BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 09 gennaio 2014 A) CONSIGLIO REGIONALE



Documenti analoghi
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

DECRETI PRESIDENZIALI

DGR 399 DD LA GIUNTA REGIONALE

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

Allegato alla DGR n. del

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel Fax comune@comune.robassomero.to.it -

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

proposta di legge n. 460

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento

DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA' SOCIALE

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

Ministero dello Sviluppo Economico

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

DECRETO N Del 25/02/2015

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009)

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

II.11 LA BANCA D ITALIA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

B. Finanziamento I. Finanziamento per l acquisto di terreni, la costruzione, la ristrutturazione e l ampliamento 1. Principio Art.

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

D.G.R.n del

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

VISTO il protocollo d intesa conseguentemente elaborato, allegato alla presente a farne parte integrante formale e sostanziale; P R O P O N E

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI

PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Il cinema e i cinema del prossimo futuro

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO

DGR 2889 DD

ANDREA GIBELLI Vice Presidente GIULIO DE CAPITANI ALESSANDRO COLUCCI DOMENICO ZAMBETTI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

Riferimenti normativi

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/ DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI

Vigilanza bancaria e finanziaria

Determinazione n. 1646/2014 del 14/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SETTORE

Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni)

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009

QUARTA ANNUALITA PIANO NIDI

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

Deliberazione n. 140 /I C./2007

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

DECRETO N Del 03/12/2015

REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

Transcript:

Anno XLIV N. 008 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 20124 Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 4107 5644; e-mail: burl@regione.lombardia.it 2 Serie Ordinaria - Giovedì 09 gennaio 2014 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO Errata corrige Direzione generale Attività produttive, ricerca e innovazione - Comunicato regionale 16 dicembre 2013 - n. 151 «Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari a favore delle PMI Iniziativa Credito Adesso», pubblicato sul BURL Serie Ordinaria n. 51 del 19 dicembre 2013.... 3 A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 16 dicembre 2013 - n. X/216 Ordine del giorno concernente il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2014: risorse per il sistema premiante del personale consiliare.... 5 Deliberazione Consiglio regionale 16 dicembre 2013 - n. X/218 Ordine del giorno concernente il collegato 2014: immissione di nuovo personale amministrativo e di magistratura nei tribunali e nelle procure della Repubblica.... 5 Deliberazione Consiglio regionale 16 dicembre 2013 - n. X/219 Ordine del giorno concernente il collegato 2014: riduzione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato dei dirigenti regionali.... 6 Deliberazione Consiglio regionale 16 dicembre 2013 - n. X/220 Ordine del giorno concernente il collegato 2014: riforma del sistema delle farmacie rurali............ 6 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/222 Ordine del giorno concernente la legge di stabilità: sostegno alle PMI e alle attività produttive lombarde........ 6 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/223 Ordine del giorno concernente la legge di stabilità: politiche abitative della Regione Lombardia.......... 7 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/224 proseguimento flessibilità sconto benzina.... 8 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/225 riscossione bollo auto presso i distributori di carburante.... 8 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/226 riduzione dei ticket sanitari.... 9 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/227 sostegno alla natalità e alla cura dell alimentazione del primo anno di vita del bambino.............................. 9 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/228 sostegno alle manifestazioni sportive che valorizzano le eccellenze paesaggistiche lombarde............................ 10 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/229 lotta alla povertà e sostegno alle famiglie disagiate.... 11 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/230 sostegno alle genitorialità in carcere e alle relazioni familiari negli istituti di pena.... 11 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/231 associazione del Consiglio regionale alla discussione su ordini del giorno della conferenza stato-regioni.... 12 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/232 potenziamento dei servizi di salute mentale........ 12 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/233 sostegno all associazionismo e al volontariato....... 13 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/234 efficienza energetica.............. 14

2 Bollettino Ufficiale Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/235 investimenti per i comuni lombardi.......... 14 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/236 valorizzazione delle attività culturali di rilevanza regionale.... 15 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/237 Polizia Locale................ 16 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/238 possibilità di pagare il ticket per le prestazioni sanitarie nelle farmacie.... 17 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/239 rifinanziamento della l.r. 40/1995 (programma triennale per la manutenzione e riqualificazione del parco di Monza e disposizioni speciali per lo svolgimento del gran premio d Italia).... 17 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/240 collaborazione con l università Cattolica per la promozione della SMEA.................................. 18 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/241 risorse per gli enti gestori delle aree protette.... 18 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/242 distacchi per progetti di cooperazione sanitaria internazionale.. 19 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/243 mutui per le giovani coppie............ 19 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/244 contrasto al fenomeno della prostituzione........ 20 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/245 elettrificazione delle zone montane.......... 20 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/246 inserimento degli agenti di polizia locale nel comparto sicurezza.... 20 Deliberazione Consiglio regionale 17 dicembre 2013 - n. X/247 investimenti nel settore delle infrastrutture e dei trasporti.... 21 Deliberazione Consiglio regionale 18 dicembre 2013 - n. X/250 Ordine del giorno concernente i contratti di solidarietà: integrazione alla norma finanziaria per i contratti dei dirigenti..... 21 Deliberazione Consiglio regionale 18 dicembre 2013 - n. X/251 Ordine del giorno concernente i contratti di solidarietà: finanziamento dei contratti di solidarietà e degli accordi sindacali di solidarietà.... 22 Deliberazione Consiglio regionale 18 dicembre 2013 - n. X/253 Ordine del giorno concernente il t.u. delle leggi regionali in materia di sanità: rimodulazione dell indennità di risultato.... 22 Deliberazione Consiglio regionale 18 dicembre 2013 - n. X/255 Nomina di tre componenti nel collegio sindacale, di cui uno con funzioni di presidente, nell azienda regionale centrale acquisti s.p.a. ARCA s.p.a..... 22 Deliberazione Consiglio regionale 18 dicembre 2013 - n. X/256 Mozione concernente i beni confiscati alla mafia....................... 23

Bollettino Ufficiale 3 Errata corrige Direzione generale Attività produttive, ricerca e innovazione - Comunicato regionale 16 dicembre 2013 - n. 151 «Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari a favore delle PMI Iniziativa Credito Adesso», pubblicato sul BURL Serie Ordinaria n. 51 del 19 dicembre 2013 L allegato 1 al comunicato richiamato in oggetto, è stato erroneamente pubblicato incompleto. Si procede pertanto alla sua ripubblicazione, che sostituisce la precedente. ALLEGATO 1 ALL AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI INTERVENTI FINANZIARI A FAVORE DELLE PMI INIZIATIVA CREDITO ADESSO SEZIONE I - ELENCO DEI COMUNI COLPITI DAL SISMA DEL 20 E 29 MAGGIO 2012 (allegato alla D.G.R. n. IX/3848 - Comuni della provincia di Mantova) 1. BAGNOLO SAN VITO 2. BORGOFORTE 3. BORGOFRANCO SUL PO 4. CARBONARA DI PO 5. CASTELBELFORTE 6. CASTELLUCCHIO 7. CASTEL D ARIO 8. COMMESSAGGIO 9. CURTATONE 10. DOSOLO 11. FELONICA 12. GONZAGA 13. MAGNACAVALLO 14. MANTOVA 15. MARCARIA 16. MOGLIA 17. MOTTEGGIANA 18. OSTIGLIA 19. PEGOGNAGA 20. PIEVE DI CORIANO 21. POGGIO RUSCO 22. POMPONESCO 23. PORTO MANTOVANO 24. QUINGENTOLE 25. QUISTELLO 26. REVERE 27. RODIGO 28. RONCOFERRARO 29. SABBIONETA 30. SAN BENEDETTO PO 31. SAN GIACOMO DELLE SEGNATE 32. SAN GIOVANNI DEL DOSSO 33. SCHIVENOGLIA 34. SERMIDE 35. SERRAVALLE A PO 36. SUSTINENTE 37. SUZZARA 38. VIADANA 39. VILLA POMA 40. VILLIMPENTA 41. VIRGILIO SEZIONE II - ELENCO DEI COMUNI INTERESSATI DALLA CHIUSURA DELLA STRADA STATALE 36 (allegato alla D.G.R. n. X/151 - Comuni della provincia di Sondrio) 1. SONDRIO 2. MORBEGNO 3. TIRANO 4. CHIAVENNA 5. LIVIGNO 6. COSIO VALTELLINO 7. TEGLIO 8. TALAMONA 9. GROSIO 10. BERBENNO DI VALTELLINA 11. SONDALO 12. BORMIO 13. VALDIDENTRO 14. DUBINO 15. VALDISOTTO 16. ARDENNO 17. DELEBIO 18. ALBOSAGGIA 19. MONTAGNA IN VALTELLINA 20. VILLA DI TIRANO 21. SAMOLACO 22. PRATA CAMPORTACCIO 23. VALFURVA 24. CHIESA IN VALMALENCO 25. CHIURO 26. TRAONA 27. PIATEDA 28. PONTE IN VALTELLINA 29. BUGLIO IN MONTE 30. TRESIVIO 31. PIURO 32. POGGIRIDENTI 33. NOVATE MEZZOLA 34. GORDONA 35. MESE 36. GROSOTTO 37. APRICA 38. CASTIONE ANDEVENNO 39. CASPOGGIO 40. COLORINA 41. LANZADA 42. PIANTEDO 43. BIANZONE 44. VERCEIA 45. CIVO 46. MAZZO DI VALTELLINA

4 Bollettino Ufficiale 47. VILLA DI CHIAVENNA 48. CAMPODOLCINO 49. CAIOLO 50. MELLO 51. VAL MASINO 52. FORCOLA 53. TORRE DI SANTA MARIA 54. CERCINO 55. MANTELLO 56. CASTELLO DELL ACQUA 57. LOVERO 58. POSTALESIO 59. FUSINE 60. TOVO DI SANT AGATA 61. ROGOLO 62. MADESIMO 63. FAEDO VALTELLINO 64. ANDALO VALTELLINO 65. SERNIO 66. CEDRASCO 67. DAZIO 68. SAN GIACOMO FILIPPO 69. CINO 70. ALBAREDO PER SAN MARCO 71. RASURA 72. VERVIO 73. GEROLA ALTA 74. TARTANO 75. BEMA 76. SPRIANA 77. MENAROLA 78. PEDESIN (allegato al Decreto 4744/2013 - Comuni della provincia di Lecco) 1. ABBADIA LARIANA 2. BELLANO 3. COLICO 4. DERVIO 5. DORIO 6. ESINO LARIO 7. INTROZZO 8. LIERNA 9. MANDELLO DEL LARIO 10. PERLEDO 11. SUEGLIO 12. TREMENICO 13. VARENNA 14. VENDROGNO 15. VESTRENO SEZIONE III - ELENCO DEI COMUNI COLPITI DAL DALLA TROMBA D ARIA DEL 29 LUGLIO 2013 (allegato alla D.G.R. n. X/626 - Comuni della provincia di Milano) 1. GREZZAGO 2. MASATE 3. TREZZANO ROSA 4. TREZZO SULL ADDA

Bollettino Ufficiale 5 A) CONSIGLIO REGIONALE D.c.r. 16 dicembre 2013 - n. X/216 Ordine del giorno concernente il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2014: risorse per il sistema premiante del personale consiliare Visto l Ordine del giorno n. 171 presentato in data 16 dicembre 2013, collegato alla proposta di atto amministrativo n. 11 «Bilancio di previsione per il funzionamento del Consiglio regionale 2014-2015- 2016»; Consiglieri presenti n. 68 Consiglieri votanti n. 68 Non partecipano alla votazione n. 0 Voti favorevoli n. 68 di approvare l Ordine del giorno n. 171 concernente le risorse per il sistema premiante del personale consiliare, nel testo che così recita: constatato che la struttura organizzativa del Consiglio regionale si ispira ai modelli organizzativi delle assemblee parlamentari, con il fine di assicurare i servizi di supporto necessari al migliore esercizio delle funzioni di legislazione, di indirizzo e controllo dell organo consiliare; l Ufficio di presidenza, ai sensi del d.lgs. 150/2009, si avvale di uno specifico organismo denominato «Organismo indipendente di valutazione della performance» per la misurazione e la valutazione della performance della struttura organizzativa e dei dipendenti del Consiglio regionale; preso atto che l importo degli assegni vitalizi agli ex consiglieri regionali ammonta a 7.745.000 euro mentre quello riguardante tutto il personale del Consiglio regionale ammonta a poco più del doppio della somma corrisposta per i suddetti vitalizi; verificato che nel documento riguardante il bilancio del Consiglio regionale per gli anni 2014, 2015 e 2016 gli stanziamenti relativi al personale impiegato nella struttura organizzativa dello stesso Consiglio è presente nel capitolo 10; verificato, inoltre, che nel suddetto capitolo 10 si afferma che «la spesa viene contenuta, per effetto di legge, nell ammontare massimo di quella prevista per l anno precedente, mentre le nuove assunzioni possono essere effettuate entro il limite del 40 per cento delle cessazioni dell anno precedente sulla base del programma del fabbisogno di personale annualmente adottato»; impegna il proprio Ufficio di Presidenza a porre in essere tutti gli strumenti affinchè all interno del tavolo negoziale, siano stanziate le risorse per l attribuzione dei premi di risultato al personale del Consiglio regionale anche negli anni 2014, 2015 e 2016. Attribuzione dei premi che deve avvenire secondo criteri meritocratici oggettivi e selettivi in modo da premiare i più meritevoli e incentivare il personale a svolgere le proprie funzioni al meglio delle proprie possibilità, nel rispetto della normativa in vigore in materia di lavoratori del pubblico impiego.. D.c.r. 16 dicembre 2013 - n. X/218 Ordine del giorno concernente il collegato 2014: immissione di nuovo personale amministrativo e di magistratura nei tribunali e nelle procure della Repubblica Visto l Ordine del giorno n. 195 presentato in data 16 dicembre 2013, collegato progetto di legge n. 116 «Disposizioni per l attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell art. 9-ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) - Collegato 2014»; Consiglieri presenti n. 63 Consiglieri votanti n. 62 Voti favorevoli n. 55 Voti contrari n. 6 Astenuti n. 1 di approvare l Ordine del giorno n. 195 concernente l immissione di nuovo personale amministrativo e di magistratura nei Tribunali e nelle Procure della Repubblica, nel testo che così recita: Expo Milano 2015 rappresenta uno dei progetti più rilevanti degli ultimi cinquant anni in grado di dare un significativo impatto sull economia lombarda anche per gli anni a venire e muoverà ingenti capitali. Una recente stima pubblicata da Assolombarda prevede che la produzione attivata dall evento si assesti attorno ai 69 miliardi di euro. Le opportunità di crescita per le imprese sono innumerevoli e investono i più diversi settori: dal turismo all edilizia, dalla gestione e promozione degli eventi alla ristorazione, dall agricoltura ai servizi. I lavori preparatori di Expo 2015 stanno attirando una fitta rete di imprese che operano mediante appalti e subappalti; in occasione di Expo 2015 si prevede, inoltre, un affluenza di visitatori di 21 milioni di persone, di cui il 30 per cento provenienti da paesi esteri; Expo 2015 muoverà un volume di affari e un numero di imprese talmente elevato da poter essere esposto a rischio di infiltrazioni mafiose perpetrate da parte di organizzazioni criminali nazionali e internazionali; Regione Lombardia adotta tutti i criteri atti a garantire la massima trasparenza delle procedure di gara, adoperandosi con tutti gli strumenti in suo possesso, nell ambito di una operazione di prevenzione e di lotta contro le mafie che minacciano l evento e il territorio milanese; tenuto conto che il rilevantissimo numero di visitatori inevitabilmente costituirà una ghiotta occasione per gli esponenti della piccola malavita, che metteranno in pericolo l incolumità e la sicurezza dei cittadini e dei turisti; il rischio legato all alta affluenza di persone è costituito, in particolare, da un possibile aumento del numero di criminali dediti allo scippo e al borseggio nell area milanese; constatato che è in corso un vero e proprio allarme degli Uffici giudiziari che, a causa della carenza del personale amministrativo e dei magistrati presenti nei tribunali, rischiano il collasso o addirittura la paralisi; invita il Presidente e la Giunta regionale a intervenire presso il Ministero della Giustizia e presso il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, onde poter concordare la predisposizione degli strumenti più adeguati al fine di favorire l immissione di nuovo personale amministrativo e di magistrati nei Tribunali e nelle rispettive Procure della Repubblica, con particolare riferimento al territorio milanese e lombardo, per poter far fronte alla situazione di emergenza che potreb-

6 Bollettino Ufficiale be crearsi in concomitanza ai lavori preparatori e al periodo di svolgimento di Expo 2015.. D.c.r. 16 dicembre 2013 - n. X/219 Ordine del giorno concernente il collegato 2014: riduzione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato dei dirigenti regionali Visto l Ordine del giorno n. 196 presentato in data 16 dicembre 2013, collegato progetto di legge n. 116 «Disposizioni per l attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell art. 9-ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) - Collegato 2014»; Consiglieri presenti n. 67 Consiglieri votanti n. 59 Non partecipano alla votazione n. 8 Voti favorevoli n. 46 Astenuti n. 13 di approvare l Ordine del giorno n. 196 concernente la riduzione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato dei dirigenti regionali, nel testo che così recita: stiamo vivendo una profonda crisi economica che colpisce duramente tutti i settori produttivi del nostro Paese, le cui soluzioni non possono prescindere dai sacrifici anche della politica e della pubblica amministrazione, in particolare degli organi direttivi e dirigenziali; con l approvazione della l.r. 3/2013 si è passati, per il trattamento economico dei Consiglieri regionali, del personale e funzionamento dei Gruppi consiliari, da una spesa pari a 29 milioni annui a 14 milioni e 500 mila, con un taglio quindi del 50 per cento; non si è ancora affrontato il nodo degli stipendi dei direttori e dirigenti della Giunta, del Consiglio, degli enti e delle società del sistema regionale di cui all allegato A1 sezione I della l.r. 30/2006; osservato che altre regioni, anche di «diverso colore politico» si sono mosse in tal senso: Regione Veneto ha disposto, con delibera n. 1723 del 7 agosto 2012, la non erogazione delle retribuzioni di risultato di una intera annualità ai dirigenti della Giunta; Regione Friuli- Venezia Giulia, nel nuovo regolamento riorganizzativo, prevede che chi ricoprirà il ruolo di vertice avrà una stipendio non superiore a 180 mila euro, e il taglio complessivo, tra stipendio tabellare, retribuzione di posizione e retribuzione di risultato, sarà dal 12 al 13 per cento; visto che il comma 2, art. 18 del d. lgs. 150/2009 testualmente recita: «E vietata la distribuzione in maniera indifferenziata o sulla base di automatismi di incentivi e premi collegati alla performance in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione adottati ai sensi del presente decreto» inoltre il combinato disposto dei commi 2 e 3 dell art. 19 del citato decreto legislativo prevede che al 25 per cento dei dirigenti, collocati nella fascia di merito alta, venga corrisposto il 50 per cento delle risorse destinate alla retribuzione di risultato, al 50 per cento, collocati nella fascia di merito intermedia, venga corrisposto il 25 per cento delle risorse e alla fascia di merito bassa non venga corrisposta alcuna retribuzione di risultato; impegna la Giunta regionale a garantire il rispetto della norma di cui sopra, prevedendo obiettivi coerenti e comprensibili ma, soprattutto, realmente sfidanti, così da non riprodurre un inutile se non dannoso sistema di «incentivi a pioggia»; a porre in essere tutte le iniziative, in occasione della contrattazione decentrata, affinché le risorse destinate alla retribuzione di risultato siano ridotte di almeno il 30 per cento destinando le stesse allo sviluppo economico della Regione e, in particolare, a un fondo istituito presso Finlombarda s.p.a. a sostegno delle micro, piccole e medie imprese operanti in Regione Lombardia.. Il consigliere segretario: Maria Daniela Maroni D.c.r. 16 dicembre 2013 - n. X/220 Ordine del giorno concernente il collegato 2014: riforma del sistema delle farmacie rurali Visto l Ordine del giorno n. 201 presentato in data 16 dicembre 2013, collegato progetto di legge n. 116 «Disposizioni per l attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell art. 9-ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) - Collegato 2014»; Consiglieri presenti n. 67 Consiglieri votanti n. 66 Voti favorevoli n. 43 Voti contrari n. 8 Astenuti n. 15 di approvare l Ordine del giorno n. 196 concernente la riforma del sistema delle farmacie rurali, nel testo che così recita: è stato ritenuto inammissibile in quanto non coerente con il collegato al bilancio regionale l emendamento n. 6 al progetto di legge n. 116, presentato dal gruppo Fratelli d Italia; tuttavia la Giunta ha condiviso la finalità di presentazione dell emendamento e la sensibilità riguardo alla urgenza di modifica della l.r. 16 maggio 1986, n. 12 (Provvidenze a favore dei farmacisti rurali) in merito alle farmacie rurali; non si ritiene ulteriormente procrastinabile la riforma del sistema delle farmacie rurali con il rischio altrimenti che moltissimi piccoli comuni della Lombardia rimangano completamente privi della funzione sociale fondamentale della farmacia; nella relazione all emendamento 6 vengono già indicate le economie attraverso cui finanziare i costi della modifica della legge 12/1986; impegna la Giunta regionale a presentare entro il 28 febbraio 2014 una proposta di modifica della l.r. 12/1986 che accolga le richieste presenti nell emendamento del gruppo Fratelli d Italia.. Il consigliere segretario: Maria Daniela Maroni D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/222 Ordine del giorno concernente la legge di stabilità: sostegno alle PMI e alle attività produttive lombarde Visto l Ordine del giorno n. 174 presentato in data 16 dicembre 2013, collegato al progetto di legge n. 117 «Legge di stabilità»;

Bollettino Ufficiale 7 Consiglieri presenti n. 55 Consiglieri votanti n. 54 Voti favorevoli n. 54 di approvare l Ordine del giorno n. 174 concernente il sostegno alle PMI e alle attività produttive lombarde, nel testo che così recita: le imprese italiane che da sempre soffrono di bassi livelli di patrimonializzazione, sono finanziate per oltre il 90 per cento dagli istituti di credito tradizionali, le banche; la situazione economica internazionale ed europea congiuntamente all incremento del cost of funding delle banche italiane ha determinato una stretta creditizia che rallenta ulteriormente i tentativi di ripresa e di sviluppo; l articolo 32 del decreto sviluppo (decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83) ha definito le obbligazioni minori come forma di finanziamento alternativo al canale bancario, equiparando la disciplina fiscale tra soggetti quotati e non quotati; le imprese, in presenza di alcuni specifici requisiti, possono ora scegliere di finanziarsi con un nuovo strumento che consente, anche alle società non quotate, di emettere dei titoli di credito MiniBond a favore di investitori qualificati; il ricorso ai MiniBond rappresenta un opportunità importante per imprimere una spinta all evoluzione del mercato dei capitali di debito in Regione e in Italia e per riequilibrare la struttura finanziaria delle nostre imprese, soprattutto delle PMI lombarde; il nuovo strumento consente alle imprese di rafforzare la propria struttura finanziaria, adeguando le opportunità monetarie del sistema regionale e nazionale a quelle dei più avanzati sistemi industriali ed economici internazionali; preso atto che nell attuale congiuntura economica è diventato di vitale importanza creare canali alternativi al sistema bancario per l erogazione di credito alle imprese; i confortanti primi riscontri ottenuti e le incoraggianti prospettive degli operatori prevedono per il 2014 l anno di svolta per le emissioni di obbligazioni sul mercato del Extra- MOT PRO da parte delle società italiane di piccole e medie dimensioni; secondo stime statistiche sono circa 35 mila le aziende in Italia potenzialmente interessate e con i requisiti necessari per emettere Minibond secondo le norme stabilite dal decreto sviluppo, e di queste circa 11 mila società si concentrano in Regione Lombardia, impegna la Giunta regionale a proporre nuovi indirizzi specifici di intervento per Finlombarda-Finanziaria per lo sviluppo della Lombardia s.p.a., per lo studio, l attuazione e la promozione di strumenti utili al sostegno delle PMI e delle attività produttive lombarde anche attraverso una fonte innovativa di finanziamento dedicato alle piccole imprese quali i MiniBond; a promuovere con Finlombarda s.p.a. ogni azione utile finalizzata all attrazione di potenziali investitori, fondi, assicurazioni interessati a sostenere gli investimenti obbligazionari del nostro sistema delle PMI.. Il segretario dell assemblea consiliare D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/223 Ordine del giorno concernente la legge di stabilità: politiche abitative della Regione Lombardia Visto l Ordine del giorno n. 193 presentato in data 16 dicembre 2013, collegato al progetto di legge n. 117 «Legge di stabilità»; Consiglieri presenti n. 68 Consiglieri votanti n. 67 Voti favorevoli n. 67 di approvare l Ordine del giorno n. 193 concernente le politiche abitative della Regione Lomabardia, nel testo che così recita: la legge di stabilità 2014 stanzia per le politiche abitative risorse insufficienti mentre, in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, una Regione quale la Lombardia necessita di politiche abitative di ampia portata in grado di assicurare interventi di sostegno per le fasce più deboli della popolazione, ma anche di implementare l offerta per le fasce medie e le famiglie che attraversano momenti di temporanea difficoltà; sono stati approvati due ordini del giorno che impegnavano la Giunta regionale ad un congruo finanziamento per l edilizia residenziale pubblica (E.R.P.); è stato chiesto alla Giunta regionale, da diversi comuni lombardi, di far ripartire progetti di riqualificazione edilizia, urbanistica e sociale (contratti di quartiere e progetti di riqualificazione urbana) bloccati da anni, con i conseguenti disagi per i cittadini; buona parte del contributo stanziato per la casa servirà per coprire il cosiddetto «buco» di ALER Milano; la Regione Lombardia ha il compito di mettere tra le priorità della propria agenda politica il tema dell emergenza abitativa che piaga il suo territorio, garantendo l aumento dell offerta di alloggi sociali, sia tramite il recupero degli alloggi sfitti o inutilizzabili, sia attraverso un opera di riqualificazione dei quartieri di edilizia popolare che li rendano più vivibili e dignitosi, sia con un aumento degli investimenti per gli «affitti calmierati», in modo da aiutare una parte della popolazione oggi non più in grado di pagare un affitto privato ma che non rientra nei canoni classici dell affitto sociale; è quasi un anno che la Giunta regionale si è insediata; considerato, inoltre, che la legge regionale 4 dicembre 2009, n. 27 (Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica), al Titolo I, articolo 3, prevede che il Consiglio regionale determini all inizio di ogni legislatura gli indirizzi e i programmi relativi al settore dell edilizia residenziale pubblica e che lo stesso approvi il Programma regionale per l edilizia residenziale pubblica (PRERP), documento di riferimento per il coordinamento degli interventi e della spesa; invita il Presidente e la Giunta regionale a presentare e a discutere in Consiglio regionale il Programma regionale per l edilizia residenziale pubblica entro il mese di febbraio 2014..

8 Bollettino Ufficiale D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/224 proseguimento flessibilità sconto benzina Visto l Ordine del giorno n. 156 presentato in data 12 dicembre Consiglieri presenti n. 70 Consiglieri votanti n. 69 Voti favorevoli n. 63 Voti contrari n. 1 Astenuti n. 5 di approvare l Ordine del giorno n. 156 concernente il proseguimento flessibilità sconto benzina, nel testo che così recita: l incremento delle accise sui carburanti entrato in vigore a livello nazionale il 7 dicembre 2011 e le successive modifiche nel corso degli esercizi finanziari 2012 e 2013 hanno prodotto progressive e pesanti ripercussioni sulle vendite dei prodotti per autotrazione nelle aree settentrionali della regione Lombardia confinanti con la Svizzera; l aumento delle accise di cui sopra ha comportato un prezzo di svantaggio per l utenza automobilistica residente nelle predette aree che ammonta 38 centesimi/litro mediamente nell anno 2013 per la benzina, di circa 21 centesimi/litro mediamente nell'anno 2013 per il gasolio; il fenomeno del «pendolarismo del pieno» esplica effetti estremamente rilevanti in un'area territoriale che nelle province settentrionali della Lombardia si estende fino a circa 36-40 chilometri dal confine con la Svizzera per la benzina e a circa 30 chilometri per il gasolio (che sconta un differenziale prezzo minore rispetto alla benzina, ma anche l'assenza di qualunque provvedimento di contrasto); tale fenomeno determina non solo un grave pregiudizio delle attività degli operatori del settore distributivo, ma altresì per l'economia locale e per l'erario nazionale (ogni litro approvvigionato al di fuori del territorio nazionale comporta una perdita media di imposte di circa 1 euro/litro, perdite che si stimano ascendere nel complesso a circa 290 milioni di euro, di cui parecchie decine di milioni in quota alla Regione Lombardia per mancata compartecipazione al gettito dell IVA); il monitoraggio delle vendite di benzina ha registrato un incremento medio delle vendite di di oltre più 25 per cento rispetto ai mesi precedenti. Questo dato, rilevato tramite la rete di POS distribuita sui 244 comuni, dimostra l efficacia dell introduzione della flessibilità della misura sconto benzina, introdotta a partire dal 17 settembre 2013, che ha portato all attuale sconto a 0,35 euro/litro in fascia A e euro 0,20/litro in fascia B; nei 244 comuni interessati nelle fasce di confine, hanno avuto un considerevole incremento l attivazione della CRS e relativa richiesta del pin, da parte dei cittadini abitanti che potevano usufruire dello sconto, appartenenti alle fasce A/B. Il dato più significativo è di 4000 tessere per il mese di ottobre 2012, 12.000 per ottobre 2013: un trend triplicato; i dati dell osservatorio regionale sull utilizzo della carta sconto benzina hanno dato riscontro positivo di un aumento omogeneo di incidenza sia per la fascia A che la B; l effetto dello sconto è efficace nel tempo se il suo valore viene dinamicamente adattato in stretta relazione al divario tra il prezzo medio della benzina alla pompa rilevato sul territorio italiano dei 244 comuni e rispetto al valore in territorio svizzero; la normativa comunitaria in materia di riduzione del prezzo della benzina prevede che il valore scontato non deve essere inferiore a quello praticato nel territorio elvetico; il territorio dei 244 comuni interessati alla misura sconto è già coperto da una rete di POS dedicati all amministrazione dello sconto carburante, che interscambi ano informazioni dalle e verso le banche dati centrali; a proseguire il processo di variazione dello sconto adattandone dinamicamente il valore in stretta relazione all andamento nel tempo del divario tra il prezzo medio della benzina alla pompa rilevato sul territorio italiano dei 244 comuni e rispetto al valore in territorio svizzero; ad attuare tutte le opportune iniziative di semplificazione della comunicazione verso i cittadini della variazione dello sconto, anche utilizzando il canale diretto della funzione remainder disponibile sulla rete di POS distribuiti sul territorio dei 244 comuni e che alla vigilia della variazione stampa automaticamente una breve comunicazione indirizzata al cittadino in concomitanza di ciascun acquisto benzina; a predisporre ed attuare tutte le iniziative opportune per la rilevazione e il monitoraggio dell efficacia della misura sconto benzina sull incremento delle vendite, utilizzando la rete dei POS dedicati e distribuiti sul territorio dei 244 comuni.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/225 riscossione bollo auto presso i distributori di carburante Visto l Ordine del giorno n. 157 presentato in data 12 dicembre Consiglieri presenti n. 69 Consiglieri votanti n. 68 Voti favorevoli n. 59 Voti contrari n. 9 di approvare l Ordine del giorno n. 157 concernente la riscossione bollo auto presso i distributori di carburante, nel testo che così recita: in Regione Lombardia il numero totale dei bolli incassati annualmente è di circa 5.500.000 per un valore di attorno ad 1 miliardo di euro; l incasso della tassa auto costituisce una delle principali entrate diretta a favore di Regione Lombardia; Regione Lombardia ha sempre perseguito una politica di semplificazione delle procedure e dei processi unita alla ricerca dell agevolazione nei confronti dei cittadini mettendo a disposizione una ampia rete di punti di incasso; Regione Lombardia persegue una efficace politica di contrasto all evasione; il database centrale delle tasse auto viene gestito con efficienza direttamente da Lombardia informatica per conto di Regione; visto che le stazioni di rifornimento di carburante costituiscono per l automobilista un luogo frequentato abitualmente e quindi comodo nella quotidianità del cittadino; nelle stazioni di servizio è agevole parcheggiare la macchina mentre si effettua il pagamento;

Bollettino Ufficiale 9 il personale delle stazioni di servizio è abituato ad utilizzare sistemi POS con grande celerità e riducendo al minimo le code e i tempi di attesa; in Regione Lombardia già esistono 250 stazioni di servizio, facenti parte del circuito carta sconto benzina, dotate di terminali POS collegati on-line ai database di Regione Lombardia, per il tramite di un partner tecnologico del tesoriere di Regione, per consentire l autorizzazione on-line all erogazione dello sconto sul carburante; tale partner tecnologico è abilitato a operare come polo telematico e pertanto è autorizzato ad accedere agli archivi della tassa auto ponendosi come intermediario tra le Regioni e i cittadini per l incasso della tassa auto; le stazioni di erogazione di carburante già oggi sono al servizio di Regione Lombardia fornendo ai cittadini gli scontrini riportanti lo sconto applicato con stampate alcune informazioni fra cui un remainder per la tassa auto; tale remainder riporta, come promemoria, la frase il tuo bollo auto è in scadenza, ricorda di pagarlo entro fine mese ; negli ultimi quattro mesi sono stati stampati oltre 94.000 remainder offrendo un servizio utile come «promemoria» ai cittadini e contrastando l evasione attraverso una comunicazione che trasmette ai cittadini l idea di vicinanza e di efficienza da parte di Regione Lombardia; a valutare la possibilità che le stazioni di servizio della rete carta sconto benzina possano effettuare l incasso della tassa auto a favore di Regione Lombardia senza alcun costo aggiuntivo a carico di Regione Lombardia; a valutare l estensione di questa possibilità di incasso alle altre stazioni di servizio della Regione che volessero offrire questo servizio ai cittadini; a intraprendere, ove si desse corso a codesta iniziativa, tutte le opportune iniziative di comunicazione della nuova possibilità di pagamento del bollo auto verso i cittadini a sostegno della lotta all evasione e come ulteriore semplificazione a favore dei cittadini Lombardi.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/226 riduzione dei ticket sanitari Visto l Ordine del giorno n. 160 presentato in data 12 dicembre Consiglieri presenti n. 67 Consiglieri votanti n. 66 Voti favorevoli n. 48 Voti contrari n. 18 di approvare l Ordine del giorno n. 160 concernente la riduzione dei ticket sanitari, nel testo che così recita: l introduzione dei costi standard in Sanità rappresenta il passaggio da un finanziamento basato sulla spesa storica ad una politica di trasferimenti fondata su principi di trasparenza, equità ed efficienza; la determinazione del costo e del fabbisogno standard, in ambito sanitario, costituisce l indicatore rispetto al quale valutare l azione pubblica, valorizzandone l efficacia; l applicazione dei costi standard potrebbe liberare risorse a favore delle Regioni più virtuose, consentendo alla Lombardia di poter fruire di una maggiore disponibilità finanziaria, tale da permettere, ad esempio, una progressiva riduzione dei ticket sanitari; è stata recentemente raggiunta l intesa in Conferenza Stato- Regioni che fa partire il percorso dell applicazione dei costi standard in Sanità con l individuazione di Emilia Romagna, Umbria e Veneto quali tre Regioni riferimento («benchmark»); valutato che l inizio del percorso di applicazione dei costi standard in Sanità, a partire già da dicembre 2013, garantirebbe a Regione Lombardia la dotazione di una considerevole cifra aggiuntiva da utilizzarsi per iniziare il processo di riduzione o di parziale eliminazione della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria; tenuto conto di quanto evidenziato, durante le audizioni in III Commissione consiliare, dall Associazione nazionale «Gli Amici per la Pelle» e di «Alleanza Cefalalgici» circa le problematiche altamente invalidanti a cui sono soggetti i malati di psoriasi e di psoriasi artropatia e i malati di emicrania; della lettera inviata a tutti i gruppi consiliari dall associazione Onlus per la prevenzione e lotta ai tumori femminili Salute Donna, dove si evidenziano le problematiche che devono essere affrontato dai pazienti sottoposti a prolungate chemio e radioterapie tenuto, altresì, conto dei dati diffusi da Avis, secondo cui il fabbisogno di sangue è in aumento: in Italia servono 8.000 unità di sangue al giorno e che molte cure non sarebbero possibili senza la disponibilità di sangue; dei dati riportati nel protocollo di cura per la cistite interstiziale definito dal centro di coordinamento della rete regionale delle malattie; impegna la Giunta regionale a eliminare fin da subito i ticket sui farmaci per i redditi più bassi prevedendo, altresì, una rimodulazione degli stessi in base alle fasce reddituali; a valutare un esenzione specifica per alcuni farmaci lenitivi in fascia «c» e quindi non rimborsabili, ma che risultano essere indispensabili per il trattamento degli inevitabili effetti collaterali che si manifestano, per alcuni mesi o per tutta la vita, nei pazienti sottoposti a radioterapia.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/227 sostegno alla natalità e alla cura dell alimentazione del primo anno di vita del bambino Visto l Ordine del giorno n. 161 presentato in data 12 dicembre Consiglieri presenti n. 66 Consiglieri votanti n. 65 Voti favorevoli n. 58 Voti contrari n. 7 di approvare l Ordine del giorno n. 161 concernente il sostegno alla natalità e alla cura dell alimentazione del primo anno di vita del bambino, nel testo che così recita:

10 Bollettino Ufficiale viste la legge regionale 6 dicembre 1999, n. 23 (Politiche regionali per la famiglia); la legge regionale 12 marzo 2008 n. 3 (Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario), in particolare gli articoli 2 e 11; il PRS 2013-2018 nell area sociale, pagina 36, sottotitolo «Interventi per l infanzia, i minori e per gli asili nido», prevede che «saranno ottimizzati gli interventi di tutela dei minori e quelli, anche economici, di sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità, nonché la valorizzazione dei Centri di Aiuto alla Vita» e ciò con particolare riferimento alle politiche di sostegno alla natalità (Fondo Nasko); la deliberazione della Giunta regionale 25 ottobre 2010, n. 4226 (Determinazioni in ordine alla ridefinizione per l anno 2013 della sperimentazione di interventi a tutela della maternità e a favore della natalità) con la quale: è stata prorogata l iniziativa sperimentale denominata Fondo Nasko, orientata al sostegno della natalità soprattutto in presenza di condizioni di povertà assoluta; è stato istituito il Fondo Cresco finalizzato all acquisto di beni alimentari per la madre e il bambino, per assicurare un alimentazione sana e di qualità particolarmente importante nella fase della gestazione e della prima infanzia; dato atto che Regione Lombardia, con il Fondo Nasko, dal 2010 ha sostenuto 3.386 mamme; si stimano in circa 3.600 le mamme che in Lombardia vivono in condizione di povertà assoluta; la povertà alimentare, che è stata correttamente definita «il paradosso della scarsità nell abbondanza», richiede politiche di contrasto indirizzate prioritariamente verso i bambini e le loro famiglie, per ottenere effetti positivi di lunga durata e si inserisce pienamente nella cornice di Expo 2015, «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita»; nel nord Italia, secondo gli ultimi dati disponibili, sono 63mila le donne che scelgono di interrompere la gravidanza e che il disagio economico rappresenta una delle principali cause; la lotta alla povertà si configura come uno dei principali obiettivi che l Unione europea è chiamata a raggiungere entro il 2020; dato atto che nel bilancio di previsione 2014/2016 della Direzione Generale, Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato il capitolo 007801 relativo ai trasferimenti alle famiglie per gli interventi a sostegno della maternità e della natalità è stato ridotto di 1.000.000,00 euro rispetto ai 5.000.000,00 euro appostati nell Assestato 2013, portando così lo stanziamento complessivo a 4.000.000,00 euro; ritenuto che gli interventi a sostegno della natalità e alla cura dell alimentazione nel primo anno di vita del bambino nelle situazioni di estrema povertà siano da considerarsi strategici e prioritari ai fini della realizzazione di una efficace politica di welfare; a mantenere l impegno al sostegno alla natalità e alla cura dell alimentazione nel primo anno di vita del bambino nelle situazioni di estrema povertà e, al fine di garantire il soddisfacimento di tutte le istanze pervenute e qualora le risorse economiche dovessero risultare insufficienti, a integrare i capitoli di spesa con apposito provvedimento.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/228 sostegno alle manifestazioni sportive che valorizzano le eccellenze paesaggistiche lombarde Visto l Ordine del giorno n. 162 presentato in data 12 dicembre Consiglieri presenti n. 63 Consiglieri votanti n. 62 Voti favorevoli n. 40 Voti contrari n. 21 Astenuti n. 1 di approvare l Ordine del giorno n. 162 concernente il sostegno alle manifestazioni sportive che valorizzano le eccellenze paesaggistiche lombarde, nel testo che così recita: Viste la legge regionale 12 settembre 1986, n. 50 (Nuove norme per il patrocinio della regione a favore di enti, associazioni, iniziative di interesse regionale e per l adesione e la partecipazione della regione ad associazioni, fondazioni e comitati), e in particolare l articolo 8, comma 1, che recita: «la Regione può concedere contributi ad enti, istituzioni, associazioni, comitati che promuovono iniziative e manifestazioni di rilievo regionale, che attengano alle finalità della presente legge, che non abbiano fini di lucro e non godano di altri contributi regionali»; le «linee guida per la concessione di contributi a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro che promuovono iniziative e manifestazioni di rilievo regionale, anche a carattere internazionale, ai sensi della l.r. 50/1986, approvate con la deliberazione della Giunta regionale 30 novembre 2011, n. 2582; la legge 7 giugno 2000, n. 150 (Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni), che prevede lo svolgimento di attività di informazione e comunicazione finalizzate a «promuovere l immagine delle amministrazioni, nonché quella dell Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale» (articolo 1, comma 5, lettera f); visto il Programma regionale di sviluppo della X legislatura, approvato dal Consiglio regionale con la deliberazione del 9 luglio 2013, n. 78, e segnatamente l Azione 20.6.7.3: supporto alla realizzazione di convegni, congressi, conferenze e seminari di studio, mostre e manifestazioni varie, anche proposti da soggetti esterni non profit, di grande rilievo regionale; nel bilancio di previsione 2014 sono inseriti nei capitoli di spesa 7740 - contributi per la promozione e l organizzazione di convegni, congressi, conferenze e seminari di studio, mostre e manifestazioni varie promossi da soggetti privati non profit e 7722 - contributi a soggetti pubblici che promuovono iniziative e manifestazioni di rilievo regionale rispettivamente di 250.000,00 euro e 150.000,00 euro; a mantenere un adeguato sostegno, anche non economico, a quelle manifestazioni sportive di rilevo nazionale e internazionale che valorizzano le eccellenze paesaggistiche lombarde anche attraverso la copertura televisiva, garantendo un importante ritorno di immagine per la Regione Lombardia..

Bollettino Ufficiale 11 D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/229 lotta alla povertà e sostegno alle famiglie disagiate Visto l Ordine del giorno n. 163 presentato in data 12 dicembre Consiglieri presenti n. 64 Consiglieri votanti n. 63 Voti favorevoli n. 63 di approvare l Ordine del giorno n. 163 concernente la lotta alla povertà e sostegno alle famiglie disagiate, nel testo che così recita: vista la legge regionale 11 dicembre 2006, n. 25 (Politiche regionali di intervento contro la povertà attraverso la promozione dell attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale); il numero degli assistiti, nel 2012, dagli enti convenzionati con una delle strutture lombarde di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari è stata pari a circa 200.000 persone che hanno potuto beneficiare di derrate per una media di 58 Kg annui pro-capite (per un valore stimato di circa 135 euro); il numero degli assistiti, nel 2013 rispetto al 2012, è cresciuto di oltre il 15 per cento arrivando a superare quota 230.000 persone, mentre il numero degli enti convenzionati, con una delle strutture lombarde di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari, nello stesso periodo, è incrementato di circa il 3 per cento; il report dati e politiche sulla povertà in Italia redatto dalla Caritas italiana, aggiornato al 17 ottobre 2013, afferma che richieste sempre più numerose vengono indirizzate ai servizi delle Caritas diocesane da genitori separati/divorziati; la povertà alimentare, che è stata correttamente definita «il paradosso della scarsità nell abbondanza», richiede politiche di contrasto indirizzate prioritariamente verso i bambini e le loro famiglie, per ottenere effetti positivi di lunga durata e si inserisce pienamente nella cornice di Expo 2015, «Nutrire il Pianeta Energia per la Vita»; la lotta alla povertà si configura come uno dei principali obiettivi che l Unione europea è chiamata a raggiungere entro il 2020; dato atto che nel bilancio di previsione 2014/2016 della Direzione Generale, Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato il capitolo relativo agli interventi regionali contro la povertà attraverso la promozione dell attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale viene ridotto di 180.000,00 euro per l anno 2014 e di 200.000,00 euro per gli anni 2015 e 2016 rispetto ai 700.000,00 euro assestati per il 2013; ritenuto che gli interventi a sostegno della povertà alla cura dell alimentazione nelle situazioni di estrema povertà siano da considerarsi strategici e prioritari ai fini della realizzazione di una efficace politica di welfare; le famiglie disgregate da fenomeni separativi, in particolare i papà separati, rappresentano lenuove povertà che il tessuto sociale di Regione Lombardia vede sempre più accogliere; a mantenere l impegno relativo agli interventi regionali contro la povertà attraverso la promozione dell attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari, e non solo, a fini di solidarietà sociale con un attenzione particolare alla realtà dei genitori separati.. Il consigliere segretario: Maria Daniela Maroni D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/230 sostegno alle genitorialità in carcere e alle relazioni familiari negli istituti di pena Visto l Ordine del giorno n. 173 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 66 Consiglieri votanti n. 65 Voti favorevoli n. 65 di approvare l Ordine del giorno n. 173 concernente il sostegno alle genitorialità in carcere e alle relazioni familiari negli istituti di pena, nel testo che così recita: vista la legge 328/2000 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali); vista la legge regionale 14 febbraio 2005, n. 8 (Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Lombardia); vista la legge regionale 12 marzo 2008, n. 3 (Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario) e, in particolare, l articolo 20 che prevede che la Regione promuova forme di collaborazione tra soggetti pubblici e soggetti privati, appartenenti al Terzo settore, al fine di dare piena attuazione al principio di sussidiarietà e di valorizzare la piena espressione delle loro capacità progettuali; vista la legge 21 aprile 2011, n. 62 (Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354 e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori); richiamati la deliberazione del Consiglio regionale 9 luglio 2013, n. 78 (Programma regionale di sviluppo (PRS) della X Legislatura) in cui è indicato, tra gli obiettivi della Regione Lombardia, nell ambito delle politiche tese alla tutela delle persone ristrette, la promozione di nuove azioni, finalizzate all inserimento lavorativo, a progetti di giustizia riparativa, oltre che a supporti mirati alla famiglia, in particolare, in favore dei minori e del ruolo genitoriale; l ordine del giorno n. 39 approvato del Consiglio regionale con deliberazione 9 luglio 2013, n. 72 (Politiche regionali nell ambito degli istituti penitenziari della Lombardia); la deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2013, n. 1004 concernente il piano di azione per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell autorità giudiziaria - Biennio 2014-2015 e, in particolare, la linea di intervento n. 3, nella quale si esplicitano gli interventi a favore della famiglia e della genitorialità, prevedendo azioni che garantiscano le relazioni familiari e affettive, anche per agevolare una crescita armoniosa ed equilibrata dei

12 Bollettino Ufficiale figli delle persone sottoposte a provvedimenti dell autorità giudiziaria; ravvisata la necessità di valorizzare la genitorialità responsabile, nonché di implementare le azioni finalizzate a perseguire gli obiettivi di cui dalla l. 62/2011 sopra richiamata, rendendo residuale il ricorso a misure cautelari o di esecuzione della pena in carcere di padri e madri di figli minori di anni 10; considerate le disposizione europee di tutela dei diritti dell infanzia e, nello specifico, il diritto del bambino a non essere soggetto a discriminazione motivata dalla condizione sociale o dallo stato dei suoi familiari, come nel caso delle detenzione dei genitori; richiamate le audizioni dell 11 dicembre 2013 svolte dalla Commissione consiliare speciale «Situazione carceraria in Lombardia» con alcune associazioni in tema di sostegno alla genitorialità in carcere; e, in particolare, l Assessore competente a porre in essere le azioni delineate nel piano di azione citato in premessa, adottato con deliberazione della Giunta regionale n. 1004 del 2013, per favorire progetti relativi al sostegno della genitorialità e delle relazioni familiari e affettive negli istituti di pena e, in particolare, in presenza di figli di età inferiore ai dieci anni; a favorire la realizzazione di una rete di sensibilizzazione all accoglienza di minori negli istituti penitenziari lombardi, al fine di agevolare la genitorialità responsabile, accogliendo le buone pratiche e le esperienze già maturate sia nel contesto nazionale sia europeo in tema di tutela dell infanzia e di salvaguardia della genitorialità negli istituti di pena; a coordinare le attività di programmazione degli interventi di competenza delle ASL, svolte in raccordo con i diversi livelli istituzionali, affinché siano valorizzati i progetti in tema di sostegno alla genitorialità in carcere e ne siano verificati i risultati.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/231 associazione del Consiglio regionale alla discussione su ordini del giorno della conferenza stato-regioni Visto l Ordine del giorno n. 179 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 65 Consiglieri votanti n. 64 Voti favorevoli n. 64 di approvare l Ordine del giorno n. 179 concernente l associazione del Consiglio regionale alla discussione su ordini del giorno della Conferenza Stato-Regioni, nel testo che così recita: il disegno di riforma costituzionale avviata con la novellazione del Titolo V (leggi costituzionali 1/99 e 3/2001) che ha trovato una prima sistemazione con l approvazione della «delega al governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell articolo 119 della Costituzione» il 5 maggio 2009, n. 42 e successivi decreti legislativi di attuazione, rimane monco e per il mancato completamento del quadro delle riforme (il Senato delle Regioni) e per l irrompere della più pesante crisi, prima finanziaria, poi economica e sociale, che dal 2008 tiene bloccata le economiche dei paesi più sviluppati; l impatto della crisi ha segnato profondamente i paesi europei con un consistente debito pubblico, imponendo misure di restrizione della spesa pubblica che ha intaccato significativamente i livelli delle autonomie del sistema istituzionale della Repubblica: Stato, Regioni e Autonomie locali sono state vincolate da stringenti norme costituzionali e legislative (vincolo del pareggio di bilancio e Patto di stabilità interno) per controllare rigidamente i livelli di spesa pubblica e il volume degli investimenti; il coordinamento della finanza pubblica è diventato il principale strumento di politica economica e in mancanza del Senato delle Regioni, il luogo della «governante» dell intero sistema è diventato la «Conferenza Stato-Regioni e Autonomie locali»; le politiche di risanamento delle finanze pubbliche, dal 2010 all attuale legge di stabilità 2014, hanno impattato pesantemente sulle finanze locali e regionali portando la spesa complessiva amministrativa al netto della sanità delle Regioni a statuto ordinario a 20 miliardi, comprensivo di 4,9 miliardi destinati al trasporto pubblico; le risorse della sanità vengono decise in sede di Conferenza Stato-Regioni e rappresentano oltre l 80 per cento della spesa; le risorse del trasporto pubblico locale, per la parte spettante ancora allo Stato, sono assegnate centralmente attraverso il fondo nazionale per il trasporto pubblico anche ferroviari; il Patto di stabilità interno fissa per la Regione Lombardia l obiettivo di 3.026 milioni di euro comprensivi del 1,3 miliardi per il trasporto pubblico regionale; impegna la Giunta regionale a portare in Consiglio regionale una completa ricognizione dello stato di attuazione della l. 42/2009 e delle criticità presenti nei decreti attuativi per definire le iniziative politiche e istituzionali necessarie per una completa attuazione della riforma; a riferire in Commissione «Programmazione e bilancio» in ordine alle seguenti questioni: ripartizione fondo sanitario; ripartizione fondo trasporto pubblico; legge di stabilità e sulle altre materie che interessano i sistemi territoriali e le politiche regionali.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/232 potenziamento dei servizi di salute mentale Visto l Ordine del giorno n. 181 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 66 Consiglieri votanti n. 65 Voti favorevoli n. 65 di approvare l Ordine del giorno n. 181 concernente il potenziamento dei servizi di salute mentale, nel testo che così recita:

Bollettino Ufficiale 13 i disturbi mentali si presentano in tutte le classi d età, sono associati a difficoltà nelle attività quotidiane, nel lavoro, nei rapporti interpersonali e familiari; alimentano spesso forme di indifferenza, di emarginazione, di esclusione sociale e costituiscono una delle maggiori fonti di carico assistenziale e di costi per il servizio sanitario; il piano di azione per la salute mentale mondiale dichiara come interventi, piani e servizi per la salute mentale debbano tenere conto dei bisogni sanitari e sociali in tutte le fasi della vita, dall infanzia alla vecchiaia, e l approccio deve essere multi-settoriale, in collaborazione tra politiche sanitarie, sociali, dell istruzione, del lavoro, dell abitare, della giustizia; la legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) promuove interventi assistenziali, sociosanitari e sociali in aiuto alle persone, al proprio nucleo familiare e alle famiglie in difficoltà favorendo l inclusione delle persone fragili con il raccordo tra cura sanitaria e socio-assistenziale; lo stesso Piano socio sanitario regionale 2010-2014 sottolinea come sia necessario, nella piena attuazione del piano regionale sulla salute mentale, sviluppare e sostenere il tema dell inclusione sociale della persona con patologia psichiatrica e della sua famiglia attraverso la formalizzazione e valorizzazione dei patti territoriali di salute mentale condivisi con tutti i soggetti coinvolti, pubblici, del terzo settore e dell associazionismo, con particolare attenzione al sostegno alla persona e alla sua famiglia; in particolare i patti territoriali potranno promuovere azioni che favoriscano processi di autonomia e di sviluppo di legami sociali, anche attraverso la collocazione in contesti lavorativi; evidenziato che un recente studio condotto dall Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato come i disturbi relativi alle malattie mentali rivestano un importanza crescente in tutti i Paesi industrializzati sia per il numero dei soggetti colpiti sia per l elevato carico di disabilità e di costi economici e sociali che comportano per le persone colpite e per i loro familiari; in Italia, come segnalato dal Ministero della Salute, studi condotti sia a livello nazionale sia locale hanno mostrato che nella popolazione generale il numero dei pazienti con almeno un contatto annuo con le strutture dei dipartimenti di salute mentale e con le strutture accreditate (prevalenza trattata) è dell 8 per cento circa e un recente sondaggio, condotto su un campione di psichiatri italiani, ha riscontrato un aumento rispetto a dieci anni fa della frequenza con cui vari disturbi mentali giungono all'osservazione clinica; nella nostra regione, come evidenziato nella pubblicazione «La psichiatria di comunità in Lombardia» MCGraw_Hill Education 2013 promossa dalla Direzione Generale Salute di Regione Lombardia in collaborazione con Éupolis, negli anni 1999-2010 si è registrato un aumento del 56 per cento per quanto attiene alla prevalenza trattata e un incremento del 61 per cento in relazione ai pazienti che si rivolgono per la prima volta ai dipartimenti di salute mentale lombardi senza essere stati trattati precedentemente in altri servizi specialistici; visto che nonostante simile panorama imponga un potenziamento delle strutture assistenziali atte a promuovere la salute mentale assistiamo ad evidenti criticità, come dimostrano: l apertura solo diurna e unicamente per 5 giorni a settimana dei centri di salute mentale, spesso per fasce orarie ridotte, con un conseguente e inappropriato ricorso al Pronto Soccorso e ai trattamenti sanitari obbligatori proprio negli orari non coperti dai servizi dedicati; l esiguità di interventi territoriali individualizzati e integrati con il sociale capaci di offrire alle persone affette da disturbi mentali il tipo di trattamento, riabilitazione e aiuto alla partecipazione sociale necessari dal punto di vista etico e tecnico; la carenza di strutture per la cura dei disturbi psicopatologici delle fasce adolescenziali che non possono trovare risposta nelle strutture per adulti e che necessitano di un ampio approccio multidisciplinare e di un diretto coinvolgimento familiare nell assunzione in cura; le stesse difficoltà evidenziate nella presa in carico dei pazienti in uscita dagli ospedali psichiatrici giudiziari; constatati la situazione contingente di scarsità di risorse, che rende urgente l introduzione di correttivi atti a realizzare sia una maggiore appropriatezza dei percorsi di inclusione sociale delle persone con disturbo psichico sia un utilizzo più efficace ed efficiente delle risorse disponibili; il bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2014 il e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislatura vigente; a valorizzare i servizi dedicati alle fragilità mentali: potenziando la rete in modo da fornire risposte adeguate al disagio psichico, evitando l inappropriato ricorso al Pronto Soccorso e ai trattamenti sanitari obbligatori; affiancando all assistenza ospedaliera interventi riabilitativi e sociali integrati con il territorio, capaci di favorire l inclusione delle persone con sofferenza psichica e dei loro familiari; promuovendo forme di accompagnamento consone alle possibilità di recupero; prevedendo interventi in grado di intercettare le problematiche emergenti sul nascere così da evitare una possibile cronicità.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/233 sostegno all associazionismo e al volontariato Visto l Ordine del giorno n. 183 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 60 Consiglieri votanti n. 59 Voti favorevoli n. 59 di approvare l Ordine del giorno n. 183 concernente il sostegno all associazionismo e al volontariato, nel testo che così recita: la Repubblica Italiana, sin dal suo sorgere, ha riconosciuto il diritto dei propri cittadini a svolgere la loro personalità non solo come singoli ma anche, insieme ai propri simili, nell ambito delle formazioni sociali intermedie; questo riconoscimento trova la propria ratio nell articolo 118 della Costituzione Italiana che afferma «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà»; associazionismo e volontariato sono espressione della medesima capacità della società civile di organizzarsi e autoregolarsi, dando vita a enti privati che perseguono scopi di rilevanza e interesse generale, puntando al bene comune negli ambiti sociale, sanitario, culturale, ambientale e della protezione civile; la normativa lombarda impegna a riconoscere e promuovere l associazionismo nella pluralità delle sue forme

14 Bollettino Ufficiale quale fondamentale espressione di libertà, di promozione umana, di autonome capacità organizzativi e di impegno sociale e civile dei cittadini e delle famiglie, nonché di convivenza solidale, di mutualità e di partecipazione alla vita della comunità locale e regionale; ne riconosce altresì il ruolo nel rapporto tra istituzioni, famiglie e cittadini nelle politiche di settore; preso atto che Regione Lombardia con i decreti 4500/2012 e 4534/2012 ha stabilito di dare il sostegno economico a progetti presentati sia dalle associazioni senza scopo di lucro e di promozione sociale, sia dalle organizzazioni di volontariato; le risorse disponibili per l edizione del bando associazionismo 2012-2013, hanno consentito di aggiudicare nel settembre 2012 il contributo richiesto solo al 53 per cento delle associazioni e delle organizzazioni di volontariato che ne avevano fatto richiesta, pur in presenza di tutti i requisiti previsti dai bandi; i bandi in oggetto hanno cadenza biennale e che, per l edizione 2014/2015, emerge un consistente decremento delle risorse finalizzate; nel presupposto che il Governo elimini i tagli alle regioni virtuose, a ripristinare un adeguato finanziamento per sostenere i progetti presentati sia dalle associazioni senza scopo di lucro e di promozione sociale sia dalle organizzazioni di volontariato, valorizzandone l importante attività.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/234 efficienza energetica Visto l Ordine del giorno n. 188 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 66 Consiglieri votanti n. 65 Voti favorevoli n. 65 di approvare l Ordine del giorno n. 188 concernente l efficienza energetica, nel testo che così recita: visto l atto di indirizzi per la definizione del nuovo programma energetico ambientale regionale, delibera del Consiglio regionale 24 luglio 2012, n. 532, che prevede la redazione del nuovo programma energetico ambientale regionale; visto l ordine del giorno n. 725 approvato dal Consiglio regionale con deliberazione 24 luglio 2012, n. 527, che impegna la Giunta regionale, nell ambito dei lavori di predisposizione del programma energetico ambientale regionale, ad attivare un apposito FONDO ENERGY SERVICE COMPANY (ESCO) per l efficienza energetica; tale fondo risulta particolarmente utile in questo contesto socio-economico per garantire l'accesso al credito delle ESCO, a tassi di interesse più vantaggiosi di quelli previsti dal mercato attuale, al fine di riqualificare il patrimonio edilizio lombardo, in particolare quello pubblico; tale fondo deve essere gestito da Finlombarda, la quale gioca un ruolo importante nel supporto finanziario allo sviluppo di progettualità pubbliche e private a livello territoriale locale; impegna il Presidente e la Giunta regionale a provvedere all attivazione del fondo gestito da Finlombarda, previo intervento della Giunta regionale in merito alla definizione delle regole di gestione e a renderlo operativo entro il 2014; a salvaguardare la coerenza con la programmazione energetica ambientale regionale, in particolare utilizzando il fondo al fine di conseguire gli obiettivi di programmazione energetica; a prevedere forme di accordo con gli istituti di credito al fine di ottenere tassi di interesse particolarmente vantaggiosi rispetto a quelli di mercato attuali, senza i quali il Fondo risulterebbe di scarsa efficacia e utilità; a stimolare il miglioramento delle ESCO operanti in Lombardia attraverso la diffusione dei sistemi di certificazione di qualità.». D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/235 investimenti per i comuni lombardi Visto l Ordine del giorno n. 197 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 65 Consiglieri votanti n. 64 Voti favorevoli n. 37 Voti contrari n. 5 Astenuti n. 22 di approvare l Ordine del giorno n. 197 concernente gli investimenti per i comuni lombardi, nel testo che così recita: i comuni stanno vivendo, mai come nell anno in corso, una condizione di estrema difficoltà. Oltre alla morsa della crisi economica, sono schiacciati sotto il peso di situazioni critiche dovute alla realtà socioeconomica e alla dislocazione geografica che in Lombardia ha una particolare incidenza; in Regione Lombardia i comuni fino a mille abitanti sono 325 e sono ubicati quasi tutti in zone montane, semimontane o valligiane, con i gravi svantaggi e costi aggiuntivi che ciò comporta. Anche l esclusione dal patto di stabilità di cui all articolo 31, comma 1, l. 183/2011 dei comuni fino a mille abitanti, non è sufficiente a far fronte all emergenza dettata dalla crisi economico-finanziaria che attanaglia i comuni più piccoli e più deboli; i medi e i grandi comuni sono costretti all interno dei vincoli dettati dal patto di stabilità che, non permettendo la spendita dei denari presenti nelle loro casse, trasforma le istituzioni più vicine al cittadino in meri esattori delle tasse per conto dello Stato accentratore. Il risultato di questa operazione è che i cittadini ricevono sempre meno servizi e che quello che spendono non risulta più proporzionato ai benefici che dovrebbe offrire la pubblica amministrazione;

Bollettino Ufficiale 15 invita il Presidente e la Giunta regionale a disporre le misure necessarie a favorire gli investimenti nei comuni della Lombardia.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/236 valorizzazione delle attività culturali di rilevanza regionale Visto l Ordine del giorno n. 198 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 62 Consiglieri votanti n. 61 Voti favorevoli n. 36 Voti contrari n. 24 Astenuti n. 1 di approvare l Ordine del giorno n. 198 concernente la valorizzazione delle attività culturali di rilevanza regionale, nel testo che così recita: all interno del PRS della X legislatura è richiamato come la cultura dovrà assumere, in un ottica di valorizzazione e promozione del territorio lombardo, un nuovo ruolo legato al rilancio socio economico della Regione attraverso anche una maggior integrazione tra la cultura stessa e le altre politiche messe in campo. Questi obbiettivi dovranno essere raggiunti ottimizzando il potenziale rappresentato dalla collaborazione tra soggetti pubblici e privati, definendo modalità comunicative e percorsi procedurali che consentano non solo di recuperare risorse finanziarie addizionali, indispensabili in una fase di contrazione della spesa pubblica, ma anche di costruire collaborazioni progettuali fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico della Lombardia attraverso forme di partenariato che giungano a fare massa critica nelle necessarie risorse finanziarie; sempre all interno del PRS viene evidenziato che durante la X legislatura dovrà essere stimolato l accesso dei giovani ai luoghi della cultura; il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali in attuazione del Capo I della legge n. 59/1997) che prevede all articolo 152 che «lo Stato, le Regioni e gli Enti locali curano, ciascuno nel proprio ambito, la valorizzazione dei beni culturali» e all articolo 153 che «lo stato, le Regioni e gli Enti locali provvedono, ciascuno, nel proprio ambito, alla promozione delle attività culturali»; considerato che tramite l utilizzo di specifiche politiche vi è l opportunità di favorire la conoscenza storica, sociale ed economica della nostra Regione anche con riferimento alle «evoluzioni istituzionali dell U.E.»; che l Unione europea favorisce, sostiene e incentiva la cultura, e ne promuove la storia dei territori regionali; che il 29 gennaio 2014 il Committee of the Regions organizza a Bruxelles la conferenza «Culture and Creativity: Europe s region and cities making difference», evento che intende riunire responsabili politici, esperti, creativi e trend watchers, nonché artisti e rappresentanti di associazioni culturali europee e di organizzazioni internazionali per discutere in merito alle esperienze di successo dei settori culturali e creativi e al loro impatto sullo sviluppo locale. L evento faciliterà anche il networking creativo con i rappresentanti dei progetti selezionati prevenienti da diverse istituzioni culturali e creative, organizzazioni e reti; visto gli obbiettivi posti nel PRS quali: l individuazione di strumenti atti a costruire alleanze, sia con enti pubblici sia con soggetti privati, al fine di valorizzare il patrimonio culturale materiale ed immateriale regionale; la regolamentazione delle fondazioni e degli enti culturali partecipati dalla Regione relativamente all individuazione di modelli gestionali e virtuosi, di criteri di finanziamento e di controllo condivisi; la razionalizzazione e la valorizzazione di istituti e luoghi della cultura; l estensione all ambito internazionale delle attività culturali, prevedendo la possibilità di partecipare a programmi nazionali e internazionali; l introduzione del concetto di imprese culturali e creative come modello per coniugare la valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio culturale con la creatività e la ricerca dell innovazione, come buona prassi anche per lo sviluppo di start up, profit e no profit; il comma 2, dell articolo 1, della legge regionale 26 novembre 2013, n. 15 che evidenzia come la ricorrenza possa essere l occasione per diffondere la conoscenza dei relativi fatti storici presso i giovani; il PRS individua nel settore culturale e creativo uno dei driver fondamentali per uno sviluppo economico della Lombardia; l articolo 1 dello Statuto d autonomia della Lombardia; il richiamo all interno del PRS alla valorizzazione dei beni di interesse storico, dove si prospetta di attuare interventi di valorizzazione dei beni di particolare interesse storico artistico architettonico e archeologico nonché dei beni e delle culture immateriali: si opererà per sostenere gli istituti e i luoghi della cultura (musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche), sviluppando e coordinando i sistemi e le reti presenti sul territorio, in un ottica di promozione dei percorsi e degli itinerari culturali della Lombardia, con particolare riguardo alle biblioteche, affinché il servizio territoriale sia mantenuto. Ci si propone, sempre all interno del PRS della legislatura corrente, di valorizzare anche il volontariato culturale; la legge regionale 26 febbraio 1993, n. 9 (Interventi di promozione educativa e culturale); rilevato come, in vista della Expo del 2015, sia necessario un forte intervento da parte di Regione Lombardia al fine di far conoscere e scoprire tutti i luoghi di cultura nonché la storia millenaria dei nostri territori; ritenuto necessario un intervento a tutela del vasto patrimonio culturale, materiale e immateriale, di Regione Lombardia attraverso tutti i mezzi a disposizione della Giunta regionale; indispensabile l impegno di Regione Lombardia quale controparte istituzionale privilegiato con i territori, al fine di istituire un elenco di priorità di interventi; indispensabile l impegno di Regione Lombardia al fine di valorizzare e diffondere la conoscenza dei fatti storici della regione stessa; impegna la Giunta regionale a individuare, nei criteri di assegnazioni di contributi e/o agevolazioni finanziarie, e anche nelle attività di comunicazione, i requisiti al fine di raggiungere gli obbiettivi sopra elencati, con particolare attenzione alla diffusione e alla conoscenza degli avvenimenti storici; a prevedere la concessione di contributi in ambito culturale con le seguenti priorità: promozione educativa e culturale; per progetti di promozione e valorizzazione di attività culturali di rilevanza regionale; per progetti di valorizzazione delle identità culturali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia..

16 Bollettino Ufficiale D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/237 Polizia Locale Visto l Ordine del giorno n. 202 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 64 Consiglieri votanti n. 63 Voti favorevoli n. 63 di approvare l Ordine del giorno n. 202 concernente la polizia locale, nel testo che così recita: visto l articolo 25 della legge regionale 14 aprile 2003, n. 4 (Riordino e riforma della disciplina regionale in materia di polizia locale e sicurezza urbana), nel quale viene stabilito che la Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, anche in concorso con gli enti locali, partecipa alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana; accertato che tali progetti sono stati erogati agli enti locali per progetti in materia di sicurezza urbana esclusivamente per il periodo intercorrente dall anno 2000 all anno 2009 compresi, per un totale di euro 94.166.890,69, cosi come di seguito indicato nel riepilogo per provincia; visto che i corpi e i servizi di polizia locale nell esercizio delle loro funzioni: di polizia amministrativa, svolgono attività di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi derivanti dalla violazione di leggi, regolamenti e provvedimenti statali, regionali e locali; di polizia giudiziaria, assicurano lo scambio informativo e la collaborazione sia con altri comandi di polizia locale che con le forze di polizia dello Stato; di polizia stradale, espletano i servizi di polizia stradale negli ambiti territoriali secondo le modalità fissate dalla Legge; ausiliarie di pubblica sicurezza, pongono il presidio del territorio tra i loro compiti primari, al fine di garantire, in concorso con le forze di polizia dello Stato, la sicurezza urbana degli ambiti territoriali di riferimento; accertato che allo stato attuale è necessario preventivare specifici finanziamenti a favore dei corpi e dei servizi di lolizia locale finalizzati al potenziamento degli apparati radio, rinnovo e incremento delle dotazioni tecnico/strumentali e del parco autoveicoli, acquisizione di dotazione tecniche per il rilevamento dei sinistri stradali, acquisizione di strumenti operativi di tutela e contenzione fisica, armi, collegamenti telefonici, telematici, servizi informatici, installazione di colonnine di soccorso e sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio nelle vie commerciali e più a rischio, modernizzazione delle sale operative e di rilevamento satellitare per l individuazione delle pattuglie sul territorio, incremento del nastro orario oltre le dodici ore giornaliere, con estensione del servizio nella fascia serale e notturna, realizzazione di servizi per l istituzione del «vigile di quartiere», con particolare riferimento alle zone abitative e commerciali, iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne, bambini ed anziani, potenziamento dell attività di vigilanza, telesorveglianza e controllo dei parchi, giardini e scuole nonché dell agglomerato urbano e delle abitazioni isolate, anche nella forma di sistemi di allarmi collocati sulla persona con segnale trasmesso verso le centrali operative delle forze dell ordine; vista la legge quadro sull ordinamento della polizia municipale 7 marzo 1986, n. 65; accertato che il Prefetto, competente per territorio, conferisce al personale della polizia locale, previa comunicazione del Sindaco, la qualità di agente di pubblica sicurezza, dopo aver accertato il possesso degli specifici requisiti; visto che nell esercizio delle funzioni di agente e di ufficiale di polizia giudiziaria e di agente di pubblica sicurezza, il personale della polizia locale, messo a disposizione dal Sindaco, dipende operativamente dalla competente autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza nel rispetto di eventuali intese fra le dette autorità e il Sindaco; gli operatori della polizia locale ai quali è conferita la qualità di agente di pubblica sicurezza possono, previa deliberazione in tal senso del Consiglio comunale, portare, senza licenza, le armi, di cui possono essere dotati in relazione al tipo di servizio nei termini e nelle modalità previsti dai rispettivi regolamenti, anche fuori dal servizio, purché nell ambito territoriale dell ente di appartenenza e nei casi di cui all articolo 4, della l. 65/86. Tali modalità e casi sono stabiliti, in via generale, con apposito regolamento approvato con decreto del Ministro dell interno, sentita l Associazione Nazionale dei Comuni d Italia. Detto regolamento stabilisce anche la tipologia, il numero delle armi in dotazione e l accesso ai poligoni di tiro per l addestramento al loro uso (come modificato dall articolo 17, comma 134, L. 15 maggio 1997, n. 127); per quanto meglio sopra evidenziato e alla luce dei gravi fatti di cronaca accaduti agli operatori di polizia, è necessario provvedere a sostenere i comuni nell acquisto di mezzi, armi e, soprattutto, strumenti di autotutela del personale della polizia locale, soggetta anch essa a tali gravi accadimenti; i corpi e i servizi di polizia locale operano a stretto contatto e in sinergia con le altre forze di polizie dello Stato e che, per tale motivo, emerge la necessità di preventivare appositi finanziamenti, al fine di garantire la massima sicurezza e tempestività degli interventi a favore della cittadinanza e di riflesso anche per garantire contestualmente la sicurezza degli operatori stessi con mezzi e strumentazioni adeguate; accertato che il maggior numero di rilevamenti degli incidenti stradali vengono espletati dai servizi e corpi di polizia locale e che, con preciso riferimento al grave fenomeno della «pirateria della strada», è necessario dotare i servizi e corpi di polizia locale di adeguate strumentazioni al passo delle tecnologie moderne; invita il Presidente e la Giunta regionale a prevedere una riserva a favore degli interventi per la sicurezza nell ambito del plafond da mettere a disposizione dei comuni in termini di patto di stabilità territoriale. In particolare per favorire i corpi e i servizi di polizia locale, finalizzati al potenziamento degli apparati radio, rinnovo e incremento delle dotazioni tecnico/ strumentali e del parco autoveicoli, acquisizione di dotazione tecniche per il rilevamento dei sinistri stradali, acquisizione di strumenti operativi di tutela e contenzione fisica, armi, collegamenti telefonici, telematici, servizi informatici, installazione di colonnine di soccorso e sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio nelle vie commerciali e più a rischio, modernizzazione delle sale operative e di rilevamento satellitare per l individuazione delle pattuglie sul territorio, incremento del nastro orario oltre le dodici ore giornaliere, con estensione del servizio nella fascia serale e notturna, realizzazione di servizi per l istituzione del «vigile di quartiere», con particolare riferimento alle zone abitative e commerciali, iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne, bambini ed anziani, potenziamento dell attività di vigilanza, telesorveglianza e controllo dei parchi, giardini e scuole nonché dell agglomerato urbano e delle abitazioni isolate, anche nella forma di sistemi di allarmi collocati sulla persona con segnale trasmesso verso le centrali operative delle forze dell ordine. Tali plafond dovranno essere attribuiti solo a favore dei comuni i cui corpi e servizi di polizia locale:

Bollettino Ufficiale 17 rispettano i contenuti delle leggi e dei regolamenti regionali in materia di polizia Locale e dimostrano particolare operatività sul territorio; rispettano i contenuti delle leggi e dei regolamenti regionali in materia di polizia locale, dimostrano particolare operatività sul territorio e documentano forme di Unioni polizie locali, a norma delle vigenti disposizioni.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/238 possibilità di pagare il ticket per le prestazioni sanitarie nelle farmacie Visto l Ordine del giorno n. 203 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 65 Consiglieri votanti n. 64 Voti favorevoli n. 62 Voti contrari n. 2 di approvare l Ordine del giorno n. 203 concernente la possibilità di pagare il ticket per le prestazioni sanitarie nelle farmacie, nel testo che così recita: Regione Lombardia offre ai cittadini lombardi il servizio di prenotazione di visite ed esami specialistici in regime di Servizio sanitario nazionale presso le farmacie; l utilizzazione di questo canale permette agli utenti di non fare code agli sportelli; a valutare l ampliamento del servizio, includendo anche la possibilità per l utente di pagare direttamente le prestazioni sanitarie all atto della prenotazione nelle farmacie, in modo tale da ottimizzare ulteriormente il servizio stesso rendendo il suo utilizzo più incentivante in termini di risparmio di tempo per gli utenti.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/239 rifinanziamento della l.r. 40/1995 (programma triennale per la manutenzione e riqualificazione del parco di Monza e disposizioni speciali per lo svolgimento del gran premio d Italia) Visto l Ordine del giorno n. 204 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 65 Consiglieri votanti n. 64 Voti favorevoli n. 55 Voti contrari n. 9 di approvare l Ordine del giorno n. 204 concernente il rifinanziamento della l.r. 40/1995 (Programma triennale per la manutenzione e riqualificazione del Parco di Monza e disposizioni speciali per lo svolgimento del Gran Premio d Italia), nel testo che così recita: la legge regionale 31 luglio 1995, n. 40 (Programma triennale per la manutenzione e riqualificazione del Parco di Monza e disposizioni speciali per lo svolgimento del Gran Premio d Italia) e la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 1996, n. 23922 hanno dato avvio a un processo di valorizzazione unitaria del patrimonio ambientale e culturale con l impegno di vari soggetti; il Presidente della Giunta regionale si è personalmente fatto carico di tutelare il Gran Premio di Monza e ciò non può che avvenire tramite il rilancio delle attività dell autodromo che generano un giro di affari di circa 80 milioni di euro l anno per la Brianza, Milano e le zone limitrofe; dette opere di rilancio dell autodromo devono necessariamente prevedere una maggiore partecipazione di Regione Lombardia negli assetti proprietari dell area interessata, oggi di esclusiva proprietà del Comune di Milano e del Comune di Monza; la scelta, nella primavera del 2008 della città di Milano per l Expo 2015 e la successiva indicazione della Villa Reale di Monza come sede di eventi di alta rappresentanza collegati all Expo è elemento di particolare importanza e prestigio per la Lombardia; considerato, inoltre, l approvazione, da parte della Regione Lombardia, della deliberazione della Giunta regionale 8 aprile 2009, n. 9235 con la quale si istituisce un consorzio pubblico di valorizzazione culturale denominato «Consorzio Villa Reale e Parco di Monza»che aggrega in maniera fattiva i vari soggetti istituzionali del territorio; ritenuto che l appuntamento di Expo 2015 è un momento non ripetibile per portare all attenzione dell Italia e dell Europa delle valenze storico culturali, di architettura del paesaggio, naturalistiche e ambientalistiche, tra loro interconnesse, del Parco e della Villa Reale di Monza, che si traducono anche in opportunità economiche; invita il Presidente della Giunta regionale al fine di rilanciare le attività dell autodromo, ad adottare ogni opportuna iniziativa che conduca Regione Lombardia all interno dell assetto proprietario della attuale superficie del Parco di Monza che ospita l autodromo, che risulta oggi come proprietà indivisa fra Comune di Monza e Comune di Milano; a individuare idonee risorse atte al rifinanziamento della l.r. 40/1995 per sostenere opere di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, paesaggistico, artistico del Parco, della Villa reale di Monza e relative pertinenze; a farsi promotore di un nuovo accordo di programma fra tutti i soggetti interessati alla valorizzazione del Parco e della Villa reale di Monza per la realizzazione delle opere ritenute necessarie anche in funzione di EXPO 2015.».

18 Bollettino Ufficiale D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/240 collaborazione con l università Cattolica per la promozione della SMEA Visto l Ordine del giorno n. 205 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 62 Consiglieri votanti n. 61 Voti favorevoli n. 61 di approvare l Ordine del giorno n. 205 concernente la collaborazione con l Università Cattolica per la promozione della SMEA, nel testo che così recita: vista la legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foresta, pesca e sviluppo rurale) e, in particolare, l articolo 13, comma 1, lettera a), che dispone che la Regione Lombardia supporti il potenziamento della rete di istituzioni territoriali a carattere tecnico-scientifico, dipendenti e collegate, nell ambito di un sistema integrato di servizi di supporto e assistenza tecnica; vista la legge regionale 30 gennaio 1984, n. 3 (Interventi della Regione Lombardia a favore dell istruzione superiore agraria) che dispone all articolo 1 l autorizzazione alla Giunta regionale a stipulare una convenzione con provincia e comune di Cremona e con l Università Cattolica del Sacro Cuore, sentita la commissione consiliare competente, per promuovere una scuola di specializzazione in economia agroalimentare, con sede a Cremona, funzionalmente ed organicamente dipendente dalla sede di Piacenza dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; richiamata la legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 (Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia) che: all articolo 1 comma 1 prevede che la Regione persegua la crescita competitiva del sistema produttivo lombardo e del contesto territoriale e sociale che lo accoglie e lo alimenta, individuando alla lettera a), tra gli obiettivi, la ricerca e l innovazione rispetto alle quali promuove e sostiene la ricerca applicata, l innovazione tecnologica e il trasferimento anche attraverso la collaborazione tra centri di ricerca pubblici e privati, università, imprese, settori produttivi e merceologici; all articolo 3, comma 1, lettera a) prevede che la Giunta regionale dia attuazione agli obiettivi della legge mediante gli strumenti di cui all articolo 2, stipulando specifici accordi, tra gli altri, con gli enti locali, le CCIAA, le università e il sistema della ricerca; considerando che la SMEA-Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare dell Università Cattolica del S. Cuore rappresenta da un trentennio una punta di riconosciuta eccellenza nella formazione in economia agro-alimentare nel nostro Paese, caratterizzandosi per una spiccata internazionalizzazione; oltre un terzo dei suoi 650 ex-allievi opera in imprese, organizzazioni e istituzioni lombarde, anche in posizioni di vertice in alcune tra le più rilevanti realtà imprenditoriali agroalimentari lombarde; ad essa fanno capo due importanti centri di ricerca applicata, peraltro dotati di autonomia amministrativa: l Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici, istituito nel 1987 con sede presso l Alta Scuola, e il CREFIS, Centro di Ricerca Economica sulle Filiere Suinicole, istituito nel 2009 con sede a Mantova; l impegno per il 2014 sarebbe indicativamente di 100.000 euro; a fronte del contributo economico assegnatole dall Assessorato all Agricoltura della Regione Lombardia in quanto istituzione formativa e di ricerca di rilevante interesse regionale, la SMEA realizza importanti attività concordate con l assessorato stesso quali: la promozione di iniziative atte al potenziamento degli studi del sistema agro-alimentare, anche attraverso l organizzazione di eventi ed iniziative, d intesa con la Regione Lombardia (es. il rapporto agroalimentare della Lombardia); la promozione di iniziative didattiche e formative destinate a tecnici operanti nel settore pubblico e privato e presso le associazioni del settore agro-alimentare; il mancato finanziamento della convenzione con Regione Lombardia avrebbe come conseguenza il trasferimento della SMEA presso la sede di Piacenza dell Università Cattolica, per ragioni di economicità di gestione, mettendo in forse la stessa continuità della presenza dell Università Cattolica a Cremona, e non consentirebbe alla SMEA di assicurare gli attuali servizi a Regione Lombardia; a sostenere per l anno 2014 la collaborazione con l Università Cattolica del S. Cuore mediante l alta scuola SMEA, con le modalità e gli strumenti consolidati.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/241 risorse per gli enti gestori delle aree protette Visto l Ordine del giorno n. 206 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 66 Consiglieri votanti n. 65 Voti favorevoli n. 65 di approvare l Ordine del giorno n. 206 concernente le risorse per gli enti gestori delle aree protette, nel testo che così recita: la Lombardia è stata tra le prime Regioni in Italia che si è dotata di un sistema organico di aree protette fin dagli anni settanta, quando furono istituiti i primi parchi regionali e vennero approvate importanti leggi di tutela ambientale, che hanno portato nel tempo, con la legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 (Piano regionale delle aree regionali protette. Norme per l istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale), alla costituzione di un patrimonio di aree protette che oggi ricopre oltre il 25 per cento del territorio regionale ed è caratterizzato da 24 parchi regionali, distinti per tipologia in fluviali, montani, di cintura metropolitana, agricoli e forestali; 90 parchi di interesse sovra comunale, 65 riserve naturali e 31 monumenti naturali; questa rete, che copre oltre 450.000 ettari di territorio della Lombardia, interessa più di 500 Comuni e rappresenta un patrimonio inestimabile di ricchezze naturali, storiche e cul-

Bollettino Ufficiale 19 turali, perseguendo l importante obiettivo di tutela, conservazione, fruibilità e valorizzazione di una vasta area, in una regione fortemente antropizzata; in Lombardia l esperienza dei parchi rappresenta una eccellenza almeno per due aspetti fondamentali: quello della protezione della biodiversità e del contrasto al fenomeno del consumo di suolo e quello della offerta di opportunità per uno sviluppo sostenibile del territorio con significativi risvolti economici; preso atto che la disponibilità sempre più esigua di risorse richiede in questo difficile momento di congiuntura economica delle valutazioni anche in termini di razionalizzazione degli enti, senza che questo debba però comprometterne l efficacia e il valore; ritenuto, quindi, che ogni eventuale taglio di risorse debba essere preceduto da una riorganizzazione condivisa di enti e funzioni; richiamato, a tal fine, l articolo 4 della l.r. 12/2011 che prevede la possibilità di accorpamenti volontari di enti gestori di aree protette; nel presupposto che il Governo elimini i tagli alle regioni virtuose, a garantire agli enti gestori delle aree protette risorse adeguate ad assicurare lo svolgimento delle attività cui sono preposti, integrando le risorse mancanti rispetto al fabbisogno, per l anno 2014, in fase di assestamento di bilancio; a promuovere una riorganizzazione condivisa di enti e funzioni, sulla base di un percorso che andrà avviato nel corso del prossimo anno partendo dalle proposte formulate dagli enti stessi, che si ponga tra gli obiettivi il risparmio e l ottimizzazione delle risorse finanziarie disponibili, e che consenta di valutare una diversa destinazione delle effettive economie conseguenti; a promuovere altresì la ricerca di forme autonome di finanziamento delle attività.. I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni- EugenioCasalino D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/242 distacchi per progetti di cooperazione sanitaria internazionale Visto l Ordine del giorno n. 207 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 65 Consiglieri votanti n. 64 Voti favorevoli n. 63 Astenuti n. 1 di approvare l Ordine del giorno n. 207 concernente i distacchi per progetti di cooperazione sanitaria internazionale, nel testo che così recita: in Lombardia la cooperazione internazionale in ambito sanitario può contare su un radicamento culturale forte, anche grazie all azione normativa di Regione Lombardia attuata attraverso la legge regionale 5 giugno 1989, n. 20 (Lombardia per la pace e la cooperazione allo sviluppo) e soprattutto la legge regionale 7 maggio 2001, n. 10 (Utilizzazione a fini umanitari del patrimonio mobiliare dismesso delle aziende sanitarie); la legge 26 febbraio 1987, n. 49 (Nuova disciplina della cooperazione dell Italia con i paesi in via di sviluppo), consente ai dipendenti del sistema sanitario nazionale di usufruire di aspettative, per un periodo non superiore all incarico, da concertarsi con l azienda sanitaria di appartenenza; considerato, altresì, che alcune regioni hanno integrato quanto disposto dalla citata legge, prevedendo la possibilità di riconoscere agli operatori sanitari la retribuzione dell aspettativa, seppur per un periodo di tempo limitato; impegna la Giunta regionale a garantire, compatibilmente con le necessità organizzative interne alle aziende, al personale delle professioni sanitarie dipendenti del sistema sanitario regionale, la possibilità di usufruire di permessi retribuiti, per un massimo di trenta giorni l anno e per non più di novanta giorni nel quinquennio, per partecipare a progetti di cooperazione internazionale promossi dalle ONG lombarde, senza oneri aggiuntivi per le finanze regionali.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/243 mutui per le giovani coppie Visto l Ordine del giorno n. 208 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 63 Consiglieri votanti n. 62 Voti favorevoli n. 62 di approvare l Ordine del giorno n. 208 concernente i mutui per le giovani coppie, nel testo che così recita: il perdurare della durissima crisi economica e finanziaria ha drasticamente ridotto il reddito disponibile della popolazione con conseguente crollo dei consumi e rallentamento generale della produzione; il clima di generale incertezza sul futuro genera una spirale depressiva nella quale la riduzione del reddito disponibile porta alla contrazione dei consumi e alla conseguente riduzione dei fatturati e dell occupazione; rilevato che il bene primario della casa costituisce per le giovani coppie che intendono costruire una famiglia la prima fonte di spesa nonché la principale difficoltà per la quale spesso sono costrette a rinunciare al loro progetto di vita (secondo l ISTAT il 41.9 per cento dei giovani trai i 25 e i 34 anni vive ancora con la propria famiglia d origine); ritenuto che le istituzioni debbano dare un segnale concreto di inversione di rotta, promuovendo politiche volte a fornire una ragionevole sicurezza economica, prerequisito imprescindibile per qualsiasi ipotesi di recupero della fiducia nel futuro; evidenziato che Regione Lombardia, tramite le strumento del «sostegno all accesso alla abitazione in proprietà», consente alle giovani coppie che contraggono matrimonio di godere di uno speciale finanziamento volto a coprire in parte gli oneri degli interessi passivi sul mutuo per la prima casa e che questo strumento, complice anche la continua riduzione degli stanziamenti da parte dello Stato, è andato depauperandosi nel corso degli anni.

20 Bollettino Ufficiale nel presupposto che il Governo elimini i tagli alle regioni virtuose, a dare continuità alle politiche di sostegno all accesso alla prima casa da parte delle giovani coppie.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/244 contrasto al fenomeno della prostituzione Visto l Ordine del giorno n. 210 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 61 Consiglieri votanti n. 60 Voti favorevoli n. 40 Voti contrari n. 9 Astenuti n. 12 di approvare l Ordine del giorno n. 210 concernente il contrasto al fenomeno della prostituzione, nel testo che così recita: in Lombardia secondo la Caritas più di tremila donne sono coinvolte nel giro della prostituzione; il fenomeno della prostituzione, ben lungi dall'essere una libera scelta delle donne, si accompagna quasi sempre a condizioni di sfruttamento e di riduzione in schiavitù fisica e psicologica, spesso determinata da situazioni socioeconomiche di grave fragilità rese ancor più drammatiche dall'attuale crisi economica; richiamata la «Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione» adottata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite con risoluzione 317 (IV) del 2 dicembre 1949 e resa esecutiva in Italia con legge 23 novembre 1966 n. 1173 afferma che «la prostituzione e il male che l'accompagna, vale a dire la tratta degli esseri umani ai fini della prostituzione, sono incompatibili con la dignità ed il valore della persona umana e mettono in pericolo il benessere dell'individuo, della famiglia e della comunità»; la citata convenzione all articolo 16 recita: «Le parti della presente Convenzione convengono di prendere o di incoraggiare, per l'intermediazione dei loro servizi sociali, economici, di insegnamento, di igiene e di altri servizi connessi, che siano essi pubblici o privati, le misure proprie a prevenire la prostituzione e ad assicurare la rieducazione ed il reinserimento delle vittime della prostituzione.»; ribadito che il problema della prostituzione va affrontato anche agendo con politiche attive volte al recupero e a debellare il fenomeno dello sfruttamento da parte della criminalità organizzata, e non può essere ridotto a un mero problema di sicurezza e di ordine pubblico. impegna la Giunta regionale a valorizzare e sostenere quelle realtà del volontariato e del privato sociale lombardo che operano attivamente contro il racket della prostituzione e per il sostegno e il recupero delle donne che ne sono vittime.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/245 elettrificazione delle zone montane Visto l Ordine del giorno n. 211 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 66 Consiglieri votanti n. 65 Voti favorevoli n. 65 di approvare l Ordine del giorno n. 211 concernente l elettrificazione delle zone montane, nel testo che così recita: Regione Lombardia storicamente ha sempre assicurato un supporto ai piccoli omuni di montagna, per evitare lo spopolamento delle aree e l abbandono dei pascoli e degli alpeggi; verificato che i finanziamenti per detti interventi, negli ultimi tempi, sono diminuiti sensibilmente, sino ad esaurirsi; evidenziato che molti piccoli comuni montani hanno potuto realizzare, soltanto in parte, questi interventi particolarmente complessi per le caratteristiche geofisiche dei territori, e ora hanno la necessità di completare le opere al fine di garantire un futuro alle zone montane; invita il Presidente e la Giunta regionale a favorire l elettrificazione delle zone montane, così da completare un percorso virtuoso finalizzato al rilancio di cascinali, alpeggi e vie di collegamento transfrontaliere.. D.c.r. 17 dicembre 2013 - n. X/246 inserimento degli agenti di polizia locale nel comparto sicurezza Visto l Ordine del giorno n. 212 presentato in data 16 dicembre Consiglieri presenti n. 68 Consiglieri votanti n. 67 Voti favorevoli n. 41 Voti contrari n. 17 Astenuti n. 9 di approvare l Ordine del giorno n. 212 concernente l inserimento degli agenti di polizia locale nel comparto sicurezza, nel testo che così recita: