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Prima rilevazione "informatizzata" della rappresentatività sindacale: analisi dei risultati Contrazione dei tempi di oltre il 50% grazie all approccio tecnologico che ha modificato l attuazione di tutte le operazioni di comunicazione, elaborazione e classificazione delle informazioni, superando la gestione cartacea di migliaia di documenti, con indubbi vantaggi anche sotto il profilo dei costi. Censite oltre 300 organizzazioni sindacali. Resta invariato il tasso di sindacalizzazione, atteso che il calo medio degli iscritti (6,15%) è in linea con la riduzione del personale avvenuta in questi ultimi anni. Si conferma un forte interesse del personale alle elezioni delle RSU, con percentuali di partecipazione al voto sempre molto alte. Traguardo raggiunto per la prima rilevazione della rappresentatività sindacale attuata con sistemi informatici, che ha reso possibile ottenere l eccezionale e, da sempre, auspicato risultato di poter disporre dell elenco delle sigle rappresentative prima dell avvio della tornata contrattuale di riferimento (2013-2015). Si tratta di un obiettivo di grande rilievo, che è stato raggiunto, oltre che per l impegno del personale addetto, anche grazie all utilizzo della nuova strumentazione informatica di cui si è dotata l ARAN e che ha consentito di operare un forte contenimento dei tempi, finora considerati necessari per i diversi step operativi previsti nell articolata procedura. Tale risultato è da ritenersi ancor più significativo se si pensa che, per la prima volta, il censimento delle due tipologie di dati (deleghe e voti) è avvenuto contemporaneamente e per tutte le amministrazioni pubbliche, mentre nelle precedenti tornate le rilevazioni si sono avvicendate (ogni due anni le deleghe, ogni tre i voti) oppure sono state scaglionate nel tempo a seconda dei comparti. Del resto l approccio tecnologico ha modificato, in concreto, l attuazione di tutte le operazioni di comunicazione, elaborazione e classificazione delle informazioni. In particolare, per quanto riguarda la fase iniziale di acquisizione dei dati, la trasmissione per via telematica ha sostituito il tradizionale invio per posta con raccomandata a.r., consentendo di superare la gestione cartacea di migliaia di documenti, con indubbi vantaggi anche sotto il profilo dei costi. Un notevole salto di qualità si è registrato anche nelle successive fasi di analisi e di assemblaggio dei dati, che, impostate secondo modalità digitali, hanno permesso la registrazione minuziosa di tutti i passaggi, dando maggiore sistematicità alle procedure. Tale processo, fortemente innovativo, non è stato, però, privo di difficoltà, dovute al fatto che le procedure utilizzate sono state caratterizzate da un elevato tecnicismo, dovuto alla ineludibile necessità di garantire la piena sicurezza dei dati e la legittimità degli interlocutori. Sotto tale ultimo profilo, essenziale è stata la fase di accreditamento delle amministrazioni che ha rappresentato l adempimento preliminare e propedeutico alla vera e propria rilevazione. In tale ambito, infatti, la nomina del responsabile del procedimento e l assegnazione di password nominative, se da un lato hanno determinato una maggiore laboriosità procedurale, dall altro hanno consentito di garantire l identità del titolare della trasmissione, nonché la piena corrispondenza del documento originale con quello trasmesso, che viene correlato di tutti i dettagli necessari per quanto riguarda l invio e la consegna dello stesso. Certo, l impatto iniziale non sempre è stato facile, soprattutto per alcune delle amministrazioni coinvolte che, ove necessario, sono state guidate dagli operatori ARAN, sia per via telematica che per via telefonica, in tutti i passaggi tecnici. Inoltre, come prima volta, il sistema operativo, nonostante l indubbio successo conseguito, ha avuto la necessità di qualche ulteriore verifica in corso d opera. Comunque, al termine della rilevazione, si è pervenuti all accertamento della rappresentatività sindacale con largo anticipo rispetto alle cadenze abituali, registrando una contrazione dei tempi di oltre il 50% rispetto al passato (7 8 mesi contro i 16-18 mesi delle precedenti rilevazioni). A ciò ha contribuito anche la solerte operatività del Comitato paritetico, che ha impostato i suoi lavori su modalità di confronto proficuo e costruttivo, che hanno consentito il pieno rispetto delle tabelle di marcia prefissate nel corso delle riunioni, pervenendo alla certificazione dei voti RSU in data 20 settembre e alla certificazione delle deleghe sindacali il successivo 29 ottobre 2012. Infatti, la lavorazione informatica dei dati ha permesso all ARAN di fornire costantemente e tempestivamente, ai componenti del Comitato stesso, tutte le informazioni nei diversi stati di avanzamento dei lavori (registrazione, classificazione, organizzazione e assegnazione), pervenendo a risultati ottimali anche sotto il profilo della NLR

trasparenza ed obiettività. Quindi celerità, trasparenza, obiettività, sicurezza sono state le parole d ordine su cui è stato impostato tutto l articolato percorso attuato con l ausilio degli applicativi informatici. L esperienza non può che essere positiva per l Agenzia, che ha in programma di potenziare ulteriormente il sistema anche al fine di poter ampliare la fruibilità dei percorsi attivati ad altre tipologie di informazioni. Passando all analisi dei dati, si ritiene utile fornire alcuni elementi in ordine ai risultati emersi nel corso della suddetta rilevazione. Dati associativi Il dato associativo raccolto conferma che nel pubblico impiego sono presenti una pluralità di organizzazioni sindacali, oltre 300, a favore delle quali le pubbliche amministrazioni effettuano trattenute sindacali. Rispetto alla precedente rilevazione, le deleghe sono in calo. Infatti, il numero degli iscritti è passato da 1,366 a 1,282 milioni di lavoratori, con una riduzione media del 6,15%. Tale calo, però, non sembra dovuto al venir meno della fiducia dei lavoratori nelle organizzazioni sindacali, atteso che esso è in linea con la riduzione del personale avvenuta in questi ultimi anni. Infatti, va considerato l ampio lasso di tempo intercorso tra le due rilevazioni (il dato precedente si riferiva alle deleghe al 31 dicembre 2006), nel corso del quale si sono susseguite numerose manovre governative volte alla riduzione delle dotazioni organiche, al blocco del turn over ed alla razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Come in passato, a fronte dell elevato numero di soggetti sindacali esistenti, la maggior parte dei lavoratori iscritti si concentra su pochi sindacati, dando vita a importanti differenze sulla consistenza associativa delle organizzazioni stesse. Basti pensare che, a fronte di OO.SS. con oltre 150.000 lavoratori tesserati, sono stati individuati circa 200 sindacati cui risultano iscritti meno di 100 dipendenti. Di tali sindacati, peraltro, 100 non raggiungono le 10 deleghe. Dal grafico precedente si evince che volendo provare a ripartire le organizzazioni sindacali presenti nel pubblico impiego sulla base del numero dei lavoratori alle stesse iscritti, avremmo: - 2% di OO.SS. MOLTO GRANDI ciascuna con oltre 100.000 iscritti - 1% di OO.SS. GRANDI tra 50.000 e 99.999 iscritti - 3% di OO.SS. MEDIE - tra 10.000 e 49.999 iscritti - 9% di OO.SS. PICCOLE 1000 e 9.999 iscritti - 21% di OO.SS. MOLTO PICCOLE tra 100 e 999 iscritti - 64% di OO.SS. POLVERE meno di 100 iscritti Rientrano nel primo gruppo le due categorie della CGIL (FP CGIL e FLC CGIL), le due più grandi Federazioni della CISL (CISL FP e CISL SCUOLA) e la CONFSALSNALS, che complessivamente associano poco meno di 750.000 dipendenti della P.A. Appartengono alla seconda tipologia organizzazioni sindacali come UIL FPL, UIL SCUOLA e FEDERAZIONE GILDA UNAMS, anch esse molto consistenti sotto il profilo associativo, che insieme raccolgono il consenso di oltre 200.000 lavoratori pubblici. Le organizzazioni che, sulla base dei parametri precedenti, potremmo definire medie sono 10 (ANAAO ASSOMED, CONFSAL UNSA, CSA REGIONI AUTONOMIE LOCALI, FIALS, FILP, FSI, NURSIND, NURSING UP, UIL PA, USB PI), alle quali sono iscritti poco più di 165.000 lavoratori. OLR

Man mano che si scende, aumenta il numero dei sindacati censiti: nel quarto gruppo ve ne sono 28, per un totale di circa 130.00 iscritti, nel quinto 66 e nell ultimo circa 200. Dati elettorali Con riferimento al dato elettorale, i verbali raccolti confermano che le elezioni delle RSU sono un momento di confronto democratico particolarmente sentito dai lavoratori, i quali hanno ritenuto importante partecipare attivamente alla scelta dei propri rappresentanti sindacali di posto di lavoro. A dimostrazione di ciò, si osservi come degli oltre 2,380 milioni di lavoratori aventi diritto di voto, più di 1,880 milioni, pari all 80%, hanno votato. Si tratta di un dato medio, che varia da comparto a comparto. I settori dove si è registrata una maggiore affluenza sono gli Enti pubblici non economici, le Agenzie fiscali, i Ministeri e le Regioni e Autonomie locali. In tali ambiti, la percentuale dei votanti ha anche superato l 87% degli aventi diritto al voto. Fanalino di coda il comparto Sanità, dove solo il 72% degli aventi diritto si è presentata alle urne. In ogni caso la forbice tra l affluenza massima e quella minima è di appena 15 punti percentuali. Da una prima analisi dei risultati può osservarsi come, in analogia a quanto accade per le deleghe, anche i voti si concentrano su pochi sindacati. Infatti, benché abbiano partecipato alla competizione elettorale oltre 110 organizzazioni sindacali, solo una piccola percentuale ha ottenuto, complessivamente, un elevato numero di voti. In particolare il 6% (ovvero 7 organizzazioni sindacali) ha superato la soglia dei 100.000 voti (FP CGIL, FLC CGIL, CISL FP, CISL SCUOLA, UIL FPL, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL), mentre il 34% (38 sindacati) non raggiunge i 100 voti. Anche in questo caso, volendo classificare le OO.SS. per numero di voti ottenuti, avremmo: - 3% di OO.SS. MOLTO GRANDI ciascuna con oltre 250.000 voti PLR

- 3% di OO.SS. GRANDI tra 100.000 e 249.999 voti - 12% di OO.SS. MEDIE - tra 10.000 e 99.999 voti - 19% di OO.SS. PICCOLE 1000 e 9.999 voti - 29% di OO.SS. MOLTO PICCOLE tra 100 e 999 voti - 34% di OO.SS. POLVERE meno di 100 voti Accertamento rappresentatività Passando dall analisi globale a quella di comparto si scopre che per essere organizzazione sindacale rappresentativa non occorre necessariamente essere un organizzazione medio- grande (così come l esserlo non garantisce, automaticamente, il possesso del requisito della rappresentatività). Infatti, il legislatore ha previsto che le organizzazioni vengano pesate nell ambito considerato (comparto o area della dirigenza), per cui sindacati molto piccoli che operano in piccoli ambiti possono raggiungere la soglia del 5% necessaria per essere ammessi ai tavoli negoziali così come organizzazioni che associano oltre 10.000 iscritti potrebbero non farcela. Basti pensare che nel comparto scuola sono state censite oltre 547.000 deleghe, mentre nel comparto PCM meno di 1.500. Per il dettaglio si rinvia alle tabelle pubblicate sul sito dell Agenzia, riferite all accertamento della rappresentatività riferito al triennio 2013-2015 deliberato il 21 novembre 2012 dal Collegio di Indirizzo e Controllo dell Aran. Si tratta di un accertamento provvisorio, atteso che al momento non sono ancora stati definiti i nuovi comparti e aree di contrattazione, per l individuazione dei quali occorre la sottoscrizione di un apposito CCNQ. Nelle more, i dati sono stati aggregati e certificati sulla base dei vigenti ambiti. Numerose le novità rispetto al precedente accertamento. In particolare, nei comparti, confermano la loro rappresentatività le confederazioni CGIL, CISL, UIL, CONFSAL, CSE ed USAE. A queste si aggiungono USB che di fatto succede ad RDB, UGL alla quale sono affiliate due organizzazioni sindacali rappresentative (UGL PCM nel comparto PCM e Federazione nazionale UGL Intesa FP nel comparto Ministeri) e CGU- CISAL, nuovo soggetto confederale presente in ben 6 comparti. Per quanto attiene alle organizzazioni sindacali rappresentative, occorre in primis osservare che, con l accertamento in esame, si è preso atto del cambio di denominazione di RDB PI in USB PI, della confluenza di FLP e FIALP CISAL in FILP nonché della nascita di UIL RUA, nuova categoria della UIL che opera nei settori Ricerca, Università e Afam. Sotto il profilo delle variazioni verificatesi, è possibile dividere i comparti in quattro gruppi: 1) comparti in cui si è avuto un aumento dei soggetti che hanno raggiunto la soglia del 5% come media tra dato associativo e dato elettorale: - Ministeri, dove si aggiunge la Federazione nazionale UGL Intesa FP; - Regioni- Autonomie locali, nel quale diventa rappresentativo CSA Regioni e Autonomie locali; - Sanità, dove si registra l ingresso di NURSIND; - Ricerca, nel cui ambito USI RBD RICERCA si è diviso in due soggetti, USI Ricerca e USB PI, entrambi rappresentativi. 2) comparti in cui, a parità di numero di organizzazioni, si modificano i soggetti ammessi: - Agenzie fiscali; - PCM, nel quale è nuovamente rappresentativa la FP CGIL mentre la UIL PA non raggiunge il 5%; - EPNE; QLR

- Università; 3) comparti stabili: - Scuola; 4) comparti dove si segnala una diminuzione delle organizzazioni ammesse: - AFAM, dove la CONFSAL SNALS perde la rappresentatività. Per quanto attiene alle Aree dirigenziali, invece, la situazione è più stabile. Restano invariate le Confederazioni ammesse agli accordi quadro (CGIL, CISL, UIL, CONFSAL, CIDA, COSMED e CONFEDIR- MIT). Con riguardo alle organizzazioni, invece, si segnala: - Area I e VI, dove compare ANMI ASSOMED SIVEMP FPM, nuovo soggetto sindacale nato dalla fusione di ANMI INAIL, ASSOMED SIVEMP e FPM; - Area III (sanità - dirigenza SPTA) ove è presente FASSID, organizzazione nella quale sono confluiti AUPI e SINAFO, due sindacati precedentemente rappresentativi; - Area IV (sanità dirigenza medico veterinaria), che si caratterizza come il settore con il maggior numero di organizzazioni sindacali ammesse. Infatti, con la UIL nuovamente rappresentativa, sono ben 10 i sindacati presenti in tale Area. gentile@aranagenzia.it marongiu@aranagenzia.it RLR