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1 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 1/9 Progetto europeo BE-NATUR BEtter management and implementation of NATURa 2000 sites Relazione tecnica illustrativa PREMESSA Inquadramento ll progetto BE-NATUR, approvato nel quadro del programma europeo di cooperazione transnazionale SUD EST EUROPA, mira a favorire una migliore gestione dei siti Natura 2000, concentrandosi in particolare sulle zone umide e costiere (fiumi, laghi, litorali) attraverso lo scambio di conoscenze e di buone prassi che saranno la base per la definizione di una strategia transnazionale per la conservazione di specie e habitat. I siti prescelti per la realizzazione degli interventi pilota in Veneto sono i seguenti: IT Penisola del Cavallino: biotopi litoranei; IT Laguna del Mort e Pinete di Eraclea; IT Lido di Venezia: biotopi litoranei. E coinvolgerà i comuni di Venezia, Cavallino- Treporti, Jesolo, Eraclea e Caorle. Sulla base delle indicazioni contenute nei piani d azione, si procederà anche alla realizzazione di interventi pilota nei siti prescelti. Tra gli obiettivi del progetto BE NATUR, vi è quello di stimolare un positivo impatto economico per il litorale veneto, valorizzando le spiagge naturali e i cordoni dunali, incoraggiando la presenza di visitatori più attenti all ambiente e incrementando quindi il turismo naturalistico come ulteriore fonte di reddito sia pur trovando le soluzioni più adeguate per regolamentarlo in modo tale da evitare un impatto negativo sulla flora e la fauna di questi habitat. Si prevede innanzitutto la realizzazione di piani d azione integrati approvati sia a livello regionale che nazionale e specifici progetti pilota volti a migliorare la gestione dei siti Natura 2000 e la conservazione degli habitat e specie.

2 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 2/9 Successivamente, tramite azioni mirate di sensibilizzazione, rivolte agli operatori turistici, agli albergatori, ai campeggiatori e a tutti gli altri attori potenzialmente interessati, si intende aumentare la loro conoscenza in materia e diffondere conseguentemente a gruppi di turisti le informazioni acquisite, coinvolgendoli in campi dimostrativi che possano contribuire al mantenimento di questi luoghi. Visite studio e seminari ad hoc verranno realizzati, nella fase finale del progetto, con gruppi di studenti e insegnanti di modo da ampliare la consapevolezza nei giovani e nel mondo della scuola. La dimensione transnazionale del progetto, tramite l implementazione di piani d azione congiunti elaborati nei gruppi di lavoro sovrammenzionati, porterà ancora maggiore visibilità alle azioni realizzate sul territorio veneto tra i partner europei, accrescendo potenzialmente le presenze di visitatori stranieri interessati, oltre che all indiscussa bellezza dei luoghi, a partecipare a percorsi di turismo sostenibile e in armonia con la natura. Siti interessati dal progetto Il sito IT Penisola del Cavallino: biotopi litoranei è stato individuato come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) nel 1995 con il progetto BIOITALY e confermato con Decisione della Commissione europea nel Successivamente, nel 2007, è stato designato anche come Zona di Protezione Speciale (ZPS). Il sito IT Laguna del Mort e Pinete di Eraclea è stato individuato come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) nel 1995 con il progetto BIOITALY e confermato con Decisione della Commissione europea nel Il sito IT Lido di Venezia: biotopi litoranei è stato individuato come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) nel 1995 con il progetto BIOITALY e confermato con Decisione della Commissione europea nel Successivamente, nel 2007, è stato designato anche come Zona di Protezione Speciale (ZPS). Per questi siti non sono ancora state individuate le misure di conservazione, né gli eventuali piani di gestione. Habitat e specie di interesse comunitario segnalate Habitat e specie della flora di interesse comunitario Nei siti sono riconoscibili i seguenti habitat di interesse comunitario 1150 * Lagune costiere 1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine 2

3 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 3/ Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose 1420 Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornetea fruticosi) 2110 Dune mobili embrionali 2120 Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria ("dune bianche") 2130 * Dune costiere fisse a vegetazione erbacea ("dune grigie") 2190 Depressioni umide interdunari 2230 Dune con prati dei Malcolmietalia 2250 * Dune costiere con Juniperus spp * Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition 6420 Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion 7210 * Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae Tra le specie della flora di interesse comunitario si segnalano: l eufrasia di Marchesetti (Euphrasia marchesettii), l'ibisco litorale (Kosteletzkya pentacarpos), la salicornia veneta (Salicornia veneta), il lino delle fate (Stipa veneta). Uccelli Le specie elencate sono suddivise in base ai periodi di presenza e classificati in nidificanti e svernanti. L asterisco (*) segnala le specie stanziali e cioè quelle presenti tutto l anno, altre specie sono occasionalmente presenti specialmente nel periodo di passo. Specie nidificanti: 1. martin pescatore (Alcedo atthis) * 2. succiacapre (Caprimulgus europaeus) 3. fratino (Charadrius alexandrinus) 4. tarabusino (Ixobrychus minutus) 5. averla piccola (Lanius collurio) 6. gabbiano corallino (Larus melanocephalus) * 7. fraticello (Sterna albifrons) 8. beccapesci (Sterna sandvicensis) * 3

4 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 4/9 Specie svernanti: 1. falco di palude (Circus aeruginosus) 2. albanella reale (Circus cyaneus) 3. garzetta (Egretta garzetta) 4. strolaga mezzana (Gavia arctica) Altre specie occasionalmente presenti e di passo: 1. airone rosso (Ardea purpurea) 2. mignattino (Chlidonias niger) 3. falco di palude (Circus aeruginosus) 4. albanella minore (Circus pygargus) 5. smeriglio (Falco columbarius) 6. pellegrino (Falco peregrinus) 7. pernice di mare (Glareola pratincola) 8. cavaliere d'italia (Himantopus himantopus) 9. nibbio bruno (Milvus migrans) 10. falco pescatore (Pandion haliaetus) 11. combattente (Philomachus pugnax) 12. piviere dorato (Pluvialis apricaria) 13. fraticello (Sterna albifrons) 14. sterna comune (Sterna hirundo) Anfibi e rettili È accertata la presenza della testuggine palustre (Emys orbicularis) e della rana di Lataste (Rana latastei). Pesci Data la presenza di acqua salmastra vi si rinviene anche il ghiozzetto di laguna (Knipowitschia panizzae), specie di interesse comunitario. 4

5 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 5/9 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ E DEGLI OBIETTIVI Work Package n. 3 - Strategia Transnazionale Comune e Action Plan WP3 Attività 1: Preparazione, redazione, monitoraggio e traduzione di un piano d azione transnazionale per gli habitat costieri L elaborazione del piano d azione transnazionale prevede tre attività: 1. raccolta e digitalizzazione secondo quanto disposto dalla D.G.R. 1066/2007 delle informazioni di base su habitat, habitat di specie, specie, fattori di pressione e minacce presenti. 2. redazione del piano di azione transnazionale per la parte relativa all Italia e alla Regione del Veneto 3. traduzione in inglese dei materiali prodotti. Nell ambito del piano d azione transnazionale per gli habitat costieri, vanno analizzati tutti gli ambienti costieri italiani all interno dei siti della rete Natura 2000 sulla base delle più recenti informazioni disponibili relative ai formulari standard dei siti. Inoltre, per i siti del Veneto interessati dal progetto, devono essere approfondite e digitalizzate tutte le conoscenze di base relative agli habitat, habitat di specie, specie, fattori di pressione e minacce presenti. Il piano di azione è elaborato in lingua italiana e in lingua inglese per poter essere messo a disposizione degli altri partner coinvolti. La redazione del piano d azione transnazionale segue il seguente indice tipo: Prefazione Introduzione: in cui si descrive il contenuto, il significato e gli scopi delle direttive Habitat e Uccelli e della rete Natura Inoltre si indica l ambito di applicazione del piano transnazionale. Parte I- Habitat coinvolti Capitolo 1 - Individuazione e descrizione degli habitat Capitolo 2 - Valutazione delle caratteristiche specifiche: si individuano le caratteristiche biologiche ed ecologiche di ciascun habitat e in particolare: i. distribuzione biogeografica ii. schema sintassonomico iii. corrispondenze con le classificazioni CORINE Land Cover Corine Biotopes - EUNIS iv. caratterizzazione ecologica ed ecosistemica 5

6 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 6/9 v. estensione, grado di conservazione e trend vi. fenomeni e attività che influenzano lo stato di conservazione Capitolo 3 Pressioni e minacce Parte II Obiettivi e azioni Capitolo 4 - Politiche e contesto normativo: a. a livello internazionale b. a livello nazionale c. a livello regionale d. a livello di sito Natura 2000 Capitolo 5 - Obiettivi a. obiettivo generale b. obiettivi e misure di conservazione (ordinati per priorità) c. identificazione di lacune di conoscenza d. metodo di valutazione del grado di conservazione Capitolo 6 Azioni 1. azioni 2. gestione delle specie presenti 3. attività ricerca 4. attività di comunicazione, formazione e informazione 5. priorità delle azioni e valutazione 6. cronoprogramma (a lungo termine, a medio termine, a breve termine) Parte III Capitolo 7 - Monitoraggio Allegati A - Glossario B - Elenco dei redattori e delle mansioni svolte C - Bibliografia e approfondimenti D - Basi dati informatizzate Gli habitat interessati dal piano d azione transnazionale e presenti in Veneto sono i seguenti habitat tipicamente associati ai cordoni dunali: 6

7 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 7/ Vegetazione annua delle linee di deposito marine: si tratta di formazioni erbacee annuali molto resistenti e con radici solide che colonizzano le spiagge sabbiose Dune embrionali mobili: si trovano generalmente lungo le coste basse e sabbiose. Si tratta di un habitat frammentato a causa della presenza di numerosi stabilimenti balneari, opere urbane e portuali Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria (dune bianche): si tratta delle dune costiere più interne ed elevate. 2130* - Dune costiere fisse a vegetazione erbacea (dune grigie): si tratta di depositi sabbiosi parzialmente o totalmente stabilizzati. La vegetazione che si trova nel versante continentale delle dune è protetto dai venti salsi e di solito non viene raggiunto dall acqua del mare Dune con prati dei Malcolmietalia: qui si trova una vegetazione annuale che si sviluppa nel periodo tardo-invernale e primaverile. Questo ecosistema risente notevolmente dei venti e della presenza di animali e persone. 2250* - Dune costiere con Juniperus spp.: si tratta di un habitat eterogeneo che racchiude in sé vari tipi di vegetazione legnosa (ex: i ginepri). 2270*: Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster: si tratta di un habitat che occupa il settore più interno dell area dunale e nella maggior parte dei casi si tratta di vegetazione (pini marittimi) favorita da opere di rimboschimento Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio- Holoschoenion WP3 Attività 2: Partecipazione alle visite di studio internazionali previste nell ambito del progetto e realizzate nei Paesi partner Sono previste tre visite per lo scambio di esperienze legate alla Strategia Transnazionale Comune e agli Action Plan: 1. Vienna Austria (coincidente con quello relativo al Work Package n. 2) 2. Tulcea Romania 3. Brindisi Italia (coincidente con quello relativo al Work Package n. 2) Work Package n. 4 - Implementazione della Strategia e trasferimento di Know How 7

8 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 8/9 WP4 Attività 1: Realizzazione del progetto pilota per i siti IT Penisola del Cavallino: biotopi litoranei; IT Laguna del Mort e Pinete di Eraclea; IT Lido di Venezia: biotopi litoranei La realizzazione del progetto pilota prevede tre attività: 1. la redazione del piano di gestione complessivo per i tre siti secondo quanto disposto dall allegato A alla D.G.R. 4241/2008 escluso quanto riportato rispetto alle consultazioni; 2. la traduzione in inglese di tale piano di gestione; 3. l attuazione dimostrativa di alcune delle azioni individuate nel piano di azione transnazionale. La redazione del piano di gestione è ampiamente discussa e argomentata nell allegato A alla D.G.R. 4241/2008, mentre la scelta delle azioni dimostrative da attuare deve essere condotta sulla base della preventiva stesura del Piano di Azione Transnazionale limitatamente alla disponibilità residua del budget a disposizione. Cronoprogramma delle attività La documentazione relativa alle rendicontazioni dovrà essere presentata rispettando le seguenti scadenze che si riferiscono ai periodi di rendicontazione indicati nel subsidy contract. I limiti temporali di ciascuna fase tengono conto anche delle esigenze ecologiche degli habitat delle specie presenti nell area di progetto. Work Package - Attività WP3 Attività 1 WP3 Attività 2 WP4 Attività 1 entro novembre 2012 X entro novembre 2013 X X 8

9 ALLEGATOA1 alla Dgr n del 14 agosto 2012 pag. 9/9 Analisi dei costi Si riporta l analisi dei costi indicativi risultante dall analisi preliminare effettuata sulla base dell Application Form del Progetto BE-NATUR. Attività Work Package TOTALE (con costi di sicurezza) Work Package 3 1 Preparazione, redazione, monitoraggio e traduzione di un piano d azione transnazionale per gli habitat costieri ,00 2 Partecipazione alle visite di studio internazionali previste nell ambito del progetto e realizzate nei Paesi partner 2.500,00 Work Package 4 1 Realizzazione del progetto pilota (comprensivo degli eventuali oneri per la sicurezza) ,00 Totale ,00 9

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