Parte III Analisi del rischio



Documenti analoghi
Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

COMUNE DI PAITONE Provincia di Brescia. Parte III Analisi del rischio

COMUNE DI GROPELLO CAIROLI. Parte III. Analisi del rischio

COMUNE DI GHEMME Via Roma GHEMME (NOVARA) CODICE FISCALE

Parte III Analisi del rischio

AREA DI RISCHIO: Affidamento di incarichi esterni

scheda 1 Concorso per l'assunzione di personale 1. Valutazione della probabilità

TABELLA 2 P.T.P.C Unione dei Comuni Lombarda della Valletta e dei comuni di Perego, Rovagnate e Santa Maria Hoè

Parte III Analisi del rischio

MISURE DI PREVENZIONE E CONTRASTO CENTRALIZZATE. 2. Adozione del codice di comportamento integrativo, sua diffusione e implementazione

Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

Parte III Analisi del rischio

COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO. Analisi del rischio. (Piano anticorruzione 2017/2019)

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA ANNI

Parte III Analisi del rischio

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DELLA FONDAZIONE MUSEO DELLA SHOAH ONLUS

Parte III Analisi del rischio

Piano triennale per la prevenzione della corruzione Aggiornamento 2015

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DELLA FONDAZIONE CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EBRAICA CONTEMPORANEA CDEC onlus

Parte III Analisi del rischio

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA

Parte III Analisi del rischio

Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (P.T.P.C.)

scheda 11 - COMUNE DI AGLIE' levata dei protesti cambiari 1. Valutazione della probabilità

ALLEGATO 1 Analisi e gestione del rischio

Allegato 1 - ANALISI DEL RISCHIO CAAR SPA

B Varianti in corso di esecuzione del contratto 4 B Verifica dell eventuale anomalia delle offerte 4 B Revoca del bando 3

PROCEDIMENTI E RELATIVI FATTORI DI RISCHIO

QUADRO SINOTTICO DEGLI ADEMPIMENTI

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PRIME MISURE

MAPPATURA DEI PROCEDIMENTI -VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONTROLLI DA METTERE IN ATTO

CO15 Adeguamento norme regolamentari con introduzione di misure a tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti

MISURE PER LA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI CORRUZIONE

COMUNE DI MINEO PROVINCIA DI CATANIA

Trasparenza ed Anticorruzione

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE

MAPPATURA DELLE AREE E DEI PROCESSI A RISCHIO AREA A: ACQUISIZIONE E PROGRESSIONE DEL PERSONALE. LA MAPPATURA DEI PROCESSI IL P.N.A.

Allegato 1 al Piano Triennale per la prevenzione della corruzione

Allegato alla delibera n. 3 del Cda del 27/01/2015 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PIANO ANTICORRUZIONE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mappatura dei processi e valutazione e trattamento del rischio


CITTÁ DI ALGHERO PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA ILLEGALITÀ

Livello di rischio (art. 5, lett.a)) Procedimenti (art. 9, lett.a))

ALLEGATO A) AL P.T.P.C.

Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Bari

PIANO DI PREVENZIONE ANTICORRUZIONE DELLA FONDAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO 2014/2016

COMUNE DI TORTOLI' Provincia dell'ogliastra

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Controlli interni. Controlli successivi all adozione dell atto Ex art.147 bis del TUEL. Modalità applicative e tecniche di campionamento

ALLEGATO 1 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

Allegato al Piano per la trasparenza e l integrità Categorie di dati ed informazioni da pubblicare

SCHEDA 1 MISURE PER LA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI CORRUZIONE

TABELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO: Appalti di servizi e forniture

Marzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Milano

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DELL IPAB ISTITUTI DI SANTA MARIA IN AQUIRO (LEGGE N. 190 DEL 6 NOVEMBRE 2012).

ALLEGATO 7) AL P.T.P.C.

Settembre 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Giunta Provincia Autonoma di Trento

TABELLA A Allegato 1 Piano anticorruzione

MISURE PER LA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI CORRUZIONE. MISURE DI PREVENZIONE SPECIFICO DA PREVENIRE Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Piano triennale di avvio per la prevenzione della corruzione

Misura di prevenzione AREA ACQUISIZIONE E PROGRESSIONE DEL PERSONALE. Alterazione dei risultati della procedura concorsuale

PROGRAMMA PER LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL PERSONALE DELL ATENEO DI PARMA NELLE AREE DI RISCHIO COMUNI ED OBBLIGATORIE

2. Introduzione di sistemi di rotazione del personale addetto. 8. Controllo di regolarità e monitoraggio sul rispetto dei regolamenti e procedure;

ALLEGATO D) AL P.T.P.C.

Parte III Analisi del rischio

Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione

Dall analisi dei processi alla implementazione e valutazione delle misure di prevenzione del rischio di corruzione e illegalità

Corso di formazione Amministrazione Trasparente D.Lgs. 33/2013

Procedimenti (art. 9, lett.a)) Lavori eseguiti con somma urgenza. Livello di rischio (art. 5, lett.a))

ALLEGATO "A" PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2014/2016

Tabella per la pubblicazione dei dati previsti dall All. 1 della Delibera A.N.AC. 50/2013

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Segreteria di Presidenza, Comitato di Segreteria; Segretario

Le aree e le attività a più elevato rischio di corruzione

SCHEDA N. 1 : APPALTI

ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA LOMBARDIA

ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO

MAPPATURA DEI PROCESSI, IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DEL RISCHIO APAC - SERVIZIO APPALTI LAVORI PUBBLICI

Oggetto: ISTITUZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E ASSEGNAZIONE RELATIVI INCARICHI AREA TECNICA TERRITORIO AMBIENTE IL DIRIGENTE

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - ALLEGATO A)

Parte III Analisi del rischio

COMUNE DI TORTOLI' Provincia dell'ogliastra

Allegato A Aree di rischio Processi a rischio e misure specifiche di prevenzione

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ PER IL TRIENNIO

Allegato A. Sottocategorie (2 livello) Categorie (1 livello) Tempistica pubblicazione. Riferimento normativo

SEZIONE AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI. Programma per la Trasparenza e l'integrità

Misure organizzative e gestionali per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza

Transcript:

Parte III Analisi del rischio 51

52

1. Analisi del rischio A norma della Parte II, Capitolo 3 - Gestione del rischio, si procede all analisi ed alla valutazione del rischio del concreto verificarsi di fenomeni corruttivi per le attività individuate nel medesimo paragrafo. Per ogni ripartizione organizzativa dell ente, sono ritenute aree di rischio, quali attività a più elevato rischio di corruzione, le singole attività, i processi ed i procedimenti riconducibili alle macro aree seguenti: AREE DI RISCHIO AREA A: acquisizione e progressione del personale: concorsi e prove selettive per l assunzione di personale e per la progressione in carriera. Reclutamento, progressioni di carriera, conferimento di incarichi di collaborazione. AREA B: affidamento di lavori servizi e forniture: procedimenti di scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi, forniture. Definizione dell'oggetto dell'affidamento; individuazione dello strumento/istituto per l'affidamento; requisiti di qualificazione; requisiti di aggiudicazione; valutazione delle offerte; verifica dell'eventuale anomalia delle offerte; procedure negoziate; affidamenti diretti; revoca del bando; redazione del crono programma; varianti in corso di esecuzione del contratto; subappalto; utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto. AREA C: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario: autorizzazioni e concessioni. Autorizzazione all occupazione del suolo pubblico 53

Autorizzazioni ex art. 68 e 69 Testo Unico Pubblica Sicurezza (spettacoli anche viaggianti, pubblici intrattenimenti, festa da ballo, esposizioni. Con oltre 200 partecipanti) Permesso di costruire convenzionato Provvedimenti amministrativi vincolati nell'an; provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi vincolati nell'an e a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e nel contenuto. AREA D: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario: concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Servizi per minori e famiglie Servizi assistenziali e socio-sanitari per anziani Servizi per disabili Servizi per adulti in difficoltà Servizi di integrazione dei cittadini stranieri Provvedimenti amministrativi vincolati nell'an; provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi vincolati nell'an e a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e nel contenuto 1. AREA E (Specifica per i comuni): Ulteriori aree di rischio e relativi procedimenti/processi individuati Provvedimenti di pianificazione urbanistica generale Provvedimenti di pianificazione urbanistica attuativa; Levata dei protesti bancari Gestioni delle sanzioni per violazione codice della strada Gestione ordinaria delle entrate di bilancio Gestione ordinaria delle spese di bilancio Accertamenti e verifiche tributi locali Accertamenti con adesione dei tributi locali Accertamento e controlli sugli abusi edilizi Incentivi economici del personale (produttività e retribuzione di risultato) Pratiche anagrafiche 1 Per le Aree A-D si veda l allegato numero 2 del PNA 2013 (aree di rischio comuni e obbligatorie). 54

Documenti di identità Raccolta e smaltimento rifiuti Gestione del protocollo Gestione concessione e riscossione canoni cave. 2. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'an; provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi vincolati nell'an e a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e nel contenuto. La metodologia applicata per svolgere la valutazione del rischio è compiutamente descritta nella Parte II, Capitolo 2 gestione del rischio, paragrafo 3.2. La valutazione si sviluppa attraverso le seguenti fasi: A. L'identificazione del rischio; B. L'analisi del rischio: B1. Stima del valore della probabilità che il rischio si concretizzi; B2. Stima del valore dell impatto; C. La ponderazione del rischio; D. Il trattamento. Applicando la suddetta metodologia sono state analizzate le attività, i processi e di procedimenti, riferibili alle macro aree di rischio A E, elencati nella tabella che segue. Nelle schede allegate sono riportati i valori attribuiti a ciascun criterio per la valutazione della probabilità e la valutazione dell impatto. La moltiplicazione dei due valori determina la valutazione del rischio connesso all attività. I risultati sono riassunti nella seguente tabella: 2 ANAC determinazione numero 12 del 28 ottobre 2015, pagina 18. 55

n. scheda Area di rischio Attività o processo Probabilità (P) Impatto (I) Rischio (P x I) 1 A 2 A 3 A 4 B Concorso per l'assunzione di personale Concorso per la progressione in carriera del personale Selezione per l'affidamento di un incarico professionale Affidamento mediante procedura aperta (o ristretta) di lavori, servizi, forniture 2,67 1,25 3,34 2,17 1,25 2,71 2,67 1,75 4,67 2,50 1,25 3,13 5 B Affidamento diretto di lavori, servizi o forniture 2,83 1,5 4,25 6 C Permesso di costruire 2,50 1,25 3,13 7 C Permesso di costruire in aree assoggettate ad autorizzazione paesaggistica 2,67 1,25 3,33 8 D 9 E Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ecc. Provvedimenti di pianificazione urbanistica generale 2,67 1,75 4,67 3,83 2,00 7,66 10 E Provvedimenti di pianificazione urbanistica attuativa 3,33 1,75 5,83 11 E Levata dei protesti 2 1,75 3,50 12 E Gestione delle sanzioni per violazione del CDS 2,17 1,75 3,80 13 E 14 E 15 E 16 E Gestione ordinaria della entrate Gestione ordinaria delle spese di bilancio Accertamenti e verifiche dei tributi locali Accertamenti con adesione dei tributi locali 2,83 1,50 4,25 3,17 1,50 4,75 3,17 1,25 3,96 3,83 1,25 4,79 56

17 E 18 E 19 C 20 C Accertamenti e controlli sugli abusi edilizi Incentivi economici al personale (produttività e retribuzioni di risultato) Autorizzazione all occupazione del suolo pubblico Autorizzazioni ex artt. 68 e 69 del TULPS (spettacoli, intrattenimenti, ecc.) 2,83 1,25 3,54 1,83 2,75 5,04 2,17 1 2,17 3,17 1,25 3,96 21 C Permesso di costruire convenzionato 2,83 1,25 3,54 22 E Pratiche anagrafiche 2,33 1,00 2,33 23 E Documenti di identità 2,00 1,00 2,00 24 D Servizi per minori e famiglie 25 D Servizi assistenziali e sociosanitari per anziani 26 D Servizi per disabili 27 D Servizi per adulti in difficoltà 28 D Servizi di integrazione dei cittadini stranieri 29 E Raccolta e smaltimento rifiuti 3,00 1,25 3,75 30 E Gestione del protocollo 1,17 0,75 0,88 31 E Gestione concessione e riscossione canoni cave 3,33 1,75 5,83 In allegato, le schede di valutazione del rischio di tutte le attività analizzate. 57

Nella tabella che segue si procede alla ponderazione del rischio classificando le attività in ordine decrescente rispetto ai valori di rischio stimati. n. scheda Area di rischio Attività o processo Probabilità (P) Impatto (I) Rischio (P x I) 9 E 10 E 31 E 18 E 16 E 14 E 3 A 8 D Provvedimenti di pianificazione urbanistica generale Provvedimenti di pianificazione urbanistica attuativa Gestione concessione e riscossione canoni cave Incentivo economico al personale (produttività e indennità risultato) Accertamenti con adesione dei tributi locali Gestione ordinaria delle spese di bilancio Selezione per l affidamento di un incarico professionale Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi 3,83 1,75 7,66 3,33 1,75 5,83 3,33 1,75 5,83 1,835 2,75 5,04 3,83 1,25 4,79 3,17 1,50 4,75 2,67 1,75 4,67 2,67 1,75 4,67 29 E Raccolta e smaltimento rifiuti 3,67 1,25 4,58 5 B 13 E Affidamento diretto di lavori, servizi e forniture Gestione ordinaria delle entrate 2,83 1,50 4,25 2,83 1,55 4,25 24 D Servizi per minori e famiglie 25 D Servizi assistenziali e sociosanitari per anziani 26 D Servizi per disabili 27 D Servizi per adulti in difficoltà 28 D Servizi di integrazione dei cittadini stranieri 58

20 C 12 E 20 D 17 E 21 C Autorizzazioni ex artt. 68 e 69 del TULPS (spettacoli, intrattenimenti, ecc) Gestione delle sanzioni per violazione del CDS Accertamenti e verifiche dei tributi locali Accertamenti e controlli sugli abusi edilizi Permesso di costruire convenzionato 3,17 1,25 3,96 2,17 1,75 3,79 2,83 1,25 3,54 2,83 1,25 3,54 11 E Levata dei protesti 2 1,75 3,50 1 A 7 C 4 B Concorso per l'assunzione di personale Permesso di costruire in aree assoggettate ad autorizzazione paesaggistica Affidamento mediante procedura aperta (o ristretta) di lavori, servizi, forniture 2,67 1,75 3,34 2,67 1,25 3,34 2,50 1,25 3,13 6 C Permesso di costruire 2,50 1,25 3,13 2 A Concorso per la progressione in carriera del personale 2,17 1,25 2,71 22 E Pratiche anagrafiche 2,33 1,00 2,33 19 C Autorizzazione all occupazione del suolo pubblico 2,17 1 2,17 23 E Documenti di identità 2,00 1,00 2,00 30 E Gestione del protocollo 1,17 0,75 0,88 In allegato, le schede di valutazione del rischio di tutte le attività analizzate. 59

La fase di trattamento del rischio consiste nel processo di individuazione e valutazione delle misure da predisporre per neutralizzare o ridurre il rischio. Inoltre il trattamento del rischio comporta la decisione circa quali rischi si debbano trattare prioritariamente rispetto ad altri. Al fine di neutralizzare o ridurre il livello di rischio, debbono essere individuate e valutate le misure di prevenzione. Queste, si distinguono in: obbligatorie; ulteriori. Non ci sono possibilità di scelta circa le misure obbligatorie, che debbono essere attuate necessariamente nell'amministrazione. Sono tutte misure obbligatorie quelle previste nella Parte II del presente piano (capitoli 4, 5 e 6). Le attività con valori di rischio maggiori, devono essere prioritariamente oggetto delle suddette misure. Misure ulteriori possono essere valutate in base ai costi stimati, all'impatto sull'organizzazione e al grado di efficacia che si attribuisce a ciascuna di esse. L'individuazione e la valutazione delle misure ulteriori può essere compiuta dal responsabile della prevenzione, con il coinvolgimento dei responsabili per le aree di competenza e l'eventuale supporto del Nucleo di valutazione, tenendo conto anche degli esiti del monitoraggio sulla trasparenza ed integrità, dei controlli interni, nonché del gruppo di lavoro multidisciplinare. Le decisioni circa la priorità del trattamento si baseranno essenzialmente sui seguenti fattori: livello di rischio: maggiore è il livello, maggiore è la priorità di trattamento; obbligatorietà della misura: va data priorità alla misura obbligatoria rispetto a quella ulteriore; impatto organizzativo e finanziario connesso all'implementazione della misura. La gestione del rischio si concluderà con la successiva azione di monitoraggio, che comporta la valutazione del livello di rischio a seguito delle azioni di risposta, ossia della misure di prevenzione introdotte. Questa fase è finalizzata alla verifica dell'efficacia dei sistemi di prevenzione adottati e, quindi, alla successiva messa in atto di ulteriori strategie di prevenzione. E attuata dai medesimi soggetti che partecipano 60

all'interno processo di gestione del rischio in stretta connessione con il sistema di programmazione e controllo di gestione. 61