press/tmagazine n.17 anno 2008 www.presstletter.com press/tarticolo Italo Rota: Tradizione e Modernità di Anna Baldini press/tarchitecture LAN Architecture: Ludoteca Municipale per Bambini a Bonneuil sur Marne, Francia press/tproject STUDIO ZOPPINI ASSOCIATI: Palasport Oval e Palasport Arena a Sochi press/tdesign Rossella Ongaretto CentralUnitDesign: BACK TO NATURE press/tnews Sketchcrawl press/teventi presentazione del libro: Dante O. Benini Architetto press/tcomix Le vignette di Roberto Malfatti
press/tarticolo Italo Rota: Tradizione e Modernità di Anna Baldini *la conferenza è stata organizzata da AND rivista di architetture, città, architetti e patrocinata da: Assessorato all Urbanistica del comune di Firenze Ance Toscana Sezione Edile Confindustria Firenze AND rivista di architetture, città, architetti Il 2 luglio, a Firenze nelle sale di Palazzo Vecchio, Italo Rota è stato invitato a proporre delle riflessioni sul rapporto tra tradizione e modernità, in una città in cui la storia sembra essere un fardello ingombrante e difficilmente eludibile. E, in un affollata conferenza* pubblica ha inequivocabilmente, ma con pacatezza e senza autocelebrazione proposto le sue tesi, partendo da una riflessione generale sui problemi delle città italiane (che, se vogliamo, sono simili perché tutte si confrontano con una eredità storica prepotente) per giungere a mostrare, attraverso alcuni lavori, il suo modo di trovare soluzioni accettabili per l uomo contemporaneo. E proprio sull uomo si incentra la progettazione, che ha successo solo quando garantisce una buona qualità di vita al fruitore, un ottima qualità del prodotto realizzato e, soprattutto gli permette di sognare, di stupirsi. Quando si scrolla di dosso il passato e guarda con occhi attenti e curiosi alle nuove realtà e problematiche sociali che connotano il mondo contemporaneo, mondo in cui l appartenenza geografica non ha rilevanza ai fini della progettazione. Mondo in cui ha invece forte rilevanza il coinvolgimento nel progetto di coloro che poi vivranno quel luogo. È il caso del Lungomare di Palermo in cui sono stati usati elementi simbolici familiari, soluzioni facili da realizzare e da gestire, ma anche preziose, ben realizzate e stupefacenti. Sono il frutto, però, di una complessa strategia di approccio per la realizzazione, in cui sono stati impiegati lavoratori socialmente utili. Oppure delle luminarie che danno splendore al centro storico palermitano in attesa dei veri e propri progetti di restauro: una fase propedeutica che non sostituisce il progetto, ma lo prepara. E le fasi propedeutiche sono indispensabili per Rota, perché sono quelle che abituano gradualmente i cittadini alla novità e fanno sperimentare loro i benefici di cui godranno una volta terminati i sacrifici che richiede necessariamente un intervento urbano: è una sorta di compensazione. Come è indispensabile il lusso in un intervento pubblico, dal momento che il pubblico appartiene ai cittadini essi hanno diritto al lusso della contemporaneità: il lusso di oggetti preziosi nella Biblioteca del Parlamento Siciliano o la ricchezza dei tesori artistici siciliani esposti tutti insieme in una stanza nella mostra Black Cube. Una mostra che ha fatto discutere perché ha suscitato emozioni. E le sensazioni, le sorprese sono garantite nelle architetture di Italo Rota
press/tarchitecture LAN Architecture: Ludoteca Municipale per Bambini a Bonneuil sur Marne, Francia Riconversione di un edificio per uffici in spazio destinato al gioco e al divertimento per bambini. Mutazione di un architettura Il progetto della Ludoteca Municipale di Bonneuil sur Marne è il frutto di riflessioni diverse su: - il cambiamento di destinazione di un edificio esistente - la concezione di uno spazio destinato al gioco e al divertimento per bambini - la creazione di una struttura pubblica in un quartiere a rischio attraverso un progetto di dimensioni ridotte rispetto alle costruzioni circostanti. - il budget ristretto (inizialmente previsto per una semplice riorganizzazione interna e l estensione del tetto) Il nostro lavoro è stato quello di creare un oggetto senza scala, atemporale, un monolite, un simbolo urbano che interrompe la continuità del contesto nel quale è inserito. Un bunker, una costruzione vernacolare, che si colloca nel mezzo di edifici sociali per abitazioni degli anni 60. L intervento architettonico consiste nella creazione di una pelle aggiuntiva autoportante che permette l interfaccia tra il quartiere, la costruzione, e gli spazi interni e risponde alla necessità di aumentare la superficie esistente. Le nuove facciate sovrapposte alla vecchia costruzione ne consentono la mutazione, aggiungendo una grande entrata, uno spazio aperto al primo piano, e metri quadri supplementari adibiti a uffici per l amministrazione. Una parte esterna ermetica e protettiva e degli spazi interni luminosi, conviviali, flessibili e colorati; un volume interno semplice, permeabile che si sviluppa su due piani: piano terra (rampa d accesso, accueil, sala gioco e locali tecnici); primo piano (sala gioco, sala multimedia, locale personale, uffici, spazio gioco esterno). La tripla esposizione del volume architettonico consente a tutti gli ambienti della ludoteca di beneficiare di un buon apporto della luce naturale. CREDITS Luogo: 14, rue M. Goutier, Bonneuil sur Marne, Francia Committenza: Città di Bonneuil sur Marne Progettisti: LAN Architecture Collaboratori: Cabinet MTC (BET TCE) Impresa di costruzione: SGP Tempi progetto: 2006-2008
Tempi di realizzazione: marzo 2006 - marzo 2008 Superficie costruita mq: 380 m2 Costo complessivo : 850.000 HT Foto edificio: Jean Marie Monthiers, Paris 2008 BIOGRAFIA Lo studio italo-francese LAN Architecture è nato nel 2002 dall'associazione di Benoît Jallon e Umberto Napolitano, entrambi laureati all'ecole d'architecture de la Villette di Parigi. Nel 2004 lo studio ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dai "Nouveaux Albums des Jeunes Architectes" 2004-2006, selezione operata dal Ministero della Cultura Francese, di giovani architetti scelti per il talento ed il potenziale. Lo studio e la taglia dei progetti crescono progressivamente, sono attualmente in cantiere in Francia 12 progetti.
press/tproject STUDIO ZOPPINI ASSOCIATI: Palasport OVAL e Palasport ARENA a Sochi Palasport OVAL Il progetto incorpora la grande opportunità di poter vedere contemporaneamente le montagne a nord e il mare a sud dagli atri di ingresso; infatti le pareti sui lati lunghi sono state previste trasparenti per esaltare al massimo questa percezione. Le hall e la sala principale stessa sono state progettate in modo da trasmettere allo spettatore la sensazione di trovarsi all interno in un immensa foresta: a questo scopo è stato largamente utilizzato il legno per la struttura di copertura e le finiture. L Oval presenta tribune con una capacità totale di 8.500 posti (7.457 per gli spettatori, 396 per i VIP, 60 postazioni TV, 176 per i giornalisti, 168 per gli osservatori, 232 per gli atleti). Le tribune sono totalmente smontabili e provvisorie per un uso flessibile e multifunzionale nel periodo postolimpico, in cui potranno essere ospitati eventi sportivi non solo del ghiaccio, spettacoli, concerti, esposizioni, ecc. Il diagramma funzionale è molto semplice: una sala principale, gli accessi e i servizi per VIP e stampa sul lato nord, quelli per gli spettatori sul lato sud e gli impianti lungo i lati più corti a est e ovest. Questo diagramma assicura uno sfruttamento ottimale dei lati lunghi e una continuità visiva da nord a sud grazie alla presenza di pareti vetrate. Sui lati nord e sud sono collocate le sale di accesso che si sviluppano lungo tutto il lato garantendo così continuità e unità di gestione. I due atri sono stati disegnati in modo da poter essere suddivisi se necessario in più sezioni sia durante i Giochi olimpici sia nell utilizzo post-olimpico come palazzo per esposizioni. Gli atri presentano una struttura semplice e occupano un solo livello, ad eccezione dei punti in cui si trovano le scale, da cui si possono vedere i piani superiori. Le facciate degli atri sono prevalentemente vetrate, mentre i lati est e ovest sono solidi. Dagli atri gli spettatori possono accedere al primo piano, dove si trovano le aree di servizio poste all interno di ampi volumi a forma libera. Nell uso post-olimpico il primo piano diventerà una terrazza che si affaccia sulla sala principale; quest area potrà essere suddivisa in base alle varie necessità.
Palasport ARENA L Arena ha una capacità totale di circa 12.000 spettatori, 6.400 dei quali previsti su tribune retraibili, in modo da garantire un impianto flessibile ed un uso multifunzionale. Quando le tribune retraibili sono chiuse, il campo da gioco misurerà m 99x67. La completa rimozione delle tribune mobili renderà possibile l accesso al campo da gioco da parte dei mezzi pesanti, facilitando così la realizzazione di diverse configurazioni d uso. L impianto è stato progettato per ospitare diversi tipi di eventi sportivi e ricreativi quali pattinaggio su ghiaccio, baseball, ginnastica, tennis, spettacoli, concerti, esposizioni, ecc. Durante i concerti la conformazione delle tribune permetterà di sfruttare completamente lo spazio sottostante. Il diagramma funzionale è molto semplice: una sala principale, gli accessi e i servizi per VIP, atleti, stampa e dirigenti sul lato nord, quelli per gli spettatori sui lati sud, est e ovest e gli impianti negli angoli dell edificio. Gli spettatori accedono all edificio a quota 0,0 dai lati sud, est e ovest attraverso atri connessi tra loro, in cui sono ricavati gli spazi d accoglienza, quelli per gli sponsor e i servizi. Gli atri sono collegati tramite scale e ascensori ai tre piani superiori, che danno accesso alle tribune e contengono le aree di ristoro e i servizi per gli spettatori. La facciata sud è caratterizzata da ampie vetrate che si affacciano sul parco olimpico e sul mare.
press/tdesign Rossella Ongaretto CentralUnitDesign: BACK TO NATURE Il progetto BACK TO NATURE, esposto al Salone Satellite 2008 a Milano, è formato da 3 elementi di arredo modulari di piccole dimensioni, modellati sulle forme naturali di piante grasse. Il progetto MARGARETAE SOFA è un divanetto modulare adatto alla lettura, ma non solo, destinato a funzioni diverse come al gioco al lavoro, alla lettura, alla meditazione e a sedute psicoanalitiche, singole, ma anche di gruppo. È adatto ad ambienti diversi, come per esempio, musei, spazi per l infanzia, librerie, biblioteche, spazi commerciali, aereoporti, musei, giardini. Il progetto per ambienti interni prevede un rivestimento in tessuto industriale e sfoderabile; per esterni, un rivestimento in neoprene, resistente all acqua. Il divanetto margaretae è previsto di due misure, una con un modulo di 45 cm, e l altro di 35 cm, adatto per i bambini. Le tasche sono anche destinate ad accogliere libri, cd, giochi e coperte e anche un laptop per lavorare. Gli altri progetti, LITHOP e ASTROPHITUM TRICOSTATUM sono delle sedute di dimensioni contenute, adatte per la casa, che contengono piccole coperte di lana che sbocciano dalla struttura come fiori di cactus. La struttura di tutti gli elementi è formata da un foam alveolare ecologico prodotto dalla waterlily Orsafoam. Gli elementi sono prodotti dalla ditta TrePi di Empoli BIOGRAFIA Ongaretto Rossella è nata a Roma nel 1968. E architetto e designer. Costante è stata la sua ricerca nell ambito del disegno di oggetti di arredo e ha partecipato a numerosi concorsi di design. Nel 1999 partecipa alla mostra Designing Craft a Torino; nel 2000 a Clermont L Hérault in Francia; nel 2001, alla Primavera del Diseño a Barcellona e in Finlandia alla mostra Näyttelyn avajaiset organizzata dalla UIAH- University of Art and Design a Helsinki; alla mostra Designing Craft ad Alessandria e nel 2002 al 100%Design Show a Londra nel 2002. Nel 2005 forma lo studio Central Unit Design che è l unione di vari professionisti di diversa provenienza e formazione, attivi in diversi settori di ricerca come architettura di interni, allestimenti, scenografie, eventi, progettazione di oggetti di arredo, arti decorative, grafiche e multimedialii
Nel 2006 CentralUnitDesign partecipa al Salone Satellite. Rossella Ongaretto presenta DinoSofa, un progetto di divano ispirato a una scultura di Pino Pascali. Il divano è stato esposto nel 2006 nel museo di scienze naturali a Milano, e nel 2007 è selezionato nell ambito della Mostra Avverati tra i migliori progetti degli ultimi dieci anni del Satellite, oggi in produzione. Partecipa parallelamente al Salone Satellite nel 2007 con il Sinus cosinus sofa, le diverse soluzioni di poltroncine Ghost e il measles Kube, destinato ai bambini. press/tnews Sketchcrawl di Roberto Malfatti Diciamo che questa volta il tema da affrontare a Sketchcrawl, la famosa maratona mondiale degli illustratori di viaggio, suggeriva a Firenze la ricerca di un luogo emblematico da rappresentare nei taccuini. La richiesta artistica voleva che si esplorasse visivamente, nel contesto storico di questa città, la tortuosa vicenda che la critica militante nell ultimo secolo aveva già dolorosamente analizzato versando fiumi di inchiostro prima e milioni di files in formato word successivamente, del rapporto tra architettura e natura. Fin qui uno spunto e basta, ma poi mi sono venute in mente le immagini di quei progetti contemporanei che affrontano la questione rivestendo le facciate di verzura, una moda fastidiosa sempre più invadente, che coi pretesti più disparati ma tutti derivanti dai nuovi comandamenti d'obbligo: la Sostenibilità, la Bioclimaticità,l utilizzo di Fonti Rinnovabili (GULP, sono sempre dieci ma non li ricordo tutti ) ha mandato in pensione il mattone e trasformato i prospetti in prati all' inglese, abetaie, serre equatoriali, e giardini di varia natura compresi quelli con piante grasse. Normale evoluzione culturale? Svolta rivoluzionaria dei linguaggi? Ricerca esasperata di un' immagine senza sostanza?vla solita maledetta immagine che non fa più dormire Gregotti? Boh non lo so, sta di fatto che con un gruppetto di temerari indicati dal destino, sotto il sole cocente di un' estate arrivata in ritardo, sabato 21 giugno ci siamo diretti di buona mattina al giardino di Boboli. Non ci ritornavo da una vita, ma vi posso assicurare che in quei luoghi il Rinascimento e il Barocco, è vero è pura retorica, hanno già detto tutto; in primo luogo che l architettura non va confusa con la natura ma deve essere ad essa organica e poi tante altre cose che non riesco a descrivere a parole. Giornata incredibilmente stimolante, percorso didattico da rendere obbligatorio in tutte le facoltà, lascio comunque parlare le immagini Saluti a tutti Roberto
press/teventi presentazione del libro: Dante O. Benini Architetto lunedì 7 Luglio 2008 ore 20.00 - ACER, via di Villa Patrizi 11, Roma Interverranno: AMEDEO SCHIATTARELLA, presidente dell Ordine degli Architetti di Roma CARLO MANCOSU, editore LUIGI PRESTINENZA PUGLISI, critico di architettura DANTE O. BENINI, architetto press/tmagazine Lettera di critica dell architettura che affianca press/tletter. Per cancellarsi e rimuovere il nominativo dal nostro indirizzario basta mandare una mail al mittente con scritto: remove. Per iscriversi basta farne richiesta. Ai sensi della Legge 675/1996, in relazione al D.Lgs 196/2003 La informiamo che il Suo indirizzo e-mail è stato reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Si informa inoltre che tali dati sono usati esclusivamente per l invio della press/tletter e di press/tmagazine. Per avere ulteriori informazioni sui suoi dati, che di regola si limitano al solo indirizzo di e-mail accompagnato qualche volta dal nome e cognome ovvero dal nome della società, può contattare il responsabile, Luigi Prestinenza Puglisi, all indirizzo l.prestinenza@libero.it. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (Privacy L.75/96). Abbiamo cura di evitare fastidiosi MULTIPLI INVII, ma laddove ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo e ce ne scusiamo sin d'ora. I giudizi espressi negli articoli non esprimono l opinione della redazione ma dello scrivente. Si ringraziano i progettisti per le informazioni relative ai credits e per il materiale iconografico che viene concesso gratuitamente, libero da diritti relativamente alla circolazione di questa newsletter. REDAZIONE: Anna Baldini, Gianpaolo Buccino, Diego Caramma, Diego Barbarelli, Massimo Locci, Roberto Malfatti, Valerio Paolo Mosco, Luigi Prestinenza Puglisi, Paolo Raimondo, Monica Zerboni.