2.2- Valutazione dei risultati sugli obiettivi di Piano
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- Cornelio Tarantino
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1 2.2- Valutazione dei risultati sugli obiettivi di Piano Istituti Faunistici (l.r. 3/94) a) Zone di Protezione (Art. 14, l.r. 3/94) (Dott. Andrea Capaccioli) Oltre agli istituti posti a divieto di caccia ai sensi della L. R. n. 49/2005, la L. R. 3/1994 individua come istituti di valenza ambientale le Oasi di Protezione e le Zone di protezione della fauna migratoria. Gli art. 14 attualmente autorizzati in Provincia di Livorno sono 7 ed interessano complessivamente una superficie di Ha circa pari all 1,74 % della SAF provinciale. Per ciascun istituto è stata operata una valutazione delle caratteristiche ambientali, in particolare della presenza di superfici boscate in quanto queste tipologie vegetazionali possono accogliere densità anche elevate di ungulati, cinghiale in particolare, creando situazioni che possono andare in contrasto con le scelte adottate dalla Provincia di Livorno in merito alla gestione degli Ungulati. Di seguito i risultati di tale analisi per ogni singolo istituto. Denominazione Superficie (Ha) Biscottino 58 Bolgheri-Camilla-Catenaccio 629 Le Colonne 393 Contessa-Pratini 114 Corridoio la Torre 298 Pietrarossa 223 Poggio Papeo 140 TOTALE
2 a.1- Biscottino Contessa - Pratini Caratteristiche ambientali Provincia Nome Istituto Superficie Ha Bosco Ha % bosco Livorno Biscottino Livorno Contessa Pratini 114 5,94 5,21 22
3 a.2- Bolgheri - Camilla - Catenaccio Caratteristiche ambientali Provincia Nome Istituto Superficie Ha Bosco Ha % bosco Livorno Bolgheri Camilla Catinaccio ,39 20,73 23
4 a.3- Le Colonne Caratteristiche ambientali Provincia Nome Istituto Superficie Ha Bosco Ha % bosco Livorno Le Colonne ,94 45,02 24
5 a.4- Corridoio la Torre Caratteristiche ambientali Provincia Nome Istituto Superficie Ha Bosco Ha % bosco Livorno Corridoio La Torre ,10 99,36 25
6 a.5- Pietrarossa Caratteristiche ambientali Provincia Nome Istituto Superficie Ha Bosco Ha % bosco Livorno Pietrarossa ,00 100,00 26
7 a.6- Poggio Papeo Caratteristiche ambientali Provincia Livorno Nome Istituto Superficie Ha Bosco Ha % bosco Poggio Papeo ,86 99,19 27
8 a.7- Considerazioni sulla gestione attuata nel PFVP Dai controlli effettuati è emerso che la maggior parte delle Zone di Protezione della Provincia assolvono solo parzialmente alle finalità e alle prescrizioni di legge, per il futuro è necessario procedere ad una più razionale gestione di queste porzioni di territorio. 28
9 b) Zone di Ripopolamento e Cattura (Art. 16, l.r. 3/94) (Dott. Francesco Santilli) La situazione delle Zone di ripopolamento e cattura nella provincia di Livorno si presenta con luci ed ombre. La quantità di animali catturati (sia di fagiani che di lepri) non può essere considerata soddisfacente. Ciò in parte riflette la situazione delle consistenze faunistiche al loro interno ed in parte dipende da un allentamento dell interesse e dell impegno del mondo venatorio. Tuttavia, i rilevamenti effettuati negli ultimi anni, mostrano una situazione molto differenziata. Mentre per il fagiano tutte le strutture risentono di un calo generalizzato che riflette un andamento negativo registrato quasi in tutta la regione Toscana (Graf. 1), per la lepre si segnala un aumento della consistenza delle popolazioni con densità mediamente superiori ai 10 capi per 100 Ha (Graf. 2). E stato inoltre osservato un buon successo nell ambientamento delle pernici rosse in alcune strutture (Z.R.C. Bibbona e Z.R.C. Gabbro) che fa sperare in una possibile ricostituzione di una popolazione selvatica. Il nuovo Piano faunistico dovrà pertanto affrontare questi problemi intervenendo soprattutto su quegli istituti che difficilmente sono in grado di raggiungere le finalità previste dalla legislazione vigente. Di seguito si riportano le considerazioni dei singoli istituti. 40,0 Graf. 1 -Andamento delle popolazioni di fagiano all interno delle ZRC della Provincia di Livorno 30,0 densità per kmq 20,0 10,
10 Graf. 2 -Andamento delle popolazioni di lepre all interno delle ZRC della Provincia di Livorno 12,0 9,0 desnità per kmq 6,0 3, Tab. 1- Catture di fagiano nelle ZRC della Provincia di Livorno dal 2006 al 2011 Z.R.C Montioncello Montepeloso Gabbro Castell'Anselmo Bibbona Totale Tab. 2- Catture di lepre nelle ZRC della Provincia di Livorno dal 2006 al 2011 Z.R.C Montioncello Montepeloso Gabbro Castell'Anselmo Bibbona Totale
11 Tab. 3- Miglioramenti ambientali realizzati nelle ZRC dell ATC Li 9 nel Z.R.C. Sup. in Ha Colt. Primav Colt. Invern. Prati Gestion e incolto Totale colt. a perdere % sulla superfic ie Manteni mento stoppie ha punti acqua n. Mangiattotale in oie n. Bibbona 638 2,7 2,7 0,7 4 10,1 1,6% Castell'Anselmo ,7% Gabbro Camp 805 1,7 5,25 2,7 0 9,65 1,2% Montepeloso 404 0, ,5 0,1% 341 Montioncello 709 2,5 1,5 1,2 0 5,2 0,7% Tab. 4- Danni da fauna selvatica nelle ZRC della Provincia di Livorno ZRC Bibbona Castell'Anselmo Gabbro Montioncello Montepeloso Totale Tab. 5- Immissioni di Pernice rossa nelle ZRC della Provincia di Livorno nel 2011 Z.R.C. Superficie (Ha) Struttura di ambientamento Pernice r. Pernici r. allevate naturalmente Montepeloso 665 Montioncello Gabbro (Campiano) 805 Recinto mobile Bibbona Castell'Anselmo I paragrafi che seguono descrivono in maniera sintetica i risultati fatti registrare nel periodo di validità degli ultimi due Piani Faunistico Venatori Provinciali dagli Istituti in esame. 31
12 Z.R.C. Castell Anselmo (Sup. Ha 541, Comune di Collesalvetti) Analisi Risultati: I monitoraggi effettuati dal 2002 al 2010 hanno evidenziato una progressiva contrazione della Lepre, le cui densità si sono attestate negli ultimi anni attorno ai 2 capi/kmq. Si tratta di un livello insufficiente per una Zona di Ripopolamento e Cattura. Per quanto attiene il Fagiano si evidenzia un andamento altalenante con densità che oscillano fra i 45 e gli 8 capi/kmq. Dal 2008 anche questa specie fa registrare un significativo decremento di consistenza. La struttura presenta problemi sia di carattere ambientale che gestionale. La superficie boscata al suo interno appare eccessiva, ciò favorisce la presenza sia del cinghiale che dei predatori. La variabilità ambientale è limitata da appezzamenti a seminativo di dimensioni molto ampie. Questo fatto incide negativamente soprattutto sulla lepre. Da un punto di vista gestionale la ZRC risente di una scarsa vigilanza e di un volontariato venatorio molto ridotto. Occorre pertanto un profonda revisione di questo istituto con l eventuale scorporo delle superfici meno produttive (soprattutto il bosco). Oltre a ciò la trasformazione in Zona di Rispetto Venatorio può rendere questo istituto più funzionale e valorizzarne la funzione di 32
13 irradiamento della selvaggina. In fase iniziale il recupero delle specie in indirizzo potrà essere favorito con l installazione di un recinto (mobile) di ambientamento che può permettere il rilascio di galliformi di allevamento garantendone una adeguata sopravvivenza. Graf. 3- Risultati dei conteggi di fagiano e lepre nella ZRC Castell Anselmo 50,0 ZRC Castell Anselmo 45,0 37,5 35,8 35,5 densità per kmq 25,0 18,0 16,0 28,3 12,5 0 12,5 10,0 9,6 8,3 7,2 7,2 5,9 5,8 3,5 3,6 3,0 2, fagiano lepre 33
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