SOMMARIO ALLEGATI ALLA RELAZIONE. dott.raffaele Lombardi geologo

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dott.raffaele Lombardi geologo SOMMARIO PREMESSA... pag. 1 1. METODOLOGIA D INDAGINE... pag. 2 2. QUADRO CONOSCITIVO.... pag. 3 2.1. Ubicazione e aspetti morfologici. pag. 3 2.2.Aspetti geologici locali..... pag. 4 2.3.Idrografia superficiale..... pag. 5 2.4.Idroglogia sotterranea..... pag. 5 3. DATI DI BASE. pag. 5 3.1. Situazione litostratigrafica dell area P.A.. pag 5 4. PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA. pag. 6 4.1 Verifica ai sensi del PAI. pag. 6 4.2 Verifica ai sensi dello Strumento Urb. del comune di Montale. pag. 6 5. PERICOLOSITÀ IDRAULICA pag. 6 5.1 Verifica ai sensi della DCRT n 72/2007 PIT. pag. 6 5.2 Normativa Autorità di Bacino F.Arno.. pag. 7 5.3 Verifica ai sensi del R.U.. pag. 7 6. SISMICITÀ.. pag. 8 6.1 Pericolosità sismica... pag. 8 7. FATTIBILITÀ... pag. 9 8. PRESCRIZIONI E DISPOSIZIONI PER LA FATTIBILITÀ. pag. 10 ALLEGATI ALLA RELAZIONE CARTOGRAFIA quadro conoscitivo Fig. 1 Corografia dei luoghi scala 1: 5.000 Fig. 2 Inquadramento geologico scala 1:10.000 Fig. 3 Carta dei dati di base scala 1:10.000 Fig. 4 Pericolosità geomorfologica ai sensi del PAI scala 1:25.000 Fig. 6 Pericolosità per fattori geomorfologici ai sensi del P.S. e R.U. scala 1:10.000 Fig. 7 Pericolosità idraulica ai sensi del PAI scala 1:25.000 Fig. 8 Carta delle aree allagabili ai sensi del PAI scala 1:25.000 Fig. 9 Carta delle aree allagabili studio Ing.Settesoldi scala 1:25.000 Fig. 10 Pericolosità idraulica ai sensi del P.S. scala 1:10.000 Fig. 11 Pericolosità per fattori idraulici studio Pro.Paris scala 1:10.000 Fig. 12 Pericolosità sismica (estratto elaboratiru) scala 1: 5.000 CARTOGRAFIA di progetto Fig. 13 Carta della fattibilità per fattori geomorfologici scala 1: 5.000 Fig. 14 Carta della fattibilità per fattori idraulicai scala 1: 5.000 Fig. 15 Carta della fattibilità per fattori sismici scala 1: 5.000 CERTIFICATI indagini utilizzate Stratigrafia sondaggio e diagrammi penetrometrie presso area produttiva via Paoletti Tabulati penetrometrie eseguite presso area di studio Studio Tecnico di Geologia Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo PIANO ATTUATIVO PER L AREA DI RIORDINO URBANO DENOMINATA RU8 VIA GARIBALDI IN COMUNE DI MONTALE REAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITÀ PREMESSA La presente relazione illustra i criteri e le modalità adottate per lo studio di fattibilità geologica redatto per conto della CBN - INVEST s.r.l e BANCHI GROUP s.r.l. a corredo dell atto amministrativo denominato Piano Attuativo per l area di riordino urbano denominata RU8 e posto in Via Garibaldi in Montale Lo studio ha avuto lo scopo di definire il grado di pericolosità della porzione di territorio oggetto di piano di lottizzazione e definire la conseguente classe di fattibilità sulla base delle seguenti fasi: - analisi delle conoscenze ricavate dagli studi geologici a corredo degli atti di pianificazione territoriale (P.S.ed R.U.) svolti per l intero territorio comunale di Montale - descrizione delle caratteristiche geomorfologiche dei luoghi - definizione della pericolosità geologico, idraulico e sismica - valutazione della fattibilità dell intervento in riferimento alle classi di pericolosità definiti con indicazione delle prescrizioni da ottemperare in fase di progetto esecutivo La valutazione della fattibilità si è svolta in ottemperanza a quanto stabilito dalla vigente normativa in materia di pianificazione come di seguito specificata: Legislazione nazionale - D.P.C.M. 5/11/1999 pubblicato su G.U. n 229 del 22/12/1999 riguardante Approvazione del piano stralcio relativo alla riduzione del Rischio Idraulico del bacino del fiume Arno - D.P.C.M. 6/05/2005 pubblicato su G.U. n 230 del 3/10/2005 riguardante Approvazione del Piano di bacino del fiume Arno, stralcio assetto idrogeologico, adottato dal Comitato istituzionale dell'autorita' di bacino del fiume Arno con deliberazione n. 185 dell'11 novembre 2004 Studio Tecnico di Geologia 1 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo Legislazione regionale e comunale - Legge Regionale 3 gennaio 2005 n. 1 Norme per il governo del territorio 12/01/2005 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 2 - PIT - D.C.R.T. n. 72 del 24/07/2007 approvato dal Consiglio Regionale della Toscana con la Delib. R.T. 230/94. - P.S e R.U. del Comune di Montale approvati rispettivamente con Delibere di C.C. n. 23 del 13 aprile 2006 e n n 22 del 21 aprile 2009 - DPGR 25 Ottobre 2011 n 53/R "Regolamento di attuazione dell'art. 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche" che sostituisce la DPGR. 26/R - L.R. del 27/12/2011 n 66 1. METODOLOGIA D INDAGINE Per il P.A. in esame il presente studio geologico di fattibilità è redatto in ottemperanza al DPGR n 53 del 25.10.2011 facendo comunque riferimento a quanto già prodotto a supporto degli atti di pianificazione territoriale di cui è dotato il Comune di Montale quali Piano Strutturale (P.S) e Regolamento Urbanistico (R.U). In particolare per l attribuzione sia delle classi di pericolosità che delle classi di fattibilità sono state prese per valide le definizioni di pericolosità e fattibilità geologica, idraulica e sismica attribuite all area dalle indagini geologiche a supporto del R.U. vigente ed elaborate ai sensi del DPRG n 26 del 27 Aprile 2007. Per il Piano Attuativo in questione sono state riprese senza apportarvi modifiche gli elaborati geologici del PS e dell RU approvati e per ciascuna tematica è stata fornita la seguente cartografia: Quadro conoscitivo Elaborati di progetto - Corografia dei luoghi - Inquadramento geologico - Carta dei dati di base - Carta della pericolosità geomorfologica - Carta della pericolosità idraulica - Carta della zonizzazione sismica locale ( ZMPSL) - Carta della pericolosità sismica - Carta della Fattibilità geomorfologica - Carta della Fattibilità idraulica - Carta della Fattibilità sismica La relazione geologica di fattibilità comprensiva di certificazione di adeguatezza delle indagini geologiche viene depositata presso gli Uffici del competente Genio Civile per il controllo ai sensi dell art. 7 punto c) secondo la modulistica indicata dal Decreto n 5378 del 28/11/2011 Studio Tecnico di Geologia 2 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo 2. QUADRO CONOSCITIVO Per quanto attiene l analisi del quadro conoscitivo è parso opportuno riferirsi ai dati ampiamente trattati e approfonditi negli studi geologici di supporto all approvazione del Piano Strutturale e riconfermati anche in sede di approntamento del Regolamento Urbanistico approvato. In riferimento a ciò lo studio in questione si è articolato in due distinte fasi e in particolare: - descrizione delle caratteristiche fisiche del territorio riferite agli aspetti morfologici e geologici idrografici mediante l analisi dei dati di base acquisiti per la redazione del piano strutturale e del regolamento urbanistico del Comune di Montale - sintesi delle conoscenze acquisite con il quadro conoscitivo finalizzandole alla redazione della cartografia tematica di dettaglio per il piano in questione. 2.1. Ubicazione ed aspetti morfologici I terreni interessati dal piano attuativo sono ubicati nel Comune di Montale in un area che nel suo complesso è caratterizzata da una morfologia prettamente pianeggiante in cui le uniche interruzioni alla continuità della superficie pianeggiate sono costituite dai rilevati stradali, dagli argini fluviali e da rialzamenti di alcuni lotti industriali fra cui quello in esame. Per quanto concerne la situazione di instabilità e franosità dei terreni per l area indagata l assenza di pendenze o di accentuate acclività, porta ad escludere a priori il verificarsi di qualsiasi fenomeno di tipo gravitativo, quali smottamenti e/o frane. Studio Tecnico di Geologia 3 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo 2.2 Aspetti geologici locali Dal punto di vista litologico questa porzione del territorio di Montale è caratterizzata dalla presenza di sedimenti alluvionali (all) databili al Quaternario dovuti al deposito dei principali corsi d acqua; tali depositi nei primi 6/7 mt. di profondità sono costituiti da un alternanza di argille s.s e argille limo sabbiose che mostrano un andamento lenticolare, con frequenti eteropie laterali, talora con stratificazione incrociata, mentre in profondità sono presenti depositi incoerenti di ghiaie e ciottoli. La diversa situazione stratigrafica del sottosuolo è giustificata dal fatto che ci troviamo ad operare in un ambiente geologico di tipo alluvionale, la cui genesi ed evoluzione sono legate a diverse situazioni sedimentologiche, spesso influenzate da particolari condizioni chimico fisiche, che possono dar luogo ad intercalazioni o passaggi laterali (lenti) di sedimenti con litologie differenti. In ragione di ciò può sicuramente verificarsi che un litotipo sia predominante in una vasta area di territorio e in alcune zone di questa stessa area avere la presenza di un litotipo, con caratteristiche granulometriche diverse, al tetto e/o intercalato. 2.3 Idrografia superficiale Gli elementi idrografici più significativi dell area sono rappresentati dal T. Agna che scorre ad est e dal Fosso delle Badie ad ovest entrambe tributari di sinistra del Torrente Bure che scorre a sud. Studio Tecnico di Geologia 4 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo 2.4. Idrologia sotterranea I terreni più superficiali, costituiti da limi e argille, mostrano valori della permeabilità che oscillano da 10-7 10-8 m/sec. mentre i terreni sottostanti, costituiti da ciottoli e ghiaie in matrice sabbiosa, presentano un grado di permeabilità più elevato valutabile nell ordine di 10-4 10-5 m/sec. Durante le fasi di perforazione delle indagini utilizzate non è stata rilevata significativa presenza di acqua salvo una leggera umidità in corrispondenza delle quote più profonde dove appunto si è evidenziato il passaggio fra i litotipi di natura argillosa e quelli profondi costituiti da sabbie e ghiaie e pertanto anche se non individuato è possibile supporre che il livello della falda si trovi più o meno alla quota dove è presente il cambio litologico ( - 5.20 mt.). Questa quota non deve essere comunque assunta come rappresentativa della posizione della falda nel sottosuolo in quanto trattasti solo di un rilevamento puntuale in una sezione alquanto ridotta. Per stabilire con maggiore attendibilità la quota della tavola d acqua sarebbe necessario un monitoraggio protratto nel tempo per più punti di controllo e il risultato di tale indagine potrebbe rilevare una quota della falda più alta di quella determinata, ma, anche in considerazione della presenza in superficie di depositi impermeabili, non certamente al livello della superficie e tanto meno alla quota di imposta delle fondazioni 3. DATI DI BASE Per la caratterizzazione della situazione geologica del sottosuolo sono state prese in considerazioni indagini geognostiche che si riferiscono agli studi geologici sia del Piano Strutturale (PS) che del Regolamento Urbanistico (RU) ed inoltre a studi ed indagini di corredo e supporto ad interventi edilizi diretti di iniziativa privata costituiti da sondaggi, prove penetrometriche e profili sismici. L analisi e l omogeneizzazione dei dati ha permesso di osservare che il territorio di Montale nelle aree di pianura è caratterizzato dalla presenza di sedimenti alluvionali (all) databili al Quaternario e dovuti al deposito dei principali corsi d acqua. La genesi ed l evoluzione di questo ambiente geologico sono legate a diverse situazioni sedimentologiche spesso influenzate da particolari condizioni chimico fisiche, che possono dar luogo ad intercalazioni o passaggi laterali (lenti) di sedimenti con litologie differenti. In ragione di ciò può sicuramente verificarsi che un litotipo sia predominante in una vasta area di territorio e in alcune zone di questa stessa area avere la presenza di un litotipo, con caratteristiche granulometriche diverse, al tetto e/o intercalato. 3.1. Situazione litostratigrafica dell area di P.A. Sulla base di indagini eseguite proprio sull area stessa ( prove penetrometriche) e di altre effettuate su terreni limitrofi ( sondaggi e sismica ) è stato possibile definire la stratigrafia del sottosuolo secondo il modello stratigrafico di seguito indicato: Studio Tecnico di Geologia 5 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo Profondità Litologia 0.00-2.50 m Limo sabbioso in parte argilloso consistente con qualche litico 2.50-8.50 m Argilla limosa di media consistenza 8.50-15.00 m Ciottoli e ghiaie in matrice argillo sabbiosa addensata 4. PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA 4.1. Verifica ai sensi del PAI (D.P.C.M 06/05/2005 In ottemperanza a tale delibera concernente l adozione del Piano di Bacino del Fiume Arno (Assetto Idrogeologico) e delle relative misure di salvaguardia con particolare attenzione al TITOLO II AREE A PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA, Cap. II Pericolosità da processi geomorfologici di versante e da frana, art.9 Elaborati del PAI la verifica cartografica ha consentito di osservare che l area di lottizzazione in esame non cade all interno del perimetro di aree a pericolosità geomorfologica. 4.2. Verifica ai sensi dello strumento urbanistico del Comune di Montale Gli studi geologici di supporto sia al Piano Strutturale che al Regolamento Urbanistico hanno definito per l area su cui insiste il P.A. una classe di PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA G2 (pericolosità bassa ). 5. PERICOLOSITÀ IDRAULICA Nel presente paragrafo si illustra la posizione del P.A. rispetto alle perimetrazioni in tema di rischio idraulico individuato dagli elaborati cartografici di corredo o allegati alle diverse normative vigenti sia sovracomunali che comunali con particolare attenzione a: - Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana (PIT) approvato dal Consiglio Regionale il 24 luglio 2007 con delibera n. 72. - Cartografia di corredo agli studi idraulici sovracomunali di competenza dell Autorità di Bacino F.Arno (DPCM 5/11/99 e PAI) - Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico del Comune di Montale 5.1 Verifica ai sensi della D.C.R.T. n 72/2007 -PIT Per i corsi d acqua che interessano più da vicino l area del P.A. ( F.so Badie ed Agna) la delibera regionale prevede la verifica dell ambito fluviale A1 definito come : di protezione assoluta del corso d acqua, che corrisponde agli alvei, alle golene, agli argini dei corsi d acqua, nonché alle aree comprese nelle due fasce della larghezza di 10 ml. a tali corsi d acqua, misurate a partire dal piede esterno dell argine o, in mancanza dal ciglio di sponda. Studio Tecnico di Geologia 6 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo 5.2. Normativa Autorità di Bacino F.Arno D.C.P.M. 5/11/99 : in riferimento a quanto previsto dalla Norma 5 (Aree di pertinenza flu viale) e dalla Norma 6 (Carta Guida delle aree allagate stralcio 36 scala 1:25.000 ) del D.C.P.M. 5/11/99 il lotto in esame cade all interno del perimetro di aree interessate da eventi alluvionali negli anni 1991-92-93. D.C.P.M. 6/05/2005 - PAI in riferimento al TITOLO II Aree a pericolosità idrogeologica Cap. II Pericolosità idraulica art. 5 E elaborati del PAI è stato osservato (stralcio n 50 scala 1:25.000 modificato con Dec. n 51/09 e n 36/11) che l area interessata dagli interventi cade all interno di aree soggette a pericolosità idraulica PI3 5.3. Verifica ai sensi del Regolamento Urbanistico Dalla verifica della carta di Pericolosità per fattori idraulici di supporto al PS si è osservato che l area oggetto di P.A. cade all interno del perimetro di aree a cui è attribuita la classe di PERICOLOSITÀ 3 sottoclasse 3a. Gli studi idraulici svolti nell ambito degli strumenti urbanistici con particolare attenzione a quelli riferiti al R.U. consentano di definire per l area nella sua complessità un quadro dei battenti come di seguito illustrato: Tempi di ritorno TR Battenti attesi 20 anni 30 cm 30 anni 30 cm 100 anni 30 cm 200 anni 30 cm L area in esame nonostante cada in un contesto territoriale caratterizzato da una pericolosità idraulica P3 (PAI) e 3a (PS e RU) è situata ad una quota più alta (circa 1 m ) rispetto al contorno e tale situazione la pone in sicurezza rispetto ai battenti previsti. area ampliamento Studio Tecnico di Geologia 7 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo L intervento inoltre è escludibile dall applicazione della recente L.R.del 27.12.2011 n 66 art. 142. in quanto non ricade nel perimetro di aree classificate a pericolosità sia geomorfologica che idraulica molto elevata (PF/I4 del PAI e F/I4 degli strumenti urbanistici) 6. SISMICITÀ La normativa in tema di zonazione sismica, antecedente sia l OPCM 3274 che il Decreto Ministeriale 14/01/2008, prevedeva che alle zone di 1 a, 2 a e 3 a categoria venissero associati valori del "coefficiente di sismicità" S (accelerazione massima orizzontale in superficie che si sviluppa durante un evento sismico) attraverso la seguente relazione: C = S - 2/100 dove S rappresenta il grado di sismicità della zona rispettivamente di 12,9 e 6. e in riferimento a tale classificazione il comune di Pieve risultava non classificato. Con l Ordinanza P.C.M 3519/2006 successiva all O.P.C.M. 3274/2003 sono stati meglio definiti i valori dell accelerazione orizzontale per le diverse zone sismiche secondo la seguente tabella: Zona Accelerazione con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni (a g ) Accelerazione orizzontale max convenzionale (di ancoraggio) dello spettro di risposta elastica (a g ) 1 0.25 g <a g <0.35 g 0.35 g 2 0.15 g< a g < 0.25 g 0.25 g 3 0.05 g < a g <0.15 g 0.15 g 4 <0.05 g 0.05 g La Regione Toscana in attuazione sia del DM 2005 che dell OPCM 3519/2006 con la Delibera n 431 del 19.06.2006 ha provveduto a definire una nuova zonazione sismica del territorio della Toscana che prevede per alcuni comuni del territorio regionale una declassazione da zona a media sismicità a zona a bassa sismicità (da zona 2 a zona 3), pertanto è stato ritenuto opportuno mantenere lo stesso livello di protezione assicurato dalle azioni sismiche della zona 2, prevedendo di conseguenza l individuazione di una zona 3s secondo lo schema sotto indicato: Zona Ag/g Comuni ricadenti 2 0.25 90 3s 0.25 106 3 0.15 67 4 0.05 24 In riferimento a tale classificazione il comune di Montale cade in zona 2 per la quale è prevista un accelerazione di 0.25g. 6.1. Pericolosità sismica Dalla carta della pericolosità sismica elaborata in sede di Regolamento Urbanistico in termini di zonazione sismica locale il P.A. in esame non ricade nel perimetro di zone soggette a pericolosità sismica elevata che confrontata con il grado di sismicità attribuito al Comune di Montale (zona 2) all area può essere attribuita la classe di pericolosità sismica S2 (media) che include zone stabili suscettibili di amplificazioni locali (che non rientrano tra quelli previsti per la classe S3. Studio Tecnico di Geologia 8 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

dott.raffaele Lombardi geologo 7. FATTIBILITÀ In applicazione a quanto previsto dalla normativa regionale in tema di indagini geologiche di supporto alle scelte urbanistiche (DPGR 21 Ottobre 2011 n.53/r) l attribuzione del grado di fattibilità rappresenta la sintesi finale dello studio geologico ed indica la compatibilità fra le condizioni geomorfologiche, idrografiche, idrauliche e sismiche di una area o sito del territorio in rapporto alle scelte urbanistiche. La normativa regionale al punto C2 del Allegato A del 53R definisce i diversi gradi di fattibilità secondo lo schema di seguito riportato: F1 F2 F3 F4 Fattibilità senza particolari limitazioni Fattibilità con normali vincoli Fattibilità condizionata Fattibilità limitata Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abitativo dell attività edilizia Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia delle indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abitativo dell attività edilizia Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali ai fini dell individuazione delle condizioni di compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolosità riscontrate è necessario definire la tipologia degli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di predisposizione dei piani complessi di interventi o dei piani attuativi o in loro assenza in sede di predisposizione dei progetti edilizi Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali la cui attuazione è subordinata alla realizzazione di interventi in messa in sicurezza che vanno individuati e definiti in sede di redazione del medesimo regolamento urbanistico sulla base di studi e verifiche atti a determinare gli elementi di base utili per la predisposizione della relativa progettazione La classe di fattibilità pertanto definisce il grado di rischio e si determina mediante il confronto fra la tipologia della trasformazione urbanistica e la classe di pericolosità attribuita all area esaminata sia dal un punto di vista geomorfologico, idraulico e sismico tenendo conto delle definizioni indicate dalla normativa regionale al punto C2 del Allegato A del 53R. Alla luce di quanto emerso dall analisi dei dati conoscitivi e incrociando la tipologia degli interventi previsti con il grado di pericolosità geologica, idraulica e sismica definita per l area dallo strumento urbanistico si seguito è indicata la fattibilità ai sensi del DPGR 21 Ottobre 2011 n.53/r come osservabile nella tabella di seguito indicata CLASSE DI PERICOLOSITA come da R.U geomorfologica idraulica sismica Tipologia intervento G1 G2 G3 G4 I1 I2 I3 I4 S1 S2 S3 S4 Nuova edificazione F2 F3 F3 mediante ampliamento Aree a verde e parcheggi F1 F1 F1 Studio Tecnico di Geologia 9 Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia Tel. 0573/57056 Fax. 0573/910056

STUDIO GEOLOGICO Dott.Geol. Raffaele Lombardi Via Cosimo Trinci n 3 51100 Pistoia PIANO ATTUATIVO PER L AREA DI RIORDINO URBANO DENOMINATA RU8 posta in Via Garibaldi in Comune di Montale REAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITÀ CARTOGRAFIA quadro conoscitivo ALLEGATI Fig. 1 Corografia dei luoghi scala 1: 5.000 Fig. 2 Inquadramento geologico scala 1:10.000 Fig. 3 Carta dei dati di base scala 1:10.000 Fig. 4 Pericolosità geomorfologica ai sensi del PAI scala 1:25.000 Fig. 6 Pericolosità per fattori geomorfologici ai sensi del P.S. e R.U. scala 1:10.000 Fig. 7 Pericolosità idraulica ai sensi del PAI scala 1:25.000 Fig. 8 Carta delle aree allagabili ai sensi del PAI scala 1:25.000 Fig. 9 Carta delle aree allagabili studio Ing.Settesoldi scala 1:25.000 Fig. 10 Pericolosità idraulica ai sensi del P.S. scala 1:10.000 Fig. 11 Pericolosità per fattori idraulici studio Pro.Paris scala 1:10.000 Fig. 12 Pericolosità sismica (estratto elaboratiru) scala 1: 5.000 CARTOGRAFIA di progetto Fig. 13 Carta della fattibilità per fattori geomorfologici scala 1: 5.000 Fig. 14 Carta della fattibilità per fattori idraulicai scala 1: 5.000 Fig. 15 Carta della fattibilità per fattori sismici scala 1: 5.000 CERTIFICATI indagini utilizzate Stratigrafia sondaggio e diagrammi penetrometrie presso area produttiva via Paoletti Tabulati penetrometrie eseguite presso area di studio