PIANO DI EMERGENZA ESTERNO

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PIANO DI EMERGENZA ESTERNO Ai sensi degli artt. 6 e 20 del D.Lgs.334/99 e s.m.i. Stabilimento Via Pregnana, 63 20017 RHO (MI) Gennaio 2015

I - Aggiornamenti, varianti e prove del Piano di Emergenza Esterno Come previsto dal comma 3 dell articolo 20 del Decreto Legislativo, n. 334, del 17 agosto 1999, il piano deve essere riesaminato, sperimentato e, se necessario, riveduto ed aggiornato dal prefetto ad intervalli appropriati e, comunque, non superiori a tre anni. La revisione deve tener conto dei cambiamenti avvenuti negli stabilimenti e nei servizi di emergenza, dei progressi tecnici e delle nuove conoscenze in merito alle misure da adottare in caso di incidenti rilevanti. Alla luce di queste disposizioni normative, si ricorda che il presente documento deve essere mantenuto vivo e dinamico, in modo da contenere riferimenti a situazioni vigenti e consentire, in caso di necessità, la massima efficacia nel reperimento e nella gestione di tutte le risorse disponibili. Per tali finalità, tutti i soggetti coinvolti nell attuazione delle procedure previste dal presente Piano forniranno, agli uffici della Prefettura, tempestiva notizia di qualsiasi cambiamento rispetto a quanto riportato nella presente edizione. Faranno, inoltre, pervenire, nelle opportune sedi di revisione, eventuali spunti di miglioramento per rendere le procedure ancora più snelle e di facile attuazione. In assenza di segnalazioni correttive e/o migliorative, si procederà comunque alla riedizione almeno triennale del documento, come previsto dal D.Lgs. 334/99. Per quanto riguarda la sperimentazione del piano, si prevede di effettuare esercitazioni al fine di testare la validità delle procedure definite ed assicurarne la conoscenza da parte dei singoli attori delle rispettive procedure ed il miglior coordinamento di tutti i soggetti, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza della gestione dell emergenza. Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 2 di 26

II N VERSION E DATA VERSIONE ESTREMI COMUNICAZIONE DATA AGGIORNAMENTO FIRMA LEGGIBILE DI CHI HA EFFETTUATO L OPERAZIONE 01 12/08/2014 02 02/12/2014 03 09/12/2014 Prefettura di Milano Gruppo di lavoro Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 3 di 26

III - ELENCO DI DISTRIBUZIONE - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento di Protezione Civile ROMA - Ministero dell Interno: Gabinetto Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile Direzione centrale per l emergenza e il soccorso tecnico ROMA - Ministero dell Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare ROMA - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ROMA - E.I. Comando Forze Difesa Nord (COMFODI Nord) PADOVA - Presidente Regione Lombardia MILANO - Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione MILANO - Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile U.O. Rischio Industriale MILANO - Sindaco della Città Metropolitana di Milano MILANO - Protezione Civile Città Metropolitana di Milano MILANO - Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente - A.R.P.A. Lombardia MILANO - A.R.P.A. Dipartimento di Milano MILANO - Direttore Generale Azienda Sanitaria Locale: Azienda Sanitaria Locale di Milano - Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL: MILANO Azienda Sanitaria Locale di Milano MILANO - AAT 118 MILANO - Questura MILANO - Comune di Milano MILANO - Comune di Rho MILANO - Comando Provinciale Carabinieri MILANO - Comando Provinciale Guardia di Finanza MILANO - Comando Provinciale Corpo Forestale dello Stato MILANO - Sezione Polizia Stradale MILANO - Direzione Regionale Lombardia Vigili del Fuoco MILANO - Comando Provinciale VV.F. MILANO - Ufficio Scolastico Provinciale MILANO - Comitato Provinciale Croce Rossa Italiana MILANO - ENEL Distribuzione SpA MILANO - TELECOM Agenzia di Milano MILANO - CAP Gestione S.p.A. (Consorzio Acqua Potabile) MILANO - Rete Ferrovie Italiane (RFI) MILANO - ANAS S.p.A. MILANO - MILANO SERRAVALLE - Tangenziali MILANO - AUTOSTRADE per L ITALIA SpA MILANO - POSTE SpA MILANO - Arkema Italia Srl RHO - Comitato di Coordinamento Provinciale delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile (CC.V-MI) MILANO Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 4 di 26

IV INDICE V - ELENCO ALLEGATI... 6 1 PARTE GENERALE... 7 1.1 FINALITÀ DEL PIANO... 7 2 PRINCIPI E CRITERI INFORMATORI... 8 3 METODOLOGIA PROCEDIMENTALE ADOTTATA... 8 4 DESCRIZIONE DEL SITO... 8 4.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 8 4.1.1 Denominazione ed ubicazione dell impianto... 8 4.1.2 Pianificazione urbanistica e territoriale Informazione alla popolazione... 9 4.1.3 Confini e posizione dello stabilimento... 9 4.1.4 Altezza sul livello del mare: 150 m... 9 4.1.5 Informazioni meteo climatiche predominanti (venti)... 9 4.1.6 Centri di soccorso... 10 4.2 INFORMAZIONI SULLO STABILIMENTO...10 5 Tipologia dell azienda...11 5.1 IMPIANTI DI PRODUZIONE...11 5.2 STOCCAGGI...12 5.3 ALTRO...12 5.4 INFORMAZIONI SULLE SOSTANZE PERICOLOSE UTILIZZATE E/O STOCCATE...13 5.4.1 Sostanze pericolose presenti... 13 6 SCENARI INCIDENTALI E ZONE DI PIANIFICAZIONE...14 6.1 SCENARI INCIDENTALI - incidenti con impatto sull'esterno dello stabilimento ipotizzati e valutati nell Analisi di Rischio...14 6.2 INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE DI PIANIFICAZIONE...14 6.3 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : Dispersione di tossici...15 6.4 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : Irraggiamento da incendi...16 6.5 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : Sovrappressione da esplosioni...16 6.6 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : flash fire...17 6.7 Delimitazione delle zone a rischio...20 6.8 Comunicazioni in caso di emergenza...20 6.9 Le zone a rischio...20 6.9.1 Elementi vulnerabili all interno della zona di pianificazione... 22 6.9.2 Elementi Territoriali: dati demografici e centri sensibili... 23 6.9.3 Elementi ambientali ed infrastrutture... 23 7 Livelli di auto protezione da far assumere alla popolazione nelle zone a rischio...23 8 Viabilità: vie di accesso e di deflusso, cancelli e percorsi alternativi...24 9 MODALITA DI COMUNICAZIONE E Contenuti dell informazione Dello stato d allarme...24 9.1 Modalità di comunicazione dello stato di allarme...24 10 MODELLO ORGANIZZATIVO D INTERVENTO...25 11 L informazione di cessato allarme...25 12 SEZIONE RISERVATA ALL INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE...26 Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 5 di 26

V - ELENCO ALLEGATI 1. PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ESTERNE 2. CARTOGRAFIA DEL TERRITORIO CON ELEMENTI TERRITORIALI VULNERABILI ALL. 2a POSTI DI BLOCCO 3. CONDIZIONI METEOROLOGICHE 4. PLANIMETRIA STABILIMENTO E RETI TECNOLOGICHE 5. PLANIMETRIA STABILIMENTO CON EVIDENZIATE LE AREE DI DANNO 6. ELENCO ENTI E RELATIVI RECAPITI TELEFONICI 7. MODELLI DI COMUNICAZIONE 8. SCHEDE DI INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 6 di 26

1 PARTE GENERALE 1.1 FINALITÀ DEL PIANO Il presente documento costituisce il Piano di Emergenza Esterno per lo stabilimento della società Arkema Srl, situato in Rho, Via Pregnana 63, come previsto dall articolo 20 del Decreto Legislativo n 334 del 17 agosto 1999 e s.m.i., che assegna al Prefetto il compito di predisporre, d intesa con le Regioni e gli Enti Locali interessati, il piano di emergenza esterno (PEE) per gli stabilimenti soggetti agli articoli 6 e 8 del citato decreto al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti sulla base delle informazioni fornite dal gestore e delle conclusioni, laddove esistenti, dell istruttoria tecnica. Il presente Piano è altresì conforme alle indicazioni contenute nelle linee guida predisposte dal Dipartimento della Protezione Civile emanate con D.P.C.M.25 febbraio 2005 Linee Guida per la predisposizione del piano d emergenza esterna di cui all art.20, comma 4, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, che rappresenta lo strumento operativo per l elaborazione e l aggiornamento dei PEE degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Come indicato dall art. 2, comma 2 del Decreto Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 24 luglio 2009, n. 139, la Prefettura, ai fini di cui all'articolo 20, comma 1, del D.Lgs. 334/1999, nel corso della predisposizione o revisione del Piano di Emergenza Esterno e comunque prima della sua adozione, procede, d'intesa con il Comune, alla consultazione della popolazione per mezzo di assemblee pubbliche, sondaggi e la pubblicazione di opuscoli informativi, anche sui siti istituzionali. Rispetto a tali fini, il P.E.E. in questione ambisce a configurarsi come uno strumento strutturalmente e funzionalmente agile in grado di assicurare - in caso di emergenza una risposta tempestiva, sottesa all obbiettivo di evitare quanto più possibile gli effetti dannosi di un evento emergenziale rispetto alla popolazione ed al territorio esposti. Sotto il profilo ed ai fini dell efficacia di questo Piano si è riconosciuta primaria rilevanza ai seguenti aspetti: a) la previsione e la verifica della concreta predisposizione di adeguati sistemi di allarme alla popolazione residente; b) l allestimento a livello cartografico di tutti i più utili riferimenti per l individuazione degli elementi territoriali vulnerabili, della viabilità, dei siti e delle aree per l allocazione ed il dispiego delle unità e dei mezzi di soccorso; c) l informazione alla popolazione articolata in relazione ai dati concernenti la sostanza pericolosa, stoccata nello stabilimento, agli effetti sul piano della salute, alle norme disciplinanti la condotta di autotutela da adottarsi da parte dei residenti in caso di incidente. Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 7 di 26

2 PRINCIPI E CRITERI INFORMATORI Il presente Piano di Emergenza Esterna (PEE) è stato redatto ai sensi dell art. 20 del D.Lgs. 17 agosto 1999, n. 334 e s.m.i. per lo stabilimento ARKEMA S.r.l. sito in comune di Rho, rientrante nell art. 8 del predetto decreto legislativo. L elaborazione del Piano, in ordine all identificazione del rischio, ha fatto sostanziale riferimento a: Notifica ai sensi dell art. 6 D.Lgs. 334/99 e s.m.i., e all Allegato V Scheda d informazione alla popolazione presentata in data 18 settembre 2012; Rapporto di sicurezza (aggiornamento quinquennale (ed. ottobre 2010 e successive integrazioni) Determinazioni conclusive del CTR trasmesse con nota n prot. 11317 del 22/07/2013,. Si sono poi tenute nel debito conto le connotazioni morfologiche e le caratteristiche territoriali, nonché le relative, prevalenti condizioni meteorologiche. Sotto il profilo dell efficacia temporale il Piano è stato improntato alla contemplazione del culmine dell evento incidentale. In caso di incidente tutti i meccanismi di procedura dell emergenza previsti nel P.E.E. sono stati concepiti per attivarsi in modo automatico, fatte salve determinazioni da parte di autorità sovra ordinate. 3 METODOLOGIA PROCEDIMENTALE ADOTTATA In sintonia con le direttive in materia, il metodo per la formazione del Piano è stato conformato all intento di raggiungere il massimo della compartecipazione e della condivisione possibili nella scelta delle strategie, del modello d intervento e delle modalità di gestione dell emergenza. Il Prefetto ha assunto la funzione di coordinamento tra i diversi soggetti interessati ai quali sono attribuite funzioni e responsabilità diverse in tema di controllo dei pericoli d incidente rilevante, di rischio tecnologico e, più in generale, di protezione civile, in accordo anche con le vigenti disposizioni normative. A tal fine sono stati coinvolti diversi Enti ed Amministrazioni, attraverso l esame di problematiche strettamente tecniche e l acquisizione e l integrazione di informazioni di carattere territoriale. 4 DESCRIZIONE DEL SITO Di seguito si riportano i dati relativi alla localizzazione dello Stabilimento e alla presenza di elementi sensibili. 4.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 4.1.1 Denominazione ed ubicazione dell impianto Denominazione dell impianto: Arkema S.r.l. Stabilimento di Milano Via Pregnana, 63 20017 Rho (MI) Coordinate UTM dello Stabilimento: 32TNR02634120 Le coordinate sopra citate sono riferite all ingresso dello Stabilimento Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 8 di 26

Per la descrizione della zona circostante lo stabilimento, si fa riferimento alle cartografie - Allegati 2 e 2A 4.1.2 Pianificazione urbanistica e territoriale Informazione alla popolazione Il Comune di Rho all interno del PGT (adottato con delibera di CC nr 78 in data 28/12/2012 -Pubblicazione in data 21/01/2013 ed approvato con delibera di CC nr. 23 in data 17/06/2013 - Pubblicazione sul BURL nr. 34 in data 21/08/2013), ha redatto l Elaborato Tecnico Rischi di Incidente Rilevante. 4.1.3 Confini e posizione dello stabilimento Lo Stabilimento, che occupa un area di circa 305.000 m2, confina : Nord: strada comunale via Pregnana, lungo la quale sono ubicate abitazioni civili situate in comune di Rho; Sud: scalo ferroviario di Rho, (linee Milano-Torino, Milano-Varese, Milano-Domodossola). L infrastruttura ferroviaria si trova a 10 metri dal perimetro dello stabilimento, in pratica è confinante; Ovest: area rientrante in fascia di rispetto del fiume Olona, presso la quale sono ubicati edifici residenziali; Est: ponte di attraversamento linea ferroviaria che collega le vie Magenta e Volturno, oltre il quale sono ubicate abitazioni civili. A circa 100 m ad ovest dello stabilimento risulta situato il deposito Idrocarburi della ENI SpA Divisione Refining & Marketing, sito in Comune di Pregnana, che risulta anch esso assoggettato all art. 8 del D.Lgs. 334/99. Lo stabilimento della società Arkema, risulta ubicato nelle immediate vicinanze del fiume Olona, che lo lambisce nella zona sud-ovest, e del torrente Bozzente, in parte tombinato, che lo lambisce nella zona est. La strada statale più vicina è la S.S.33 del Sempione che dista circa 2 km. L'aeroporto più vicino è quello di Linate, distante dallo stabilimento circa 25 km in linea d'aria; altro aeroporto civile con traffico commerciale è l aeroporto di Milano Malpensa distante circa 40 km. L'area dello stabilimento non rientra nelle zone di rispetto raccomandate e/o prescritte dall'i.c.a.o. (International Civil Aviation Organization). L ospedale presente nell area è quello di RHO distante circa 1,2 Km Il distaccamento dei Vigili del Fuoco è sito in Via Sandro Pertini, RHO. 4.1.4 Altezza sul livello del mare: 150 m 4.1.5 Informazioni meteo climatiche predominanti (venti) Dai dati meteorologici forniti dalla stazione dello stesso stabilimento ARKEMA e relativi all anno 1993-96, si possono sinteticamente riassumere i seguenti dati: TEMPERATURE: Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 9 di 26

T MINIMA - 4,4 C T MEDIA + 14,35 C T MASSIMA + 31,9 C UMIDITÀ RELATIVA 71% La direzione predominante dei venti, velocità media del vento è riportata nella seguente tabella. 4.1.6 Centri di soccorso L ospedale presente nell area è quello di RHO distante circa 1,2 Km Il distaccamento dei Vigili del Fuoco è sito in Via Sandro Pertini, RHO 4.2 INFORMAZIONI SULLO STABILIMENTO Dati sull Azienda Nome della società ARKEMA S.r.l. Sede Legale 20017 Rho Via Pregnana 63 Sede Amministrativa e Operativa 20017 Rho Via Pregnana 63 Direttore dello stabilimento Ing. Maurizio Colombo Telefono Uff. 02 93513200 cell 320 6135081 Fax 02 93500384 E-mail Sito web Responsabile dell attuazione del PEE Portavoce della Società HSE e RSPP di sito Telefono reperibilità emergenza Codice ISTAT dell attività Tipologia delle lavorazioni Arkemasrl-su.rho@pec.it WWW.arkema.com Ing. Maurizio Colombo - in orario serale/notturno/festivo il portavoce è il reperibile di stabilimento, cell 3358067479 Ing. Maurizio Colombo Ing. Silvia Banfi Diurno: Uff. 02 93513200 cell 320 6135081 Serale\notturno\festivo cell 3358067479 24.16 Fabbricazione di materie plastiche in forme primarie Produzione metilmetacrilato; produzione polimetilmetacrilato; lavorazione del polimetilmetacrilato; produzione solfato ammonico Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 10 di 26

PERSONALE PRESENTE n. dipendenti totali: n. dipendenti per turno: Orario di lavoro Prefettura di Milano Presso lo Stabilimento ARKEMA sono occupate circa 265 persone dipendenti, più 10 persone circa di imprese terze in orario giornaliero. Per la conduzione degli impianti 35-20-W.A.O. (ciclo continuo di 24 ore per 7 giorni alla settimana) sono impiegate 6 persone per turno. Per il reparto stoccaggi operativi sono presenti in orario giornaliero 1 assistente di giornata e 5 operatori. Per la conduzione degli impianti di polimerizzazione EM1 e 33 sono impiegate 7 persone in turno. Per la centrale termica e rete metano (compresi termocombustore e trattamento effluenti) sono impiegate 3 persone in turno; sono presenti in turno anche un addetto al servizio antincendio, un addetto dell officina elettrostrumentale e un addetto alla portineria. A seconda delle posizioni lavorative, l orario può essere in turno o giornaliero, con i seguenti orari: orario turni: 06. 00-14. 00 / 14. 00-22. 00 / 22. 00-06. 00 orario giornaliero: 08. 00-17. 00 5 TIPOLOGIA DELL AZIENDA L attività della ARKEMA, esercita fino all ottobre 2004 dalla precedente Ragione Sociale ATOFINA Italia Srl, è indirizzata all ottenimento di prodotti chimici (materie plastiche e fertilizzanti) prevalentemente destinati all industria e all agricoltura, mediante processi di sintesi. Le due più importanti produzioni di Rho sono quelle del Metilmetacrilato monomero e del Polimetilmetacrilato. Il Metilmetacrilato monomero è commercializzato tal quale per l utilizzo come materia prima per altre produzioni, come ad esempio pitture ad acqua alternative a quelle a base di solventi ed è soprattutto la materia prima principale per ottenere il Polimetilmetacrilato. Nello Stabilimento viene inoltre prodotto il solfato di ammonio, tradizionalmente utilizzato in agricoltura come fertilizzante, ad esempio nella coltivazione della vite. L attività di processo principale dello stabilimento è la produzione di Metilmetacrilato monomero effettuata nell impianto 35. Lo Stabilimento comprende: 5.1 IMPIANTI DI PRODUZIONE Impianto di produzione del Metilmetacrilato monomero (impianto 35) nel quale sono utilizzate materie prime quali Acetoncianidrina, Oleum, Metanolo ed Ammoniaca. Impianti di produzione del Polimetilmetacrilato (impianto 33 - di polimerizzazione in sospensione - e impianto EM1 - di polimerizzazione in massa), nei quali viene effettuata la polimerizzazione del Metilmetacrilato, insieme con minori quantità di acrilati, con l ausilio di catalizzatori e l aggiunta di additivi e coloranti, al fine di ottenere una gamma di prodotti di diverso utilizzo commerciale. Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 11 di 26

Impianto di produzione Solfato d Ammonio (impianto 20). Impianto di lavorazione del Polimetilmetacrilato (reparto 83), nel quale si effettuano trattamenti di tipo meccanico quali estrusione, granulazione, etc., al fine di trasformare il prodotto finito in granuli pronti per la vendita. Le attività effettuate nello stabilimento e che sono considerate nell'allegato A del D.Lgs. 334/99 sono le seguenti : Esterificazione Polimerizzazione Distillazione Condensazione Miscelazione Solubilizzazione Estrazione 5.2 STOCCAGGI Lo stabilimento dispone per lo stoccaggio di materie prime e/o prodotti finiti liquidi di: stoccaggio Ammoniaca anidra stoccaggio Acetoncianidrina stoccaggio prodotti chimici (tra cui Alcool Metilico e Oleum); stoccaggio Metilmetacrilato monomero stoccaggio monomeri acrilici deposito Perossidi. Le sostanze allo stato liquido sono stoccate in serbatoi metallici, fuori terra, ubicati all interno di bacini di contenimento come previsto dall attuale normativa. 5.3 ALTRO Deposito catalizzatori Servizi tecnici (vapore, azoto, impianti frigoriferi) Impianti di trattamento delle acque e di abbattimento delle emissioni gassose Magazzini Impianti termici di produzione vapore Officina meccanica ed elettrostrumentale Laboratori e Centro Ricerche Infermeria Postazione pompieri di Stabilimento Uffici commerciali ed amministrativi Le aree/impianti interessati da presenza/utilizzo di sostanze pericolose ai fini dell applicazione del D.Lgs 334/99 risultano essere: impianto 35 di produzione del Metilmetacrilato e impianto W.A.O (wet air oxidation); impianto 33 di polimerizzazione in sospensione e impianto EM 1 di polimerizzazione in massa del Polimetilmetacrilato; centrale termica, rete metano e combustore miscele di distillazione; stoccaggio Acetoncianidrina; parco stoccaggio prodotti chimici (03C). Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 12 di 26

parco stoccaggio Ammoniaca anidra; parco stoccaggio Monomeri Acrilici (03M); parco stoccaggio Metilmetacrilato monomero (03MMA); depositi Perossidi; stoccaggio reagenti di servizio ai laboratori. 5.4 INFORMAZIONI SULLE SOSTANZE PERICOLOSE UTILIZZATE E/O STOCCATE 5.4.1 Sostanze pericolose presenti Ai fini degli adempimenti previsti dal D.Lgs. 334/99 e s.m.i. l azienda ha presentato l aggiornamento della Notifica ai sensi dell art. 6 del D.Lgs. 334/99 in data 19/09/2012 corredata dalla Scheda di Informazione di cui Allegato V, a seguito della nomina del nuovo gestore ed amministratore delegato, mentre il Rapporto di Sicurezza è datato (ottobre 2010), successivamente integrato durante l istruttoria da parte del Comitato Tecnico Regionale. Come risulta espressamente dalla Notifica presentata dal gestore la ditta in oggetto rientra nel campo di applicazione dell art.8 del D.Lgs. 334/99 s.m.i. per le condizioni descritte nella tabella seguente: Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 13 di 26

6 SCENARI INCIDENTALI E ZONE DI PIANIFICAZIONE 6.1 SCENARI INCIDENTALI - incidenti con impatto sull'esterno dello stabilimento ipotizzati e valutati nell Analisi di Rischio Nella conduzione dell analisi sono stati considerati credibili gli eventi con frequenza attesa >1E -6. Sulla base delle informazioni contenute nel Rapporto di sicurezza e dalle determinazioni conclusive rilasciate dal CTR risulta che alcuni scenari incidentali possono impattare significativamente al di fuori del perimetro dello stabilimento per quanto riguarda le aree di danno corrispondenti alle soglie di danni reversibili/disagi lievi corrispondenti a quella che risulta definita nei PEE come Terza zona - di attenzione). Tali scenari incidentali, sono stati evidenziati con il colore grigio nella tabella di cui al cap. 6.3. 6.2 INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE DI PIANIFICAZIONE Per l individuazione delle zone di pianificazione si è fatto riferimento ai criteri di seguito richiamati, come definiti nel documento Pianificazione dell'emergenza Esterna degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante Linee Guida messo a punto, ed emanato con D.P.C.M. 25 Febbraio 2005, dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Prima zona Zona di sicuro impatto. zona presumibilmente limitata alle immediate adiacenze dello stabilimento, è caratterizzata da effetti sanitari comportanti una elevata probabilità di letalità anche per persone mediamente sane. Seconda zona Zona di danno. Zona esterna rispetto alla prima, è caratterizzata da possibili danni, anche gravi ed irreversibili, per persone mediamente sane che non intraprendono le corrette misure di autoprotezione e da possibili danni anche letali per persone maggiormente vulnerabili (neonati, bambini, malati, anziani, ecc.). Terza zona Zona di attenzione. È caratterizzata dal possibile verificarsi di danni (disagi lievi o danni reversibili), generalmente non gravi, a soggetti particolarmente vulnerabili, o comunque da reazioni fisiologiche che possono determinare situazioni di turbamento tali da richiedere provvedimenti anche di ordine pubblico, nella valutazione delle autorità locali. Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 14 di 26

6.3 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : Dispersione di tossici Dispersione di tossici Top (1) evento incidentale Scenario (2) Tipologia evento P/L/A (3) quantità interessata (kg) tempo di intervento (min) frequenza occ/anno (4) 1^ zona 2^ zona 3^ zona di sicuro impatto di danno di attenzione LC50 IDLH LOC Raggio (m) E/I (6) Raggio (m) E/I Raggio (m) E/I 1 Rilascio di NH 3 anidra da linea di alimentazione all'impianto W.A.O., in corrispondenza della valvola di regolazione della portata Rilascio in fase liquida, evaporazione, dispersione in fase gas P 237 4 2.2*10-4 22 I 104 I 1084 E 2 Rilascio prolungato di NH 3 durante il travaso da ATB/FC, direzione orizzontale Rilascio in fase liquida, evaporazione, dispersione in fase gas P 65 16 3 * 10-4 27 I 92 I 362 E 3 Rilascio prolungato di Metilacrilato nel bacino del serbatoio SR-41. Rilascio liquido in bacino di contenimento; evaporazione A Max 21 t > 30 2 * 10-4 28 I 82 I 582 E 4 Rilascio prolungato di NH 3 da una fessura formatasi nel tratto non intercettabile al di sotto di un serbatoio di stoccaggio, direzione orizzontale Rilascio in fase liquida, evaporazione, dispersione in fase gas P 558 20 2.3 * 10-4 23 I 89 I 358 E 5 Rilascio prolungato di metanolo nel bacino dei serbatoi di stoccaggio SR-4/5 Rilascio liquido in bacino di contenimento; evaporazione A Max 105 t > 30 6 * 10-4 10 I 58 E 286 E 6 Rilascio da mandata pompa PC21 durante scarico di oleum da ATB Rilascio in fase liquida, evaporazione di SO3, dispersione in fase gas P 95 3 < Bassa 2 I 61 E 271 E 7 Rilascio prolungato di acetoncianidrina nel bacino di contenimento dei serbatoi di stoccaggio Rilascio in fase liquida, evaporazione da pozza, dispersione in fase gas A 416 < 30 2 * 10-3 < 19 I 38 E 246 E Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 15 di 26

6.4 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : Irraggiamento da incendi Top (1) evento incidentale Scenario (2) Tipologia evento P/L/A (3) quantità interessata (kg) tempo di intervento (min) frequenza (4) occ/anno Irraggiamento da incendio 12,5 7 kw/m 2 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m 2 1,5 kw/m 2 Raggio (m) E/I (6) Raggio (m) E/I Raggio (m) E/I Raggio (m) E/I Raggio (m) E/I 1 Rilascio di metilmetacrilato liquido da una flangia della linea di adduzione del monomero al reparto 33 Rilascio di liquido p 2880 30 7.0*10-5 46 I 48 I 50 I 53 I 63 I 2 Rilascio prolungato di Metilacrilato nel bacino del serbatoio SR-41. Rilascio di liquido A Max 21 t nel serbatoio > 30 2 * 10-6 11 I 20 I 27 I 44 I 84 I 3 Rilascio di miscela monomerica da una flangia sulla linea di fondo miscelatore SA 1(imp. 33) Rilascio di liquido P 1370 30 1.6*10-5 12 I 22 I 28 I 33 I 55 I 4 Rilascio prolungato di MAM nel bacino del serbatoio SR-13H o SR-13I Rilascio di liquido A Max 285 t nei serbatoi > 30 4 * 10-6 11 I 22 I 28 I 33 I 47 I 5 Rilascio prolungato di MAM nel bacino di contenimento del serbatoio di stoccaggio SR- 13 L - Stoccaggio MAM nel parco 03MMA Rilascio di liquido A Max 1500 t in serbatoio > 30 2 * 10-6 18 I 28 I 33 I 39 I 44 I 6 Decomposizione di perossido all interno di uno dei fustini presenti in uno dei depositi di perossidi (cicloesano) Incendio di liquido A 250 < 30 Bassa 18 I 22 I 25 I 30 I 42 I 6.5 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : Sovrappressione da esplosioni Sovrappressione da esplosione Top (1) evento incidentale Scenario (2) Tipologia evento P/L/A (3) quantità interessata (kg) tempo di intervento (min) frequenza occ/anno (4) 1^ zona di sicuro impatto 0.3 (0.6) bar (7) 2^ zona di danno 0.14 bar 0.07 bar 3^ zona di attenzione 0.03 bar Raggio (m) E/I (6) Raggio (m) E/I Raggio (m) E/I Raggio (m) E/I 1 Rilascio di miscela monomerica da una flangia sulla linea di fondo del miscelatore SA 1 (imp. 33) -5 Interno Rilascio di liquido P 1370 30 1.6*10 edificio I Interno edificio I < 20 m I < 50 m I Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 16 di 26

6.6 Tabella riepilogativa - Ipotesi incidentali e relativi scenari : flash fire Incendio di nube Top (1) evento incidentale Scenario (2) Tipologia evento P/L/A (3) quantità interessata (kg) tempo di intervento (min) frequenza occ/anno (4) 1^ zona di sicuro impatto LFL 2^ zona di danno ½ LFL Raggio (m) E/I (6) Raggio (m) E/I 1 2 3 4 5 6 7 Rilascio di metilmetacrilato liquido da una flangia della linea di adduzione del monomero al reparto 33 Rilascio prolungato di Metanolo nel bacino dei serbatoi di stoccaggio SR4/5 Rilascio di MMA in area Estrazione per sovrariempimento di una fiorentina Rilascio di miscela monomerica da una flangia sulla linea di fondo del miscelatore SA 1, imp. 33 Rilascio prolungato di altobollenti nel bacino del serbatoio SR-9A. Rilascio prolungato di MAM nel bacino del serbatoio SR-13H o SR-13I Rilascio prolungato di MAM nel bacino del serbatoio SR-13L Rilascio di liquido P 2880 30 3.5*10-5 12 I 15 I Rilascio di liquido A Max 105 t > 30 3 * 10-6 9 I 12 I Rilascio di liquido P 6000 25 Bassa 8 I 12 I Rilascio di liquido P 1370 30 1.6*10-5 7 I 10 I Rilascio di liquido A Max 5,5 t Max 135 1 * 10-6 7 I 10 I Rilascio di liquido A Max 285 t > 30 2 * 10-6 6 I 9 I Rilascio di liquido A Max 1500 t > 30 1 * 10-6 < 6 I < 9 I 1. utilizzare indice progressivo numerico in congruenza con la localizzazione delle sorgenti incidentali su planimetria dello stabilimento 2. es. incendio da pozza, esplosione non confinata, dispersione tossica da rilascio in fase gassosa, etc. 3. Puntuale: ad es. rottura fusto in un punto qualsiasi dello stabilimento,lineare ad es. rilascio da tubazione (n.b.: in planimetria da allegare evidenziare tracciato), Areale: ad es rilascio in bacino di contenimento (n.b.: in planimetria da allegare delineare superficie) 4. si intende la frequenza di accadimento dello scenario incidentale 5. Segnalare se l evento incidentale considerato ha ripercussioni esternamente al perimetro aziendale (E) o solo internamente (I) trasmettere soglia di pertinenza per esplosioni in ambiente confinato o non confinato Piano di Emergenza Esterna Arkema Italia S.r.l. Via Pregnana 63-RHO (MI) Pagina 17 di 26