CAM servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari (approvato con DM 25 luglio 2011, in G.U. n. 220 del 21 settembre 2011).

Documenti analoghi
FARE RISTORAZIONE OGGI: CRITICITA E PROSPETTIVE

ALLEGATO 6 GREEN PUBLIC PROCUREMENT ACQUISTI PUBBLICI VERDI STRUMENTI DI SUPPORTO - BOÎTE À OUTILS

5.3.7 Gestione dei rifiuti

CHECKLIST DI VERIFICA DELLA CONFORMITÀ AI CAM PER L AFFIDAMENTO DI UN SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE

SCHEDA OFFERTA TECNICA

Decreto del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 luglio 2011

Decreto del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 luglio 2011

VISTO il regolamento (CE) n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull igiene dei prodotti alimentari;

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

Modello di presentazione dell offerta tecnica - OFFERTA TECNICA -

Comune di Selargius Provincia di Cagliari

Emanato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Il capitolato d appalto delle mense scolastiche di Piacenza

Dm Ambiente 25 luglio 2011

ALLEGATO 2 MODELLO DI DICHIARAZIONE DI OFFERTA TECNICA DICHIARAZIONE DI OFFERTA TECNICA

Dott. Marco Valerio Sarti

ALLEGATO B AL DISCIPLINARE DI GARA

Bologna, 18 novembre 2016

DICHIARAZIONE DI OFFERTA TECNICA. Il/la sottoscritto/a nato a ( ), il. residente a ( ), Via, n. in nome del concorrente

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Procedura aperta per l appalto del servizio pasti a domicilio in favore di cittadini del Comune di Firenze CIG E36 CPV:

COMUNE DI PIEVE DEL CAIRO Provincia di Pavia

UNIONE COMUNI BASSO VICENTINO PROVINCIA DI VICENZA Tel. 0444/ Fax. 0444/874627

IL SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA

Stato dell arte e prospettive future

PROGETTO DI PIANO DI ESERCIZIO

SCHEDA PUNTEGGI TECNICI

caso contrario SI Punti 2 Barrare la casella corrispondente al requisito offerto Barrare la

Barrare la. casella corrispondente. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

VISTO il regolamento (CE) n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull igiene dei prodotti alimentari;

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

NOTE. Barrare la casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

OFFERTA TECNICA [busta B]

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

Come si progetta un menù scolastico?

SERVIZIO SEGRETERIA E ISTRUZIONE

Scuole dell infanzia Scuole primarie Scuole secondarie mensilmente. Pasti complessivi somministrati. Scuole secondarie. Scuole.

COMUNE DI ROCCABIANCA (Provincia di Parma)

Barrare la. casella corrispondente. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

requisito, la casella NO in caso contrario se viene offerto il NO in caso contrario corrispondente al requisito offerto UNI EN ISO Punti 1

Fucecchio Servizi S.r.l.

Il progetto Life PROMISE (Sostenibilità dei principali impatti dei prodotti attraverso l eco-comunicazione) finanziato dalla Commissione europea

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

Riferimento a competenze, obiettivi, atti di indirizzo e di programmazione

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

ALL. B3 CRITERIO MOTIVAZIONALE: CRITERIO MOTIVAZIONALE: CRITERIO MOTIVAZIONALE: REQUISITO OFFERTO (da compilare a cura della ditta concorrente)

SCHEDA PER LA FORMULAZIONE DELL OFFERTA TECNICA

D CRITERI DI AGGIUDICAZIONE DELLA CONCESSIONE

L attenzione di Milano Ristorazione per l ambiente

Come formulare un menù corretto per tutta la famiglia

CAPITOLATO TECNICO. Prot. n dell 11 aprile 2012

Elaborato 2 Capitolato speciale d appalto

Barrare la casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario. SI Punti 5. numero di prodotti offerti nell'ultima casella

Bando di gara. Servizi

Direzione centrale autonomie locali e coordinamento delle riforme Servizio centrale unica di committenza

caso contrario SI Punti 2 NO Punti 0 Barrare la NO casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario Barrare la

1. PRESENZA DEL PERSONALE MANSIONE PRESENTI IN CUCINA DURANTE IL SOPRALLUGO RESPONSABILE

MENU SCUOLA PRIMARIA E RELATIVE COABITAZIONI

Alle Società interessate. Roma, 09/07/2015 Prot. n. 2015/29886

SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA DEL COMUNE DI PADOVA

Criteri di elaborazione e stesura dei menù per la Ristorazione Scolastica Sandra Vattini Parma, 05/11/15

Il ruolo delle mense verdi per la diffusione di cibi buoni e sostenibili

ART. 1 OGGETTO DEL SERVIZIO... 4 ART. 2 DURATA DELL AFFIDAMENTO... 5 ART. 3 QUANTITA SEDI E GIORNI DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO... 5 ART.

CAPITOLATO SPECIALE GENERALE COMUNE A TUTTI I LOTTI DI APPALTO DELLA PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE LOTTO A) CRA E CD

SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DELL OFFERTA AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEI CRITERI QUALITATIVI TECNICO-PROGETTUALI ELEMENTO B) DEL BANDO DI GARA

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

Il piano d azione nazionale sul GPP (PAN GPP) Obiettivi e contenuti. Milano 26 febbraio 2018

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

MENU A PUNTI AZIENDA 10 E LODE

REGIONE MARCHE Assemblea legislativa

casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario SI Punti 2 casella corrispondent e al requisito offerto

Barrare la. casella corrispondente. al requisito. offerto. Barrare la. casella SI se viene offerto il requisito, la casella NO in caso contrario

GREEN PUBLIC PROCUREMENT: IL CAPITOLATO DELLA REGIONE PIEMONTE

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

SCHEDA PUNTEGGI TECNICI

Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo di concerto con Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

NOTE PER TAVOLA ROTONDA SANA 8 settembre 2006

Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del Mare Direzione Generale Valutazioni Ambientali

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Newsletter generale Numero 36/2016

Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"

COMUNE DI VILLAMASSARGIA Provincia di Carbonia- Iglesias Piazza Pilar 28, tel. 0781/75801 fax N

PRODOTTI TIPICI. Cultura alimentare

Norme per la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari di prossimità e per l'educazione alimentare e il consumo consapevole INDICE

Direzione Regionale della Sicilia. Settore Gestione Risorse Ufficio Risorse Materiali

Qualità Garantita dalla Regione Puglia. Bari Assessorato Regionale Risorse Agroalimentari, 14 aprile 2016

capitolato speciale d appalto per la ristorazione scolastica INDICE

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1642

COMUNE DI SACROFANO (Città Metropolitana di Roma Capitale)

DISCIPLINARE DI GARA

Green public procurement Appalti pubblici verdi. Dr. Carlo Pedrolli U.O.S. di Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale S.

Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli. (1) Pubblicata nel B.U. Friuli-Venezia Giulia 24 febbraio 2010, n. 8.

Comune di Genova Ristorazione scolastica MENU SCUOLA INFANZIA E RELATIVE COABITAZIONI MENU IN VIGORE DAL 4 DICEMBRE 2017

Direzione Regionale dell Umbria Ufficio Gestione risorse

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Transcript:

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. In Italia, l efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all art. 34 recante Criteri di sostenibilità energetica e ambientale del D.lgs. 50/2016 Codice degli appalti (modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. Oggetto dell appalto: è descritto l oggetto dell appalto evidenziandone la sostenibilità ambientale e, ove presente, sociale in modo da segnalare la presenza di requisiti ambientali ed eventualmente sociali, nella procedura di gara. Le stazioni appaltanti dovranno indicare nell oggetto dell appalto il decreto ministeriale di approvazione dei criteri ambientali utilizzati. CAM servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari (approvato con DM 25 luglio 2011, in G.U. n. 220 del 21 settembre 2011). 1. OGGETTO: Servizio di refezione scolastica a ridotto impatto ambientale e a forte impatto sociale 2. L offerente deve dimostrare la propria capacità ad eseguire il contratto in modo da arrecare il minore impatto possibile sull ambiente attraverso l applicazione di un sistema di gestione ambientale, ai sensi di una norma tecnica riconosciuta. 3. REQUISITO OBBLIGATORIO (cam 5.3.1) Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine devono provenire: - per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi regolamenti attuativi, - per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da sistemi di produzione integrata (con riferimento alla norma UNI 11233:2009), da prodotti IGP DOP e STG come riportato nell Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d origine dei prodotti agricoli e alimentari e Regolamento (CE) n. 509/2006) e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali, regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350. Per quanto riguarda le uova, la quota non proveniente da allevamenti biologici, deve provenire da allevamenti all aperto di cui al codice 1 del Regolamento 589/2008 della Commissione Europea in applicazione del Regolamento 1234/2007 relativo alla commercializzazione ed etichettatura delle uova. I prodotti ortofrutticoli devono essere stagionali, rispettando il calendario di stagionalita di cui alla campagna di sensibilizzazione "Sai quel che mangi, qualita e benessere a tavola" a cura del Ministero per e Politiche Agricole e Forestali e allegato. Per prodotti di stagione si intendono i prodotti coltivati in pieno campo. ** Carne deve provenire, - per almeno il 15% in peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i Regolamenti (CE) n. 834/07 e relativi regolamenti attuativi e, - per almeno il 25% in peso sul totale, da prodotti IGP e DOP come riportato nell Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d origine dei prodotti agricoli e alimentari) e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali,

regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350. Pesce deve provenire, - per almeno il 20%, espresso in percentuale di peso sul totale, da acquacoltura biologica, in accordo con i Regolamenti (CE) n. 834/07 e relativi regolamenti attuativi (tra i quali il Regolamento 710/2009 che riguarda l'introduzione di modalità di applicazione relative alla produzione di animali e di alghe marine dell'acquacoltura biologica) o pesca sostenibile (rispettando i criteri della certificazione MSC - Marine Stewardship Council od equivalenti)4. Il pesce somministrato nelle mense, in ogni caso, se surgelato, non deve essere ottenuto da prodotti ricomposti. Verifica: Tutti i prodotti biologici devono provenire da fornitori che operano obbligatoriamente all interno del regime di controllo e certificazione previsto dai regolamenti (CE) N.834/2007 e (CE) N. 889/2008 della Commissione e devono, quindi, essere assoggettati a uno degli Organismi di controllo e certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Tutti i prodotti da produzione integrata devono provenire da fornitori che operano obbligatoriamente all interno del regime di controllo e certificazione previsto dalla norma UNI 11233:2009. Tutti i prodotti DOP IGP e STG devono provenire da fornitori che operano obbligatoriamente all interno del regime di controllo e certificazione previsto dai regolamenti (CE) N.510/2006, (CE) N. 1898/2006 e (CE) N. 509/2006, con successive modificazioni e devono, quindi, essere assoggettati a uno degli Organismi di controllo e certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Tutti i prodotti da produzione agroalimentare tradizionale devono provenire da fornitori di prodotti iscritti nell Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali istituito presso il Ministero per le politiche agricole previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350. Per Fornitore si intende ogni Azienda che consegna direttamente o tramite vettore il prodotto alimentare nei centri refezionali, la cui ragione sociale è presente nel documento di trasporto che accompagna le derrate. L amministrazione aggiudicatrice deve pretendere dai propri fornitori gli attestati di assoggettamento che verranno conservati in originale nei propri Uffici ed in copia nei centri refezionali. I prodotti devono essere certificati da organismi di certificazione conformi ai sensi dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 882/2004 ed alla norma europea EN 45011 o alla guida ISO/CEI 65 (Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione dei prodotti) e accreditati in conformità delle stesse. 4. CAM 5.3.7 Gestione dei rifiuti L aggiudicatario deve garantire una corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti, coerente con le modalità di raccolta individuate dall amministrazione comunale sul cui territorio il servizio di mensa insiste. Verifica: Dichiarazione del legale rappresentante. L amministrazione aggiudicatrice effettuerà verifiche in corso di esecuzione contrattuale. 5. CAM 5.3.8 Informazione agli utenti La società erogatrice dei servizi di ristorazione deve garantire un informazione agli utenti relativamente a:

Alimentazione, salute e ambiente, affrontando, tra gli altri, il tema dell opportunità di ridurre i consumi di carne anche per gli impatti ambientali causati dalle pratiche correnti di allevamento di animali Provenienza territoriale degli alimenti Stagionalità degli alimenti Corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti Verifica:Il fornitore deve produrre un Piano di Informazione agli Utenti, sottoscritto dal legale rappresentante, che indichi chiaramente: i materiali di comunicazione che verranno realizzati; i supporti che verranno utilizzati; i temi ed i contenuti della comunicazione; gli skills professionali degli esperti di comunicazione coinvolti. Organizzazione di un incontro pubblico con le famiglie degli utenti. 8. CAM 5.5.2 Riduzione e gestione dei rifiuti Posate, stoviglie e bicchieri biodegradabili e compostabili in conformità alla norma UNI EN 13432:2002. La ditta aggiudicataria dovrà fornire certificati di prodotto che attestino la conformità a tale norma. 9. Richiesta di rapporto a consuntivo (alla fine di ogni anno scolastico) sui cibi somministrati. 10. CAM 5.3.5 Pulizie dei locali L aggiudicatario deve utilizzare prodotti detergenti conformi alla vigente normativa sui detergenti (Reg. CE 648/2004 e D.P.R. 6 febbraio 2009, n. 21) e, nel caso di prodotti disinfettanti o disinfestanti