Finanza sostenibile ed economia circolare Milano, 14 novembre 2018
Linee guida per investitori SRI e imprese della filiera del riciclo Presentazione della realizzata da CONAI e Forum Francesco Bicciato Forum per la Finanza Sostenibile Elisabetta Bottazzoli CONAI
Il punto di partenza è abbastanza semplice: la prosperità di oggi ha poco significato se compromette quella di domani. Gli investimenti sono il veicolo attraverso il quale costruiamo, progettiamo e manteniamo i beni dai quali dipende la prosperità futura. T. Jackson, Prosperità senza crescita, 2017
Presupposti e obiettivi della ricerca Presupposti della ricerca: necessario rispondere alle sfide ambientali e sociali (cambiamento climatico e depauperamento delle risorse naturali, welfare e invecchiamento della popolazione). la sottoscrizione dell Accordo di Parigi sul clima e dell Agenda 2030 delle Nazioni Unite hanno posto questi temi al centro dell agenda politica europea e italiana. Obiettivi della ricerca: dal lato dell offerta: analizzare opportunità e vincoli di investimento della filiera del riciclo, individuare necessità, aspettative, tempistiche e strumenti disponibili; dal lato della domanda: individuare esigenze finanziarie delle imprese operanti nel settore del riciclo degli imballaggi, ma replicabili a tutti i settori della Green Economy.
Metodologia della ricerca Analisi delle criticità attuali; individuazione degli interventi necessari e auspicati per superarle; cenno alle prospettive di sviluppo degli investimenti sostenibili nell economia circolare italiana. L indagine si è fondata su interviste: ad alcuni dei soggetti chiave dell industria finanziaria Sustainable and Responsible Investment - SRI a livello sia nazionale sia europeo; ad alcuni attori delle filiere del riciclo degli imballaggi legati al sistema CONAI e Consorzi di Filiera.
Il percorso di ricerca 1. La finanza sostenibile e le strategie di investimento SRI 2. L evoluzione del quadro normativo attuale 3. Come la finanza sostenibile può supportare la transizione ad un economia circolare 4. Le prospettive per incrementare gli investimenti in economia circolare
Dialogo tra finanza sostenibile ed economia circolare a sostegno delle PMI Occorre trovare risposte attraverso una nuova cultura e un linguaggio comune Come integrare i criteri ESG nelle politiche d investimento e nelle strategie di business? Come orientare flussi di capitale verso iniziative e progetti in ambito di economia circolare? Come diventare attrattive per la finanza sostenibile? Come rispondere ai criteri richiesti dagli attori della finanza in un ottica di medio/lungo periodo?
Le filiere del riciclo degli imballaggi sono attori protagonisti della transizione all economia circolare Se accettiamo la definizione di economia circolare come quell economia capace di rigenerarsi da sola, in cui i flussi di materiali sono due: i flussi biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e i flussi tecnici, destinati a essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. La filiera del riciclo risulta, quindi, indispensabile per un efficiente ciclo integrato dei rifiuti non più rifiuti bensì risorse da reimmettere nei cicli produttivi nella transizione verso un modello di sviluppo economico inclusivo e a basso impatto ambientale.
Conai Consorzi ha contribuito a invertire la modalità di gestione degli imballaggi: dalla discarica al riciclo (riciclo + recupero energetico) Nella gestione dei rifiuti di imballaggio, il nostro Paese ha recuperato il grave ritardo dei primi anni 90 e superato con largo anticipo gli obiettivi comunitari, grazie a un processo di miglioramento continuo ancora in atto.
Tali risultati sono misurabili anche in termini di benefici ambientali ed economici, tra cui: 3,7 milioni di ton CO2eq evitata grazie alla filiera CONAI- Consorzi di Filiera nel solo 2017; 3,8 milioni di ton di materia prima risparmiata grazie alla filiera CONAI- Consorzi di Filiera nel solo 2017; 970 milioni di euro di benefici economici diretti generati dalla filiera CONAI- Consorzi di Filiera nel solo 2017.
Quale ruolo immaginiamo e auspichiamo per la finanza concretamente sostenibile? La finanza può orientare i capitali verso imprese e progetti innovativi per l efficientamento dei processi produttivi e in ricerca e sviluppo in ecodesign. L impegno deve essere quello di sostenere le imprese impegnate a trasformare i propri modelli di business da lineari a circolari e a mitigare i propri impatti ambientali. La finanza sostenibile e responsabile può sostenere la transizione verso l economia circolare, viste le sue peculiarità: Integrazione dei criteri ESG nell analisi delle imprese; Necessità di coniugare rendimento economico-finanziario e impatto socio-ambientale; Prospettiva di lungo periodo. Nuove potenziali forme di collaborazione tra investitori SRI e imprese sensibili ai valori della sostenibilità: nasce la necessità di avere delle linee guida.
L importanza delle PMI nel settore del riciclo Le PMI sono lo scheletro economico e produttivo del Paese. Criticità: Esposte all andamento dei prezzi delle materie prime importate; Esposte ai rischi del cambiamento climatico; Caratterizzate da notevoli difficoltà di accesso al credito, anche a cause delle «ridotte dimensioni». Il 67% delle PMI ha intrapreso attività legate all economia circolare: per il 65% la transizione a un nuovo modello di produzione e consumo è autofinanziata. La finanza SRI può facilitare l accesso al credito e all equity e sviluppare prodotti e servizi innovativi che soddisfino i bisogni delle PMI.
Quali prospettive possiamo immaginare? Dal lato dell offerta di prodotti finanziari si evidenzia la necessità di creare veicoli finanziari specifici partendo da quelli esistenti: 1. PIR, degli strumenti fiscalmente incentivati e spesso associati a vincoli ESG che mirano a raccogliere risorse per le PMI; 2. mini-bond, obbligazioni agevolate, a lungo termine, destinati a finanziare investimenti straordinari, piani di sviluppo e rifinanziamento; 3. green bond, strumenti finanziari per sostenere progetti in ecodesign ed eco-innovazione; 4. fondi chiusi, gestiti da SGR, che possono focalizzarsi sull investimento diretto in prodotti SRI (gestione attiva); 5. indici tematici di borsa, che permettono alle SGR di dedicarsi alla gestione passiva dei propri fondi di investimento. Importante allineare gli obiettivi di imprese e investitori ed evitare lo sbilanciamento verso il lato dell offerta finanziaria.
Quali prospettive possiamo immaginare? Dal lato della domanda che vede il ruolo del sistema consortile come creatore di nuova cultura e animatore di un network per la diffusione di buone pratiche: 1. Introdurre modelli di governance più trasparenti e aperti al contributo degli investitori; 2. Migliorare qualità ed efficacia della rendicontazione delle attività e degli impatti ambientali; 3. Evidenziare gli impatti socio-economici dell impresa sul territorio, sia diretti sia indiretti; 4. Collaborare con le altre imprese del settore per minimizzare i limiti connessi alla frammentazione; 5. Adottare un orizzonte di medio-lungo periodo nell elaborazione dei piani industriali; 6. Mitigare i rischi tipici del settore del riciclo (sia politicoamministrativo, sia reputazionale).
Conclusioni. Il dado è tratto I soggetti coinvolti nella ricerca assieme possiedono e gestiscono i quattro capitali necessari alla nuova industrializzazione: Capitale umano Capitale naturale Capitale immobilizzato Capitale finanziario (Paul Hawken, Amory B. Lovins, L. Hunter Lovins, Capitalismo naturale. La prossima rivoluzione industriale, Edizioni Ambiente 2011) Ecco perché è necessario far convergere gli interessi e le necessità di mondi che sino a oggi hanno convissuto ma con modalità e tempi spesso molto diversi, se non contrastanti. La nostra ricerca è un primo passo all interno di una collaborazione operativa tra finanza sostenibile ed economia circolare.
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