Allegato 5 SPECIFICA TECNICA DIREZIONE ESERCIZIO. Il R.U.P.

Documenti analoghi
Relazione Tecnica generale. Relazione Tecnica. Processo produttivo TMB di Battipaglia

I controlli gestionali degli impianti CdR nelle diverse fasi del ciclo di lavorazione

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO DISCIPLINARE TECNICO S. A. P. NA.

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO

SCHEDA «E»: SINTESI NON TECNICA 1

Provincia di Salerno

DISCIPLINARE TECNICO

PROGETTO DEL SERVIZIO

NUMERO GARA: CAPITOLATO TECNICO

PROGETTO DEL SERVIZIO

SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto

Provincia di Salerno

Provincia di Salerno

Centro Studi MatER Materia & Energia da Rifiuti. Impianto di selezione della frazione secca della raccolta differenziata AKRON Granarolo (BO)

CAPITOLATO TECNICO. Capitolato Tecnico Pag. 1 di 8

PROGETTO AMBIENTE BACINO LECCE TRE S.R.L.

Sommario. La piattaforma in sintesi... 3 La soluzione proposta... 4 I vantaggi in sintesi... 7

DELIBERAZIONE N. 6/29 DEL

SOMMARIO 1. PREMESSA SITUAZIONE IMPIANTISTICA ATTUALE DELL IMPIANTO DI SELEZIONE E TRITURAZIONE DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI (SEZIONE B)...

Trattamento dei rifiuti indifferenziati residuali dalla raccolta differenziata

Sig. / Azienda ( ATI o FORNITORE )

RELAZIONE TECNICA AMBIENTALE CON DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL INTERVENTO DI MODIFICA PROGETTATO

ALLEGATO 5 CAPITOLATO TECNICO

Giunta Regionale della Campania PIANO STRAORDINARIO DI INTERVENTI ( ART. 2 DEL DECRETO LEGGE N.185 DEL )

IMPIANTO MOBILE DI TRATTAMENTO MECCANICO RIFIUTI URBANI

autostrada del Brennero

SINTESI DELLE ATTIVITA DI GESTIONE RIFIUTI EFFETTUATE PRESSO L IMPIANTO DI SELEZIONE E COMPOSTAGGIO DI CASE PASSERINI

1 OGGETTO DEL SERVIZIO

Provincia di Salerno

Tale procedimento, alla data di presentazione della presente istanza è ancora in corso.

IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI

PROCEDURA DI EFFETTUAZIONE RUN-TEST

Impianti di selezione meccanica dei rifiuti

La valorizzazione energetica dei rifiuti solidi urbani Udine 21 marzo 2003

LA PRODUZIONE DI CDR NEL POLO INTEGRATO DI FUSINA

ALLEGATO 4 - CAPITOLATO TECNICO

Il percorso degli IMBALLAGGI in ACCIAIO dalla Raccolta al Riciclo

Procedura Aperta, suddivisa in 3 (tre) lotti, per l affidamento del servizio di selezione, CAPITOLATO TECNICO

Giunta Regionale della Campania PIANO STRAORDINARIO DI INTERVENTI (ART. 2 DEL DECRETO LEGGE N.185 DEL )

RELAZIONE TECNICA PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI MARTIRANO LOMBARDO E MOTTA S. LUCIA, FINALIZZATA PROGETTISTI

CONFERIMENTO RIFIUTI PROVENIENTI DA NAPOLI

Possibili filiere di intervento per la valorizzazione dei rifiuti stoccati in balle in Regione Campania

autostrada del Brennero

ALLEGATO 4 IMPIANTI DI TRATTAMENTO MECCANICO-BIOLOGICO RIFIUTI URBANI E VALORIZZAZIONE RACCOLTA DIFFERENZIATA

UNA NUOVA STRATEGIA PER LA PRODUZIONE DI BIOMETANO DA RIFIUTI ORGANICI E SOTTOPRODOTTI

Documento scaricato da

FRAZIONE ORGANICA PROVENIENTE DAL SERVIZIO DI RACCOLTA MENSE)

PRODUZIONE E GESTIONE GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI PARTE 2. Prof. Salvatore Masi

SIRPRESS Srl a socio unico Scheda I

La gestione e la caratterizzazione del CSS e del CdR L esperienza di Herambiente spa

UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLE USTICA PROVINCIA DI ROMA

Analisi merceologiche dei rifiuti urbani: sorprese e conferme

1. OGGETTO DELL APPALTO QUANTITATIVI OGGETTO DEL SERVIZIO NATURA DEL SERVIZIO ESECUZIONE D UFFICIO... 3

EcoAmbiente Salerno SpA. Direttore Tecnico Ing. Domenico Ruggiero. STIR di Battipaglia Biostabilizzazione

ANALISI MERCEOLOGICA DEI RIFIUTI URBANI Provincia di Piacenza

Reg. n A ISO 9001:2008

EUREKAMBIENTE SRL Via Marinoni, Pianiga (VE)

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 22

GARA A PROCEDURA APERTA FINALIZZATA ALL AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI SEPARAZIONE DEI RIFIUTI, CARICAMENTO, TRASPORTO, RECUPERO

IMPIANTO RECUPERO PLASTICA CAVAGLIÀ

Oggetto: ecotassa controreplica a nota Dirigente Generale prot del 4 giugno 2015

TABELLA 2: RIFIUTI DA GESTIRE PREVIA NUOVA AUTORIZZAZIONE

Dott. Ing. Giuseppe Giampaoli DIRETTORE COSMARI

Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna CAPITOLATO TECNICO

Provincia di Salerno

Il Consorzio CiAl. Maggio_Giugno 2018 Regione Calabria

Giunta Regionale della Campania. Delibera di Giunta

SERVIZIO DI IGIENE URBANA BANDO DI GARA

COMUNE DI PIANSANO Provincia di Viterbo

IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI TRATTAMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI

ASSESSORATO ALL'ECOLOGIA, TUTELA DELL'AMBIENTE, PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI, TUTELA DELLE ACQUE

PRESENTAZIONE AZIENDALE

SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto

IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO CASA SARTONI - MONTESPERTOLI (FI) CARATTERISTICHE GENERALI

NUOVE REGOLE IN VIGORE A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 PER UTENZE CON PARTITA IVA PRONTUARIO

Impianto di Bacino S.N.U.A. Srl Via De Zan Aviano

AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA NELL ATO-CT1 ANALISI FABBISOGNO UOMINI E MEZZI

Analisi merceologiche sui rifiuti urbani Dicembre 2009

Se fino alla metà degli anni 80 il tempo di vita di un bene, perché fosse economicamente produttivo, doveva essere di circa 10 anni, poi il bene

AGENZIA INDUSTRIE DIFESA

TERMO VALORIZZATORE ACERRA

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.08:27

DISCIPLINARE TECNICO DISCIPLINARE TECNICO S. A. P. NA. Società soggetta al coordinamento e controllo della Città Metropolitana di Napoli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento territorio, ambiente, infrastrutture e trasporti Ecologia - Settore

ANALISI LCA. Fonte: Politecnico di Milano CDR

Ambiente: prospettive e possibili interventi. prof. ing. Vincenzo Belgiorno

COMPUTO METRICO. Comune di Laviano Provincia di Salerno

Utilizzo del termine Biomasse nella gestione complessiva del Termoutilizzatore

Le vie della differenziata: il. raccolte Ing. Vito Belladonna Direttore Tecnico Arpa Emilia-Romagna

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

STUDIO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA

Relazione tecnica relativa alla descrizione delle fasi lavorative e alle modalità di gestione degli stoccaggi

L impianto si presenta molto pulito ed ordinato su una superficie di almeno un paio di ettari (vedi foto).

Operazione (All. B e C alla parte IV del D.Lgs.152/06) 165,00 2 Inerti A D1. 30,00 3 Frazione Umida D R3. 94,00 4 Rifiuti ligneocellulosici D R3

REPORT TECNICO SULLA MISCELAZIONE DEI RIFUTI NON PERICOLOSI

Transcript:

Allegato 5 SPECIFICA TECNICA Procedura per l affidamento del servizio di trattamento e recupero della Frazione Secca (CER 19.12.12) prodotta dallo stabilimento STIR di Battipaglia (SA). DIREZIONE ESERCIZIO Il R.U.P.

Indice generale SPECIFICA TECNICA 1.Premessa 2. Oggetto del servizio 3. Autorizzazioni 4. Modalità di riconoscimento dei servizi effettuati ALLEGATI: 1. Rapporto di prova n. 10-LA13016 del 10/06/2010 a cura del Laboratorio Biochemie Lab 2. D.M. n. 1061 18 dicembre 2009 del Ministero Infrastrutture e Trasporti

SPECIFICA TECNICA Specifica tecnica per l esecuzione del Servizio biennale di trattamento e recupero dei rifiuti ( CER 19.12.12) prodotti dallo Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti (S.T.I.R.) di Battipaglia (SA). 1. Premessa EcoAmbiente Salerno S.p.A. ha in esercizio in via Bosco II, S.P. 195 Z.I. 84091 Battipaglia (SA), un impianto di tritovagliatura ed imballaggio di rifiuti (S.T.I.R.), autorizzato al trattamento di Rifiuti Urbani Indifferenziati (R.U.I. - C.E.R. 20.03.01) proveniente dai Comuni della Provincia di Salerno. Lo stabilimento, progettato per il trattamento di 406.600 tonnellate/anno di rifiuti urbani indifferenziati, è autorizzato, ai sensi dell Ordinanza N. 300 del 31 dicembre 2009 che adotta l Autorizzazione Integrata Ambientale, al trattamento di un quantitativo massimo di 1355 tonnellate/giorno. Ai sensi dell art. 6 e 6-ter del D.L. n 90 del 23/05/2008 e successiva legge di conversione n. 123 del 14/07/2008, è autorizzato presso lo S.T.I.R. di Battipaglia il trattamento di tritovagliatura e selezione dei rifiuti urbani non differenziati (C.E.R. 20.03.01), con produzione delle seguenti frazioni di rifiuto: - Frazione Secca Tritovagliata (FST), C.E.R. 19.12.12; - Frazione Umida Tritovagliata (FUT), C.E.R. 19.12.12; - Scarto Ferroso, C.E.R. 19.12.02. Il processo si attua attraverso le seguenti fasi: 1. Stoccaggio dei R.U.I. nella fossa di ricezione, servita da carroponti con benna a polipo per il caricamento delle linee; 2. Triturazione dei rifiuti in ingresso, finalizzata all apertura dei sacchi di plastica contenitori dei rifiuti ed a conferire al materiale la pezzatura ottimale per i successivi trattamenti; 3. Vagliatura primaria (fori da 150 mm) dei rifiuti utilizzando vagli a tamburo rotante dimensionati con un tempo di permanenza sufficiente a garantire la separazione del materiale in due flussi: a) Sopravaglio primario: frazione superiore al diametro dei fori del vaglio, è composto da materiali leggeri a matrice combustibile quali ad esempio: carta, cartoni, plastica in film e tessili. Dopo aver subito il processo di deferrizzazione magnetica, il sopravaglio primario va a costituire la Frazione Secca Tritovagliata (F.S.T.) e viene convogliato alla sezione di pressatura e filmatura. b) Sottovaglio primario: frazione passante attraverso i fori del vaglio. 4. Vagliatura Secondaria del sottovaglio primario (fori da 60 mm), che lo suddivide a sua volta in due flussi:

c) Sopravaglio secondario il sopravaglio secondario contiene una rilevante quantità di materiali ad elevato potere calorifico che, dopo aver subito il processo di deferrizzazione magnetica, va ad unirsi al sopravaglio primario e quindi a costituire la Frazione Secca Tritovagliata (F.S.T.) convogliata alla sezione di pressatura e filmatura. d) Sottovaglio secondario composta sostanzialmente da frazione organica residua altamente putrescibile. Tale frazione va a costituire la Frazione Umida Tritovagliata (F.U.T.) che dopo il processo di deferrizzazione magnetica viene convogliata alla sezione di stabilizzazione. Riassumendo si generano tre flussi di materiali: Il flusso costituito dalla F.S.T., sopravaglio primario e secondario, che dopo deferrizzazione viene indirizzato nel locale presse dove può essere imballato e filmato oppure può essere caricato direttamente in forma sciolta. Il flusso costituito dal sottovaglio secondario, costituito essenzialmente da frazione organica, viene sottoposto a deferrizzazione e convogliato alle aree dette MVA e MVS. Il flusso costituito dallo Scarto Ferroso catturato dai deferrizzatori che viene inviato a recupero. 2. Oggetto del servizio Come anticipato in premessa, a seguito delle operazioni di lavorazione, che consistono in una triturazione/riduzione della pezzatura, una cernita/selezione, deferrizzazione magnetica ed eventuale pressatura, si producono giornalmente tre frazioni di rifiuto: Frazione Secca Tritovagliata (F.S.T.), la Frazione Umida Tritovagliata (F.U.T.) e lo scarto ferroso. La prima (F.S.T.), avente un potere calorifico non trascurabile (compreso tra 15.000-18.000 kj/kg), è quella oggetto del presente bando di gara ed all'attualità viene destinata all impianto di Termovalorizzazione di Acerra. In particolare tale Frazione Secca Tritovagliata (F.S.T.) può essere prodotta dallo S.T.I.R. in due modalità: 1. in forma sciolta la FST cade direttamente dai nastri (senza alcuna pressatura - Peso specifico pari a circa 0.30 tonnellate/mc) all interno dei mezzi di trasporto; 2. in forma di balle la FST viene pressata, legata con filo metallico e filmata (dimensione balle 1,15x1,15x1,40 metri - peso 1.200 kg). Oggetto dell appalto è il servizio, per una durata di affidamento di 24 mesi, inerente a trasporto, trattamento/recupero/smaltimento della Frazione Secca Tritovagliata (FST) identificata dal codice CER 19.12.12. alle condizioni economiche di cui al disciplinare di gara.

E necessario, peraltro, considerare attentamente che, in ragione delle condizioni di variabilità sempre ipotizzabili nell andamento dei risultati dei servizi di raccolta differenziata di rifiuti, il quantitativo di servizi realmente richiesto ed i conseguenti corrispettivi, potrebbero risultare, nella realtà, ridotti, anche in misura elevata, rispetto all importo di cui sopra, senza che per questo l affidatario possa presentare rivalsa alcuna nei confronti di EcoAmbiente Salerno S.p.A., che effettuerà le proprie richieste effettive di servizio, nel corso del periodo di affidamento, secondo le necessità reali che ad essa si porranno, di volta in volta, nel corso di tale periodo. La Ditta affidataria dovrà, comunque, garantire per tutta la durata del contratto il fabbisogno di servizio richiesto da EcoAmbiente Salerno S.p.A., fermo restando che tale quantitativo non costituisce in alcun modo vincolo per EcoAmbiente Salerno S.p.A., che procederà a richiesta di esecuzione di viaggi solo in relazione alle proprie necessità contingenti. È altresì evidente che, in ragione del limite giornaliero imposto dal competente Ente Locale, la presenza di situazioni di giornaliero impedimento all esecuzione dei servizi richiesti (es.: limitazione ricettiva del sito di destinazione o limitazioni operative della Società di autotrasporti ad eseguire servizi in giornate particolari di traffico limitato pur in presenza della documentazione esplicita di cui all art. 3, p.to 1, lettera d) del Decreto Ministeriale Infrastrutture e Trasporti del 18 dicembre 2009, n. 1061 di cui si fornisce copia in allegato), costituiscono potenziale impedimento alla prestazione di tutte le attività richieste. 3. Autorizzazioni L aggiudicatario dovrà garantire che tutti i soggetti coinvolti nel servizio siano, regolarmente e durante tutto il periodo di affidamento del servizio, autorizzati alle attività di gestione dei rifiuti C.E.R. 19.12.12, in conformità con quanto previsto dal D.M. n 406/98 e ss.mm.ii, dal D.M. n 324/91 e dal D. Lgs. n 152/06 e ss.mm.ii., dal D.Lgs 13 gennaio 2003 n 36 e ss.mm.ii, dal decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio 27 settembre 2010 e ss.mm.ii., dal decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio 05 febbraio 1998 e ss.mm.ii. nonché dalle altre specifiche normative applicabili. 4. Modalità di riconoscimento dei servizi effettuati Preliminare a qualunque autorizzazione di pagamento sarà la verifica di avvenuta riconsegna della quarta copia del formulario di identificazione del rifiuto entro i termini di cui all art. 188 del D. Lgs. 152/06, con anticipazione, via fax, alla sede impiantistica di Battipaglia, della stessa quarta copia, entro 30 giorni

dall effettuazione di ciascun singolo viaggio; si applicano, a tale fattispecie, le previsioni legate al passaggio in operatività del sistema SISTRI. L Aggiudicatario ha l obbligo di quantificare il peso dei rifiuti a destino per ogni viaggio effettuato; tale quantificazione dovrà essere effettuata con il sistema della doppia pesata, cercando di mantenere, per quanto possibile, invariato l assetto del mezzo in entrata e in uscita dall impianto di destinazione finale (stesso mezzo e stesse vasche di contenimento in entrata ed in uscita); EcoAmbiente Salerno S.p.A. potrà richiedere all aggiudicatario copia della documentazione attestante la taratura e l effettuazione delle verifiche periodiche, così come previsto dalle vigenti normative, degli impianti di pesatura utilizzati dai destinatari finali dei rifiuti per la quantificazione degli stessi a destino; EcoAmbiente Salerno S.p.A. provvederà, per ogni viaggio effettuato dall aggiudicatario, a confrontare i pesi in partenza con i pesi a destinazione, che faranno fede per la fatturazione e i pagamenti, salvo quanto di seguito indicato; qualora, infatti, la differenza fra i pesi in partenza e i pesi a destinazione sia significativa, l appaltatore, dietro richiesta di EcoAmbiente Salerno S.p.A. dovrà fornire le necessarie indicazioni formali a giustificazione dello scostamento rilevato; in assenza di giustificazioni accettabili, la fatturazione dovrà avere luogo sulla base del peso più favorevole ad EcoAmbiente Salerno S.p.A.