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Prot. n. 6065 C/24b Giffoni Valle Piana, 21 ottobre - 2016 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI, AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA REVISIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015; IL DIRIGENTE SCOLASTICO PRESO ATTO che l art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell'offerta Formativa 2. il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico; 3. il Piano è approvato dal Consiglio d Istituto; 4. il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre; CONSIDERATO il rapporto di restituzione dati delle valutazioni INVALSI; CONSIDERATO che lo scorso anno scolastico in data 9/01/2016 veniva emanato l atto di indirizzo del DS per la predisposizione del Piano Triennale dell Offerta Formativa; PRESO ATTO che l organico di potenziamento assegnato all Istituzione Scolastica non appartiene alle aree richieste come prioritarie; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti e CONSIDERATO che, in quanto dirigente di questa Istituzione Scolastica dal 1/09/2016, ritiene opportuno integrare con l apporto di idee e azioni innovative il presente documento al fine di ottimizzare l offerta formativa e migliorare i servizi che la scuola offre ad alunni, famiglie e all intera comunità. 1

EMANA ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della Legge 13.7.2015, n. 107, il seguente ATTO D INDIRIZZO per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione. 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero e il potenziamento del profitto, si terrà conto degli esiti degli studenti, intesi come esiti degli scrutini, risultati delle rilevazioni INVALSI, competenze chiave e risultati a distanza. In particolare, verrà focalizzata l azione su alcuni processi, che si ritiene essere collegati con la priorità individuata nel RAV: ridurre la variabilità degli esiti scolastici fra classi e sezioni nel livello delle competenze chiave e di cittadinanza e delle differenze di punteggio delle prove standardizzate nazionali rispetto alle scuole ESCS, pertanto intendendo perseguire il traguardo della riduzione del gap esistente nei prossimi tre anni. 3) Nella definizione delle azioni di cui sopra, si terrà conto dei risultati degli scrutini (intermedi e finali), dei monitoraggi dell autovalutazione d Istituto, dei risultati delle prove INVALSI, delle relazioni finali delle Figure Strumentali, delle relazioni finali dei docenti, del monitoraggio dei progetti, del lavoro svolto dal Nucleo di Autovalutazione d Istituto. 4) Nella definizione del Piano si terranno in considerazione le proposte e i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, alcune delle quali riassunte nei vari Protocolli d Intesa stipulati. 5) Il Piano dovrà dunque tenere in forte considerazione il contesto socioculturale e la realtà territoriale, che sarà da stimolo o da vincolo nella scelta dei percorsi e degli obiettivi da raggiungere. 6) Il Piano terrà conto delle proposte e dei pareri formulati dai genitori e dagli studenti, anche attraverso gli organi collegiali preposti. 7) Il Piano dovrà realizzare interventi di carattere didattico, di formazione in servizio (del personale docente e ATA), di potenziamento dell offerta formativa, partendo dalle azioni indicate nel presente atto d indirizzo, tenendo sempre presente l identità culturale dell Istituto. 8) Il Piano dovrà far riferimento ai seguenti commi dell art.1 della Legge: - commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): in particolare nei punti in cui viene indicato che la scuola ha un ruolo centrale nella società ponendosi l obiettivo di innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento; l Istituto metterà in atto tutte le azioni volte a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali e prevenire l abbandono e la dispersione scolastica; intende inoltre realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, 2

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini; - commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell organico dell autonomia, potenziamento dell offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità indicate nel comma 7 della Legge: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, attraverso progetti di didattica innovativa e di innalzamento dei livelli delle competenze di base e in riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante progetti TRINITY e KET, con il progetto SCUOLA DIGITALE, con l introduzione della metodologia CLIL per la scuola primaria e secondaria e l insegnamento della lingua inglese nella scuola dell infanzia ; potenziamento delle competenze matematico-logiche-scientifiche e tecnologiche e l attuazione del protocollo d intesa con l Ente Giffoni Film Festival che si fa carico della realizzazione di eventuali produzioni filmiche mettendo a disposizione risorse professionali e attrezzature specifiche. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, anche attraverso specifici progetti di natura curricolare ed extracurricolare ed attività trasversali contro il bullismo e per l educazione all affettività; adozione di progetti che consentano lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; adozione di progetti di orientamento e conoscenza del sé che consentano lo sviluppo di comportamenti responsabili e a costruire e consolidare l autostima degli allievi dei vari ordini di scuola; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport: GIOCHI DELLA GIOVENTÙ E GIOCHI STUDENTESCHI per la scuola secondaria di primo grado e SPORT DI CLASSE per la scuola primaria o potenziamento delle discipline artistiche e musicali con progetti curricolari ed extracurricolari, attività di potenziamento dello strumento musicale per la scuola primaria e secondaria; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche per aiutare i ragazzi ad assumere comportamenti consapevoli; individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni anche attraverso la partecipazione a concorsi provinciali, regionali e nazionali. definizione di un sistema di orientamento, sia in entrata che in uscita, realizzato grazie anche ad iniziative di formazione rivolte agli insegnanti. Per quanto concerne le attrezzature e le infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che l Istituto ha consolidato una politica di implementazione graduale di una didattica di tipo laboratoriale per favorire l apprendimento delle competenze chiave e di un pensiero critico, sviluppando metodologie innovative di rappresentazione della conoscenza basate sul problem solving, attraverso il potenziamento delle reti WLAN 3

trasformando le aule, grazie ai dispositivi di cui sono dotate (quali le LIM), in aule aumentate per la fruizione collettiva e individuale del web e di contenuti digitali. Inoltre l Istituto ha incrementato l utilizzo delle nuove tecnologie per una didattica innovativa ed inclusiva. Nell ambito delle scelte di organizzazione il modello che si vuole adottare è quello della leadership diffusa: con un numero adeguato di collaborazioni (collaboratori della dirigenza, coordinatori per ciascun plesso, coordinatori dei dipartimenti, coordinatori dei gruppi di lavoro relativi alle aree delle funzioni strumentali, coordinatori di classe, responsabili di laboratorio, referenti dei progetti). Infatti, se il ruolo del DS è quello di progettare e indirizzare, condurre e coordinare il progetto scolastico, nulla è realizzabile senza la condivisione e la collaborazione al progetto dell intera comunità scolastica e quindi, senza un numero adeguato di collaborazioni che si facciano carico di tradurre le idee in attività. - commi 10 e 12: dovranno essere programmate iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso e della cultura della sicurezza, a partire già dalla scuola dell infanzia; dovranno inoltre essere indicate le iniziative di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, dovrà essere indicata la programmazione di attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, secondo quanto previsto dagli Accordi Stato-Regioni relativi alla formazione alla sicurezza indicati dall art. 34, comma 2 (datore di lavoro RSPP) e art. 37, comma 2 (lavoratori, dirigenti e preposti) del D. Lgs. n. 81/08. - commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): nell ambito di attività curriculari trasversali contro il bullismo e dei progetti di natura trasversale, si darà continuità ad iniziative in tal senso realizzate in collaborazione con enti e associazioni del territorio (associazione di volontariato Il Gabbiano, Southland ); - commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri): nell ottica del miglioramento continuo e per dare risposte alle esigenze di istruzione e formazione provenienti delle famiglie e dalla comunità locale, si valuterà all inizio di ogni anno scolastico la possibilità di adeguamento dei piani di studi; - commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): coerentemente con le finalità previste dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale e in un ottica della condivisione e della collaborazione, il PTOF dovrà prevedere: attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; il potenziamento degli strumenti informatici didattici e laboratoriali dell Istituto; la formazione dei docenti per l innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l insegnamento; la formazione del personale amministrativo per l innovazione digitale nell amministrazione; la definizione dei criteri e delle finalità per l adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dall Istituto; nell ambito dell organico dell autonomia è stato individuato un docente cui affidare il coordinamento delle attività connesse al Piano Nazionale per la Scuola Digitale. 4

- comma 124 (formazione in servizio docenti): il Piano dell Offerta Formativa dovrà tenere conto, nella definizione dei contenuti da sviluppare nel piano di formazione, delle priorità indicate nel RAV, dei risultati emersi dal piano di miglioramento e di altri eventuali elementi conoscitivi sul fabbisogno di formazione espresso dal personale docente. Nella definizione delle aree non si potrà prescindere dai seguenti temi: la didattica per competenze e la didattica laboratoriale con l ausilio delle ICT. 9) I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Consiglio d Istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti 1 e 2 potranno essere inseriti nel Piano. 10) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l intera quota disponibile. Si fa presente che i docenti di potenziamento assegnati all Istituto non appartengono alle aree richieste come prioritarie, tuttavia le loro competenze saranno utilizzate per il recupero e potenziamento delle lingue straniere e del potenziamento musicale con opportuni progetti che rientrano anche nell ambito della continuità (avviamento allo strumento musicale scuola primaria, insegnamento della lingua inglese nella scuola dell infanzia). 11) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento. 12) Il Piano dovrà essere revisionato a cura dei Docenti Figure Strumentali ai quali è stata assegnata l area 1 (Redazione e valutazione del PTOF), affiancati dai Docenti del Nucleo di Autovalutazione d Istituto, entro il mese di ottobre 2016 IL DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Sofia Palumbo Firma autografa sostituita da indicazioni a mezzo stampa, ai sensi dell art. 3, comma 2, del D. Lgs. 39/1993 5