Costruzioni in zona sismica A.A Metodi di Analisi

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Transcript:

Costruzioni in zona sismica A.A. 2018-2019 Metodi di Analisi

Criteri di Modellazione

Criteri di Modellazione Per rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si possono adottare modelli lineari, che trascurano le non linearità di materiale e geometriche, e modelli non lineari, che le considerano; in ambo i casi si deve tener conto della fessurazione dei materiali fragili. In caso non siano effettuate analisi specifiche, la rigidezza flessionale e a taglio di elementi in muratura, cemento armato, acciaio-calcestruzzo, può essere ridotta sino al 50% della rigidezza dei corrispondenti elementi non fessurati, tenendo debitamente conto dell influenza della sollecitazione assiale permanente.

Criteri di Modellazione Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano, a condizione che siano realizzati in cemento armato, oppure in latero-cemento con soletta in c.a. di almeno 40 mm di spessore, o in struttura mista con soletta in cemento armato di almeno 50 mm di spessore collegata da connettori a taglio opportunamente dimensionati agli elementi strutturali in acciaio o in legno e purché le aperture presenti non ne riducano significativamente la rigidezza.

Metodi di analisi (NTC 18 7.3) Le norme italiane prevedono 4 possibili metodi di analisi della risposta sismica di strutture nuove o esistenti Analisi statica lineare Analisi dinamica lineare Analisi statica non lineare Analisi dinamica non lineare L utilizzo di un metodo piuttosto che un altro dipende dalle condizioni di regolarità della struttura e dall importanza che essa riveste. Il metodo che la normativa definisce Normale è l analisi dinamica modale con spettro di risposta. L applicabilità degli altri metodi dipende da diverse condizioni, soprattutto di regolarità

Metodi di analisi (NTC 18 7.3) ANALISI LINEARE L analisi lineare può essere utilizzata per calcolare la domanda sismica nel caso di comportamento stru3urale sia non dissipativo sia dissipativo ( 7.2.2). In entrambi i casi, la domanda sismica è calcolata, quale che sia la modellazione utilizzata per l azione sismica, riferendosi allo spe3ro di proge3o ( 3.2.3.4 e 3.2.3.5) o3enuto, per ogni stato limite, assumendo per il fa+ore di comportamento q, i limiti riportati nella tabella 7.3.I con i valori dei fa3ori di base q 0 riportati in Tab. 7.3.II.

Metodi di analisi La decisione se utilizzare o meno analisi più sofisticate come la statica non lineare (push-over) o la dinamica non lineare è lasciata alla sensibilità del progettista, anche se i programmi di calcolo implementano anche questo tipo di analisi. Il loro utilizzo è comunque legato alle conoscenze del progettista dell analisi non lineare. Rimane comunque il fatto che analisi sofisticate come quella dinamica non lineare è legata all utilizzo di campioni di storie accelerometriche che sono ben lungi dal rappresentare l azione sismica che per sua natura si presenta altamente aleatoria. Si preferisce così utilizzare metodi più tradizionali, anche se l analisi pushover sta prendendo piede data la sua implementazione i tutti i software di calcolo

Metodi di analisi La tabella seguente mostra i criteri di scelta di un metodo di analisi piuttosto che di un altro assieme al livello di modellazione richiesto

da Aiello, 2011

Metodi di analisi L analisi dinamica modale Questo tipo di analisi è considerato il metodo normale per la valutazione delle sollecitazioni in una struttura sottoposta a sisma. Come già visto l analisi dinamica modale prevede l applicazione del metodo della sovrapposizione modale utilizzando gli spettri di risposta. La sua applicazione è prevista per strutture piane irregolari in elevazione o strutture tridimensionali irregolari sia in pianta che in elevazione. Per l analisi modale occorre prestare attenzione al modello. Per modelli piani le masse sono in genere concentrate nei nodi i cui gradi di libertà traslazionali corrispondono alle coordinate lagrangiane del problema dinamico. Per modelli di edifici 3D occorre individuare piano per piano il centro delle masse dove porre le masse traslazionali lungo le direzioni principali dell edificio e la massa rotazionale (momento d inerzia delle masse)

Metodi di analisi L analisi dinamica modale Quando si utilizza la modellazione a masse concentrate nel centro delle masse di piano si parla di modello pseudotridimensionale che prevede anche l ipotesi di diaframma rigido nel proprio piano. In tal caso le coordinate lagrangiane sono tre per piano. Diaframma rigido Modello tridimensionale Modello pseudo-tridimensionale

Metodi di analisi L analisi dinamica modale Una volta definito il modello è possibile determinare le forze statiche equivalenti relative ad ogni modo di vibrare e da queste determinare le grandezze di risposta come caratteristiche della sollecitazione, spostamenti, etc.. Fi, max = Mfi p1s a( T ) Poiché i modi non sono sincroni occorre combinarli tenendo conto delle seguenti indicazioni dettate dalla normativa : La somma delle masse efficaci deve essere > 85% Si devono considerare solo i modi con una massa efficace > 5%

da Aiello, 2011

da Aiello, 2011

Metodi di analisi L analisi dinamica modale x

7.3.6 7.3.7 Da: Braga, 2001

Valutazione degli spostamenti Gli spostamenti d E della struttura sotto l azione sismica di progetto allo SLV si ottengono moltiplicando per il fattore μ d i valori d Ee ottenuti dall analisi lineare, dinamica o statica, secondo l espressione seguente: d E = ±μ d d Ee dove μ d =q μ d =1+(q 1) T C /T 1 se T 1 T C se T 1 < T C In ogni caso: μ d 5q 4

L analisi lineare statica consiste nell applicazione di forze statiche equivalenti alle forze d inerzia indotte dall azione sismica - il periodo del modo di vibrare principale nella direzione in esame (T1) non superi 2,5 TC o TD - la costruzione sia regolare in altezza T 1 = C 1 H 3/4 T 1 = 2 d dove d è lo spostamento laterale elastico del punto più alto dell'edificio, espresso in metri, dovuto alla combinazione di carichi [2.5.7] applicata nella direzione orizzontale. Da: Braga, 2001

Da: Braga, 2001

Da: Braga, 2001

Da: Braga, 2001

Analisi statica lineare Riepilogo: IL METODO DELLE FORZE STATICHE EQUIVALENTI SI ARTICOLA NEI SEGUENTI PUNTI: 1. Verifica delle condizioni di applicabilità dell analisi; 2. Stima del periodo della struttura; 3. Scelta del coefficiente sismico appropriato (ordinata dello spettro di risposta di progetto); 4. Calcolo della risultante delle Forze Sismiche Equivalenti; 5. Distribuzione sulla struttura delle Forze orizzontali sismiche; 6. Analisi statica della struttura soggetta alle forze sismiche equivalenti; 7. Stima degli spostamenti e dello spostamento di interpiano.

Metodi di analisi L analisi statica lineare equivalente: Esempio Calcolare la distribuzione di forze statiche equivalenti al sisma W 3 =30 kn/m W 2 =30 kn/m 3/ 4 (. ) 0. 437sec T1 = 0. 075 10 5 = W 1 =35 kn/m V b = 0. 025 9. 81 114 3 = 44. 15t 0.050 0.045 0.040 0.035 0.030 0.025 0.020 0.015 0.010 0.005 0.000 Spettro di progetto allo SLV T 1 0.000 0.500 1.000 1.500 2.000 F F F 3 2 1 = 44. 15 = 44. 15 = 44. 15 10. 5 60 = 0. 50 44. 15 = 22. 08t 60 7 60 = 0. 33 44. 15 = 14. 72t 60 ( 3. 5 + 7 + 10. 5) ( 3. 5 + 7 + 10. 5) 3. 5 60 ( 3. 5 + 7 + 10. 5) = 0. 17 44. 15 = 7. 50t 60

Non linearità geometriche Le non linearità geometriche sono prese in conto attraverso il fattore Q : Q = P d Er / V h dove: P : e il carico verticale totale dovuto all orizzontamento in esame e alla struttura ad esso sovrastante; d Er e lo spostamento orizzontale medio d interpiano allo SLV, ottenuto come differenza tra lo spostamento orizzontale dell orizzontamento considerato e lo spostamento orizzontale dell orizzontamento immediatamente sottostante; V: è la forza orizzontale totale in corrispondenza dell orizzontamento in esame derivante dall analisi lineare con fattore di comportamento q; h : è la distanza tra l orizzontamento in esame e quello immediatamente sottostante.

Non linearità geometriche

Valutazione degli spostamenti Gli spostamenti d E della struttura sotto l azione sismica di progetto allo SLV si ottengono moltiplicando per il fattore μ d i valori d Ee ottenuti dall analisi lineare, dinamica o statica, secondo l espressione seguente: d E = ±μ d d Ee dove μ =q μ =1+(q 1) T C /T 1 se T 1 T C se T 1 <T C In ogni caso: μ d 5q 4

Combinazione degli effetti delle diverse componenti Gli effetti sulla struttura (sollecitazioni, deformazioni, spostamenti, ecc.) sono combinati successivamente, applicando la seguente espressione, con rotazione dei coefficienti moltiplicativi e conseguente individuazione degli effetti più gravosi: da Aiello, 2011

Analisi Lineare Statica: effetti torsionali accidentali Per tenere conto della variabilità spaziale del moto sismico, nonché di eventuali incertezze nella localizzazione delle masse, al centro di massa deve essere attribuita una eccentricità accidentale rispetto alla sua posizione quale deriva dal calcolo. Per i soli edifici ed in assenza di più accurate determinazioni l eccentricità accidentale in ogni direzione non può essere considerata inferiore a 0,05 volte la dimensione dell edificio misurata perpendicolarmente alla direzione di applicazione dell azione sismica. Detta eccentricità è assunta costante, per entità e direzione, su tutti gli orizzontamenti. Da: Braga, 2001

Combinazioni sismiche!! comb.!dir.! pos.!cm! comb.!tot.! Analisi!lineari! ±!Ex!±!0.3Ey! 1,!2,!3,!4! (statiche!o! 32! dinamiche)! ±!0.3Ex!±!Ey! 1,!2,!3,!4!!