Disturbi dell Alimentazione Annamaria Petito Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Foggia
Disturbi dell Alimentazione Sono caratterizzati da macroscopiche alterazioni del comportamento alimentare Anoressia Nervosa Bulimia Nervosa Disturbo dell Alimentazione NAS
Disturbi della Nutrizione e dell Alimentazione dell Infanzia o della Prima Fanciullezza Pica: persistente ingestione di sostanze non alimentari come sporcizia, intonaco, peli, insetti Disturbo di Ruminazione: rigurgito ripetuto di cibo parzialmente digerito, che poi è masticato, sputato, o reinghiottito senza nausea, conati di vomito o altri segni di malessere intestinale Disturbo della Nutrizione dell Infanzia o della Prima Fanciullezza: la caratteristica di questo disturbo è la persistente incapacità di mangiare adeguatamente, che causa mancato incremento di peso o perdita di peso
Criteri diagnostici DSM IV Anoressia Nervosa Rifiuto di mantenere il peso corporeo sopra il minimo normale o incapacità di raggiungere il peso previsto durante il periodo di crescita in altezza (il peso rimane al di sotto dell 85% rispetto a quanto previsto) Intensa paura di acquistare peso o di divenire grassi, anche quando si è sottopeso Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso e della forma corporea, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della condizione di sottopeso Presenza di amenorrea da almeno tre cicli
I sottotipi Anoressia con restrizioni Anoressia con abbuffate condotte di eliminazione
Criteri diagnostici DSM IV Bulimia Nervosa Ricorrenti abbuffate Sensazione di perdita di controllo sul comportamento alimentare durante le abbuffate Comportamenti compensatori: vomito autoindotto, uso di lassativi, diuretici, digiuno, esercizio fisico per prevenire l aumento di peso Min. due episodi di abbuffate la settimena per tre mesi Persistente preoccupazione per la forma e il peso corporeo, condizionanti l autostimal Non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa
Sottotipi dell episodio episodio bulimico Con condotte di eliminazione Senza condotte di eliminazione ma digiuno o esercizio fisico
Binge Eating Disorder Disturbo dell Alimentazione Incontrollata Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata Associati con tre o piu sintomi: Rapidità nel mangiare Mangiare sino al disagio Anche se non si è affamati Mangiare da soli a causa dell imbarazzo Sentimenti di colpa, depressione, disgusto di sès Marcato disagio riguardo l alimentazione l incontrollata Episodi 2 volte a settimana per sei mesi Non associata a comportamenti compensatori inappropriati
Cenni epidemiologici Anoressia prevalenza nei soggetti di genere femminile tra 0,5 e 1% Bulimia prevalenza nei soggetti di genere femminile tra 1 e 2% (Santonastaso,1996) Disturbo dell Alimentazione Incontrollata: Rapporto F/M : 3/2 Prevalenza tra 0,7 e 4,6 % Piu frequente tra gli obesi Giunge all osservazione psichiatrica fra 30 e 40 anni
Personalità e DCA Cassin & von Ramson,2005 anoressia bulimia Tendenze Costrittive Perseveranza Scarsa ricerca Di novità Perfezionismo Sintomi ossessivo- Compulsivi Nevroticismo Emozioni negative evitamento Impulsività Ricerca di Novità Tratti borderline
Un modello patogenetico multifattoriale dei DCA Garfinkel, 1993 Fattori predisponenti Fattori precipitanti Eventi stressanti Fattori perpetuanti genetici psicologici ambientali Atteggiamenti Anomali Verso peso E forma Del corpo Restrizione Alimentare Per migliorare autostima e autocontrollo Perdita di peso O abbuffate Conseguenze Fisiche Psicologiche Reazioni All ambiente
Anoressia Mancata regolazione del sistema serotoninergico Ipotesi patogenetiche fattori biologici + 5HIAA nel liquor in fase di recupero (Kaye, 1991) Iperattività dell asse ipotalamo-ipofisi ipofisi-surrenesurrene +CRF nel liquor Disfunzione del sistema degli oppioidi endogeni Eccesso di peptidi oppioidi Bulimia Addiction model Disfunzione del sistema degi oppioidi endogeni Riduzione del livello di beta- endorfine in bulimiche depresse Disfunzione del sistema serotoninergico Ridotta attività serotoninergica Disfunzione del sistema dopaminergico Riduzione attività dopaminergica