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PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA' DI VOLONTARIATO PER I MIGRANTI RICHIEDENTI LO STATUS DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE OSPITI NELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA DEL TERRITORIO DELL AMBITO SOCIALE 8 SOGGETTI COINVOLTI: - Prefettura di Ancona - Ambito Territoriale Sociale n. 8 - Comuni dell Ambito Sociale Territoriale n. 8 - Croce Rossa Italiana - CGIL Senigallia - CISL Senigallia - UIL Senigallia - Fondazione CARITAS Senigallia - Vivere Verde Onlus - ACADS - Ass. Culturale Donne Subsahariane - Hotel Lory Senigallia - Hotel alle Terrazze PREMESSO CHE: - A partire dai primi mesi del 2014 si sono susseguiti significativi flussi migratori di cittadini stranieri provenienti dai Paesi del Nord e del Centro Africa nonché dai Paesi del Mediterraneo orientale, che sono giunti sulle coste italiane; - I migranti, successivamente alle prime fasi di soccorso ed accoglienza, attesa la consistenza numerica, sono stati ospitati, sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale, in strutture temporanee a ciò adibite presenti anche in questa provincia ed in particolare nel territorio dell Ambito Sociale Territoriale n. 8; 1

- il fenomeno della migrazione, nella sua consistenza numerica e con una irregolarità di flusso, tende a manifestarsi in maniera sempre più continuativa e meno episodica, tanto da rendere opportuno un programma di attività che possono essere organizzate secondo uno schema ripetibile e stabile, evitando di disperdere energie preziose alla ricerca di interventi non significativi rivolti ai migranti; - la promozione dei diritti di cittadinanza e dell inclusione sociale dei cittadini stranieri e di tutti coloro che si trovano a vivere condizioni di marginalità o di esclusione rappresenta un valore guida per le politiche nazionali, dell Amministrazione regionale e degli Enti Locali del territorio dell ATS 8 da realizzarsi attraverso il contributo e la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali presenti sul territorio; - attraverso lo sviluppo di adeguati processi di integrazione si favorisce la crescita della coesione sociale e si contribuisce alla prevenzione e al superamento delle cause dei conflitti; - si ritiene pertanto strategico dare avvio anche ad azioni di valore sociale culturale che siano di utilità ai migranti stessi, favorendo la loro integrazione con le realtà territoriali e che contemporaneamente permettano di promuovere il dialogo interetnico ed interreligioso con il territorio ospitante, utile ad accrescere la sensibilizzazione del contesto sociale e la cultura dell accoglienza per ridurre e contrastare le errate percezioni sulla sicurezza urbana; Considerato che: - sono state presentate istanze alla competente Questura di Ancona e sono in corso le procedure previste dalla normativa per ottenere il riconoscimento della protezione internazionale presso la competente Commissione Territoriale; - nelle more della definizione della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale appare pertanto di fondamentale importanza, in un ottica di integrazione, costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti vengono accolti anche attraverso attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività ospitante; Preso atto che: - i rappresentanti delle associazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale in epigrafe indicati - fermo restando quanto stabilito dalle finalità contenute nei propri Statuti hanno manifestato la volontà di collaborare, nell'ambito dei servizi finalizzati all'integrazione, per il buon esito dell'iniziativa attraverso azioni per favorire il massimo coinvolgimento dei migranti; 2

Richiamati: - La Legge 11 agosto 1991, n. 266: Legge quadro sul volontariato e successive modificazioni; - Il D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286: Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e successive modificazioni; - Il D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero,, a norma dell art. 1, comma 6, del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 ; - La Legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e successive modifiche; - Il D.Lgs. 19 novembre 2007, n. 251, recante attuazione della direttiva 2004/83/CE recante minime dell attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta; - Il D.Lgs. 21 febbraio 2014, n. 18: Attuazione della direttiva 2011/95/UE recante norme sull attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta ; - la circolare del Ministero dell'interno, Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione, protocollo n. 14290 del 27 novembre 2014 stimola gli enti territoriali e locali a porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di passività dei migranti ospitati attraverso lo svolgimento di attività di volontariato; - La Legge Regione Marche 30 maggio 2012, n. 15 Norme per la promozione e la disciplina del volontariato ; - Gli artt. 14 e succ. del codice civile recanti disposizioni sulle associazioni, riconosciute e non, sulle fondazioni e sui comitati; - Vista l intesa sottoscritta in sede di Conferenza Unificata del 10 luglio 2014; 3

- La Circolare del Ministero dell Interno Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione Direzione Centrale dei Servizi Civili per l Immigrazione e l Asilo Politico del 1 dicembre 2014, ad oggetto: Attività di volontariato svolte dai migranti ; - Vista la nota della Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Ancona Prot. N. 3277 Area IV del 20.01.2015, di oggetto: Attività di volontariato svolte dai migranti ; TUTTO CIO VISTO E CONSIDERATO LE PARTI SOTTOSCRIVONO E CONVENGONO QUANTO SEGUE ARTICOLO 1 Premesse Le premesse costituiscono parte integrante del presente Protocollo ARTICOLO 2 Oggetto e finalità Le parti concordano sulla necessità di attivare una reciproca collaborazione al fine di favorire la realizzazione di percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti inseriti dalla Prefettura di Ancona nelle strutture di accoglienza del territorio dell ATS 8 gestite da soggetti individuati nell'ambito di rapporti convenzionali dalla Prefettura stessa (di seguito nominati Soggetti gestori ). Tali percorsi dovranno permettere ai migranti di conoscere ed integrarsi nel contesto sociale che li ospita, attraverso lo svolgimento di attività di volontariato finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e/o di pubblico interesse (non a fini di lucro) che consentano di acquisire un ruolo attivo, partecipe e che restituiscano loro dignità. Le attività sono svolte a favore della collettività territoriale ospitante, contribuendo a conseguire un bene e un valore di natura altamente sociale per le Comunità e per i territori in cui esse vengono realizzate. Pertanto tali attività dovranno inserirsi nei contesti di carattere civile, sociale, educativo, ambientale, sportivo e culturale, che non richiedono particolari forme di specializzazione e comunque nel rispetto delle capacità, attitudini, professionalità ed intenzioni della persona straniera migrante. 4

Le attività svolte non dovranno essere in nessun modo sostitutive di attività svolte precedentemente da lavoratori subordinati direttamente o indirettamente assunti o appaltati o subappaltati e/o esternalizzati. ARTICOLO 3 Requisiti per l'attività di volontariato Le parti concordano che l'attività di volontariato di cui all'articolo 2 possono essere svolte dai cittadini stranieri accolti nelle strutture che: - Abbiano presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale presso la competente Commissione Territoriale; - Abbiano sottoscritto il patto di volontariato allegato, che costituisce parte integrante del protocollo; ARTICOLO 4 Modalità di attivazione e svolgimento dell'attività di volontariato I Comuni dell ATS 8, attraverso l attività di coordinamento espletata dall Ufficio Comune per l esercizio associato della funzione sociale, d intesa con i soggetti gestori e le Associazioni di Promozione Sociale, individuano le attività di volontariato che possono essere svolte dai migranti e curano la predisposizione di un progetto descrittivo delle attività da proporre agli stessi tra quelle proposte dai singoli Comuni, dandone comunicazione alla Prefettura. Ai migranti coinvolti nell'attività di volontariato dovranno essere assicurati: - l'orientamento verso le varie attività che è possibile svolgere; - la formazione necessaria affinché possano svolgere le attività previste; - un'adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni; - eventuali strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale per l'esercizio delle attività previste. Le attività di volontariato cui potrà essere coinvolto il migrante dovranno principalmente inserirsi nel contesto delle attività di carattere civile e dei servizi alla collettività che non richiedono specializzazione e comunque secondo le capacità, attitudini, professionalità ed intenzioni del migrante. Tali attività e prestazioni dovranno essere rese con la supervisione di un tutor appartenente ad uno dei soggetti sottoscrittori del presente protocollo al fine di garantire la massima realizzazione delle potenzialità educative formative del progetto approvato. 5

ARTICOLO 5 Impegni delle parti Oltre a quanto già previsto negli articoli precedenti, le parti sottoscrittrici si impegnano a dare attuazione al presente protocollo secondo le seguenti modalità. I soggetti gestori delle strutture e le associazioni anche attraverso le proprie organizzazioni rappresentative - si impegnano a: - favorire la reciproca collaborazione e promuovere azioni finalizzate al maggior coinvolgimento possibile di istituzioni e altre associazioni per la realizzazione degli obbiettivi del presente Protocollo. - individuare tra tutti i soggetti ospitati presso le proprie strutture le persone migranti disponibili a svolgere attività di volontariato mediante attività di mediazione culturale. - attivarsi per lo svolgimento delle attività di volontariato da parte dei migranti secondo quanto previsto dall'articolo 4 e fornire adeguata copertura assicurativa dei migranti volontari contro gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi sollevando i Comuni da qualsiasi responsabilità per danni conseguenti alle attività oggetto del presente protocollo, così come previsto dall art. 4 comma 1 e art. 7 comma 3, della legge n. 266/1991 e dall art. 30 della legge n. 383/2000; - fornire la formazione necessaria affinché i migranti volontari possano attendere alle attività previste; - garantire la presenza di tutor al fine di assicurare la realizzazione dei progetti e delle attività programmate che affianchi e coordini i soggetti volontari nelle attività previste, nonché curi la verifica costante delle attività e la predisposizione di report periodici da trasmettere ai soggetti interessati. La Croce Rossa Italiana si impegna ad organizzare corsi specifici per i migranti volontari nel settore delle attività di Protezione Civile onde formare gli stessi per interventi che si dovessero rendere necessari ed utili. I Comuni dell Ambito Sociale Territoriale n. 8 si impegnano a: - dotare i migranti, nell ambito delle attività svolte, di idonei strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale per l esercizio delle attività al fine di ridurre al minimo qualsivoglia rischio per la propria ed altrui incolumità; - dotare i migranti, nell ambito delle attività svolte, di idonei strumenti, se necessari, affinché sia riconoscibile lo svolgimento da parte degli stessi dell attività di volontario; - fornire personale tecnico che coordini e sovrintenda l attività dei migranti volontari per la realizzazione dei progetti da attuare; 6

- assicurare, con il supporto dell Ufficio Comune Esercizio Associato Funzione Sociale - il monitoraggio complessivo della realizzazione di quanto previsto dal presente protocollo e trasmettere alla Prefettura di Ancona i dati inerenti il numero dei migranti volontari impegnati in attività di volontariato, nonché le tipologie di attività svolte. Le organizzazioni sindacali condividono l intesa e contribuiscono a promuoverla e sostenerla. ARTICOLO 6 Coordinamento e promozione delle attività L Ufficio Comune coordina la progettazione delle iniziative, il confronto e lo scambio di informazioni nonché per la promozione di strategie di intervento congiunte e di buone prassi, facendo costantemente riferimento alla Prefettura di Ancona. Articolo 7 Monitoraggio La Prefettura cura il monitoraggio della presente intesa, anche convocando, se occorre, un tavolo tecnico di coordinamento. Articolo 8 Durata La durata del Protocollo è concordemente stabilita in anni uno, a decorrere dalla data di sottoscrizione del protocollo stesso e si intende rinnovata tacitamente, salvo interventi legislativi che modifichino le norme vigenti ed il recesso delle parti formalmente comunicato. È possibile la successiva adesione di ulteriori soggetti alla presente intesa mediante sottoscrizione della stessa. Tale adesione verrà notificata ai fini della formale accettazione a tutti i firmatari del presente atto. 7

Art. 9 Modifiche ed integrazioni Eventuali modifiche al presente protocollo dovranno essere concordate tra le parti sottoscrittrici attraverso l'approvazione e la sottoscrizione di un successivo atto integrativo. Ancona, lì 16 ottobre 2015 PREFETTURA DI ANCONA AMBITO SOCIALE TERRITORIALE N. 8 COMUNE DI SENIGALLIA COMUNE DI ARCEVIA COMUNE DI BARBARA COMUNE DI CASTELLEONE DI SUASA COMUNE DI CORINALDO COMUNE DI OSTRA COMUNE DI OSTRA VETERE COMUNE DI SERRA DE CONTI COMUNE DI TRECASTELLI CROCE ROSSA ITALIANA CGIL CISL UIL FONDAZIONE CARITAS VIVERE VERDE ONLUS ACADS ASS. CULTURALE DONNE SUBSAHARIANE HOTEL LORY SENIGALLIA HOTEL ALLE TERRAZZE SAS 8

PATTO DI VOLONTARIATO Io sottoscritto nato in il attualmente ospitato presso la struttura sita in Con l assistenza di un mediatore culturale DICHIARO 1. Di aver presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale in data ; 2. Di voler continuare in un percorso di integrazione al fine di conoscere questo contesto sociale, anche attraverso un attività di volontariato da rendere a favore della collettività che mi ospita; 3. Di aver deciso di aderire in maniera LIBERA e VOLONTARIA, ad una associazione e/o organizzazione di volontariato; 4. Di impegnarmi a rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppi, secondo le indicazioni che mi saranno date dall Associazione e/o Organizzazione cui ho aderito e dell educatore e/o dal tecnico che seguirà il corretto svolgimento delle attività che mi saranno richieste; 5. Di essere consapevole che l attività svolta non costituisce attività lavorativa e pertanto non comporterà compensi né diretti né indiretti, né diritto al versamento degli oneri previdenziali ed assistenziali. DICHIARO Altresì, in piena consapevolezza e libertà, si sottoscrivere il presente patto di volontariato., lì Il sottoscritto Il Mediatore culturale (nome e cognome)