Marineria torrese A cucélla Raimondo Scala - Salvatore Argenziano
L uomo è seduto per terra, in canottiera e con la sigaretta tra le labbra. Le braccia forti, abbronzate rilucono sotto il sole. Una gamba è piegata per dare l equilibrio al corpo e l altra allungata sotto la rezza. L alluce afferra una maglia della rezza e la tiene distesa. La mano sinistra la tende all altro capo mentre la destra tiene a cucélla che entra ed esce tra le maglie da ricostruire. A cucélla. Dal latino acum, ago da cui il diminutivo acuicèllo per sincope acucèllo. Da l acucèllo, per deglutinazione della A iniziale, (come da arécheta, a récheta, e da arecchia, dal latino auriculam a recchia), che diventa articolo, abbiamo a cucélla, con cambio di genere, da maschile a femminile, provocato dall articolo - a - (come da ascensore, maschile ad a scensora, femminile). La rezza è realizzata con cotone, oggi nailon, che occorre proteggere contro la corrosione marina con un bagno nella ténta. Per fare la ténta si usava far bollire in un bidone, u fusto r a nafta, quelli di circa 200 litri, una miscela di acqua e zappino nella quale si immergeva la rezza nuova o il cordame per fare la sarcitura della rezza danneggiata. L operazione è detta tannatura per la presenza di tannino sprigionato dalla polvere di zappino o zappigno, tintura per le reti, estratta dalla corteccia di una varietà di pino d Aleppo. etim. Dal Latino sappinus, varietà di pino, da pinus, pino R. Scala - S. Argenziano. A cucélla 2
La forma e la struttura delle reti dipendono dal tipo di pesca per le quali sono costruite. Sostanzialmente una rete da pesca è costituita da una struttura a maglie, da un cavo superiore, a limma r i cuórtici, che porta i galleggianti e da un cavo inferiore, a limma r i chiummi che porta gli elementi pesanti per l affondamento. Per piccole reti possono tali elementi essere di piombo. Per le grandi reti, anche delle catene di ferro. La limma è una corda vegetale fatta con fibre della pianta dello sparto, non ritorta ma intrecciata, detta libàno, dall arabo libān. Da libàno deriva probabilmente il termine limma per raddoppio della B, libbàno e mutazione B/M in limmàno ; una successiva contrazione porterebbe a limma, femminile per la presenza della A finale. I cuórtici, italiano còrtici, sono i sugheri che reggono le reti da pesca: etim. Dal Latino cortex, corteccia. Il riferimento è alla corteccia dell albero da sughero. R. Scala - S. Argenziano. A cucélla 3
Una rete particolare per la pesca a strascico è a paranza. Con lo stesso termine si indica la barca adibita a questo tipo particolare di pesca. Il nome deriva dall avverbio mparànza, in pari, insieme, contemporaneamente: etim. Latino par, paio, coppia, poiché detta pesca veniva eseguita un tempo da due barche affiancate. Sostanzialmente la pesca con la paranza è una pesca a strascico. Le due barche procedevano in parallelo, ad una certa distanza tra loro, ciascuna trainando una estremità della rete, per tenere aperta la bocca. Con l adozione dei divergenti che consentono l apertura della bocca della rete, è oggi possibile questa pesca con una sola barca. La paranza rete è costituita da tre parti: i vvanne, a panza e u sacco, di diversa fattura e caratteristica costruttiva delle maglie. La sezione centrale è la pancia e la sua apertura è detta vocca. Anteriormente alla bocca ci sono due vanne, due pareti laterali che servono a convogliare il pesce nella bocca. Il nome deriva dalla posizione di questi due teli di rete, cioè da vànna: s. f. banna. Italiano banda, lato, fianco: etim. Dal gotico bandwa, lato. La verticalità delle vanne e della bocca della rete è ottenuta con le limme. A limma dei piombi e quella dei galleggianti mantengono aperte verticalmente le vanne e la bocca della rete. Il tiro della rete è effettuato con la limma dei galleggianti il che consente alla limma dei piombi, che sotto la bocca può essere anche rinforzata con catene, di essere aderente al fondale ed effettuare l opera di dragaggio per snidare il pesce. R. Scala - S. Argenziano. A cucélla 4
La parte inferiore della pancia, formata da corda robusta è detta tassiéllo. In fondo c è il sacco, una rete a maglia stretta e senza fondo. La chiusura del sacco si ottiene legando la rete con una cima detta ciuccio che va dall estremità del sacco alla barca. La funzione di questa cima è anche quella di sicurezza, per recuperare la rete nel caso di rottura delle cime di traino. Sciogliere u ciuccio è l operazione di apertura del sacco per scaricare in coperta il pescato. L apertura della bocca della rete è ottenuta mediante i divergenti, tavole di legno o metalliche, applicate prima delle vanne che, opportunamente orientate, col procedere della barca tendono ad allontanarsi, a divergere, tra loro, aprendo le vanne e, di conseguenza, la bocca della rete. Raimondo Scala - Salvatore Argenziano R. Scala - S. Argenziano. A cucélla 5