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INDICE. La normativa di riferimento...

. La normativa di riferimento Allo stato attuale non esistono atti legislativi che regolino la materia dell inquinamento derivante da moti vibratori. Tuttavia, in sede nazionale ed internazionale esistono delle normative alle quali fare riferimento per quanto riguarda: i parametri fisici idonei a valutare la sismicità presente all interno di un edificio; le posizioni dell edificio in cui misurare i predetti parametri fisici; le tecniche di misura; i valori limite oltre i quali è possibile il verificarsi di un effetto non voluto. In generale vengono considerati due effetti non voluti distinti: l'uno riguardante il disturbo delle vibrazioni sull'uomo, l'altro relativo al possibile danno che le vibrazioni possono arrecare alle strutture. La valutazione delle vibrazioni presenti all interno degli edifici in relazione al loro effetto sull'uomo è regolamentata da normative quali la UNI 964, la UNI 048 e la ISO 263-2. La valutazione delle vibrazioni in relazione al danno strutturale può essere fatta basandosi su apposite normative quali la UNI 996 e la DIN 450-3. Inoltre indicazioni vengono date sia per disturbo alle persone che per i danni strutturali della norma ENV 993-5, Eurocode 3. Per quanto attiene al danno strutturale l'appendice B della UNI 996 contiene i criteri di accettabilità delle vibrazioni con riferimento alla DIN 450. La parte 3 della DIN 450 indica nella massima velocità istantanea delle particelle (PPV) il parametro da misurare al fine di valutare la vibrazione in termini di danni strutturali. Per vibrazioni transitorie la DIN 450 indica tre posizione in cui eseguire i rilievi: o o o in corrispondenza delle fondazioni; sul solaio più elevato in corrispondenza del muro perimetrale; al centro dei solai. Nella Tabella - sono riportati, per diverse tipologie di costruzioni, i valori di riferimento per v i sulle fondazioni ed a livello del solaio superiore.

Nel caso di rilievi eseguiti al centro di solai il valore di riferimento è pari a 20 mm/s per la vibrazione in direzione verticale. Nelle costruzioni di cui alla Tabella -, riga 3, per evitare danni di lieve entità potrà essere necessaria una diminuzione di valore di riferimento. La Figura -2 riassume quanto esposto per le vibrazioni transienti. Nella lettura di tale figura si deve rammentare che: o Nel caso di misure in staz. (fondazione) si prende a riferimento il valore maggiore delle tre componenti; o o Nel caso di misure in staz. 2 (ultimo solaio orizzontale del fabbricato) si prende in considerazione il valore maggiore tra le due componenti orizzontali; Nel caso di misure in staz. 3 (mezzeria solaio) si prende in considerazione la vibrazione in direzione verticale. Tabella - Valori di riferimento per la velocità d oscillazione Vi per la valutazione degli effetti di vibrazioni transienti sulle costruzioni Valori di riferimento per velocità di oscillazione in mm/s Riga Tipi di edificio Fondazioni frequenze Ultimo solaio, orizzontale da a 0 da 0 a da 50 a Tutte le Hz 50 Hz 00 Hz * frequenze Costruzioni per attività commerciale, da 20 a costruzioni industriali e costruzioni con 20 40 strutture similari da 40 a 50 40 2 Edifici abitativi o edifici simili per costruzione o utilizzo 5 da 5 a 5 da 5 a 20 5 3 Edifici che per la loro particolare sensibilità alle vibrazioni non rientrano nelle precedenti classificazioni e che sono da tutelare in modo particolare (monumenti sotto la protezione delle belle arti 3 da 3 a 8 Da 8 a 0 8 (*) Per frequenze superiori ai 00 Hz possono essere adottati come minimo i valori per 00 Hz 2

Normativa della Germania 00 DIN 450-3, 999-02 3 2 3 mm/s 0 Industriale staz. Norm. Abitaz. staz. Monumento staz. Industriale staz. 2 Norm. Abitaz. Staz. 2 Monumento staz. 2 staz. 3 0 00 000 Hz Figura -2 Stazioni di rilievo e valori limite per vibrazioni transitorie Nel caso di vibrazioni prolungate la norma DIN 450 richiede l esecuzione di misure all ultimo solaio dell edificio e in mezzeria dei solai. Nella Tabella -3 sono riportati i valori di riferimento per ciascuna componente orizzontale misurate all ultimo solaio dell edificio. Nel caso di rilievi eseguiti al centro di solai il valore di riferimento è pari a 0 mm/s per la vibrazione in direzione verticale. 3

Tabella -3 Valori di riferimento per la velocità d oscillazione vi per la valutazione degli effetti di vibrazioni prolungate sulle costruzioni Riga Tipo di edificio Valori di riferimento per velocità di oscillazione in mm/s Ultimo solaio, orizzontale, tutte le frequenze Costruzioni per attività commerciale, costruzioni industriali e costruzioni con strutture similari 0 2 Edifici abitativi o edifici simili per costruzione o utilizzo 5 Edifici che per la loro particolare sensibilità alle vibrazioni non rientrano nelle precedenti 3 classificazioni e che sono da tutelare in modo particolare (monumenti sotto la protezione delle belle arti 2,5 Il rispetto di valori indicati implica che non insorgeranno danni agli edifici in termini di diminuzione di valore d uso. Per diminuzione del valore d uso di un edificio si intende: Compromissione della sicurezza statica di edifici o di loro parti; Diminuzione della portanza dei solai Inoltre per edifici del tipo indicato in Tabella -, righe 2 e 3, si ha una diminuzione del valore d uso dell edificio anche in presenza dei seguenti danni lievi: Lesione dell intonaco delle pareti Incremento di lesioni già esistenti nell edificio Lesionamento tra tramezzi o divisori e murature portanti o solai È da sottolineare comunque che il superamento dei limiti indicati non necessariamente implica l insorgere di danni strutturali Nel seguito della presente con il termine danno strutturale verrà inteso la diminuzione del valore d uso come ora sopra definito. 4

Per quanto attiene al disturbo alle persone, la norma UNI 964 indica come grandezza preferenziale per la misura delle vibrazioni ai ricettori il valore r.m.s. (root-mean-square) dell accelerazione ponderata in frequenza definito come: a w = T T 0 a w ( t) 2 dt a (t) dove w è il valore istantaneo dell accelerazione subita dal un punto materiale (pesata in frequenza mediante filtri di ponderazione) durante il moto vibratorio e T è il tempo di integrazione. Il livello di accelerazione viene espresso in db come: a Lw = 20 Log a w 0 dove il a 0 è il valore dell accelerazione di riferimento, pari a 0-6 m/s 2. a (t) La funzione w si ottiene dalla funzione a(t), ossia dall andamento temporale dell accelerazione del punto materiale (time history) applicando i filtri di ponderazione in frequenza riportati in Figura -5. I filtri di ponderazione portano in conto che la sensibilità dell uomo alle vibrazioni dipende dalla frequenza delle stesse. In questo senso, i filtri di ponderazione, frequenza per frequenza, rendono tutte le componenti dello spettro equivalenti in termini di percezione e quindi di disturbo. Poiché la sensibilità dell uomo alle vibrazioni dipende anche dalla direzione di propagazione della stessa nel corpo i filtri sono riportati separatamente per vibrazioni lungo l asse z e lungo gli assi x e y (cfr. Figura -4 ). Nel caso la postura del soggetto esposto non sia nota viene indicato un filtro apposito. 5

Figura -4 Direzione delle vibrazioni in relazione al corpo umano 6

35 30 25 Attenuazione (db) 20 5 As se z As se x -y A i 0 5 0,25,6 2 2,5 3,5 4 5 6,3 Fre 8 quenza 0 (Hz) 2,5 6 20 25 3,5 40 50 63 80 Figura -5 Filtri di ponderazione (UNI 964) Per quanto attiene a vibrazioni continue di livello costante o non il parametro di riferimento da adottare ai fini di una valutazione del disturbo alle persone è il livello equivalente dell accelerazione ponderata in frequenza (Lw_eq) ottenuto utilizzando tempi di integrazioni pari alla durata del fenomeno vibratorio In relazione al fatto che generalmente non risulta nota a priori ne la posizione della persona esposta alle vibrazioni all interno degli edifici ne la sua postura, la misura della vibrazione deve essere riferita al centro dell ambiente esposto e deve essere utilizzata la curva di pesatura per assi combinati riportata nella UNI 964. Ai fini di una valutazione della vibrazione presente, i valori del livello equivalente dell accelerazione ponderata in frequenza devono essere confrontati con i valori di riferimento riportati nella Tabella -6. 7

Tabella -6 Valori e livelli limite delle accelerazioni complessive ponderate in frequenza (Prospetto III - UNI 964) Destinazione d uso Accelerazione m/s 2 db Aree critiche 3,6 0-3 7 Abitazioni notte 5,0 0-3 74 Abitazioni giorno 7,0 0-3 77 Uffici 4,4 0-3 83 Fabbriche 28,8 0-3 89 Fenomeni vibratori caratterizzati dal superamento dei predetti limiti, possono essere considerati oggettivamente disturbanti l individuo esposto. La norma però evidenzia che l accettabilità (tollerabilità) del fenomeno oggettivamente disturbante dipende dalla durata e dalla frequenza con cui si verifica. La norma tuttavia non indica un criterio di accettabilità del disturbo riscontrato. Nell ambito degli studi d impatto da vibrazioni dovute a lavorazioni di cantiere, per la valutazione della sismicità presente in termini di disturbo alle persone la norma UNI 964 risulta di difficile applicazione in quanto: La norma come detto fornisce elementi per il riconoscimento di un fenomeno vibratorio oggettivamente disturbante ma non definisce criteri mirati a stabilire la tollerabilità o meno del fenomeno stesso che oltre che dall intensità dipende anche dalla durata e dalla frequenza con cui si verifica. Questo aspetto risulta fondamentale nel caso delle vibrazioni indotte da attività di cantiere che come detto al punto risultano manifestarsi nelle modalità più disparate in termini di intensità durata e frequenza; I dati presenti in letteratura in merito a sismicità indotta da macchinari di cantiere sono espressi in termini di ppv e non di accelerazione ponderata in frequenza. Tale aspetto è da relazionare al fatto che le misure eseguite in concomitanza con attività di cantiere sono 8

principalmente mirate alla valutazione del danno strutturale e di conseguenza i risultati sono espressi in ppv. Ai fini della valutazione della vibrazione in termini di disturbo alle persone risulta di più agevole applicazione la norma ENV 993-5, Eurocode 3. In tale norma vengono riportati i valori limite in termini di ppv distinti per edifici residenziali e per strutture più sensibili (laboratori, ospedali e librerie). Nella definizione dei valori limite viene fatta una distinzione in merito al fatto che i residenti degli edifici siano stati o meno avvisati delle lavorazioni in corso e quindi della possibilità di esistenza di moti vibratori indotti. Inoltre una ulteriore distinzione viene fatta a seconda della durata in giorni delle attività lavorative. La seguente Figura -7 illustra i valori accettabili della vibrazione al fine di prevenire il disturbo alle persone ( eurocode 3). Figura -7 Massima vibrazione accettabile per prevenire il disturbo alle persone La medesima norma inoltre riporta anche dei valori di vibrazione, in termini di ppv, al fine di prevenire danni strutturali. La seguente figura illustra i predetti valori limite (eurocode 3) per vibrazioni transienti. 9

Figura -8 Massima vibrazione transiente accettabile per evitare danni strutturali Si nota che i valori riportati in Figura -8 (4 mm/s per edifici sensibili e 0 mm/s per edifici residenziali) sono in linea con quelli riportati in Tabella - tenendo in considerazione che di norma le vibrazioni indotte dai macchinari sono caratterizzate da frequenze fondamentali superiori ai 0 Hz. L analisi delle due figure precedenti mette inoltre in luce come la soglia di rischio per il danno strutturale sia notevolmente superiore alla soglia di disturbo dell uomo. 0