MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento MAGGIO 2011.

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260,0 240,0 220,0 200,0 180,0 160,0 140,0 120,0 100,0. Gennaio. Febbraio 4,3% 3,6% 1,7% 26,0% 24,0% 22,0% 20,0% 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0%

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MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento MAGGIO 2011. A gio 2011 il monte retributivo destagionalizzato dei lavoratori interinali mostra un aumento del 25,4% rispetto allo stesso mese del 2010. La variazione congiunturale rispetto a zo è pari a -1,4%. Fig. 1 Monte salari del lavoro interinale: variazioni congiunturali gio 2010 - gio 2011 7,7% 5,6% Il monte retributivo di gio risulta ancora inferiore del 12% rispetto ai livelli massimi raggiunti nel periodo precedente la crisi nella prima metà del 2008. -1,5% 1,0% 3,1% 2,3% 1,9% 3,3% 0,4% 1,5% 1,5% -1,4% La crescita acquisita a gio 2011 del monte retributivo del lavoro interinale è pari al 15,3% rispetto al 2010. Quella dell occupazione interinale del 7,3%. Il numero medio mensile di occupati interinali mostra un aumento del 13,6% circa rispetto a zo 2010. I lavoratori occupati nel mese di gio 2011 sono 267 mila, contro i 236 mila di gio 2010 (dati destagionalizzati). Rispetto ai livelli minimi di occupazione, raggiunti con il manifestarsi della crisi del 2008, a gio 2011 il recupero è stato del 28%. La differenza fra il numero massimo di lavoratori occupati prima dell inizio della crisi e il numero di occupati nel mese di gio 2011 è ancora di 44 mila unità in meno (-14% rispetto al valore massimo raggiunto nel 2008). -3,7% giu lug ago set ott nov dic -22,1% -16,7% Fig. 2 - Variazioni tendenziali del monte salari del lavoro interinale naio 2010 - gio 2011 (dati destagionalizzati) -9,2% -1,0% 7,0% 15,0% 2 24,3% 26,0% 26,4% 26,7% 27,1% 26,7% 25,6% 25,2% 25,1% 25,4% giu lug ago set ott nov dic Le ore lavorate, sempre riferite ai dati destagionalizzati, sono state 28,5 milioni circa a gio 2011, con una variazione positiva del 25% circa rispetto a gio 2010. Le ore lavorate per lavoratore aumentano in media nella misura dell 10% su base annua passando a 99,5 ore pro capite rispetto alle 90,3 di gio 2010. 1

giu lug ago set ott nov dic giu lug ago set ott nov dic giu lug ago set ott nov dic Fig. 3 - Monte salari dei lavoratori interinali, Indici (a valori correnti), 2002 = 100 280,0 260,0 Serie1 Serie2 240,0 220,0 200,0 180,0 160,0 140,0 120,0 2008 2009 Tab. 1 - Monte retributivo, occupati e giornate retribuite nel lavoro interinale: variazioni per i periodi indicati (dati destagionalizzati) 2011 2011 - gio 2011 2011 2010 - gio 2010 Monte retributivo -1,4% 25,4% 25,6% Occupati 1,0% 13,6% 14,5% Ore lavorate -0,5% 25,1% 28,2% Ore lavorate per occupato interin. -0,5% 10,1% 11,7% 2

giu lug ago set ott nov dic giu lug ago set ott nov dic Figura 4 - Numero di lavoratori interinali impiegati mensilmente e monte ore retribuite (dati destagionalizzati in migliaia) 28.000.000 27.000.000 Ore retribuite, scala sinistra Lavoratori (migliaia) scala dx 280,0 270,0 26.000.000 260,0 25.000.000 250,0 24.000.000 240,0 23.000.000 230,0 22.000.000 220,0 21.000.000 210,0 20.000.000 200,0 19.000.000 190,0 18.000.000 180,0 2009 35,0% Figura 5 - Variazioni tendenziali del numero di lavoratori impiegati mensilmente e delle ore retribuite Lavoratori Ore retribuite 3 25,0% 2 15,0% 1 5,0% -5,0% -1 giu lug ago set ott nov dic 3

30.000.000,0 Figura 6 - Numero di ore lavorate mensilmente naio 2009 - gio 2011 28.000.000,0 Grezzo Destagionalizzato 26.000.000,0 24.000.000,0 22.000.000,0 20.000.000,0 18.000.000,0 16.000.000,0 14.000.000,0 giu lug ago set ott nov dic giu lug ago set ott nov dic 2009 Figura 7 - Ore lavorate mensilmente per occupato interinale 85,5 87,4 89,3 89,5 90,3 91,5 94,9 93,7 93,1 93,8 95,0 97,3 96,0 99,1 100,3 99,9 99,5 giu lug ago set ott nov dic 4

naio braio zo ile gio luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre naio braio zo ile gio luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre naio braio zo ile gio 2009/1 2009/2 2009/3 2009/4 2009/5 2009/6 2009/7 2009/8 2009/9 2009/10 2009/11 2009/12 2010/1 2010/2 2010/3 2010/4 2010/5 2010/6 2010/7 2010/8 2010/9 2010/10 2010/11 2010/12 2011/1 2011/2 2011/3 2011/4 2008/1 2008/2 2008/3 2008/4 2008/5 2008/6 2008/7 2008/8 2008/9 2008/10 2008/11 2008/12 2009/1 2009/2 2009/3 2009/4 2009/5 2009/6 2009/7 2009/8 2009/9 2009/10 2009/11 2009/12 2010/1 2010/2 2010/3 2010/4 2010/5 2010/6 2010/7 2010/8 2010/9 2010/10 2010/11 2010/12 2011/1 2011/2 2011/3 2011/4 113,0 Indice della produzione industriale destagionalizzato naio 2008 - ile 2011 108,0 La produzione industriale ad ile 2011 Ad ile 2011 l indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario, è aumentato in termini tendenziali del 3,7%. La crescita acquisita nei primi quattro mesi del 2011 rispetto al totale del 2010 è pari all 1,1%. 103,0 98,0 93,0 88,0 83,0 78,0 15,0% 1 Indice della produzione industriale. Variazioni tendenziali sui dati corretti per il numero di giorni lavorativi, naio 2009 - ile 2011 5,0% -5,0% -1-15,0% -2-25,0% -3 Rallenta la crescita dei consumi di energia elettrica a gio 8,0% 6,0% 4,0% Consumi di energia elettrica: variazioni tendenziali mensili (dati depurati dall'influenza climatica e dal numero di giorni lavorativi) Rallenta la crescita dei consumi di 2,0% energia elettrica corretti per i fattori climatici, che a gio mostra una -2,0% variazione dell 1,5% su base annua -4,0% 2009 contro il 2,1% di ile. -6,0% -8,0% -1 5

La Cassa Integrazione Guadagni a gio 2011 140.000.000 120.000.000 Numero di ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni, naio 2008 - gio 2011 A gio 2011 le richieste di ore di Cassa integrazione guadagni da parte delle imprese si riducono dell 11% circa rispetto al mese di gio 2010. Rispetto ad ile la variazione è positiva nella misura del 12%. Su base annua diminuisce la Cassa integrazione in deroga 2 (-11,5% rispetto ad ile 2010). Le richieste di CIG ordinaria si riducono del 42% e quelle di CIG straordinaria aumentano del 13,2%. 100.000.000 80.000.000 60.000.000 40.000.000 20.000.000-179,3% 2008 2009 Ore autorizzate di CIG: variazioni tendenziali mensili naio 2010 - gio 2011 137,0% 105,4% 51,7% 35,1% 27,6% 28,0% 38,1% 3,0% 3,7% -25,5% -8,1% -16,6% -27,3% -15,8% -11,1% -19,5% Le variazioni settoriali del prodotto lordo Nel primo trimestre 2011 le variazioni tendenziali del prodotto lordo (valore agiunto) vedono al primo posto l agricoltura e i servizi rispettivamente con il +1,2% rispetto al primo trimestre del 2010. Più contenuto l incremento dell industria con +0,7%. 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0 Variazioni tendenziali del valore aggiunto per settore produttivo, I trim 2007 - I trim. 2011. Dati in percentuale 07 I II III IV 08 I II III IV 09 I II III IV 10 I II III IV 11 I Agricolt. silv. e pesca Industria Servizi -20,0 6

Il mercato del lavoro a gio 2011 A gio 2011 aumenta l occupazione, dello 0,2% (+34 mila unità), mentre i disoccupati diminuiscono del 6,5% (- 139 mila unità). Si riduce quindi il tasso di disoccupazione (dall 8,6% all 8,1%). Rimane stabile su base annua il tasso di occupazione, cioè gli occupati sulla popolazione in età lavorativa (57%) 23.700 23.600 23.500 23.400 23.300 23.200 23.100 23.000 22.900 22.800 22.700 Occupazione totale (scala sinistra) e occupazione interinale (scala destra) 2008 - gio 2011. Dati destagionalizzati in migliaia (Fonte ISTAT e Osservatorio EBITEMP) Totale occupati Interinali 320,0 300,0 280,0 260,0 240,0 220,0 200,0 Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni di età) sale al 28,9% con una crescita congiunturale di 0,5 punti percentuali e di 0,4 su base annua. L incidenza dell occupazione interinale sul totale si attesta all 1,17% in aumento rispetto all 1,03% di gio 2010. 1,25% 1,20% 1,15% 1,10% 2008 2009 Quota dell'occupazione interinale sul Totale. Dati mensili destagionalizzati naio 2009 - gio 2011. 1,05% 1,00% 0,95% 0,90% 0,85% 0,80% 2009 1,0% Variazioni tendenziali dell'occupazione 0,5% -0,5% -1,0% -1,5% 7

2008/1 2008/2 2008/3 2008/4 2008/5 2008/6 2008/7 2008/8 2008/9 2008/10 2008/11 2008/12 2009/1 2009/2 2009/3 2009/4 2009/5 2009/6 2009/7 2009/8 2009/9 2009/10 2009/11 2009/12 2010/1 2010/2 2010/3 2010/4 2010/5 2010/6 2010/7 2010/8 2010/9 2010/10 2010/11 2010/12 2011/1 2011/2 2011/3 2011/4 Le vendite al dettaglio ad ile 2011 Le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,5% ad ile 2011 rispetto allo stesso mese del 2010. Il risultato delle vendite deriva da una variazione positiva dello 0,7% per la grande distribuzione con almeno 50 addetti e da una riduzione dell0 0,2% delle vendite della piccola distribuzione. Variazioni tendenziali delle vendite al dettaglio, ile 2010 - ile 2011 0,7% 1,7% 0,8% 2010/4 2010/5 2010/6 2010/7 2010/8 2010/9 2010/10 2010/11 2010/12 2011/1 2011/2 2011/3 2011/4-0,3% -0,4% -0,6% 0,8% 0,6% -1,1% 2,5% -1,9% -2,1% 102,5 102,0 101,5 Valore delle vendite al dettaglio. Piccola e grande distribuzione (almeno 50 addetti) (indici naio 2008= 100, media mobile a 12 mesi ) Grande distribuzione (almeno 50 addetti, scala sin.) Piccola distribuzione (scala dx) 100,0 99,0 98,0 101,0 97,0 100,5 96,0 100,0 95,0 Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT 8

naio braio zo ile gio luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre naio braio zo ile gio luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre naio braio zo ile gio luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre naio braio zo ile gio L indicatore anticipatore del PIL ( -coin)3 cresce ginalmente a gio 2011 -coin è aumentato dello 0,62% rispetto al trimestre che termina a gio 2010 segnalando la prosecuzione della crescita di fondo nell'area dell'euro. Il risultato riflette gli esiti favorevoli del commercio con l'estero. L indicatore anticipatore del PIL ( -coin) gio 2011 Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere diminuisce a rispetto gio. Nel mese di 2011 l indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero scende a 100,5 da 101,1 del mese di gio. Peggiorano soprattutto le aspettative sul fatturato delle esportazioni. 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 Clima di fiducia delle imprese manifatturiere e variazioni in % Variazioni tendenziali Clima di fiducia delle imprese manifatturiere (scala sinistra) 4 3 2 1 85,0-1 80,0-2 75,0-3 70,0-4 2008 2009 9

Lavoratori interinali occupati, giornate retribuite, Indici del monte retributivo. Dati mensili Numero Lavoratori (migliaia) Ore lavorate (migliaia) Monte retributivo. Indici, media 2002 = 100 Grezzo Destagionalizzato Grezzo Destagionalizzato Grezzo Destagionalizzato 2008 287,5 305,1 nd nd 202,6 224,5 292,9 297,7 nd nd 207,3 226,3 304,6 299,5 nd nd 222,0 228,8 303,3 299,4 nd nd 226,2 228,1 308,7 299,9 nd nd 231,3 222,4 giu 321,6 303,1 nd nd 250,1 221,7 lug 321,1 308,7 nd nd 264,8 232,0 ago 306,0 310,9 nd nd 198,7 230,5 set 293,1 309,0 nd nd 220,2 230,2 ott 287,5 306,4 28.127,4 nd 217,2 228,8 nov 263,4 298,8 25.500,6 nd 227,2 228,1 dic 255,8 287,8 21.762,6 nd 220,0 223,1 2009 222,7 271,4 18.046,0 nd 142,2 202,8 197,6 253,4 18.907,9 nd 133,7 192,1 197,2 237,4 20.006,5 22.058,5 143,9 179,4 201,3 223,0 18.556,5 20.463,4 142,4 167,0 211,9 214,4 18.819,3 19.349,8 137,7 152,2 giu 219,9 208,4 19.524,3 18.976,8 164,7 143,1 lug 228,7 209,4 22.530,7 19.724,2 169,7 147,6 ago 213,3 212,0 15.256,5 19.115,6 129,8 147,0 set 221,0 216,0 20.840,5 19.254,6 152,4 148,4 ott 231,5 221,1 21.490,6 19.743,7 156,5 150,7 nov 232,6 224,5 21.034,5 20.112,8 187,0 158,9 dic 238,3 227,6 19.592,4 20.124,2 192,8 163,5 2010 221,6 226,4 17.896,4 19.351,8 136,3 158,0 236,5 230,3 19.923,5 20.129,7 141,9 160,0 228,4 231,5 24.151,8 20.681,5 169,7 162,9 237,7 232,5 22.272,2 20.811,8 172,0 165,4 250,4 235,5 23.765,8 21.267,0 171,6 162,9 giu 281,5 242,7 25.219,1 22.204,8 202,4 164,5 lug 279,1 252,3 28.329,7 23.943,7 213,1 177,2 ago 261,0 256,3 20.400,6 24.023,2 175,5 182,7 set 266,6 262,7 26.720,1 24.451,3 195,5 187,0 ott 272,2 268,5 26.605,8 25.173,5 193,5 190,6 nov 270,5 271,8 27.595,0 25.811,7 236,3 201,3 dic 266,3 269,3 27.568,7 26.203,3 242,3 207,9 250,2 264,5 23.435,6 25.387,6 166,8 200,2 2011 256,6 263,7 24.964,0 26.148,2 180,0 201,0 267,5 263,9 28.619,9 26.464,8 213,6 203,9 277,2 264,7 26.537,6 26.453,5 211,9 207,0 286,6 267,4 28.472,0 26.599,7 219,4 204,2 10

1 Per lavoro interinale si intende il Lavoro in Somministrazione a tempo determinato introdotto con il Decreto Legislativo n. 276 del 2003. 2 La CIG in deroga spetta a tutti i lavoratori subordinati, compresi apprendisti, lavoratori con contratto di somministrazione e lavoranti a domicilio, dipendenti da aziende che operino in determinati settori produttivi o specifiche aree regionali, individuate in specifici accordi governativi e dopo aver esaurito gli interventi ordinari (indennità di disoccupazione per lavoratori sospesi) previsti in caso di sospensione del rapporto di lavoro e in presenza dell intervento integrativo degli enti bilaterali, oppure per accesso diretto ai trattamenti in deroga, laddove non vi sia intervento degli Enti Bilaterali. I lavoratori devono avere un anzianità lavorativa, presso la ditta richiedente il trattamento, di almeno 90 giorni alla data della richiesta. Nel computo sono comprese anche eventuali mensilità accreditate dalla medesima impresa presso la gestione separata, a condizione che non si tratti di redditi derivanti da arti e professioni, che il lavoratore operi in regime di mono committenza e che il reddito conseguito sia superiore a 5.000 (anche se relativo a più di un anno solare). Inoltre, il lavoratore deve aver reso, presso il Centro per l impiego, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale. In caso di rifiuto il lavoratore perde il diritto alla prestazione (fonte: INPS) 3 La Banca d Italia pubblica mensilmente l indicatore -coin che anticipa di diversi mesi, rispetto alle statistiche ufficiali, l andamento del PIL dell area dell Euro. L indicatore è ottenuto attraverso l utilizzazione di una ampio numero di serie storiche macroeconomiche che comprendono gli indici della produzione industriale, sondaggi congiunturali, indicatori di domanda e indici di borsa allo scopo di ricavare una previsione della dinamica di fondo, immune, cioè da oscillazioni di breve periodo, del reddito nell area dell euro. In particolare - coin stima e approssima la variazione trimestrale del PIL nel mese di riferimento. Glossario : Dato destagionalizzato: media mobile a sei mesi del dato grezzo. Costituisce un indicatore di tendenza. Variazione congiunturale: variazione in % rispetto al mese precedente Variazione tendenziale: variazione in % rispetto allo stesso mese dell anno precedente Crescita acquisita: crescita annuale che si otterrebbe nell ipotesi di una variazione congiunturale nulla nella parte rimanente dell anno Le serie storiche vengono periodicamente rettificate a causa della sostituzione dei dati stimati con quelli effettivi comunicati dalle APL. 11