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CONVEGNO ESTE 11 settembre 2011 Aula Magna ex Collegio Vescovile Il Fenomeno Povertà Santina Mingari

Il Fenomeno Povertà Santina Mingari

Povertà Oggi Secondo l ultimo rapporto Eurostat (2010), il numero di persone a rischio povertà o esclusione sono 114 milioni nell Unione Europea. Tra queste, quasi 15 milioni sono in Italia, pari al 24,7% della popolazione italiana (1 persona su 4), dato superiore alla media europea (23,1%). Indagini della Banca d Italia e dell ISTAT confermano come la ricchezza sia distribuita in modo diseguale.

In Italia nel 2010 il 4,6% delle famiglie vive in povertà assoluta. La povertà relativa nel 2010 interessa invece addirittura l 11% delle famiglie, corrispondente al 13,8% della popolazione. Povertà in Italia Indicatore di Povertà Relativa 2010 Disoccupazione giovanile Minori in famiglie povere Italia Europa 29,4% 19,9% 25% (Mezzogiorno) 20%

Povertà nella Regione Veneto 2007-2010 Veneto + 60,6 % Italia - 0,9 % 2007 Il Veneto rivela una dimensione più ridotta della povertà relativa, ma l aumento del 60,6% a fronte di una diminuzione nazionale dello 0,9% è un dato preoccupante. Indicatore (2010) Italia Veneto Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione 57,0% (- 2,5% dal 2008) 8,6 % (+ 28,4 % dal 2008) 64,1% (- 4,2% dal 2008) 6,3% (+ 75% dal 2008)

Profilo Sociale della Bassa Padovana Il reddito pro-capite nel 2010 è stato significativamente più basso di quello provinciale (22.486 contro 25.036 ), che è in linea con quello regionale. E diminuito del 2,5% rispetto il 2009. Il livello medio di istruzione è inferiore alla media regionale: in 15 comuni più del 13% della popolazione è analfabeta o priva di titolo di studio. Prevalenza delle unità locali di piccole dimensioni, concentrate in agricoltura (30%), commercio (25%), terziario (16%) e industria (13%).

Profilo Demografico della Bassa Padovana Flussi Migratori e Cittadini Stranieri L aumento del saldo demografico nella Bassa Padovana è dovuto all aumento dei flussi migratori, visto che il saldo naturale è diminuito (-0,11%). I cittadini stranieri residenti sono aumentati nel biennio 2007-2009 del 24%, ma la loro percentuale sulla popolazione residente è ancora inferiore rispetto alla media sia provinciale, sia regionale, sia nazionale. Bassa Padovana Provincia di PD Veneto Italia 6,2% 9,3% 9,8% 7% La Bassa Padovana non viene visto dagli stranieri come un territorio favorevole all insediamento.

Profilo Demografico della Bassa Padovana Età della Popolazione La popolazione sta invecchiando più che nelle altre aree della provincia di Padova e del Veneto. Bambini / Giovani (0-29) Bassa Padovana Provincia Padova Veneto 28% 28,8% 29,1% Anziani (64+) 20,6% 19,6% 19,7% Composizione Familiare e Stati Civili Si riscontra grossomodo la stessa ripartizione degli stati civili di Provincia e Regione, e peraltro il tasso di divorzialità è leggermente inferiore (1,4% contro 1,8% e 1,9%).

Profilo Occupazionale della Bassa Padovana Mercato del lavoro 2008 2009 2010 T. Occup. Italia 58,7% 57,5% 57,0% T. Disoccup. Italia 6,7% 7,8% 8,6 % T. Occup. Veneto 67,0% 65,1% 64,1% T. Disoccup. Veneto 3,5% 4,8% 6,3% -2,9% -5,1% 28,4% 65,7% T. Occup. Prov. PD 68,9% 66,2% 65,4% T. Disoccup. Prov. PD 3,5% 4,3% 5,8% Nel triennio 2008-2010 il tasso di occupazione della provincia di Padova è diminuito poco più del dato regionale e nazionale, mentre il tasso di disoccupazione è aumentato più del doppio rispetto alla media italiana.

Profilo Occupazionale della Bassa Padovana Il tasso di disoccupazione della Bassa Padovana è del 7,9% nel 2010, superiore di circa due punti percentuali rispetto alla media provinciale e regionale. Nel suo computo pesano i risultati negativi dell Estense e del Monselicense, le aree più popolate. Nel 2010 nel Distretto di Este-Montagnana si intravede una lieve ripresa (variazione percentuale negativa).

Profilo Occupazionale della Bassa Padovana Saldo assuntivo -8% La lieve ripresa è visibile anche dai due grafici sopra: Il saldo assuntivo dal 2009 al 2010 è aumentato quasi del 90%, a seguito dell aumento delle assunzioni e della stabilità delle cessazioni. La performance è migliore di quella media provinciale. Nonostante questo, i saldi permangono negativi. Nel I semestre del 2011 la situazione migliora: i saldi diventano positivi e si rileva un incremento del 24% rispetto il I semestre del 2010. In controtendenza l Estense, dove il saldo assuntivo, pur rimanendo positivo, diminuisce dell 8%.

Profilo Occupazionale della Bassa Padovana Cassa Integrazione Guadagni Ore di CIG autorizz. Var. % 09-10 % sul tot. 2009 % sul tot. 2010 Italia + 12% Ordinaria - 48% 63% 29% Non Ordinaria. + 116% 37% 71% Veneto + 37% Ordinaria - 45% 57% 23% Non Ordinaria. + 146% 43% 77% Padova + 65% Ordinaria - 49% 57% 17% Non Ordinaria + 216% 43% 83% Le ore autorizzate di CIG sono nel complesso aumentate, ed in particolare si nota che si sono dimezzate le richieste ordinarie e più che raddoppiate quelle straordinarie o in deroga. Questo ha portato ad una nuova ripartizione, con le ore di CIG non ordinarie costituenti in tutti i casi più del 70% del totale. Il fenomeno nella provincia di Padova è di una intensità notevole.

Profilo Occupazionale della Bassa Padovana -22% -11% +34% -44% - 3% -27% Complessivamente gli ingressi in mobilità interessano soprattutto le piccole imprese, maggiormente toccate dalla crisi rispetto le medie. Confrontando i primi semestri del 2010 e del 2011, però, gli ingressi in mobilità sono calati maggiormente per le piccole rispetto le medie, che hanno manifestato difficoltà soprattutto nel Distretto di Este-Montagnana.

Nuove Forme di Povertà Disagio abitativo Nel 2008 il numero di sfratti eseguiti è aumentato rispetto al 2007 del 30% nella provincia di Padova, dato superiore a quello regionale (+28%) e nazionale (+11%). Nel 2010 c è stato un provvedimento di sfratto ogni 383 famiglie, dato in linea con la media nazionale (1/380), mentre in Veneto il rapporto è più favorevole (1/413). Nella Bassa Padovana, i controlli effettuati dai SISP nelle case dell ERP hanno evidenziato carenze particolarmente in termini di antigienicità (32%) e sicurezza (29%).

Disagio abitativo Nel 2010 a Montagnana e Monselice gli alloggi ERP assegnati siano stati il 12% del totale delle domande idonee, mentre a Este e Conselve si scende drammaticamente rispettivamente al 2% e 3%. In particolare, Este ha avuto un netto calo rispetto al 2009, quando la percentuale si attestava quasi al 20%. 20% 2% 12% 3% 12%

Conclusioni La popolazione tende all invecchiamento in misura superiore alle altre zone, e questo comporta anche svantaggi dal punto di vista di istruzione, il cui tasso è piuttosto basso se raffrontato ad altre aree. Inoltre, il flusso migratorio è meno intenso della media provinciale e regionale, a dimostrazione del fatto che il territorio della Bassa Padovana non è visto come un territorio attrattivo per l insediamento, visto anche il reddito pro-capite piuttosto basso. Il territorio non ha molti sbocchi produttivi, la disoccupazione aumenta e le aziende si trovano in difficoltà, come dimostra il ricorso intensivo alla CIG, specialmente non ordinaria. Segnali positivi sono arrivati nel 2010 e nel primo semestre del 2011, ma in misura troppo lieve per poter parlare di ripresa. Un altra forma di povertà più subdola perché meno misurabile sta avanzando, come dimostrano in particolare i dati sul crescente disagio abitativo. E caratterizzata da insicurezza, instabilità e fragilità di relazioni. Il «modello di crescita senza sviluppo» interessa il territorio della Bassa Padovana. Ciò richiede a tutte le forze del territorio uno sforzo convergente di impegno per il superamento della crisi economica e sociale.

Grazie per CONVEGNO l Attenzione ESTE 11 settembre 2011 Aula Magna ex Collegio Vescovile