OPERAZIONE FIUMI SICURI LINEE GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI INTERVENTO

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OPERAZIONE FIUMI SICURI LINEE GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI INTERVENTO 1. RIFERIMENTI Le presenti linee guida sono redatte in conformità allo Schema di Protocollo d Intesa tra la Regione Lombardia e le Province della Lombardia per l impiego del volontariato di Protezione civile nella prevenzione del rischio idrogeologico, sottoscritto nel 2006 e approvato con DGP n. 454 del 28/09/2006. 2. OBIETTIVI L impiego del volontariato di Protezione civile nelle attività di prevenzione del rischio idrogeologico ha l obiettivo di realizzare interventi coordinati di pulizia dei corsi d acqua. Inoltre la giornata Fiumi sicuri rappresenta un occasione per i Comuni per diffondere tra le giovani generazioni la conoscenza del ruolo della Protezione civile, in particolare nel campo delle prevenzione dei rischi territoriali coinvolgendo in questo i bambini e ragazzi delle scuole e il volontariato presenti sul proprio territorio. La realizzazione degli interventi e la valutazione per l eventuale rimborso delle spese - nei limiti delle disponibilità di bilancio - comportano la presentazione da parte degli enti proponenti (Comuni e Comunità montane) di una scheda proposta d intervento (allegato A) alla Provincia di Bergamo e alla Sede Territoriale di Bergamo della Regione Lombardia (STER). La realizzazione di interventi senza presentazione della proposta d intervento è comunque possibile, previa richiesta e ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, ma non potrà godere del rimborso delle spese sostenute secondo le presenti linee guida. 3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO REALIZZABILI L attività prevista dal protocollo è realizzabile sugli argini, sulle sponde arginali e nell alveo dei corsi d acqua del reticolo idrico principale e secondario e comprende: il taglio di essenze arboree seccaginose, malformate, schiantate e malformate e o sviluppate in modo da rappresentare un ostacolo al normale deflusso delle acque; la pulizia del soprassuolo da essenze arbustive infestanti, rifiuti e altro materiale abbandonato in alveo; la ripulitura di manufatti quali, ponti, cunettoni, tombotti, briglie ecc. Tutte le attività potranno essere realizzate mediante l utilizzazione delle attrezzature normalmente in dotazione alle organizzazioni di volontariato di Protezione civile.

E possibile l attività di asportazione del materiale raccolto, la cippatura del medesimo e il suo eventuale trasporto in discarica mediante l eventuale noleggio di mezzi quali ragni, cippatrici e autocarri. Sono esclusi tutti i lavori che comportino l intervento di mezzi pesanti (ruspe e/o escavatori) per i quali devono essere attivate imprese specializzate poiché si configurerebbe un intervento di sistemazione idrogeologica e/o idraulico forestale, salvo specifica autorizzazione da parte delle autorità competenti. 4. SPESE RIMBORSABILI 4.1. TIPOLOGIA Gli enti proponenti possono richiedere il rimborso delle spese sostenute per la realizzazione dell intervento, indicandole in modo dettagliato nella scheda della proposta di intervento. Per la tipologia delle spese ammesse a rimborso si fa riferimento alla Circolare esplicativa di Regione Lombardia D.G. Protezione Civile 24.04.2008 n. Y1.2008.0002959, il rimborso avverrà nei limiti delle disponibilità di bilancio. Nei limiti degli stanziamenti di bilancio saranno ammesse a rimborso le spese relative alle giornate coordinate dalla Provincia, in collaborazione con lo STER. Le spese connesse agli interventi effettuati direttamente saranno valutate in base alle disponibilità finanziarie. Tipologia di spese: a) sono ammesse le spese per: carburante per i mezzi delle organizzazioni di volontariato e vitto operativo per i volontari impegnati nell intervento; noleggio di attrezzature, quali cippatrice, ragni e mezzi per lo smaltimento della vegetazione e del materiale rimosso, ad esclusione però di mezzi come scavatrici e ruspe in quanto in genere utilizzati per più consistenti interventi di polizia idraulica in capo agli enti che gestiscono la materia stessa (STER, AIPo, Comune); materiale di consumo, carburante per il funzionamento delle attrezzature, nonché per il ripristino delle parti delle stesse danneggiate per guasti e rotture verificatosi durante l utilizzo nell ambito dell iniziativa Fiumi sicuri (previa accertamento del nesso causale con l attività svolta); b) non sono ammesse le spese per: per l acquisto di mezzi e attrezzature, quali ad esempio motoseghe e altro materiale necessario agli interventi, in quanto si configurerebbero come contributi per investimenti, al di fuori delle finalità cui sono destinati i fondi dell iniziativa Fiumi sicuri ; l ausilio e l intervento di mezzi e imprese specializzate per le attività di sistemazione idrogeologica e/o idraulico-forestale. PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 2

4.2. LIMITI DI SPESA Per i limiti massimi di spesa si fa riferimento alla seguente tabella: Tipologia spese ammissibile Limite massimo Note a Vitto operativo per volontari 10 euro/die (+25% nel caso di intervento scolaresche) per ciascun volontario impiegato nell intervento operativo, compreso l eventuale ristoro durante i lavori (DOCUMENTAZIONE GIUSTIFICATIVA) b Carburante per veicoli 25 euro/die spese per ciascun mezzo impiegato (SCHEDE CARBURANTE) c Carburanti per attrezzature 50 Euro/die spese per organizzazione (SCHEDE CARBURANTE) d Materiali di consumo a consuntivo Previa autorizzazione in fase di istruttoria o - nel caso di spese impreviste - in sede di liquidazione del rimborso (DOCUMENTAZIONE GIUSTIFICATIVA) e Servizio di assistenza sanitaria a preventivo previo verifica presenza in loco durante tutta la durata dell intervento f Noleggio attrezzature particolari per lo smaltimento a preventivo previa autorizzazione in fase di controllo della proposta di intervento da parte di Provincia (DOCUMENTAZIONE GIUSTIFICATIVA) g Rottura/ danneggiamenti a mezzi e ad attrezzature (solo se non coperti da polizza assicurativa) a consuntivo previo verbale di accertamento del nesso causale con l attività svolta, redatto da personale degli enti competenti presenti sul cantiere 5. OBBLIGHI DELL ENTE PROPONENTE L ente proponente l intervento deve: a) individuare un responsabile comunale di cantiere che dovrà organizzare i lavori, presidiare il cantiere, controllare che i lavori vengano eseguiti rispettando tutti i requisiti di sicurezza, verificare che tutti i volontari impegnati siano dotati ed utilizzino i DPI necessari; b) organizzare la logistica della giornata dell intervento (luogo e orari ritrovo, vitto per i volontari impegnati nell intervento); PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 3

c) individuare le modalità per smaltire il materiale vegetale asportato dall alveo, nonché gli eventuali rifiuti inorganici; d) ottenere tutte le eventuali autorizzazioni necessarie dagli enti competenti per l esecuzione dell intervento; e) provvedere all individuazione di apposito servizio di assistenza sanitaria (autoambulanza) da attivare in occasione dei lavori e informare il SSUEm 118; f) coinvolgere le scolaresche per la sensibilizzare i bambini e ragazzi sulla realtà e ruolo della Protezione civile. A seguito dell inserimento dell iniziativa nel calendario l ente proponente dovrà provvedere a richiedere il rilascio dei necessari nulla osta idraulici e di tutte le eventuali autorizzazioni necessarie. 6. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE D INTERVENTO 6.1. CHI PRESENTA LE PROPOSTE D INTERVENTO Al fine di segnalare la volontà o l opportunità di realizzare un intervento e poter essere ammessi al successivo rimborso delle spese sostenute - in funzione delle disponibilità di bilancio della Provincia - la scheda di proposta d intervento va presentata esclusivamente dal Comune o dalla Comunità montana sul cui territorio verrà effettuata l attività. 6.2. CONTENUTO DELLA SCHEDA PROPOSTA DI INTERVENTO Il modello di scheda di proposta di intervento è allegata al presente documento (allegato A). Alla proposta d intervento va allegata la seguente documentazione: 1) nulla osta idraulico redatto dagli uffici tecnici comunali per gli interventi riguardanti il reticolo idrico minore; 2) cartografia dettagliata con individuazione puntuale degli interventi. 6.3. A CHI VANNO INVIATE LE PROPOSTE D INTERVENTO La scheda proposta d intervento opportunamente compilata in ogni parte va inviata via fax o email a: Provincia di Bergamo Servizio Protezione civile via Sora, 4 Bergamo, fax 035 387814, email: segreteria.protezionecivile@provincia.bergamo.it Regione Lombardia Sede Territoriale di Bergamo via XX Settembre n. 18/a, fax : 035 237794, email: bergamoregione@pec.regione.lombardia.it PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 4

6.4. QUANDO PRESENTARE LE PROPOSTE D INTERVENTO La scheda proposta d intervento può essere presentata durante tutto l anno, almeno 60 giorni prima della data proposta per l intervento e, comunque, in tempo utile per richiedere l eventuali autorizzazioni necessarie. 7. PROCEDURE PRELIMINARI 7.1. CALENDARIO DELLE INIZIATIVE Tutte le schede di proposte d intervento e la documentazione allegata vengono sottoposte ad una verifica di correttezza e completezza delle informazioni contenute. La Provincia e lo STER individueranno le priorità degli interventi da svolgere e redigeranno un calendario di massima tenuto conto delle specificità di ciascun territorio comunale, con l indicazione delle date degli interventi; alcune proposte di intervento potranno essere rinviate alla programmazione successiva sulla base di criteri di priorità. Le proposte di intervento rinviate assumeranno priorità rispetto a tutte le altre nella programmazione successiva. La Provincia e STER, sentiti i Comuni e le Comunità Montane proponenti, di comune accordo fissano una data in cui realizzare gli interventi contemporaneamente (cd. giornata provinciale Fiumi Sicuri). 7.2. SOPRALLUOGHI PRELIMINARI In base al calendario stabilito e alle proposte di intervento programmate il personale della Provincia e STER contatteranno gli Enti titolari di interventi ammessi nella programmazione al fine di fissare opportuni sopralluoghi durante i quali definire nel dettaglio la zona interessata e le modalità di intervento alla presenza dei rappresentati dell Ente proponente, ed eventualmente dai responsabili delle Organizzazioni di volontariato di Protezione civile coinvolte. In tale occasione dovranno essere individuati eventuali ostacoli al regolare svolgimento delle attività prevista quali linee per esbosco, linee aeree elettriche, telefoniche ecc.; il gestore di tali servizi dovrà essere opportunamente messo al corrente dell attività prevista da parte dell Ente proponente l intervento. 7.3. PROVVEDIMENTI RILASCIO AUTORIZZAZIONI RETICOLO PRINCIPALE A seguito del sopralluogo lo STER provvede al rilascio del necessario nulla-osta idraulico per gli interventi previsti su corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico principale secondo quanto previsto dal R.D. 523/1904 e successivi aggiornamenti. Per i tratti dei corsi d acqua di competenza dell Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) l ente proponente (Comune o Comunità montana) su indicazione della Regione (STER) dovrà provvedere autonomamente alla richiesta di rilascio del nulla-osta idraulico. PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 5

In entrambi i casi sulla base delle rispettive competenze STER e AIPo provvedono ad individuare ed indicare le situazioni di criticità risolvibili con interventi di pulizia che possono essere svolti dalle organizzazione di volontariato in modo autonomo (cioè senza l ausilio di mezzi pesanti per i quali sia necessario l intervento di imprese specializzate). RETICOLO MINORE (SECONDARIO) I Comuni stessi in forza delle deleghe riguardanti la polizia idraulica per il reticolo idrico minore presente nel territorio comunale, assegnate da Regione Lombardia (d.g.r. 25/01/2002 n. 7/7868 e d.g.r. 01/08/2003 n. 7/13950) possono individuare locali criticità risolvibili con interventi in questione; in tal caso il nulla osta dell Ufficio tecnico comunale dovrà essere allegato alla proposta di intervento insieme alla scheda di proposta intervento. NORMATIVA FORESTALE Qualora gli interventi comportino la necessità di autorizzazioni forestali ai sensi della Legge Regionale 31/2008, le medesime dovranno essere richieste all ente forestale territorialmente competente (Comunità montana, Parco, Provincia). Gli eventuali interventi per bruciare i residui vegetali dovranno essere effettuati oltre i 100 metri dal limite del bosco e non nel periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi decretato da Regione Lombardia, dando comunque notizia al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio. 8. COMPITI DELLA PROVINCIA La Provincia provvede: alla promozione dell iniziativa presso i Comuni e le Comunità Montane; al coinvolgimento e al coordinamento delle organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte alla sezione provinciale dell Albo Regionale; alla predisposizione dell elenco degli interventi autorizzati con il relativo calendario di attuazione e dando comunicazione alle amministrazioni interessate ed agli enti proponenti delle spese ammesse a rimborso; al rimborso delle spese autorizzate in base alla disponibilità di bilancio. 9. REALIZZAZIONE DEI LAVORI L ente proponente procederà alla realizzazione dei lavori secondo le date previste nel calendario di programmazione delle iniziative concordato tra Provincia e STER. Eventuali rinvii dell intervento previsto, dovranno essere comunicati alla Provincia e allo STER con un anticipo di almeno 7 giorni rispetto alla data prevista, salvo urgenze derivanti ad esempio da condizioni meteo che non consentono l intervento. L intervento rinviato non potrà essere prorogato oltre i termini previsti dal nulla osta idraulico o da altre autorizzazioni. PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 6

Durante lo svolgimento dei lavori dovrà essere presente sul cantiere il responsabile comunale di cantiere e potranno essere presenti anche personale della Provincia e/o personale dello STER per la direzione cantiere. L accesso alle aree di cantiere nonché lo stazionamento dei mezzi utilizzati dovranno essere previste e verificate dal responsabile comunale cantiere, comprese eventuali occupazioni temporanee su proprietà private per le quali dovranno essere richieste le opportune autorizzazioni. Allo stesso modo il responsabile comunale del cantiere dovrà prevedere eventuali occupazioni della viabilità stradale e/o limitazioni al traffico sulla medesima in prossimità del cantiere; tali eventuali limitazioni alla circolazione stradale dovranno essere regolati durante l esecuzione dei lavori attraverso posizionamento di opportuna segnaletica stradale e attraverso l impiego della Polizia Locale. Particolare attenzione andrà posta agli aspetti connessi alla sicurezza dell intervento anche con riferimento alla partecipazione di scolaresche. 10. PROCEDURE FINALI 10.1. DESCRIZIONE FINALE LAVORI, ATTESTAZIONE SPESE E RICHIESTA RIMBORSI Entro 15 giorni dalla realizzazione dei lavori l ente proponente dovrà provvedere a inviare alla Provincia l attestazione delle spese sostenute (allegato B) sottoscritta dal Rappresentante Legale dell ente proponente. A tale attestazione andrà allegata, pena la mancata ammissione a liquidazione dei rimborsi, la seguente documentazione: 1) scheda finale di cantiere compilata in ogni parte e sottoscritta dal responsabile comunale di cantiere (allegato C ); 2) l originale documentazione fiscale che dovrà esplicitare chiaramente le tipologie di spesa sostenute. Relativamente alle spese di carburante, si sottolinea che i mezzi utilizzati devono essere in carico alle organizzazioni di volontariato per le attività di protezione civile e deve essere sempre utilizzata la scheda carburante con timbro del distributore e indicazione dei km percorsi. Si esclude ogni rimborso per l uso di mezzi privati ovvero degli uffici comunali e/o Enti collaboratori. 10.2. PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE DEI RIMBORSI Dopo il ricevimento di tutta la documentazione di richiesta rimborsi gli uffici provinciali, previa eventuale verifica dei lavori realizzati in loco, procedono alla redazione dell istruttoria di liquidazione. Attraverso tale procedura viene verificata la documentazione di richiesta rimborsi inviata dall ente proponente, la completezza della medesima e della relativa compilazione, la verifica degli importi dei rimborsi rendicontati rispetto a quelli ammessi con comunicazione della Provincia, il rispetto dei limiti previsti, degli obblighi e delle disposizioni contenute nel presente documento. Gli importi ammissibili per ogni voce di spesa rimborsabile (secondo la classificazione riportata nella tabella parag. 4.2) non potranno superare gli importi ammessi. Qualora i medesimi importi risultassero invece inferiori a quelli ammessi l importo ammesso a rimborso per ogni voce di spesa sarà pari a quello effettivamente rendicontato. Spese ammissibili in fase di liquidazione - e non previste tra quelle ammesse - potranno riguardare eventuali rotture o danni di attrezzature in capo alle organizzazioni di volontariato di protezione civile e/o i materiali di PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 7

consumo; in tal caso dovrà essere allegato alla documentazione di rendicontazione apposito verbale di accertamento del nesso causale con l attività svolta, redatto da personale degli enti competenti presenti sul cantiere. Per il riconoscimento di tale rimborso dovrà essere previsto (salvo la possibilità di utilizzare eventuali economie di spesa sul medesimo impegno di spesa) apposito atto di impegno e contestuale liquidazione, in base alle disponibilità di bilancio. PROVINCIA BERGAMO - LINEE GUIDA FIUMI SICURI VERS. 1.1 PAG 8