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Transcript:

Il filo rosso delle differenze di genere che attraversano le donne La differenza di genere nella longevità Do#.ssa Maria Cris,na Novelli 17 novembre 2014 Enaip di Pasian di Prato

MAI I VECCHI SONO STATI TANTO IMPOPOLARI COME OGGI. IL SOLO EVOCARLI PARE SCONVENIENTE, CONSIDERANDO CHE AD ESSI SONO ATTRIBUITI LA MAGGIOR PARTE DEI MALI DI QUESTA NOSTRA POVERA ITALIA.

La visione catastrofista delle tendenze demografiche che ingenerano il confli#o intergenerazionale per l appropriazione di risorse limitate è un tema ricorrente nei media che alimentano l idea che i vecchi sono un peso non solo per le famiglie ma per l intera società.

Da noi la discriminazione fondata sull età è trattata poco seriamente e non provoca gli stessi sentimenti d indignazione o di condanna di altre forme di pregiudizio e di discriminazione

Se poi vogliamo parlare di donne >75enni le difficoltà sono ancora maggiori perché l universo della vecchiaia al femminile è misconosciuto. Non esistono studi organici e dunque riflessioni su questa realtà che peraltro è preponderante in termini numerici a causa la loro maggiore longevità.

Ma vivere di più significa forse vivere meglio? il 90% di persone anziane vive al proprio domicilio Il restante 10% è cos,tuito in gran parte da - persone sole fragili (o con aiu, parentali deboli ) - o in condizioni di grave compromissione fisico/psicologica per le quali i servizi (che comunque abbisognano di pun, di riferimento familiari) possono fare poco; Tra le donne ultra75enni sole, circa una su due vive in casa di riposo. È un dato sconcertante, ma non stupisce se si considera che il 52% delle donne ultra85enni vive in famiglie unipersonali.

Campania Friuli Venezia Giulia. Anziani ospi2 nei presidi residenziali socio- assistenziali e sanitari al 31.12.2010. Valori per 100 residen2 di 65 anni e oltre. Fonte Istat 2012 Puglia Calabria Basilicata Lazio Umbria Sicilia Sardegna Abruzzo Toscana Molise Marche ITALIA 2,4 Liguria Emilia- Romagna Veneto Lombardia Friuli- Venezia Giulia 3,7 Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Tren,no- Alto Adige/Süd,rol 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0

LA FAMIGLIA E UN AGENTE DI PREVENZIONE RISPETTO AL RAGGIUNGIMENTO DI NON AUTOSUFFICIENZA (O DI UN SUO RALLENTAMENTO) Gli anziani che ancora sono in famiglia presentano un migliore stato di salute: il 17% non è affetto da alcuna patologia ed il 30% ne ha almeno una sia grave sia non grave. La stessa percentuale per la popolazione anziana istituzionalizzata è pari al 52%. MA NON SI PUO CONTARE ANCORA SUL NUCLEO FAMILIARE PERALTRO OGGI IN GRANDE DIFFICOLTA 09/03/2012 dott.ssa Novelli

90 80 70 FVG: TASSO DI FEMMINILIZZAZIONE PER CLASSI DI ETÀ (ANNO 2014) 79,12 60 50 58,3 63,13 65,45 40 30 20 10 0 Ns elaborazione da, Istat >65 75 e oltre 80 e oltre >90

Le donne invecchiano sole, gli uomini vecchi in due FVG: popolazione >65enne per sesso e stato civile. Anno 2014 90,0 80,0 77,1 70,0 60,0 M F 50,0 40,0 42,3 48,1 30,0 20,0 10,0 8,3 6,7 2,8 2,9 11,8 0,0 Celibi/Nubili Coniuga,/e Divorzia,/e Vedovi/e

FVG: tasso di vedovanza per sesso e classi di età. Anno 2014 91-100 e oltre 46,1 86,6 80-90 21,8 71,6 66-79 7,7 33,05 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Eta' Eta'

FVG: Uomini 80 anni e più per stato civile (%) Anno 2014 FVG: Donne 80 anni e più per stato civile (%) Anno 2014 1% 24% 7% 68% Celibi Coniuga, Divorzia, Vedovi 74% 8% 17% 1% Nubili Coniugate Divorziate Vedove

Non solo le donne anziane sono più vulnerabili perché si ritrovano relativamente giovani da sole, ma anche perché sono poco istruite 60000 FVG: Donne >75 enni per,tolo di studio (V.A.). Anno licenza elementare, 56046 2011 50000 40000 30000 20000 10000 alfabeta senza,tolo studio, 10022 licenza media o avviam prof, 14992 diploma scuola secodaria, 8524 analfabeta, 605 diploma univ., laurea, 1642

M F Le donne anziane hanno un grado di istruzione nettamente inferiore a quello degli uomini. FVG: popolazione tot >75enne per,tolo di studio e sesso (%). Anno 2011 Diploma univ, laurea Diploma scuola secondaria 5,79 1,79 9,29 14,08 licenza media o di avviamento professionale 16,33 24,05 licenza scuola elementare 51,04 61,03 alfabeta privo di,tolo di studio analfabeta 0,38 0,66 4,66 10,91 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00

I problemi della grande vecchiaia sono soprattutto problemi di donne. Le sta,s,che che parlano di problemi lega, all invecchiamento non dis,nguono quasi mai tra uomini e donne mis,ficando, di fa#o le grandi differenze che esistono tra i sessi e camuffando il fa#o che i problemi dell invecchiare sono sopra#u#o problemi di donne. Gli studi sui bisogni specifici delle donne sembrano, ad una certa età fermarsi alla menopausa (che è ben documentata), allorquando una donna può sperare di vivere ancora in media altri 25 anni.

L immagine in copertina dell ultimo rapporto Istat 2014 meglio di ogni altra parola testimonia l attenzione che di fatto viene oggi posta alla condizione anziana in Italia. 30 sono le persone immortalate: 22 sono giovani, 6 adulti. Dove sono i grandi anziani? ITALIA IN CIFRE 2014 h#p://www.istat.it/it/files/2014/10/italiaincifre2014.pdf Dove sono gli anziani? E dove le GRANDI DONNE ANZIANE?

Le donne si ammalano più frequentemente degli uomini (Fonte : Data and Information on Women s Health in the European Union, 2010). La percentuale di anni di vita in buona salute è 75,4% per le donne e 80,7% per gli uomini

Le patologie più frequenti cui le donne vanno incontro con l avanzare dell età Le malattie dementigene. Secondo stime attendibili tra il 80 e il 90% degli ospiti in strutture residenziali (dove le donne sono in stagrande maggioranza ) ne sarebbe affetti. Tra queste malattie quella di Alzheimer è certamente la più grave. A partire dagli 85 anni ne è colpita una donna su 4 e un uomo su 5,

Le donne, specialmente se molto anziane, sono più sogge#e a: disabilità a disturbi di ansietà cronica a depressione (18,2% contro il 9,5 degli uomini ad inciden, domes,ci

L assenza di dati sanitari e sociali di genere rende problematico porre all attenzione delle politiche sanitarie e sociali questi problemi

EPPURE E RISAPUTO CHE LA SALUTE E I BISOGNI DI CURE DELLE PERSONE ANZIANE SONO DIVERSI A SECONDO DEL GENERE.

Certe sindromi geriatriche sono più frequen, tra le donne (artrosi, incon,nenza urinaria, osteoporosi, ), altre sono più frequen, negli uomini (malaoe cardiovascolari, cancro del polmone ) Anche alcune determinan, di sociali di salute incidono in maniere diversa tra i due sessi (anche se bisogna valutarli caso per caso). Ad esempio l isolamento sociale e la precarietà economica, sembrano essere un fa#ore di rischio maggiore per le donne molto anziano. Aspeo importan, da considerare nella presa in carico della persona anziana, al pari delle abitudini di vita.

UN APPROCCIO DUNQUE DIFFERENZIATO DELLA PRESA IN CARICO DEGLI UOMINI E DELLE DONNE ANZIANE E DUNQUE INDISPENSABILE, AL FINE DI PROMUOVERE LA MIGLIORE EQUITA DI CURE POSSIBILI.

TROPPI GLI SQUILIBRI SOCIALI NEI CONFRONTI DELLE DONNE ANZIANE oltre ad essere più sole, meno istruite, più ammalate, le grandi vecchie sono anche: PIU ABUSATE E MALTRATTATE PIU POVERE (le pensioni medie sono il 30% inferiori a quelle maschili). PIU ISTITUZIONALIZZATE con eviden, sperequazioni sociali e rilevan, cos, finanziari

Forte istituzionalizzare delle donne anziane FVG: ANZIANI OSPITI(31.12.2010) NEI PRESIDI SOCIO- ASSISTENZIALI PER CLASSE DI ETÀ (%). FONTE ISTAT 2012 da 65 a 74, 11,6 da 75 a 79, 11,2 NB: 1 donna >85enne su 2 è in casa di riposo 85 e più, 58,1 da 80 a 84, 19,1

Troppe le enunciazioni, pochi i fatti concreti e coerenti con i principi dichiarati. LE RISORSE DESTINATE AL TERRITORIO NEL F.V.G ґ сlнobiettivo strategico regionale prevede un progressivo riallineamento distributivo (ospedale/territorio) tendente a collocare,.., il 55% delle risorse per attivit ц ospedaliera e il 45% per quella territoriale. FVG: RAPPORTO SUL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE 2003 (PAG.41) ґ..i valori si discostano dall Нobiettivo per quasi tre punti percentuali ґ Il trend peggiora la situazione del 2002 о --------------------- dott.ssa M.Cristina Novelli Fonte: Rapporto sul Servizio Sanitario Regionale, Anno 2003, pag:41

C è molta..molta strada da fare ma sono certa che con l aiuto delle donne di tutte le generazioni e con la volontà che ci contraddistingue, sapremo dare un fattivo contributo in tal senso.

. Grazie molte per l attenzione DoX.ssa Maria Cris2na Novelli