La costituzione italiana.la legge degli italiani



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Istituto Tecnico Agrario O.Munerati classe V B Riflessioni, considerazioni - Lezione 1 e 2 La costituzione italiana.la legge degli italiani L importanza della convivenza e delle regole condivise È indiscutibile che la società odierna è in grave crisi; la carenza di valori, ideali e pensieri comuni su cui credere porta i popoli a cercare nuovi equilibri, in questo pianeta ormai distrutto dalle guerre, dall inquinamento ecc. La ricerca di valori, come pace e fratellanza, risulta molto difficile per la maggioranza dei popoli, che non trovano corrispondenza nella loro legge fondamentale, la Carta dei cittadini, che deve garantire tutti i diritti fondamentale ai cittadini, come il diritto al lavoro, alla libertà di espressione e alla vita. In Italia la carta dei cittadini è la Costituzione, nata nel 1948 dopo la fine della seconda guerra mondiale e dopo un periodo di dittatura fascista che ha modificato tangibilmente la vita degli italiani. La Costituzione viene vista come una bussola per trovare la giusta via, la strada comune tra più Stati europei, che vanno cercando valori come la pace e la civiltà comune. L Europa di oggi è diventata ormai multietnica, anni fa eravamo noi Italiani a scappare verso l America, l Australia o il Nord Europa, ora invece sono i cittadini dell Africa, dell Oriente che scappano dalla miseria dei loro stati per venire qui a trovare lavoro, possibilità di vita migliore sperando di trovare ospitalità. Il rispetto è alla base da una società multietnica, persone di colore diverso, religione diversa, ma di un unica razza quella umana. L Europa va cercando delle regole di convivenza pacifica, ripudiando la guerra ed eliminando la pena di morte, cercando di risolvere i contrasti internazionali con la diplomazia, perché la guerra, come ci ha insegnato il passato ci porta soltanto dolore e sofferenza. Tutti questi concetti di pacifica convivenza ci vengono insegnati anche a scuola, un istituzione sulla quale la Costituzione crede molto; il ciclo di formazione dura dieci anni, ed è fondamentale, indirizzato a far crescere i bambini e farli diventare dei veri cittadini italiani. A scuola ci insegnano che non c è cosa più importante della libertà di espressione e di parola, poter urlare al mondo il proprio pensiero è una cosa su cui la Costituzione si è impegnata, tutelandola con l articolo 21. La pace, la libertà, il lavoro, la famiglia, la scuola, le diversità culturali portate dall immigrazione, la scienza, l arte e il rispetto dell ambiente sono i valori fondamentali che la Costituzione ci indica per realizzare una società moderna, libera, giusta e pacifica. Ora siamo nel 2009 e ci risulta facile parlare di democrazia, libertà, rispetto dell uomo, ma fino a qualche decennio fa non era così. In Italia regnava la dittatura di un partito politico, il Fascismo, guidato dal suo capo Benito Mussolini, che chiese i poteri per poter risollevare lo Stato. Il Re, con un colpo di Stato dichiarò Mussolini capo del governo. Da quel momento in Italia cambiarono moltissime cose, i cittadini si accorsero che la loro euforia per questo cambiamento era solo momentanea, poiché il Duce, come si faceva chiamare, stravolse il concetto di liberalismo, eliminò tutti i diritti e le libertà impadronendosi di tutto e tutti. Non è sempre facile parlare di libertà, e la democrazia che fine ha fatto? Alla democrazia ci siamo arrivati con il tempo, passando per un altro conflitto mondiale, dove il nostro esercito distrutto dai numerosi conflitti decise di combattere contro Mussolini. Il 25 aprile 1945, un gruppo di volontari, chiamati partigiani, entrarono nella città di Milano, liberando definitivamente l Italia dai tedeschi e dal Fascismo. Finita la guerra, gli italiani avevano tanti problemi urgenti da risolvere: la ricostruzione delle città, delle 1

fabbriche, delle strade e delle ferrovie distrutte durante la guerra, ma soprattutto dovevano decidere quale tipo di governo avrebbe garantito loro la libertà. Per la prima volta il 2 giugno del 1946 più di 20 milioni di italiani, comprese le donne si recarono alle urne per decidere quale tra la monarchia o la repubblica fosse la giusta forma di governo per la nostra nazione. La vittoria della Repubblica, votata da oltre 2 milioni di italiani, costrinse il re ad andare in esilio, e da quel giorno iniziò un processo di democratizzazione che dal primo gennaio 1948 diventò ufficiale con l entrata in vigore della Costituzione che apre con un inno alla libertà e alla democrazia la sovranità appartiene al popolo un traguardo tanto importante quando desiderato per la nostra nazione. La tutela del diritto e l importanza della partecipazione La carta costituzionale è il frutto di un duro lavoro di un insieme di persone che hanno scritto la storia dell Italia democratica, per il bene dei loro connazionali. Nel 1947 i nostri nonni hanno votato questa Costituzione, hanno votato questo insieme di leggi che rappresentano i pilastri fondamentali del nostro vivere nella società chiamata Italia. La Costituzione è nata da un Assemblea Costituente basata su valori e criteri semplici, è nata alla fine di un ventennio di dittatura che ha stravolto la nazione, ma è grazie alla forza degli italiani che si è riusciti ad ottenere la democrazia. Democrazia: governo del popolo, ma il popolo non può scendere in piazza a governarsi ed è per questo che dà il potere nelle mani di alcuni eletti. Il Parlamento e il Senato sono eletti direttamente da cittadini aventi diritto, ma la figura più rappresentativa dello Stato è il Presidente della Repubblica, che è eletto dai senatori e dai parlamentari. La figura del Presidente della Repubblica è per lo più di rappresentanza della nostra nazione nel mondo, ma ha un potere che va al di sopra di tutti, ossia quello di poter sciogliere le camere anticipatamente rispetto al mandato; questa persona può essere qualunque cittadino che abbia compiuto almeno 50 anni e il mandato dura 7 anni. Molti sono stati i Presidenti fino ad ora,eletti a partire dal 1946, e fino ad ora è sempre stato un uomo, ma non è escluso che possa essere una donna nel prossimo futuro. Tra questi presidenti del passato vi è stato uno che ha scritto un libro chiamato La mia Costituzione, stiamo parlando di Oscar Luigi Scalfaro ed è interessante proprio il titolo; definire propria la Costituzione è segno di un grande attaccamento alla nazione e al popolo italiano, e sarebbe bello che ogni singolo cittadino sentisse propria la Carta costituzionale per continuare a portare avanti quel sogno di libertà in cui tutti dobbiamo credere. Riflessioni, considerazioni - Lezione 3 e 4 Il concetto di democrazia e la suddivisione dei poteri L Italia è una Repubblica democratica, in quanto l opinione e il volere dei cittadini ha un potere, un valore per lo Stato. Il nostro Paese ha una Costituzione o meglio lo Statuto Albertino del 1861, data in cui l Italia diventò un solo stato con un unico re; prima di allora il re era proprietario di tutto il territorio che governava comprese le persone, le quali godevano comunque di alcune libertà. Dalla creazione della Costituzione, il re comunque si tutelò dichiarando la sua persona sacra ed inviolabile ma garantiva pure la libertà di stampa, di associazione ecc. 2

Lo Statuto rimase in vigore esattamente per cento anni, dopodiché con la nascita della Repubblica venne rivisto, modificato attraverso alcune leggi evidentemente superate: 01/01/1948 entra in vigore la I Costituzione Italiana della Repubblica. Nella nostra Repubblica oltre ad esserci una Costituzione cioè una legge che riconosce alcuni diritti al popolo, vi è pure la suddivisone dei poteri, ciò è una garanzia per impedire che si accumuli troppo potere nelle mani di una sola persona o Istituzione. Ecco perché il Parlamento emana leggi, il Governo le mette in pratica e la Magistratura le giudica mentre la Corte Costituzionale controlla che la Costituzione sia rispettata. Secondo l art.55 tutte le leggi devono essere approvate da Camera e Senato, essendo il nostro Parlamento bicamerale, cioè formato dalla Camera dei deputati e dal Senato. Entrambe le Camere sono formate rispettivamente da deputati e senatori, eletti direttamente dai cittadini, ciascuna Camera deve rispettare il proprio regolamento e se viene richiesto, i membri del Governo sono obbligati a partecipare alle riunioni. Questo per noi non è una cosa molto corretta, in quanto dovrebbero essere sempre tutti presenti a meno che non abbiano appuntamenti inderogabili, in fondo questo è il loro lavoro, quindi sono tenuti ad essere presenti e non se viene richiesto loro, questa clausola dovrebbe essere modificate. L art. 68 dice che i membri del Parlamento non possono essere denunciati e condannati per quello che dicono durante le sedute e per i voti espressi, questo sta ad indicare appunto la nostra libertà di parola che viene garantita a tutti indipendentemente dalla carica che ognuno di noi ricopre nella vita. Il popolo può oltre che eleggere i propri rappresentanti del Parlamento anche abrogare una legge, del tutto in parte, con un referendum popolare al quale però devono partecipare almeno le metà degli aventi diritto al voto, difatti dei 55 referendum 18 non sono stati dichiarati validi perché avevano votato meno del 50% degli aventi diritto. In casi di emergenza poi, come lo è stato recentemente il caso della morte di Eluana, il Governo può fare delle leggi che devono essere approvate entro 60 giorni dalle Camere. Oltre al Parlamento e al Governo vi è anche il Presidente della Repubblica, il quale è il capo dello Stato e rappresenta l Italia, esso può sciogliere una o entrambe le Camere ma solo dopo aver sentito il parere dei Presidenti di Camera e Senato. Questa figura è eletta dal Parlamento in una riunione comune, cioè dove partecipano sia senatori che deputati e resta in carica per 7 anni. L ultimo organo della giustizia è la Corte Costituzionale la quale giudica lo Stato e le Regioni e assicura che entrambe le Istituzioni lavorino nel rispetto della Costituzione. Un potere molto importante che essa ha è di poter dichiarare incostituzionale una legge, cioè che no rispetta la Costituzione, e da qual momento la legge non è più valida. La nostra Costituzione ha una linea prettamente liberale ed ha valore e stima internazionale per questo. 3

Per quanto riguarda la formazione delle leggi vi sono vari organi in grado di poterlo fare. Possono proporre e fare leggi: il Governo, la Camera dei Senatori e dei Deputati; anche il popolo con 50000 firme facendo così una proposta di legge. Le leggi sottoscritte e promulgate nella Gazzetta Ufficiale e firmata del Presidente della Repubblica, entrano in vigore dopo 15 giorni. Riflessioni, considerazioni - Lezione 5 I diritti dell umanità Con la nascita dei diritti umani, l uomo dovrebbe sentirsi molto più tutelato, protetto e tranquillo. Al giorno d oggi, l uomo non può contare assolutamente su questi diritti, in quanto sono e resteranno ancora per molto inutili pezzi di carta con sopra scritte tante belle cose ma purtroppo irrealizzate. Basta pensare al principio di legalità e uguaglianza che dice: tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti umani e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Nella società in cui viviamo, dove il razzismo, il desiderio di anarchia, il vandalismo, lo sfruttamento ecc., sono alla base, crediamo sia davvero difficile poter rispettare questo primo principio. Molti dicono che il problema principale sta nella crisi della politica e su questo punto non siamo pienamente d accordo. Personalmente non ci sentiamo di attribuire tutta la colpa al mondo politico e nemmeno di assolvere quei parlamentari che stanno tutto il giorno seduti a parlare, ma vogliamo attribuire una buona parte di responsabilità all uomo in generale che sta affondando nell ignoranza e nella sofferenza senza reagire e senza impegnarsi a cambiare. I diritti umani cominciano dunque dai luoghi in cui viviamo, dalle nostre città. Per questo noi tutti se vogliamo fare qualcosa per i diritti umani, dobbiamo impegnarci a costruire le città dei diritti umani. La realizzazione dei diritti umani, possiamo paragonarla alla costruzione di un puzzle, dove ogni uomo rappresenta un tassello per arrivare ad un obiettivo comune. Per poter fare qualcosa di concreto non è opportuno che ognuno di noi compia azioni eroiche, ma basta che nel nostro piccolo tutti facciamo qualcosa di buono iniziando proprio a rispettarci tra di noi. Siamo alle soglie del 2010 e ancora la guerra, il razzismo, la violenza, la paura del domani, sono all ordine del giorno, se non ci impegniamo a cambiare il mondo si ammalerà sempre di più, arrivando al punto di non riuscirci più a vivere. I principali nemici dell uomo sono la sfiducia, lo scetticismo, la rassegnazione, la frammentazione, la difesa cieca del proprio orticello, la rinuncia a coniugare valori, testimonianza e politica. Se nel mondo d oggi l educazione e il rispetto lasciano a desiderare a partire dagli adulti ma soprattutto dei piccoli, non dobbiamo affatto lamentarci, anzi, è un buon motivo per incominciare a preoccuparsi. 4

A mio parere l educazione e il rispetto sono fattori che devono essere trasmessi ai piccoli a partire dalla famiglia ma anche dalla scuola che è la seconda casa di ogni uomo. Molti educatori hanno deciso di riunirsi e di affrontare il problema per trovare una soluzione a tutto ciò promuovendo la nascita di un progetto che prevede i seguenti punti: LA FESTA DELL ACCOGLIENZA LA PAROLA E DEMOCRAZIA LA SCUOLA E BELLA L AULA DI LABORATORIO LE REGOLE IL GIORNALE DEI RAGAZZI IL FINE DELLA RIFORMA All interno di questi sette punti è racchiuso secondo noi un programma validissimo che prevede l educazione dei bambini insegnando a loro a rispettare il compagno e il prossimo. Il primo è un punto saliente, ovvero l accoglienza, che spiega ai bambini quanto importante sia far sentire qualcuno a casa propria fin da subito. Questo punto dovrebbe essere ricordato anche agli adulti che forse oggi l hanno davvero scordato, dando adito a sfoghi razzisti e quant altro. Come il punto uno, anche il cinque è di rilevante importanza: le regole. Questo dovrebbe insegnare alle nuove generazioni che per vivere in una comunità bisogna rispettare certi principi comuni soprattutto se stessi. Questo progetto dà l idea di una piccola costituzione scolastica che regola, e insegna a vivere ai futuri cittadini nel rispetto di se stessi e degli altri. A cura di: Cristian, Elisa, Matteo, Riccardo, Cristian Istituto Tecnico Agrario O.Munerati 5