Schengen, l open space d Europa



Documenti analoghi
Approfondimento su Schengen

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

ATTO DI CANDIDATURA. Posizione professionale attuale

INFORMAZIONI PERSONALI

CENTRO ASSISTENZA SOCIETARIA di Cappellini Lia & C. s.n.c.

Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere

Residenza, ospitalità e permesso di soggiorno: questioni e casistiche sull'iscrizione anagrafica dei cittadini stranieri

INDICE. Premessa... Pag. 1. Nota informativa...» 5. Trattato che adotta una Costituzione per l Europa...» 11

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI?

REGIONE VENETO HANNO DIRITTO ALL' ASSISTENZA SANITARIA:

Sondaggio d'opinione paneuropeo sulla salute e la sicurezza sul lavoro

Agenzia Nazionale LLP Italia Sistema di Gestione Qualità Certificato UNI EN ISO 9001: CSICERT N SQ062274

Convenzione europea sull equivalenza dei periodi di studi universitari

CERTIFICATO RIGUARDANTE L AGGREGAZIONE DEI PERIODI DI ASSICURAZIONE, OCCUPAZIONE O RESIDENZA. Malattia maternità decesso (assegno) invalidità

LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego. Laura Robustini EURES Adviser. 04 Marzo 2015

ATTENZIONE: LA PRESENTE SCHEDA RIGUARDA LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Accordo sulla soppressione dei visti per i rifugiati

Bando Erasmus+ Mobilità per Studio 2015/2016

LE PENSIONI DI ANZIANITA IN EUROPA QUADRO SCHEMATICO DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE

Banca e Finanza in Europa

Luciano Camagni. Condirettore Generale Credito Valtellinese

3000 Bern 14. Geschäftsstelle. Sicherheitsfonds BVG. Postfach 1023

1. Da quanto tempo conduce ispezioni nel campo della certificazione biologica?

II.11 LA BANCA D ITALIA

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

LA PREFETTURA. Slides a cura della Prefettura di Alessandria. Prefettura di Alessandria

Cosa è il Volontariato?

Accordo sulla soppressione dei visti per i rifugiati

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Atti non legislativi) DECISIONI

IL CONCETTO DI SCAMBIO INTERCULTURALE: UNA GRANDE RISORSA.

LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE

Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 2013 Presentazione di J.M. Barroso,

Dall'1 gennaio 2006 ricevere cure sanitarie mentre ci si trova in un paese europeo diverso dal proprio,

NOI E L UNIONE EUROPEA

L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO

Accordo del 21 giugno 1999

LA STORIA DELL UNIONE EUROPEA. L INTEGRAZIONE EUROPEA: 50 anni di storia

IL CITTADINO COMUNITARIO IN ANAGRAFE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

La moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa.

Traduzione 1. (Stato 19 giugno 2001)

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

Salute: Preparativi per le vacanze viaggiate sempre con la vostra tessera europea di assicurazione malattia (TEAM)?

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

L articolazione del sistema scolastico e la durata complessiva degli studi nell Unione Europea

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

E-commerce: stop a scontrini e ricevute per le operazioni svolte nei confronti di privati

La Convenzione sui diritti dell infanzia

Può essere migliorato il funzionamento del mutuo riconoscimento?

(Atti non legislativi) DECISIONI

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

TRASPORTO INTERNAZIONALE DI MERCI - TIPOLOGIE DI AUTORIZZAZIONI RICHIESTE - Con i fac-simile delle varie autorizzazioni

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Convenzione europea sullo statuto giuridico dei figli nati fuori matrimonio

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

Convenzione europea sulla soppressione della legalizzazione di atti compilati dagli agenti diplomatici o consolari.

Università degli Studi di Perugia DR n Il Rettore

Comunicato stampa. Focus sulle strutture dell'istruzione superiore in Europa 2004/05. La struttura in due cicli: una realtà in Europa

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

Convenzione europea sul riconoscimento della personalità giuridica delle organizzazioni internazionali non governative

Cosa è il servizio volontario europeo (SVE)? WHAT IS EVS?

1. Cittadino europeo soggiornante per motivi di lavoro (artt.7, 9 e 19) :

Sintesi statistiche sul turismo

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Polizza Annullamento e Interruzione del Soggiorno in Hotel. formula partner STORNOHOTEL

COS È SOLVIT? SOLVIT PUÒ AIUTARE A RISOLVERE PROBLEMI

Programma di mobilità ERASMUS + PER STUDIO. Rocco S., University of Reading, Inghilterra, a.a. 2014/2015

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Il 19/06/2012 la Corte ha pronunciato la sentenza nella causa C-307/10 IP Translator, rispondendo alle questioni sottoposte nei seguenti termini:

Ruolo, funzionamento e politiche dell Unione europea oggi

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale

- i costi di viaggio; - i costi di soggiorno (vitto, alloggio, trasporti urbani, comunicazione, assicurazione del viaggio).

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

La Sicurezza delle Macchine. Tecnico della Prevenzione Dott. Tieri Sperduti

Una simulazione degli effetti della riforma previdenziale C l o e D ll Aringa Presidente REF Ricerche

Circolare N. 169 del 3 Dicembre 2015

Meccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani

Accordo relativo all applicazione dell articolo 65 della Convenzione sul brevetto europeo. (Accordo sulle lingue) Traduzione 1

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE

(GU L 164 del , pag. 1)

REGOLARIZZAZIONE COLF E BADANTI

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Regolamento per il sostegno dei progetti di Memoriav Versione del 4 marzo 2014 approvata dall Assemblea generale di Memoriav il 4 aprile 2014

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Saluti a tutti. Silvio Marelli.

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

Le Istituzioni dell UE

Il sintomatico caso degli stage alla Commissione europea e della massiccia presenza di candidature italiane

Dipartimento di Studi per l Economia e l Impresa Bando Free Mover a.a. 2015/2016

Caricare con USB è diventato più facile e veloce grazie a Punkt.

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Transcript:

Schengen, l open space d Europa La storia, gli sviluppi normativi, l organizzazione e le prospettive della Convenzione che dal 1995 ha abbattuto progressivamente le frontiere degli Stati europei, dando veste concreta al principio di libera circolazione delle persone Lo spazio Schengen è un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita, dove le frontiere interne sono state abolite, sostituendole con un unica frontiera esterna Fu a Schengen, una piccola e fino ad allora quasi sconosciuta cittadina lussemburghese nel distretto di Grevenmacher, non distante dai confini franco-tedeschi che il 14 giugno 1985 furono gettate le prime basi della cooperazione rafforzata all interno dell Unione Europea, con la firma del primo accordo fra i cinque Paesi fondatori Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi che mirava a eliminare in via progressiva i controlli alle frontiere comuni, introducendo in una sorta di open space europeo il regime di libera circolazione di merci e cittadini degli Stati firmatari, degli altri Stati membri della Comunità o di Paesi terzi. La Convenzione di Schengen A completamento di questo primo accordo, gli stessi cinque Paesi, il 19 giugno 1990, stipularono la Convenzione di Schengen, entrata in vigore nel 1995, aprendo quell iniziale spazio di libera circolazione a tutti i restanti Stati firmatari, creando un territorio senza frontiere che abolisse i controlli interni ai confini nazionali e, a livello perimetrale, sostenuto da un unica frontiera esterna lungo la quale i controlli dello spazio Schengen sarebbero avvenuti secondo identiche procedure. Lo spazio Schengen Lo spazio Schengen rappresenta un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita. Gli Stati firmatari del trattato hanno abolito tutte le frontiere interne sostituendole con un unica frontiera esterna. Entro tale spazio si applicano regole 30

e procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richieste d asilo e controlli alle frontiere. Contestualmente, per garantire la sicurezza all interno dello spazio di Schengen, è stata potenziata la cooperazione e il coordinamento tra i servizi di polizia e le autorità giudiziarie La cooperazione Schengen La cooperazione Schengen è stata inserita nel quadro legislativo dell Unione Europea attraverso il trattato di Amsterdam del 1997. Tuttavia, non tutti i partecipanti alla cooperazione Schengen sono membri dello spazio Schengen, perché non desiderano abolire i controlli alle frontiere oppure perché non soddisfano i requisiti richiesti per l applicazione dell acquis di Schengen. L acquis di Schengen è il complesso di norme e regole che hanno modificato la organizzazione dei controlli alle frontiere, della politica della immigrazione e della cooperazione di polizia degli Stati L acquis di Schengen Dopo l entrata in vigore della Convenzione di Schengen, numerose norme e regole hanno modificato l organizzazione dei controlli alle frontiere, della politica dell immigrazione e della cooperazione tra le polizie degli Stati firmatari. Il complesso di queste norme, dei trattati istitutivi e degli atti di adesione costituisce il cosiddetto acquis di Schengen, vale a dire ciò che è stato acquisito (in lingua francese acquis è il participio passato del verbo acquisire). Le disposizioni che costituiscono l acquis di Schengen sono: l accordo firmato a Schengen il 14 giugno 1985 tra gli Stati del Benelux, Francia e la Germania la convenzione di applicazione dell accordo, firmata a Schengen il 19 giugno 1990 tra Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi, nonché l atto finale e le dichiarazioni i protocolli e gli accordi di adesione all accordo e alla convenzione di applicazione con i seguenti Paesi: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia le decisioni e le dichiarazioni del Comitato esecutivo istituito dalla Convenzione di Schengen le decisioni per l attuazione della Convenzione adottate dagli organi cui il Comitato esecutivo ha conferito poteri decisionali. Il Trattato di Amsterdam, ha riformato il terzo pilastro del Trattato di Maastricht (Giustizia e Affari interni) decidendo, tra l altro, l incorporazione del sistema Schengen e dell acquis, nell ambito dell Unione Europea. Il Trattato di Amsterdam, procedendo all integrazione di Schengen nell Unione Europea con apposito protocollo allegato 31

Dopo i cinque Paesi firmatari Francia, Germania, Benelux quasi tutti gli altri Stati UE hanno via via aderito alla Convenzione. L Italia è entrata a far parte dell area Schengen il 27 novembre 1990 al Trattato, ha comunitarizzato alcune materie. Sono state spostate nel primo pilastro, in cui vige il metodo comunitario, le seguenti materie: asilo e immigrazione controllo delle frontiere esterne cooperazione giudiziaria in materia civile. Nel terzo pilastro, ove è rimasta esclusivamente la cooperazione di polizia e la cooperazione giudiziaria, la materia è quasi completamente disciplinata dalle regole di diritto internazionale pubblico anziché dal diritto comunitario e le decisioni richiedono ancora l unanimità. Lo sviluppo e l estensione di Schengen Successivamente alla stipula della Convenzione di Schengen del 1990 da parte dei cinque Paesi fondatori, aderirono altri Stati dell Unione Europea: l Italia (27 novembre 1990), la Spagna e il Portogallo (il 25 giugno 1992) la Grecia (6 novembre 1992) l Austria (28 aprile 1995). A partire dal 19 novembre 1996 sono stati integrati negli accordi anche la Norvegia e l Islanda che, pur non facendo parte dell Unione Europea appartenevano all Unione nordica che prevedeva norme simili per i Paesi scandinavi, dei quali tre (Finlandia, Svezia e Danimarca) facevano già parte dell Unione Europea. I nuovi Paesi aderenti all Unione Europea dal 2004 al 2007 sono invece tutti obbligati ad entrare a far parte dello spazio Schengen: Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia sono entrati il 21 dicembre 2007, mentre Bulgaria, Cipro e Romania non sono ancora membri a pieno titolo dello spazio Schengen e i controlli alle frontiere tra questi e lo spazio Schengen persisteranno fino a quando il Consiglio europeo non deciderà che le condizioni per l abolizione dei controlli sono state rispettate. In ultimo anche la Svizzera, che non fa parte dell Unione, è entrata a far parte dell area Schengen (12 dicembre 2008), mentre il Liechtenstein ha sottoscritto un protocollo di partecipazione il 20 febbraio 2008. In maniera indiretta aderiscono agli accordi di Schengen anche i micro Stati di San Marino e Città del Vaticano, che pur non avendo stipulato accordi diretti entrano a far parte dello spazio Schengen non avendo barriere doganali con l Italia. Non hanno aderito invece agli accordi di Schengen e non fanno parte del suo spazio il Regno Unito e la Repubblica d Irlanda. Per conciliare libertà e sicurezza, la libera circolazione è stata affiancata dalle cosiddette misure compensative volte a 32

IS UE/Schengen UE/non Schengen Solo Schengen Paese candidato SE FI NO EE IE UK FR NL BE LU CH DE IT DK CZ AT SL PL SK UH LV LT RO PT ES AD MC SM BG GR Malta Cipro migliorare la cooperazione e il coordinamento fra i servizi di polizia e le autorità giudiziarie al fine di preservare la sicurezza interna degli Stati membri e segnatamente per lottare in maniera efficace contro la criminalità organizzata. Il Sistema di informazione Schengen È in questo contesto che è stato sviluppato il Sistema d informazione Schengen (SIS). Il SIS è una base dati sofisticata che consente alle competenti autorità degli Stati Schengen di scambiare dati relativi all identità di determinate categorie di persone e di beni. Mentre il SIS è operativo dal 1995, si sta lavorando su un nuovo sistema dotato di funzionalità progredite e basato su 33

Il Sistema informativo Schengen (SIS) e le sue evoluzioni tecniche. È in fase di test il passaggio al nuovo SIS II, dotato di funzioni avanzate e tecnologie d avanguardia tecnologie di punta. Questo nuovo sistema (SIS II) è attualmente in fase di test, in cooperazione con gli Stati membri. Gli Stati membri alimentano il SIS attraverso reti nazionali (N-SIS) collegate a un sistema centrale (C-SIS) integrato da una rete chiamata Sirene, che contiene informazioni complementari richieste all ingresso nazionale. Questa rete è l interfaccia umano del SIS. Il Consiglio Giustizia e Affari interni del dicembre 2006 ha dato la sua approvazione al progetto SISone4all (un progetto degli Stati membri coordinato dal Portogallo). Il SISone4all ha costituito una soluzione temporanea per collegare nove Paesi membri UE-2004 alla versione esistente del SIS1+, con alcuni adattamenti tecnici. Il riuscito completamento di SISone4all, insieme alle positive valutazioni di Schengen, hanno permesso di sopprimere i controlli alle frontiere interne con i Paesi di nuova adesione alla fine del 2007 per quanto riguarda le frontiere terrestri e marittime, e nel marzo 2008 per quanto riguarda le frontiere aeree. La soppressione dei controlli alle frontiere interne ha creato le premesse per attuare approcci alternativi e meno rischiosi nel passaggio dal SIS1+ al SIS II. Avendo richiesto gli Stati membri più tempo per testare il sistema e adottare una strategia meno rischiosa per il passaggio dal vecchio al nuovo sistema, la Commissione ha presentato delle proposte per una regolamentazione e una decisione che definisce i compiti e le responsabilità delle varie parti coinvolte nella preparazione per la migrazione al SIS II (compresi i test e qualsiasi altro sviluppo necessario in questa fase). Queste proposte sono state adottate dal Consiglio il 24 ottobre 2008. Le misure adottate dagli Stati membri nel quadro della cooperazione Schengen Le norme principali adottate nel quadro di Schengen prevedono tra l altro: l abolizione dei controlli sulle persone alle frontiere interne un insieme di norme comuni da applicare alle persone che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri UE l armonizzazione delle condizioni di ingresso e delle concessioni dei visti per i soggiorni brevi il rafforzamento della cooperazione tra le polizie (compresi i diritti di osservazione e di inseguimento transfrontaliero) il rafforzamento della cooperazione giudiziaria mediante un sistema di estradizione più rapido e una migliore trasmissione dell esecuzione delle sentenze penali 34

Le regole previste dal Codice frontiere Schengen si applicano a chiunque attraversi le frontiere interne o esterne di un Paese dell UE la creazione e lo sviluppo del Sistema d informazione Schengen (SIS). Codice frontiere Schengen Il regolamento 562/2006 (Codice frontiere Schengen) opera una rifusione dell acquis esistente relativo ai controlli di frontiera sulle persone. L obiettivo è consolidare e sviluppare la componente legislativa della politica di gestione integrata delle frontiere, precisando le norme che disciplinano l attraversamento delle frontiere esterne. Il regolamento si applica a chiunque attraversi le frontiere interne o esterne di un Paese dell UE. Le frontiere esterne possono essere attraversate soltanto ai valichi di frontiera e durante gli orari di apertura stabiliti. Quando attraversano una frontiera esterna, i cittadini dell Unione Europea e tutti gli altri beneficiari del diritto alla libera circolazione nell UE (per esempio, i familiari di un cittadino dell UE) sono sottoposti a una verifica minima. L obiettivo è accertare l identità del soggetto che viaggia, sulla base del suo documento di viaggio e tramite la semplice e rapida verifica della validità del documento e della presenza di indizi di falsificazione. I cittadini di Paesi terzi sono sottoposti a verifiche approfondite delle condizioni d ingresso, ivi inclusa la verifica del Sistema di informazione visti (VIS), nonché, se necessario, dei documenti che autorizzano il soggiorno e l esercizio di un attività professionale. Per un soggiorno non superiore a tre mesi nell arco di sei mesi, i cittadini di Paesi terzi devono: essere in possesso di un documento di viaggio essere in possesso di un visto valido, se richiesto giustificare lo scopo del soggiorno previsto e disporre di mezzi di sussistenza sufficienti non essere segnalati nel Sistema di informazione Schengen (SIS) ai fini della non ammissione non essere considerati una minaccia per l ordine pubblico, la sicurezza interna, la salute pubblica o le relazioni internazionali dei Paesi dell UE. Sono respinti dal territorio i cittadini di Paesi terzi che non soddisfano tutte queste condizioni, fatte salve disposizioni particolari (ad esempio ragioni umanitarie). A effettuare le verifiche sono le guardie di frontiera. Queste sono tenute al pieno rispetto della dignità umana nell esercizio delle loro funzioni e non possono operare discriminazioni in 35

In caso di minaccia grave per l ordine pubblico o la sicurezza interna, un Paese UE può in via eccezionale ripristinare il controllo alle frontiere interne per un periodo limitato ragione del sesso, della razza o dell origine etnica, della religione o delle convinzioni, della disabilità, dell età o dell orientamento sessuale. I Paesi dell UE predispongono personale e risorse appropriate e sufficienti affinché il controllo alle frontiere esterne sia di livello elevato ed uniforme. Essi assicurano che le guardie di frontiera siano professionisti specializzati e debitamente formati. I Paesi dell UE si prestano assistenza ai fini di un applicazione efficace del controllo. La cooperazione operativa è coordinata da Frontex, l Agenzia europea per il controllo e la gestione delle frontiere esterne degli Stati membri dell Unione Europea. Chiunque, indipendentemente dalla cittadinanza, può attraversare le frontiere interne a qualsiasi valico, senza che siano effettuate verifiche. La polizia può effettuare controlli nelle zone di frontiera come sul resto del territorio, a condizione che questi non abbiano effetto equivalente alle verifiche di frontiera. In caso di minaccia grave per l ordine pubblico o la sicurezza interna, un Paese dell UE può in via eccezionale ripristinare il controllo alle frontiere interne per un periodo limitato. Quando intende provvedere in tal senso ne dà comunicazione quanto prima agli altri Paesi dell UE e alla Commissione europea. Anche il Parlamento europeo deve essere informato. I Paesi dell UE e la Commissione si consultano, almeno quindici giorni prima della data prevista per il ripristino, per organizzare una cooperazione reciproca ed esaminare la proporzionalità delle misure rispetto agli avvenimenti all origine del ripristino del controllo. La decisione di ripristinare il controllo alle frontiere interne è presa secondo criteri di trasparenza e ne viene data piena informazione al pubblico, salvo che imprescindibili motivi di sicurezza lo impediscano. Per motivi di ordine pubblico o di sicurezza interna, il Paese dell UE interessato può in via eccezionale ripristinare immediatamente il controllo alle frontiere interne e avvertirne gli altri Paesi dell UE e la Commissione solo in seguito. La partecipazione della Danimarca Nonostante sia già firmataria della convenzione di Schengen, la Danimarca può scegliere nell ambito dell UE se applicare o meno ogni nuova misura basata sul Titolo IV del Trattato CE, sebbene tale misura costituisca uno sviluppo dell acquis di Schengen. La Danimarca è tuttavia vincolata da alcune misure in materia di politica comune dei visti. 36

La partecipazione dell Irlanda e del Regno Unito Conformemente al protocollo allegato al Trattato di Amsterdam, l Irlanda e il Regno Unito possono avvalersi, in tutto o in parte, delle disposizioni dell acquis di Schengen dopo una decisione del Consiglio votata all unanimità dagli Stati firmatari e dal rappresentante del governo dello Stato interessato. I casi dell Irlanda e del Regno Unito, membri UE ma non di Schengen, e quelli di Svizzera, Islanda e Norvegia, che non fanno parte dell Unione, ma sono associate alla Convenzione La partecipazione della Svizzera e del Liechtenstein L UE ha concluso un accordo con la Svizzera relativo alla sua partecipazione allo spazio di Schengen (Gazzetta ufficiale L 53 del 27 febbraio 2008); in seguito a tale accordo la Svizzera si è unita raggiungendo lo stesso status di associata di Norvegia e Islanda. Un protocollo sulla partecipazione del Liechtenstein nello spazio di Schengen è stato sottoscritto il 20 febbraio 2008. La partecipazione di Islanda e Norvegia L Islanda e la Norvegia sono associate allo sviluppo del Trattato di Schengen e pur non disponendo di un diritto di voto nel comitato esecutivo di Schengen, questi Paesi potevano esprimere pareri e formulare proposte. Per prorogare tale associazione, il 18 maggio 1999 è stato sottoscritto l accordo sull associazione di Islanda e Norvegia all attuazione, l applicazione e lo sviluppo dell acquis di Schengen, in base alla decisione del Consiglio del 17 maggio 1999, tra Islanda, Norvegia e Unione Europea. Nei settori dell acquis di Schengen che si applicano all Islanda e alla Norvegia, le relazioni fra questi due Paesi, da un lato, e l Irlanda e il Regno Unito dall altro, sono regolamentate da un accordo approvato dal Consiglio il 28 giugno 1999 (Gazzetta ufficiale L 15 del 20 gennaio 2000). Le relazioni con i Paesi terzi: principi comuni La progressiva estensione dello spazio Schengen all insieme degli Stati membri dell UE ha portato alcuni Paesi terzi che hanno relazioni specifiche con l UE a partecipare alla cooperazione Schengen. Il prerequisito che i Paesi non UE devono possedere per associarsi all acquis di Schengen è la sottoscrizione di un accordo sulla libera circolazione delle persone tra tali Stati e l UE (come pattuito dall accordo sullo Spazio economico europeo nel caso dell Islanda, della Norvegia e del Liechtenstein, e dall accordo sulla libera circolazione delle persone nel caso della Svizzera). Questa partecipazione consente a tali Paesi di: 37

essere inclusi nello spazio costituito per l assenza di controlli alle frontiere interne applicare le disposizioni dell acquis di Schengen e tutti i testi adottati riguardanti i principi ispiratori (testi Schengen relevant ) essere associati al processo decisionale riguardante i testi Schengen relevant. In pratica, tale associazione si avvale di comitati misti che si riuniscono a margine dei gruppi di lavoro del Consiglio dell UE. Questi riuniscono rappresentanti dei governi degli Stati membri dell UE, della Commissione e dei governi dei Paesi terzi. I Paesi associati partecipano pertanto alle discussioni sullo sviluppo dell acquis di Schengen, tuttavia non partecipano alle votazioni 1. (Cla Sva) 1 Fonti: www.europa.eu, www.sicurezzapubblica.it, www.camera.it, www.interno.gov.it 38