SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune Località Classe Vincolo Tipo Vincolo N Tutela MODENA MONUMENTALE Verifica d'interesse S184 Denominazione Chiesa di San Matteo Apostolo e pertinenze Altra/e denominazione/i Ubicazione Strada Statale n.12 Abetone Brennero Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto Foglio: 18 Mappale: A-82-85 Individuazione catastale a Febbraio 2006 Foglio: 18 Mappale: A-82-85 C.S. / Z.E. / Extra Urbana Extra Urb. Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-13 Decreto Lgs. 42/2004 artt. 10-12 11/12/2008 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: Note: Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04 e del D.M. del 6 febbraio 2004, inoltrata dall'ente Parrochhia di San Matteo Apostolo. Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Ecclesiastica
SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo Verifica d'interesse N Tutela S184 Denominazione Chiesa di San Matteo Apostolo e pertinenze Altra/e denominazione/i Relazione Storica presente nel Decreto di Tutela: La chiesa, nominata fin dal 1195, è già elencata nel 1260 nell'estimo del Capitolo di Modena. Nell'ambito delle revisioni degli edifici sacri dovuta alla riorganizzazione complessiva dal Concilio di Trento (1565), fu decretata la ristrutturazione della Chiesa nel 1564 circa. Alla fine del 1600 il parroco don Gaddi l'ingrandì con la costruzione del coro, e di fianco al presbitero aggiunse la sagrestia con sopra un piccolo alloggio per il sagrestano. Costruì pure le volte della chiesa, poggiandole su due larghi cornicioni. Il vano del fonte battesimale che si trova all'entrata a sinistra della chiesa è stato ricavato nel 1914 utilizzando una parte della canonica. Nel 1915, con il contributo del Comune di Modena, tutta la chiesa fu pavimentata con piastrelle ottogonali di cemento. Le tombe che erano sotto il vecchio pavimento furono coperte. Nel medesimo anno don Casolari sistemò anche il sagrato con una corsia di grandi lastre di marmo, dalla porta della chiesa ai piedi della scalinata. Nell'ultimo rafforzamento dell'argine del fiume questa pedana è stata accorciata. Negli anni 1920-22 don Casolari, per risanare i muri interni della chiesa ormai in rovina, compì lavori di grande rilievo. Rivestì di marmo rosso di Verona, con larghe e lunghe lastre, le pareti fino al cornicione. Alle pareti del presbiterio invece furono applicate lastre di marmo bianco di Carrara. Una lapide posta nell'angolo sinistro del coro, ricorda queste opere di ristrutturazione, la consacrazione della chiesa fatta dall'arcivescovo mons. Bruni e l'elevazione della parrocchia da "rettoria" a "prevostura". Durante l'ultima grande guerra la volta della chiesa fu stuccata nelle parti lese e tinteggiata di nuovo. Furono pure restaurati i telai delle finestre e al posto di vetri bianchi comuni furono inseriti vetri a mosaico. Negli anni Cinquanta fu rafforzato il tetto e ripassato completamente il manto. Negli anni Sessanta i muri esterni della chiesa furono intonacati di nuovo e tinteggiati; fu fatto il marciapiede e si provvide all'asfalto del cortile ed adiacenze; furono rifatte le grondaie e sistemato il rosone con un'intelaiatura in ferro e con i vetri nuovi. Nel 1987, a seguito di scosse sismiche (1987), fu ripassato il tetto e furono sostituite le grondaie. Furono inoltre eseguiti interventi riguardanti la copertura, il frontone sul lato ovest, la volta in arellato di gesso, i paramenti interni in marmo, che furono asportati, e le parti murarie lesionate. Il campanile, incorporato nella chiesa, si presume sia coevo alla chiesa o comunque anteriore al 1600. La costruzione dell'attuale canonica ebbe inizio nel 1768 ed inaugurata nel settembre 1770. Il fabbricato rurale venne costruito agli inizi del '900 ad uso abitativo. Successivamente si costruì il "basso-comodo" a servizio del fabbricato rurale. La chiesa (mpp. A e 85 in parte), di forme modeste, e l'annessa canonica (map. 82), rivestono principalmente valore storicotestimoniale e debbono essere dichiarate d'interesse culturale.