9 dicembre 2012 quarta di avvento anno C (Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare) Celebriamo la Messa vigiliare della quarta domenica di Avvento. In questa aula santa, invochiamo lo Spirito Santo perché accenda i nostri cuori del desiderio di incontrare ancora il Signore Gesù nei giorni di questo Avvento. Seguendo l antica disciplina dell oriente cristiano, la Chiesa milanese valorizza, accanto alla domenica, giorno di festa per eccellenza, il carattere festivo che Dio ha assegnato al sabato. La Messa del sabato sera inizia con la celebrazione dei vesperi primi della domenica: vesperi che anche noi celebreremo tra poco. Anche questa Messa è la presenza sempre nuova della Pasqua di Gesù, che ogni sabato sera viene annunciata all inizio della Messa. Vi invitiamo a prendere tutti il foglietto con i testi della Messa e dei canti. Vi invitiamo a prendere tutti il foglietto con i testi della Messa e il foglietto dei canti. Accogliamo la processione in piedi. 1
9 dicembre 2012 quarta di avvento anno c Prima del segno di croce: Buona domenica e buona santa Messa. Anche oggi, fratelli miei, siamo a Messa perché vogliamo incontrare Gesù; speriamo che Gesù ci dica qualcosa che ci faccia innamorare di Lui; vogliamo diventare cristiani innamorati di Gesù. Questo è il desiderio del Padre: ascoltate Gesù. Entriamo in preghiera con il canto che trovate sul foglietto della Messa: SALVATORE POTENTE E FEDELE 2
9 dicembre 2012 quarta di avvento anno C Omelia Gesù camminava davanti a tutti Un puledro: slegatelo e portatelo qui Il Signore ne ha bisogno Sia lodato Gesù Cristo! Gesù è alle porte della città e sta preparando il suo ingresso trionfale in Gerusalemme. Ma quale ingresso? Un re entrerebbe accompagnato da un esercito, vestito da re, e tutto il popolo che lo acclama Gesù chiede un puledro, un asinello. I suoi discepoli, una ventina di persone, stendono i loro mantelli lungo la strada. Ma Gesù, che re sei? Come possiamo fidarci di te? Noi abbiamo bisogno di un re, che ci liberi dai nostri guai, dalle nostre preoccupazioni, dai nostri fastidi E tu ti presenti a noi umile, mite, generoso, pronto al perdono, pronto a spendere la tua vita perché anche gli altri uomini abbiano una vita degna come la tua!! Un re così! Se avrete pazienza di leggere e rileggere ancora la pagina del vangelo di oggi, scoprirete, come è successo a me in questi giorni, scoprirete che Gesù è proprio il re che ci vuole. Direte: ma un re così umile, indifeso, sarà facilmente sconfitto. In effetti il nostro re è stato sconfitto: sulla Croce. Ma la Croce non è stata l ultima parola della vita di Gesù. Il Padre, suo e nostro, è così contento di quello che Gesù ha fatto per noi che gli ha ridato la vita: perché chiunque spende la sua vita per la dignità e la bellezza della vita degli altri, risorge, risorge sempre. Ma dobbiamo comprendere bene quello che Gesù ci insegna oggi, nel gesto del suo umile ingresso a Gerusalemme, e soprattutto quello che ci insegna dalla Croce. Gesù ci dice: fratelli miei, voi fate bene a preoccuparvi perché i beni che avete risparmiato nella vostra vita siano custoditi e non rapinati dalle varie forme di speculazione e egoismo. Il guaio è che quelli che vogliono derubarvi dei vostri beni, sono più furbi, più arroganti, più prepotenti di voi. Dove avete sbagliato? Avete sbagliato quando avete deciso di affidarvi anche voi alla loro furbizia e alla loro disonestà. Non vi siete preoccupati che coloro che muovono il volante dell economia siano uomini e donne (soprattutto uomini) non solo onesti, ma anche seriamente attenti e pronti a preoccuparsi anche della vita e del futuro dalla grande parte degli uomini che vivono sotto la soglia di povertà. Io non vi ho insegnato così (e nemmeno la mia Chiesa). Allora: come stai con la tua fede? Come stai con Gesù? Gesù ci dice: fratelli miei, voi fate bene a preoccuparvi perché la vostra salute sia garantita da un servizio sanitario che vi assicuri tutti i presìdi necessari per curare la vostra salute e quella dei vostri cari. Dove avete sbagliato? Avete sbagliato quando vi siete preoccupati solo della vostra salute e non anche della 3
salute di uomini e donne che non sanno nemmeno se i loro figli diventeranno grandi con il loro papà e la loro mamma. Io non vi ho insegnato così (e nemmeno la mia Chiesa). Allora: come stai con la tua fede? Come stai con Gesù? Gesù ci dice: fratelli miei, voi fate bene a preoccuparvi che le scuole, gli ospedali, le strade, i campi e il verde, la case siano un bene per tutti, non solo per alcuni che possono permettersi il lusso di riserve familiari o personali. Dove avete sbagliato? Quando vi preoccupate perché questi beni siano solo per voi e non siete capaci di impedire che le strade, le scuole, gli ospedali, le case di altri popoli, di solito più poveri di voi, siano quotidianamente distrutte, abbattute, inagibili per loro e per i loro figli. Io non vi ho insegnato così (e nemmeno la mia Chiuesa). (Gesù ci dice: fratelli miei, voi fate bene a preoccuparvi anzi, voi non fate bene a non preoccuparvi che oggi siano così pochi tra di voi coloro che scelgono di dedicarsi, oltre che alla loro professione, anche al servizio del bene di tutti, perché (dite voi) la politica è sporca. Ma se oggi tanti piccoli uomini e piccole donne dal cuore puro decidessero di mettersi in questo servizio, vi accorgerete anche voi che vince la mitezza, la sobrietà, la solidarietà, e il bene di tutti, e ciascuno per il bene degli altri.) Fratelli miei (ci dice Gesù), tra pochi giorni mi accoglierete come il Figlio di Dio che nasce a Betlemme, in fondo ad ogni scala sociale, così da non perdere nessuno, da non trascurare nessuno. Mi domando, fratelli: siete ancora contenti che il Padre, mio e vostro, vi ami come figli o ci sono altri interessi che vi soddisfano di più. Ditemelo, però. Così almeno io so se vale la pena che io dia la mia vita per voi sulla Croce, oppure, se è meglio che se vale ancora la pena che io continui a darvi la mia vita perché voi sappiate vivere sempre da figli e fratelli. 4
Io vado avanti come un asino... Sì, proprio come quell animale che un dizionario biblico descrive così: L asino della Palestina è molto robusto, sopporta bene il caldo, si nutre di cardi; ha una forma di zoccoli che rende molto sicuro il suo camminare; costa poco il mantenerlo. I suoi unici difetti sono la testardaggine e la pigrizia. Io vado avanti come l asino di Gerusalemme che, in quel giorno della festa delle palme, divenne la cavalcatura regale e pacifica del Messia. Io non so granché, ma so di portare Cristo sul mio dorso e la cosa mi rende molto orgoglioso. Io lo porto, ma è Lui che mi guida. So che mi conduce verso il suo Regno, dove sarò a mio agio per sempre in verdi pascoli. Io vado avanti a passettini, per sentieri scoscesi, lontano dalle autostrade, dove la velocità impedisce di riconoscere cavalcatura e cavaliere. Chissà quanto si sente sballottato il mio Signore quando inciampo contro un sasso! Ma Lui non mi rinfaccia mai niente. La sua gentilezza e pazienza con me sono meravigliose: mi lascia il tempo per salutare l incantevole asina di Balaam, di sognare davanti a un campo di spighe, di dimenticarmi persino di portarlo. Io vado avanti in silenzio: è incredibile come ci comprendiamo anche senza parlare! Le uniche parole che ho capito bene sembrano essere state detta apposta per me e io so quanto sono vere: Il mio gioco è dolce e il mio carico è leggero. Io vado avanti nella gioia. Quando voglio cantare le sue lodi, faccio un baccano del diavolo: io canto stonato. Lui, allora, ride, ride di cuore e il suo riso trasforma le strettoie del mio cammino in piste da ballo e i miei pesanti zoccoli in sandali alati. Io vado avanti come un asino che porta Cristo sul dorso. (card. Roger Echegaray) 5