e sociale tende a penetrare il cuore, aizzando le già naturali incertezze, è venuto il tempo della persona». Il tempo della persona e il tempo dell'educazione di un uomo positivo, che riconosca le sue esigenze originali: bellezza, verità, giustizia. Un uomo proteso verso l'altro, sociale. Un uomo positivo, che si tiri su le maniche e si coinvolga nella città, nella comunità, nella vita di relazione; che costruisca opere, magari piccole, ma diventi protagonista della sua vita e corresponsabile di quella altrui. E' il tempo della persona, soprattutto oggi, dinanzi alla crisi economica, che è soprattutto crisi esistenziale. Una rivoluzione delle coscienze e, prima di tutto, del cuore e delle sue ragioni. Sempre un momento di prova, se giocato con una ragione, è un fattore di crescita. Nel film Rocky 3 il pugile perde il titolo perché ha smesso di allenarsi. È depresso. Ma interviene l amico Apollo Creed: Guarda che tu hai perso perché non hai più gli occhi della tigre. Se vuoi ricominciare devi cambiare tutto. All inizio Rocky resiste, poi lo segue. E da picchiatore che era, accetta di farsi allenare sulla sabbia, come fosse un pugile agile. Come riscopre la sua forza? Tornando a com era all inizio, quando non aveva nulla ed era disposto a tutto per diventare un campione. Mentre dopo la prima vittoria si era accontentato della villetta e della barca. Posso testimoniare che questa è la storia di molte imprese rinate grazie alla crisi. Molti imprenditori hanno subito dalla crisi «uno schiaffo salutare» e anziché chiudere l azienda, hanno preso la valigetta, sono andati in Cina e hanno rivoluzionato la loro vita. L uomo è fatto per vivere di imprevisti, mettendo la faccia e il cuore in quel che capita. Non certo per stare fermo. Ci sono episodi che dicono che stiamo tornando agli inizi. Alla forza dell Italia, che la povertà aveva fatto emergere, per cui gli uomini si davano da fare per costruire. Poveri, ma fiduciosi del loro impeto; così hanno rinnovato il Paese. Come gli artigiani di Premana che con pazienza hanno passato ore e ore a curvare l impugnatura delle forbici che producevano fino a creare un modello che ci viene copiato in tutto il mondo. Questo dimostra anche che, anche in una situazione di crisi mondiale, dove le problematiche dipendono da dinamiche ben al di là della portata della singola persona, si può ripartire se si ha fiducia nello slancio che si ha dentro. Bisogna incoraggiare a non fermarsi, a fidarsi delle proprie intuizioni. Può anche capitare che non tutto porti risultati, ma sicuramente attivandosi si farà un passo nuovo a cui potranno seguirne altri. Si sprecano troppe energie a cercare rivincite o colpevoli. Spesso mi sono sentito dire che tutto il nostro sforzo di rimanere attaccati al reale, al lavoro, ai risultati ottenuti con sacrificio non era più al passo coi tempi: C è chi ottiene di più in un altro modo, ripetevano in molti. Invece, la fatica quotidiana di alcuni piccoli imprenditori snobbati dal sistema, i risparmi dei privati, l economia reale, il valore del piccolo credito di alcune banche, che prima potevano sembrare realtà non più all avanguardia, sono le uniche rimaste in piedi. Su queste, anzi, si è poggiato il sistema in collasso. Per lavorare e vivere bene c è solo una strada: quella della dedizione quotidiana e paziente. E vero, tutti i giorni ci tocca affrontare sacrifici e manovre non sempre comprensibili imposte da misure di salvataggio di un sistema di cui i più non sono responsabili. Ma alcuni sacrifici sono sempre inevitabili per ripartire. Nel finale del film Tempi Moderni la protagonista viene licenziata. Lui la guarda e le fa segno con le dita di sorridere. Poi ricominciano a camminare. Sono dei pazzi? Al contrario, perché l uomo non può arrendersi mai. Vuole vivere tutto fino in fondo. Ed è così sino all ultimo respiro. L impeto che abbiamo dentro è la cosa più reale che esista. Perciò dico che se uno davanti alla contraddizione non ricomincia, non è un realista ma un uomo astratto. Il cuore che piange dice già che deve esistere altro. La storia lo dimostra. Non c è tragedia da cui l umanità sia uscita più debole, quando in mezzo alle macerie non si è fermata, assecondando il proprio desiderio di ricostruire. [Giorgio Vittadini] 4

L intervento di Renato Forenza: l IMU - un tributo inviso ed iniquo - RENATO FORENZA [OPERA DELL'ARTISTA PIETRO GHIZZARDII] [OPERA DELL'ARTISTA TONI ROGGERI] Largo Marco Gerra, n 3 Piano 6 (Campanello n 26) 42124 Reggio Emilia tel: 0522 451719 fax: 0522 540206 Email: unioneinquilini@casamiacoop.it L UNIONE INQUILINI PROPRIETARI - UTENTI CASA è un sindacato che assiste e tutela coloro che hanno problemi abitativi e di locazione di vario tipo Sono stato relatore in un seminario sull IMU organizzato dal Collegio dei geometri e dalla Confedilizia. Di fronte ad una affollatissima platea (che contestava questa imposta) ho evitato di innescare polemiche politiche gettando benzina sul fuoco; mi sono limitato ad illustrare gli aspetti normativi e applicativi e, sotto questo profilo, ho accennato ed espresso alcune mie perplessità e critiche. Se mi fossi soffermato molto, queste avrebbero assorbito l intera mattinata. L elenco sarebbe lunghissimo, riassumo le principali: L IMU raccoglie tutti i lati negativi del centralismo e del federalismo fiscale. Si è verificata una "alluvione normativa" causata dalle continue modifiche quasi giornaliere, la regolamentazione non è ancora definitiva e sono previsti ulteriori decreti attuativi da emanare. Quali le conseguenze? - Molti comuni (tra cui Reggio E.) dovranno modificare i regolamenti già deliberati - Contro qualsiasi principio di certezza, è la prima volta che non si conosce l ammontare del tributo; si paga un acconto e a dicembre non si sa... sicuramente sarà una somma di gran lunga superiore. - In barba alla ventilata semplificazione questo tributo è complicato, richiede molti calcoli per innumerevoli casistiche spesso poco chiare; ne sono prova: - oltre 2.000 quesiti pervenuti al Sole 24 ore! - Il Ministero ha emanato una circolare esplicativa di 64 pagine; soltanto in una pagina sono citate ben 13 leggi! Oltre alla "pressione" diventata intollerabile si aggiunge "l oppressione fiscale" L IMU è una patrimoniale mascherata basata su una confusione tra Tassa e Imposta di scolastica memoria e, contrariamente alla ventilata equità, presenta caratteristiche opposte di iniquità; mi limito a citarne due : - Quale capacità contributiva può avere chi ha acquistato una abitazione ed ha un mutuo ancora Predisposizione e registrazione dei contratti d affitto di qualsiasi tipo Aggiornamenti annuali degli affitti sulla base dei dati ISTAT Soppralluoghi e perizie tecniche di qualsiasi tipo i nostri uffici sono APERTI AL PUBBLICO il martedì e il giovedì dalle ore 9, 30 alle 12, 30 e dalle 16, 00 alle 19, 30. il lunedì e il mercoledì 16, 00-19, 30. www.unioneinquilini.it da pagare per decine di anni? Sicuramente non è la stessa di chi l ha ereditata dallo... zio di America e chi ha terreni agricoli incolti e abbandonati? - La detrazione di 50 è concessa per figli conviventi inferiori a 26 anni anche se con un reddito milionario e non, viceversa, per quelli di età superiore nullatenenti, disoccupati, separati ecc. - Non sono soggetti ad IMU gli enormi patrimoni immobiliari delle Fondazioni bancarie destinati, a sentir loro, "ad attività filantropiche" Ho dubbi e riserve sulla costituzionalità poiché in contrasto con l art.53 della Costituzione (Capacità contributiva) e art.47 (che favorisce la proprietà dell abitazione). L IMU è stata introdotta nel momento peggiore : si va a colpire il settore dell edilizia in crisi notoria già da alcuni anni con una manovra che per ¾ è finanziata dagli immobili. Dalla platea presente al seminario sono emerse due domande penso comuni ai lettori : - Perché complicare una imposta già invisa rendendola ancora più odiosa? - Cosa avrebbero potuto fare in alternativa? Due risposte: - Tutte le norme sono frutto di compromesso tra le parti politiche; mediando tra le diverse e spesso contrastanti richieste dei gruppi politici, il Governo ha finito per accontentare i partiti e scontentare i contribuenti. - C era un urgente fabbisogno di cassa; c era l ICI che ha le stesse caratteristiche, bastava aumentare le aliquote, allargare la base imponibile, eliminare qualche esenzione e/o agevolazione per ottenere lo stesso risultato evitandoci questo ulteriore rompicapo"- [Renato Forenza] Ex Dirigente Dell agenzia Delle Entrate NUOVO SERVIZIO PER I CONSUMATORI. La nostra associazione ha avviato una collaborazione, con una rubrica domenicale che viene pubblicata dal giornale di Modena e Reggio Emilia. Infatti, tutte le domeniche è possibile leggere, sul quotidiano in questione, le domande dei cittadini e le risposte di CONFCONSUMATORI. 5 l informazione del consumatore

l informazione del consumatore "Interazioni tra pillola anticoncezionale, farmaci ed alimenti." Introduzione L uso della CO (contraccezione ormonale) con EP (estro-progestinico) è molto diffuso in Italia interessando quasi il 20 % delle donne in età fertile (15-45 anni). Ma anche l uso dei farmaci è molto diffuso, sia quelli da prescrizione che quelli da banco. Molto utilizzati sono anche prodotti di tipo erboristico od omeopatico. Ciascuna di queste categorie farmacologiche può avere sostanze o molecole capaci di interferire con l assorbimento e l efficacia della contraccezione ormonale estroprogestinica, sia essa orale che intravaginale (anello) o percutanea (cerotto). Peraltro interferenze con la CO possono essere attribuite anche a dei composti alimentari. I fenomeni collaterali più frequenti correlati con queste interazioni possono essere perdite ematiche interciclo, ovulazione inaspettata, gravidanza non desiderata. 6 I vari gruppi di farmaci interessati alle interazioni I farmaci capaci di interferire con l azione dei contraccettivi orali ne possono diminuire od aumentare il livello ematico. I piu classici in questo ambito sono alcuni antibiotici, in particolare la rifampicina e la griseofulvina, che ne possono diminuire l efficacia, ma anche altri antibiotici orali, come le tetracicline e le penicilline (ampicilline). Agiscono in questo modo anche alcuni farmaci antivirali, antiepilettici ed altri ancora. E evidente che, dal punto di vista degli effetti sulla contraccezione, il gruppo piu importante e quello dei farmaci che diminuiscono il livello ematico dei CO. Farmaci che diminuiscono il livello ematico dei CO I gruppi di farmaci piu importanti in questo ambito sono: ANTITUBERCOLARI (RIFAMPICINA). ANTICONVULSIVANTI (BARBITURICI INCLUSO IL FENOBARBITALE, CARBAMAZEPINA, ETOSUCCIMIDE, FELBAMATO, OXCARBAZEPINA, FENITOINA, PRIMIDONE, TOPIRAMATO) ANTIMICOTICI (GRISEOFULVINA, KETOCONAZOLO, ITRACONAZOLO, FLUCONAZOLO, IMIDAZOLI) ANTIBIOTICI (AMPICILLINA, TETRACICLINA) ANTIVIRALI (AMPRENAVIR, NELFINAVIR, NEVIRAPINA, RITONAVIR, LOPINAVIR-RITONAVIR). Interferenza con sostanze di origine vegetale Anche le sostanze di provenienza dal mondo vegetale possono avere interferenze con i CO. Alcune sono note, altre lo sono di meno e sono addirittura inaspettate. Le sostanze piu interessanti sono: IPERICO (erba di San Govanni; St. John s Wort) L iperico, comunemente usato come blando rilassantetranquillante, puo diminuire l efficacia della pillola. Sono stati riportati casi di gravidanza. Il problema piu reale e che molti sono i prodotti contenenti iperico, venduti nei supermercati o comunque senza una possibile consulenza medica o di un farmacista. AGNOCASTO, chasteberry (Vitex agnus cactus L.) : e un arbusto ornamentale i cui fiori e frutti vengono utilizzati come tranquillante, come galattagogo (facilitatore dell allattamento) in piccole dosi ed antigalattogogo ad alte dosi, per combattere la sindrome premestruale, come antispastico. Se si usa assieme ad un CO, l agnocasto esercita una azione antiestrogenica, e puo dare sanguinamenti intermestruali ed aumentare il rischio di gravidanza. Altre interferenze Vomito o diarrea sono le condizioni piu note. Se il vomito avviene entro 3-4 ore dalla assunzione della pillola, questa va ripresa appena il fenomeno cessa. Allo stesso modo va ripresa una pillola dopo un episodio di diarrea che avvenga tra 4 e 6 ore dalla assunzione della pillola. Anche i lassativi possono essere un problema. Il loro uso od effetto eccessivo potrebbero influenzare l assorbimento dei CO a livello intestinale, con effetto simile a quello di una gastroenterite. La donna che usa contraccettivi orali ed assuma alcool puo osservare un incremento degli effetti dell alcool sul sistema nervoso centrale. Va ricordato che il fumo ha un effetto antiestrogenico, con riduzione degli effetti della pillola, che puo portare a sanguinamenti intermestruali in una relazione dose-dipendente per aumento del metabolismo epatico di estrogeni e progesterone. Cosa fare In donne in trattamento cronico con principi attivi che inducono gli enzimi epatici ed interferiscono con l assorbimento degli ormoni, e corretto aumentare le dosi del contraccettivo. Se cio non e possibile o crea problemi, e corretto passare ad altro metodo contraccettivo non ormonale(ad esempio la spirale). Le donne trattate per breve periodo, fino ad una settimana, con farmaci o sostanze induttrici (ad esempio antibiotici), devono adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera (preservativo maschile o femminile) durante la somministrazione del farmaco e per 7 giorni dopo la fine del trattamento. Se questi 7 giorni vengono alla fine della confezione della pillola conviene iniziare immediatamente la confezione successiva. Le donne che assumono rifampicina (antibiotico antitubercolare) devono invece adottare un metodo supplementare per tutta la durata del trattamento e per ulteriori 28-30 giorni dopo la fine del trattamento. In caso di ritardo del mestruo meglio fare un test di gravidanza. Conclusioni Il problema vero delle interazioni tra CO e/o farmaci e/o alimentazione non e ovviamente costituito dagli stillicidi intemestruali o dalle irregolarita mestruali, che pur rappresentano un elemento importante di disturbo, il problema vero e la gravidanza non desiderata. Le interazioni note da farmaci noti vanno tenute in adeguata considerazione. Essendo gia conosciute permettono alla donna ed al medico di mettere in moto adeguati meccanismi di protezione. Laddove le possibilita di interazione non sono certe, ma possibili, e comunque corretto attivarsi per prevenire eventuali problemi. I problemi invece diventano consistenti quando non si sa nulla. In particolare e opportuno tenere in considerazione le possibili interazioni dei contraccettivi ormonali con farmaci da banco ed alimenti, in particolare fitonutrienti ed integratori alimentari oggi cosi di moda, perche in questo ambito le conoscenze sono decisamente poche. [EMILIO ARISI] Gia Direttore U.O. Ostetricia-Ginecologia, Ospedale Regionale S. Chiara, Trento Presidente SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione) Ginecologo, Carpi (Modena)

Bologna: obbrobri e contraddizioni nel nuovo regolamento sui Dehors Sta per essere emanato dal Consiglio comunale di Bologna il nuovo regolamento che disciplinerà l utilizzo dei cosiddetti dehors. Riscontrate diverse violazioni di legge, tra le quali spicca la mancata partecipazione della Confconsumatori al procedimento, l utilizzo del dehor fino alle ore 01, la revoca della concessione a seguito di un disturbo della quiete pubblica definito manifesto. Confconsumatori messa alla porta. Legittimazione al fracasso. Prevalenza della libertà di impresa sul diritto alla salute. Si possono sintetizzare così i vizi che presenta il nuovo Regolamento per l occupazione di suolo pubblico per spazi di ristoro all aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione ), proposto dalla Giunta comunale di Bologna con Delibera del 25.09.2012 (P.G. n. 223063/2012), e che sta per essere emanato dal Consiglio, dopo che tutte le competenti commissioni di quartiere (fatta eccezione per Santo Stefano) hanno espresso parere positivo. La Confconsumatori Emilia Romagna, in rappresentanza di un migliaio di residenti bolognesi evidentemente interessati dagli effetti dell emanando regolamento, aveva chiesto al Comune di essere quanto meno sentita in proposito. Non è banale l adozione di un simile eufemismo. Confconsumatori, quale associazione di promozione sociale, vanta un vero e proprio diritto di partecipazione al procedimento amministrativo. Lo dice a chiare lettere l art. 27, comma 2, L. n. 383/2000, secondo cui le associazioni di promozione sociale sono legittimate ad intervenire nei procedimenti amministrativi ai sensi dell art. 9 della legge 7 agosto 1990 n. 241. E se si pensa che l art. 9 L. n. 241/1990 stabilisce che qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, hanno facoltà di intervenire nel procedimento, si intuisce l ampiezza del vulnus al fondamentale principio, consacrato ormai da diverse leggi dello Stato, della partecipazione dell ente esponenziale alla elaborazione e alla cura dell interesse pubblico da parte dell ente territoriale. Una palese violazione delle norme sul procedimento amministrativo, dunque, peraltro aggravata dall avere la Giunta comunale previamente convocato a un tavolo le organizzazioni del commercio e dei servizi, come addirittura specificato, senza imbarazzo, nella premessa della Delibera. Le cose non migliorano affatto se della Delibera si analizza il contenuto. L art. 7 stabilisce che L utilizzo dell area occupata con il dehors deve cessare entro le ore 01:00. Ebbene, si parta dal presupposto che il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 14.11.1997, emanato in attuazione dell art. 3, comma 1 lett. a), L. n. 447/1995, nonché la classificazione acustica del territorio comunale adottata con Delibera del Consiglio comunale n. 42 del 29.01.2010 (P.G. n. 309447/2009), impongono che il rumore ambientale non superi i 50-55 db (a seconda delle zone) già a partire dalle ore 22. Si consideri, poi, che numerosi rilievi fonometrici eseguiti, su espressa richiesta del Comune, dall Arpa Emilia Romagna proprio in quelle zone residenziali (in primis: la zona universitaria e via del Pratello) che a causa dell elevata presenza di esercizi di somministrazione sono considerate ad alta criticità, hanno registrato, a partire dalle ore 22, una pressione sonora intollerabile, mediamente attestata sui 70 db. Si consideri, altresi, che alcuni pareri forniti al Comune dalla Ausl hanno riscontrato in quelle zone, in conseguenza dei rilievi Arpa, un serio pericolo per la salute pubblica. Ebbene, il comune di Bologna, dopo aver preso atto del livello di inquinamento acustico interessante diverse zone della città a partire dalle ore 22, nonché del pericolo di danno alla salute addirittura segnalato dalla Ausl, nel consentire l utilizzo dei dehors fino alle ore 01 legittima, in sostanza, una compromissione del diritto alla salute dei residenti, già da vari anni vittime di esercenti che calpestano il loro diritto al riposo pur di fare cassa, e che manifestano un assoluta incapacità di redditivizzare la fascia oraria diurna. Tale conclusione risulta poi suffragata dall altro vizio rappresentato dall art. 11, comma 2 lett. d) del regolamento, il quale stabilisce la decadenza dalla concessione di suolo pubblico con dehors quando le attività svolte nel dehors siano causa di manifesto disturbo alla quiete pubblica. Si badi bene: manifesto disturbo della quiete pubblica. Tutti sappiamo cos è il disturbo della quiete pubblica. E il reato previsto e punito dall art. 659 del codice penale. Immaginiamo il rumore generalizzato, diffuso e continuato che ognuno di noi dovrebbe produrre per essere condannato per questo reato. E proviamo a immaginare quale potrebbe essere il rumore che provoca un disturbo manifesto. Ci riusciamo? No, non ci riusciamo. E non riusciamo a capire nemmeno chi stabilisce (e su quali basi) quando il disturbo è manifesto. L unica cosa che riusciamo a capire è questa. La norma, nel richiedere che il disturbo alla quiete pubblica sia manifesto, crea una soglia di tollerabilità che si colloca ben al di là di quella che il legislatore penale ha fissato nello scrivere l art. 659 del codice penale. Con una paradossale conseguenza: un disturbo sufficiente a far scattare la sanzione penale a carico del titolare del dehor, non lo sarebbe per revocargli la concessione al suo utilizzo! Sarebbe stato non solo doveroso, ma anche più semplice, agganciare il concetto di disturbo ai parametri obiettivi contenuti nella normativa nazionale e locale sull inquinamento acustico, subordinando il provvedimento di revoca della concessione all acclarato superamento di quei limiti. Da tutto ciò si ricava un dato inequivocabile. E evidente la volontà di far prevalere la libertà di impresa sul diritto alla salute. Una conclusione necessitata, ma che definire bestemmia giuridica suona riduttivo. E un sovvertimento dell ordine costituzionale. L art. 41 Cost. (primo comma) sancisce il principio secondo cui L iniziativa economica privata è libera. Ma subito dopo (secondo comma) precisa che non può svolgersi in contrasto con l utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. Addirittura (terzo comma) delega il legislatore nazionale a provvedere affinché l iniziativa economica privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Un diritto sacrosanto, ma certamente limitato. Invece, l art. 32 Cost. recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività. Non è un enfasi. E la rappresentazione di un diritto incondizionato, inviolabile. Qualsiasi altro diritto, anche costituzionalmente tutelato, che confligga con il diritto alla salute va sacrificato. A maggior ragione la libertà di impresa, che nasce fortemente limitata già in quella descrizione che, come appena visto, fornisce l art. 41 Cost. [avv. Antonello Tomanelli] l informazione del consumatore 7

l informazione del consumatore A MA RG INE D I UN PROBLE MA DI AT TUALITÀ: LE AFLATOSSINE NEL LATTE E NEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI. Alcune muffe, nel corso del loro sviluppo producono e rilasciano nel mezzo, una numerosa serie di metaboliti che possono essere dotati di una tossicità più o meno elevata denominatati Micotossine, tra queste, le Aflatossine risultano di particolare interesse. E noto anche che, la presenza delle Aflatossine presenti come B 1 in alcuni componenti che entrano abitualmente nella formulazione dei mangimi composti in tegrati destinati al razionamento delle bovine, può rappresentare, in alcune circostanze, un serio problema proprio in riferimento particolare alla loro tossicità legata al trasferimento dell Aflatossina M 1 nello stesso latte. L attualità della questione che, suscita un giustificato allarme in questo preciso momento, è collegata al fatto che come è già accaduto già nel 2003 si può correttamente parlare di una vera e propria emergenza Aflatossine, in quanto oggi più che allora si registrano diverse segnalazioni a livello di diverse regioni, quali Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che denunciano la presenza di elevati livelli di Aflatossine B1 nella granella di mais, nei trinciati e negli insilati che si stanno producendo: ciò con il potenziale aumento del rischio di una elevata presenza di Aflatossina nel latte ottenuto dalle bovine che utilizzano tali basi alimentari. Questa situazione è da iscriversi in tesi generale al particolare andamento stagionale fatto registrare questa annata, con quasi totale mancanza di precipitazioni cui si è aggiunta anche la ridotta disponibilità di acqua per l irrigazione delle colture in campo. In particolare secondo gli esperti, il rischio si manifesta concretamente presente, laddove la granella è stata essiccata con una umidità inferiore al 22%, fatto questo che predisporrebbe ad una maggiore sviluppo di Aflatossine. Il problema vero in questo quadro, và riferito alle Aflatossine presenti soprattutto nel mais(ed anche in altri prodotti quali farine o panelli di arachide, cotone, lino ecc.) e prodotte da alcune muffe quali Aspergillus flavus e A. parasiticus che risultano in grado di trasferirsi per escrezione, tramite l intermediazione dell organismo animale, nel latte prodotto, sotto forma di alcuni metaboliti e cioè le Aflatossine M1 e M2, con possibili gravi problemi per la salute di chi consuma lo stesso latte od i prodotti da esso derivati. Quando, vengono superati determinati livelli soglia che, la legislazione ha fissato con precisione(0, 05 ppb in riferimento al latte), si entra in questa area di pericolosità, cioè le Aflatossine M1 e M2 sono in grado di potere provocare tutta una serie di effetti negativi, in particolare una azione tossica cancerogena e genotossica per cui diventa giocoforza imperativa, la necessità di contenere la loro presenza nel latte e di conseguenza nei relativi derivati. Per tali precise motivazioni esistono a livello dei diversi territori regionali, piani elaborati dai servizi veterinari, tesi al monitoraggio dell Aflatossina M1 nel latte, e nei diversi prodotti, nel rispetto di normative cogenti ed in riferimento ai valori massimi ammissibili. A contenere la problematica in parola ed una sua eccessiva enfasi, ma non certo a risolverla, può essere utile sottolineare che il carry-over, cioè la quota del passaggio delle Aflatossine M1 e M2 nel latte rispetto al livello di B1 presente nella razione alimentare delle bovine, risulta decisamente di entità ridotta, variando allo 0, 17 fino al 6%, con una media del 3% in funzione di una serie di fattori (livello di ingestione, quantità di Aflatossine presenti nella razione, stadio di lattazione, livello di produzione cc.). Per di più, nella logica espressa, se la rilevazione delle Aflatossine nel latte dopo l ingestione di alimenti contaminati da parte della bovina è molto rapida, dell ordine delle 4-12 ore successive, è confortante sapere che con l esclusione dalla razione dei componenti contaminati, già dopo 72 ore il contenuto di Aflatossine si riduce fino a scomparire totalmente. Per il controllo dei contenuti in Aflatossine, sono disponibili a livello di una numerosa rete di laboratori istituzionali e privati, che utilizzano metodi analitici ufficiali e molto precisi quali l HPLC, metodi semi-qualitativi o qualitativi tipo ELISA e Kit rapidi di tipo qualitativo. In guisa di conclusione di questa breve nota che, non vuole suscitare allarmismi ma nemmeno nascondere la testa sotto la sabbia a fronte di un reale problema, si può dire che la situazione denunciata interessa e coinvolge l intera filera del latte ma che allo stesso tempo la stessa, può appare gestibile nelle nostre condizioni attraverso un monitoraggio efficace continuo degli alimenti per il bestiame e del latte e con una maggiore consapevolezza del problema da parte di tutti gli operatori del settore. Prof Gian Battista Castagnetti Facoltà di Scienze Agrarie e Veterinaria Università degli Studi di Bologna. [PROF. CASTAGNETTI GIAN BATTISTA] FERRAMENTA di Davoli Sergio & C. snc Via Eritrea, 8 Reggio Emilia Tel. 0522/430617 8 C005