Integrazioni al SIA CTE Marghera Levante: Modello di Dispersione in Atmosfera del Vapore Acqueo in uscita dalla Torre di Raffreddamento

Documenti analoghi
Valutazione dell impatto sulla qualità dell aria per diversi scenari di utilizzo della biomassa per scopi energetici.

Focus Valutazione degli impatti in atmosfera

CENTRALE DI MARGHERA LEVANTE Progetto di rifacimento con miglioramento ambientale REPORT DI CALCOLO EMISSIONI IN ATMOSFERA

CENTRALE DI PRESENZANO. Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR).

Allegato 1A. Descrizione del Sistema di Modelli CALPUFF e Impostazioni di Calcolo Utilizzate

RELAZIONE TECNICA. Valutazione Area di impatto - Incendio Raffineria Eni Taranto. Data 5/06/2011

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale

Progetto A.G.I.R.E. P.O.R. Sala Palazzo Comunale Gioia Tauro

Cementeria di Monselice

SEA-RT 10/17 Cinisello Balsamo, Maggio SERVIZI TERRITORIO srl Via Garibaldi, Cinisello Balsamo MI Tel.

18 gennaio luglio 2007

MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO

PROGETTO DI AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DELLA CENTRALE DI PRESENZANO REPORT DI CALCOLO EMISSIONI IN ATMOSFERA

STUDIO DI IMPA SULLA QUALITÀ TERMOVALORIZZATORE LOCALIZZATO DELL ARIA DELLE EMISSIONI DEL NEL COMUNE DI VALMADRERA (LC)

Ecomondo 2013 Applicazione di un modello lagrangiano a particelle per la dispersione degli odori per superare i limiti di CALPUFF.

ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO

Valutazione dell impatto sull atmosfera ed ottimizzazione delle attività di controllo di inceneritori con l ausilio di modelli numerici

utilizzano i dati relativi ad una sola stazione a terra e quelli che utilizzano due stazioni a terra più i profili verticali RASS e SODAR.

7 VALUTAZIONE DELLA DIFFUSIONE DEGLI INQUINANTI DI ORIGINE INDUSTRIALE NELLA ZONA DI CERASOLO AUSA IN PROVINCIA DI RIMINI

INDICE 1 INTRODUZIONE 1 2 DATI METEO CLIMATICI CLIMATOLOGIA GENERALE DATI UTILIZZATI NELLE SIMULAZIONI MODELLISTICHE 4

m_amte.dva.registro UFFICIALE.I

Questi indicatori sono stati elaborati in relazione al territorio della Provincia di Ravenna.

GIUGNO 2003 OPERATORI. Gianluca Coppari Mauro Fabbretti

Modelli Lagrangiano Puff

IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

La modellistica di dispersione ad alta risoluzione per lo studio dell'impatto delle navi crociera e passeggeri nella città di Venezia

(Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC)

Situazione meteorologica

La dispersione di contaminanti a seguito dell incendio della discarica di Bellolampo a Palermo

La modellistica diffusionale applicata alle emissioni delle acciaierie. Ing. Giordano Pession (ARPA VdA)

Elaborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto S.S.A. Sistema Complesso Qualità dell Aria, Rumore, CEM Pag.

STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE MEDIANTE SIMULAZIONE DELLA DISPERSIONE ATMOSFERICA

Doc. SICS 194 Studio di Impatto Ambientale Campo Gas ELETTRA INDICE

INDICE CAPITOLO 9 9 SALUTE PUBBLICA 2

VALUTAZIONE DEL CARICO TERMICO

Piano di Caratterizzazione Integrativa Area E3 Esterna. The world s leading sustainability consultancy

Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima. PROGETTO VIS_VG_VdA

Valutazione della rumorosità generata dall Aeroporto Galileo Galilei di Pisa

Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC - Fase 2: Confronto tra risultati numerici e risultati sperimentali

Allegato C. Ricadute PM 2,5, HCl, HF e Metalli. (Integrazioni gassificatore - Punto 1)

Allegato al protocollo ARPAT n del 07/03/2017

ALLEGATO J ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

ALLEGATO 9: ANALISI DI DIFFUSIONE-DISPERSIONE NELL IMPIANTO DI RIGASSIFICAZIONE GNL

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

RELAZIONE TECNICA. Valutazione Area di impatto - Incendio Tubificio ILVA Taranto. Data 21/03/2012

Valutazione della rumorosità generata dall Aeroporto Galileo Galilei di Pisa

Monitoraggio Laguna di Orbetello

Figura 1: ubicazione del laboratorio mobile all interno dell area di competenza dell istituto; cerchiata l area di posizionamento.

INDICE PREMESSA INTEGRAZIONI RELATIVE ALLO STUDIO DIFFUSIONALE Dati di input Mappe di ricaduta... 7

Cos è? L Osservatorio Aria è una struttura di progettazione e di servizio per le problematiche dell inquinamento atmosferico nella regione Veneto

Monitoraggio Laguna di Orbetello

Il sistema modellistico NINFA per la qualità dell aria

ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA. Committente: V I A D O N I Z E T T I, 2 2 / F E R M I G N A N O ( P U )

6. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE CALCOLO PSICROMETRICO DEL SOGGIORNO-PRANZO

Monitoraggio Laguna di Orbetello

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITÀ DELL ARIA A SEGUITO DEGLI INCENDI SUL M.TE VESUVIO LUGLIO 2017

1. PREMESSA 3 2. DATI METEOROLOGICI 3 3. EMISSIONI IN ATMOSFERA CONSIDERATE 5 4. DESCRIZIONE DELLA FILIERA MODELLISTICA 5

Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata Viale Oxford, Roma

18 gennaio luglio 2007

Dalla scala regionale alla microscala: accoppiamento di un modello fotochimico euleriano a un modello gaussiano di dispersione atmosferica

Monitoraggio Laguna di Orbetello

Perché simulare la qualità dell'aria? Qualche esempio applicativo

Quadro di riferimento ambientale. Rumore - Campagna fonometrica. Aeroporto internazionale di Lamezia Terme Piano di sviluppo aeroportuale

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE

Valutazione modellistica ricaduta al suolo delle emissioni in atmosfera da impianti a biomasse

PARERE TECNICO ARPA S.R.B VODAFONE MI3370A GSM MI 5844B UMTS LIMBIATE CENTRO via Generale Cantore Limbiate (MB)

RUBELLI SpA CUCCIAGO - Via del Pozzo, 4 p.iva STABILIMENTO CUCCIAGO - Via del Pozzo, 4

Centrale Elettrica a ciclo combinato nel sito della ex-cartiera di Lama di Reno, Comune di Marzabotto (BO)

Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano di lottizzazione Convenzionata (PdLC) in zona omogenea B4

Sistema Nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore. Rapporto sugli effetti dell ondata di calore

CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA COMUNE DI TORCHIAROLO

Risultati di uno studio multi-sorgente della qualità dell aria nell area urbana della Spezia tramite modello numerico diffusionale

OSSIDATORE TERMICO RIGENERATIVO

ANALISI MODELLISTICA della DISPERSIONE ATMOSFERICA. di INQUINANTI EMESSI sul TERRITORIO BRESCIANO

Metodi numerici per l'analisi della ventilazione e delle sollecitazioni strutturali in caso di incendi in galleria.

RETE EDISON DI ALTOMONTE

3.2 AMBIENTE IDRICO (14, 20)

ALLEGATO 7 AGGIORNAMENTO STUDIO DI RICADUTA EMISSIONI IN ATMOSFERA

Figura 1: ubicazione del laboratorio mobile all interno dell area di competenza dell istituto; cerchiata l area di posizionamento.

Relazione Tecnica. Allegato n 1. Autorizzazione Integrata Ambientale CENTRALE DI COGENERAZIONE. IMPIANTO DI POST COMBUSTIONE DEL CHP3 (Camino n 3)

NO X. Valore medio annuale Scenario 3. Incremento solo intervento di variante nel breve periodo

Premessa Dati elaborati Principali risultati delle misure di qualità dell aria

Come completamento del mio corso di studi in Ingegneria Energetica ho avuto

Monitoraggio Laguna di Orbetello

Incontro informativo

MISURE PRESTAZIONALI DEI VENTILATORI ESISTENTI DA EFFETTUARE IN FASE PREVENTIVA ALLA FORNITURA

Committente: GRUPPO MASTROTTO SpA. Località: Data: Giugno Autori: Dr. Luca Tonello

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA. - Laboratorio Mobile - Comune di Guastalla

Venice LNG S.p.A. Marghera, Italia

GE O&G Nuovo Pignone

Valutazione della rumorosità generata dall Aeroporto Galileo Galilei di Pisa

Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero

air protection technology

ATTIVITA 5 Modellistica

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

VALUTAZIONE PREVISIONALE DELL IMPATTO ACUSTICO

Valutazione della rumorosità generata dall Aeroporto Galileo Galilei di Pisa

Stima delle emissioni di VOC e studio di dispersione atmosferica- Deposito costiero idrocarburi di Brindisi. Brundisium S.p.A.

dove Q è l intensità della fonte lineare; u è la velocità del vento; σy, σz sono i parametri di Il modello utilizzato: CALINE 4

Transcript:

RAPPORTO Edison S.p.A. Integrazioni al SIA CTE Marghera Levante: Modello di Dispersione in Atmosfera del Vapore Acqueo in uscita dalla Torre di Raffreddamento ERM sede di Milano Via San Gregorio, 38 I-20124 Milano T: +39 0267440.1 F: +39 0267078382 www.erm.com/italy

Edison S.p.A. Integrazioni al SIA CTE Marghera Levante: Modello di Dispersione in Atmosfera del Vapore Acqueo in uscita dalla Torre di Raffreddamento 22 aprile 2008 Rif. 0082992 Questo documento è stato preparato da Environmental Resources Management, il nome commerciale di ERM Italia S.p.A., con la necessaria competenza, attenzione e diligenza secondo i termini del contratto stipulato con il Cliente e le nostre condizioni generali di fornitura, utilizzando le risorse concordate. ERM Italia declina ogni responsabilità verso il Cliente o verso terzi per ogni questione non attinente a quanto sopra esposto. Questo documento è riservato al Cliente. ERM Italia non si assume alcuna responsabilità nei confronti di terzi che vengano a conoscenza di questo documento o di parte di esso. Paolo Picozzi Project Director Paola Bertolini Project Manager

INDICE 1 INTRODUZIONE 1 2 CARATTERISTICHE DEL CODICE DI CALCOLO 2 3 CONDIZIONI DI SIMULAZIONE 3 3.1 DOMINIO DI CALCOLO 3 3.2 CARATTERISTICHE METEOROLOGICHE 6 3.3 SCENARIO EMISSIVO 7 4 RISULTATI 10 4.1 TEMPERATURA DI USCITA DEL VAPOR ACQUEO DALLA TORRE DI RAFFREDDAMENTO 10 4.2 VARIAZIONI DI TEMPERATURA INDOTTE DALLA TORRE AI RECETTORI 11 5 CONCLUSIONI 14

1 INTRODUZIONE Il presente Documento è stato redatto per fornire integrazioni e chiarimenti in merito alla procedura di VIA per l installazione di una nuova torre di raffreddamento nella Centrale esistente di Marghera Levante, ubicata nella Seconda Zona Industriale di Marghera, in comune di Venezia, regione Veneto. Il Punto 3 della richiesta di chiarimenti effettuata da parte del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (DSA -2008-0008629 del 28/03/2008) prevede le seguenti attività: Predisporre un modello di dispersione in atmosfera definendo le temperature in uscita del vapore acqueo. In risposta alla richiesta si è provveduto alla realizzazione di uno studio al fine di simulare la dispersione del vapore acqueo in uscita dalla torre di raffreddamento e di valutarne i possibili impatti in corrispondenza di una griglia di recettori posti nell area intorno al sito. A tal fine è stato utilizzato un adeguato codice di calcolo che potesse simulare le dinamiche caratteristiche delle torri di raffreddamento; la scelta è ricaduta sul modello CALPUFF il quale è dotato di specifici processori appositamente sviluppati per valutare queste tipologia di impatti. Nei successivi Capitoli dello Studio si riporta: nel Capitolo 2 la descrizione del modello utilizzato; nel Capitolo 3 le condizioni meteo e lo scenario emissivo simulato; nel Capitolo 4, i risultati che fanno riferimento ai seguenti aspetti: definizione delle temperature di uscita del vapor acqueo dalla torre di raffreddamento; impatti sull ambiente, in termini di variazione di temperatura indotti dalla dispersione in atmosfera del vapore acqueo prodotto dalla torre di raffreddamento. 1

2 CARATTERISTICHE DEL CODICE DI CALCOLO Il modello di dispersione lagrangiano a puff CALPUFF è attualmente inserito dall Agenzia Statunitense per l Ambiente U.S. EPA (United States Enviromental Protection Agency) nell Allegato A della Guideline on Air Quality Models e proposto dall APAT (Agenzia per la Protezione dell'ambiente e per i Servizi Tecnici) nella Guida ipertestuale alla scelta dei modelli di dispersione nella valutazione della qualità dell aria (http://www.smr.arpa.emr.it/ctn/). Il modello, sviluppato dalla Sigma Research Corporation, ora parte di Earth Tech Inc., con il contributo di California Air Resources Board (CARB), è stato qui utilizzato nella versione 6.112. In particolare, in funzione dello specifico obiettivo del presente Studio, si è utilizzato il modulo denominato FOG, il quale è stato appositamente sviluppato dall ASG (Atmospheric Studies Group) al fine di valutare gli impatti generati sull ambiente circostante dalle torri di raffreddamento. La catena modellistica che innesta gli applicativi del modulo FOG nel modello CALPUFF è di seguito riportata e prevede l utilizzo di due specifici processori che operano a monte e a valle del modello di calcolo. In dettaglio: Il processore CTEMIS (Cooling Tower Emission) ricostrusce lo scenario emissivo in funzione delle caratteristiche tecniche della torre di raffreddamento e delle condizioni metereologiche. Lo scenario emissivo considerato è stato tradotto in un file di input che fornisce informazioni ora per ora sul vapore immesso in atmosfera. In particolare vengono definite variabili emissive quali la temperatura d uscita [K], la velocità d uscita [m/s], il tasso di emissione di H 2O [g/s] e l eccesso di temperatura [Km³/s]. Il modello CALPUFF simula la dispersione del vapore acqueo in atmosfera in base allo scenario emissivo definito da CTEMIS; Il post-processore POSTRM2 elabora i file di output ottenuti dalla simulazione eseguita con CALPUFF in un formato utile per la presentazione dei risultati. È così possibile per ogni recettore selezionato, ricavare informazioni sulle differenze di temperatura indotte dalla torre di raffreddamento. 2

3 CONDIZIONI DI SIMULAZIONE Come previsto dal progetto e riportato nello Studio di Impatto Ambientale, la torre di raffreddamento funzionerà per un periodo di 5 mesi all anno, nei mesi estivi, da maggio a settembre. E stata quindi effettuata una simulazione per il suddetto periodo considerando le condizioni meteorologiche occorse nell anno 2006. E stato scelto il 2006 in quanto i dati meteorologici registrati durante quest anno sono i più recenti e completi disponibili presso l EZI (Ente Zona Industriale di Porto Marghera Centro Elaborazione Dati Rete Antinquinamento) con misurazioni orarie delle variabili meteorologiche necessarie alla simulazione. Nella costruzione dello scenario emissivo descritto nel 3.3, al fine di porsi in condizioni di simulazione conservative, la torre di raffreddamento è stata considerata operativa alla massima capacità per tutto il periodo di simulazione, pari a 153 giorni. Tale assunzione risulta conservativa in quanto tali impianti abitualmente marciano a pieno regime durante le ore diurne, in cui la richiesta energetica è superiore, mentre il carico viene ridotto durante le ore notturne a fronte di una minore domanda di energia elettrica dalla rete. In tali condizioni la quantità di vapore prodotta dal ciclo termico che è necessario condensare diminuisce sensibilmente; di conseguenza anche il carico termico che la torre di raffreddamento deve smaltire risulta essere inferiore a quello previsto alla massima capacità produttiva. Ciò si traduce necessariamente in un più moderato regime di funzionamento della torre. 3.1 DOMINIO DI CALCOLO Il progetto della torre oggetto di questo Studio prevede la sua ubicazione nella zona nord dell impianto esistente. La modalità FOG con cui si è utilizzato il modello CALPUFF, descritta nel precedente Capitolo 2, consente di calcolare gli impatti generati dalle torri di raffreddamento in corrispondenza di recettori discreti opportunamente distribuiti nell intorno dell impianto. Sono quindi stati individuati 64 recettori discreti coincidenti con i nodi di una griglia di 3,5 km X 3,5 km con passo di cella pari a 500 m centrata sull impianto. 3

La scelta della dimensione e del passo della griglia di simulazione è stata fatta in base a alla necessità di avere una maglia sufficientemente fitta di recettori nell area intorno al sito. Inoltre da una prova di sensitività, effettuata ponendo recettori ad una maggiore distanza dalla torre di quella coperta dalla griglia, si è notato che gli effetti indotti dalla torre stessa diventavano del tutto trascurabili. Tutti i recettori sono stati posizionati ad un altezza sul piano di campagna pari a 2 m. In Figura 3.1a è presentata l ubicazione rispetto all impianto dei recettori selezionati. Il numero identificativo di ogni recettore presente nella Figura 3.1a corrisponde a quello riportato nelle Tabelle del Capitolo 4 dove vengono presentati i risultati. 4

Figura 3.1a Dominio di Calcolo 5

3.2 CARATTERISTICHE METEOROLOGICHE Il modello di calcolo necessita di un dettagliato input meteorologico che riporti con cadenza oraria le seguenti variabili meteorologiche, registrate presso centraline meteo rappresentative delle situazioni meteorologiche presenti nel dominio di calcolo: Velocità e direzione del vento; Temperatura dell aria; Umidità Relativa; Classe di stabilità atmosferica; Altezza di rimescolamento. Nell area di studio è attiva una rete di monitoraggio meteorologica gestita dall EZI (Ente Zona Industriale di Porto Marghera Centro Elaborazione Dati Rete Antinquinamento). In Figura 3.2a sono riportate le due centraline dell EZI più vicine al sito le quali monitorano congiuntamente tutte le grandezze meteorologiche, ad eccezione dell altezza di rimescolamento, necessarie al modello di simulazione impiegato. 6

Figura 3.2a Ubicazione delle Centraline di Monitoraggio Meteorologico EZI (Ente Zona Industriale di Porto Marghera), in Blu l Area del Sito Fonte EZI (http://www.entezona.it) Non essendo disponibile il dato relativo all altezza di rimescolamento si è provveduto a valutare ora per ora in base alle condizioni meteorologiche (stabilità atmosferica, velocità del vento e temperatura dell aria) ed emissive (geometria della torre, temperatura e velocità di uscita dei fumi) l altezza massima raggiunta dal flusso di vapore acqueo in uscita dalla torre. L altezza di rimescolamento è stata quindi imposta, in via conservativa, di poco superiore a tale altezza. 3.3 SCENARIO EMISSIVO Le torri di raffreddamento, schematicamente rappresentate in Figura 3.3a, sono strutture cilindriche percorse dal basso verso l alto da una corrente di aria movimentata da un apposito ventilatore. 7

L acqua calda proveniente dal condensatore del vapore, ridotta in gocce da appositi frantumatori del getto, cade all interno della torre dall alto verso il basso. L acqua calda viene così raffreddata dall aria. Parte del calore ceduto dall acqua determina un innalzamento della temperatura dell aria. La rimanente parte del calore determina un intensa vaporizzazione di parte dell acqua. L aria esce quindi dalla torre più calda e più ricca di umidità di quanto vi entri. Il vapore prodotto fuoriesce dalla parte superiore della torre, trascinato dall aria. Appena uscito dalla torre il vapore è soggetto ad una parziale condensazione, che determina un ulteriore aumento della temperatura dell aria. Figura 3.3a Rappresentazione Schematica di una Torre di Raffreddamento Lo scenario emissivo simulato prevede una torre di raffreddamento a umido costituita da 16 celle. La torre di raffreddamento è dimensionata necessariamente per la totalità dell acqua scaricata dai condensatori (canale di scarico dei condensatori con portata complessiva pari a circa 47.000 m 3 /h) ed è previsto un carico termico pari a 520 MW. Nella Tabella 3.3a si riportano tutte le caratteristiche della torre introdotte nel modello ai fini della simulazione. Tabella 3.3a Scenario Emissivo Caratteristica Valore Numero di celle della torre 8 + 8 8

Caratteristica Valore Altezza singola cella 17,25 m Diametro singola cella 9,15 m Altezza sul livello del mare 3,3 m s.l.m. Carico Termico 1.11E08 BTU/h Velocità di uscita (1) ~ 7,50 m/s (1) Le portate tal quali e di conseguenza le velocità variano in base alla temperatura e all umidità relativa dell aria 9

4 RISULTATI Il presente Studio ha portato, come da richiesta del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (DSA -2008-0008629 del 28/03/2008), ai seguenti risultati: definizione delle temperature di uscita del vapor acqueo dalla torre di raffreddamento sulla base delle condizioni di esercizio ipotizzate e delle condizioni meteorologiche registrate nel periodo maggio settembre del 2006. Tali risultati sono presentati in forma grafica nel successivo Paragrafo 4.1; impatti sull ambiente, in termini di variazioni di temperatura indotti dalla dispersione in atmosfera del vapore acqueo prodotto dal funzionamento della torre. Questi risultati sono presentati nelle Tabelle del successivo Paragrafo 4.2. Gli identificativi dei recettori nelle Tabelle presenti in questo Capitolo fanno riferimento a quelli rappresentati in Figura 3.1a. 4.1 TEMPERATURA DI USCITA DEL VAPOR ACQUEO DALLA TORRE DI RAFFREDDAMENTO In Figura 4.1a si riporta l andamento della temperatura di uscita dell effluente calcolata dal processore CTEMIS durante il periodo di funzionamento della torre. Figura 4.1a Distribuzione Oraria nel Periodo di Simulazione delle Temperature dell'effluente all'uscita della Torre 10

Le temperature di uscita dell effluente variano a seconda delle condizioni meteo ambientali in un intervallo compreso fra i 27 e i 38 C con una media sul periodo estivo di circa 33 C. 4.2 VARIAZIONI DI TEMPERATURA INDOTTE DALLA TORRE AI RECETTORI L immissione di evaporato in atmosfera comporta un cambiamento di temperatura nell ambiente circostante. La temperatura di uscita dell effluente dalla torre risulta essere infatti diversa da quella dell ambiente. Nelle Tabelle 4.2a,b si riporta per ogni recettore la variazione di temperatura, espressa in gradi Fahrenheit e Celsius, indotta dal funzionamento della torre oggetto di questo studio. 11

Tabella 4.2a Variazioni di Temperatura Indotte dalla Torre ai Recettori 1-32 Recettore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 T [ C] T [ F] 5,6 - **** 10,0 - **** 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,3-5,6 9,5-10,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5-5,3 9,0-9,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,7-5 8,5-9,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,4-4,7 8,0-8,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,2-4,4 7,5-8,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,9-4,2 7,0-7,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,6-3,9 6,5-7,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,3-3,6 6,0-6,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,1-3,3 5,5-6,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,8-3,1 5,0-5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,5-2,8 4,5-5,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,2-2,5 4,0-4,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,9-2,2 3,5-4,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,7-1,9 3,0-3,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,4-1,7 2,5-3,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,1-1,4 2,0-2,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,8-1,1 1,5-2,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,6-0,8 1,0-1,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,28-0,56 0,5-1,0 0 0 0 0 0 0,1 0 0,1 0 0 0,1 0 0,1 0,2 0,2 0,4 0 0,1 0,1 0,1 0,2 0,4 0,2 0,3 0 0 0,1 0.2, 0,4 0,1 0,1 0 0-0,28 0-0,5 100 100 100 100 100 99,9 100 99,9 100 100 99,9 100 99,9 99,8 99,8 99,6 100 99,9 99,9 99,9 99,8 99,6 99,8 99,7 100 100 99,9 99,8 99,6 99,9 99,9 100 Tabella 4.2b Variazioni di Temperatura Indotte dalla Torre ai Recettori 33-64 T [ C] Recettore T [ F] 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 5,6 - **** 10,0 - **** 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,3-5,6 9,5-10,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5-5,3 9,0-9,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,7-5 8,5-9,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,4-4,7 8,0-8,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4,2-4,4 7,5-8,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,9-4,2 7,0-7,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,6-3,9 6,5-7,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,3-3,6 6,0-6,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3,1-3,3 5,5-6,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,8-3,1 5,0-5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,5-2,8 4,5-5,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,2-2,5 4,0-4,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,9-2,2 3,5-4,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,7-1,9 3,0-3,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,4-1,7 2,5-3,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1,1-1,4 2,0-2,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,8-1,1 1,5-2,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,56-0,8 1,0-1,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,28-0,56 0,5-1,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0 0 0,1 0 0,1 0,1 0,1 0 0 0 0 0 0,1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0-0,28 0-0,5 99,9 99,9 99,9 99,9 99,9 99,8 99,8 99,9 100 100 99,9 100 99,9 99,9 99,9 100 100 100 100 100 99,9 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 12

Come si può notare dalle precedenti Tabelle non risultano variazioni significative di temperatura indotte dal funzionamento della torre. Nella quasi totalità delle ore considerate non si registrano incrementi di temperatura superiori ai 0,5 F corrispondenti a circa 0,28 C. Solo in sporadici casi si riscontrano variazioni, maggiori, comprese fra 0,5 e 1 F (0,28-0,56 C), comunque solo nello 0,4% delle ore considerate, presso i recettori 16, 22 e 29, posizionati a distanze diverse in direzione sud-ovest rispetto alla torre.

5 CONCLUSIONI Il Punto 3 della richiesta di chiarimenti effettuata da parte del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (DSA -2008-0008629 del 28/03/2008) prevede le seguenti attività: Predisporre un modello di dispersione in atmosfera definendo le temperature in uscita del vapore acqueo. Al fine di poter adeguatamente rispondere a questa richiesta di chiarimento è stata predisposta una simulazione con il modello CALPUFF utilizzando in aggiunta il modulo FOG specifico per la simulazione della dispersione del vapor acqueo emesso dalla torre di raffreddamento in atmosfera. Lo studio ha portato a definire le temperature del vapor acqueo immesso in atmosfera come comprese fra i valori di 27 e 38 C con una media sul periodo di funzionamento pari a circa 33 C Le variazioni di temperatura apportate dal funzionamento della torre portano ai recettori più influenzati un incremento massimo di 0,56 C per lo 0,4% del periodo estivo di funzionamento della torre. In definitiva, alla luce dello Studio condotto e considerando le conservative ipotesi di simulazione che sono state adottate, le quali prevedono un funzionamento della torre di raffreddamento alla massima capacità per l intero periodo simulato, la variazione di temperatura generata dalla dispersione del vapor acqueo immesso in atmosfera dalla torre di raffreddamento è trascurabile.