Consultazione del gruppo PMI attraverso la rete Enterprise Europe. Consultazione sui principi e orientamenti della condivisione di dati tra imprese

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Transcript:

Introduzione Consultazione del gruppo PMI attraverso la rete Enterprise Europe Consultazione sui principi e orientamenti della condivisione di dati tra imprese L'iniziativa europea Mercato unico digitale è finalizzata a migliorare la disponibilità di dati nell'economia: dati detenuti dal settore pubblico ("informazioni del settore pubblico") dati derivanti dalla ricerca scientifica finanziata con fondi pubblici, ma anche dati detenuti dalle imprese. Una maggiore disponibilità di dati potrebbe essere utile per le PMI, che in genere non dispongono di risorse sufficienti per raccoglierli direttamente. Allo stesso tempo, l'avvento di dispositivi "intelligenti" collegati a Internet (Internet delle cose) pone nuove sfide per la riservatezza commerciale, la concorrenza e l'attribuzione di un valore equo. La condivisione dei dati commerciali dovrebbe essere basata sulla libertà contrattuale, che ne costituisce la pietra angolare. La Commissione ha analizzato in dettaglio queste nuove questioni giuridiche (cfr. COM(2017) 9 "Costruire un'economia dei dati europea" oppure COM(2018) 232 "Verso uno spazio comune europeo dei dati"), concludendo quanto segue: la libertà contrattuale deve rimanere la pietra angolare di tutte le modalità per l'utilizzo degli oggetti di Internet delle cose e dei dati derivanti da tali oggetti la condivisione dovrebbe avvenire sui "mercati dei dati" è necessario rispettare alcuni principi per garantire una concorrenza leale su questi mercati, vale a dire sia per gli oggetti di Internet delle cose, sia per i prodotti e servizi basati sui dati automatici non personali creati da tali oggetti. I principi si applicano solo ai dati non personali, poiché il trattamento dei dati personali è disciplinato sufficientemente dal regolamento generale sulla protezione dei dati e altre norme vigenti.

I principi invitano le imprese a garantire che nei contratti pertinenti: venga stabilito in modo trasparente chi può accedere ai dati e l'uso che ne può essere fatto si riconosca il più possibile il valore creato da ciascuna delle parti (dalla raccolta dei dati, dai servizi offerti in aggiunta ai dati, ecc.) figurino misure di salvaguardia per la protezione dei segreti commerciali delle imprese e di altre risorse legate alla proprietà intellettuale (ad esempio il monitoraggio dei robot di fabbricazione intelligenti per comprendere pratiche di produzione o periodi di inattività che consentano speculazioni sui risultati economici dell'impresa) non si punti a distorcere la concorrenza e, in particolare, a costringere le imprese a concludere accordi con un unico fornitore, ad esempio sulla base di formati di dati o simili che possono essere utilizzati da terzi soltanto a costi aggiuntivi. Nella comunicazione "Verso uno spazio comune europeo dei dati" la Commissione ha indicato che i principi sarebbero stati discussi con i soggetti interessati ( stakeholder ) e avrebbero potuto essere modificati sulla base dei risultati di tali discussioni. Ha incoraggiato l'industria a sviluppare codici di condotta per integrare i principi. Ha inoltre indicato che continuerà a valutare se i principi e gli eventuali codici di condotta siano sufficienti a mantenere i mercati equi e aperti e che, se necessario, affronterà la situazione adottando opportuni interventi. Modalità di partecipazione: Per contribuire alla consultazione è necessario compilare ed inviare il questionario allegato entro il 10 gennaio 2019 a: Unioncamere del Veneto E-mail: unione@ven.camcom.it Fax. 0410999301 Per informazioni potete contattare la dott.ssa Stefania De Santi e la dott.ssa Chiara Bianchini Tel. 0410999411 E-mail: stefania.desanti@eurosportelloveneto.it; chiara.bianchini@ven.camcom.it

Questionario PARTE 0: Informazioni sull'impresa: 1. In quale settore opera la vostra impresa? a. Agricoltura, silvicoltura e pesca; trasformazione dei prodotti alimentari, catena di approvvigionamento alimentare b. Settore automobilistico, compresi fornitori, fabbricazione, vendita al dettaglio, manutenzione e riparazione e relativi servizi post-vendita c. Elettrodomestici, domotica, compresi fornitori, fabbricazione, vendita al dettaglio, manutenzione e riparazione e relativi servizi post-vendita d. Altri settori di produzione, compresi fornitori, fabbricazione, vendita al dettaglio, manutenzione e riparazione e relativi servizi post-vendita e. Trasporto passeggeri (taxi, bus, treno, aereo, vie navigabili) f. Logistica g. Telecomunicazioni, compresi fornitori h. Vendita al dettaglio i. Media, editoria, trasmissione radiotelevisiva e servizi connessi, compresa la pubblicità j. Assistenza sanitaria, servizi sociali k. Finanza e assicurazioni (esclusa assicurazione autoveicoli) l. Consulenza giuridica, ricerche di mercato m. Produzione e/o trasmissione/fornitura di energia elettrica, gas, acqua, vapore e aria, inclusi i relativi servizi di dati n. Altro

2. In quale/i paese/i si svolge la maggior parte della vostra attività economica? Austria Belgio Bulgaria Croazia Cipro Repubblica ceca Danimarca Estonia Finlandia Francia Germania Grecia Ungheria Irlanda Italia Lettonia Lituania Lussemburgo Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Regno Unito Altro 3. Se la risposta è "Altro", indicare il/i paese/i in cui si svolge la maggior parte della vostra attività economica: 4. Quali sono le dimensioni della vostra impresa (dipendenti espressi in equivalenti a tempo pieno)? a. Meno di 10 dipendenti (microimpresa) b. 11-49 dipendenti (piccola impresa) c. 50-249 dipendenti (media impresa) d. Più di 249 dipendenti (grande impresa)

Parte 1 - Uso e generazione di dati non personali nella vostra impresa 5. Avete cercato di acquisire dati detenuti da un'altra impresa, ad esempio per sviluppare un nuovo prodotto o servizio, oppure per migliorare processi decisionali o processi di produzione? Sì Se rispondete Sì alla domanda n. 5: 6. Avete avuto difficoltà nell'acquisire dati (diritti d'uso) di un'altra impresa? Sì 7. Siete stati esposti a pratiche riguardanti l'accesso a tali dati che ritenete inique o irragionevoli (ad esempio, diritti di licenza eccessivi, risoluzione imprevedibile del contratto)? Sì 8. In caso affermativo, qual è la natura di tali difficoltà/pratiche? Specificare: Se rispondete No alla domanda n. 5, si passa direttamente alla domanda n. 5: 9. Perché la vostra azienda non utilizza dati di altre imprese (sono possibili più risposte)? : a. Non utilizziamo dati nel nostro modello imprenditoriale/produciamo tutti i dati necessari al nostro interno b. Non siamo a conoscenza di imprese in possesso di dati pertinenti c. Non disponiamo delle competenze o dei requisiti tecnici necessari per l'analisi dei dati

d. I dati di cui abbiamo bisogno non sono messi a disposizione da altre imprese e. Produciamo i dati internamente f. Per motivi di sicurezza dei dati o del sistema informatico g. Per timore di responsabilità derivanti dall'uso dei dati acquisiti h. Per i costi (compresi i costi di redazione di relativi contratti) non recuperabili. Parte 2 - Feedback sui principi equi per gli oggetti di Internet delle cose e i dati non personali derivanti da tali oggetti Un oggetto di Internet delle cose è un dispositivo che trasmette dati su Internet, ad esempio al fabbricante, in cambio di un servizio o altro tipo di compenso. In un documento dell'aprile 2018 la Commissione ha elaborato una serie di principi invitando le imprese a garantire che nei pertinenti contratti: venga stabilito in modo trasparente chi può accedere ai dati e l'uso che ne può essere fatto si riconosca il più possibile il valore creato da ciascuna delle parti (dalla raccolta dei dati, dai servizi offerti in aggiunta ai dati, ecc.) figurino misure di salvaguardia per la protezione dei segreti commerciali delle imprese e di altre attività di proprietà intellettuale (ad esempio il monitoraggio dei robot di fabbricazione intelligenti per comprendere pratiche di produzione o periodi di inattività che consentano speculazioni sui risultati economici dell'impresa) non si punti a distorcere la concorrenza e in particolare a costringere le imprese a concludere accordi con un unico fornitore, ad esempio sulla base di formati di dati o simili che possono essere utilizzati da terzi soltanto a costi aggiuntivi. 10 State già utilizzando o prevedete di utilizzare nel futuro prossimo un dispositivo di Internet delle cose (ad esempio, un robot industriale)? Sì 11 Ritenete che gli oggetti di Internet delle cose e i dati derivanti da tali oggetti pongano nuove sfide per l'equità del mercato? Sì

12 Ritenete che tali sfide siano adeguatamente disciplinate dalla normativa vigente (legislazione sulla tutela delle banche dati e dei segreti commerciali, diritto d'autore, diritto della concorrenza, ecc.)? Sì 13 I principi (elencati sopra) si riferiscono a tutti gli aspetti pertinenti? Se no: Sì 14 Quali altri aspetti andrebbero aggiunti? Specificare: 15 Come valutate l'importanza di ciascun principio nella pratica industriale? Molto importante Abbastanza importante Poco importante Non importante a. stabilire in modo trasparente chi può accedere ai dati e l'uso che ne può essere fatto b. riconoscere il più possibile il valore creato da ciascuna delle parti c. includere misure di salvaguardia per la protezione dei segreti commerciali delle imprese

d. non puntare a distorcere la concorrenza e in particolare a costringere le imprese a concludere accordi con un unico fornitore 16 Fino a che punto ritenete che le imprese siano propense a negoziare contratti sulla base di ciascuno di questi principi e siano in grado di garantire il mantenimento di mercati equi per gli oggetti di Internet delle cose e i dati derivanti da tali oggetti? Del tutto in grado Moderatamente in grado Poco in grado Non in grado a. stabilire in modo trasparente chi può accedere ai dati e l'uso che ne può essere fatto b. riconoscere il più possibile il valore creato da ciascuna delle parti c. includere misure di salvaguardia per la protezione dei segreti commerciali delle imprese d. non puntare a distorcere la concorrenza e in particolare a costringere le imprese a concludere accordi con un unico fornitore Parte 3 - Orientamenti per la condivisione dei dati tra imprese e futuro Centro di sostegno Il 25 aprile la Commissione ha pubblicato una serie di orientamenti su come le imprese potrebbero aumentare gli scambi di dati. Gli orientamenti si suddividono in tre parti: un elenco non esaustivo di meccanismi per la condivisione dei dati, i principali modelli imprenditoriali e un elenco di elementi da prendere in considerazione quando si stipulano contratti sui dati.

17 Quale parte del documento di orientamento interessa maggiormente la vostra azienda? A. Elementi di cui tener conto nelle trattative contrattuali B. Aspetti tecnici della condivisione dei dati C. Principali modelli imprenditoriali ed esempi di buone pratiche La Commissione intende inoltre finanziare un Centro di sostegno per la condivisione dei dati, chiamato a svolgere una serie di funzioni. 18 Come valutate la pertinenza di ciascuna delle seguenti funzioni? Molto pertinente Pertinente Abbastanza pertinente Poco pertinente Non pertinente Fornire esempi di buone pratiche industriali sulla condivisione dei dati Fornire un documento di riferimento sulla normativa vigente in materia di condivisione dei dati Fornire clausole contrattuali tipo, messe a punto dal mondo industriale Definire nuove clausole contrattuali tipo per settori specifici, catene del valore o di rilevanza intersettoriale Elaborare orientamenti su come sviluppare interfacce di programmazione delle applicazioni (API) e gestire le interazioni con gli

utenti di tali interfacce (compresa la definizione delle condizioni d'uso tipo delle API [licenza API]) Elaborare orientamenti su come garantire la sicurezza dei dati in caso di condivisione con altri. Elaborare orientamenti su come migliorare la tracciabilità dell'uso dei dati, una volta condivisi. 19 Quali altri documenti o servizi vi sarebbero utili (specificare):