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L. R. N. /008 TUTELA DEL PATRIMONIO DI RAZZE E VARIETÀ LOCALI DI INTERESSE AGRARIO DEL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO SCHEDA TECNICA PER L ISCRIZIONE AL REPERTORIO (revisionata) OLIVETO RER V OLIVO Famiglia: Oleaceae Genere: Olea Specie: Olea europaea Nome comune: OLIVETO Sinonimi accertati: nessuno Sinonimie errate: nessuna Denominazioni dialettali locali (indicare la località): nessuna Rischio di erosione: elevato Data inserimento nel repertorio: Ultimo aggiornamento scheda: /0/0 Accessioni valutate per la realizzazione della scheda N. piante Età delle piante ) Azienda Agricola Sig. Sabatini- Oliveto- Valsamoggia presenti Superiore a 00 anni ) Az. Agric. Felicori Mauro Castel San Pietro Terme (BO 5 anni (BOpoetro termemauroagricola ) Az. Agric. Parco naturale Abbazia di Monteveglio (BO) 0 0 anni Luoghi di conservazione ex situ: Centro di Conservazione IBIMET-CNR Area della Ricerca di Bologna Vivaista incaricato della moltiplicazione: IBIMET-CNR sede di Bologna e Angelo Vivai San Lazzaro di Savena (BO).

Pianta Fiore Foglia CENNI STORICI, ORIGINE, DIFFUSIONE Frutto La pianta madre è stata reperita nella frazione di Oliveto, dal quale ha preso il nome, nel comune di Monteveglio (Val Samoggia) in provincia di Bologna. È ipotizzabile che l esistenza delle piante d olivo nella valle del Samoggia risalga all epoca dei romani. Questi ultimi diffusero la coltivazione degli olivi in tutto l impero ed anche nell area Cispadana. Tale situazione è confermata da ritrovamenti di semi e pollini di olivo nell area Modenese e Bolognese. Per quanto riguarda la valle del Samoggia, un reperto xilologico tardoantico, proveniente dal pozzo Casini di Bazzano e conservato nel museo locale A. Cresepellani, è la testimonianza più lontana nel tempo della presenza di questa essenza in zona. Si tratta di una ciotola di manifattura locale ottenuta da un nodulo d olivo. Essa rappresenta un reperto importante, in quanto è l unico oggetto realizzato in legno d olivo in tutta la regione Emilia Romagna. La provenienza del legno stesso dovrebbe essere locale. Dalla metà del Quattrocento fin tutto il Cinquecento, soprattutto nel Fondo Demaniale di Santa Maria di Monteveglio, ma anche nell Archivio Vitali si susseguono numerosi documenti che testimoniano la presenza degli olivi sul colle di Monteveglio. In particolare il versante orientale del poggio rappresentava probabilmente l area che, per la sua posizione soleggiata, accoglieva la maggior parte degli olivi. L attitudine del versante orientale del colle ad essere coltivato ad olivi è ribadita da diversi contratti, tra cui ne spicca uno del 55 attraverso il quale la Pieve concede in locazione ossia in colonia, alla metà dei frutti per tre anni, a Giacomo fu Giovanni Barbieri e al figlio Lorenzo da Vedegheto delle pezze di terra poste nelle vicinanze del Monastero di Monteveglio, tra cui una pezza di terra lavorativa, olivata, morata, fruttifera di circa sette biolche, escluse le vigne e le piantate, posta sul colle di Monteveglio in un luogo detto il poggio confinante con le mura del monastero e in minor misura con la vigna del monastero stesso. Tale località potrebbe coincidere o comunque trovarsi nei pressi dell attuale Oliveto. Al fine di reintrodurre tale genotipo autoctono nei luoghi di origine, IBIMET-CNR sede di Bologna sta promuovendo la sua diffusione per nuovi impianti. Territori della provincia di Bologna ZONA TIPICA DI PRODUZIONE BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

Per la parte storica: ASB, Fondo Demaniale Santa M. di Monteveglio, b /454, cart. A. 8, A. 6; b. /455, cart. B. 9, B. 8, B. 49; b. /456, cart. C. ; b. 4/45, cart. D. 45, D. 50, D. 55, D. 56; b. 5/458, cart. E., E. 8, E. 0, E., E., E. 4, E. 5, E. 44; b. 6/459, cart. F. ; b. /460, cart. G. 5, G. 5; b. 8/46, cart. H., H. 0, H. ; b. 9/46, cart. I., I. 5, I., I. 40, I. 55; b. 0/46, cart. K., K. 45, K. 50; b. /464, cart. L. 5, L. 8, L.50; b. /465, cart. M., M. 5, M. 8, M., M. 44; b. /466, cart. N. 5, N. 6, N., N. 44; b. 4/46, cart. O. 5, O. 6, O. 8, O., cart. EE. 4; b.8/48, cart. FF. 4; 4/09. ASB, Periti Agrimensori, t. II, libro IV, f. 45, di A. Nelli, bobina 64. p. 4. BCA B 56. Collezione privata, cabreo possessione Casa Vecchia di Brazzano, famiglia Gandolfi Odofredi. G. TIRABOSCHI, Storia dell Augusta Badia dis. Silvestro in Nonantola. G. TIRABOSCHI,Memorie Storiche Modenesi, Modena, Società Tipografica, 9. MARCHESINI, MARTELLI, FORLANI, cds, Catalogo del Museo di Bazzano. L. A. MURATORI, Antiquitates italicae medii aevi, T. II, diss. XX; T. I, diss. XIV. R. PASSERI, La Seconda Canossa Storia di Monteveglio e Montebudello, Bologna, Tamari Editori in Bologna, 98, pp 5- Per la parte scientifica: Rotondi A. 009. Dalle colline bolognesi risorse genetiche per l olivo. Olivo&Olio, n. - pp. 505. Facini O., Rotondi A. 006 Coltivazione dell olivo nella collina bolognese: scelte varietali e rischi climatici. Atti convegno Agrometeorologia e gestione delle Risorse delle colture agrarie. Torino. Rotondi A., Mari M. (006) Piccolo territorio cultivar locale. Olivo&Olio n. 4: 8-0. NOTE Scheda realizzata con la collaborazione di CNR-IBIMET Bologna. Ulteriori informazioni sono reperibili consultando i seguenti siti: http://olivisecolari.ibimet.cnr.it http://www.bo.ibimet.cnr.it/

DESCRIZIONE MORFOLOGICA PIANTA (Osservazioni possibilmente su più piante; le foglie si osservano in estate, quando ben sviluppate, sul terzo mediano) VIGORIA (UPOV ) PORTAMENTO (UPOV ) DENSITÀ DELLA CHIOMA (UPOV ) 5 Bassa (Aloreña, Carbunciòn di Carpineta) Medio-bassa (Carbunciòn) 5 Media (Picual, Colombina) Medio-elevata (Correggiolo di Assurgente (Alameño de Cabra, Nostrana di Espanso (Picual, Carbunciòn) Ricadente, Pendulo (Morona, Grappuda) Rada (Gordal de Granada, Selvatico) 5 Media (Picudo,.. ) Fitta (Lechin de Sevilla, Frantoio di Villa Verucchio) Elevata (Lechin de Sevilla, Leccino) LAMINA FOGLIARE: DIMENSIONE (UPOV ) Molto piccola (< cm ; Ghiacciolo, Lechin de Granada) Piccola (da a 4 cm ; Moaraiolo, Lechin de Sevilla) Media (da 4 a 6 cm 5 ; Colombina, Picual) Grande (> 6 cm ; Gordal Sevillana) LAMINA FOGLIARE: FORMA (UPOV 9) Lanceolata (Cornezuelo, Ghiacciolo) Ellittico-lanceolata (Picual, Correggiolo di FOGLIA: COLORE DELLA PAGINA SUPERIORE (UPOV ) Verde (Lechin de Sevilla) Verde scuro (Gorda Sevillana) 9 Molto grande (Picudo) Ellittica (Manzanilla, Moraiolo) Verde chiaro LAMINA FOGLIARE: CURVATURA DELL ASSE LONGITUDINALE (UPOV) LAMINA FOGLIARE: SUPERFICIE LAMINA FOGLIARE: ANGOLO APICALE Concava (Picual, Ghiacciolo) Piatta (Grappuda) Molto acuto (Ghiacciolo) Piana (Galego, Correggiolo di Villa Verucchio) Elicata (Oliva grossa) Acuto (Carbunciòn di Carpineta) Convessa (Zarza, Grappuda) Tegente (Nostrana di Aperto (Colombina) 4 Falcata (Correggiolo di 4 Molto aperto (Carbunciòn) FIORE INFIORESCENZA: LUNGHEZZA DEL RACHIDE INFIORESCENZA: STRUTTURA DEL RACHIDE INFIORESCENZA: RAMIFICAZIONE (UPOV 8)

Corta (< mm; Grappuda) Compatta (Grappuda) Scarsa (Leccino) Media (da a mm; Carbunciòn di Carpineta) Rada (Nostrana di 5 Media (Carbunciòn di Carpineta) Lunga (> mm; Nostrana di Elevata (Nostrana di FRUTTO (Osservazioni a maturazione. Media di 00 frutti ben conformati) FRUTTO: DIMENSIONE (UPOV ) FRUTTO: FORMA (UPOV ) FRUTTO: COLORE A RACCOLTA Molto piccolo (<,5 g Verde Mortellino) Piccolo (< g; Lachin de Granada, Rossina) Allungata, ellissoidale (Cornezuelo, Colombina) 5 Medio (da a 4 g; Colombina) Ellittica, ovoidale (Lachin de Sevilla, Grande (da 4 a 6 g; Picudo, Nostrana di Nostrana di 9 Molto grande (> 6 g; Gordal Sevillana, Oliva grossa) Globosa, sferoidale (Manzanilla, Moraiolo) Invaiato Rosso vinoso 4 Rosso violaceo 5 Verde violaceo 6 Violaceo FRUTTO: SIMMETRIA posizione di apice e base rispetto all asse longitudinale del frutto Simmetrico (Grappuda) Leggermente asimmetrico (Leccino) Asimmetrico (Correggiolo di FRUTTO: FORMA DELLA BASE FRUTTO: POSIZIONE DEL DIAMETRO MASSIMO (UPOV ) Verso la base (Gordal Sevillana, Grappuda) Centrale (Morona, Colombina) Verso l apice (Carbunciòn di Carpineta, Frantoio di Villa Verucchio) Nero violaceo FRUTTO: FORMA DELL APICE (UPOV 8) Appuntito Arrotondato Subconico Rastremata (Correggiolo di Arrotondata (Ghiacciolo) Appiattita (Leccino) NOCCIOLO: FORMA NOCCIOLO: SIMMETRIA (UPOV 40) NOCCIOLO : DIMENSIONE Ellissoidale allungata (Colombina) Simmetrico (Negrillo) Piccolo (< g; Rossina) Ellissoidale (Correggiolo di Villa Verucchio) Leggermente asimmetrico (Lechin de Sevilla) Medio (da a 4,5 g; Grappuda) Ellissoidale breve (Carbunciòn) Molto asimmetrico (Picudo) Grande (> 4,5 g; Nostrana di

4 Ovoidale (Grappuda) NOCCIOLO: POSIZIONE DIAMETRO MASSIMO (UPOV 4) NOCCIOLO: SUPERFICIE NOCCIOLO: SOLCHI FIBROVASCOLARI (UPOV 44) Verso la base Liscia (Grappuda) Assenti o molto scarsi (Lechin de Granada) Centrale (Picual) Rugosa (Nostrana di Scarsi Verso l apice (Chorruo) Corrugata (Oliva grossa) 5 Media presenza (Picual) NOCCIOL O: FORMA DELLA BASE NOCCIOL (UPOV O 5) Forte presenza 9 Presenza molto forte : FORMA DELL APICE NOCCIOLO: TERMINAZIONE DELL APICE Appuntita (Royal, Carbunciòn) Conica (Colombina) Breve rostro (Rossina) Arrotondata (Morona, Grappuda) Arrotondata (Carbunciòn) Rostro pronunciato (Oliva Grossa) Troncata (Tomatillo, Oliva grossa) 4 Rastremata (Correggiolo di MARCATORI MOLECOLARI (MICROSATELLITI) DCA -5 DCA4-66 DCA9 6-0 DCA6-5 DCA8 - GAPU59 09- GAPU0 9-0 GAPU0 6-68 UDO4-9 OSSERVAZIONI E RISCONTRI AGRONOMICI. Elementi desunti da osservazioni dirette (O), da indicazioni di agricoltori (A) e dalla letteratura (L) La maturazione è media e contemporanea, produttività elevata (O). OSSERVAZIONI E RISCONTRI SULLA TOLLERANZA/SENSIBILITÀ ALLE PRINCIPALI PATOLOGIE. Crittogame, acari, insetti, fisio-patologie. Elementi desunti da osservazioni dirette (O), da indicazioni di agricoltori (A) e dalla letteratura (L) Resistenza al freddo elevata e suscettibilità alla mosca bassa(o). OSSERVAZIONI E RISCONTRI SULL UTILIZZO. Elementi desunti da osservazioni dirette (O), da indicazioni di agricoltori (A) e dalla letteratura (L) L olio presenta un leggero sentore di fruttato di oliva percepito sia al gusto che all olfatto con lievi note di piccante e di amaro in equilibrio tra loro. L olio è caratterizzato da un profumo composto da mandorla, frutti di bosco, pomodoro, carciofo e vegetale; al gusto permangono i sentori percepiti all olfatto dove il sentore di mela prende il posto del vegetale