PRIMI ORIENTAMENTI SUL FUTURO DELLA PAC DOPO IL 2013

Documenti analoghi
Per avanzare, premere un qualsiasi tasto; per uscire, premere Esc. Direzione Generale delle politiche internazionali e dell Unione europea

La Politica Agricola Comune per una agricoltura a servizio del cittadino e del territorio

Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale

Il futuro delle politiche di sviluppo rurale

Costruiamo la strategia regionale. della PAC

Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione

STAGIONI E TRAGUARDI DEL PSR VENETO Risultati, attuazione e prospettive

PAC. Politica Agricola Comune

Comitato Unitario delle Professioni in collaborazione con

art. 3: Instaurazione di una politica comune in campo agricolo art. 39: finalità e obiettivi della politica agricola comune

2. Budget. 3. Ripartizione delle risorse per Paese

PAC e sostegno della domanda

Il modello agricolo europeo per una agricoltura sostenibile

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE Articolazione temi prioritari

Politiche di Sviluppo Rurale. Simone Severini

PSR 2007/2013 del Lazio. Area Programmazione e Sviluppo Rurale Dott. Roberto Aleandri

CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 43 del

II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini

Misure intese a promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano

La programmazione regionale dei fondi europei

Rete Rurale Nazionale RRN - Task Force Rete Leader INEA, Via Barberini Roma tel

DGR N. 208 DEL 18 MAGGIO 2012 OGGETTO

La strategia del Piano di Sviluppo Rurale

LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA

I punti chiave della riforma

Raffaele Borriello Direttore Generale ISMEA. Roma, 24 luglio 2018

STRATEGIA EUROPA 2020

Società Italiana di Economia Agraria. La Pac che vorrei. Roma, 30 gennaio 2017

La programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità

Uno sguardo sulla riforma PAC post 2020, prospettive future per il settore.

Obiettivo 3: Sviluppo territoriale equilibrato A tal fine è necessario sostenere l occupazione rurale e mantenere il tessuto sociale delle

ALBERTO MASSA SALUZZO

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE

La Politica Agricola Comunitaria (PAC)

Prospettive per la riforma della PAC post 2020

Roma, 12 ottobre 2011

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

PSR: POLITICHE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI ALLA BASE DEL PROGRAMMA

Workshop La riforma della PAC: colture da integrazione e PSR

LO SVILUPPO RURALE NELLA PAC Perugia - Palazzo Donini 12 luglio 2019

MISURA Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

I Fondi Strutturali per la competitività territoriale e l attuazione della strategia Europa 2020

MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i.

POLITICHE INTERNE ED AZIONE ESTERNA DELL UNIONE EUROPEA

Il lavoro come parametro strategico del pagamento unico aziendale (Pua)

Il Ministro dello Sviluppo Economico

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

Programmazione : un opportunità per lo sviluppo dell economia locale Camera di Commercio di Napoli 3 aprile 2017

La misura svolge un azione di supporto trasversale agli assi del PSR, in particolar modo:

Nuove sfide (Reg CE74/2009):

CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE

CEREALI NELLA RETE Sostegno e incentivi allo sviluppo di progetti nelle filiere agroalimentari: il ruolo dei PSR

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

I Programmi di Sviluppo Rurale cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni. Francesco Mantino 13 aprile 2017

Indirizzi per la revisione dei Piani Locali di Sviluppo Rurale delle Province (PLSR)

PSR ABRUZZO

Prof. GIORGIO ZAGNOLI

il panorama delle opportunità Lella Bassignana

LO STATO DELL ARTE della PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO RURALE

La Politica Agricola Comunitaria (PAC)

MODULO 1 LE OPPORTUNITÀ DELL AGRICOLTURA ECOSOSTENIBILE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

La riforma della Pac

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Le foreste e il settore forestale nella riforma della Politica Agricola Comune post 2020

Articoli 20 (a) (ii) e 22 del Regolamento CE n. 1698/2005. Articoli 13 e 14, Allegato II punto del Regolamento CE n. 1974/2006.

PSR Programma di Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Trento

ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE. DECRETO N. 410/DecA/7 DEL

Presentazione Portale Rete

I VENTI DELL INNOVAZIONE AGRICOLTURA E INNOVAZIONE

MISURA 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali.

CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE

La nuova OCM ortofrutta

1 d) l acquisto di nuovi macchinari, impianti tecnologici o attrezzature da impiegare nel ciclo di lavorazione,

Seminiamo futuro. Programma di sviluppo rurale BASILICATA

Paola Lionetti

BASILICATA AGRICOLTURA 2020 II PACCHETTO BANDI 2017 PSR BASILICATA COMPETITIVITA SISTEMA PRODUTTIVO LUCANO

Alcuni dati di inquadramento del comparto

Reti d Imprese Filiera Foresta legno

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministro dell'economia e delle finanze. di concerto con

CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE

Opportunità di Sviluppo Tutela dell Ambiente, Futuro per Giovani e Donne

DELIBERAZIONE N. 27/1 DEL

I pagamenti diretti nella PAC post Maria Rosaria Pupo D Andrea CREA

SETTORE POLITICHE AGRICOLE

Politica Agraria: Introduzione e motivazioni. Simone Severini

La PAC nel QFP Giuseppe Blasi

Relazioni tra PAC e competitività delle filiere agro-alimentari

Regione Campania Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE

Bologna, 17 ottobre ore 09.45

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale

PILASTRI DELLA POLITICA

Le nuove misure di gestione del rischio nella politica di sviluppo rurale. Partenariato sulla gestione del rischio in agricoltura

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministro dell'economia e delle finanze. di concerto con

Transcript:

PRIMI ORIENTAMENTI SUL FUTURO DELLA PAC DOPO IL 2013 Roma, settembre 2010

Necessità di una riforma Gli obiettivi della politica agricola comune, fissati oltre 50 anni fa con la Conferenza di Stresa, sono stati recentemente confermati dal Trattato di Lisbona e prevedono: l incremento della produttività, il miglioramento del reddito degli agricoltori, la sicurezza degli approvvigionamenti, la stabilizzazione dei mercati e prezzi ragionevoli per i consumatori. Purtroppo la recente evoluzione della politica agricola comune non ha consentito di cogliere tutti questi obiettivi. Il reddito degli agricoltori infatti rimane ben al di sotto di quello medio complessivo; la bilancia commerciale dell Ue è andata peggiorando accumulando un pesante deficit commerciale; infine i mercati sono tutt altro che stabili ed espongono i redditi degli agricoltori a continue penalizzazioni. Tra l altro, se effettivamente i consumatori hanno potuto godere di prezzi ragionevoli, ciò è accaduto a scapito della redditività dei produttori agricoli che hanno avuto un ruolo sempre più subordinato nella filiera. Cia, Confagricoltura e Copagri ritengono che per cogliere gli obiettivi della Conferenza di Stresa, tuttora attuali, sia necessaria una nuova riforma della Pac. Linee di riforma Si propone di attuare una riforma della politica agricola comune che faccia perno sugli attuali strumenti (pagamenti diretti, misure di mercato e assi dello sviluppo rurale) secondo una nuova articolazione che abbia per obiettivo: 1. la semplificazione degli strumenti e delle procedure; 2. la finalizzazione degli interventi a favore degli agricoltori professionali; 3. la valorizzazione del ruolo del settore agricolo per la crescita economica e l occupazione; 4. la qualificazione dell attività agricola per fronteggiare adeguatamente le sfide globali. Il tutto operando gradatamente gli opportuni adattamenti come previsto dal Trattato. 2

In ogni caso, prima della fissazione delle prospettive finanziarie per il 2014-2020, andrebbero opportunamente definiti i principi, i criteri direttivi ed i fabbisogni della riforma della politica agricola per i prossimi anni. Ipotesi di intervento Pagamenti diretti Sinora i pagamenti disaccoppiati sono stati erogati ai beneficiari storici perché compensativi di una situazione pregressa, poi venuta meno, che concedeva agli agricoltori determinate garanzie di prezzo e di mercato. Oggi, questa voce di spesa rimane comunque determinante per il reddito degli agricoltori e, conseguentemente, per i beni pubblici che il settore agricolo garantisce alla collettività. Ciononostante, il criterio di assegnazione su base storica dei pagamenti diretti disaccoppiati non risulta del tutto giustificabile dopo diversi anni di applicazione. Esso, inoltre, sta rischiando di generare disparità di trattamento tra soggetti beneficiari e comparti produttivi. Si ritiene pertanto possibile avviare la discussione sul superamento del criterio della storicità, riformando, ad esempio, l attuale sistema come segue: - un pagamento di base ad ettaro destinato a compensare il carattere particolare dell attività agricola (art. 39.2.a del TFUE), calcolato utilizzando come riferimento l attuale massimale finanziario dei pagamenti diretti di ciascun Paese. Tale pagamento rimarrebbe assoggettato alla condizionalità ma esclusivamente alle misure obbligatorie oggi già previste dalla normativa ed eliminando invece tutti i requisiti stabiliti oltre le prescrizioni obbligatorie di legge; - un pagamento aggiuntivo ad ettaro, commisurato in base a parametri oggettivi fissati forfettariamente a livello di Stato membro e correlati a due categorie di fattori: 1. la situazione strutturale oggettiva in cui opera l azienda agricola ed i comportamenti tesi alla salvaguardia ambientale. In particolare, utilizzando l ammontare finanziario attualmente destinato a tale scopo nell ambito dello 3

sviluppo rurale, si potrebbe assegnare un importo di riferimento aziendale addizionale commisurato: * agli svantaggi naturali; * al rispetto di determinati requisiti/impegni ambientali o forestali; 2. gli elementi che influenzano la competitività e l evoluzione sostenibile dell agricoltura europea. In questo caso, l importo aggiuntivo potrebbe essere concesso in base: * alla necessità di rispettare la normativa comunitaria che va al di là degli standard internazionali (ad es. le norme sul benessere degli animali); * all adozione di comportamenti in linea con l esigenza di fronteggiare le sfide globali ; * all intensità dell occupazione ed all importanza di determinate produzioni agricole nell economia di alcune regioni. Si potrà infine intervenire semplificando l attuale criterio di erogazione dei pagamenti, rendendolo più selettivo in maniera da concentrarlo sugli agricoltori professionali. Il tutto non consentendo comunque criteri di selettività arbitrari che determinerebbero una discriminazione tra produttori contraria alle norme del Trattato (art. 40, c. 2 secondo par. del TFUE). Interventi di mercato Si tratta di interventi essenziali che devono continuare ad essere previsti, rafforzandoli notevolmente rispetto alla situazione attuale, al fine di garantire minor volatilità di prezzi e maggior equilibrio domanda/offerta. Ciò potrebbe essere possibile attraverso l introduzione nella Pac post 2013 di una effettiva rete di sicurezza, che permetta di affrontare in maniera tempestiva ed efficace le crisi di mercato. Tale esigenza potrebbe essere raggiunta attraverso nuove e più efficaci misure di regolazione del mercato, che passino attraverso una revisione della normativa europea sulla concorrenza e che prevedano ad esempio il finanziamento: - di attività di stoccaggio privato; 4

- delle destinazioni alternative a quelle tradizionali; - della incentivazione al consumo di prodotti momentaneamente eccedentari; - della distribuzione gratuita di alimenti agli indigenti; - di misure di assicurazione agevolata a favore dei produttori (sia assicurazione contro le calamità naturali che assicurazione al reddito). Al fine di conseguire tutti gli obiettivi citati, andrebbe istituito un fondo anti-crisi, per tutti i settori, basato su parametri e metodi di rilevazione comuni a livello europeo, che preveda strumenti di gestione dell offerta e che sia adeguatamente finanziato. Nell attuazione degli interventi di mercato dovranno avere inoltre un ruolo privilegiato i soggetti dell organizzazione economica dei prodotti agricoli. Una idea potrebbe essere quella di mutuare gli strumenti già adottati nell ambito dell Organizzazione Comune di Mercato per l ortofrutta, che puntano sulle OP e sullo strumento dei Programmi Operativi cofinanziati dai beneficiari. Tuttavia, le organizzazioni vanno articolate in maniera innovativa rispetto al passato: - puntando maggiormente sull aggregazione come fattore di competitività per le imprese agricole; - valutando anche la possibilità di coinvolgere tutti gli operatori delle filiere interessate, sino alla distribuzione moderna per farne delle vere e proprie organizzazioni di prodotto anziché organizzazioni di produttori ; - concentrando le risorse a disposizione su misure che favoriscano, direttamente o indirettamente gli agricoltori. Sviluppo rurale La spesa dovrà essere indirizzata ad alcuni obiettivi prioritari dell attuale politica di sviluppo rurale che dovrà mantenere: - la sua caratterizzazione basata sulla programmazione territoriale; - il principio del cofinanziamento delle risorse da parte degli Stati membri e dei beneficiari. 5

Essenzialmente la politica di sviluppo rurale dovrebbe concentrarsi su misure a vantaggio delle imprese puntando principalmente sull aumento della competitività. Essa dovrebbe essere finalizzata, in particolare, a sostenere: - gli investimenti aziendali con particolare priorità a quelli indirizzati alla introduzione di innovazione tecnologica ed organizzativa nelle imprese; - il ricambio generazionale, focalizzando e rivedendo le due misure del primo insediamento e del prepensionamento; - il recupero di competitività sui mercati con iniziative di integrazione di filiera e di promozione all export. ----- In via generale, infine, Cia, Confagricoltura e Copagri: - ritengono essenziale confermare l attuale stanziamento in bilancio per la spesa agricola previsto al 2013 in termini reali, prevedendo comunque un aumento nel tempo che consenta il recupero dell inflazione; - non giudicano in maniera pregiudizialmente negativa il possibile ricorso al cofinanziamento della spesa agricola dell Ue, a patto però che il cofinanziamento sia obbligatorio e che non pregiudichi in alcun modo il fatto che la politica agricola resti comune e senza alcuna concessione a ipotesi di rinazionalizzazione della Pac. Giuseppe Politi (Presidente Cia) Federico Vecchioni (Presidente Confagricoltura) Franco Verrascina (Presidente Copagri) 6