STYLE. EVENTI Tamara De Lempicka a Palazzo Reale di Milano



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Periodico di cultura, arte, arti decorative, design e ambiente Estate - Summer 2006 Numero omaggio Free copy Cultural magazine, Art, decorative arts, design and environment STYLE www.art-style.it EVENTI Tamara De Lempicka a Palazzo Reale di Milano Estate - Summer 2006 MOSTRE Mario Arlati, una luce sull invisibile Casorati tra pensiero artistico e scientifico Andy Warhol, The Bomb MAESTRI Fernando Botero a Pietrasanta

S ommario EDITORIALE Where Are We Going? Dove stiamo andando? 4 EVENTI Tamara De Lempicka al Palazzo Reale di Milano 84 ARTISTI Moreno Panozzo, Coloured Traces in New York 24 Giovanni Soccol, la ricerca della luce 50 Solazzo, nato sotto il segno del fuoco 70 GALLERIE Galleria Marescalchi, da ieri a oggi 68 La Galleria Gioacchini, cala un poker d assi 82 Poleschi, arte contemporanea, ma solo di qualità 116 ARTLIFE Aulin nell arte 126 BENESSERE Tradizione, lusso e benessere ad alta quota 118 PROPOSTE Nall: dipinti di un uomo, visioni di un artista 28 Davide Orler e il mare 46 INTERNI Poliform, la ricerca dell estetica nell arte dell arredare 34 Il teak secondo Antico Cadore 60 EXCLUSIVE Un gentleman racer lussuoso e filante 74 2 CONTEMPORANEA Le geometrie metropolitane di De Lutti 38 Marco Tamburro, il visionario dell esistente 94 MAESTRI Fernando Botero, alla Galleria Tega di Pietrasanta 8 PERSONAGGI Romi Osti e il suo Manifesto Liberista 98 Un vero mercante, un vero amico 132 INCONTRI Serena Grandi, l amante del federale 130 OSPITALITÀ Quando il fascino di Venezia è questione di stile 10 PERCORSI D ARTE Senoner, quando la materia diventa vita 56 MOSTRE Mario Arlati, una luce sull invisibile 14 Casorati tra il pensiero artistico e quello scientifico 20 Andy Warhol, The Bomb 58 ITINERARI Villa Morosini, contenitore d arte 78 PREZIOSI Kensington Palace a Cortina... 112 VERNISSAGE I Terrestri di Ida Barbarigo a Palazzo Fortuny 40 Noveau Realisme, alla Galleria Franceschini 72 Le cassette di Cavellini 106 EXPERTISE Contraffazioni d arte 92 DESIGN OMA, luce come missione 44 FASHION Nuova immagine per Firenze 62 APPUNTAMENTI Art(verona, apre il mercato d autunno 122 CALENDARIO Mostre & Eventi 134

68 28 14 82 10 35 20 40 62 50 3 84 72 106 98 8 74

E ditoriale SITO INTERNET: www.art-style.cit e-mail: info@art-style.it WHERE ARE WE GOING? DIRETTORE RESPONSABILE: Paolo Rizzi 4 COORDINATORE: Cristian Contini e-mail: cristiancontini@art-style.it HANNO COLLABORATO: Ilario Tancon, Tiziana Zanchi, Monica Cavaliere, Elena Lazzaroni, Armin R. Mengs, Barbara Paci, Eros Rampone, Enzo Di Martino, A.C., Annamaria Tarantino, Valentina Fonte, Giovanni Granzotto, Gianluca Marziani, Francesco Spinaglia, Otis, Andrea Ferrazzi, Marco Rossi, S.SC, Martino Rizzi, Mirko Cassani, Elena Moretti, L. Z., Toni Toniato, Damiano Rizzi, Giampaolo Trotta, R.P. IMPAGINAZIONE: Luigi Toson TRADUZIONI: Studio De Novo Valencia Scott Colombo FOTOLITO - FOTOCOMPOSIZIONE - STAMPA: Peruzzo Industrie Grafiche S.p.A. Padova PUBBLICITÀ Euroedizioni s.r.l. Tel. (+39) 393 31 10 007 Via Mestrina, 36/a - 30175 Mestre (VE) E-mail: info@art-style.it Toh, chi si rivede. Palazzo Grassi rimesso a nuovo. Ben lontani sono i tempi non soltanto di Marinotti (anni 60) ma anche dei suoi invidiati seguaci, come il gruppo degli industriali veneti capeggiato da Valeri Manera. Lontanissimo addirittura sembra il tempo in cui l Avvocato prendeva le redini del palazzone veneziano affacciato sul Canal Grande. Ora l avanguardia non si identifica più con i nomi prestigiosi di Jorn o Kandinskyj bensì con quelli di Maurizio Cattelan e Damien Hirst. Sono questi gli emergenti di inizio secolo. Ma quel che conta è la svolta che l arte ha imboccato con estrema disinvoltura, abbandonando la vecchia moda. Visitando la prima della serie di mostre che François Pinault ha impostato per l esordio veneziano, si ha l impressione non solo di un forte cambiamento DI PAOLO RIZZI WHERE ARE WE GOING? Look what s new: Palazzo Grassi has been renovated! Long gone are the times of Marinotti (the 60s) and his envied followers, like the group of industrials from the Veneto headed by the lawyer Valerio Manera. Even further seem the days when Mr Manera took over the huge Venetian Palace overlooking the Gran Canal. Nowadays avant-garde art can no longer be identified with prestigious names such as Jorn or Kandinkyj, but with artists such as Maurizio Cattelan and Damien Hirst. These are the rising stars of the beginning of the century. But more important is the turning point art has taken with extreme ease, leaving behind old trends. When visiting the exhibitions that Francois Pinault has set up for his Venetian debut, not only is one aware of a strong stylistic change, but of a feeling of a complete generational shift. The reasons behind it are easily grasped: painting has been put aside and replaced by other tools. Cattelan for example, now considered the number one Italian artist, is showing a sort of trompe l oeuil piece made up of a distorted image of Hitler, whom at first glance appears to be an angel at prayer. The likeness to his handcrafted-mannequin technique is all too evident: EDITORE Euroedizioni s.r.l. Sede legale e amministrazione Via Mestrina, 36/a - 30175 Mestre (VE) Cod. fisc. e part. Iva 12209520159 Le opinioni degli autori impegnano soltanto la loro responsabilità e non rispecchiano necessariamente quella della direzione della rivista. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati, non si restituiscono. Proprietà artistica e letteraria riservata. È vietata la riproduzione anche parziale di testi pubblicati senza l autorizzazione scritta dell editore. Registrazione del Tribunale di Milano n 810 del 2 dicembre 1998. Prezzo della copia: 2,00 In copertina: Mario Arlati, Blanco y oro, tecnica mista su tela, 2006 200x110 cm (particolare) Hosting web & Sponsors: www.affarivacanze.com

DOVE STIAMO ANDANDO? 6 stilistico, ma addirittura di uno scambio generazionale. Da che cosa sia costituito questo scambio, è presto detto. La pittura è messa da parte, sostituita da altri strumenti di tipo materico. Ad esempio Cattelan (ormai considerato il number one dell arte italiana) ha presentato una specie di trompe d oeuil costituita da un immagine falsata di Hitler che sembra un angioletto in preghiera. La somiglianza con la tecnica artigianale del manichino è sin troppo evidente: rappresenta ormai per il giovane padovano qualcosa di simile come si è detto ad uno stile senza stile. Quest opera di Cattelan fa parte, in realtà, di una maniera di rappresentare gli oggetti animati e non animati secondo la versione che ne danno gli amici ed eredi dell artista veneto. Questa maniera è stata in un certo senso riappropriata da François Pinault, dal suo direttore artistico Alison M. Gingeras e dall architetto che ha rinnovato Palazzo Grassi, il giapponese Tadao Ando. Il che significa che oggi l arte si configura come qualcosa di creato, o quantomeno impostato, al di fuori della vera e propria creazione artistica. Come dire: L artista sono io, François Pinault. Ciò avviene anche quando il patron di palazzo Grassi adopera l idea stessa di Damien Hirst di immettere la carcassa di una mucca all interno di una teca di plexiglass riempita di formalina. Il visitatore esterrefatto si chiede dove andiamo a finire? L arte è al di qua o al di là della teca di plexiglass? Si identifica con la formalina o con la carcassa di mucca? Oppure prende vita, se così si può dire, da tutti i materiali scelti dall artista inglese. Così l intera mostra, a parte i pezzi storici, obbedisce al concetto fluido di un arte senza arte. Giusto è semmai il titolo provocatorio dato da Pinault alla mostra parafrasando Paul Gauguin e il titolo stesso dell opera di Hirst: Where Are We Going? (Dove stiamo andando?). PAGINA PRECEDENTE: PALAZZO GRASSI, VENEZIA A LATO: CATTELAN SOTTO: DAMIEN HIRST for the young artist from Padua it embodies something similar to a style devoid of style. This piece is Cattelan s typical way of representing animate and inanimate objects, according to the version provided by the friends and heirs of this Veneto artist. In a way, his method has been taken over by Francois Pinault, his artistic director Alison M. Gingeras and Tadao Ando, the Japanese architect who has renovated Palazzo Grassi. Nowadays art is similar to something that already exists, or is present outside the actual artistic creation; as if to say: I am the artist, Francois Pinault. This happens also when the patron of the Palazzo Grassi uses Damien Hirst s same idea to put the carcass of a cow inside a Perspex case, filled with formaldehyde. The astonished visitor asks himself : where are we going? Is the art within or beyond the Perspex case? Can it be identified with the formaldehyde or with the carcass? Or is it brought about by the combination of materials chosen by the British artist? In the same way the entire exhibition, apart from the historical pieces, is based on the concept of an art devoid of art. What s fitting, if anything, is the provoking title given to the exhibition by Pinault, paraphrasing Paul Gaugin and the title of Hirst s piece itself: Where are we going?

M aestri FERNANDO BOTERO Alla Galleria Tega di Pietrasanta TESTO DI FRANCESCO SPINAGLIA 8 L appuntamento è di quelli da non perdere. In agosto la Galleria Tega trasferisce nel suo nuovo Spazio Espositivo di Pietrasanta un importante mostra dedicata a Fernando Botero. L esposizione comprende oli, sculture, acquarelli e disegni. Si tratta di circa venticinque opere degli ultimi anni che caratterizzano l universo pittorico del maestro colombiano. Del resto, come ricorda Luciano Caprile, il rapporto tra l artista e la cittadina toscana è ormai consolidato. "Un giorno di quasi trent'anni fa scrive - Pierre Levai, direttore della Marlborough Gallery di New York, si reca a Pietrasanta per vedere le opere lasciate nell' atelier dallo scultore Jacques Lipchitz appena scomparso. In quel GIULIO TEGA E FERNANDO BOTERO SOPRA: BOTERO MONACA SDRAIATA, 2004 OLIO SU TELA, CM 59X75 viaggio è accompagnato da Fernando Botero che reca con sé un piccolo modello: vuol provarne la fusione in uno di quei celebrati laboratori. Inizia così il suo rapporto con una località che ormai gli è entrata nel cuore". Partendo da questo presupposto, lo stesso Luciano Caprile nota che Fernando Botero "riesce a coniugare mirabilmente la cultura europea alla cultura latino-americana alimentata dall'iperbole e dal gusto del fantastico". Quando si parla di cultura europea si intende "soprattutto la cultura pittorica tramandata dai maestri, dagli amatissimi Leonardo, Velàzquez, Goya, Giotto e Piero della Francesca, punti di riferimento imprescindibili durante il suo soggiorno in Spagna, in Francia e in Italia tra il 1952 e il 1954". A questi si aggiungeranno poi Rubens e Dürer, Manet e Bonnard. E quando si parla FERNANDO BOTERO It s a date not to be missed. This August, the Tega Gallery will transfer an important exhibition dedicated to Fernando Botero to its new Spazio Espositivo in the town of Pietrasanta. Oil paintings, sculptures, watercolors and designs will be on display; an exhibition of nearly twenty-five works of art completed in recent years and representative of the pictorial world of the Columbian artist. As Pierre Levai, Marlborough Gallery director writes, It was thirty years ago when he visited Pietrasanta to examine the works of art that were left in the studio of the sculptor Jacques Lipchitz, then recently deceased. On that particular occasion, he was accompanied by Fernando Botero who brought with him a small model in the hopes of attempting a fusion in one of Pietrasanta s famed laboratories. So began his relationship with a locality that he has now come to love. When one speaks of European culture he means above all the pictorial culture inherited from Master painters such as the beloved Leonardo,

BOTERO A LATO: NATURA MORTA CON TENDA VERDE, 2002 TECNICA MISTA SU CARTA, CM 110X89 SOTTO: DANCING, 2005 OLIO SU TELA, CM 79X62 IN BASSO SINISTRA: MAN WITH A DOG, 2004 OLIO SU TELA, CM 80X59 invece di cultura latino-americana il pensiero va "non solo a certe espressioni dell'arte precolombiana, ma anche o soprattutto a particolari aspetti del barocco contaminato dall'arte popolare". Senza ovviamente dimenticare "quella letteratura dei Garcia Màrquez e degli Amado" che gode di straordinaria fortuna per la capacità di stuzzicare "la fantasia di un lettore recuperato ai desideri dell'infanzia, desideri che l odierna società ipertecnologica tende a cancellare per sostituirli con una virtualità lontana dai miti senza tempo legati alla nostra esistenza". L universo pittorico di Botero, dunque, comprende innanzitutto quelle figure, in particolare femminili, caratterizzate dalle forme abbondanti che costituiscono una sua peculiarità e che hanno talora suscitato valutazioni superficiali, legate all apparenza. Invece il discorso è ben più profondo. "Credo molto nel volume osserva lo stesso artista sudamericano - in questa sensualità che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro è un ritmo di volumi colorati dove l immagine assume il ruolo di pretesto". Indubbiamente questo suo approccio formale è anche suggerito da quel clima favolistico in cui egli ama collocare i suoi personaggi, un clima che favorisce l esagerazione, l esuberanza del racconto. E un clima che si assapora non solo in Colombia ma in tutta l America del Sud e che trova, come accennato, riscontri letterari in diversi autori. La mostra offre così ampi campionari di questa realtà filtrata dalla fantasia e da un desiderio nostalgico di un mondo in via di smarrimento che cattura l attenzione e il cuore della gente. Sotto tale ottica vanno perciò considerati i ritratti di finta austerità, i nudi privati di ogni malizia e quelle scene accompagnate da un caratteristico paesaggio che non va considerato come puro contorno ma come l essenza stessa dei protagonisti del dipinto che talora guardano pensosi fuori del quadro come per interrogarci. Un altro terreno ampiamente frequentato da Botero è quello della natura morta dove il citato concetto dell abbondanza entra relativamente in gioco ma dove viene esaltata piuttosto la dolcezza delle forme, dei volumi per cui è l armonia a sedurre la dilatazione di uno sguardo che si adagia e si compiace di fronte alla calda seduzione quasi tattile di due arance o di fronte alla frugalità di un tavolo imbandito sotto una finestra spalancata contro un cielo che promette dolci fughe del pensiero. Per questo evento è stato stampato da Grafiche Damiani un elegante volume curato da Luciano Caprile con testi introduttivi di Giulio Tega e Raffaele Morelli. Velàzquez, Goya, Giotto e Piero della Francesca. These are considerably important points of reference for Botero in his travels from 1952 to 1954 throughout Spain, France and Italy that cannot be disregarded. To these artists add Rubens and Dürer, Manet and Bonnard. When one speaks of Latin-American culture our thoughts go not only to certain expressions of Pre-Columbian Art, but also and most of all to particular aspects of Baroque style and its contamination by folk art. We obviously must not neglect that literature of Garcia Màrquez and Amado who have achieved the extraordinary for their capacity of tickling the childhood fantasies of the reader; dreams that today s supertechnological society tends to cancel from memory, substituted by virtuality, far removed from the ageless legends that are still bound to our own existence. I strongly believe in volume, the South American artist observes, and in sensuality in painting that delights the viewer. A painting is a rhythm of colored masses where the imagination takes charge. Without a doubt there is a hint of Botero s formal approach to art in the fairy-tale atmosphere in which he loves to place his characters; an atmosphere that encourages exaggeration and the exuberance of his story. 9

O spitalità QUANDO IL FASCINO DI VENEZIA È Un viaggio nella nobile opulenza diventata superba TESTO DI MIRKO CASSANI 10 Venezia, città di suggestioni e forti emozioni, irripetibile nel fascino e nella sua storia sospesa tra magia e mistero che il tempo rende sempre più preziosa, romantica ed unica. Una seduzione di colori e preziosità che si fondono nell incantesimo di un opera scolpita dall uomo che s adagia sinuosa tra i suoi rii e canali, dove si specchiano come preziosi cammei, le nobili e opulente dimore che la rendono città e nello stesso momento favola. Frammenti di un unica storia, come unico è il Ca Nigra Lagoon Resort, la seicentesca residenza dell ambasciatore Conte Costantino Nigra, oggi diventata un'oasi di pace ed ogni comfort, dove trascorrere un soggiorno indimenticabile. Con le sue ventidue junior suite, tutte diverse, questa antica e nobile dimora è rimasta luogo e testimonianza dell antico e raffinato fasto veneziano. I suoi interni sono arricchiti da preziosi decori. Intarsi di madreperla, fregi marmorei e vetri pregiati si fondono elegantemente con soluzioni moderne che ne fanno un gioiello dell accoglienza di rara bellezza. Strategicamente affascinante la sua posizione. Ca Nigra si erge sul Canal Grande e s affaccia ad esso attraverso il giardino delle rose, un paradiso verde, ingentilito dalla cura dei dettagli, dove si può scoprire il fascino del relax cullati dallo sciabordio delle onde. Ma non solo. Il secondo più ampio giardino si presta per prestigiosi ricevimenti e lussuose ed elitarie feste tra il fascino di alberi secolari, fiori e piante. Entrando a Ca Nigra, il piano nobile del palazzo avvolge gli ospiti nello sfarzo tipico della Venezia settecentesca, e ogni suo angolo è una fusione tra classico e contemporaneo. Una dimensione esaltata CA NIGRA Venice: a city of charm and strong emotions, with a unique appeal and history suspended between magic and mystery, which time makes ever more precious, romantic and unique. The city is dotted with the fragments of a unique history, such as the unique Ca Nigra Lagoon Resort, the seventeenth-century residence of the ambassador Count Costantino Nigra that now offers a peaceful and luxurious haven for an unforgettable stay. Set along Venice's main waterway, Ca Nigra and its rose garden overlook the Grand Canal. The hotel s charming garden, a well-manicured green paradise, is the perfect place to relax to the soothing sound of the

QUESTIONE DI STILE accoglienza dagli equilibri cromatici, che s esaltano ed esplodono tra luce e preziosità. E poi broccati, cristalli, antichità e mosaici che danno forte personalità e sfarzo ad ambienti rari per eleganza e ricercatezza. Ognuna delle ventidue junior suite dell esclusivo albergo è un piccolo ed irripetibile gioiello, dove la modernità dei comfort assoluti -cassette di sicurezza, arredano di luminosità l estetica degli spazi. E poi ancora cromatismi e suggestioni nella room dominata dal grigio perla. E così via, stanza per stanza, emozione unica per emozione unica, fino a contarne e scoprirne ventidue. Ventidue unici spazi che fanno parte di un sogno chiamato Venezia. 11 NELLE IMMAGINI: INTERNI ED ESTERNI DELL HOTEL Wi-fi e poi ancora internet point, laundry service, business service e beauty service - si lega al fascino di preziosi pezzi d arredamento del Settecento veneziano, coordinati con rari pezzi di provenienza cinese. Ad armonizzare gli ambienti gli eleganti tessuti che esaltano, ambientazione per ambientazione, la personalità di ogni suite. Ecco allora la stanza giapponese, dove l armonia dei decori e dello stile improntato sull eleganza dell equilibrio estetico diventa uno spazio unico dove potersi rilassare. O la suite della luce, dove le ampie vetrate lapping waves. Each of the exclusive hotel s 22 junior suites is an inimitable little gem, where all modern conveniences (safe-deposit boxes, Wi-Fi connectivity, Internet point, laundry service, business service and beauty service) are accompanied by the allure of precious seventeenth-century Venetian furnishings teamed with rare Chinese pieces. Room after room, elegant fabrics give a distinctive personality to each suite, such as the Stanza Giapponese, where the harmonious décor and style distinguished by an air of sophisticated balance create a unique area for relaxation, or the Stanza della Luce, awash with light that streams in through the large windows. These 22 unique suites belong to a dream called Venice.

CONTINI GALLERIA D ARTE Igor Mitoraj, Bocca grande, bronzo, 2006, H 76 x L 132 x P 56 cm IGOR MITORAJ GALLERIA D ARTE CONTINI Cortina d Ampezzo, Corso Italia, 116 VENEZIA S. Marco, 2765 /2769 Calle dello Spezier (Campo S. Stefano) Tel. 041 5204942 5207525 Telefax 041 5208381-2774007 CORTINA D AMPEZZO Corso Italia, 110 Tel. 0436 867400 Fax 0436 870140 CORTINA D AMPEZZO Corso Italia, 116 Tel. 0436 868577 Fax 0436 868558 CORTINA D AMPEZZO Via Roma, 2 Tel. 0436 867512 867552 Fax 0436 867591 MESTRE Piazzetta Mons. V. Vecchi, 1 Tel. 041 981611 970621 Fax 041 980863 http://www.continiarte.com E-mail: galleriacontini@continiarte.com Siamo presenti su http://www.art-style.it Arte e Stile in rete

M ostre Una luce sull invisibile MARIO ARLATI TESTO DI ELENA LAZZARONI Parco de La Versiliana Villa La Versiliana Fabbrica dei Pinoli, Marina di Piertrasanta (LU) 15 luglio-31 agosto 2006 14 La Fabbrica dei pinoli nel parco de La Versiliana ospita dal 15 luglio al 31 agosto le opere più recenti di Mario Arlati: un esposizione di 50 opere, di grandi dimensioni, realizzate dal 2004 a oggi, molte delle quali inedite e realizzate dall artista in esclusiva per questo importante incontro organizzato dalla Galleria d Arte Contini che da 6 anni lo rappresenta. Milanese di nascita e nel cuore, Arlati si innamora di Ibiza dove, negli anni 70, scopre una nuova dimensione. La sua pittura subisce l influenza dell informale LIGHT SHINE ON THE INVISIBLE From 15th July to 31st August, Mario Arlati s most recent work is being exhibited at the Fabbrica dei Pinoli in La Versiliana park. On show are 50 large scale works produced since 2004, many of which have never been exhibited before, having been produced exclusively for this significant event, organised by the Galleria d Arte Contini, the gallery that has been representing the artist for the past 6 years. Arlati was born in Milan and feels Milanese. In the 1970s he fell in love with Ibiza for the new way of life the island offered. At first his painting was influenced by Informal Materic Art of the Spanish school, however the more authentic and wild nature of the island soon took over, resulting in the richly textural canvases on show, on which matter has been shifted, lacerated and scratched. These are his Wall pieces made of plaster painted with the purest of colours and light. Hot sunlight heats the air filled with fragrances of the Mediterranean vegetation that mingle with the smell of the sea. The same intense and perpendicular light shines on the façades of houses, on the oleander flowers, on the lemons and on the rocks that rise out of the water. There is an explosion of bright colours: yellows, pinks and blues, the oranges of Amanecer en Salinas but also the pure whites of Eivissa and Blanco y Oro, which are broken ARLATI BLANCO, AZUL, MORADO TECNICA MISTA SU TELA, 2005 CM 180X180 SOTTO: L ARTISTA NEL SUO STUDIO

ARLATI A LATO: BLANCO Y ORO TECNICA MISTA SU TELA, 2005 CM 200X110 SOTTO: VERSO IL ROSSO TECNICA MISTA SU TELA, 2002 CM 260X160 15 materico della scuola spagnola e viene dominata dalla dimensione più autentica e selvaggia dell isola. Nascono così tele corporee su cui muove la materia, la lacera, la graffia: sono i muri fatti di calce e dipinti dai colori più puri e dalla luce. La luce del sole cocente che scalda l aria e fa sprigionare dalle piante odorose i profumi della macchia mediterranea che si mescolano a quello della salsedine, la stessa luce che colpisce forte e perpendicolare le facciate delle case, i fiori degli oleandri, le scorze dei limoni e le rocce che spuntano dalle onde del mare. Esplodono i colori, vivissimi: i gialli, i rosa, i blu e gli arancioni di Amanecer en Salinas, ma anche il bianco che si squarcia per liberare lampi di oro di Eivissa e di Blanco y oro. E il bianco della calce, spessa, data più volte, in un rito che si ripete di anno in anno per rinfrescare e disinfettare i muri delle case ibizenche. Strati che si sovrappongono e che col tempo, il vento e la canicola si screpolano lasciando Ph. Gianfranco Negri Clementi

16 affiorare tracce del passato, brevi racconti di stagioni lontane. Riaffiorano segni dimenticati, colori improvvisi e segreti nascosti tempo addietro. Si formano nuovi paesaggi creati dal gioco del bianco e nero, delle ombre profonde e cupissime e dai raggi del sole che seguono meticolosi ogni più piccola imprecisione della materia abbagliante. Ma è anche il bianco immacolato e fresco nelle chiese la domenica d estate quando fuori il sagrato si scioglie al sole: bianco che si screzia del nero della Via Crucis, del blu e dell oro delle cupole col cielo stellato. Ph. Gianfranco Negri Clementi

ARLATI SOPRA: EIVISSA TECNICA MISTA SU LEGNO, 2006 CM 20X20 PAGINA PRECEDENTE: AMANECER EN SALINAS TECNICA MISTA SU TELA, 2006 CM 250X120 A LATO: COCA COLA TECNICA MISTA SU TELA, 2002 CM 50X50 17 Ed è su quei muri di Ibiza che l artista staglia il suo grido vitale dando voce a queste nuove tele su cui fa esplodere gli imperativi assoluti del suo sentire. Come i graffiti di Palabra de hombre, tracciati del suo percorso che violano il quadro, segni indelebili dell espressione gestuale dell atto artistico. E una pittura vibrante e dalle tonalità intense, come quelle del rosa, quello carico dei Las flores de Ramon che, come i muri a mezzogiorno, assorbono il colore delle bouganville, ma anche di quello più tenue che riproduce la trasparenza dei petali dei fiori stessi nel grande dittico Mediterraneo. Imponente è anche il trittico Sombra roja : un ombra che scende, entra nel colore e se ne va come un tramonto, lasciando inciso nell intonaco un vibrante segno rosso. Sono piene di forza le opere di questa esposizione, frutto di una continua ricerca sulla luce, sul colore e sulla materia, mossa e scavata per creare nuove estensioni opache o rilucenti fino a liberarne i riflessi più intrinseci. Arlati ci mostra le sue opere più recenti, diari intimi del suo mondo, portati attraverso le onde familiari del Mediterraneo dalla sua isola a noi. up to reveal a golden radiance. The colour white is that of the thick plaster that covers the walls of the houses on the island, layers of which are ritualistically applied each year, in order to freshen up and disinfect. The layers are continuously built up; however time, the weather and the scorching heat wear them away, revealing traces of the past, like brief tales of faraway seasons. Long forgotten markings, sudden splashes of colour and hidden secrets emerge, creating new landscapes made up of the interplay of blacks and whites, deep shadows and sun rays, which bring out the smallest of imperfections in the gleaming matter. The colour white also appears fresh and immaculate in the churches in summer, on Sundays, when outside the parvis is enveloped in scorching heat. The same white streaks the black of the Via Crucis, and the blue and golden starry skies of the domes. Arlati s is a vibrant painting made up of intense tones, like the pink hues, the brighter pink in Las Flores de Ramon which, in the large diptych Mediterranean, absorbs the colour of the bougainvillaea, mimicking the play of light on the walls at midday, and the softer pink that reproduces the transparency of the petals themselves. Also striking is the triptych Sombra Roja : a cast shadow which becomes part of the colour, and then disappears like a sunset, leaving a vibrant red mark in the plaster. Arlati reveals his most recent works, intimate diaries of his world, brought to us from his island by the familiar waves of the Mediterranean.

M ostre CASORATI TRA IL PENSIERO ARTI Alla Galleria Farsetti TESTO DI DAMIANO RIZZI 20 Può esserci oggi una connessione, pur vaga, tra il pensiero scientifico e il pensiero fantastico? Per una meditazione sul tema ce ne offre l occasione una mostra, in realtà di alto livello, dedicata dalla Galleria Farsetti di Cortina d Ampezzo a Felice Casorati (Novara 1883-1963). Costretto inizialmente ad abbandonare gli studi musicali per un esaurimento nervoso Casorati comincia a dipingere a Praglia nel 1902 i primi paesaggi. Laureatosi nel frattempo a Padova in Legge, capisce che la sua attività sarà d ora in poi meglio indirizzata verso l arte. L aggancio stilistico più importante è quello con la Secessione viennese, scoperta alla Biennale del 1911, dove CASORATI, ARTISTIC AND SCIENTIFIC THOUGHT Could there now be an, albeit vague, link between scientific and imaginative thought? A top class exhibition currently being held in Cortina d Ampezzo provides us with an opportunity to reflect on this issue. The Galleria Farsetti has dedicated an exhibition to Felice Casorati (Novara 1883-1963). Initially forced to abandon his study of music due to a nervous breakdown, Casorati began painting his first landscapes in Praglia in 1902. Graduating in law at Padua University in the meanwhile, he understood that from then on his work was best directed at art. His most important stylistic contact was with the Viennese Secession, which he discovered at the 1911 Biennial, where an entire room was dedicated to Gustav Klimt. The other focal moment occurred in 1923, the year in which Casorati fell in love with Piero della Francesca and his lyrical immobility which, shortly afterwards, was given the name magical realism. Meriggio is the painting which made Casorati s skill as a magical artist explode within him. After the excellent apprenticeship he carried out in Padua, Verona and Venice, through the Scuola di Ca Pesaro where, thanks to Gino Rossi, Martini and Semeghini he had discovered the recent artistic developments of Paris and Munich, his brilliant career began in Turin. The exhibition in Cortina shows the crucial point of an operation which proves the essential contact between scientific and imaginative thought. On the one hand there is the severe taste of the so-called group of six, to which Fontana and Licini were added; on the other, the trend towards a sort of northern imagination in which magic realism took on the mark of a kind of imagination which was extremely popular with collectors in the Po river basin. The historical conclusion to the course of Casorati s career took place in 1938 when he received his first award at the Biennial in Venice. This was no chance, given that 1938 coincided with specific developments in Italian and European art (and not only art). Those who were less aware of this fact were actually the Italians, who were not part of the great European currents. CASORATI IL MALATINO O BAMBINO MALATO, (1933), OLIO SU COMPENSATO, CM 56x48,5