ISTITUZIONE A.C.S. Aree urbanizzate, infrastrutture 2,27 1,70% Prati stabili di pianura 76,68 57,36% Seminativi 54,74 40,94% TOTALE 133,69 100,00%

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- l art. 30, comma 12, della l.r. 70/1996 ai sensi del quale è sempre vietato, per scopi venatori, immettere sul territorio regionale:

visto l articolo 11, comma 12 della legge 11 agosto 2014 n. 116 che ha modificato l articolo 2, comma 2 della legge 11 febbraio 1992, n.

c) Zone di Rispetto Venatorio (Dott. Francesco Santilli) Comune di Bibbona

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Transcript:

ISTITUZIONE A.C.S. richiesta istituzione A.C.S. Favria L area in oggetto ricade totalmente nel comune di Favria per una superficie complessiva di 133,69 ettari. L area destinata all'istituzione dell'area a caccia specifica risulta svilupparsi a sud del paese di Favria e si addossa ad est sul confine comunale di Rivarolo. La scelta di quest'area come zona di protezione si deve alla sua importanza legata all alto indice di ecotono e perché risulta essere una zona vocata per la riproduzione della lepre. Da un'attenta analisi delle caratteristiche uso suolo dell'area si evidenziano le seguenti tipologie vegetazionali riscontrabili nella zona: CATEGORIA Superfici (ha) % sul Totale della Superficie Aree urbanizzate, infrastrutture 2,27 1,70% Prati stabili di pianura 76,68 57,36% Seminativi 54,74 40,94% TOTALE 133,69 100,00% Nella zona il territorio risulta completamente costituito da prati stabili di pianura e seminativi in proporzione quasi paritaria, leggermente a favore della componente della prateria. Ciò nonostante la presenza di terreni molto fertili consente la possibilità di sfruttare circa il 40% dell'intera superficie della A.C.S. per la coltivazione di cereali estivi e vernini, di leguminose da granella e di colture foraggere. Questo mosaico di diverse colture rendono l'habitat altamente vocato a diverse specie di fauna selvatica, soprattutto per quanto riguarda la lepre. L'assenza di arbusti rende meno vocata la zona per la specie fagiano. L'elevata presenza di prati stabili intervallati da zone di riparo e rifugio rappresentano l'ambiente per eccellenza per la specie. Gli obiettivi gestionali all'interno della zona protetta sono la ricerca di soggetti in grado di ricreare un ceppo di fagiani di qualità in funzione di un accrescimento della popolazione. Lo scopo principale richiesto a dette aree resta inoltre la sopravvivenza della fauna immessa e successivamente l irradiamento sul territorio circostante. Un attento monitoraggio delle specie è indispensabile per controllare l'andamento demografico delle popolazioni e come feedback delle operazioni gestionali. Le metodica di monitoraggio prevede per la specie da tutelare, la lepre, con abitudini crepuscolari, sarà la perlustrazione nelle ore notturne con l ausilio di fari. Dai dati riaccolti emerge la presenza di quattro lepri.

In conformità con quanto indicato nel progetto comitale stilato per la costituzione delle aree a caccia specifica per l'irradiamento della fauna, tutti i parametri vengono rispettati: Requisiti dimensionali: estensione dell'area compresa tra i 100 ha e i 300 ha. Caratteristiche dell'area: vi sono presenze idriche tutto l'anno, fondamentali per la sopravvivenza della specie, vi è la presenza di colture agrarie in coltivazione non intensiva pari a non meno del 20-30% dell'area totale e la copertura vegetale naturale (vegetazione ripariale, bosco, vegetazione naturale in evoluzione) non risulta inferiore al 50% della superficie dell'area. Altre caratteristiche che non vengono a mancare sono la bassa presenza del cinghiale, l'antropizzazione scarsa o quasi nulla, la bassa presenza di mais e l'area non ricade e non è contigua a zone con vincoli ambientali quali S.I.C. - Z.P.S. o Aree contigue. A proposito del capitolo danni, si comunica che nella zona non si registrano danni da fauna selvatica su colture agricole. In riferimento agli obiettivi prefissati si ricorda che, all interno dell A.C.S., il regolamento preveda le seguenti modalità operative: 1. Attività venatoria a) Specie CINGHIALE: esclusivamente in selezione b) Specie VOLPE: da appostamento temporaneo con l utilizzo dei cani esclusivamente nel mese di gennaio e limitatamente ad interventi preventivamente autorizzati dall A.T.C. c) Specie CORVIDI: esclusivamente da appostamento temporaneo. d) L attività venatoria a tutte le altre specie è vietata. 2. Contenimento/controllo L A.T.C. si riserva la facoltà di autorizzare interventi di contenimento all interno dell A.C.S. nel caso ne riscontri la necessità. 3. Addestramento cani All interno dell A.C.S. sono vietati tutto l anno sia l utilizzo del cane sia l attività di addestramento cani.

ORGANISMO DI GESTIONE FAUNISTICO VENATORIA A.T.C. TO 2 ZONA BASSO CANAVESE 1. ISTITUZIONE 2. RINNOVO 3. CONFERMA 4. MODIFICA 5. REVOCA DENOMINAZIONE A.C.S.: FAVRIA SUPERFICIE ETTARI: 133,69 COMUNI INTERESSATI: SPECIE VENABILI: FAVRIA a) Specie CINGHIALE: esclusivamente in selezione b) Specie VOLPE: da appostamento temporaneo con l utilizzo dei cani esclusiva-mente nel mese di gennaio e limitatamente ad interventi preventivamente autorizzati dall A.T.C. c) Specie CORVIDI: esclusivamente da appostamento temporaneo d) L attività venatoria a tutte le altre specie è vietata. Contenimento/controllo L A.T.C. si riserva la facoltà di autorizzare interventi di contenimento all interno dell A.C.S. qualora venga riscontrata la necessità. Addestramento cani All interno dell A.C.S. sono vietati tutto l anno sia l utilizzo del cane sia l attività di addestramento cani. SPECIE OGGETTO DI TUTELA: LEPRE DATA TERMINE VALIDITA : 1 ANNO marzo 2019 MOTIVAZIONE: L'area in questione risulta essere sito di riproduzione della specie oggetto di tutela. L'habitat inoltre appare favorevole allo sviluppo delle popolazioni di lepre. I censimenti effettuati hanno rilevato la presenza di soggetti potenziali riproduttori. RISULTATI CONSEGUITI NEL PERIODO: Nulli dal momento che si tratta di una neo istituzione

DANNI ACCERTATI NEL PERIODO: ANNO 2017 00,00