ALLEGATO A DGR nr del 16 agosto 2017

Documenti analoghi
Dati identificativi del piano. VALLAZZA E DEL SIC/ZPS IT20B0010 VALLAZZA Codice e denominazione dei siti Natura 2000 SIC/ZPS IT20B0010 VALLAZZA

La gestione Forestale nelle Aree Protette e nei Siti afferenti alla Rete Natura 2000

VALUTAZIONE APPROPRIATA relativa al Progetto

PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0017 ANSA E VALLI DEL MINCIO E DELLA ZPS IT20B0009 VALLI DEL MINCIO

%!! & ' (!!! )!! ) *! +,! - -!.!

PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS IT20B VIADANA, PORTIOLO, SAN BENEDETTO PO E OSTIGLIA

Landscapes Analysis in delta Po

APPENDICE A allo Studio di Impatto Ambientale a supporto dell istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (art. 23 DLgs 152/06 e s.m.i.

ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 1/9

Ente Parco Nazionale del Circeo - Piano del Parco

Gestione e conservazione degli habitat nella Riserva Naturale Regionale Foce Isonzo

«MISURE DI CONSERVAZIONE PER L AREA BIOGEOGRAFICA CONTINENTALE DEL VENETO»

VARIANTE N. 3 PIANO PARTICOLAREGGIATO DENOMINATO PORTI PESCHERECCI E CAVANE IN LAGUNA DI CALERI CON RELATIVE ATTREZZATURE DI SERVIZIO

REGOLAMENTO DI SETTORE PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA RELATIVO AL TERRITORIO DEL SITO RETE NATURA 2000

MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra

Buone pratiche di gestione forestale nei Siti Natura 2000: esperienze tecniche in Molise

SITI DELLA RETE NATURA 2000 PRESENTI NELL AMBITO COSTIERO DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI

PIANO DI GESTIONE DELL AREA NATURA 2000 SIC IT FORRA DEL TORRENTE CELLINA FORMULARIO STANDARD

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

S e t t o r e T e r r i t o r i o, T r a s p o r t i, P r o g r a m m a z i o n e. S e r v i z i o P r o g r a m m a z i o n e t e r r i t o r i a l e

Il monitoraggio degli Habitat

Pianificazione e Valutazione Ambientale Forme, esiti e prospettive di integrazione per il governo del territorio - Le esperienze nel Veneto

Allegato alla Delib.G.R. n. 6/45 del ITB Is Arenas 1/16

IA_01 IA_04; RE_02 IA_03 IA_02 IA_05; RE_04 IA_07; PD_02 IA_08

Il programma Rete Natura 2000 Basilicata: progetto di monitoraggio, studio della biodiversità e pianificazione ambientale

PIANI DI GESTIONE DELLE ZPS - ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE DELLA RETE "NATURA 2000".

Codice Sito IT NATURA 2000 Data Form NATURA 2000 FORMULARIO STANDARD PER ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS)

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI (ART.13 L.R. n.

VALUTAZIONE D INCIDENZA AMBIENTALE

RECUPERO DELLA FUNZIONALITÀ FLUVIALE E DELLE CONNESSIONI ECOLOGICHE NELLA VALLE DEL TICINO

Attuare azioni di controllo. Tutela dell unica stazione nota Descrizione controllo/eradicazione, attività. intensivo del cinghiale e

APPENDICE A. SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE RETE NATURA 2000 psic STAGNI E SALINE DI PUNTA DELLA CONTESSA (IT )

PIANO DI GESTIONE DEL SIC Palude di Osalla

REGIONE DEL VENETO DIREZIONE COMMISSIONI VALUTAZIONI UNITÀ ORGANIZZATIVA COMMISSIONI VAS VINCA NUVV

DEMICED S.R.L. Cantiere Filiale supermercato LIDL Comune di Caorle (VE)

INDICE. Art.1 Norme generali. Art. 2 Oggetto ed ambito di intervento. Art. 3 Natura e finalità del Piano

Restoration of dune habitats in Natura 2000 sites


COMITATO ESECUTIVO DELIBERAZIONE N. 65 SEDUTA DEL 24/07/14

Venezia 15 dicembre 2014

IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PER RINNOVO ISCRIZIONE N. 421

Misure di salvaguardia per habitat di cui all'allegato I della direttiva 92/43/CEE ai sensi della L.R. 28/2009

BANDIERA BLU LATINA G.1.1 ALLEGATO_1. SCHEDA HABITAT ZPS IT Parco Nazionale del Circeo

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Gruppo Amadori: da 10+ a zero in condotta nella difesa della biodiversità!

Rapporto Ambientale Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto idrografico pilota del fiume Serchio

REA01.1 Tutela passiva prati

ASSESSORADU DE SA DEFENSA DE S AMBIENTE ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DELLA NATURA

Atlante degli Habitat

Piano di Gestione. Siti Natura 2000 ZSC/ZPS Foce dell Isonzo - Isola della Cona. Matrice delle pressioni

Habitat e specie di interesse comunitario nel Sito di Rete Natura 2000 «Torriana, Montebello e Fiume Marecchia»

Una proposta di lettura omogenea degli habitat come strumento di semplificazione per la VIncA

Con la presente si trasmette specifica di lavoro e programma di monitoraggio ornitologico che verrà avviato dalla prossima settimana

TAV. 1 CARTA DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE

LE ZONAZIONI ZOOGEOGRAFICHE- ECOLOGICHE E LE COMUNITÀ ATTESE: PROBLEMI APERTI E IPOTESI DI SOLUZIONE

COMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO. concernente la conservazione degli uccelli selvatici

PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO

REGIONE VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI SAN GIORGIO IN BOSCO

a) MAMMIFERI PRESENTI IN SARDEGNA E NELLE SUE ACQUE TERRITORIALI:

PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS

Regione del Veneto 128 siti di rete Natura 2000, 67 ZPS e 102 SIC variamente sovrapposti. La superficie complessiva è pari a 414.

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 118 del 27/08/2015

PIANO DI GESTIONE. Rete Natura 2000 in Friuli Venezia Giulia ZSC/ZPS IT LAGUNA DI MARANO E GRADO ALLEGATO B - MISURE DI CONSERVAZIONE

IL MONITORAGGIO DELLA BIODIVERSITA NELLA RETE NATURA 2000 Roma, 14 dicembre 2012

Schema di decreto per la definizione delle zone umide di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di RAMSAR: "Padule Orti Bottagone

INTEGRAZIONE DELLO STUDIO DI INCIDENZA

airone (Ardea alba) Fons:

PIANO DI GESTIONE DEL SIC

Tipo misura IA_01 IA_02; RE_01 IA_03; RE_02; MR_02 IA_04; MR_03 IA_05; PD_02 IA_06 MR_04

SHAPE Shaping an Holistic Approach to Protect the Adriatic Enviroment: between coast and sea.

LIFE+ Bosco Incoronata:

Studio di Incidenza del Programma di Sviluppo Rurale dell'emilia-romagna

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

POR CALABRIA 2000/ RETE ECOLOGICA REGIONALE MISURA: 7.1 A) 1.10 A)

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS

Sito di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale IT Lago di Viverone

Figura 20: Estratto tavola 13 - Zonizzazione dell intero territorio Comunale del Piano degli interventi var. n. 2.

Caorle Riviera srl Via Trieste 18/d Santo Stino di Livenza - VE C.F. - P.IVA:

PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO

MODALITA DI PESCA NEI TERRITORI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO

"Realizzazione di un impianto per la produzione di biogas da digestione anaerobica" Azienda agricola La Colombaia s.r.l.

MISURE DI CONSERVAZIONE DEI SITI DELLA REGIONE BIOGEOGRAFICA CONTINENTALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. ALLEGATO N. 5 Schede sito-specifiche (2017)

Gestione, conservazione e recupero delle popolazioni di trota fario in Provincia di Pesaro e Urbino

infrastrutturali, progetti didattici randagi. di formazione, informazione,

«MISURE DI CONSERVAZIONE DELLE ZSC ALPINE: ANALISI DELLE OSSERVAZIONI»

Rapporto Ambientale Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico pilota del fiume Serchio

Rapporto Ambientale Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto idrografico pilota del fiume Serchio

SERVIZIO BIODIVERSITA

La Valutazione di Incidenza nel Lazio: procedure e significato per la conservazione

PUNTI SALIENTI DEL PRESENTE DOCUMENTO - INCIDENZE PRINCIPALI DEL PROGETTO

Biodiversità e Governance in Basilicata. Conoscenza, dati e gestione delle risorse naturali in Basilicata. Franco Ricciardi Matera 5 giugno 2015

IL SINDACO Valerio Zoggia. IL SEGRETARIO GENERALE Dott. Francesco Pucci. IL PROGETTISTA Arch. Renato Segatto

COMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO. concernente la conservazione degli uccelli selvatici

OGGETTO: ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI V.I.A.

REGOLAMENTO DI SETTORE PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA RELATIVO AL TERRITORIO DEL SITO RETE NATURA 2000

RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA SCHEDA DI SINTESI DEL RAPPORTO N _01_

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia

RED09.0 Opere costiere

MISURE DI CONSERVAZIONE

Transcript:

pag. 1 di 6 Modifiche ed Integrazioni alle Misure di Conservazione per le zone speciali di conservazione della Regione Biogeografica continentale Art. 127 - Lista degli habitat forestali iscritti nell'allegato I della direttiva CEE n. 43 del 1992 1 Gli habitat forestali della regione biogeografica continentale sono: a)9160 Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell'europa centrale del Carpinion betuli b)9180* Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion c)91aa* Boschi orientali di quercia bianca d)91e0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae) e)91f0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris) f)91h0* Boschi pannonici di Quercus pubescens g)91l0 Querceti di rovere illirici (Erythronio-Carpinion) h)9260 Boschi di Castanea sativa i)92a0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba l)9340 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia Art. 178-1110 Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina, 1140 Distese fangose o sabbiose emergenti durante la bassa marea, 1150* Lagune costiere 1 Divieto di molluschicoltura, di dragaggio e di ogni altra attività che comporti la risospensione del fondale nelle aree caratterizzate dalla presenza di praterie di angiosperme acquatiche. Il rinnovo delle concessioni per la molluschicoltura attualmente esistenti deve essere sottoposto a procedura di valutazione d incidenza quinquennale. Art. 180-1310 Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose, 1320 Prati di Spartina (Spatinion maritimae), 1410 Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi), 1420 Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi) 1 Divieto di alterazione della morfologia e del regime idraulico in uno stato non favorevole alla conservazione ed al mantenimento della naturale funzionalità ecologica dell habitat. 2 Divieto di pesca, molluschicoltura e raccolta di molluschi al di fuori delle aree in concessione, in disponibilità, anticipata occupazione o del diritto esclusivo di pesca. Il rinnovo delle concessioni attualmente esistenti deve essere sottoposto a procedura di valutazione d incidenza quinquennale. Art. 204-2110 Dune mobili embrionali, 2120 Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria ("dune bianche"), 2130* Dune costiere fisse a vegetazione erbacea ("dune grigie"), 2160 Dune con presenza di Hippophaë rhamnoides, 2230 Dune con prati dei Malcomietalia, 2250* Dune costiere con Juniperus spp., 2270* Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster 1 E vietato l'asporto di materiali e comunque l'alterazione dei profili delle dune, incluse le prime ondulazioni costituenti dune in formazione ed il sistema delle depressioni retrodunali. 2 Divieto dell uso di specie esotiche a scopo consolidante. 3 E vietato l'accesso con mezzi motorizzati, tranne per i casi di tutela della pubblica incolumità e di protezione civile, per operazioni di miglioramento o di ripristino ambientale. 4 Divieto di imboschimento degli habitat 2110, 2120, 2130*. 5 Divieto di imboschimento con specie arboree degli habitat 2160 e 2250*.

pag. 2 di 6 6 Divieto di manomissione del cotico erboso dell habitat 2130* e della struttura naturale dell habitat 2120 come conseguenza di attraversamenti pedonali, con cavalli o biciclette, che non siano quelli realizzati ai sensi del successivo art. 205 comma 1. 7 Divieto di deposito di rifiuti spiaggiati. 8 Divieto di accesso a cani, cavalli, anche accompagnati e biciclette, nei tratti di duna interessati dall habitat *2130 Dune costiere fisse a vegetazione erbacea ("dune grigie"). Art. 205-2110 Dune mobili embrionali, 2120 Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria ("dune bianche"), 2130* Dune costiere fisse a vegetazione erbacea ("dune grigie"), 2230 Dune con prati dei Malcomietalia, 2250* Dune costiere con Juniperus spp., 2270* Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster 1 Disciplina e contenimento dei flussi turistici e della pressione antropica attraverso la creazione di vie preferenziali di accesso alle spiagge e di percorsi ben definiti e chiaramente delimitati attraverso anche l uso di sistemi di interdizione leggeri (es. recinti in legno). 2 Negli interventi di ripristino degli habitat obbligo di utilizzare specie autoctone e caratterizzanti gli habitat specifici. 3 Obbligo di tenere al guinzaglio gli animali domestici nel periodo compreso tra il 15 aprile ed il 15 luglio. Art. 234 - Ambito di conservazione per Bombina variegata, Emys orbicularis, Pelobates fuscus insubricus, Rana latastei, Testudo hermanni, Triturus carnifex 1 Obbligo di programmare l esecuzione degli interventi di manutenzione lungo i fossati, pozze, stagni e altri ambienti umidi e di taglio della vegetazione acquatica in periodo autunnale e/o invernale, per consentire lo svolgimento delle fasi riproduttive, di deposizione e di sviluppo larvale delle specie. Controllo dell'espansione di macrofite (tifa e cannuccia) sugli stagni per evitare il fenomeno dell'interramento. 2 Nell'ambito delle nuove infrastrutture viarie, qualora accertata la presenza delle specie, prevedere la realizzazione di tunnel-sottopassaggi faunistici con barriere guida per favorire l attraversamento delle arterie stradali. Art. 247 - Ambito di conservazione per Protochondrostoma genei 1 E vietata la cattura nel periodo riproduttivo (aprile -giugno). 2 E vietata la realizzazione di lavori in alveo nei siti riproduttivi o nelle aree vicine durante il periodo riproduttivo (aprile giugno). Art. 248 - Ambito di conservazione per Acipenser naccarii, Acipenser sturio, Lampetra zanandreai, Petromyzon marinus, Alosa fallax, Chondrostoma soetta, Rutilus pigus 1 E vietata la cattura, fatta eccezione per studi scientifici. 2 E vietata la realizzazione di lavori in alveo nei siti riproduttivi o nelle aree vicine durante il periodo riproduttivo di suddette specie. Per le specie Acipenser naccarii, Acipenser sturio, Petromyzon marinus, Alosa fallax, Chondrostoma soetta e Rutilus pigus il periodo è individuato nei mesi da aprile a giugno; per la specie Lampetra zanandreai il periodo è individuato nei mesi da gennaio a marzo. 3 Divieto di nuove derivazioni idriche che modificano le condizioni idromorfologiche degli ecosistemi acquatici. 4 Divieto di costruzione di opere in alveo in grado di generare anche effetti parziali di bacinizzazione del corpo idrico e di impedimento alla migrazione delle specie.

pag. 3 di 6 Art. 249 - Ambito di conservazione per Barbus meridionalis (= B. caninus), Cottus gobio 1 Divieto di immissione di qualsiasi specie ittica, se non prevista dai piani di ripopolamento contenuti nelle Carte Ittiche. 2 Divieto di nuove derivazioni idriche che modificano le condizioni idromorfologiche degli ecosistemi acquatici. 3 Divieto di apportare modifiche morfologiche permanenti e durature agli alvei e alle rive degli ecosistemi acquatici. 4 Divieto di nuovi scarichi che possano modificare, in negativo, le condizioni di qualità dell ecosistema acquatico. 5 Divieto di cattura, fatta eccezione per studi scientifici. 6 Divieto di costruzione di opere in alveo in grado di generare effetti anche parziali di bacinizzazione del corpo idrico. Art. 251 - Ambito di conservazione per Barbus plebejus 1 E vietata la cattura dal 1 maggio al 31 luglio. 2 La misura minima di cattura è fissata a 30 cm per garantire che tutte le femmine si riproducano almeno una volta. 3 La realizzazione di lavori in alveo e sfalcio è vietata durante il periodo riproduttivo (1 aprile- 30 giugno) nei siti di riproduzione della specie o nelle aree vicine che possono provocare disturbo durante la fase riproduttiva. Art. 252 - Ambito di conservazione per Aphanius fasciatus, Knipowitschia panizzae, Pomatoschistus canestrinii 1 Divieto di alterazione della morfologia e del regime idraulico in uno stato non favorevole al mantenimento dello stato di conservazione della specie. Art. 285 - Siti di nidificazione e siti di stazionamento 1 Inventario ed individuazione cartografica dei siti di nidificazione. 2 Nei siti di nidificazione non devono essere effettuati lavori di manutenzione dal 1 marzo al 31 luglio. 3 Divieto di sorvolo ad una quota inferiore ai 1000 piedi dal 1 marzo al 31 luglio. 4 Nel caso di presenza di siti di nidificazione di specie di interesse comunitario, divieto di attracco e sbarco da natante, per una distanza di 200 mt dal sito/siti o aree debitamente tabellate, nel periodo compreso tra il 1 marzo ed il 31 luglio, salvo motivi di studio, monitoraggio e gestione faunistica. Art. 287 - Ambito di conservazione per Charadrius alexandrinus 1 Divieto di accesso ai cani nei tratti di spiaggia dove è accertata la nidificazione della specie. 2 Divieto di accesso e/o di disturbo nelle aree di nidificazione nel periodo riproduttivo. Art. 288 - Ambito di conservazione per Recurvirostra avosetta 1 Divieto di accesso e/o disturbo nelle aree di nidificazione nel periodo riproduttivo. Art. 290 Ambito di conservazione per Sterna albifrons, Sterna hirundo 1 Divieto di accesso nelle aree di nidificazione, individuate dall ente gestore del Sito, limitatamente al periodo riproduttivo.

pag. 4 di 6 Art. 295 - Ambito di conservazione per Emberiza hortulana, Pernis apivorus, Porzana porzana, Sylvia nisoria, Circus aeruginosus, Phalacrocorax pygmeus, Plegadis falcinellus 1 Definizione e adozione delle opportune azioni atte ad evitare il potenziale disturbo nel periodo della nidificazione. Art. 283 - Lista delle specie 1 Gli uccelli della regione biogeografica continentale sono di seguito elencati: a)acrocephalus melanopogon b)acrocephalus paludicola c)alcedo atthis d)anthus campestris e)aquila clanga f)ardea purpurea g)ardeola ralloides h)asio flammeus i)aythya nyroca j)botaurus stellaris k)bubo bubo l)burhinus oedicnemus m)calandrella brachydactyla n)calidris alpina o)caprimulgus europaeus p)charadrius alexandrinus q)charadrius morinellus r)chlidonias niger s)ciconia ciconia t)ciconia nigra u)circaetus gallicus v)circus aeruginosus w)circus cyaneus x)circus pygargus y)coracias garrulus z)crex crex aa)cygnus cygnus bb)dendrocopos medius cc)egretta alba dd)egretta garzetta ee)emberiza hortulana ff)falco columbarius gg)falco peregrinus hh)falco vespertinus ii)ficedula albicollis jj)gallinago media kk)gavia arctica ll)gavia stellata

pag. 5 di 6 mm)glareola pratincola nn)grus grus oo)haliaeetus albicilla pp)hieraaetus pennatus qq)himantopus himantopus rr)ixobrychus minutus ss)lanius collurio tt)lanius minor uu)larus melanocephalus vv)lullula arborea ww)luscinia svecica xx)mergus albellus yy)milvus migrans zz)milvus milvus aaa)nycticorax nycticorax bbb)pandion haliaetus ccc)pernis apivorus ddd)phalacrocorax pygmeus eee)philomachus pugnax fff)phoenicopterus ruber ggg)platalea leucorodia hhh)plegadis falcinellus iii)pluvialis apricaria jjj)pluvialis squartarola kkk)podicep sauritus lll)porzana parva mmm)porzana porzana nnn)recurvirostra avosetta ooo)sterna albifrons ppp)sterna hirundo qqq)sterna sandvicensis rrr)sylvia nisoria sss)tadorna ferruginea ttt)tringa glareola uuu)xenus cinereus Art. 316 - Norme transitorie e di coordinamento 1 Fino al recepimento di cui all articolo 1, comma 9: a) le misure di conservazione per gli habitat, stabilite dal presente provvedimento, sono applicate sull'intera superficie degli habitat come risultante dalle cartografie regionali approvate con successive delibere, eventualmente aggiornate conformemente alle procedure stabilite dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1066 del 2007; b) i divieti e gli obblighi per le specie, dove non altrimenti specificato, si applicano, anche in assenza della perimetrazione degli ambiti di conservazione di cui all art. 2, comma 1, verificando la conformità alle misure di conservazione dei progetti e delle attività in sede di concessione delle relative autorizzazioni, ai sensi della normativa vigente, o ricorrendo a procedure di valutazione di incidenza.

pag. 6 di 6 Modifiche ed Integrazioni alle Misure di Conservazione per le zone speciali di conservazione della Regione Biogeografica Alpina Art. 243 - Ambiti di conservazione per Salmo marmoratus, Barbus plebejus, Cottus gobio, Barbus caninus e Lethenteron zanandreai 1 Sono vietate le seguenti attività: a) immissione di qualsiasi specie ittica, se non prevista dai piani di ripopolamento contenuti nelle carte ittiche, fatto salvo in tratti limitati di corsi d'acqua, appositamente individuati per l'effettuazione di semine pronta pesca o pronta cattura, con specie o individui che non siano in grado di naturalizzarsi, né di esercitare competizione per le risorse trofiche; b) la realizzazione di nuove derivazioni idriche che modificano le condizioni idromorfologiche degli ecosistemi acquatici; c) apportare modifiche morfologiche permanenti e durature agli alvei e alle rive degli ecosistemi acquatici; d) realizzazione di nuovi scarichi che possano modificare le condizioni di qualità dell ecosistema acquatico; e) costruzione di opere in alveo in grado di generare effetti, anche parziali, di bacinizzazione del corpo idrico. Art. 245 - Ambito di conservazione per Barbus plebejus 1 E vietata la cattura dal 1 maggio al 31 luglio. 2 La misura minima di cattura è fissata a 30 cm per garantire che tutte le femmine si riproducano almeno una volta. 3 La realizzazione di lavori in alveo e sfalcio è vietata durante il periodo riproduttivo (1 aprile- 30 giugno) nei siti di riproduzione della specie o nelle aree vicine che possono provocare disturbo durante la fase riproduttiva. Art. 312 - Norme transitorie e di coordinamento 1 Fino al recepimento di cui all articolo 1, comma 9: c) le misure di conservazione per gli habitat, stabilite dal presente provvedimento, sono applicate sull'intera superficie degli habitat come risultante dalle cartografie regionali approvate con successive delibere, eventualmente aggiornate conformemente alle procedure stabilite dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1066 del 2007; d) i divieti e gli obblighi per le specie, dove non altrimenti specificato, si applicano, anche in assenza della perimetrazione degli ambiti di conservazione di cui all art. 2, comma 1, verificando la conformità alle misure di conservazione dei progetti e delle attività in sede di concessione delle relative autorizzazioni, ai sensi della normativa vigente, o ricorrendo a procedure di valutazione di incidenza.