I NOSTRI DENTI Prevenire per non curare



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Transcript:

I NOSTRI DENTI Prevenire per non curare OPUSCOLO GUIDA PER OPERATORI SANITARI, GENITORI ED INSEGNANTI-EDUCATORI

Rotary Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca 2042 Distretto Italia Con il Patrocinio di: Città di TREVIGLIO Città di Cassano d Adda Comune di Filattiera Comune di Fara Gera D Adda Comune di Pontremoli Comune di Villafranca Lunigiana Comune di Caravaggio Comune di Lurano Comune di Spirano

Dr. Angelo Beghini, nato a Filattiera (Massa Carrara) nel 1947, laureato in Medicina e Chirurgia (Milano), Specialista in Odontoiatria e Protesi dentale con lode (Modena), Master secondo livello in ottimizzazione neuropsicofisica con CRM (Firenze), già Professore a contratto di Ortodonzia presso Università di Palermo, esperto in Posturologia, Kinesiologia applicata, Omeopatia Classica e di Risonanza. Vive e lavora in Cassano d Adda (MI) - Via A. Volta, 27 Tel. 0363 62330 - www.beghiniangelo.it - angelo.beghini@tiscali.it

Ho accolto con piacere l incarico di presentare ai lettori questa nuova opera del dott. Angelo Beghini, al quale mi unisce l amicizia personale di vecchia data, la comune militanza nelle file del Rotary e la condivisione di una visione della professione odontoiatrica fortemente orientata verso la prevenzione. Nel corso del tempo la moderna Odontoiatria si è progressivamente affrancata dai limiti culturali e tecnici che la vedevano relegata in un ambito ristretto e per certi versi marginale rispetto al mondo della Medicina. Molte patologie, fino a ieri considerate ineluttabili, come la carie e le malattie che colpiscono le gengive, possono essere curate efficacemente e, soprattutto prevenute mediante la diagnosi precoce dei sintomi premonitori e l eliminazione dei fattori di rischio. Anche molti difetti, comunemente noti come malocclusioni, possono essere intercettati e curati molto precocemente, in modo da evitare la loro progressione e il loro aggravamento. Molti studi clinici, peraltro, segnalano come le patologie che originano dalla bocca possono causare danni, anche gravi, che possono riguardare l intero organismo. Oggi possiamo affermare che l Odontoiatria è in grado di contribuire in modo determinante alla salute delle persone, nel senso più ampio del termine. Una bocca sana, illuminata da un bel sorriso, è indice di benessere fisico, aumenta dell autostima e facilita la comunicazione sociale. Si tratta di possibilità costose, riservate a ristrette élite economiche? Proprio no! Il costo di un programma di prevenzione ben condotto da un Dentista preparato nel campo, è irrisorio rispetto al costo delle cure che si possono evitare. Il dott. Beghini, non nuovo a iniziative di successo nel campo della prevenzione, per puro spirito di servizio, ippocratico e rotariano al tempo stesso, mette in questo modo a disposizione dei giovani, delle famiglie, degli educatori, o meglio, di noi tutti, il peso della sua esperienza, fondata su solide basi scientifiche, continuamente oggetto di approfondimento e di revisione critica. Il risultato è un volume di gradevole lettura, ricco di preziose informazioni e insegnamenti, dove l impiego di una terminologia semplice, fruibile da tutti, non penalizza affatto la precisione dei contenuti. Bravo Angelo! Grazie anche da parte di tutti i tuoi futuri lettori! Dott. Claudio Lanteri * *Socio Rotary Club Casale Monferrato Distretto 2032 - Presidente 2014 Società Italiana di Ortodonzia

È con immenso piacere e orgoglio che scrivo di Angelo Beghini, socio del Rotary Club Treviglio e della Pianura Bergamasca, amico da oltre vent anni e splendido rotariano che ha abbracciato il motto del servire al disopra di ogni interesse personale da sempre. La sua elevatissima preparazione medica lo ha portato a livelli di vera eccellenza nella professione con specializzazione in odontoiatria, conseguita con lode all Università di Modena. Il Rotary, grazie a persone come Angelo Beghini, ha la possibilità di essere presente sul territorio con iniziative di altissimo significato, iniziative che si rivolgono ai cittadini, di ogni estrazione, per migliorare la cultura dell informazione e della formazione. La professionalità, la capacità e la generosità proprie di Angelo Beghini hanno permesso la pubblicazione di questo preziosissimo libro dedicato ai pediatri, ai genitori e agli insegnati, ma anche ai bambini e agli adolescenti perché una buona cultura della prevenzione può prevenire una cura costosa e dolorosa. Il motto del Presidente Internazionale Kalyan Benarjee per l anno rotariano 2011-12 è Conosci te stesso per abbracciare l umanità In un mondo superficiale ed egoista privo di solidarietà e altruismo, il Rotary si impegna al Servizio : questo libro né è la migliore testimonianza, voluto e scritto con tanto impegno e soprattutto con tanta professionalità da Angelo Beghini che ringrazio sentitamente anche a nome del Distretto 2040 che rappresento. Tra le enfasi dettate dal Presidente Internazionale al primo posto c è la Famiglia. Ed è la famiglia di Angelo Beghini a partire dai genitori, dalla moglie Mariarosa e dai figli Paolo, Chiara e Filippo, che ora è tra le braccia del Signore, che è e sarà sempre il più valido sostegno di Angelo Beghini, persona, concedetemi questa espressione del passato, davvero per bene. Ettore Roche Governatore anno 2011-2012 Distretto 2040 Rotary International 3

L opuscolo I NOSTI DENTI - Prevenire per non curare dell amico rotariano Dr. Angelo Beghini, avvalendosi di un ottimo lavoro di grafica, offre precise indicazioni sanitarie per la prevenzione dentale e senza alcun dubbio costituisce un prezioso documento da diffondere nel nostro territorio. Ad immagini specialistiche e radiologiche di assoluta chiarezza e scientificità si accostano immagini fumettistiche, simpatiche e divertenti, che invoglieranno i ragazzi ma anche pediatri, genitori ed insegnanti, a osservare e scoprire, ma anche solo leggere, importanti consigli medici per la salute dei denti. Un lavoro di ricerca che mette a fuoco, a mio personale parere con ottimi risultati, l esperienza in Odontoiatria e Ortodonzia del Dr. Beghini, maturata in tanti anni di lavoro in ambulatorio e nell insegnamento. Un testo scorrevole, quindi, con numerose immagini che costituisce il service di Alfabetizzazione per la Prevenzione Dentale eseguito dal socio ed amico Angelo a cui va la nostra gratitudine per il lavoro svolto. Sergio Moroni Presidente a.r. 2012-2013 Rotary Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca Rotary Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca 2042 Distretto Italia 4

INDICE Premessa...6 Ringraziamenti...7 Capitolo 1 Ciò che ogni genitore deve sapere...9 Capitolo 2 I denti e le gengive... 20 Capitolo 3 Igiene orale... 28 Capitolo 4 Igiene alimentare... 31 Capitolo 5 Il fluoro... 40 Capitolo 6 Visite periodiche e ortodonzia... 44 Consigli utili per gli adulti... 59 Illustrazioni e foto didattiche... 62

PREMESSA Nel 1978, nasceva a MILANO, la C.P.S, (commissione di prevenzione stomatologica), formata da un gruppo di medici-odontoiatri volontari, di cui mi onoro di aver fatto parte, che con la regia del prof. Carlo Guastamacchia, si era proposta di studiare le cause più comuni della carie e della piorrea. Dopo accurata indagine, erano stati identificati gli AMICI ed i NEMICI dei DENTI e, soprattutto, l età e le figure più significative nell educazione sanitaria e nella PREVENZIONE. L età più ricettiva risultava quella corrispondente alla scuola materna e la figura più autorevole, ancor più dei genitori, pediatra, parenti, risultava l insegnante di questo periodo. FACEMMO UN MANUALE PER LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA MATERNA, che avrebbe dovuto essere donato a tutte in LOMBARDIA, ma dopo il primo slancio iniziale, così purtroppo non fu. Comunque ricordo con nostalgia e con molto piacere i miei incontri con le insegnanti, entusiaste di poter accrescere il loro bagaglio culturale per poterlo donare ai loro bambini, in un periodo così importante per il loro sviluppo neuro-psico-fisico. Nel 1979-80, il geniale presidente del nostro club, Sergio Mulitsch di Palmenberg, con la collaborazione dell Istituto Sieroroterapico SCLAVO di Siena, dava l avvio ad una campagna di vaccinazione ANTI POLIO nelle Filippine, estesa poi ad altri paesi poveri martoriati da questa patologia. Nel 1985 il Rotary International faceva sua questa nobile ed utile iniziativa, proponendosi di vaccinare tutti i bambini del mondo in 20 anni. Oltre due miliardi (2.000.000.000) di bambini sono stati vaccinati nei paesi dove è stato permesso ai volonterosi rotariani di operare: la campagna continua, con la speranza che questa iniziativa sanitaria possa essere completata anche dove per ideologie politico-religiose non si è capito, apprezzato o voluto partecipare alla più grande campagna di prevenzione mondiale sanitaria della storia. Il Rotary International nato a Chicago nel 1905, per nobilissima ispirazione di Paul Harris e pochi amici, per mettere al servizio della povera gente le competenze professionali dei soci volontari, è oggi presente in circa 200 paesi del mondo, con oltre 1.200.000 iscritti, organizzati in club e distretti (parecchi club). Tra i vari servizi internazionali, nazionali e territoriali che il nostro Club onora, non ultimo ACQUA PLUS e NUOVI SPAZI AL SERVIRE, con piacere ho ricevuto l invito per fare qualcosa di molto più modesto, ma non meno importante, in campo sanitario sul nostro territorio. Mi auguro che questo libro-opuscolo possa comunque insegnarvi qualcosa che aiuti a mantenere una buona salute a voi, ai vostri figli, allievi, intercettando sul nascere o meglio, prevenendo situazioni patologiche che se trascurate diventano spesso irreversibili, dolorose, invalidanti, costose 6

RINGRAZIAMENTI Un particolare ringraziamento va al mio Club rotariano di TREVIGLIO E DELLA PIANURA BERGAMASCA al Past Governor Ettore Roche per gli stimoli ed il sostegno nella elaborazione di questo vademecum odontoiatrico che mi auguro sia utile a chi lo visionerà, unitamente al CD realizzato con l amico Umberto Forlini col quale ho realizzato molte opere preventodontiche illustrate a fumetti, dal 1984. Un grazie particolare agli sponsor che hanno reso possibile questa realizzazione unitamente al club, all amico dott. Prof. Claudio Lanteri, incoming presidente della SIDO (soc. ital. di ortodonzia), per la disponibilità ad usare gran parte del materiale fotografico e all EDITORE. Una dedica speciale ai miei genitori, maestri, colleghi, in modo particolare F. Inzani, M. Cagediaco, G. Perscarmona, G. Cozzani, A. Giannelly, F. Poggio, A. Levrini, D. Caradonna, L.F. Andrews, F. Tenti, M. Esposito, S. Rinaldi, E. Anitua, A. e M. Giacomello, M. Pantani... ai miei collaboratori, allievi, pazienti, che da oltre 35 anni mi hanno stimolato e insegnato moltissimo. Una dedica speciale a mia moglie Mariarosa, a Paolo, Chiara e a Filippo, laureando in odontoiatria, col quale avrei tanto desiderato condividere questa iniziativa e tante altre esperienze professionali, culturali, scientifiche ed umane se il PADRE CELESTE non lo avesse così precocemente chiamato nel suo REGNO PERCHÉ LA PREVENZIONE? PERCHÉ DOVETE LEGGERE QUESTO OPUSCOLO? Se la carie, la gengivite e la piorrea sono le malattie più diffuse, significa che la terapia da sola non basta, anche perché è molto costosa e non tutti possono permettersela. Inoltre, il tipo di allattamento, deglutizione, respirazione, masticazione, abitudini igieniche ed alimentari, stress fisici e psichici possono gradualmente modificare non solo la salute orale, ma anche lo sviluppo e crescita del volto e del corpo. Pertanto il mezzo più efficace è l informazione che crea un atteggiamento nuovo, consapevole, coscientizzato (CORTICALIZZATO), da parte dei genitori e degli operatori, scolastici, sanitari e sociali, verso i vari problemi che possono accompagnare il neonato fino al suo pieno sviluppo, per una migliore gestione della sua salute orale e generale. È necessario pertanto preventivare tutte le metodiche atte ad impedire o ad intercettare quei comportamenti che, se trascurati, potrebbero poi sfociare in patologie difficili da trattare. Mi rendo conto come medico chirurgo e specialista in odontoiatria, che il problema non riguarda solo il cavo orale, ma lo sviluppo sano e armonico dell individuo e coinvolge l alimentazione, lo sviluppo, la crescita, la coscienza del proprio corpo, il rapporto con se stessi e con quanti ci relazioniamo: genitori, fratelli, compagni di scuola, insegnanti, pediatri, odontoiatri, 7

psicologi, psichiatri e tutte quelle figure mediche e paramediche che ci aiutano a risolvere problematiche diverse. In questo piccolo vademecum, privilegerò la mia branca, dove opero anche in campo preventodontico dal 1978. I genitori pretendono giustamente che il dentista non si limiti solo a rilevare carie e gengiviti, ma sappia anche fare una previsione di sviluppo e crescita delle strutture dentoalveolari, dell occlusione, del volto, le eventuali correlazioni con la postura e sappia riconoscere per tempo possibili fattori di disturbo che, se trascurati, potrebbero sfociare in situazioni patologiche irreversibili o comunque difficili da trattare qualche anno dopo, senza la chirurgia maxillo-facciale. Pertanto una visita odontoiatrica non può prescindere, nel soggetto in crescita, da una valutazione ortodontica, posturale, respiratoria, masticatoria, deglutitoria ecc. Trovato poi e riconosciuto un problema, occorre la massima collaborazione tra genitori, pediatra, odontoiatra, insegnanti per segnalare, diagnosticare, monitorare, curare secondo il livello di gravità e opportunità, che può andare dall indispensabile, al necessario, al facoltativo, immediati o programmati. Mi auguro che quanto troverete in questo opuscolo, pur con tutti i limiti, vi aiuti a conoscere meglio le problematiche odontoiatriche più importanti, per una miglior salute personale, dei vostri figli e alunni. 8

CAPITOLO 1 CIÒ CHE OGNI GENITORE DEVE SAPERE 1) COSA DEVE FARE UNA FUTURA MAMMA PER LA SALUTE DEL SUO BAMBINO? Una vita sana, con un alimentazione ricca, varia e completa (grassi, proteine, amidi, carboidrati, vitamine, oligoelementi, fibre ), evitare stress psicofisici eccessivi, fumo, alcool, droghe, comunicare al nascituro ogni sensazione positiva possibile in quanto sono un tutt uno, in modo che nasca con un ricco corredo affettivo, non solo biologico. Prevenire le carie o curarle durante la gravidanza: il dolore prolungato stressa più dell anestesia locale e del trapano! (preferibilmente dopo il terzo mese). 2) MEGLIO IL PARTO NORMALE O CESAREO? Meglio quello normale, quando possibile, perché il neonato viene stimolato dalla testa ai piedi nel passaggio del canale del parto e quindi sarà più reattivo ad ogni stimolo, sia fisico che immunitario, molto più precocemente dei nati col parto cesareo. 3) COSA NE PENSA DEL PARTO IN ACQUA O DELLE METODICHE ALTERNATIVE OGGI DI MODA? Servono per aiutare la partoriente a raggiungere uno stato migliore di relax e collaborazione durante il travaglio e quindi ad una minor medicalizzazione ed uso di farmaci. 4) È VERO CHE LA NASCITA È IL MOMENTO PIÙ IMPORTANTE? È certamente il più drammatico perché da un ambiente caldo e liquido si passa ad uno freddo ed aereo, al quale gradualmente ci si dovrà adattare per sopravvivere e sviluppare tutte le capacità di relazione col mondo esterno. Dobbiamo inoltre sapere che noi genitori trasmettiamo al nascituro non solo il corredo genetico biologico, ma anche quello emotivo del nostro clan (parenti). Sarebbe opportuno, prima del concepimento, prepararci facendo un reset di tutte le negatività nostre e dei nostri parenti, perdonare tutti, per far nascere il bambino con la minor trama negativa possibile, ed in più, con l aspettativa di ogni bene. Purtroppo, spesso non sappiamo quando abbiamo concepito i nostri figli o, peggio, a volte pensiamo che era il momento sbagliato: una vita dovrebbe sempre sentirsi voluta e amata, non tollerata 9

5) ALLA NASCITA IL CERVELLO DEL NEONATO È COMPLETO? Contiene tutte le informazioni che, se stimolate, svilupperà nella vita. Sembra che solo una parte (non dimostrato) sia libero di evolvere, il resto è già inscritto nei geni, compresa la predisposizione alle malattie. L ambiente, il condizionamento culturale, religioso, sociopolitico, le esperienze umane e professionali saranno comunque determinanti per la sua personalità futura. La presenza costante della madre nei primi mesi, col suo odore, le carezze, lo sguardo, la voce, oltre al latte, influenzeranno tutto il resto della sua vita nel suo sviluppo neuro-psico-fisico. Le connessioni neuronali saranno sempre in grado di funzionare, se stimolate, anche tramite i neuroni a specchio, altrimenti si atrofizzano per lasciar posto alle parti attive. Questo spiega perché i trapianti si devono fare al più presto, altrimenti il sistema nervoso non li accetta più come se fossero corpi estranei, anche se biologicamente integrati. Secondo Mc Lean il nostro cervello è il risultato dell integrazione di tre stadi evolutivi: il cervello rettiliano o ipotalamico o primitivo, il cervello dei mammiferi o paleocervello o limbico, il neo cervello o neocortex degli umani. 6) QUAL È L ETÀ PIÙ IMPORTANTE PER L APPRENDIMENTO? Nei primissimi anni di vita il bambino ha una capacità portentosa di apprendere tutto ciò che vede e sente: dobbiamo sfruttare bene questo periodo e non pensare che tanto è piccolo e quindi non capisce. La scuola materna ed i genitori, sotto forma di gioco coinvolgente, possono fare moltissimo per lo sviluppo e la crescita non solo fisica, ma anche neuropsicofisica del futuro uomo, perché hanno la fortuna di entrare per primi nel mondo dove poi si sedimenterà per sempre la memoria dell appreso e del vissuto. Gli anziani non ricordano fatti recenti, ma quasi tutto di quando erano piccoli o giovani, perché la sede della memoria nel nostro cervello è come una bottiglia: rimane dentro tutto ciò che mettiamo finché c è spazio, quando è piena fuoriesce subito quasi tutto. 7) LO SVILUPPO E CRESCITA DEL VOLTO SONO PREDISPOSTI GENETICAMENTE? Certamente, però ci sono funzioni essenziali come la respirazione, la deglutizione, la masticazione, il tipo di allattamento, abitudini viziate, traumi cranici, stress durante la gestazione ed il parto e posture anomale possono modificarli e interferire in modo negativo. 10

CAPITOLO 1 Al V mese di vita intrauterina il feto è già in grado di succhiarsi il pollice Deformazioni delle arcate dentarie e delle strutture scheletriche causate dal succhiamento 11

8) COSA C ENTRA L ALLATTAMENTO? C entra moltissimo, sia sul piano generale che orale. L allattamento al seno al di là del rapporto psicoaffettivo unico tra madre e figlio, offre moltissimi vantaggi: è il più economico e il più completo. Il latte materno contiene anticorpi e fattori di protezione per il neonato (meno asma, diabete, celiachia, allergie, tumori infantili, carie, sovrappeso, obesità, più intelligenza), rispetto al latte artificiale. L allattamento al seno favorisce lo sviluppo della mandibola e della muscolatura masticatoria, con un azione di pompa aspirante: quello col biberon stimola solo le labbra e la muscolatura periorale. ALLATTAMENTO NATURALE - prevenzione delle abitudini viziate - armonico sviluppo e crescita della regione oro-facciale Cronenwett L. et al. 1992-Victora C.G. et al. 1993-Righard L., Alade M.O. 1997 ALLATTAMENTO ARTIFICIALE - statisticamente è la più probabile causa di deglutizione atipica Raccomandazioni dell Organizzazione Mondiale della Sanità/UNICEF allattamento materno esclusivo per i primi 6 mesi di vita introduzione graduale dopo i 6 mesi di alimenti complementari proseguimento dell allattamento al seno fino a 2 anni di età e oltre 12

CAPITOLO 1 BABY BOTTLE SYNDROME 9) COME PUÒ INTERFERIRE IL TIPO DI RESPIRAZIONE SULLA BOCCA E SUL VOLTO? Noi siamo un motore ad aria; la giusta respirazione nasale (umidificazione, riscaldamento, filtro dell aria e raffreddamento del cervello) con le labbra chiuse (competenti), tiene la lingua in alto contro il palato (spot palatale), lo modella tridimensionalmente con i movimenti deglutitori, favorisce lo sviluppo del naso e della parte anteriore della mascella, tiene la mandibola sotto controllo in senso antero-posteriore e verticale, fa espandere meglio il torace e il diaframma. La respirazione orale, ovvero dell aria non pretrattata al di là degli svantaggi sopra citati, non stimola la crescita del palato, del naso, ma favorisce quella mandibolare e l allungamento del volto, poiché la lingua appoggia sulla mandibola spingendola in basso e in avanti: il risultato estetico non è certo bello per il gentil sesso. Il palato stretto, oltre al problema della carenza di spazio per i denti permanenti nell arcata superiore, comprime i tubi dell aria del naso (turbinati), rendendo più difficoltosa la respirazione nasale e favorendo ristagno di muco e batteri con riniti, raffreddori frequenti, problematiche fonetiche. 13

10) SI PUÒ FARE QUALCOSA? Sì: primo un controllo dall otorino per escludere ostruzioni delle vie aeree. Secondo portare il bambino dall odontoiatra ortodontista per espandere il palato: migliorerà la respirazione nasale, la fonetica, l allineamento dei denti anteriori. Terzo: fare lavaggi nasali con acqua tiepida salata 2-3 volte al dì: se passa l acqua ancor meglio l aria! Ed in più si fa un azione di toilette e antiristagno. Quarto: eseguire esercizi di respirazione nasale consigliati dall odontoiatra con l aiuto del fisioterapista e\o logopedista. Quinto: controllo osteopatico cranio-sacrale per eliminare eventuali blocchi suturali da stress durante la gravidanza, il parto o dopo. 11) CI SONO VARI TIPI DI DEGLUTIZIONE? Sì: quella infantile e quella adulta. Il neonato per un certo periodo può deglutire e respirare contemporaneamente. Progressivamente, non avendo i denti per deglutire, impara a chiudere la parte anteriore della bocca (sigillo anteriore) con la lingua tra le labbra, creando una pressione che fa aprire il faringe (sigillo posteriore). Quando erompono gli incisivi, gradualmente la lingua si ritira nella bocca e in deglutizione sta contro il palato dietro gli incisivi superiori (SPOT PAL.) Alcune situazioni occlusali disfunzionali però, possono favorire l interposizione della lingua e/o del labbro per creare il sigillo anteriore in deglutizione. A ciò può concorrere l abitudine del ciucco oltre i 30 mesi, del dito o di altri oggetti in bocca, che creano uno spazio aperto (beanza) anteriormente. Ma anche senza queste cause, alcuni continuano a deglutire da adulti, con la lingua tra i denti. Un frenulo corto linguale può alterare la dinamica deglutitoria con coinvolgimento dei muscoli accessori del collo con grave ripercussione sulla postura del cranio e di tutto il corpo. La brevità del frenulo linguale riduce la mobilità della lingua causando malocclusioni e problemi di deglutizione e di fonazione 14

CAPITOLO 1 Un semplice intervento ambulatoriale restituisce alla lingua la sua naturale mobilità 12) QUALI PROBLEMI PUÒ PROVOCARE LA DEGLUTIZIONE ATIPICA? Nei respiratori orali, la lingua è abituata a stare in basso e può, invece che dietro gli incisivi superiori, puntare contro quelli inferiori in deglutizione (2400 volte nelle 24 ore) con una forza di 150-300 grammi nel bambino e 600-1500 nell adulto ad ogni atto, facendo da vero propulsore e far crescere in avanti la mandibola creando morsi inversi (III classi) o peggiorandoli. La lingua tra i denti altera tutta la cinetica deglutitoria modificando il tono dei muscoli orali, periorali e del collo: provate! La lingua è composta da 17 muscoli e coinvolge ben 6 nervi cranici: da tutto ciò deriva la sua influenza sulla postura non solo della mandibola ma anche su tutto il corpo. Esempio di Deglutizione Atipica 15

Correzione spontanea del morso aperto 6 mesi dopo cessazione del succhiamento Giulia anni 5 dopo 6 mesi dopo 1 anno Sofia anni 5 dopo 6 mesi dopo 1 anno 13) SI POSSONO CORREGGERE LA RESPIRAZIONE E LA DEGLUTIZIONE ANOMALE? Per una crescita armonica del volto, oltre che per una giusta funzionalità, con l aiuto dell otorino, dell ortodontista, del fisioterapista, del logopedista e, spesso, dello psicologo, si devono assolutamente correggere. 14) PERCHÉ LA MASTICAZIONE INTERFERISCE SULLA CRESCITA DEL VOLTO? Masticando solo da un lato, quello si svilupperà di più a livello muscolare, osseo e dentale, spostando la mandibola verso il lato non lavorante, creando alterazioni del combaciamento occlusale, asimmetria del volto, della posizione dei condili mandibolari, della lingua e del baricentro del capo, con ripercussioni nelle catene muscolari dal cranio all appoggio plantare (POSTURA). I movimenti mandiblari concorrono alla modellazione di crescita del resto del cranio durante lo sviluppo. 15) LA DENTIZIONE E L OCCLUSIONE INTERFERISCONO CON LA FONETICA? La bocca è una cassa di risonanza: per i fonemi è importante che i denti, la lingua, le labbra, le vie aeree e le parti molli lavorino in sintonia e armonia: se 16

CAPITOLO 1 a qualsiasi livello c è un problema, può farsi risentire sulle varie funzioni come causa, effetto o compensazione adattatoria. La collaborazione con il pediatra, l otorino, il logopedista, l ortodontista, il fisioterapista, lo psicologo è indispensabile in tal caso: la salute e la buona funzionalità orale si ripercuotono sul benessere generale! 16) COM È POSSIBILE CHE L OCCLUSIONE INFLUISCA SULLA COLONNA, FINO ALL APPOGGIO PLANTARE? Gli spostamenti disfunzionali laterali, in avanti o indietro della mandibola rispetto all arcata superiore, con i vari movimenti deglutitori che coinvolgono per circa 2400 volte al dì con la lingua oltre 20 muscoli della faccia, possono alterare il baricentro del capo e quindi variare le tensioni muscolari preposte all azione antigravitaria per permettere al nostro corpo bipodalico di tenersi eretto, coinvolgendo le catene muscolari che vanno dalla testa ai piedi. L influenza dell occlusione sul tono muscolare paravertebrale è stata dimostrata con test elettromiografici, bioenergetici, posturali, kinesiologici: la mandibola direttamente o indirettamente è sempre coinvolta come causa diretta o come compensazione o adattamento a tutti i problemi disfunzionali neuromuscolari. d. c. m. disordini cranio-mandibolari d. c. c. m. disordini cranio-cervicomandibolari d. c. c. m. p. disordini cranio-cervicomandibo-posturali 17

17) MA I PIEDI COSA C ENTRANO? Cambiando il baricentro del corpo, i piedi dapprima lotteranno contro la variazione della distribuzione del carico, ma poi saranno costretti ad adattarsi alla nuova situazione disfunzionale, anche se non voluta, con appoggi asimmetrici. Ciò si può vedere bene dal consumo diverso dei tacchi delle scarpe, dell avampiede o degli archi mediale e laterale, dalle callosità, soprattutto negli adulti non trattati. 18) COS È LA POSTURA? La postura è l insieme di tutti gli elaborati che il nostro corpo crea per vincere la forza di gravità in statica e dinamica, permettendoci di non cadere e tenere il capo ed il tronco eretti. Una buona postura è sinonimo di salute e benessere: dove ci sono asimmetrie, c è sempre patologia. Sono importantissime per il bambino, le fasi di strisciamento (rettile) e gattonamento (quadrupede), prima della stazione eretta, per lo sviluppo armonico e simmetrico neuromotorio e posturale. I principali attori della postura sono gli occhi, il vestibolo dell orecchio, l apparato masticatorio, la lingua, i piedi e la pelle: essi inviano input al sistema nervoso centrale per una risposta automatica integrata (cibernetica), per ogni situazione. 19) NON ESISTONO ALLORA PROBLEMI SETTORIALI? No, ma risposte strategiche globali, frutto dell analisi delle situazioni emotive, fisico-chimiche, energetiche, neuromotorie, posturali, ormonali, immunitarie, funzionali e disfunzionali che coinvolgono tutto il corpo. Le malocclusioni, i colpi di frusta, traumi al bacino, cranio e colonna, cicatrici, stress emotivi e alimentari, sono sempre artefici di cattive posture, da trattare Prevenzione delle alterazioni posturali 18 18

CAPITOLO 1 multidisciplinariamente: dentista, osteopata, ortodontista, pediatra, chirurgo, fisioterapista, gnatologo, posturologo, psicologo. Purtroppo il nostro sistema nervoso centrale non è fatto solo per farci stare bene, ma per sopravvivere in ogni situazione ed agisce sempre in base a ciò che gli dà più soddisfazione e si autoregola di conseguenza, accettando spesso anche situazioni negative disfunzionali con l adattamento se non vengono eliminate le cause. Le patologie croniche sono la forma di compensazione automatica più conveniente per il nostro organismo. 20) COSA SONO LE ABITUDINI VIZIATE? Tutti quei comportamenti che nel tempo possono alterare il normale equilibrio funzionale e la crescita della bocca e dei denti: dito in bocca statico o mobile oltre i tre anni, matite tra i denti, ciuccio oltre 30 mesi, mordersi le unghie (onicofagia), il labbro, posture anomale della testa, della lingua e del corpo, respirazione, deglutizione anomale 21) NELLE PATOLOGIE DELLA COLONNA, DEL BACINO, DELL OCCLU- SIONE, DELL APPOGGIO PLANTARE E DELLA POSTURA IN GENE- RALE, SI SENTE SPESSO PARLARE DI PROBLEMA DISCENDENTE O ASCENDENTE O MISTO: COSA SIGNIFICA? Che un problema a carico dell occlusione, degli occhi, della lingua, del vestibolo dell orecchio, può provocare atteggiamenti neuromuscolari disfunzionali con patologie nei settori della parte inferiore del corpo: colonna bacino, arti inferiori, appoggio plantare e viceversa. 22) COME SI PUÒ FARE UNA DIAGNOSI DIFFERENZIALE? A supporto della medicina tradizionale (esami radiografici, esame locale e generale in statica e dinamica, misurazioni tridimensionali ecc..), ci sono test usati dalla kinesiologia applicata (a.k.), dagli osteopati, chiropratici, posturologi che sono in grado di dare una risposta, spesso con risultati funzionali e di riallineamento simmetrico molto eclatanti. Anche in campo odontoiatrico, grazie alla curiosità, all approccio olistico (globale), al confronto con operatori stranieri di altra estrazione formativa, sono in grado da oltre 30 anni, con colleghi che hanno fatto lo stesso percorso, di eseguire questi test, usati anche in campo sportivo da importanti squadre di calcio di serie A ed in altre discipline. A mio avviso, questo screening andrebbe fatto ogni 2 anni a partire dai 6 anni in età pediatrica e almeno ogni 3 anni da adulti per escludere correlazioni tra occlusione e patologie in altri distretti, soprattutto neuromuscolare e posturale (cefalee, emicranie, cervicalgie, lombalgie, appoggio plantare, tendinite, pubalgie...) 19

CAPITOLO 2 I DENTI, LE GENGIVE E LE LORO PATOLOGIE 1) QUANTI SONO I DENTI DECIDUI (DA LATTE)? Sono 10 per ogni arcata: 4 incisivi, 2 canini, 4 molari. 2) QUANTI I PERMANENTI? Se ci sono tutti, 16 per ogni arcata: 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari 3) L EPOCA DI ERUZIONE È SEMPRE COSTANTE? No, ci possono essere variazioni, come nello sviluppo scheletrico, biologico, psicologico Normalmente i decidui erompono entro 24-30 mesi e quelli permanenti entro 18 anni. Però possono esserci varianti individuali. 0-3 anni dentizione da latte 3-6 anni periodo di transizione 20

CAPITOLO 2 6-8 anni dentizione mista 12-13 anni dentizione definitiva 4) IL NUMERO DEI DENTI È SEMPRE REGOLARE? No, ci possono essere alterazioni di numero e forma e tempi di eruzione. Pertanto bisogna fare visite periodiche per valutare la situazione e cosa fare. Se manca un deciduo non ci sarà mai il permanente sottostante. A volte però pur essendoci il dente deciduo, può mancare quello permanente: nel dubbio a 8-9 anni fare una RX panoramica per vedere se ci sono tutti i permanenti compresi i germi degli ottavi ed eventuali anomalie di eruzione dei canini, degli incisivi laterali e dei premolari. 5) CI SONO DIFFERENZE TRA DENTI DECIDUI E PERMANENTI? I primi hanno una funzione limitata nel tempo (6-12 anni circa). I secondi devono durare tutta la vita. I decidui hanno lo smalto più duro ma molto più sottile, poca dentina e molta polpa; se si cariano il danno è rapido e veloce. Inoltre hanno gli apici delle radici aperte perché devono riassorbirsi per far spazio al permanente sottostante. I permanenti hanno lo smalto più spesso, più scuro, più dentina e meno polpa. 6) QUALI DENTI MANCANO PIÙ FREQUENTEMENTE? Gli incisivi laterali superiori, i quinti, quelli del giudizio (terzi molari). 21

7) DURANTE LA DENTIZIONE DECIDUA, CI POSSONO ESSERE DEI DISTURBI? Sì, possiamo avere salivazione profusa, febbre, disturbi all alito, irrequietezza, insonnia, pianto, eruzioni cutanee, risvegli notturni a intervalli regolari e costanti; spesso però potrebbe trattarsi d altro (otite): interpellare comunque il pediatra. 8) COSA SI PUÒ FARE PER ALLEVIARE QUESTI DISTURBI? Se ci sono zone arrossate, applicare creme lenitive, dare paracetamolo secondo le indicazioni del pediatra. Come i cuccioli, anche il bambino ha bisogno di mordere; accontentiamolo con carote grosse ben pulite, un tozzo di pane duro, badando che non ingerisca nulla: potrebbe soffocare. L ipersalivazione potrebbe disidratarlo: farlo bere molto (bevande non zuccherate). 9) È VERO CHE CERTI ANTIBIOTICI MACCHIANO I DENTI? Le tetracicline si fissano nello smalto e nelle ossa, creando punti discromici e deboli, più cariorecettivi. Ma mentre l osso si rinnova ogni circa 3-4 mesi, nello smalto rimangono tutta la vita. 10) COM È FATTO UN DENTE? Quello che noi vediamo in bocca, sopra le gengive, è la corona; sotto, dentro l osso alveolare c è la radice o le radici. Ci sono denti infatti con 1, 2, 3 o più radici. Il rivestimento della corona è lo smalto, idrossiapatite di calcio, l elemento più duro del corpo umano e animale. Il rivestimento della radice è il cemento, strato molto sottile, che si può usurare e rigenerare se il dente è vitale (movimenti ortodontici). Sotto lo smalto e il cemento c è la dentina, formata da tanti tubuli o tunnel che vanno dal centro della corona e delle radici, alla periferia, verso il cemento e lo smalto: dentro i tubuli ci sono i microprolungamenti della polpa, che è il cuore e il cervello del dente. Essa infatti è formata da un nervo, responsabile della sensibilità, da un arteria e una vena che garantiscono la vitalità del dente. Normalmente la polpa viene definita nervo, per la sua particolare sensibilità: mentre in tutto il corpo ci sono sensori (recettori) per ogni tipo di sensibilità (tatto, pressione, dolore, piacere, caldo, freddo, dolce, amaro etc ), ad ogni stimolo la polpa risponde sempre e solo col dolore. Il dolore infatti è il linguaggio più rapido e più importante per il sistema nervoso centrale, che deve decidere cosa fare per la sopravvivenza della parte da dove è partito il segnale di allarme. Ogni dente è innervato dal trigemino, che innerva mezza faccia: spesso basta un dolore ad un dente per irradiare la nevralgia ad un emifaccia. A volte chi ha problemi ad un dente non riesce ad individuare qual è quello interessato, perché il 22

CAPITOLO 2 dolore coinvolge la guancia sia dell arcata superiore che inferiore e l orecchio. In questo caso bisogna andare dal dentista che, con una visita accurata ed una radiografia, se necessaria, identificherà il dente responsabile. 11) CHE FUNZIONE HA LA GENGIVA? La gengiva, come la pelle e lo smalto, è un tessuto epiteliale (di rivestimento). In bocca le mucose epiteliali sono di due tipi: mucosa molle, che lascia intravedere vasellini sanguigni e la gengiva vera e propria, dura, che come un manicotto, avvolge i denti e parte del palato. La gengiva aderente si lega al dente nella zona che delimita la fine dello smalto e l inizio del cemento radicolare formando l attacco epiteliale. Questo attacco è molto importante perché fissa i tessuti di sostegno superficiali al dente, ma soprattutto è una barriera per tutelare quelli più profondi, che legano le radici all osso alveolare. Questi tessuti più profondi sono connettivi (tengono unito) e sono formati da fibre circolari e ad X, attorno alle radici, che oltre a connettere il dente all osso ne ammortizzano i movimenti. Se non ci fossero le fibre connettivali (dette anche paradontali, o paradentali o dentoalveolari), la punta della radice potrebbe usurarsi o sfondare l osso alveolare. Se la barriera dell attacco epiteliale (smalto-gengiva) è superata dai batteri, vengono invase le fibre paradentali sottostanti (paradentite), che col tempo può evolvere in paradentosi (piorrea) se non si interviene. Allora il dente comincerà a vacillare, si creeranno tasche paradentali e ossee sempre più profonde, finché il dente uscirà da solo dall alveolo (stadio terminale della piorrea). Il complesso gengivale superficiale, connettivale profondo, il cemento, l attacco epiteliale e l osso alveolare viene denominato sistema paradontale o parodonto. 23

12) SI PUÒ EVITARE LA PIORREA? Dalle ultime ricerche sembra esserci una predisposizione genetica (come in tutte le malattie). Il primo stadio è la gengivite: se le gengive sono mantenute pulite e sane, non ci sarà la paradentite né la paradentosi. Per guarire dalla gengivite basta un accurata igiene orale (stadio reversibile). La paradentite si deve far curare dal dentista prima possibile: più si aspetta e più profonde diventano le tasche, impossibili da raggiungere con lo spazzolino: i batteri possono comodamente distruggere le fibre paradentali, indisturbati. 13) PERCHÉ I DENTI SI ALLUNGANO CON LA PARADENTOSI? Non sono i denti che si allungano, ma l osso, le gengive soprastanti e le fibre paradontali che sono stati distrutti dall infezione che si sono progressivamente ritirati. 14) SE LO SMALTO È L ELEMENTO PIÙ DURO DEL CORPO, PERCHÉ SI CARIA? Perché ha tre punti deboli: cresce solo fino a 12/13 anni se leso seriamente, non ha la capacità di guarire, di rigenerarsi, perché formato da cellule senza nucleo. Non ha recettori che segnalino l inizio di una lesione, per cui non scatta nessun allarme e nessuna difesa. 15) COS È LA CARIE? È un infezione, come la gengivite e la piorrea, la polmonite, l otite ecc. I batteri della placca attaccano lo smalto e il cemento e trovato un punto di minor resistenza, oltrepassano queste barriere ed entrano nella dentina. La dentina, contrariamente allo smalto, è molto sensibile e dolente agli sbalzi termici, a contatto con sostanze dolci, acide ecc. In questo stadio normalmente basta otturare la lesione cariosa per arrestare il processo: se non si interviene, i batteri avanzano verso la polpa, invadendola e distruggendola. In questa fase, molto dolorosa, solo il dentista può intervenire togliendo la polpa malata, ripulendo, disinfettando e chiudendo i canali e la camera pulpare. 16) E SE NON SI INTERVIENE? L infezione oltrepassa il foro apicale e arriva all osso alveolare che si difende con una reazione granulomatosa (granuloma) per circoscrivere il danno. Tale situazione può creare un campo perturbato a livello energetico, immunitario con ripercussioni molto negative in vari distretti del nostro corpo, anche se apparentemente silenti (ossa, intestino, cuore, reni, apparato uro-genitale...). 24

CAPITOLO 2 17) ALLORA IL DENTE VA TOLTO? Normalmente basta una buona terapia canalare per recuperare il dente che poi andrà ricostruito e protesizzato. 18) PERCHÉ SI DEVE RICOPRIRE IL DENTE DEVITALIZZATO? Perché è più debole, senza sensori che modulino le forze e, come un legno secco, è facile che si fratturi. 19) COSA PROVOCA LA CARIE, LA GENGIVITE E LA PIORREA? La placca batterica dentale, abitudini alimentari scorrette, insufficente igiene orale, scarse o assenti visite periodiche, affollamenti dentali, malattie e farmaci (diabete, pillola anticoncezionale, tetracicline...). 20) COS È LA PLACCA BATTERICA? L insieme dei residui alimentari e dei batteri, funghi, virus, che si depositano tra denti e gengive e sui denti, gengive, lingua. All inizio la placca batterica è molle e facilmente rimovibile da denti e gengive, dopo giorni si trasforma in tartaro, molto duro. A questo punto non bastano più lo spazzolino, il filo interdentale, lo scovolino, ma occorre farsi fare la detartrasi dal dentista o dall igienista. 21) NELLA BOCCA CI SONO TANTI TIPI DI BATTERI? Sì, ci possono essere tutti i tipi di batteri, virus, funghi: nessun ambiente è così inquinato come la bocca che può contenere circa 600 tipi di microrganismi. Nel colostro (primo latte), ne sono stati isolati molte centinaia. 25

22) COME MAI? Perché in bocca con i cibi, l acqua, l aria, le mani, possiamo venire a contatto con tutto; parlando o baciando, veniamo a contatto anche con i batteri, virus e funghi degli altri. 23) COME CI SI PUÒ DIFENDERE? Madre natura ha previsto la saliva, che ha potere batteriostatico contro molti microrganismi; la gengiva pure produce il liquido crevicolare che ha la stessa funzione della lacrima per l occhio; abbiamo lo stomaco che con l acido cloridrico ne uccide e neutralizza molti; gli anticorpi, i linfociti, i macrofogi, i microfagi, i leucociti: possediamo un esercito di difesa mobile e fissa molto efficiente. 24) MA ALLORA PERCHÉ CI AMMALIAMO? Dipende dalla forza degli aggressori, dal tempo di esposizione, dal nostro stato di salute e di forza, dalla risposta dell organismo: il più forte vince. 25) QUALI BATTERI RIESCONO AD ATTACCARE E ROMPERE LO SMALTO? Ce ne sono molti che formano la placca dentale e arrivano al dente e alla gengiva, provocando la carie e la gengivite. I più noti e studiati sono lo streptococco mutans, streptococco sobrinus, lattobacilli, actinomiceti, spirilli, spirocheti. In ambiente acido, lo smalto viene corroso e decalcificato: l effetto è proporzionato alla durata dell esposizione. Lo streptococco mutans, usando come substrato il saccarosio, provoca un abbassamento del ph a circa 4, 5 innescando un processo di decalcificazione. Subito dopo i lattobacilli abbassano ulteriormente il ph a 3, 5 e così lo smalto viene ulteriormente danneggiato. 26) PERCHÉ IL PH ACIDO È COSÌ DANNOSO? Perché sotto il valore di 5,5 rende aggredibile e solubile lo smalto. Provate a mettere un osso nell acido: lo disintegra! 27) COME POSSONO ESSERI COSÌ PICCOLI AD ESSERE COSÌ DANNOSI? Sono milioni si riproducono molto rapidamente e se ben alimentati dagli zuccheri, diventano aggressivi con la produzione di acido; ogni volta che beviamo o mangiamo qualcosa di dolce, li rendiamo più forti e aggressivi e creiamo un attacco acido: proviamo a pensare quante volte al giorno attentiamo alla salute dei nostri denti! In media 5 volte al dì, cioè 150 volte al mese, 1800 volte all anno! Come ignorare i danni prevedibili e predicibili se non si corre ai ripari? 26

CAPITOLO 2 28) MA PERCHÉ ATTACCANO PROPRIO LO SMALTO? Perché essendo l elemento più duro, che non si rimargina e non guarisce come gli altri tessuti (altrimenti rimarrebbero intrappolati dentro e sarebbe un suicidio), è il posto ideale per farsi un rifugio al riparo della saliva, del cibo, della lingua, dello spazzolino, ecc. Anche noi costruiremmo la casa nella roccia e non nella sabbia! 29) COSA FAVORISCE LA PRODUZIONE DI ACIDO? Gli zuccheri e le sostanze dolci, che sono il pascolo migliore per i batteri (i diabetici sono più soggetti alle infezioni), specialmente quelle che rimangono tanti minuti in bocca perché appiccicose: miele, caramelle, cioccolato, marmellata, ecc. Dannose sono la ripetitività e la permanenza in bocca più della quantità! 30) ANCHE PER LA GENGIVITE VALE LO STESSO MECCANISMO IRRITATIVO? Sì, perché carie e gengiviti sono infezioni. 31) ESISTONO VACCINI CONTRO LA CARIE? Attualmente no, perché l etiopatogenesi (causa), è multifattoriale: genetica, alimentare, igienica, ecc 32) POSSIAMO FARE QUALCOSA CONTRO LA PLACCA BATTERICA DENTALE? Certamente! Se abbiamo nemici possiamo avere anche alleati ed amici: i 5 pilastri della prevenzione, che sono l igiene orale, il fluoro, l igiene alimentare, le visite periodiche, l ortodonzia, coadiuvati da sciacqui con collutorio a base di clorexidina, efficace contro i batteri, acqua tiepida salata, acqua ossigenata 10-12 vol. mista ad acqua naturale, prodotti omeopatici o di medicina naturale, probiotici e bioprotici. 33) PERCHÉ È COSì DOLOROSO IL MAL DI DENTI? Perchè sono innervati al TRIGEMINO che è il più esteso e sensibile dei 12 nervi cranici con i quali è correlato. Esso innerva tutti i denti, la lingua, le ATM e tutto il volto: il dolore di un dente si può irradiare all orecchio, all emifaccia omolaterale, come se toccando un tasto del pianoforte, non suonasse solo quella nota ma tutta la tastiera. Il trigemino è il regista di tutta la sensibilità dolorosa del nostro cervello! 27

CAPITOLO 3 IGIENE ORALE Obiettivo dell igiene orale è la rimozione e l eliminazione della placca batterica dentale con ogni mezzo adeguato. 1) COME SI PUÒ ATTUARE UNA CORRETTA IGIENE ORALE? Gli strumenti necessari sono lo spazzolino, il filo interdentale, gli idropulsori. Nei portatori di apparecchi ortodontici fissi e negli adulti, è indispensabile lo scovolino interdentale specialmente se portatori di protesi fisse e recessioni gengivali. 2) MEGLIO LE SETOLE NATURALI O ARTIFICIALI? Quelle artificiali perché sono a tutto spessore, meglio se con le punte arrotondate. Le setole animali sono vuote perché contengono il canale midollare che è un ottimo ricettacolo per i microrganismi. 3) MEGLIO LE SETOLE MOLLI O DURE? Consiglio quelle medie in generale; quelle molli in presenza di gengiviti, trattamenti ortodontici fissi, interventi paradontali; quelle dure alla lunga possono abradere lo smalto, soprattutto al colletto ed irritare le gengive. 4) QUAL È LA FORMA MIGLIORE DELLO SPAZZOLINO? Quello che si impugna e si usa meglio. Per i bambini 5 mm di larghezza per 25 mm di lunghezza. Importante è come si usa: bisogna prima rimuovere e poi spazzolar via la placca. Pertanto bisogna spazzolare dolcemente in tutti i sensi, orario, antiorario, orizzontale, verticale, soprattutto tra dente e gengiva, specialmente se ci sono attacchi ortodontici, energicamente invece sulle superfici masticanti.purtroppo, messaggi incompleti e incompetenti hanno fatto pensare che bastasse spazzolare dal rosso al bianco: il vero tallone d Achille sono le superfici di contatto tra i denti e la gengiva, nel cui solco, in modo prevalente negli adulti, si annida comodamente la placca. 5) ANCHE SE LE GENGIVE SANGUINANO E FANNO MALE? Certo, perché significa che sono infiammate, cioè infette, cioè sporche: se non si porta via la placca, si rischia una gengivite cronica, che può causare una parodontite, cioè approfondimento dell infezione fino alle fibre connettivali sottostanti che legano le radici all osso. Quando le gengive non sanguinano più, allora abbiamo imparato a lavarci bene la bocca! 6) CI SONO MEZZI PER RILEVARE LA PLACCA? Sì, con i rivelatori di placca (pastiglie o gocce): si colorano i denti e le gengive dove dobbiamo agire con lo spazzolino e con gli altri presidi igienici. Anche 28

CAPITOLO 3 prelievi della saliva con esame della flora batterica possono indirizzare ad un trattamento mirato. 7) CI SONO ALTRI MEZZI PER COMBATTERLA? Sì Alcuni mezzi chimici come il fluoro e la clorexidina si sono rivelati molto efficaci, sotto forma di sciacqui, vernici, sigillanti, per inibirne o ritardare gli effetti. Molto efficace anche la colonizzazione con ceppi probiotici tipizzati come lo STREPTOCOCCO SALIVARIUS K12 e M18. 8) MEGLIO LO SPAZZOLLINO ELETTRICO O MANUALE? Lo spazzolino non è intelligente: chi lo usa deve agire sui denti e sulle gengive, in tutti sensi, per rimuovere la placca: il bambino diventa autosufficiente per l igiene verso gli 8 anni: prima bisogna controllarlo e aiutarlo, soprattutto la sera (di notte la minor salivazione garantisce l azione indisturbata dei batteri!) Dalle ultime ricerche sembra più efficace lo spazzolino elettrico se ben guidato, per un azione più omogenea e regolare. 9) QUALE TIPO DI FILO INTERDENTALE CONSIGLIA? Ci sono fili cerati, parzialmente cerati, non cerati. Per i bambini meglio quello non cerato che si sfrangia bene e passa facilmente tra dente e dente: usarlo senza tagliare le gengive con movimenti in su e in giù. 29

10) OGNI QUANTO SI DEVONO LAVARE I DENTI? Sempre dopo ogni pasto (come le posate); almeno al mattino dopo la colazione e la sera prima di coricarsi, dopo cena, senza mettere più nulla in bocca dopo. Se non abbiamo a portata di mano lo spazzolino, sciacquiamo almeno 2-3 volte la bocca energicamente. 11) È DANNOSO LO STUZZICADENTI? Tutt altro: serve per rimuovere residui alimentari; va usato dolcemente: l unico inconveniente è per il bon ton! 12) BASTA L IDROPULSORE PER L IGIENE ORALE? No. Prima bisogna rimuovere e spazzolar via la placca con spazzolino, filo interdentale, scovolino, dentifricio fluorato e poi doccia finale con l idropulsore. Altrimenti è come andare sotto un getto d acqua senza essersi insaponati e sfregati sul corpo: ci si bagna ma non ci si lava. 13) QUAL È IL DENTIFRICIO MIGLIORE? Quello gelatinoso, con fluoro, senza sostanze corrosive o abrasive che garantiscano effetti sbiancanti (polveri di pomice o carbonati). 14) COS È IL TARTARO? Se la placca rimane qualche giorno o settimana indisturbata sul dente, da molle diventa dura e si attacca tenacemente allo smalto e al cemento radicolare, scollando la gengiva dal dente e favorendo l entrata dei batteri negli strati sottostanti, (TASCA) accelerando le paradentiti che sfociano in piorrea se non trattate. Allora nulla potrà fare lo spazzolino, ma si dovrà intervenire chirurgicamente (lembo) se la tasca gengivale supera una certa profondità (3-4 millimetri) ospitando microorganismi che possono diffondersi in tutto il corpo, che si comportano come un vero focolaio tossinfettivo. 15) COSA FARE ALLORA? Solo il dentista o l igienista, con ultrasuoni o strumenti particolari potranno toglierlo con la detartrasi e levigatura a cielo coperto o aperto (lembo). 16) SI PUÒ PREVENIRE IL TARTARO? Non sempre: oltre l inadeguata igiene orale, il PH salivare e altre situazioni particolari possono favorirne la formazione e il deposito: affollamenti gravi, rotazioni, corone protesiche debordanti sottogengiva, che rendono problematiche o impossibili le normali procedure igieniche. 30

CAPITOLO 4 IGIENE ALIMENTARE Fino alla seconda guerra mondiale, le popolazioni dell interno dell Africa e gli Esquimesi non conoscevano la carie. Con la diffusione di cibi e bevande dolcificate, anche da loro si è diffusa. Oggi assistiamo all aumento di malattie metaboliche, diabete, cardiopatie, ipertensione, legate ad un alimentazione errata e ipercalorica. L alimentazione quindi ha un ruolo importante in molte patologie e soprattutto nella carie durante l infanzia e nella predisposizione all obesità. La saliva in genere è vicina ad un ph neutro (7); se mangiamo cose dolci, alcuni microbi della placca (streptococco mutans, lattobacilli, actinomiceti), fanno abbassare il ph verso l acidità: al di sotto di 5.5, lo smalto viene aggredito e decalcificato. Non è importante la quantità di zuccheri, ma la frequenza con cui i batteri della placca vengono a contatto con loro. Se noi ne ipotizziamo almeno 5 tra cibi e bevande dolci al giorno, avremo 150 attacchi acidi al mese, 1800 in un anno! Come stupirsi poi se i denti si cariano? L imperativo categorico allora è: IMPARIAMO ad alimentare i nostri bambini e noi, in modo più sicuro per la salute nostra e dei nostri denti. 1) COME DOBBIAMO ALIMENTARCI? Dobbiamo sapere che non esistono cibi completi per la nutrizione e che quindi bisogna saper scegliere ogni giorno quelli che contengono le componenti essenziali per la nostra crescita e fabbisogno funzionale. 2) QUALI SONO QUESTE COMPONENTI? Gli zuccheri (carboidrati o glucidi), i grassi o lipidi, le proteine o protidi, le vitamine, i minerali e l acqua. 3) DOVE SI TROVANO LE PROTEINE? In alimenti sia animali che vegetali: carne, pesce, formaggi, uova, legumi. Esse sono indispensabili e il loro fabbisogno giornaliero è di circa 0,8 grammi per ogni kg di peso corporeo ideale. I costituenti delle proteine sono gli aminoacidi e alcuni di essi sono definiti essenziali perché non sintetizzati dal nostro organismo ma presenti solo in alcuni alimenti (proteine animali più ricche di quelle vegetali). 31

4) DOVE SI TROVANO I CARBOIDRATI? In forma semplice nello zucchero di canna o barbabietola (saccarosio), nella frutta (fruttosio), nel latte (lattosio). In forma più complessa, nell amido, nei cereali, nella pasta, pane, riso, patate ecc 5) CHE DIFFERENZA C È A LIVELLO NUTRIZIONALE TRA GLI ZUCCHERI E GLI AMIDI? Gli zuccheri sono assorbiti molto velocemente e producono energia rapidamente. Gli amidi prima di essere assimilati devono essere scissi in molecole più semplici ed hanno un effetto energetico più duraturo. 6) DOVE TROVIAMO I GRASSI O LIPIDI? Sia nel mondo animale, detti saturi (privi di doppio legame), che nei vegetali e nei pesci, detti mono o poliinsaturi (uno o più doppi legami). La carne, il latte, il burro, le uova, i formaggi contengono grassi saturi. I prodotti ittici e gli olii di oliva e di semi sono ricchi di grassi insaturi, indispensabili perché contenenti l acido linoleico e arachidonico, che il nostro organismo non produce. Il nostro cervello ha bisogno dei lipidi: l intelligenza umana dipende anche dagli acidi grassi omega3 e omega6. 7) CHE COSA SONO LE VITAMINE? Sono componenti indispensabili per il nostro organismo, sia a livello strutturale che metabolico. Sono classificate con le lettere dell alfabeto: A, B, C, D, E. Si trovano nella frutta e nei vegetali e in piccola parte anche negli alimenti di origine animale. Le verdure, la frutta, soprattutto gli agrumi, sono ricchi di vitamina C. La vitamina E la troviamo in alcuni cereali, nella frutta e negli altri vegetali. Le vitamine del complesso B negli alimenti di origine animale e vegetale. 8) A COSA SERVONO I MINERALI? Come le vitamine, hanno grande importanza per la struttura e funzionalità del nostro organismo. Ad esempio, il ferro è indispensabile per i globuli rossi; il calcio per le ossa e la regolazione dell equilibrio acido-basico; lo zinco regola molte reazioni chimiche; il magnesio, il potassio, il cloro, il cromo, il molibdeno, il selenio, il rame e altri oligoelementi sono indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo, ma solo nelle giuste quantità e proporzioni. 32

CAPITOLO 4 9) DOVE LI TROVIAMO? Un po ovunque, compresa l aria e l acqua, oltre ai cibi. Il ferro nella carne, pesci, uova, verdure, legumi, verdure a foglie verdi, frutta secca. Il calcio nel latte, formaggio, yogurt, ricotta. Il magnesio nei cereali integrali, legumi, verdure a foglie verdi, frutta secca. Il cromo nei cereali integrali, verdure, formaggi, carne. Lo zinco nei cereali integrali, uova, carne, pesce, latte, legumi. 10) QUANTA ACQUA DOBBIAMO BERE? Il nostro corpo è stato per nove mesi in acqua ed il neonato è formato da essa per oltre il 90%. Col tempo e la crescita diminuisce fino al 70% circa: la vecchiaia è anche un problema di disidratazione. Con l età diminuisce la percentuale di acqua contenuta nel nostro corpo, che però rimane l elemento più importante per la comunicazione e lo scambio tra i vari sistemi, organi, cellule, tessuti, per la funzione renale, circolatoria ematica e linfatica, pressoria, disintossicante, drenante ecc : possiamo sopravvivere per giorni senza mangiare ma non senza bere! (per l assenza d aria, bastano pochi minuti per morire). Tanta acqua è contenuta nei cibi, però ne eliminiamo molta con la respirazione, la sudorazione, le urine, le feci. Nei casi di dissenteria, vomito, sudorazione profusa, febbre, bisogna reintegrarla! Un adulto dovrebbe bere almeno 2 litri d acqua al giorno, oltre a quella degli alimenti (il latte va escluso dal conteggio perché alimento). Le donne dovrebbero berne almeno 3 litri fino alla menopausa: purtroppo loro bevono troppo poco, gli uomini tanto ma nel modo sbagliato! Tre le conseguenze vi sono, stitichezza, rughe, invecchiamento precoce e accumulo di sostanze tossiche. Fate svolgere una ricerca ai ragazzi sui minerali e sulle vitamine utili e necessari per il buon funzionamento del nostro corpo! 33

11) L ACQUA INGRASSA? No. L acqua viene assorbita dal sale negli spazi extracellulari: chi mangia salato trattiene tanta acqua e ciò determina l aumento di peso dopo cene e pranzi salati. Il processo di ingrassamento è lento: 50-100 grammi al giorno. Pertanto dobbiamo bere, anche senza lo stimolo della sete e dare sapore ai cibi con spezie, limone, peperoncino rosso, piuttosto che col sale. Bevendo poco, priviamo il nostro corpo del mezzo più naturale ed efficace per disintossicarci e purificarci da ogni sostanza nociva accumulata. 12) IL NOSTRO CORPO ACCUMULA LE PROTEINE? No, bisogna mangiarle. 13) I CARBOIDRATI? Sì, un pò, sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli. 14) I GRASSI? Sì, sotto forma di trigliceridi nel tessuto adiposo. Abbiamo due tipi di grassi: uno di deposito e uno circolante (combustibile per attività motoria, cuore). 15) COME SI PUÒ CALCOLARE QUANTO CI SERVE PER VIVERE? Il nostro corpo ha bisogno, come un auto, di una certa quantità di benzina per percorrere una certa quantità di kilometri al giorno: attività nervosa, muscolare, funzionalità dei vari organi e apparati, mantenimento della postura, della temperatura Se viene a mancare il carburante che produce l energia sufficiente per il funzionamento del nostro corpo, l organismo dapprima si rivolge alle riserve (glicogeno, grassi di deposito) e poi, se non è alimentato, si ferma. Al contrario, se è ipernutrito, accumula sotto forma di grasso il surplus di energia (obesità).il fabbisogno energetico giornaliero varia secondo l età, il tipo di lavoro, il sesso, la statura o struttura corporea, i fattori genetici, neuroendocrini, l attività fisica, la temperatura, ecc In media il rapporto ideale giornaliero di consumo energetico è di 24-25 calorie per kg di peso corporeo (1500 per le donne, 1700 per gli uomini). Tale valore aumenta se si praticano attività faticose (atleti, muratori, boscaioli ). 16) QUAL È IL RAPPORTO IDEALE TRA GLUCIDI, PROTIDI E GRASSI? Il 55-60% glucidi, il 25-30% grassi, il 15-20% proteine. 34

CAPITOLO 4 17) CHE COS È UNA CALORIA? Per convenzione si è attribuito un potere energetico espresso in calorie, valutato per ogni grammo di sostanza.un grammo di proteine fornisce 4 calorie; uno di glucidi 4 calorie, uno di grasso 9 calorie. Le vitamine e i minerali e l acqua non hanno potere energetico. 18) PERCHÉ IL NOSTRO ORGANISMO ACCUMULA IN PREFERENZA GRASSI? Perché è previdente: trattiene quello che gli garantisce la resa migliore! Non dimentichiamo poi che può trasformarli all occorrenza in glucidi e proteine. 19) CI SONO SOSTANZE UTILI PER LA NOSTRA ALIMENTAZIONE? Sì, le fibre vegetali, per l attività intestinale e contro i tumori del tubo digerente. Pur essendo della famiglia dei glucidi non hanno valore calorico; non sono digerite nè assimilate: la cellulosa, le pectine, le mucillagini, alcune gomme durante il transito intestinale riducono la velocità di assorbimento degli zuccheri e dei grassi e favoriscono l aumento della massa fecale e la peristalsi. 20) COSA NON DEVONO MANGIARE E BERE I RAGAZZI PER LA SALUTE DEI DENTI? Cibi e bevande dolci, appiccicosi, dolcificati e gasati: sono un ottimo pascolo per i batteri della placca. Letale non è la quantità di dolci, ma la frequenza e la concentrazione degli stessi. Il miele, le caramelle gommose e appiccicose, i dolci in generale non vanno mai presi durante il giorno ma se proprio non se ne può far a meno, meglio alla fine o durante i pasti principali, perché subito dopo si devono lavare i denti e le gengive. Se capita di mangiare un dolcino lontano da casa, è opportuno sciacquare ripetutamente la bocca. 21) MA LE MERENDINE PRECONFEZIONATE SONO COSÌ COMODE! Sì, però anche cariogene. 22) QUALI SONO LE ALTERNATIVE? Privilegiare i cereali e i cibi non raffinati, i grassi insaturi. Mangiare più frutta e verdura, meglio se crude, perché le vitamine oltre una certa temperatura si denaturano. 35

23) ANCHE I GRASSI E LE PROTEINE FAVORISCONO LA CARIE? No, anzi sono cariostatici. A mio avviso i grassi sono troppo demonizzati: senza di loro non avremmo gli ormoni sessuali, i corticosteroidi (cortisone...), il carburante per i muscoli ed il cuore. In ogni situazione, deve prevalere il buon senso ed il buon gusto! 24) OLTRE GLI ZUCCHERI CI SONO ALTRI PERICOLI? Sì, alcune sostanze acide sono contenute nella frutta, nello yogurt, nelle bevande light: non bisogna abusarne, anche se piacevoli. Alcuni succhi di frutta possono contenere alte quantità di zuccheri (fruttosio) e quindi possono abbassare il PH salivare. 25) C È DIFFERENZA TRA I SUCCHI DI FRUTTA NATURALI E QUELLI DOLCIFICATI? Per la cariogeneticità no. 26) CHE FARE ALLORA? Consiglio di berli durante i pasti. 27) I CORNFLAKES SONO CARIOGENI? Sì, perché oltre ad essere ad alto contenuto di saccarosio (10%), sono molto viscosi e si appiccicano facilmente, prolungando l azione acidificante in bocca. 28) TUTTE LE BEVANDE CONFEZIONATE SONO CARIOGENE? Quasi tutte: thè freddo, coca cola, bibite gasate, succhi di frutta, ecc. 29) PERCHÉ ANCHE LE SOSTANZE LIGHT (leggere) SONO CARIOGENE? Perché hanno un componente acido. 30) CI SONO SOSTANZE CHE CONTENGONO ZUCCHERI NON DICHIARATI? Sì, lo zucchero è utilizzato come conservante non solo nelle marmellate, ma anche in certe conserve. 31) NEI LATTANTI BISOGNA UTILIZZARE PRECAUZIONI? Sì, perché le tisane e i succhi zuccherati, soprattutto se con miele, sono molto cariogeni e possono creare l assuefazione ai dolci (baby bottle syndrome). 36

CAPITOLO 4 32) PERCHÉ LA MASTICAZIONE E LA SALIVAZIONE SONO IMPORTANTI? Per lo sviluppo di tutto l apparato stomatognatico, per indurre la produzione di enzimi digestivi, per lubrificare, proteggere, detergere le mucose orali e lo smalto, per diluire le sostanze tossiche e nocive provocate dai batteri della placca, per abbassare l eventuale ph acido, ecc 33) QUANTA SALIVA PRODUCIAMO AL GIORNO? Oltre 1 litro (adulto); anche di notte (un decimo rispetto al giorno). La riduzione salivare notturna impedisce la protezione adeguata e quindi, non bisogna assolutamente dare dolci, liquidi o solidi, prima di andare a letto ma bisogna comunque pulire accuratamente i denti: durante il sonno la bocca è più indifesa! 34) COME POSSIAMO SAPERE SE UN PRODOTTO NON È CARIOGENO? Leggere la composizione: deve escludere zuccheri e acidi. Purtroppo spesso non compaiono prodotti tossici se rientrano nei limiti prescritti dalle norme nazionali ed internazionali. 35) CI SONO FARMACI CARIOGENI? Alcuni sciroppi per la tosse e alcuni gel dolcificati usati nelle prime fasi di eruzione dentale possono ledere lo smalto ancora molto vulnerabile perché non completamente mineralizzato. 36) ESISTONO SURROGATI DELLO ZUCCHERO? Sì, ce ne sono di naturali e artificiali o sintetici. Quelli naturali, clinicamente modificati in modo da impedire la fermentazione e l acidificazione da parte dei batteri, sono parecchi. I più conosciuti e usati sono lo xilitolo, il sorbitolo, il mannitolo, la maltite, la licasina. Non bisogna però esagerare con l assunzione; potrebbero creare dissenterie. Tra i dolcificanti sintetici ricordiamo la saccarina, l aspartame, il ciclamato, l acesulfame k. 37) CHE DIFFERENZA DI POTERE DOLCIFICANTE ESISTE TRA QUELLI NATURALI E SINTETICI? Quelli naturali hanno un potere dolcificante da 40 a 90 volte superiore al saccarosio; quelli sintetici da 3.000 a 50.000 volte. Per entrambi non bisogna eccedere nei valori consigliati, perché potrebbero, come ogni prodotto, diventare molto tossici. 37

38) CHE DIFFERENZA C È TRA GLI ALIMENTI RAFFINATI E NON? Il nostro organismo deve poter elaborare, digerire e scegliere i prodotti di cui ha bisogno ed eliminare tutto ciò che non gli serve. I prodotti ricchi di fibre (riso, grano, farina, legumi, zucchero non raffinati, ecc ) con l aumento di volume del contenuto intestinale favoriscono la peristalsi e quindi il transito fecale, consentendo un minor assorbimento di grassi e zuccheri superflui, una minore fermentazione, un migliore ambiente per i batteri saprofiti (utili e non dannosi), una migliore salute generale. Nell intestino infatti arriva tutto ciò che proviene dall esterno: oltre a digerire, analizza e sceglie (come un secondo cervello!). Se noi gli diamo cibi e sostanze già pretrattate e raffinate, lui deve assimilare tutto o quasi, senza possibilità di eliminare il superfluo o il dannoso, favorendo anche il sovrappeso, processi di fermentazione, intolleranze, allergie 39) È COSÌ IMPORTANTE L INTESTINO? Sì, perché oltre alle funzioni di assimilazione dei cibi, di ciò, contiene la maggioranza delle cellule deputate al sistema immunitario: moltissime intolleranze e/o allergie nascono nell intestino perché viene a contatto con tutto quello che mangiamo e beviamo e lì si decide cosa assobire, eliminare o combattere. 40) È PIÙ IMPORTANTE L INTESTINO, IL FEGATO O IL PANCREAS PER LA DIGESTIONE E L ASSIMILAZIONE DEI CIBI? Sono tutti importanti e complementari. Agiscono con un gioco di squadra e in catena: basta un anello debole per romperla e creare disturbi anche se gli altri sono forti. 41) ESEMPIO? Se lo stomaco non produce acido cloridrico, non vengono trasformate le proteine in aminoacidi; se la bile del fegato non è buona, non vengono assimilati bene i grassi; se il pancreas non produce amilasi, non vengono digeriti e assimilati gli amidi; se l intestino tenue ed il colon non funzionano bene, possono esserci processi di ristagno, putrefazione, assorbimento di sostanze tossiche o eliminazione troppo rapida con perdita di sostanze utili o acqua. 42) COSA NE PENSA DELLE GOMME DA MASTICARE? Se non contengono zuccheri, ma Xilitolo, favoriscono la funzione masticatoria, la produzione di saliva, un azione antiacida. Gli inconvenienti possono essere l ingestione di aria, il distacco di vecchie otturazioni. 38

CAPITOLO 4 43) RIASSUMENDO, COSA DOBBIAMO FARE? Eliminare o ridurre ciò che può danneggiare la salute dei denti e delle gengive. Mostrare ai bambini un comportamento improntato ad uno stile di vita corretto nell igiene orale, alimentare, insegnando a masticare molte volte i cibi prima di deglutire, gustare i cibi possibilmente senza condimenti. Far loro capire che essendo in crescita, il corpo ha bisogno di tanti elementi diversi, anche quelli poco gradevoli al gusto. Spiegare con l esempio che la masticazione è una delle fasi più importanti dell alimentazione e della digestione. Fare pasti frequenti, senza riempire troppo lo stomaco (4-5 al dì). Bere molta acqua e liquidi non dolcificati perché cariogeni. Privilegiare tanta frutta e verdure crude per le vitamine. Preferire merendine non cariogene, anche se la pubblicità invita a fare il contrario. Non possiamo privare i bambini del piacere di gustare creme, marmellata, miele, cioccolato, gelati, pasticcini, dolci in generale: lasciamo che mangino questi cibi a casa durante o alla fine dei pasti, quando è possibile lavarsi i denti e le gengive, specialmente a sera. Al di là di tutte le precauzioni e consigli, sarà sempre e comunque la nostra condotta, il nostro esempio che rimarrà loro sempre impresso Come educatori NON POSSIAMO CHIEDERE QUELLO CHE NEMMENO NOI FACCIAMO! Potrebbe essere questa un occasione, per imparare con i nostri figli e/o alunni, un nuovo stile di vita a partire dall alimentazione 39

CAPITOLO 5 1) COS È IL FLUORO? IL FLUORO (F) È l elemento più elettronegativo della scala di Mendeleev; è l unica sostanza in grado di opporsi efficacemente all attacco acido batterico contro lo smalto. Lo ione fluoruro molto piccolo può infiltrarsi tra la struttura di idrossiapatite di calcio se ne viene a contatto, trasformandola in fluoroapatite di calcio. 2) DOVE SI TROVA IL FLUORO? In natura nelle rocce, nel thé, nel sale e latte fluorurato, nel pesce, nell acqua, nella placenta FATE UNA RICERCA IN INTERNET SUL FLUORO 3) QUALI PROPRIETÀ POSSIEDE IL FLUORO? ll F sostituendosi al gruppo OH nello smalto, lo rende molto più duro, compatto, più resistente all attacco di acidi e batteri e meno vulnerabile agli stress: essendo un alogeno, come il cloro, inibisce e/o rallenta la loro adesione alle pareti dello smalto. Un altra azione essenziale, nelle fasi precoci della demineralizzazione che precede la carie, consiste nel riparare, remineralizzandolo, lo smalto. 4) COM È STATA RILEVATA L EFFICACIA DEL FLUORO? In Nuova Zelanda nel secolo scorso, dopo 40 anni che nelle scuole si praticavano l igiene orale, alimentare e scrupolose visite periodiche, l indice di carie dal 97% era sceso solo all 85%: troppo poco per gli sforzi ed i mezzi usati. Dopo che fu introdotto il fluoro negli acquedotti, a 5 anni di distanza, si scese al 12/13%! Praticamente il fluoro era stata l arma vincente! Ecco un bel esperimento sull efficacia del fluoro: se immergete un uovo di gallina in una soluzione acida, il guscio si scioglie; se lo si immerge dopo che è stato qualche minuto in una soluzione contenente fluoro, non si scioglie più. 40

CAPITOLO 5 5) COME SI PRENDE IL FLUORO? Ci sono due modi per assumere il fluoro. Durante la crescita dello smalto, fino a 11-12 anni, il fluoro assunto per bocca, viene riassorbito e si fissa nel dente e nelle ossa per il 30-50%; il 40-50% viene eliminato con le urine e il 5% con le feci. Nello smalto rimane per sempre; nelle ossa, fuoriesce ogni 3-4 mesi durante il rimodellamento delle stesse. Localmente il fluoro si può dare sempre, col dentifricio, con i collutori al fluoro, con ionoforesi, gel, vernici, sigillanti ecc Purtroppo fuoriesce dopo 30-90 giorni dall assunzione. Va quindi applicato sistematicamente con il dentifricio fluorato a casa, o con le fluororizzazioni in studio ogni 3-4 mesi. 6) QUALI POSOLOGIE NEL BAMBINO? Fino a qualche anno fa si consigliavano queste posologie Da 0-1 anno: compresse da 0,25mg al dì, facendole sciogliere in bocca a lungo: Da 1-2 anni: compresse da 0,50mg Da 2-3 anni: compresse da 0,75mg Da 3 in poi: compresse da 1mg Avvertenza: non somministrare il fluoro insieme al latte, perché potrebbe formare composti insolubili e perciò inattivi. 41

Nelle zone con acque fluorate consiglerei di evitare assunzione per bocca delle compresse fino a 6 anni e di ridurre alla metà le dosi dai 6 ai 12 anni: basta il dentifricio fluorato almeno due volte al di, controllando che i più piccoli non lo ingeriscano 7) È TOSSICO IL FLUORO? La dose tossica del fluoro è di 5 mg. per kg. di peso corporeo.un bambino di 20 kg. dovrebbe ingerire 1 gr. di fluoro per avere seri danni tossici, cioè, l equivalente di 1000 compresse da 1 mg. L effetto meno desiderato per sovradosaggio sui denti permanenti è la fluorosi, ovvero macchie bancastre da non confondersi con le discromie più scure dovute all assunzione di tetracicline in tenera età. Dalle ultime ricerche sembra che l eccesso di fluoro può bloccare il mobildeno, minerale traccia essenziale per lo zinco e il rame e ridurre la produzione di iodio. L eliminazione del fluoro dal nostro organismo, se in eccesso, è abbastanza difficile. Per tutte queste considerazioni si consiglia prudenza e di seguire i consigli del pediatra, del dentista e del medico di famiglia per le modalità e le quantità di assunzione, soprattutto nei bambini. Per le applicazioni topiche sui denti in ogni età ci sono solo vantaggi e la diminuizione della carie nonostante l aumento dei carboidrati nell alimentazione, sembra dovuta proprio all efficacia del fluoro nei dentifrici. 8) QUAL È LA MIGLIOR FLUORIZZAZIONE? Nel bambino quella alimentare e topica. Nell adulto solo quella topica. La protezione esterna con collutori, sciacqui, dentifrici, gel al fluoro, usati alternativamente, aumenta l efficacia anticarie. Nei portatori di handicap o di apparecchi ortodontici, si consigliano applicazioni di fluoro in studio, 3-4 volte l anno da parte del dentista o dell igienista. 42

CAPITOLO 5 9) COSA CONSIGLIA IN GENERALE? Non pensare che il fluoro da solo basti per la salute dei denti: è solo uno dei pilastri della prevenzione! Occore più collaborazione tra pediatri, medici di base, odontoiatri, scuola, famiglia, istituzioni socio sanitarie, culturali, educative per creare una mentalità volta alla conoscenza e prevenzione dei problemi odontoiatrici, anche per gli elevati costi e disagi che comportano con le cure. Purtroppo in Italia manca ancora questa mentalità in ogni settore: si interviene sempre dopo i danni! 43

CAPITOLO 6 VISITE PERIODICHE E ORTODONZIA 1) A QUALE ETÀ LA PRIMA VISITA? Non esiste una regola fissa: entro i 3-4 anni comunque sempre. Consiglio ai genitori di portare il bambino dal dentista con loro, già verso i 2 anni quando sta bene, perché si abitui all impatto con lo studio. Vedendo poi aprire la bocca e l immagine dei denti dei genitori sullo schermo della telecamera orale, prima o poi vorrà anche lui farsi vedere i denti o vederli sullo schermo. Se lo portate quando ha male, sarà molto difficile toccare e curare il dente, ma soprattutto rimarrà tutta la vita condizionato dal primo impatto negativo con il dentista! 2) QUANDO LA PRIMA VISITA ORTODONTICA? Il bravo dentista ortodontista già a 3-4 anni può intravedere problematiche serie, sia a livello dentale che osseo (mandibola e mascella) e programmare interventi mirati precoci, specialmente se i genitori o i nonni presentano anomalie occlusali. 3) MA NON È TROPPO PRESTO A QUELL ETÀ? Fino a qualche anno fa si preferiva effettuare trattamenti tra i 10-12 anni, per motivi soprattutto di collaborazione e poter sfruttare il picco di crescita puberale. Oggi si è propensi a intervenire precocemente per prevenire e intercettare i danni piuttosto che combatterli dopo, con dispendio di tempo, soldi, apparecchiature varie, con esiti non sempre garantibili A volte basta un molaggio (limatura) sui canini decidui per impedire una laterodeviazione o uno scivolamento in avanti della mandibola. Come pure, invece degli apparecchi mobili, che il bambino non porta volentieri, ci sono tanti accorgimenti alternativi che possono essere ben tollerati, come la mioterapia, l osteopatia, la logopedia, solette plantari, chiavi o rialzi occlusali con resine composite... 4) COS È LA MIOTERAPIA? Significa terapia muscolare. I denti si trovano in mezzo a masse muscolari in perenne movimento che li possono disturbare nella loro crescita se non sono in armonia. Se prevale la lingua, si possono aprire varchi tra le arcate, (beanza) che provocano una deglutizione anomala, oppure uno sventagliamento in avanti dei denti anteriori. Se prevale l ipertono labiale, ci possono essere problemi per gli incisivi inferiori, superiori e per la deglutizione. Se c è un problema dentale o di posizione linguale o labiale, spesso c è anche un problema fonetico. In tutti questi casi occorre riportare ordine, ridando il tono giusto 44

CAPITOLO 6 alle varie componenti sia in riposo che in masticazione, deglutizione, respirazione, pronuncia. Esistono circa 100 esercizi per tutte queste problematiche che il pediatra, l odontoiatra, il fisioterapista, il logopedista, l otorino, possono illustrare e prescrivere con varie frequenze giornaliere. 5) OGNI QUANTO PORTARE IL BAMBINO DAL DENTISTA? Dopo i 3 anni, ogni 4-6 mesi, anche se il bambino non ha disturbi: si può valutare la cariorecettività, problematiche ortodontiche-ortopediche orali, deglutizione e respirazione anomale, abitudini e posture viziate. A questa età, una carie può distruggere un dente in 3-4 mesi se trascurata e poi è difficile la collaborazione del bambino se c è dolore. 6) SI DEVONO CURARE SEMPRE I DENTI DECIDUI? Certo, per mantenere la forma e lo spazio dell arcata. Non dobbiamo dimenticare che sotto ogni dente deciduo c è un permanente che dovrà prendere il suo posto. Se perdiamo precocemente un dente da latte, occorre mettere un mantenitore di spazio, per non alterare l architettura delle arcate. Se non si fa nulla, anche in caso di carie molto destruente, i denti vicini si spostano verso lo spazio vuoto: se ciò accade al 5 deciduo inferiore, il 6 o primo molare permanente verrà avanti e poi sarà un bel problema per il 5 permanente, spuntare al suo posto! 7) SI DEVONO CURARE ANCHE SE MOLTO COMPROMESSI? Bisogna sempre cercare di conservarli il più possibile: è ovvio che a 9-10 anni, se il permanente è molto vicino all eruzione, si può omettere la cura ed estrarli; a 7-8 anni, bisogna mettere sempre un mantenitore di spazio! 8) SI POSSONO DEVITALIZZARE I DECIDUI? Certamente, con cure della polpa diverse da quelle degli adulti. 9) ANCHE SE SONO NECROTICI (polpa morta)? Sì, con esito non sempre positivo, per la forma particolare delle radici che sono con apici aperti e in riassorbimento. UNA GROSSA CARIE O PEGGIO, UN ASCESSO, È LA SPIA DI UNA GRAVE NEGLIGENZA DEI GENITORI: GUARDIAMO OGNI SETTIMANA LA BOCCA DEI NOSTRI FIGLI! 45

10) ANCHE SE C E UN ASCESSO? La carie trascurata provoca la morte della polpa che può degenare in ascesso che spesso fortunatamente fistolizza e quindi si autodrena: rimane però il focolaio d infezione batterica che produce e invia batteri e tossine in altri distretti corporei: cuore, reni, polmoni, ossa. Si deve cercare di curare il dente necrotico deciduo: se c è insuccesso, occorre toglierlo e mettere un mantenitore di spazio al più presto. I permanenti vanno sempre curati! Una dentatura da latte sana è fondamentale per la salute in generale ed è la premessa del corretto sviluppo delle arcate Secondo alcuni autorevoli esperti in campo odontoiatrico, la prevenzione costa 1/60 rispetto alla terapia! 11) È VERO CHE L AMALGAMA D ARGENTO È NOCIVA ALLA SALUTE? Purtroppo sì, perché contiene mercurio che è molto tossico e si può diffondere nel cervello, nei reni, nel fegato, nella prostata Dico purtroppo perché è il materiale migliore e più duraturo per le otturazioni in quanto è una lega metallica molto perfezionata negli ultimi decenni. 12) COSA SI USA IN ALTERNATIVA? Resine composite auto o fotopolimerizzanti, meglio se con fluoro, intarsi in oro, porcellana, zirconia, resina ecc... 13) QUALI SONO LE PROBLEMATICHE ORTODONTICHE ORTOPEDI- CHE DA INTERCETTARE PRECOCEMENTE? I problemi scheletrici di grosse discrepanze tra mascella e mandibola, le abitudini viziate, la respirazione orale, il palato stretto, la deglutizione anomala, il morso inverso. Sarà sempre e comunque l odontoiatra esperto che consiglierà cosa fare, come e quando intervenire. 46

CAPITOLO 6 14) SI PUÒ CURARE UN DENTE PERMANENTE FRATTURATO? Dipende dall entità e dalla zona di frattura. Se la radice è abbastanza conservata, si può fare una terapia canalare parziale o totale (pulpotomia o pulpectomia a seconda dell età) e a tempo debito il dente andrà ricostruito e protesizzato. Se la frattura è verticale o estesa, si procede all estrazione, mettendo in programma il ripristino estetico e funzionale tramite protesi su impianto a fine crescita o in altri modi mobili o fissi: comunque bisogna recarsi subito da un odontoiatra dopo un trauma! 15) CHE FARE PER PROTEGGERSI DAI TRAUMI DENTALI? Si devono evitare sport violenti e/o tutelarsi con paradenti personalizzati dall odontoiatra o generici, termoadattabili ad ogni bocca. 16) COSA SI PUÒ FARE SE SI STACCA UN DENTE PERMANENTE PER UN TRAUMA? Metterlo in una garza umida e andare subito dal dentista: lo reimpianterà nell alveolo o lo fisserà per 3-4 mesi ai denti vicini previo trattamento endodontico appropriato. In mancanza della garza si può tenere il dente in bocca (dopo breve sciacquo, anche della mamma) o nel latte del commercio. La tempestività dell intervento è alla base del successo terapeutico! 17) SI SALVA PER SEMPRE UN DENTE REIMPIANTATO? No, nel giro di 7-12 anni si riassorbiranno le radici. Oggi con gli impianti non è più un grosso problema. Però gli impianti si devono fare a fine crescita e quindi nel fratempo è meglio avere il proprio dente che una protesi mobile o un mantenitore di spazio. 18) CHE COS È UN IMPIANTO? La sostituzione nell osso della radice del dente con una metallica (titanio) sopra la quale verrà poi messa una corona protesica (capsula). 19) SI POSSONO PROTESIZZARE I DENTI DECIDUI? Sì, se ci sono problemi funzionali, estetici, psicologici particolari, come negli adulti, (sono comunque molto mirati soprattutto ai posteriori per la masticazione). 20) L ORTODONZIA È UNA MODA O UNA NECESSITÀ? Se solo per motivi estetici può essere considerata una moda attuale. Ma poiché viviamo in un epoca in cui ha grande impatto l immagine, non può consi- 47

derarsi solo un trattamento futile e voluttuario. Se ci sono problemi di spazio, funzionali o estetici gravi, è una necessità mettere in atto ogni presidio terapeutico per l armonia della bocca, del volto e per un buon equilibrio neuropsicofisico: una persona deve poter piacersi e piacere! ortodonzia risolve le anomalie dell occlusione dovute a irregolarità di posizione dei denti o di forma delle arcate chiamate MALOCCLUSIONI I CLASSE La cuspide mesio-vestibolare del I molare superiore entra in contatto con il solco intercuspidale del I molare inferiore 48

CAPITOLO 6 II CLASSE Il I molare superiore è visibilmente anteriore rispetto al I molare inferiore La seconda classe si suddivide in due sottoclassi: I divisione II divisione 49

III CLASSE Il I molare superiore è visibilmente arretrato (oltre i mm2,5) rispetto al I molare inferiore MORSO COPERTO o DEEP BITE MORSO APERTO o OPEN BITE 50

CAPITOLO 6 21) COSA DEVE FARE PRESAGIRE UN TRATTAMENTO ORTODONTICO 1 Respirazione orale e deglutizione atipica 2 Palato piccolo e stretto: crea problemi di respirazione, fonetici, estetici, con laterodeviazione e\o protrusione mandibolare, malposizione linguale in deglutizione. 3 Mandibola spostata lateralmente rispetto alla mascella (cross-bite): obbliga l articolazione temporo-mandibolare (ATM) e la lingua a lavorare in torsione sia masticando che deglutendo, con ripercussioni posturali. 4 Affollamenti (denti accavallati), denti ruotati o malposti. 5 Mandibola o mascella troppo grandi o troppo piccole rispetto all antagonista 6 Agenesie dentali (assenze congenite) o denti inclusi o malposti. 7 Incisivi da latte troppo attaccati, senza spazio tra loro: quelli permanenti sono più grandi e difficilmente si allineeranno bene in arcata, compresi i canini che nascono dopo gli incisivi. 8 Perdite precoci di denti permanenti e quinti decidui inferiori e superiori. 9 Contatti anomali dei canini decidui: possono far deviare lateralmente o antero-posteriomente la mandibola in crescita. 10 Beanze anteriori o laterali (spazio tra i denti) provocate da dito in bocca o ciuccio oltre i 30 mesi, deglutizione anomala, mordersi il labbro, mettere matite o altro in bocca... 11 Errato appoggio plantare: cambia il baricentro e la posizione del corpo e quindi del cranio, della mandibola e della lingua. 12 Traumi al cranio e bacino, alla colonna: in collaborazione con l osteopata. Sarà il dentista -ortodontista a stabilire le priorità di intervento. 51

22) QUANDO FARE UNA RADIOGRAFIA PANORAMICA? Verso 8-9 anni: si possono vedere se mancano o ci sono tutti i permanenti, compresi i germi degli ottavi, se ci sono carie, cisti, tumori ossei, sinusiti, denti inclusi o malposti ecc RX PANORAMICA IN DENTIZIONE MISTA 23) A COSA SERVE LA TELERADIOGRAFIA? A fare una diagnosi e una previsione di sviluppo e crescita ossea, dentale ed estetica del viso. Inoltre, in base alla forma delle prime vertebre cervicali, è possibile stabilire in quale fase di crescita è più opportuno per il paziente partire o meno con il trattamento ortodontico. In futuro, oltre agli esami richiesti di routine, con la mappatura genetica (esame del sangue o della saliva), avremo un quadro più completo e sicuro sulla qualità e quantità di crescita delle varie componenti craniali e di tutto il corpo, specialmente nelle asimmetrie o con difetti e malattie ereditarie. Le indagini radiografiche sono uno dei mezzi diagnostici: per un quadro completo l ortodontista valuterà tutti i parametri funzionali in statica e dinamica compresi soprattutto quelli estetici (SORRISO!). TELE LATERALE 52

CAPITOLO 6 Teleradiografie 3D anteroposteriore e laterale e Rx panoramica per lo studio di un caso ortodontico con canino sup. dx incluso e affollamento 53

prima classe fisilogica adulto dopo trattamento affollamento e palato stretto da respirazione orale movimenti dentali per perdita di elementi non rimpiazzati in adulto seconda classe e spostamenti dentali per perdita elementi in dentizione mista 54

CAPITOLO 6 spaccato di cranio con decorso arterie vene, e nervo trigemino 24) QUANTO DURA UN TRATTAMENTO ORTODONTICO? Dipende dalla gravità del problema, dall età, dalla collaborazione del paziente. Si può andare dai pochi mesi ai 2-3 anni o oltre con intervalli nelle varie fasi del trattamento, che possono prevedere estrazioni e/o chirurgia maxillofacciale. Il morso inverso a volte va seguito e trattato dall infanzia sino all età adulta e spesso occorre anche la chirurgia. 25) PERCHÉ A VOLTE SI TOLGONO I DENTI IN ORTODONZIA? Perché se manca tanto spazio per allinearli tutti in arcata, si può solo decidere di estrarne qualcuno: se una valigia contiene troppe cose, le cerniere non chiudono bene e quindi si toglie l eccesso. Ci sono anche indicazioni parodontali (problemi di osso e gengive), estetici (affollamenti, biprotrusione marcata degli incisivi, incompetenza labiale). La maggior parte delle problematiche di spazio nasce dalla perdita precoce di decidui, dalla respirazione orale e dal trattamento tardivo: ecco perché il bambino va visto e seguito precocemente! 26) SE I DENTI SONO INCLUSI NEL PALATO O NELL OSSO, SI POSSONO PORTARE IN ARCATA? Sì, con un trattamento ortodontico che crei lo spazio sufficiente e un intervento chirurgico in anestesia locale, per agganciare la corona del dente e tirarla in arcata: I canini superiori spesso presentano questo problema che è meglio risolvere entro 13-16 anni; dopo i 20 anni, non sempre conservano la funzionalità e durata di quelli che erompono spontaneamente entro 10-13 anni (media statistica). 55

27) LA CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE È UTILE? Sì, soprattutto negli adulti, perché può risolvere i problemi ossei, dentali, estetici e funzionali contemporaneamente con l ausilio dell ortodonzia pre e post operatoria. L ortodonzia negli adulti con gravi problemi è sempre combinata con la chirurgia, altrimenti è solo un buon compromesso. 28) CHE DIFFERENZA C È TRA ORTOPEDIA E ORTODONZIA? L ortopedia si può fare solo in crescita con apparecchi fissi o mobili in quanto si agisce tramite i denti e le parti molli, sulla crescita ossea (mandibola, mascella). L ortodonzia a tutte le età, perché si agisce in prevalenza solo sui denti. 29) FINO A CHE ETÀ SI PUÒ PRATICARE L ORTODONZIA? I denti si possono spostare a tutte le età; la mia paziente più anziana aveva 73 anni. 30) COS È LA CONTENZIONE? Come è possibile spostare i denti, così è facile che essi cerchino di tornare dov erano prima. Il nostro corpo infatti si rimodella continuamente in tutte le sue componenti secondo uno schema genetico individuale. Spostando i denti, interferiamo con lo schema genetico e quindi il corpo cercherà di ripetere l originale, a meno che noi con mezzi mobili o fissi, obblighiamo i denti a stare dove li abbiamo portati. Se così non fosse, avremmo provocato una mutazione. La recidiva pertanto è la regola nei denti anteriori e la contenzione va sempre fatta, per non vanificare il tempo, gli sforzi, i costi sostenuti per il risultato sia con dispositivi mobili che fissi. 31) MEGLIO LA TERAPIA MOBILE O LA FISSA? Sono due terapie diverse, che spesso si integrano, in quanto si interviene di norma, durante lo sviluppo, con la mobile per stimolare la crescita ossea e poi con la fissa per rifinire e ottimizzare il caso a livello dentale. Spesso basta la mobile da sola per risolvere il caso a livello dentale. La miglior ortodonzia e ortopedia comunque le fanno la masticazione, la respirazione, la deglutizione corrette, l assenza di abitudini viziate, di carie destruenti, traumi: tutto deve concorrere all armonia del complesso stomatognatico, del volto e della persona: Non bisogna mai dimenticare che il nostro viso è la parte più nobile, peculiare, espressiva del nostro corpo. Tutto ciò ha sempre reso la mia professione molto interessante e gratificante. 56

CAPITOLO 6 32) PERCHÉ COSTANO TANTO LE PRESTAZIONI DAL DENTISTA? Perché il dentista ha molti costi da sostenere per fornire buone e sicure terapie: laurea in medicina e chirurgia (6 anni), specialità in odontoiatria (3 anni), oppure laurea in odontoiatria (5-6 anni), locale per linea di sterilizzazione, aspiratori, compressori, poltrone accessoriate, personale di studio medico e paramedico, collaboratori esterni, computers, spese di laboratorio, materiali di consumo, apparecchi radiografici e fotografici, corsi di aggiornamento per medici e paramedici, costi di luce, acqua, telefono, impianti di aerazione, gas, manutenzione, fisico nucleare responsabile dei radiografici, responsabile impianti idraulici ed elettrici, consulenti amministrativi, tasse (65-70% di costi gestione). Tutto cio che c è in uno studio odontoiatrico è un costo a carico del professionista o della società che lo gestisce. Nell ambito pubblico, ogni attrezzatura, immobile, materiale usato, lo stipendio dei collaboratori, è tutto a carico dei contribuenti, cioè nostro. Pertanto non è il dentista che è caro, ma costa molto tutto ciò che occorre per le prestazioni odontoiatriche di buona qualità! 33) CHE DIFFERENZA C È TRA STERILIZZAZIONE E DISINFEZIONE? La disinfezione è un operazione in cui si abbassa la carica batterica, virale o micotica di una zona o di uno strumento. La sterilizzazione è la soppressione totale di ogni forma di vita dei microrganismi, comprese le spore ed occorre l autoclave. Per alcuni batteri e virus, basta la disinfezione o il calore (AIDS: muore a 60 gradi circa). Per l epatite B, C, tubercolosi, si deve arrivare a 121-122 gradi: non basta la bollitura! (100 gradi). Nella saliva possiamo avere tutti i tipi di virus, funghi, batteri. Non possiamo non preoccuparci di avere strumenti sterili e possibilmente monouso: la parotite (orecchioni), nelle sue complicanze può determinare orchite e ovarite, con conseguente sterilità se bilaterale: come e quanto risarcire una mancata maternità o paternità? L epatite B e C può evolvere in cirrosi e tumore epatico. I nostri sanatori sono stati chiusi: però con l arrivo di persone da paesi extraeuropei, c è una recrudescenza della TBC e di altre malattie infettive. Bastano queste poche considerazioni per concludere che in ogni studio ci dovrebbe sempre essere un locale adibito a linea di sterilizzazione e l uso di materiale monouso dove possibile. 34) PER CHI HA PAURA C E QUALCOSA CHE PUÒ AIUTARE? Certamente: respirando con una mascherina monouso ossigeno e protossido d azoto, scompare la paura e viene voglia di ridere (gas esilarante) e due tre minuti dopo la sospensione, tutto torna come prima (non c è accumulo). Si possono assumere anche fiori di Bach, e\o ansiolitici, ricorrere al ipnosi prima di ogni intervento. 57

35) QUALCHE CONSIGLIO PER I RAGAZZI? Paradenti per chi fa sport, sigillanti sui sesti appena erotti, fluoro; eliminare le abitudini viziate; respirazione, deglutizione, masticazione corrette; ortodonzia, mioterapia, logopedia, ortofonia, otorinolaringoiatria, osteo-patia, posturologia se con la malocclusione si presentano altri problemi disfunzionali; alimentazione sana e completa: l organismo in crescita ha bisogno di tutto, non solo di ciò che piace! Imparare ad assaporare e gustare i vari sapori, possibilmente puri, senza sale e zucchero, evitare cibi e bevande dolci fuori pasto; masticare molte volte il cibo; sciacquo con colluttorio la sera dopo l igiene orale con dentifricio fluorato; andare spesso dal dentista: con lo spazzolino, l igiene orale e alimentare, è il miglior amico dei nostri denti e del nostro sorriso! 36) CONSIGLI AI GENITORI: Visite periodiche: la carie inizialmente è sempre asintomatica! Entrare in un piano di controllo e prevenzione programmato: serve a risparmiare e a vivere meglio. Corretta igiene orale e alimentare; non spaventare i bambini prospettando la visita dal dentista come una tortura, e non usare le minaccie per le manovre igieniche. In futuro potrebbe essere opportuno conservare 1-2 dentini da latte per eventuale uso in oculistica e come banca di cellule staminali. RIEPILOGANDO, ECCO UN DECALOGO DA OSSERVARE: 1 Trattamento osteopatico alla nascita se avvenuta con traumi, forcipe, ventosa, cesareo 2 Allattamento sempre al seno se possibile: sono troppi i vantaggi! 3 Corrette respirazione e deglutizione: se problemi mioterapia 4 Un po di fluoro per bocca fino a 12 anni e poi solo topicamente. 5 Sigillanti sui sesti appena erotti. 6 Igiene orale dopo colazione, pranzo e cena. 7 Igiene alimentare con cibi possibilmente naturali, integrali, ricchi di fibre, verdure, frutta. 8 Visite periodiche, anche se non ci sono disturbi! 9 Ortodonzia in presenza di gravi discrepanze tra i mascellari e problemi occlusali: prima si interviene, meglio è. 10 Paradenti se sport violenti: ogni trauma si ripercuote sull ATM e sulla postura determinando iper produzione di adrenalina e quindi stress costante, fatica cronica, disturbi del sonno ecc.. 58

Una bocca sana è un patrimonio da tutelare tutta la vita per masticare, deglutire, sorridere, cantare, risparmiare soldi e dolori Per il piacere di sentirsi bene con sé stessi, felici ed orgogliosi del proprio sorriso e benessere. 10 CONSIGLI PER GLI ADULTI 1) Non pensare che tutto sia a posto nella tua bocca perché non hai disturbi: la prima fase della carie e dei tumori è sempre asintomatica! Troppo fumo e l alcool peggiorano non solo la salute generale ma anche delle ossa e gengive. Fai un controllo dal dentista, assicurandoti che sia iscritto all ordine dei medici e\o degli odontoiatri, almeno una volta all anno ed una RX panoramica ogni dieci anni: la salute della tua bocca è più importante del tagliando della tua auto! 2) Tutti i microorganismi che si trovano in bocca formano la placca batterica dentale: se non la spazzi via quando è molle, diventa tartaro che può essere rimosso solo nello studio dall igienista o dal dentista. Almeno una volta all anno fai una seduta di igiene:se hai problemi paradontali, fatti inserire in un programma di monitoraggio ogni 3-6 mesi. 3) Lavati con cura i denti, le gengive e la lingua dopo ogni pasto, soprattutto la sera, usando dentifrici fluorati, spazzolini con setole artificiali, filo interdentale, scovolino e idropulsore come doccia finale. 4) Evita cibi e bevande dolci e acidi lontano dai pasti: favoriscono la decalcificazione dello smalto, cioè l inizio della carie. Mangia cibi naturali, sani, non trattati, ricchi di vitamine, sali minerali e fibre: il tuo intestino e la tua salute saranno felici. 5) Se hai mal di denti vai subito dal dentista e non curarti da solo: potresti peggiorare la situazione con gravi ripercussioni funzionali ed economiche, in ogni patologia è importante la tempestività del primo intervento. 59

6) Se hai problemi articolari alle ATM, con click, scrosci o rumori, se bruxi, digrigni o serri i denti, se hai dolori cervicali, lombari, dismetrie agli arti inferiori, cefalee, emicranie, stanchezza cronica, consulta sempre anche il dentista: gran parte di questi disturbi potrebbe essere direttamente o indirettamente correlato con l occlusione dentale. 7) La postura è l insieme di tutti gli accorgimenti che il nostro corpo bipodalico, attiva per vincere la forza di gravità e permetterci di stare in piedi e muoverci senza cadere (sistema cibernetico). Gli occhi, i piedi, l orecchio (apparato vestibolare), la bocca (apparato masticatorio e trigemico), la lingua, la pelle, sono le chiavi principali della postura. Un problema a carico di una di esse, si ripercuote sempre su tutto il corpo con nuove risposte neuropsicofisiche, immunitarie, ormonali... di adattamento... Anche l alimentazione, le cicatrici, i traumi, i colpi di frusta, lo stato emotivo, alcuni farmaci, possono creare gli stessi effetti, con ripercussioni sull occlusione e sulla postura. Le asimmetrie degli arti sono quasi sempre espressione di patologia. Molti disagi legati alla malocclusione devono essere affrontati in equipe: dentista esperto in gnatologia e posturologia, ortodontista, protesista, chirurgo maxillo-facciale, osteopata, ortopedico, fisioterapista, neurologo, podologo, logopedista, mioterapista, psicologo, a seconda delle problematiche. L odontoiatra deve conoscere non solo le patologie orali, ma anche le loro connessioni con gli altri distretti corporei, come un architetto. 8) Se malauguratamente perdi uno o più denti, sostituiscili al più presto per non sconvolgere l architettura delle arcate dentali, con impianti e\o protesi fisse o mobili, avendo sempre la massima cura igienica domiciliare per la loro durata e funzionalità. Le protesi mobili vanno periodicamente ribasate (1-2 anni) e rifatte ogni 10-20 anni. Quelle fisse vanno sostiuite ogni 10-40 anni: dipende dall età, dal paradonto, dall occlusione, dai traumi, da situazioni particolari (diabete, parafunzioni...). 9) Se hai un otturazione in amalgama d argento ed hai patologie croniche, meglio rimpiazzarle con altro materiale, facendoti consigliare come eliminare il mercurio e/o altri metalli tossici dal tuo dentista, con prodotti allopatici e/o omeopatici. Il mercurio è uno degli elementi più tossici per il nostro organismo. Questo consiglio vale soprattutto per le donne in età fertile. 60

10) Se hai paura, sappi che oggi abbiamo molti mezzi per aiutarti: la sedazione cosciente con protossido d azoto, tranquillanti, fiori di Bach, ipnosi. Con l anestesia locale o tronculare, sentirai solo il tatto ma non dolore. Per interventi particolari, si può operare in anestesi generale, ma solo se necessaria. Ad ogni età puoi affrontare trattamenti ortodontici, protesici, implantari, con o senza chirurgia maxillo-facciale: l odontoiatria Italiana è all avanguardia nel mondo! Non è il dentista che è caro, ma tutto ciò che occorre per fare dell odontoiatria di eccellenza. ATTENZIONE Diffidate sempre di chi vi offre terapie a basso prezzo: valgono ancor meno in qualità! Richiedete sempre le modalità di sterilizzazione (solo autoclavi), il diploma di laurea, l abilitazione, gli aggiornamenti degli ultimi due anni... Se queste richieste non sono esaustive, rischiate molto: la TBC, l EPATITE, la PAROTITE, l AIDS, solo per fare alcuni nomi, possono essere trasmessi da sangue, saliva e pus degli strumenti se non sterilizzati adeguatamente! NOTIZIA UTILE In alcuni studi esistono comode forme di finanziamento personalizzato per affrontare il vostro percorso terapeutico. RICORDATE COMUNQUE CHE È SEMPRE MEGLIO PREVENIRE PER NON CURARE! LA PREVENZIONE COSTA 60 VOLTE MENO DELLA TERAPIA! 61

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Tel. 0523 510848 - Fax 0523 511894 www.omeopiacenza.it - omeopiacenza@omeopiacenza.it Via Arti e Mestieri (ex Via Calvenzano) 24043 CARAVAGGIO (BG) Tel. 0363.351258 - Fax 0363.353049 E-mail: info@bavaro.it - www.bavaro.it Via Abruzzi, 20-20056 Grezzago (MI) - Tel: +39 02 9583575 - Fax: +39 0295838562 - Email: info@sinergysolution.com

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