LA FORNITURA DI ARMATURE PER CEMENTO ARMATO. Linee guida



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LA FORNITURA DI ARMATURE PER CEMENTO ARMATO Linee guida - 1 -

RIFERIMENTI NORMATIVI Le norme di riferimento per la presagomatura dell'acciaio per cemento armato sono le seguenti: D.M. del 14/01/2008, Norme Tecniche per le Costruzioni; UNI EN ISO 4066, Disegni di costruzioni e di ingegneria civile, distinta dei ferri; UNI EN 13670, Esecuzione di strutture di calcestruzzo; UNI EN ISO 17660-2, Saldatura degli acciai d'armatura, giunti saldati non destinati alla trasmissione del carico. - 2 -

INTRODUZIONE Il D.M. 14.01.2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni) nasce con una vocazione prestazionale segnando un punto di cambiamento rispetto al passato attraverso l introduzione di criteri di progettazione e di realizzazione volti ad accrescere la qualità e la sicurezza delle opere. Con le Norme Tecniche del 2008 si apre un nuovo panorama per il settore edile, meglio definito più oltre, al quale anche le imprese si devono adeguare, consapevoli delle responsabilità che il legislatore ha voluto attribuire loro. Tra i nuovi compiti e le nuove responsabilità attribuite dal Decreto vi sono importanti novità che richiedono alle Imprese Edili una maggiore consapevolezza nella scelta, nell impiego e nel controllo dei materiali e delle tecnologie connesse all utilizzo del cemento armato. Il presente documento è stato concepito con lo scopo di facilitare il ruolo dell impresa nei confronti dei suoi fornitori, affinché vengano rispettate le disposizioni contenute nelle suddette norme, segnatamente al capitolo 4 Costruzioni civili e industriali e capitolo 11 Materiali e prodotti per uso strutturale. Definizioni PRESAGOMATURA: l attività di preparazione delle armature svolta in un centro di trasformazione. ARMATURA: insieme degli elementi d acciaio da utilizzare unitamente al calcestruzzo per la realizzazione di elementi strutturali portanti in cemento armato. RAGGIO DI CURVATURA: è il raggio di curvatura delle armature determinato in fase di piegatura delle stesse. Esso è importante perché deve garantire che gli sforzi trasmessi dall acciaio al calcestruzzo, all interno della piega, siano inferiori alla resistenza specifica del calcestruzzo stesso. MANDRINO DI PIEGATURA: elemento di contrasto che consente la piegatura delle armature secondo un preciso raggio di curvatura. Le sue dimensioni devono essere tali da non rovinare l acciaio nella fase di piega. CAMPIONE: quantità sufficiente di materiale prelevata da un prodotto allo scopo di produrre uno o più spezzoni da sottoporre a controlli o prove. TRACCIABILITA : Indicazione nei documenti di accompagnamento del materiale, della provenienza (produttore, stabilimento) dell acciaio utilizzato all interno del singolo lotto di spedizione. CENTRO DI TRASFORMAZIONE: Sito di preparazione delle armature in acciaio per calcestruzzo armato (barre e/o rotoli), destinate alla vendita a terzi, che comprende gli stabilimenti di presagomatura, i produttori di solaio, i magazzini edili, i centri di lavorazione delle barre per conto terzi in cantiere, gli stabilimenti di prefabbricazione di strutture in calcestruzzo, le postazioni di lavorazione in cantiere e ogni altro luogo connesso alla preparazione delle armature. Il Centro di Trasformazione così definito viene identificato ed opera come uno Stabilimento. BARRA: Barra di acciaio ad aderenza migliorata nei diametri da 6 a 40 mm per l acciaio B450C e da 5 a 10 mm per l acciaio B450A. ROTOLO: Acciaio per calcestruzzo armato (generalmente tondo o filo), avvolto in anelli concentrici, ad aderenza migliorata nei diametri fino a 16 mm per l acciaio B450C e fino a 10 mm per l acciaio B450A. CERTIFICATO DI PROVA: Documento rilasciato da un Laboratorio qualificato, sul quale sono riportati gli esiti delle prove effettuate in accordo alla Norma. FORNITURA: Lotto di acciaio della stessa classe (B450C oppure B450A) di quantità massima di 90 t, costituito da prodotti aventi tipologie omogenee (barre o rotoli), e provenienti da un unico Produttore (acciaieria). LOTTO DI SPEDIZIONE: Lotto di presagomati di quantità massima di 30 t, consegnato anche in più volte. DISTINTA BASE: Documento che riepiloga l armatura di un disegno esecutivo o di un elemento strutturale secondo le caratteristiche morfologico / qualitative (sagoma, dimensioni, diametri, ecc.) dei singoli elementi (posizioni) che la compongono. ELEMENTO STRUTTURALE: Una parte definita ed individuata della struttura. COLLO: Ultima e più piccola confezione marchiata di presagomato. - 3 -

Le novità introdotte rispetto alla normativa precedente Il settore delle armature per cemento armato ha subito una vera e propria rivoluzione con l avvento del nuovo decreto. Si può dire che praticamente nelle armature cambia qualsiasi aspetto: - tipo di acciaio (solo aderenza migliorata e non anche liscio), denominazione acciaio (B450C e B450A al posto del FeB 44k), - caratteristiche acciaio (introduzione dell A gt, del rapporto f t/f y), - valori delle caratteristiche acciaio (valore nominale dello snervamento pari a 450 N/mm 2 dell acciaio B450C contro 430 N/mm 2 dell acciaio FeB 44k), - il numero dei diametri (gli acciai B450C in barre possono essere impiegati sino al Ø40 contro il Ø32 del FeB44k, mentre l uso dell acciaio B450C in rotoli è ammesso sino al Ø16 contro il Ø14 del FeB44k), - introduzione del concetto di armatura, - modalità progettazione delle armature, - introduzione del concetto di Centro di Trasformazione, - modalità di prova in cantiere, - obbligo di collaudo statico per tutti gli edifici in corso d opera. Armature per cemento armato. Per quanto riguarda l acciaio per armatura, il D.M. 14.01.2008 esclude definitivamente l impiego del FeB44k, a favore del B450C e B450A prodotto sotto forma di barre, rotoli e reti elettrosaldate. Gli acciai B450C possono essere impiegati in barre di diametro compreso tra 6 e 40 mm. Per gli acciai B450A il diametro delle barre deve essere compreso tra 5 e 10 mm. L uso di acciai forniti in rotoli è ammesso, senza limitazioni, per diametri fino a 16 mm per B450C e fino a 10 mm per B450A. Come il resto dei materiali strutturali, anche gli acciai devono essere marchiati all origine e qualificati a mezzo dell Attestato di Qualificazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP. La novità più importante della normativa è che per la prima volta il legislatore ha preso atto che l acciaio è la materia prima che, tramite operazioni di taglio a misura, piegatura, saldatura e assemblaggio, diventa armatura. Tali lavorazioni possono avvenire all interno del cantiere o in appositi stabilimenti definiti Centri di Trasformazione. Nel paragrafo 11..3.1.7 si definiscono i Centri di Trasformazione con l elencazione dei parametri qualitativi e le procedure operative a cui devono attenersi per ottenere l Attestato di Denuncia di Attività. Si vengono così a definire due tipi differenti di acciaio per armature: 1) acciaio in barre fornite da un produttore (acciaieria) o da un commerciante intermedio ( 11.3.1.5); 2) acciaio presagomato o preassemblato fornito da un Centro di Trasformazione ( 11.3.1.7). I documenti di accompagnamento e la marchiatura del materiale da verificare in cantiere prima dell utilizzo del materiale, sono diversi: - nel primo caso ( 11.3.1.5) al documento di trasporto si allega l Attestato rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (vedi allegato n. 1) con il marchio dell acciaieria cioè la marcatura delle barre; - nel secondo caso invece ( 11.3.1.7) il documento di trasporto deve indicare gli estremi dell Attestato di denuncia Attività del Centro di Trasformazione rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (vedi allegato n.2), l indicazione dei giorni di lavorazione dell acciaio con relativa dichiarazione sull esecuzione delle prove; in tal caso la marchiatura del materiale è l etichetta del Centro di Trasformazione. Controlli di qualità delle armature Come detto in precedenza l acciaio utilizzato per le armature deve essere qualificato e le lavorazioni successive (taglio, piegatura, raddrizzatura e saldatura) non debbono compromettere le caratteristiche originali del materiale. Nel mese di Gennaio 2010 è stata pubblicata la nuova versione della EN 13670 che, al Capitolo 6 e negli allegati, illustra le corrette modalità di preparazione delle armature. Per garantire il rispetto delle prescrizioni progettuali, il legislatore ha previsto che si debba verificare preliminarmente che l acciaio e/o l acciaio presagomato abbiano le qualificazioni previste ed i documenti di trasporto adeguati. Al punto 11.3.1.4 la norma prevede che, in caso di marchiatura mancante, non corrispondenza a quella depositata o la sua illeggibilità, l acciaio non si possa utilizzare. Parimenti al punto 11.3.1.5 la norma prevede che il Direttore dei Lavori rifiuti il materiale con documenti di accompagnamento incompleti o non conformi. - 4 -

Successivamente per le forniture di acciaio è prevista una verifica in cantiere delle qualità del materiale ed una vigilanza sulla preparazione delle armature da parte del Direttore Lavori. Per l acciaio presagomato, una volta accertato l avvenuto deposito al Servizio Tecnico Centrale della Denuncia di Attività dal parte del Centro di Trasformazione, è previsto un controllo in cantiere sulla qualità dell acciaio presagomato; tale verifica può essere fatta anche presso il Centro di Trasformazione. CONTROLLI SULLE ARMATURE ACCIAIO (lavorato in cantiere) Provenienza da produttore qualificato Rilevamento del marchio di laminazione Controllo che il marchio rientri tra quelli depositati presso il STC (Attestato di qualificazione) ACCIAIO PRESAGOMATO (da Centro di Trasformazione) Accertamento dell avvenuto deposito al STC della Denuncia di attività Controllo della documentazione di accompagnamento con indicazione dei giorni di lavorazione e prove effettuate Prove accettazione (anche presso stabilimento) Controllo documentazione di accompagnamento Prove accettazione Vigilanza della D.L. delle lavorazioni eseguite in cantiere - 5 -

Come si ordina l armatura: la scelta tra acciaio e acciaio presagomato L impresa deve impiegare esclusivamente materiali strutturali che sono stati qualificati dal produttore e accettati dal Direttore dei Lavori, in accordo al cap.11 del D.M. 14.01.2008. La normativa prescrive che le procedure di lavorazione dell acciaio debbano essere effettuate in maniera che le stesse non comportino alterazioni tali da compromette le caratteristiche meccaniche e geometriche dei materiali originari; da qui l estrema importanza dei controlli e delle verifiche. A tal fine la norma consiglia di far utile riferimento alla normativa europea specifica: la norma di riferimento è la EN 13670 cap. 6 ed annesso, ampiamente citata nel decreto. La normativa prevede che le armature possano essere realizzate direttamente in cantiere o presso uno stabilimento definito Centro di Trasformazione. La scelta tra queste due ipotesi determina diverse procedure di controllo e verifica ad opera dell Impresa, della Direzione Lavori e del Collaudatore. L impresa è tenuta ad informare preventivamente la Direzione Lavori e il Collaudatore in corso d opera della scelta operata tra le due opzioni esposte, ed inoltrare a questi la documentazione acquisita, affinché possano esercitare le verifiche di loro competenza. Nell allegato 13 abbiamo riportato le regole della compravendita dell acciaio presagomato dove sono spiegate le caratteristiche tecniche del materiale, gli obblighi reciproci cliente-fornitore e le modalità di pagamento. CONTROLLI COMMERCIALI ACCIAIO (lavorato in cantiere) Scelta Produttore qualificato ACCIAIO PRESAGOMATO (provenienti da Centro di Trasformazione) Scelta del Centro di Trasformazione qualificato Acquisizione degli Attestati di Qualificazione dell acciaio Acquisizione dell Attestato di Denuncia dell Attività di Centro di Trasformazione Identificazione e controllo delle qualifiche di chi effettuerà le lavorazioni in cantiere - 6 -

CARATTERISTICHE ACCIAIO SECONDO IL D.M. 14/01/2008 Qualità Acciaio B 450 A B 450 C Tensione di snervamento nominale f ynom = 450 N/mm 2 f ynom = 450 N/mm 2 Tensione di rottura nominale f tnom = 540 N/mm 2 f tnom = 540 N/mm 2 Tensione di snervamento caratteristica f yk 450 N/mm 2 f yk 450 N/mm 2 Tensione di rottura caratteristica f tk 540 N/mm 2 f tk 540 N/mm 2 Tensione di rottura/tensione di snervamento (f t /f y ) k 1,05 1,15 (f t /f y ) k 1,35 Tensione di Snervamento / Tensione di snervamento nominale (f y /f ynom ) k 1,25 (f y /f ynom ) k 1,25 Allungamento (A gt ) k 2,5% (A gt ) k 7,5% Diametro mandrino per prove piegamento e raddrizzamento 4Ø (piegatura a 90 e Ø 10 mm raddrizzatura) Ø 12 mm 12 Ø 16 mm 16 Ø 25 mm 25 Ø 40 mm Diametri utilizzabili 4Ø (piegatura a 90 e raddrizzatura) 5Ø (piegatura a 90 e raddrizzatura) 8Ø (piegatura a 90 e raddrizzatura) 10Ø (piegatura a 90 e raddrizzatura) Barre dal Ø5 al Ø10 dal Ø6 al Ø40 Rotoli dal Ø5 al Ø10 dal Ø6 al Ø16 COME SI RICONOSCE IL MARCHIO DELLE ACCIAIERIE Processo di sagomatura I processi di sagomatura adottati, sia nel Centro di Trasformazione che in cantiere, devono essere eseguiti in coerenza con quanto riportato nel Cap. 6 e Allegato D della Norma UNI EN 13670:2009. In particolare si applicano i seguenti requisiti: - la piegatura deve essere effettuata in una unica operazione. Qualora si impieghino macchine piegatrici automatiche, la piegatura può essere continua o sequenziale. - la piegatura dell acciaio in condizioni con temperature inferiori ai - 5 C è consentita solo se autorizzata nelle specifiche di esecuzione e a condizione che le procedure adottate siano conformi a precauzioni aggiuntive. - la piegatura tramite il riscaldamento delle barre non è consentita a meno che non sia autorizzata nelle specifiche di esecuzione. - 7 -

Nelle operazioni di piegatura vanno rispettate per i mandrini le limitazioni dimensionali minime indicate in Tabella 2. Per ottimizzare il numero dei cambi utensile sulle macchine si può optare per l utilizzo dei mandrini della serie Renard o comunque unificare l utilizzo dello stesso mandrino di piega per più diametri purché lo stesso rispetti i limiti dimensionali minimi indicati nella Tabella 2. Tabella 2: Diametro minimo dei mandrini di piegatura barra o rotolo in mm 16 16 Diametro del mandrino di piegatura D in mm 4 volte 7 volte I parametri indicati in Tabella 2 e le consequenziali dimensioni minime d ingombro realizzabili con gli stessi, sono da considerarsi vincolanti per tutte le operazioni di sagomatura. Qualora i disegni esecutivi riportino sagome con angoli e dimensioni incompatibili con i mandrini minimi di cui alla Tabella 2, e non sia esplicitata per le stesse apposita autorizzazione di eseguire la sagomatura in deroga alla Norma da parte del Progettista o della Direzione Lavori del cantiere a cui sono destinate le armature, il presagomatore è tenuto a modificare le stesse, laddove la struttura di destinazione lo consenta, affinché rientrino nei parametri di sagomatura richiesti dalla Norma, o in caso contrario a non realizzarle, fintanto che gli venga inviata dal proprio Cliente l autorizzazione di cui sopra. Le modalità operative di sagomatura devono essere definite nelle procedure/istruzioni di lavorazione. Per assicurare il rispetto di quanto previsto sul diametro minimo dei mandrini da utilizzare in fase di sagomatura, bisogna prevedere per i lati risultanti dalla piegatura (Figura 1) le lunghezze minime riportate nella Tabella 3. Figura 1: Sagome tipo - 8 -

Diametro barra mm Tabella 3: Misura minima di ingombro dei lati Diametro minimo del mandrino D mm Lato B cm Esempio serie di mandrini D utilizzabile mm 6 24 10 42 8 32 10 42 10 40 10 42 12 48 12 65 14 56 14 65 16 64 16 65 18 126 18 130 20 140 22 160 22 154 22 160 24 168 26 182 25 175 26 182 26 182 26 182 28 196 30 210 30 210 30 210 Tolleranze di produzione Salvo diverse indicazioni del progettista sono ammesse le seguenti tolleranze sugli ingombri delle sagome: -20 + 0 mm sui singoli lati delle sagome chiuse (L1, L2) -20 + 0 mm sugli ingombri totali (se L3 < 6 m) dei singoli lati delle barre sagomate -30 + 0 mm sugli ingombri totali (se L3 > 6 m) dei singoli lati delle barre sagomate -0 + 30 mm sulla lunghezza degli ancoraggi. - 9 -

Controlli su acciaio e acciaio presagomato QUALITA E CONTROLLI Come detto prima la norma non si limita a richiedere materiale qualificato ma pretende che le successive lavorazioni non cambino le caratteristiche originarie dei materiali. La normativa ribadisce che i controlli in cantiere sugli acciai sono obbligatori e quindi il Direttore dei Lavori deve attuare opportune procedure per assolvere all obbligo di legge (Art. 11.3.2.10.4). Prima dell inizio dei lavori il Direttore Lavori deve verificare con quali modalità vengono realizzate le armature ovvero: a) acquisto di acciaio in barre e lavorazione in cantiere b) acquisto di acciaio presagomato da un Centro di Trasformazione Caso a) Acquisto di acciaio in barre e lavorazione in cantiere In questo caso l Impresa acquista la materia prima acciaio presso un fornitore (acciaieria produttrice o commerciante intermedio); l acciaio successivamente viene tagliato, piegato ed assemblato nell ambito del cantiere (altrimenti si configura un Centro di Trasformazione rif. Art. 11.3.2.6) Procedure di controllo: 1) Controlli documentali: verificare che tutte le forniture di acciaio siano accompagnate dalla documentazione di cui al par. 11.3.1.5: - Copia dell Attestato di Qualificazione del Servizio Tecnico Centrale (Allegato n. 1). - Documento di accompagnamento della merce riportante gli estremi del Attestato di Qualificazione - In caso di forniture effettuate da un commerciante intermedio, le stesse devono essere accompagnate (oltre che dai documenti di accompagnamento del commerciante) da una copia dei documenti rilasciati dal Produttore riportanti il riferimento al documento di trasporto del commerciante (vedi esempio a lato). 2) Controlli sui materiali: Sono obbligatori e devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale e, comunque, prima della messa in opera (rif. 11.3.2.10.4): - Verificare la corrispondenza del marchio riportato sull Attestato con quello sulle barre consegnate in cantiere. - Effettuare controlli di campionamento consistenti, nell ambito di ciascun lotto di spedizione (30 t), in 3 spezzoni, marchiati, del medesimo diametro, sempre che il marchio e la documentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stesso stabilimento. In caso contrario i controlli devono essere estesi ai lotti provenienti da altri stabilimenti. - Il Direttore dei Lavori deve predisporre la Domanda (Allegato n.5) di prove al laboratorio autorizzato ed indicare le strutture interessate da ciascun prelievo; in caso di mancata sottoscrizione delle prove da parte del Direttore dei Lavori, le certificazioni emesse dal Laboratorio sono nulle. 3) Controlli sulle Lavorazioni: Ai sensi dell art. 11.3.2.4. il Direttore Lavori deve vigilare sulla preparazione delle armature. Per analogia a quanto riportato al punto 11.3.1.7. le operazioni di taglio, piega e assemblaggio svolte in cantiere non debbono compromettere le caratteristiche originarie del materiale; in particolare egli dovrà verificare che: - 10 -

- nella preparazione delle armature venga rispettato quanto previsto dalla EN 13670 rispettando i rapporti dimensionali tra i diametri delle barre e i diametri dei mandrini di piegatura, verificando specialmente che i macchinari presenti in cantiere siano adeguati alle lavorazioni da eseguire (vedi lista di verifica sotto riportata); - le operazioni di piegatura e di saldatura non alterino le caratteristiche meccaniche originarie del prodotto (EN 13670, ISO 17660-2); - in caso di saldature ci siano le abilitazioni dei macchinari e del personale facendo utile riferimento alle norme europee (EN 13670-2) - redigere un verbale di Vigilanza sulla preparazione dell armatura (fac-simile riportato) VERBALE DI PREQUALIFICA DELL IMPIANTO DI PREPARAZIONE DELLE ARMATURE IN CANTIERE Cantiere di: Impresa: DATI GENERALI DEL CANTIERE Ditta esecutrice delle armature: Pos. INPS: Indirizzo: C.F. / P.I. Responsabile di Cantiere: Pos. INAIL: Cassa edile: Telefono: VERIFICA IN IMPIANTO DELLE SPECIFICHE DI CAPITOLATO Verifica: SI NO impianto elettrico a norma e conformizzato macchine automatiche di piegatura serie di mandrini dal.. al.. qualificazione saldatori verbali di acquisto acciaio qualificato piano operativo di sicurezza Il presente verbale viene redatto in triplice copia. Letto firmato e sottoscritto Nome e Cognome Firma Il Direttore dei Lavori: L impresa La ditta esecutrice - 11 -

VERBALE DI VIGILANZA SULLA PREPARAZIONE DELL ARMATURA in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DEL CANTIERE Cantiere di: Impresa: Indirizzo: Tipologia opera: Parte d opera: Ditta esecutrice delle armature: Direttore Lavori: Direttore di cantiere: MATERIALE UTILIZZATO Qualità acciaio: RIEPILOGO PER ELEMENTO Elemento: Peso (kg) N di pezzi Ø utilizzati Totale: RIEPILOGO PER ACCIAIERIE PRODUTTRICI Ø Peso (kg) Acciaieria 1 Acciaieria 2 Acciaieria 3 Totale: DATA DI RICEZIONE ED INVIO Acciaio ricevuto in data: DICHIARAZIONI Data di invio provini al laboratorio DURANTE LA SAGOMATURA IL DIRETTORE DEI LAVORI CERTIFICA CHE: - In cantiere sono presenti i mandrini di diametro: - Il mandrino utilizzato per le pieghe è conforme alle specifiche di esecuzione riportate all interno del progetto esecutivo e comunque rispettoso della norma EN 13670 - La temperatura dell aria, durante le operazioni di sagomatura, è sempre stata superiore ai 5 C - Le piegature sono state eseguite in una unica operazione - Non è stato utilizzato acciaio in rotoli ALLEGATI - Attestati di qualificazione delle acciaierie produttrici dell acciaio utilizzato - Prove di accettazione secondo quanto disposto dall art. 11.3.2.10.4 del D.M. 14/01/2008 - (opzionale in caso di saldature sulle barre in cantiere) Prove sulle saldature e abilitazione del personale nei confronti delle norme europee di riferimento (EN 13670-2) Il presente verbale viene redatto in triplice copia. Il Direttore dei Lavori: Nome e Cognome Letto firmato e sottoscritto Firma - 12 -

Caso b) Acquisto di acciaio presagomato da un Centro di Trasformazione All art. 11.3.2.6 viene identificato come Centro di Trasformazione di acciaio per c.a. qualsiasi impianto per la preparazione dell armatura; in tale identificazione rientrano quindi: - Stabilimenti di presagomatura - Impianti provvisori o temporanei allestiti all esterno del cantiere - Rivendite e magazzini di materiali edili che effettuino taglio/piega/raddrizzatura-piegatura di barre o rotoli - Impianti di prefabbricazione che forniscono in cantiere componenti di armatura - Qualsiasi soggetto che a qualsiasi titolo produca armatura destinata alla vendita. Procedure di controllo: 1) Controllo preliminare: verificare che lo Stabilimento che fornisce l acciaio presagomato sia in possesso dei requisiti di cui al 11.3.1.7 del D.M. 14-01-2008 ed in particolare abbia dichiarato la propria attività al Servizio Tecnico Centrale del Ministero dei Lavori Pubblici ottenendo l Attestato di Denuncia dell Attività di Centro di Trasformazione (Allegato n.2). Uno stabilimento di presagomatura privo di Attestato non può fornire acciaio presagomato. 2) Controlli documentali: in questo caso il cantiere riceve acciaio presagomato e non semplicemente acciaio. Ai sensi dell art. 11.3.1.7 dovrà essere verificato che sul DDT siano riportati i seguenti dati (vedi esempio a lato): - gli estremi dell Attestato di Denuncia dell Attività di Centro di Trasformazione (rif. 1 ) - il logo o marchio del Centro di Trasformazione (rif. 2 ) - l indicazione dei giorni nei quali l acciaio presagomato è stato prodotto (rif. 3 ) - l attestazione inerente l esecuzione delle prove di controllo interno fatte eseguire dal Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione nei giorni di produzione (rif. 4 ). Non è previsto dalla norma che alle forniture di acciaio presagomato sia allegata copia dell Attestato di Qualifica dell acciaio utilizzato come materia prima, essendo questo, un onere di verifica documentale a carico del Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione. Successivamente la Direzione Lavori potrà chiedere copia delle prove di controllo interne fatte eseguire dal Direttore Tecnico del Centro di Trasformazione nei giorni di produzione delle armature (Allegato n. 4). Le prove di controllo interno eseguite giornalmente nel Centro di Trasformazione non hanno nessuna correlazione diretta con il materiale consegnato in cantiere ad un singolo cliente. 3) Controlli sui materiali: i controlli in cantiere sono obbligatori e devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale presagomato e comunque prima della messa in opera, cioè prima di procedere al getto. - Verificare la presenza, sui colli di acciaio presagomato, di etichette identificative riportanti il marchio e/o logo depositato del Centro di Trasformazione - 13 -

- Effettuare controlli di campionamento consistenti, nell ambito di ciascun lotto (di complessive 30 t anche in consegna differita), in 3 spezzoni, marchiati, del medesimo diametro, sempre che il marchio e la documentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stesso stabilimento (inteso come stesso Centro di Trasformazione). La domanda di prove al Laboratorio autorizzato (di cui all art. 59 del DPR n. 380/2001) deve essere sottoscritta dalla Direzione Lavori (Allegato n.6 Domanda prove laboratorio ). La norma consente anche di effettuare i controlli di cantiere presso il Centro di Trasformazione. In tal caso il Direttore dei Lavori, dopo essersi accertato preliminarmente che il Centro di Trasformazione sia in possesso dei requisiti previsti dalla norma, può recarsi presso il medesimo Centro di Trasformazione per far effettuare il prelievo, secondo le sue disposizioni, dal Direttore Tecnico di Stabilimento del Centro di Trasformazione; in tal caso dovrà dare delega scritta al Direttore Tecnico di Stabilimento. Il Direttore Lavori può richiedere il semplice prelievo dei provini in stabilimento e il successivo invio in cantiere degli stessi (Allegato n.7 Delega per prelievo Provini ), ovvero il prelievo dei provini e la trasmissione diretta al laboratorio (Allegato n.8 Delega per prelievo ed invio Provini ). In quest ultimo caso resta comunque inteso che la richiesta di prove al laboratorio deve essere firmata dal Direttore dei Lavori (Allegato n.9 Domanda prove laboratorio ). Il Direttore dei Lavori deve assicurare, tramite sigle, etichette indelebili, ecc., che i campioni inviati per le prove in laboratorio siano effettivamente quelli fatti da lui prelevare. Tale modalità di prelievo facilità il rispetto dell obbligo di acquisizione dei risultati di prova prima di procedere al getto delle strutture. 4) Controlli sulle lavorazioni: prima delle operazioni di getto il Direttore Lavori verificherà, per quanto di sua competenza, la corrispondenza al progetto delle armature messe in opera. Valori di accettazione dei materiali I valori di resistenza e di allungamento vanno accertati prima della messa in opera; il Direttore dei Lavori acquisisce i certificati del laboratorio di prova e verifica che i valori di resistenza e allungamento di ciascun campione siano compresi fra il valori minimi e massimi riportati nella tabella 11.3.VI delle Norme Tecniche sulle Costruzioni: VALORI DI ACCETTAZIONE SECONDO IL D.M. 14/01/2008 Qualità Acciaio B 450 A B 450 C Tensione di snervamento 425 f y 572 N/mm 2 425 f y 572 N/mm 2 Tensione di rottura/tensione di snervamento f t /f y 1,03 1,13 f t /f y 1,37 Allungamento A gt 2,0% A gt 6,0% Prove piegamento e raddrizzamento 5 Ø 40 mm Assenza di cricche Assenza di cricche Anomalie Qualora la determinazione del valore di una quantità fissata non sia conforme al valore di accettazione, il valore dovrà essere verificato prelevando e provando tre provini da prodotti diversi nel lotto consegnato. Se tale evento si verifica per un solo provino, verificare la presenza di difetti localizzati sulla barra (in tal caso si scarta la prova), altrimenti prelevare un ulteriore singolo provino. Se le prove alternative di cui sopra forniscono ancora esito negativo, devono essere prelevati ulteriori 10 provini da prodotti diversi del lotto, in presenza del produttore o suo rappresentante che potrà anche assistere all esecuzione delle prove in laboratorio. Il lotto deve essere considerato conforme se la media dei risultati degli ulteriori 10 provini è maggiore del valore caratteristico e i singoli valori sono compresi tra il valore minimo e il valore massimo. In caso contrario il lotto deve essere respinto e il risultato segnalato al Servizio Tecnico Centrale. - 14 -

I controlli prima del getto Nell organizzazione dell area di cantiere è bene predisporre vie di accesso ed idonea area attrezzata e drenata per il deposito dell acciaio presagomato. Durante le operazioni di scarico e movimentazione delle armature evitare di agganciare le stesse ai legacci e movimentare con cautela le armature al fine di non deformare i manufatti prima della posa in opera e, eventualmente, di non dissaldare le parti assemblate. L Impresa e il Direttore Lavori devono conoscere i valori delle prove di accettazione eseguite sull acciaio fornito prima della posa delle armature; vi è l ulteriore vincolo di inviare i provini presso il laboratorio autorizzato entro 30 giorni dalla fornitura in cantiere e comunque prima del getto; devono verificare inoltre la corretta posa in opera delle armature per garantire che le stesse (in quantità e posizionamento) rispettino quanto previsto dal progetto; più specificamente verificare che le sovrapposizioni, le lunghezze di ancoraggio, il passo delle staffe e le strutture di supporto impiegate coincidano con quanto indicato in progetto. Il copriferro e l interferro devono essere conformi alle indicazioni di progetto e coerenti alla dimensione massima degli inerti impiegati nel calcestruzzo; per rispettare tale obbligo è opportuno garantire il copriferro prescritto attraverso l ausilio di idonei distanziatori. Durante le operazioni di getto è importante evitare che lo sbraccio della pompa o l uso dei vibratori modifichi il posizionamento delle armature. Requisiti aggiuntivi Per garantire ai terzi (in particolar modo agli ingegneri) che le procedure richieste dalla normativa siano effettivamente rispettate (tracciabilità e controlli giornalieri), il Centro di Trasformazione può considerare tali attività parte del processo produttivo e pertanto sottoposte alle verifiche ispettive periodiche prevista dal sistema di gestione della produzione secondo la norma ISO 9001. In tal caso oltre alla certificazione, obbligatoria per i Centri di Trasformazione secondo il 11.3.1.7, prevede che l Ente Certificatore, oltre ai consueti controlli relativi alla norma ISO 9001, verifica le procedure aggiuntive, la loro regolare esecuzione e redige alla fine di ogni ispezione un verbale riportante eventuali anomalie, omissioni o non conformità e rilascia l attestato di conformità (Allegato 3). Voci di capitolato In considerazione di quanto prima esposto le armature per il calcestruzzo armato possono essere indicate con voci diverse a seconda delle necessità del progettista di garantire determinate caratteristiche: Fornitura, lavorazione e posa di acciaio per cemento armato secondo EN 13670 compreso legature e sfrido; Fornitura e posa di acciaio qualità B450C presagomato secondo EN 13670; Fornitura e posa di acciaio qualità B450C presagomato secondo EN 13670 con procedure di tracciabilità e di controllo in stabilimento predisposte in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001:2008 e certificato da parte di organismo terzo indipendente. - 15 -

RIEPILOGO CONTROLLI ACCIAIO IN BARRE ACCIAIO PRESAGOMATO CONTROLLI DOCUMENTALI - Documentazione di accompagnamento CONTROLLI SUI MATERIALI - Controlli di accettazione in cantiere Proveniente da un Produttore 1. Documento di trasporto; 2. Attestato di Qualificazione del Produttore Proveniente da un commerciante intermedio 1. Documento di trasporto del commerciante 2. Copia dell Attestato di Qualificazione del produttore contenente i riferimenti ai documenti di trasporto di acquisto e vendita del Commerciante 1. Corrispondenza tra marcatura acciaio e marchio depositato 2. Effettuazione delle prove entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale e comunque prima del getto; 3. Per ciascun lotto di spedizione (30 t) e per ogni acciaieria di provenienza prova di 3 spezzoni di uno stesso diametro; Proveniente da un Centro di Trasformazione 1. Documento di trasporto contenente: a. gli estremi dell Attestato di avvenuta Dichiarazione di Attività del Centro di Trasformazione; b. il logo o il marchio del CdT c. indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata prodotta; d. attestazione inerente l esecuzione delle prove di controllo interno al Centro di Trasformazione eseguite nei giorni di produzione; 2. Copia dei certificati relativi alle prove interne effettuate nei giorni in cui la lavorazione è stata eseguita (opzionale, su richiesta successiva della Direzione Lavori); 1. Presenza del cartellino identificativo e corrispondenza con quello depositato 2. Effettuazione delle prove entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale e comunque prima del getto; 3. Per ciascun lotto di spedizione (30 t) prova di 3 spezzoni di uno stesso diametro provenienti da uno stesso stabilimento di presagomatura; N.B.: il prelievo può essere effettuato presso il Centro di Trasformazione. - Dove avviene la sagomatura e/o l assemblaggio In cantiere sotto la vigilanza della Direzione dei Lavori In un Centro di Trasformazione accreditato presso il Servizio Tecnico Centrale - Cosa deve verificare la Direzione Lavori 1. Che l acciaio utilizzato sia qualificato; 2. Che durante la lavorazione, per ciascun diametro utilizzato, siano utilizzati mandrini conformi alla norma; 3. Che la lavorazione avvenga ad una temperatura ambientale superiore a 5 C; 4. Le attrezzature e i macchinari utilizzati; 5. L abilitazione di chi opera le saldature, anche non strutturali, nel caso avvengano in cantiere; 6. Redigere un verbale di regolare esecuzione. 1. Che il Centro di Trasformazione da cui proviene l acciaio presagomato abbia le caratteristiche prescritte al punto 11.3.1.7 e sia accreditato presso il Servizio Tecnico Centrale. - 16 -

Allegati: 1 - Attestato di qualificazione acciaieria 2 - Attesta di denuncia dell attività del centro di trasformazione 3 - Attestato di conformità tracciabilità assoluta e controllo sistematico 4 - Certificato centro di trasformazione 5 - Domanda di accompagnamento dei provini presso laboratorio autorizzato 6 - Domanda di accompagnamento dei provini presso laboratorio autorizzato su acciaio presagomato per calcestruzzo armato 7 - Delega prelievo dei provini 8 - Delega per prelievo ed invio dei provini presso laboratorio autorizzato 9 -Domanda di accompagnamento dei provini presso laboratorio autorizzato su acciaio presagomato per calcestruzzo armato prelevato presso il centro di trasformazione 10 - Verbale di prelievo acciaio 11 - Verbale di prelievo in cantiere di acciaio presagomato 12 - Verbale di prelievo in stabilimento di acciaio presagomato 13 - Usi e consuetudini dell acciaio presagomato - 17 -

Allegato n. 1: ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE - 18 -

Allegato n. 2: ATTESTATO DI DENUNCIA DELL ATTIVITA DI CENTRO DI TRASFORMAZIONE - 19 -

Allegato n. 3: ATTESTATO DI CONFORMITA TRACCIABILITA ASSOLUTA E CONTROLLO SISTEMATICO - 20 -

Allegato n.4: CERTIFICATO CENTRO DI TRASFORMAZIONE - 21 -

Allegato n. 5 DOMANDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DEL CANTIERE Cantiere di: Tipologia opera: Direttore Lavori: Committente: Impresa appaltante: Sede Impresa appaltante: Ditta esecutrice delle armature: Sede Ditta esecutrice: LABORATORIO AUTORIZZATO Denominazione: Indirizzo: Il sottoscritto Direttore dei Lavori con la presente chiede l effettuazione delle prove indicate e l emissione dei relativi certificati conformi alla legge 1086/71 e circolare 346/99, sui seguenti materiali, trasmessi con verbale di prelievo del PROVINI N Ø Lunghezza Data Prelievo Struttura Prove da eseguire Tr. = Prova di trazione Pi. = Prova di piegatura / raddrizzamento Ad. = Misurazione indice di aderenza Nome e Cognome Firma Il Direttore dei Lavori: Il Laboratorio, per ricevuta - 22 -

Allegato n. 6 DOMANDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO SU ACCIAIO PRESAGOMATO PER CALCESTRUZZO ARMATO in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DEL CANTIERE Cantiere di: Tipologia opera: Direttore Lavori: Committente: Impresa appaltante: Sede Impresa appaltante: LABORATORIO AUTORIZZATO Denominazione: Indirizzo: Centro di Trasformazione: Attestato n : FORNITORE DELL ACCIAIO PRESAGOMATO Stabilimento: Direttore Tecnico di Stabilimento: Il sottoscritto Direttore dei Lavori con la presente chiede l effettuazione delle prove indicate e l emissione dei relativi certificati conformi alla legge 1086/71 e circolare 346/99, sui seguenti materiali relativi al cantiere succitato e provenienti dal Centro di Trasformazione sopra indicato, tramessi con verbale di prelievo del PROVINI N Ø Lunghezza Data Prelievo Struttura Prove da eseguire Tr. = Prova di trazione Pi. = Prova di piegatura / raddrizzamento Ad. = Misurazione indice di aderenza Nome e Cognome Firma Il Direttore dei Lavori: Il Laboratorio, per ricevuta - 23 -

Allegato n. 7 DELEGA PER PRELIEVO DEI PROVINI in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DEL CANTIERE Cantiere di: Tipologia opera: Direttore Lavori: Committente: Impresa: Sede Impresa: CENTRO DI TRASFORMAZIONE Denominazione: Attestato Qualificazione: Ordine / Contratto: Stabilimento: Direttore Tecnico di Stabilimento: del: PROVINI DA PRELEVARE N Ø Lunghezza Frequenza: CONDIZIONI - I provini devono appartenere a ciascun lotto di spedizione in cantiere - Il prelievo deve essere eseguito per ogni tipologia di acciaio consegnato - I provini devono essere forniti insieme al corrispondente lotto di spedizione - - Data Delega: Il presente verbale viene redatto in duplice copia. Il Direttore dei Lavori: Nome e Cognome Letto firmato e sottoscritto Firma - 24 -

Allegato n. 8 DELEGA PER PRELIEVO ED INVIO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DEL CANTIERE Cantiere di: Tipologia opera: Direttore Lavori: Committente: Impresa: Sede Impresa: CENTRO DI TRASFORMAZIONE Denominazione: Attestato Qualificazione: Ordine / Contratto: Stabilimento: Direttore Tecnico di Stabilimento: del: LABORATORIO AUTORIZZATO Denominazione: Indirizzo: PROVINI DA PRELEVARE ED INVIARE PRESSO IL LABORATORIO AUTORIZZATO N Ø Lunghezza Frequenza: CONDIZIONI - Il sottoscritto Direttore dei Lavori, all avviso di merce pronta trasmesso tramite posta elettronica certificata, si impegna a trasmettere al Centro di Trasformazione delegato la domanda di accompagnamento dei provini, contenente le indicazioni sulle strutture interessate da ciascun prelievo - Senza tale domanda di accompagnamento il Centro di Trasformazione delegato non è autorizzato ad inviare i provini per le prove di laboratorio - Resta inteso che, qualora la domanda da me redatta non arrivasse o arrivasse oltre giorni dall avviso di merce pronta, il Centro di Trasformazione delegato è esonerato da qualsiasi responsabilità conseguente alla mancata consegna dei provini - I provini devono appartenere a ciascun lotto di spedizione in cantiere - Il prelievo deve essere eseguito per ogni tipologia di acciaio consegnato - - Data Delega: Il presente verbale viene redatto in duplice copia. Il Direttore dei Lavori: Nome e Cognome Letto firmato e sottoscritto Firma - 25 -

Allegato n. 9 DOMANDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PROVINI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO SU ACCIAIO PRESAGOMATO PER CALCESTRUZZO ARMATO PRELEVATO PRESSO IL CENTRO DI TRASFORMAZIONE in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DEL CANTIERE Cantiere di: Tipologia opera: Direttore Lavori: Committente: Impresa appaltante: Sede Impresa appaltante: LABORATORIO AUTORIZZATO Denominazione: Indirizzo: Centro di Trasformazione: Attestato n : FORNITORE DELL ACCIAIO PRESAGOMATO Stabilimento: Direttore Tecnico di Stabilimento: Il sottoscritto Direttore dei Lavori con la presente dichiara di essersi recato ai sensi del D.M. 14/01/2008 presso il Centro di Trasformazione sopra indicato e di avere delegato il Direttore Tecnico di Stabilimento dello stesso Centro di Trasformazione al prelievo ed all invio dei campioni di acciaio presagomato di seguito riportati. Chiede inoltre l effettuazione delle prove indicate e l emissione dei relativi certificati conformi alla legge 1086/71 e circolare 346/99, su tali campioni trasmessi con verbale di prelievo del PROVINI N Ø Lunghezza Data Prelievo Struttura Prove da eseguire Tr. = Prova di trazione Pi. = Prova di piegatura / raddrizzamento Ad. = Misurazione indice di aderenza Nome e Cognome Firma Il Direttore dei Lavori: Il Laboratorio, per ricevuta - 26 -

Allegato n.10 VERBALE DI PRELIEVO ACCIAIO in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI Cantiere di: VERBALE N Impresa: Direttore Lavori: Direttore di cantiere: GIORNO DATI CONTENUTI SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO Produttore: DDT n : Stabilimento: N Attestato di Qualificazione: Commerciante intermedio: N DDT su Attestato: Reti: Qualità acciaio: DATI PRELIEVO Lotto di spedizione: (Quantità) n colata (n lotto) Barre diametri: Tralicci: Altro: Acciaio consegnato in data: Giorno del prelievo : Ora prelievo : Prelievo nominale N barra/ altro Sigla / identificazione campione ( a cura D.L.) Strutture interessate da ciascun prelievo Produttore acciaio Qualità Acciaio Identificazione campioni (a cura Laboratorio) 1 1 2 3 4 2 5 6 7 3 8 9 PROVE RICHIESTE BARRE C.A. TRAZIONE secondo normativa UNI EN 15630-1:2004 PIEGAMENTO secondo UNI EN 15630-1:2004 ULTERIORI PROVE (DA SPECIFICARE) *trattamento di invecchiamento artificiale altro: Il presente verbale viene redatto in triplice copia. Letto firmato e sottoscritto Per la Direzione Lavori: Per il Committente: Per l impresa Esecutrice: Per il Fornitore: Per il Laboratorio: Nome e Cognome Altre persone presenti al prelievo: Firma - 27 -

Allegato n.11 VERBALE DI PRELIEVO IN CANTIERE DI ACCIAIO PRESAGOMATO in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI Cantiere di: VERBALE N Impresa: Direttore Lavori: Direttore di cantiere: Direttore Tecnico di Stabilimento: GIORNO DATI CONTENUTI SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO Centro di Trasformazione: DDT n : Stabilimento: N Attestato di Denuncia attività: Giorni di produzione acciaio presagomato: Attestazione esecuzione prove DATI PRELIEVO Qualità acciaio: Lotto di spedizione: (Quantità) Barre diametri: Acciaio consegnato in data: Giorno del prelievo : Ora prelievo : Altro Prelievo nominale N barra/ altro Sigla / identificazione campione ( a cura D.L.) Strutture interessate da ciascun prelievo Produttore acciaio Qualità Acciaio Identificazione campioni (a cura Laboratorio) 1 1 2 3 4 2 5 6 7 3 8 9 PROVE RICHIESTE BARRE C.A. TRAZIONE secondo normativa UNI EN 15630-1:2004 PIEGAMENTO secondo UNI EN 15630-1:2004 ULTERIORI PROVE (DA SPECIFICARE) *trattamento di invecchiamento artificiale altro: Il presente verbale viene redatto in triplice copia. Letto firmato e sottoscritto Il Direttore di Stabilimento: Per il Committente: Per l impresa Esecutrice: Per il Fornitore: Per il Laboratorio: Nome e Cognome Altre persone presenti al prelievo: Firma - 28 -

Allegato n.12 Cantiere di: VERBALE DI PRELIEVO IN STABILIMENTO DI ACCIAIO PRESAGOMATO in accordo al D.M. 14.01.2008 DATI GENERALI DELEGA D.L. del Impresa: VERBALE N Direttore Lavori: Direttore di cantiere: Direttore Tecnico di Stabilimento: GIORNO DATI CONTENUTI SUL DOCUMENTO DI TRASPORTO Centro di Trasformazione: DDT n : Stabilimento: N Attestato di Denuncia attività: Giorni di produzione acciaio presagomato: Attestazione esecuzione prove: DATI PRELIEVO Qualità acciaio: Lotto di spedizione: (Quantità) Barre diametri: Acciaio consegnato in data: Giorno del prelievo : Ora prelievo : Altro Prelievo nominale N barra/ altro Sigla / identificazione campione ( a cura D.L.) Strutture interessate da ciascun prelievo Produttore acciaio Qualità Acciaio Identificazione campioni (a cura L.T.M.) 1 1 2 3 4 2 5 6 7 3 8 9 PROVE RICHIESTE BARRE C.A. TRAZIONE secondo normativa UNI EN 15630-1:2004 PIEGAMENTO secondo UNI EN 15630-1:2004 ULTERIORI PROVE (DA SPECIFICARE) *trattamento di invecchiamento artificiale altro: Il presente verbale viene redatto in triplice copia. Il Direttore di Stabilimento: Nome e Cognome Letto firmato e sottoscritto Firma - 29 -

Allegato n.13 USI E CONSUETUDINI DELL ACCIAIO PRESAGOMATO Le Camere di Commercio hanno l'obbligo di raccogliere, accertare e revisionare gli usi e le consuetudini connessi alle attività economiche e commerciali (L. 121/1910; r.d. 2011/1934). Questa funzione rientra nell'ambito delle competenze di "regolazione del mercato" attribuite alle Camere di Commercio dalla legge di riforma degli enti camerali (L.580/93). Gli usi sono norme giuridiche non scritte derivanti dal comportamento generale uniforme e costante osservati per un lungo periodo di tempo con la convinzione di ubbidire ad una norma giuridica obbligatoria. L'uso non può né formarsi né essere contrario al disposto della legge stessa, non può quindi essere "contra legem". Nel nostro ordinamento giuridico gli usi sono fonte terziaria, dopo la legge ed i regolamenti. Nel caso di materie regolate da leggi e regolamenti, gli usi hanno efficacia solo se espressamente richiamati (c.d. uso "secundum legem"). Nelle materie non regolate, gli usi sono fonte autonoma (c.d. uso "praeter legem"). Gli usi normativi sono quelli fonti di diritto (art. 1374 Codice Civile), mentre gli usi negoziali o contrattuali (art. 1340 Codice Civile) hanno la funzione di integrare e di interpretare i contratti. La Camera di Commercio raccoglie e registra, oltre agli usi normativi, anche quelli negoziali. La revisione degli usi avviene ogni 5 anni tramite una Commissione Provinciale e diversi Comitati Tecnici. Il Presidente della Commissione è un magistrato di qualifica non inferiore a Consigliere d'appello ed è designato dal Presidente della Corte d'appello. Della Commissione fanno parte rappresentanti delle Associazioni di categoria, degli Ordini professionali ed esperti giuridici. Per ogni settore viene costituito un apposito Comitato Tecnico composto da persone designate dalle Associazioni di categoria e dalle Associazioni dei consumatori. Le funzioni di segretario sono affidate ad un funzionario camerale. La registrazione degli usi si articola in diverse fasi delle quali la pubblicazione rappresenta il momento conclusivo. Da quest'ultimo momento, è possibile utilizzare la raccolta dei fatti e dei comportamenti registrati come fonte di diritto, senza l'obbligo di dimostrare il caso concreto, cioè "fino a prova contraria" (l'art. 9 delle disposizioni sulla legge in generale). La Camera di Commercio di Milano nel realizzare la raccolta degli usi ha sempre cercato di uscire dalla dimensione provinciale, aprendosi al mercato nazionale ed estero. Infatti, essa affronta e, quando opportuno, assorbe fenomeni, prassi contrattuali e comportamenti non agevolmente inseribili negli schemi normativi offerti dalla legge. Il 30 novembre 2010 la Giunta della CCIAA di Milano ha approvato gli USI E CONSUETUDINI DELL ACCIAIO PRESAGOMATO riportati di seguito. - 30 -

USI E CONSUETUDINI DELL ACCIAIO PRESAGOMATO Art. 1 - Conclusione del contratto La fornitura di acciaio presagomato avviene o per forniture occasionali da conseguirsi prevalentemente in un'unica soluzione e con prezzo fisso, o per forniture schedulate e continuative e prevede l aggiornamento periodico del prezzo di vendita. Art. 2 Oggetto del contratto Il contratto solitamente contiene i seguenti dati: - quantità presunta: il peso approssimativo dell acciaio presagomato; - prezzo unitario: prezzo di ogni singola tipologia di acciaio presagomato; - validità del contratto: il contratto ha validità esclusivamente per la tipologia e/o per la quantità presunta di acciaio presagomato e/o il periodo di tempo oggetto di contrattazione; in caso di variazioni significative della quantità (+/- 20%) e/o della tipologia dell acciaio presagomato, il fornitore può chiedere una revisione del prezzo unitario; - validità temporale dei prezzi, se non diversamente specificato per il mese in cui vengono formulati; - il materiale viene consegnato assemblato o in colli; - la merce consegnata all acquirente è solitamente caricata su automezzo; - termini di esecuzione e consegna: il tempo necessario al fornitore per la produzione dell acciaio presagomato e la data entro cui la merce viene consegnata all acquirente. L ordine e il contratto contengono solitamente: tipologia dei presagomati: le diverse tipologie di opere interessate dalla fornitura ( fondazioni, elevazioni, plinti, pile, barre commerciali, diaframmi, pali etc :in alcuni casi si devono specificare gli elaborati di riferimento); oneri a carico totale o parziale del cliente (trasporto, scarico, etc..); rimangono solitamente a carico del cliente gli oneri per: messa a disposizione elaborati progettuali in duplice copia cartacea da consegnare presso la sede di produzione delle armature; aree per lo stoccaggio del materiale in cantiere, apprestamenti e opere provvisionali per la sicurezza; la messa a disposizione dei mezzi con operatore per lo scarico del materiale dai mezzi del fornitore e movimentazioni in ambito nel cantiere; getti di magroni e tracciamento assi per eventuale successiva posa in opera delle armature. Qualora il contratto preveda un aggiornamento automatico del prezzo, l aggiornamento avviene secondo le seguenti modalità: con riferimento alla data di consegna e con riferimento alla materia prima (barre e rotoli d acciaio). Tale aggiornamento riguarda il costo dell acciaio sia nella componente base sia nella componente l extra diametro ; in presenza di tale clausola s incrementa o decrementa il prezzo di vendita, rispetto al prezzo esposto in contratto, in base alle variazioni del listino settimanale dei prezzi all ingrosso emesso dalla Camera di Commercio di Milano/ Brescia per la prima settimana del mese di competenza o sulla media dei quattro valori registrati nel mese. Il nuovo prezzo si applica al material spedito nel mese interessato dall aggiornamento dei prezzi con riferimento alla data di emissione dei corrispondenti documenti di trasporto. In caso di contratti di lunga durata (oltre 24 mesi) potranno essere previste formule di aggiornamento per le componenti di prezzi relative ai costi di lavorazione facendo riferimento a costi standard pubblicati dalla Camera di Commercio in cui ha sede il cantiere. Art. 3 Requisiti della merce - tolleranze Si intendono per acciaio presagomato gli elementi strutturali derivanti da elementi base (barre o rotoli, reti, etc ) direttamente impiegabili in opere in cemento armato quali elementi saldati e/o presagomati (staffe, ferri piegati, barre provenienti da rotolo raddrizzato tagliate a misura, etc..) o preassemblati (gabbie di armatura), pronti per la messa in opera. L insieme degli elementi preassemblati, presagomati vengono definiti anche armatura. La presagomatura, viene eseguita da un centro di trasformazione in possesso dell attestato di denuncia di attività presso il Servizio Tecnico Centrale. Il materiale finito è marchiato con l apposizione di un cartellino identificativo riportante il logo del Centro di Trasformazione, così come riportato sull attestato di denuncia di attività presso il Servizio Tecnico Centrale. Le imperfezioni di produzione, quali mancata complanarità, disuguaglianza angolare, ingombro delle sagome e lunghezze dei ferri variabili, sono tollerate se non compromettono il corretto montaggio del materiale. Il peso dell acciaio presagomato è quello risultante dalla contabilità dei disegni esecutivi, calcolando la lunghezza dei singoli lati nel loro ingombro esterno massimo.1 In alternativa al peso teorico le quantità contabilizzare delle armature - 31 -