Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) Esito della prima fase della consultazione Conferenza stampa Venerdì 4 luglio 2014 Sala stampa, Palazzo delle Orsoline, Bellinzona Norman Gobbi Direttore del Dipartimento delle istituzioni Elio Genazzi Capo della Sezione degli enti locali Daniela Baroni Collaboratrice della Sezione degli enti locali Repubblica e Cantone Ticino
Indice Introduzione Elio Genazzi, Capo della Sezione degli enti locali Risultati della consultazione (fase 1) Daniela Baroni, Collaboratrice della Sezione degli enti locali Tempistica e prossimi passi Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento delle istituzioni pag. 2
Elio Genazzi Capo della Sezione degli enti locali pag. 3
Obiettivi della prima fase di consultazione Raccogliere le posizioni, i suggerimenti e le osservazioni per poter consolidare gli indirizzi e i comprensori di aggregazione del Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) pag. 4
Tempistica della consultazione Avvio 8 novembre 2013 Scadenza prevista (4 mesi) 10 marzo 2014 Proroga (richiesta da alcuni Comuni): 24 aprile 2014 Sono state prese in considerazione anche le prese di posizione giunte nel corso del mese di maggio 2014 pag. 5
Risposte alla consultazione Hanno partecipato alla prima fase della consultazione: 123 Comuni su 135 (91%) 5 Partiti politici cantonali rappresentati in Parlamento (Lega dei ticinesi, Partito liberale radicale ticinese, Partito popolare democratico, Partito socialista, Verdi) 2 Associazioni dei Comuni 33 enti e associazioni della società civile Tendenze delle risposte Dall adesione incondizionata (con invito ad accelerare) alla risoluta opposizione, passando attraverso un ampia gamma di sfumature, riserve e condizioni pag. 6
Criticità emerse Tempistica (termine del 2020): fortemente contestata. La si ritiene irrealistica e improponibile. Equilibri squilibri: occorre un effettivo equilibrio tra gli agglomerati così come tra centri e periferie. La preoccupazione per la perdita di prossimità e partecipazione. Gli orientamenti e le priorità del Cantone. pag. 7
Gli aspetti controversi a confronto Il Cantone dovrebbe limitarsi a dare la priorità all aggregazione dei piccoli Comuni Anche i piccoli Comuni possano funzionare senza aggregarsi, preservando le tradizioni e l identità locale È eccessivo che il Cantone individui e proponga scenari di aggregazione in prospettiva La scelta di aggregarsi deve venire solo dal basso Gli scenari previsti dal PCA sono troppo approssimativi e non abbastanza approfonditi Il Cantone avrebbe dovuto imporre ad alcuni Comuni scenari diversi da quelli che avrebbero scelto (ad esempio Bellinzonese/Bassa Riviera e Capolago/Val Mara) pag. 8
Gli spazi di manovra Posizione molto critica, ma in prospettiva fortemente costruttiva del Luganese, che tramite l Ente regionale per lo sviluppo del luganese richiede una moratoria di un anno per elaborare e proporre un loro modello innovativo Comuni che più fermamente avversano il PCA sono situati nel Locarnese (Ascona, Brione s/minusio, Gordola, Minusio, Ronco s/ascona), nell area Luganese (Mezzovico-Vira, Paradiso) ed alcuni casi nei rimanenti comprensori (Dalpe, Brusino Arsizio, Stabio). Se taluni aspetti controversi paiono facilmente ri-orientabili al punto da poter trovare un adesione, una serie di visioni rimangono per contro assolutamente inconciliabili. pag. 9
Daniela Baroni Collaboratrice della Sezione degli enti locali pag. 10
Risultati dei Comuni Repubblica e Cantone Ticino pag. 11
Domanda 1 Condividete l analisi e gli orientamenti illustrati nel Rapporto? pag. 12
Domanda 1 Condividete l analisi e gli orientamenti illustrati nel Rapporto? pag. 13
Domanda 2 Ritenete pertinenti il metodo e gli elementi di individuazione dei comprensori? pag. 14
Domanda 2 Ritenete pertinenti il metodo e gli elementi di individuazione dei comprensori? pag. 15
Domanda 3 Condividete la riorganizzazione del Cantone in 20/30 Comuni? pag. 16
Domanda 3 Condividete la riorganizzazione del Cantone in 20/30 comuni? pag. 17
Domanda 4 Condividete l inserimento del vostro Comune nel comprensorio di obiettivo cantonale? pag. 18
Domanda 4 Condividete l inserimento del vostro comune nel comprensorio di obiettivo cantonale? pag. 19
Domanda 5 Condividete lo scenario di ipotesi eventuale? pag. 20
Domanda 5 Condividete lo scenario di ipotesi eventuale? pag. 21
Domanda 6 Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? pag. 22
Domanda 6 Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? pag. 23
Domanda 7.1 Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? pag. 24
Domanda 7.1 Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? pag. 25
Domanda 7.2 Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? pag. 26
Domanda 7.2 Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? pag. 27
Risultati dei Partiti politici e delle Associazioni Repubblica e Cantone Ticino pag. 28
Partecipazione 2 Associazioni di Comuni Associazione dei Comuni Ticinesi (ACT) Associazione Ticinese per l Autonomia dei Comuni (ATAC) 5 Partiti politici cantonali rappresentati in Gran Consiglio Lega dei ticinesi Partito liberale radicale Partito popolare democratico Partito socialista Verdi 33 Associazioni ed enti della società civile pag. 29
Risposte delle Associazioni di Comuni ACT ATAC elementi positivi criticità proposte o auspici documento completo e stimolante inserimento nel contesto più ampio della Riforma Cantone-Comuni manca la definizione di compiti e competenze dei nuovi comuni e i relativi sostegni finanziari eccessivo squilibrio tra regioni tempistica, sostenibilità, tutela della prossimità non condivide analisi, obiettivi, metodo, ordine di grandezza della riorganizzazione, scenari di obiettivo cantonale, ipotesi eventuali e schede descrittive indebolimento dei centri non considerati aspetti storici e culturali eliminazione della prossimità coinvolgimento dei comuni disponibilità a collaborare ad un progetto condiviso con l obiettivo di maggior equilibri tra le regioni del Cantone congelare la politica aggregativa modificare la LAggr prevedere molti più Comuni moltiplicatore unico per tutti i Comuni pag. 30
Risposte dei Partiti politici cantonali (Lega + PLR) elementi positivi criticità proposte o auspici Lega dei ticinesi orientamenti e criteri condivisibili in generale scenari condivisi, ma tempi di maturazione diversi manca possibilità di scegliere fasi di avvicinamento scenari di ipotesi eventuali superflui e/o prematuri deve prevalere l aspetto di autodeterminazione locale decisiva qualità dei comuni, non il numero chiarire compiticompetenze (e quindi flussi), nel rispetto della solidarietà tra regioni PLR accresciuta dimensione consente maggior autonomia, ma molto dipenderà dal riordino delle competenze modalità di allestimento e presentazione manca indicazione chiara su ripartizione di compiti Cantone nuovi comuni e conseguenze su attuale struttura amministrativa cantonale tempistica 2020 irrealistica e controproducente partire dal basso chiarire meglio nuovi equilibri valutare il tema miliziaprofessionalizzazione delle cariche comunali stimare i supporti finanziari agli scenari proposti approfondire temi prossimità e impostazione istituzionale pag. 31
Risposte dei Partiti politici cantonali (PS + Verdi) elementi positivi criticità proposte o auspici PS orientamenti e criteri condivisibili dimensionamento e scenari cantonali in linea di principio condivisi non escludere possibili modifiche a scenari alcune schede non esaustive garantire a tutti una qualità simile dei servizi valutare scenari secondo sensibilità locali più capacità decisionali, più compiti e più responsabilità ai nuovi Comuni I Verdi analisi condivisa volontà di ristabilire un nuovo equilibrio potenzialmente le aggregazioni consentono una gestione più organica, maggiore professionalità e migliore collaborazione tra gli attori approccio troppo economico che trascura il tema della prossimità crescita illimitata degli agglomerati rischia di fagocitare e cementificare i comuni limitrofi validità degli scenari solo in funzione dei nuovi compiti chiarire riordino dei compiti Cantone- Comuni promuovere partecipazione ai processi aggregativi con attenzione ai servizi decentralizzati e al territorio pianificazione territoriale a scala regionale pag. 32
Risposte dei Partiti politici cantonali (PPD) elementi positivi criticità proposte o auspici PPD discussione utile sul futuro dei nostri Comuni condivisibile, ma da approfondire scenario Mendrisiotto unico mancato coinvolgimento ex-ante dei comuni tempistica 2020 impensabile ripropone squilibri attuali manca studio su vicinanza istituzionicittadino riflessione sulla revisione dei compiti dello Stato altri possibili scenari nelle aree (peri / sub) - urbane approfondire vicinanza, identità, centralizzazione, milizia rivedere impostazione di alcuni comprensori pag. 33
Risposte di Associazioni ed Enti Domanda Condividete l analisi e gli orientamenti illustrati nel Rapporto? Ritenete pertinenti il metodo e gli elementi di individuazione dei comprensori? Condividete la riorganizzazione del Cantone in 20/30 Comuni? Condividete l inserimento del vostro Comune nel comprensorio di obiettivo cantonale? Condividete lo scenario di ipotesi eventuale? Condividete i contenuti della scheda relativa al vostro comprensorio di aggregazione? Condividete l idea di rivedere l attribuzione dei compiti, ritenuta una conseguente attribuzione di risorse? Condividete l obiettivo di una riduzione dei flussi verticali? Risposta tendenziale SI SI SI SI prematura SI SI SI La società civile aderisce fortemente al PCA pag. 34
Norman Gobbi Direttore del Dipartimento delle istituzioni pag. 35
I risultati Esito della consultazione: più positivo di quanto esposto a più riprese sugli organi d informazione, soprattutto per quel che concerne le posizioni dei Comuni Diffusa adesione dei Comuni che con qualche correttivo può consolidarsi ulteriormente In linea generale emerge l indicazione di proseguire il processo di aggregazione pag. 36
Prossimi passi Seconda fase di consultazione (condizioni di attuazione e incentivi finanziari): posticipata nel corso del 2015 Presentazione del messaggio governativo al Gran Consiglio: posticipata a fine 2015 pag. 37
Tempistica pag. 38
Seconda fase della consultazione Il PCA è uno dei cinque fronti su cui interverrà il Governo nei prossimi anni per attuare la riforma istituzionale. Nella seconda fase occorre: Stabilire le condizioni di attuazione tenendo conto del progetto di Riforma Cantone-Comuni nonché delle esigenze dei cittadini per favorire il funzionamento dei nuovi Comuni Proporre gli incentivi finanziari che accompagnano il PCA pag. 39
PCA: un progetto condiviso Grazie alla consultazione con i Comuni e la società civile il provvederà a: Ottimizzare gli indirizzi e degli scenari del progetto Elaborare di conseguenza il messaggio da sottoporre per approvazione al Gran Consiglio pag. 40
Sviluppi futuri Il Governo, tenendo conto di quanto espresso dai Comuni, dovrà valutare: Tempi di attuazione: orizzonte del 2020? Obiettivo cantonale: scenario a 23 Comuni? Alternative: scenario di ipotesi eventuale a 13 Comuni? pag. 41
Domande? pag. 42
Conclusione Vi ringraziamo per l attenzione. CARTELLA STAMPA www.ti.ch/stampa pag. 43