SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione 6ª (Finanze e tesoro)

Documenti analoghi
i risultati, le prospettive

Senato della Repubblica. 6a Commissione (Finanze e Tesoro) Roma, 8 maggio 2019

Le quote rosa in Italia

Il Tema delle pari opportunità nella professione di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile

La legge n. 120 del 2011: le quote di genere nei consigli di amministrazione delle società

I RISULTATI IN SINTESI

L n Equilibrio tra generi nella composizione degli organi delle società quotate. Dott. ssa Silvia Latorraca

Convegno 10 maggio 2012 Legge Golfo Mosca una rivoluzione per l equilibrio di genere. L Europa si auspica : piu quote rosa e l Italia?

LIBERA PROFESSIONE E GENDER DIVERSITY: I RISULTATI, LE PROSPETTIVE La promozione delle donne nei ruoli decisionali Legge n.

PROTOCOLLO D INTESA TRA. La Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le pari opportunità (di seguito DPO)

Prof. avv. Eva Desana intervento 3 novembre 2016 Composizione dell organo amministrativo nelle società quotate Composizione dell organo

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO. Grazia Ticozzelli. 24 OTTOBRE Milano - 27 OTTOBRE Magenta

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CAUSI

Quadro normativo Legge 12/07/2011 n. 120

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COLLEGIO SINDACALE DI PARMALAT S.p.A.

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA N. 095

Cordialina Coppola. La Banca dati Professioniste in Rete per le PA

La disciplina sull equilibrio di genere a due anni dall introduzione: numeri, bilanci e prospettive

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2143

Presenza e ruolo delle donne nelle società quotate Italiane. Ostacoli, Iniziative, Riflessioni

Il collegio sindacale. Comunicazione al pubblico ex art. 114, comma 5, del d. lgs. n. 58/1998 ( TUF ) su richiesta della Consob

Lunedì 19 Aprile 2010 ore Camera dei Deputati, Sala della Mercede Via della Mercede 55, Roma

LIMITI AL CUMULO DEGLI INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL UNICO ARGOMENTO DI PARTE STRAORDINARIA

REGOLAMENTO SUI LIMITI AL CUMULO DEGLI INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

RELAZIONE DELLA 3ª COMMISSIONE PERMANENTE

SENATO DELLA REPUBBLICA 6 Commissione permanente (Finanze)

Professionista e donna: Il modello Torino

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 17

Executive Summary della Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti proprietari (esercizio 2017)

quando i fondi PIAZZA AFFARI, ALZANO LA VOCE

Corporate Governance

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ENEL S.P.A.

Regolamento del Comitato per le Nomine

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÀ DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI POSTE ITALIANE

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE DI ITALGAS S.P.A.

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 6/UGIS

ORIENTAMENTI IN MERITO AL NUMERO MASSIMO DI INCARICHI CHE POSSONO ESSERE RIVESTITI. DAGLI AMMINISTRATORI DI ENEL S.p.A.

Modelli di governance previsti dalla legislazione domestica e direttiva sulla parità di genere

MONITORAGGIO E VIGILANZA SULLE QUOTE DI GENERE NELLE SOCIETA PUBBLICHE. PRIMI DATI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MORETTI, BARGERO, CIMBRO, POLLASTRINI

Statistiche e analisi Rapporto 2012 sulla corporate governance delle società quotate italiane

RELAZIONE DELLA 4ª COMMISSIONE PERMANENTE

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO. Regolamento PER LA REMUNERAZIONE, LE NOMINE E LA SOSTENIBILITÀ

L'impatto della legge sul risparmio sulla disciplina delle società quotate

CONSOB. ANGELA CIAVARELLA Consob FULVIO ROSSI Coordinatore della ricerca Assonime - CSR Manager Network MILANO, 12 FEBBRAIO 2018

Corporate Governance

WOMEN ON BOARDS Donne nei consigli d amministrazione: una risorsa di valore

MANIFESTO. il per l occupazione femminile

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER LE NOMINE, GOVERNANCE E SOSTENIBILITA

La presenza delle donne nelle società controllate dalle Pubbliche Amministrazioni

Quale governance nei CDA? Il ruolo della Gender Diversity. Il contesto: Facts and Figures

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI, REDATTA AI SENSI DELL ART. 72, COMMA PRIMO, REGOLAMENTO CONSOB N

Executive Summary della Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti proprietari (esercizio 2015) Milano, 10 marzo 2016

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Promulga. la seguente legge:

PROFILO QUALI QUANTITATIVO OTTIMALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA PROFILO SPA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI MAIRE TECNIMONT S.P.A. IN MERITO ALLE PROPOSTE CONCERNENTI IL PUNTO N.P.A.

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LETTIERI, SANTAGATA, BENVENUTO, PISTONE, BOTTINO

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA DELLA COMUNITA SERRAVALLESE NON ITALIANA

A12 91 QUADERNI DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLE COMUNICAZIONI E DEI MEDIA

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 20 settembre 2017

Senato della Repubblica XVII Legislatura. Fascicolo Iter DDL S. 567

Modelli di Corporate Governance

[RIFORMA COSTITUZIONALE E REFERENDUM 2016]

Comune di Nuraminis Provincia di Cagliari

Studio pilota sulla governance di un campione

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Evoluzione degli assetti proprietari e della corporate governance alla prova dei modelli societari. Marcello Bianchi, Assonime

6. Politica e istituzioni 1

Regolamento del COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Limiti ai compensi e al trattamento economico di amministratori e dirigenti nelle società pubbliche. Raffaella Marzulli. Roma, 12 marzo 2014

d iniziativa dei senatori URSO, IANNONE, RAUTI, DE BERTOLDI e ZAFFINI

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI SNAM S.P.A. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 febbraio 2018,

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N Misure per il sostegno dell imprenditoria femminile

Reno De Medici S.p.A.

decreto 10 marzo 1946, n. 74 sulla All Assemblea Costituente elette 21 donne, pari al 3,7% del totale

MONRIF S.p.A. Sede legale Via Enrico Mattei n Bologna (Bo) Capitale Sociale interamente versato

Estratti e conclusioni del documento votato in Commissione Finanze: INDAGINE CONOSCITIVA SUI MERCATI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

Politiche di diversità degli organi di amministrazione e controllo di Astaldi S.p.A.

Relazione degli amministratori ex art. 125-ter, comma 1, d. lgs. 58/1998

Annalisa Di Stefano Cav. Dottore Commercialista -Revisore Legale

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

ORDINE DEL GIORNO. Assemblea ordinaria

NOMINA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

MANIFESTO. il per l occupazione femminile

I Rapporto 2009 Focus sulla regione Sicilia

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE E CORPORATE GOVERNANCE. DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Le quote di genere: la parola ai dati statistici

FINMECCANICA Società per azioni

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

La corporate governance nelle società quotate Maggio 2010

MANIFESTO. il per l occupazione femminile

INDICE SOMMARIO. Prefazione

Orientamenti del Collegio Sindacale di Enel agli Azionisti sulla composizione del nuovo Collegio Sindacale

SENATO DELLA REPUBBLICA

INFORMATIVA AL PUBBLICO IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO. BANCA SELLA S.p.A.

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Transcript:

SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione 6ª (Finanze e tesoro) Disegno di legge n. 1028 avente a oggetto Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati e Disegno di legge n.1095 avente a oggetto Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, per l equilibrio tra i generi negli organi delle società quotate Audizione Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario 20 giugno 2019

Gentile Presidente Bagnai, Onorevoli Senatori, desidero innanzitutto ringraziarvi per l opportunità di Audizione nell ambito dell istruttoria legislativa sui disegni di legge d iniziativa delle Senatrici Bonfrisco (DdL 1095) e Conzatti (DdL 1028) che intendono estendere gli effetti delle disposizioni sull equilibrio tra i generi negli organi di controllo e gestione delle società quotate e partecipate introdotti dalla Legge Golfo-Mosca. Come sapete, la Legge 120 è stata frutto di un grande impegno e di una profonda convinzione, da parte mia, di Alessia Mosca, di tanti colleghi e colleghe parlamentari che mi hanno accompagnato nel complesso percorso per la sua approvazione e delle migliaia di donne che ci hanno sostenuto. L iter della proposta di legge, che ho presentato il 7 maggio del 2009, è stato ricco di contributi e pareri e il confronto serio e costruttivo, sia alla Camera sia al Senato, ci ha consegnato un testo equilibrato e ponderato, nel pieno rispetto del principio di gradualità e temporaneità. Nella mia dichiarazione di voto finale, il 28 giugno del 2011, affermavo che la legge 120 non rappresentava un segnale di buona volontà né un alterazione dei meccanismi del mercato ma un preciso dovere a cui ci richiamava non solo il dettato costituzionale ma la situazione della presenza femminile ai vertici delle aziende. La legge, infatti, è in primo luogo intervenuta per correggere una situazione di forte sottorappresentazione del genere femminile negli organi di governo delle società quotate e partecipate. Ricordiamo che nel 2011 nelle società quotate le donne erano fra il 6 e il 7% dei Consiglieri di amministrazione e il 6,5% dei membri dei collegi sindacali. Oggi è stato superato il 38% nei Consigli di Amministrazione e il 40% nei collegi sindacali. Nelle società pubbliche, invece, le donne rappresentano il 28,5% dei componenti dei CdA e più di un terzo dei sindaci (33,4% e 41,7% rispettivamente con riferimento ai sindaci effettivi e ai sindaci supplenti). E ricordo anche che la Banca d Italia aveva stimato che, senza alcuna correzione o intervento, ci sarebbero voluti 50 anni per raggiungere quel 30%. Numerose ricerche in questi anni hanno analizzato gli effetti qualitativi della norma. Emerge da diversi studi che, a seguito della sua applicazione, si è ridotta l età media dei Consiglieri mentre è cresciuto il livello medio di istruzione ed è aumentata la diversità in termini di età e profili professionali. In sostanza, si è diffuso un metodo di selezione virtuoso, basato sull esame dei curricula e sulla ricerca di specifiche competenze anche con l aiuto di advisor esterni.

Parimenti, emergono risultanze positive anche in termini di performance. Nel dettaglio, è emerso che, se raggiunge un peso minimo tra il 17 e il 20%, la presenza femminile favorisce una gestione più profittevole e allo stesso tempo forme di governance e modelli di crescita più sostenibili e inclusivi, così come raccomandato da recenti interventi legislativi. Fonti più che qualificate, inoltre, hanno osservato che gli investitori istituzionali apprezzano e valutano in senso positivo l equilibrio di genere negli organi sociali delle imprese oggetto delle loro valutazioni di investimento. D altro canto, è il mercato finanziario ad aver promosso a pieni voti la norma. Innanzitutto, garantendo un osservanza piena, almeno per quanto riguarda le società quotate. In otto anni non è stata comminata alcuna sanzione da parte della Consob e solo cinque società sono state oggetto di diffida con immediata regolarizzazione della loro posizione. In secondo luogo, ponendo in essere iniziative volontarie per preservare l equilibrio di genere raggiunto grazie alla legge. Enel, Tim, Ubi Banca e Leonardo hanno infatti introdotto una modifica statutaria a garanzia di una quota in CdA al genere meno rappresentato. Ma soprattutto nel luglio 2018 il codice di Autodisciplina della Borsa italiana ha introdotto un nuovo principio che raccomanda agli emittenti di applicare i criteri di diversità nella composizione degli organi sociali, al fine di favorire il consolidamento degli effetti positivi della legge Golfo-Mosca. E anche Assogestioni ha promosso politiche di selezione dei candidati alle cariche di minoranza che prevedono la presenza del 45% di donne. Dunque, è innegabile che la norma abbia fin qui non solo ottenuto risultati tangibili ma introdotto un positivo cambiamento culturale e di atteggiamento nei confronti della presenza femminile nei board. Come Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, posso dire di avere un osservatorio privilegiato e affermo con convinzione che l accoglienza, il vissuto e i risultati anche in termini culturali della norma sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa. Nel corso di questi otto anni, abbiamo ricevuto da Amministratori Delegati e Presidenti di aziende quotate attestati di stima e ringraziamento per gli effetti benefici che le donne hanno portato nella governance delle loro imprese. Allo stesso modo, le iniziative di formazione come Board Academy - corso pensato e realizzato dalla Fondazione Marisa Bellisario in collaborazione con Deloitte e rivolto alle aspiranti consigliere e sindache - hanno ottenuto un grandissimo successo di partecipazione, segno che anche la motivazione femminile a partecipare alla governance aziendale è cresciuta.

Detto questo, e proprio in virtù dell esperienza ultra-trentennale maturata sul campo delle pari opportunità, mi sento di affermare con sicurezza che nove anni sono troppo pochi per garantire una consolidata e duratura inversione di tendenza. La legge 120 ha ottenuto risultati impensabili, sia sul piano materiale sia culturale, ma sappiamo bene che la situazione che ne ha motivato l introduzione era frutto di una cultura e di una prassi discriminatoria radicate e dure a morire. Allo stesso tempo, nella ratio della legge vi era un effetto di contagio e contaminazione anche sulla miriade di società non quotate. Sappiamo che l Italia è il Paese delle Piccole e Media imprese e c è sicuramente bisogno di maggior tempo perché un nuovo modello di partecipazione e inclusione possa estendersi anche a quel prezioso tessuto produttivo. L ultimo rapporto realizzato dalla Fondazione Marisa Bellisario in collaborazione con il Cerved rileva che nelle imprese con un fatturato superiore a 10 milioni la percentuale di donne nei CdA si ferma a poco più del 17% mentre non arriva al 14% nelle società che fatturano oltre 200, con un aumento che negli anni dell applicazione della legge va dal 2% a poco più del 5%. Serve tempo, dunque, per consolidare i risultati raggiunti nelle società soggette alla legge ma anche per allargare gli effetti positivi alla maggioranza delle imprese italiane. Inoltre, Vi invito a fare una riflessione sulle implicazioni a larghissimo raggio di questa norma. Sappiamo che la presenza di donne nelle società quotate e partecipate rappresenta l unico ambito in cui l Italia non è maglia nera in Europa ma, al contrario è, insieme a Francia e Norvegia, tra i Paesi virtuosi. Siamo poi in coda a tutte le classifiche europee sul fronte dell occupazione femminile, della natalità, del welfare. Affermare, diffondere e radicare una cultura delle pari opportunità, incoraggiare un equilibrata presenza femminile nelle aziende significa anche intervenire su questi fronti che minano la crescita del Paese. E significa combattere anche l odioso fenomeno del gap salariale definito dall Onu come il più grande furto della storia. Un ulteriore motivo che raccomanda l estensione della Legge 120 è una criticità evidenziatasi in questi primi anni di applicazione e che richiede un maggior lasso di tempo per essere risolta. Mi riferisco al fenomeno di interlocking ossia la concentrazione di incarichi in capo a donne che siedono nei board e che dal 2013 è cresciuta dal 18% al 34,5%. È l inevitabile portato di una norma definita rivoluzionaria, che ha certamente, e positivamente, sconvolto assetti consolidati. I prossimi tre mandati previsti dalle proposte in esame rappresentano il tempo utile e necessario per attuare correttivi nel metodo di cooptazione, attuare iniziative di formazione interne alle aziende per la

crescita del management femminile e consentire a una più ampia platea femminile di entrare nei board. In conclusione, a nome mio e della Fondazione Marisa Bellisario che presiedo, esprimo il pieno sostegno e supporto alle iniziative legislative volte a estendere da tre a sei mandati la previsione della Legge Golfo-Mosca. Anzi, ritengo che detta estensione sia funzionale al pieno raggiungimento degli obiettivi che motivarono l approvazione a larga maggioranza della suddetta norma. Mi permetto però di sottoporre all attenzione della Commissione una criticità che le proposte in esame non tengono in debita considerazione. Come sappiamo, a differenza delle società quotate, nelle società partecipate dalla Pubblica Amministrazione l applicazione della norma è stata più complessa e problematica. A fronte delle appena cinque diffide comminate dalla Consob alle società quotate, dal 2013 al 2016, data dell ultima relazione al Parlamento, per le partecipate sono stati aperti 197 procedimenti, 86 aziende sono state oggetto della seconda diffida e sei hanno visto la decadenza dell organo. È la dimostrazione che la forza coercitiva della norma non ha ancora esaurito la propria utilità e valenza. Eppure, in base ai disegni di legge sotto esame, per le società a controllo pubblico non quotate resterebbe fermo quanto previsto dal relativo Testo Unico (decreto legislativo n. 175 del 2016, articolo 11, comma 4), che prevede a regime la tutela dell equilibrio di genere per un terzo dei componenti dei soli organi di amministrazione. Ovvero le società pubbliche, proprio quelle finora più recalcitranti al riequilibrio di genere, alla scadenza della Legge 120 verrebbero lasciate a un regime che riguarda solo gli organi di gestione e non quelli di controllo e che non prevede alcun controllo stringente né specifiche conseguenze sanzionatorie per il mancato rispetto dell equilibrio di genere. Ricordo che l articolo 3 della Legge 120 prevede che tutte le disposizioni previste per le società quotate si applicano anche alle società controllate da pubbliche amministrazioni e che il D.P.R. entrato in vigore il 12 febbraio 2013 ha disposto per le società inadempiente due diffide, per un totale di 120 giorni, esaurite le quali e non ripristinato l equilibrio di genere è prevista la decadenza dell organo. Immagino che nelle intenzioni del legislatore il Testo unico rappresenti un passo avanti rispetto alla transitorietà della Legge Golfo-Mosca ma mi permetto di far notare che proprio l esperienza dell applicazione della Legge 120 dimostra come per le società pubbliche i controlli e le sanzioni, anche se non pecuniarie, siano fondamentali per il rispetto dell equilibrio di genere.

Per questo, pur ribadendo il mio favore alla proroga per ulteriori tre mandati delle previsioni della Legge 120, auspico che tale proroga sia da considerarsi nella totalità delle sue previsioni normative. Le considerazioni fatte per le società quotate, infatti, sono ancor più valide per le società pubbliche anzi, ritengo che queste ultime necessitino forse maggiormente di un supplemento temporale per consolidare gli effetti positivi della Legge 120. Grazie della vostra attenzione e buon lavoro.