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PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0024353 / 2014 Atto N. 1013 OGGETTO: D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 ss.mm.ii. autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali derivanti dall attività di bonifica dell insediamento ex Stoppani sito nel Comune di Cogoleto, ti titolarità del Commissario Delegato per Emergenza Stoppani della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In data 10/03/2014 il/la sottoscritto/a FONTANELLA PAOLA ha adottato la Determinazione Dirigenziale di seguito riportata. Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del 18-08-2000 e l Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi; SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI (Art. 31 Regolamento Contabilità) S Importo Prenotazione Impegno Accertamento CIG CUP E Codice Cap Azione N Anno N Anno N Anno Note TOTALE ENTRATE TOTALE SPESE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4, T.U. APPROVATO CON D.LGS N 267/2000). Si attesta la regolarità contabile e l esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell art. 151, comma 4 del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000 GENOVA, lì 10 marzo 2014 IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO O SUO DELEGATO

Visto il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.; Vista, in particolare, la Sezione II della Parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., Tutela delle acque dall inquinamento ; Vista la l. r. 16 agosto 1995, n. 43, Norme in materia di valorizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dall inquinamento ; Vista la deliberazione del Commissario Straordinario con poteri del Consiglio Provinciale n.1 del 08.01.2014 Prot. 2062, con la quale è stato approvato il Bilancio di previsione 2014/2016; Vista la deliberazione del Commissario Straordinario con poteri della Giunta Provinciale n. 18 del 31.01.2014 prot. n. 13165/2014 di approvazione del Piano Esecutivo; Vista l istanza presentata dal Commissario Delegato per Emergenza Stoppani della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con nota n. 270 del 27.02.2013 assunta al protocollo Provinciale con n. 29527 in data 13.03.2013, con la quale si chiede il rinnovo dell autorizzazione allo scarico derivanti dall insediamento produttivo sito nel Comune di Cogoleto, a seguito della messa in opera della nuova linea ECO1 e della sospensione della linea ECO2; Richiamato il Provvedimento Dirigenziale n. 1545 del 12.03.2010 con il quale sono stati autorizzati gli scarichi di acque reflue industriali derivanti dall attività di bonifica dell insediamento ex Stoppani sito nel Comune di Cogoleto, di titolarità del Commissario Delegato per Emergenza Stoppani della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Rilevato che l impianto ECO2 è stato definitivamente dismesso in data 05.08.2010 come da nota Prot. n. 2498 del 29.10.2010; Vista la relazione istruttoria redatta dai tecnici della Direzione Ambiente, Ambiti Naturali e Trasporti da intendersi qui richiamata come atto presupposto del presente provvedimento dalla quale emerge quanto segue: Tipologia acque trattate Tutte le acque reflue da trattare vengono convogliate mediante diverse linee di pompaggio all esistente serbatoio di stoccaggio S25 avente capacità pari a 4180 m 3 e dotato di bacino di contenimento. I reflui che confluiscono all impianto di trattamento sono sostanzialmente costituiti da: - acque derivanti da attività di messa in sicurezza e bonifica, provenienti da 12 pozzi di emungimento della falda che costituiscono la barriera idraulica realizzata a protezione del sito e prevalentemente contaminate da Cr VI. Il pozzo n. 7 è stato realizzato per la bonifica di una zona inquinata da idrocarburi e, considerato la tipologia di contaminante, l acqua emunta non viene trattata dall impianto ECO1 ma smaltita come rifiuto. Le acque emunte dai 4 pozzi posizionati sul lato Sud sono convogliate nella vasca, di circa 100 m 3, adiacente alla vasca di raccolta delle acque meteoriche presso la palazzina Uffici. E stata realizzata una seconda vasca della capacità di circa 20 m 3 posta in ex area soda dove vengono inviate la acque emunte dagli 8 pozzi posizionati sul lato Nord. Ognuno dei pozzi è dotato di un misuratore di portata e di contatore volumetrico. Da qui le acque emunte sono rilanciate al serbatoio S 25; la condotta dedicata è dotata di misuratore di portata e contatore volumetrico. In caso di eventi meteorici che impediscano il convogliamento all S25, le acque emunte possono essere inviate al serbatoio S13,che costituisce un polmone di circa 1140 m 3. - acque meteoriche provenienti dall area dell ex stabilimento ubicato sulla sponda orografica destra. Tali acque, tramite canalette e tubazioni, vengono convogliate nella vasca denominata vasca meteo ( 100 m 3 ) e da questa, mediante pompa manuale attivata in base al livello raggiunto, inviate al serbatoio S25. - acque meteoriche provenienti dalla zona Pian Masino e dai piazzali dello stabilimento posti in sponda orografica sinistra ( Comune di Arenzano ). Le acque vengono raccolte in apposita vasca denominata vasca FF.SS ( 15 m 3 circa ) ubicata sotto il ponte della ferrovia e successivamente

pompate al serbatoio S25. La pompa di rilancio viene avviata automaticamente in base al livello raggiunto. - acque di dilavamento e percolamento della zona un tempo adibita a deposito di rifiuti pericolosi e già soggetta a operazione di bonifica, vengono raccolte in una vasca denominata vasca T/N ( 15 m 3 circa ) e pompate al serbatoio S25 con avviamento automatico della pompa in base al livello raggiunto. - percolato derivante dalla discarica Molinetto. I reflui vengono conferiti tramite autobotte nel serbatoio da 30 m 3 zona TAF e quindi avviate all impianto di depurazione ECO1. - liquidi di spurgo piezometri prodotti durante il monitoraggio. Tali liquami vengono raccolti in cisterne da 1000 litri, trasferiti nel serbatoio da 30 m 3 zona TAF e da questo pompate al serbatoio S25 unitamente alle altre acque reflue. - acque derivanti dal lavaggio degli impianti dismessi, piazzali, ecc. che potenzialmente possono contenere cromo esavalente che vengono convogliati nella vasca Meteo e successivamente pompate al serbatoio S25. - acque di lavaggio ruote dei mezzi afferenti allo stabilimento. Le acque reflue vengono raccolte in cisterne da 1000 litri e periodicamente scaricate, mediante pompe mobili, nella vasca meteo ; - acque derivanti dall attività di decontaminazione e dismissione impianti ed apparecchiature. I quantitativi annuali di acque trattate sono così ripartiti : - acque da emungimento barriera idraulica 395.674 m 3 /anno; - acque di percolato da discarica Molinetto 2000 m 3 /anno; - acque di altra provenienza 281.353 m 3 /anno. La linea di trattamento ECO1 presenta le seguenti potenzialità: - portata media oraria di progetto 100 m 3 /h; - portata massima oraria di progetto 120 m 3 h; - portata minima oraria di progetto 30 m 3 /h; - portata giornaliera di progetto 2400 m 3 /d; - concentrazione CrVI media di progetto 30 mg/l; - flusso di massa giornaliero di progetto 72 Kg CrVI/d. Dato che l emungimento dei pozzi della barriera idraulica è in funzione 24 ore su 24, per tutta la durata dell anno, l impianto garantisce il medesimo periodo di trattamento. Impianto di trattamento acque Le elevate concentrazioni di Cr VI ( conc. media 30 mg/lt ) riscontrate nelle acque di alimento al trattamento, hanno indirizzato la scelta impiantistica ad adottare un processo di tipo chimico-fisico. La configurazione dell impianto prevede la successione delle seguenti sezioni: Equalizzazione e omogeneizzazione La sezione serve a smorzare le punte di carico inquinante e di portata idraulica dei flussi di alimento ed a garantire un adeguato volano volumetrico di afflusso all impianto di trattamento. L accumulo verrà effettuato nell esistente serbatoio S25 ( volume utile 4180 m 3 ), dotato di 4 miscelatori preposti alla equalizzazione dei reflui. Sezione di sollevamento Sezione preposta al rilancio delle acque reflue dal serbatoio S25 alle successive unità di

trattamento. Saranno installate n. 4 pompe, di queste n. 2, una di riserva all altra, rilanciano i reflui alla linea ECO1 ( 100 m 3 /h ). Sezione di Reazione Acidificazione Vasca dotata di miscelatore ad asse verticale e phmetro di misura e controllo, dove vengono inviate in pressione le acque reflue e l acido solforico necessario per l abbassamento del ph. Sezione di Reazione riduzione primaria Vasca dotata di miscelatore ad asse verticale e di due sonde per la misurazione e controllo del ph e potenziale redox. La riduzione avviene tramite il dosaggio di bisolfito di sodio in soluzione, stoccato in apposito serbatoio in acciaio inox. Sezione di Reazione riduzione secondaria La sezione è preposta all affinamento del valore di redox conseguito nella reazione precedente. La sezione è analoga a quella descritta in precedenza. Sezione di Reazione neutralizzazione Vasca dotata di miscelatore e sonde per la misurazione del ph. In tale vasca vengono inviate per gravità le acque dalla sezione precedente e il latte di calce per ottenere l innalzamento del ph. Il latte di calce viene preparato in un reattore di miscelazione e dosato mediante pompe peristaltiche. Sezione di flocculazione Vasca dotata di miscelatore e phmetro, dove vengono inviate per gravità le acque provenienti dalla sezione precedente e la soluzione di polielettrolita anionico allo scopo di favorire l aggregazione dei fiocchi di fango ed aumentarne le caratteristiche di sedimentabilità. La soluzione di polielettrolita viene preparata tramite centralina automatica e dosata a mezzo di pompe di tipo monovite. Sezione di Sedimentazione Fase preposta per la separazione del fango dall acqua chiarificata. L acqua viene allontanata per gravità alle altre sezioni dell impianto, il fango decantato sul fondo viene pompato alla disidratazione per essere smaltito come rifiuto. Il comparto è costituito da una vasca in cemento armato a pianta circolare di diametro 16,3 mt. dotata di ponte raschiatore. Sezione di filtrazione Avviene in due comparti dotati di filtri a tela in grado di trattenere i fiocchi che potrebbero eventualmente sfuggire dalla vasca di sedimentazione. La linea di scarico delle acque provenienti dai filtri è dotata di due valvole motorizzate di cui la prima collegata alla vasca di accumulo delle acque utilizzate per il contro-lavaggio dei filtri e la seconda innestata sulla tubazione di scarico. Il comando delle valvole è collegato al misuratore di livello di tipo galleggiante ubicato nella vasca di accumulo delle acque di contro-lavaggio. Controllo analitico delle acque depurate prima dello scarico L unità ha lo scopo di fornire un punto di prelievo a piè di impianto per il controllo della qualità dell effluente e di consentire il monitoraggio in continuo di parametri fisici e chimici. L acqua trattata dall impianto di trattamento ECO1, proveniente dalla sezione finale di filtrazione, viene scaricata a mare tramite una condotta in pressione; una piccola quota viene derivata dal flusso principale e inviata all armadio che alloggia la strumentazione destinata al controllo analitico finale. La strumentazione installata consente il monitoraggio in continuo di alcuni parametri quali: - concentrazione Cr VI - ph; - rh; In condizioni normali di esercizio, quindi con misure rientranti entro i limiti di accettabilità prescritti allo scarico, l acqua depurata proveniente in pressione dalla filtrazione finale prosegue verso lo scarico a mare, grazie all apertura della valvola automatica posta sulla specifica linea. Quando, a causa di malfunzionamenti, si verifichi il supero delle soglie di preallerta viene attivato il sistema di sicurezza che, intercettando la linea di scarico, evita il rischio di trasferimento a mare di acqua non corrispondente ai limiti di legge. In questo caso, la chiusura della valvola automatica posta sulla linea principale di scarico e l apertura della valvola sulla diramazione, dirottano l acqua non conforme verso la stazione di rilancio e da questa al serbatoio di accumulo S25. Viene inoltre misura la portata dello scarico sia parziale che totale.

Al momento del sopralluogo la strumentazione sopra citata indicava i seguenti valori: - ph 8,57 - rh 226 - cromo IV 0,0002 ppm - quantità acqua scaricata 224477 m 3 - livello di acque reflue nel serbatoio S25, metri 4,85. Sezione di rilancio e ricircolo La sezione è preposta al rilancio nel serbatoio S25 delle acque aventi caratteristiche non idonee per essere scaricate in mare e precisamente: - acque meteoriche raccolte dalla caditoia di drenaggio; - acque di contro lavaggio dei filtri ; - acque di scarico dai filtri fuori specifica; - acque di scarico in uscita dal pozzetto campionamento. La sezione è dimensionata per garantire un sollevamento di una portata max di 300 m 3 /h. Pozzetto di campionamento Pozzetto idoneo a consentire il prelievo di campioni di acque per le analisi di controllo allo scarico. Linea Fanghi La disidratazione dei fanghi viene effettuata allo scopo di eliminare il maggior quantitativo possibile di acqua trattenuta dagli stessi durante il processo operativo. L estrazione dei fanghi dal sedimentatore avviene mediante elettropompe centrifughe sommerse che inviano i fanghi nella vasca di accumulo degli stessi. La vasca di accumulo è dotata di due miscelatori sommergibili che provvedono alla costante movimentazione dei fanghi. Dalla sezione di accumulo ed omogeneizzazione i fanghi vengono inviati alla filtropressa a piastre, dove vengono disidratati e stoccati in cassone scarrabile prima del loro smaltimento presso discarica autorizzata. Potenzialità di stoccaggio fanghi 100 m 3. Le acque di sgrondo derivanti dalle fase di filtropressatura verranno riciclate in testa all impianto di depurazione. Stazione di ricevimento reflui conto terzi L unità è concepita per consentire la determinazione quali-quantitativa delle acque conferite all impianto di trattamento, prima dell eventuale immissione delle stesse nel sistema depurativo. I reflui vengono conferiti, a mezzo di autocisterne e/o cisternette ( 1000 lt. ), in un serbatoio di accumulo della capacità di 30 m 3. Tali reflui, previa caratterizzazione chimico-fisica, vengono rilanciati alla vasca di equalizzazione e da questa pompati al serbatoio S25. - I liquami conferiti alla stazione in oggetto sono costituita da: - percolato discarica di Molinetto; - acque meteoriche dallo stabilimento Stoppani Località Pian Masino; - acque derivanti da lavaggio impianti, attrezzature, lavaggio ruote automezzi, ecc.; acque da spurgo piezometri. Preso atto dell avvenuto pagamento da parte del Commissario Delegato per Emergenza Stoppani dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri della somma dovuta per spese di istruttoria; Ritenuto che possa farsi luogo al rilascio dell autorizzazione allo scarico, con le prescrizioni contenute nella relazione tecnica citata e riportate nella parte dispositiva; DISPONE 1) di autorizzare il Commissario Delegato per l Emergenza Stoppani dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scarico delle acque reflue industriali derivanti dall attività di bonifica dell insediamento ex Stoppani sito nel Comune di Cogoleto, ed avente recapito in mare e Latitudine Nord, ai sensi della Parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., e della la l. r.

16 agosto 2005, n. 43, nel rispetto dei limiti di cui alla tabella 3, I colonna, dell'allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, 2) di sottoporre il Commissario Delegato per l Emergenza Stoppani dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in relazione all autorizzazione suddetta, al rispetto delle seguenti prescrizioni; a) la portata massima dello scarico proveniente dall impianto ECO1 non potrà superare il valore di 120 m 3 /h; b) il serbatoio polmone S25 ( 4180 m 3 ) nelle normali condizioni di esercizio non dovrà contenere acque per più di un terzo della sua capacità ( 1400 m 3 ), al fine di avere sempre una sufficiente potenzialità di accumulo da utilizzarsi nel caso di precipitazioni atmosferiche improvvise e violente; c) il serbatoio di stoccaggio intermedio S13, nelle normali condizioni di esercizio dovrà essere mantenuto vuoto al fine di avere sempre una totale potenzialità di accumulo ed essere prontamente disponibile in caso di emergenza; d) gli impianti di depurazione dovranno essere sottoposti a corretta e costante manutenzione e le relative apparecchiature dovranno essere tenute sempre in perfetta efficienza; e) l intera rete di captazione e raccolta delle acque meteoriche e di dilavamento (canalette, cunette, vasche di raccolta, pozzetti, tombini, pompe di rilancio, etc ) dovrà essere tenuta costantemente libera da detriti e perfettamente efficiente; i disservizi relativi alle pompe di rilancio delle vasche di raccolta dovranno essere annotati sul quaderno di manutenzione e registrazione dati dello scarico, specificando ora e data del guasto e data e ora del ripristino; f) la vasca di raccolta delle acque meteoriche posta sotto il ponte della ferrovia ( vasca FF.SS ) dovrà essere sempre tenuta libera da fanghi e, in assenza di precipitazioni atmosferiche, ad un livello minimo di acque reflue. Tale vasca dovrà essere pulita ogni qual volta se ne presenti la necessità al fine di garantire sempre una buona capacità ricettiva. Le date in cui sarà effettuata la pulizia della vasca dovranno essere annotate sul quaderno di registrazione dati e manutenzione dello scarico; g) la vasca di raccolta delle acque provenienti dallo stoccaggio dei rifiuti ( vasca T/N ) posta presso il deposito minerale di Pian Masino dovrà essere tenuta pulita dai fanghi e svuotata ogni qual volta se ne presenti la necessità. Le date in cui sarà effettuata la pulizia della vasca dovranno essere annotate sul quaderno di registrazione dati e manutenzione dello scarico; h) La vasca di raccolta acque reflue denominata vasca meteo ubicata in sponda orografica destra dell insediamento, dovrà essere periodicamente pulita dai fanghi che si depositano sul fondo; le date in cui sarà effettuata la pulizia dovranno essere annotate sul quaderno di registrazione dati e manutenzione dello scarico; i) Le vasche di raccolta acque emunte dai pozzi lato Sud e lato Nord, dovranno essere periodicamente pulite dai fanghi che si depositano sul fondo; le date in cui sarà effettuata la pulizia dovranno essere annotate sul quaderno di registrazione dati e manutenzione dello scarico; j) I misuratori di portata e contatori volumetrici installati sui pozzi di emungimento acque di falda, devono essere mantenuti in funzione ed in perfetta efficienza. Eventuali disservizi degli stessi dovranno essere annotati sul quaderno di manutenzione e registrazione dati dello scarico, specificando ora e data del guasto e data e ora del ripristino; k) Dovranno essere tenuti in perfetta efficienza gli strumenti di misurazione in continuo della portata dello scarico e gli analizzatori in continuo di cromo VI, ph e potetenziale redox installati a valle dell impianto ECO1; i dati di registrazione degli analizzatori dovranno essere archiviati giornalmente e dovranno essere tenuti a disposizione dell Autorità di controllo; in caso di disservizio dovrà esserne data tempestiva comunicazione alla Provincia di Genova ed all ARPAL, indicando le azioni poste in essere ed i tempi previsti per ripristinarne la funzionalità; l) Dovranno essere segnate sul quaderno di manutenzione dello scarico le operazioni di calibrazione e taratura effettuate sugli analizzatori in continuo di ph e CrVI, che dovranno essere effettuate con cadenza almeno trimestrale;

m) Dovranno essere annotati giornalmente sul quaderno di manutenzione dello scarico i valori registrati dal contatore volumetrico posto in uscita alla vasca di raccolta delle acque emunte dai piezometri ed i valori registrati dal contatore asservito allo scarico ECO1; n) la Struttura Commissariale dovrà provvedere all'esecuzione di analisi di controllo allo scarico ECO1 ogni mese sui seguenti parametri: colore, temperatura, ph, solidi sospesi totali, Cr totale, Cr VI, ferro, solfati. Le analisi dovranno essere eseguite su campioni medi compositi sulle tre ore con metodiche IRSA-CNR. Modalità di campionamento differenti dovranno essere giustificate nel verbale di campionamento. I risultati analitici dovranno essere trasmesse alla Provincia con cadenza trimestrale. Le analisi dovranno essere eseguite da Tecnico abilitato, il quale dovrà indicare nel referto l appartenenza al proprio Ordine Professionale e i metodi analitici utilizzati. I risultati dovranno essere corredati da un verbale di campionamento che contenga la descrizione dello stato di funzionamento dell'impianto di depurazione all atto del campionamento, delle modalità di campionamento, delle modalità di conservazione del campione. Le operazioni di campionamento, prelievo e conservazione del campione dovranno essere conformi alle metodiche IRSA CNR; o) contestualmente all invio dei referti di analitici, di cui al punto precedente, dovrà essere comunicato il valore segnato dal contatore volumetrico asservito allo scarico ECO1, al momento del campionamento; p) i valori limite di emissione non potranno essere in alcun caso conseguiti mediante diluizione con acque prelevate allo scopo, con acque di raffreddamento o di lavaggio; 3) di richiedere all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure di effettuare sullo scarico ECO1 campionamenti e analisi con cadenza trimestrale sui seguenti parametri: colore, ph, solidi sospesi totali, Cr totale, Cr VI, Fe, solfati. 4) di trasmettere il presente provvedimento all Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure ai fini dell esercizio delle funzioni di controllo. Non sarà consentito lo scarico di acque, provenienti da attività ed impianti non espressamente contemplati nella presente autorizzazione. L eventuale necessità di trattare acque diverse dovrà essere preventivamente comunicata all Amministrazione Provinciale. Qualunque ampliamento e/o modifica sostanziale dell impianto di depurazione o del ciclo produttivo che determini variazioni della qualità delle acque da sottoporre a trattamento, dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Provincia di Genova, fermo restando l osservanza delle prescrizioni contenute nell autorizzazione al momento in vigore; Dovranno essere resi sempre accessibili l impianto di trattamento e lo scarico per campionamenti e sopralluoghi ai sensi dell art. 101, comma 3 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. Il titolare dello scarico, ai sensi dell art. 11, punto 5, della l. r. 16 agosto 1995, n. 43, dovrà tenere un quaderno di registrazione dei dati e di manutenzione contenenti le seguenti informazioni: - data e ora di disservizi dell impianto di depurazione; - periodo di fermata dell impianto (ferie, manutenzioni ); - manutenzioni ordinarie e straordinarie all impianto trattamento reflui; - data e ora dei prelievi effettuati per le analisi periodiche - quanto espressamente indicato nella parte prescrittiva del presente provvedimento. Tale quaderno dovrà essere a fogli non staccabili e i suoi fogli dovranno essere numerati a cura del titolare dello scarico. Esso dovrà essere esibito a richiesta della Provincia e delle strutture tecniche di all art. 5 della l. r. 43/95, unitamente ad eventuali e ulteriori documenti relativi al trasporto di acque, fanghi e liquami. La presente autorizzazione ha validità di quattro anni, a decorrere dalla data della sua emanazione, ai sensi dell art. 124, comma 8 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. Il titolare dello scarico dovrà presentare domanda di rinnovo dell autorizzazione un anno prima della sua scadenza. Si informa che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento ai sensi del D.Lgs 104/2010.

Genova, 10.03.2014 BG/bg Il Dirigente (Dott.ssa Paola Fontanella)

Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 10 marzo 2014 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 10 marzo 2014 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all Albo Pretorio On Line della Provincia dal 10 marzo 2014 al 25 marzo 2014