La certificazione dell impianto come garanzia della qualità e delle prestazioni: uno strumento di mitigazione del rischio Paolo Gianoglio, Direttore 7 maggio 2010
Dove c è innovazione, c è ICIM ICIM, nel corso di oltre 20 anni di attività, si è affermato come uno dei principali Enti di Certificazione italiani, conseguendo una crescita costante di fatturato e dimensioni grazie alla sua riconosciuta competenza tecnica. I tradizionali i settori merceologici i di riferimento, i connessi alla meccanica e all impiantistica, costituiscono oggi la concreta base di partenza per lo sviluppo di nuovi obiettivi in contesti e scenari nuovi. 2 10/05/2010
Le grandi innovazioni sono quelle sostenibili ICIM a sostegno di INNOVAZIONE e SOSTENIBILITÀ Nel suo Piano Strategico 2009-2012 ICIM ha definito MISSION OBIETTIVO essere il punto di riferimento per quelle organizzazioni pubbliche e private che credono che INNOVAZIONE e SOSTENIBILITÀ siano elementi fondamentali per il proprio sviluppo. diventare leader riconosciuto, i per esperienza e competenza, nei servizi a supporto dell innovazione e della sostenibilità. 3 10/05/2010 AREE DI BUSINESS Sistemi Prodotto Ispezioni Energia Sociale
ICIM la struttura organizzativa LA TRADIZIONE SISTEMA Qualità Ambiente Sicurezza Etica Schemi settoriali ISPEZIONE PRODOTTO di 2^ parte di 3^ parte Cogente Volontario Prove laboratorio Verifiche periodiche su impianti L INNOVAZIONE Energie alternative ENERGIA Riduzione dei consumi energetici Sicurezza Salute Ambiente SOCIALE Alimentazione Occupazione Immigrazione Finanza 4 10/05/2010
Le grandi innovazioni sono quelle sostenibili L INNOVAZIONE DEI SERVIZI ICIM Energia: ICIM è l unico organismo al mondo riconosciuto sia da ESTIF per il rilascio del SolarKeyMark (marchio europeo per il settore del solare termico), sia dall IEC CB per il riconoscimento internazionale della certificazione dei moduli fotovoltaici. Energia: ICIM ha sviluppato propri schemi per la certificazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (FV, termico, eolico, biomasse ). Energia: ICIM è tra i primi organismi a livello internazionale a rilasciare la certificazione di sistemi di gestione per l energy management secondo la norma EN 16001. Energia: Edificio sostenibile 5 10/05/2010
Lo scenario di riferimento La ratifica del Protocollo di Kyoto (nel 2002 per l Italia) Italia), entrato in vigore nel 2005, impegna 169 paesi nel mondo a ridurre le emissioni di gas serra per combattere i cambiamenti climatici introducendo misure per promuovere: Il risparmio energetico sia nell ambito della produzione sia negli usi finali (edifici e sistemi ad alta efficienza, politiche di educazione verso un consumo consapevole e stili di vita sostenibili ). Lo sviluppo delle fonti alternative di energia come motori dello sviluppo economico e sociale, in sostituzione dei combustibili fossili. La situazione economica internazionale: incertezza generalizzata; approvvigionamento energetico (sicurezza forniture); costi materie prime ( pick oil,forte dipendenza da aree instabili, speculazioni). Maggiore attenzione degli stakeholders ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico. 6 10/05/2010
Gli obiettivi 20-20-20 e la politica energetica italiana GLI OBIETTIVI DELL EU L A POLITICA ITALIANA A A Riduzione delle emissioni di gas serra: - 20% rispetto ai valori del 1990. Incremento dell efficienza energetica del +20%. Produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili pari al 20% del fabbisogno nazionale. Politiche di incentivazione per promuovere l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, ma il Nuovo Conto Energia è ancora in stand by Regolamentazioni in materia di edilizia (Certificazione Energetica) Promozione METADISTRETTI e DISTRETTI ENERGETICI a livello regionale. Quadro legislativo l i disarmonico i con provvedimenti contrastanti (vedi regime fiscale). 7 10/05/2010
Lo sviluppo del mercato del FV Dal 2008, la Cina è diventata il principale produttore di celle solari con un importo annuo di circa 2,4 GW, seguita dall Europa con 1,9 GW, il Giappone con 1,2 GW e Taiwan con 0,8 GW. Un numero crescente di produttori stanno entrando nel mercato: la quota dei dieci più grandi produttori di FV è scesa dal 80% nel 2004 al 50% nel 2009. Altalenante dinamica degli investimenti nel 2009, con una flessione nel primo semestre ed un accelerazione marcata nella seconda parte dell anno. Corsa all entrata in esercizio entro il 2010 per usufruire degli attuali incentivi. Gli impianti fotovoltaici entrati in esercizio in Italia nel 2009 hanno contribuito per 580MW alla potenza complessiva installata, che a Dicembre 2009 ha superato la soglia di 1GW. 8 10/05/2010
Trend globale settore FV previsione al 2013 Fonte: EPIA (Global Market Outlook for Photovoltaics until 2013) 9 24/09/2009
Il settore del fotovoltaico in Italia Incentivi più alti in Europa ma non cumulabili con altre agevolazioni fiscali. Incertezza sulla rimodulazione del regime di incentivazione (tariffe lentamente decrescenti, allargamento a nuove tecnologie, semplificazione delle tipologie di impianto ammesse ). Più di 700 imprese operano nell area di business del FV, ma poche sono presenti nelle attività produttive a più elevato margine. Iniziano a prendere consistenza le collaborazioni tra il mondo imprenditoriale e la ricerca, favorendo la nascita di casi di successo. Molti distributori, molti installatori riconvertiti per cavalcare il boom. Interessanti iniziative di pacchetti chiavi in mano : partnership tra istituzioni finanziarie ed attori della filiera ed amministrazioni pubbliche per favorire la diffusione del fotovoltaico. Limiti i i legati alla rete distributiva. ib i 10 10/05/2010
Impianti FV installati in Italia al 31 marzo 2010 Fonte: GSE 11 10/05/2010
Proiezioni ed obiettivi per l Italia 1 GW di potenza installata a dicembre 2009 con un totale di 70.000 impianti in CE (per la maggior parte impianti domestici di piccola taglia). Il GSE prevede che per la fine del 2010 i megawatt installati superino i 1.500 MW a fronte di un totale di 100.000 impianti. Aumento della taglia media degli impianti. Interessanti prospettive per il Building Integrated Photovoltaics. Capacità cumulata assegnata al FV per il raggiungimento degli obiettivi comunitari concordati dall Italia: 8.500 MW. L Italia sarà la nazione dove sarà più facile il raggiungimento della grid parity, per cui l aspetto dimensionale degli impianti assume maggiore rilevanza. Potenziale mercato italiano nel lungo periodo: 50GW (Energy&Strategy Group - 2009). 12 10/05/2010
Trend FV Italia previsione al 2013 Italy Fonte: EPIA (Global Market Outlook for Photovoltaics until 2013) 13 24/09/2009
Le sfide per gli operatori COMPETENZA, STANDARD DI SICUREZZA Il settore FV è cresciuto negli ultimi anni molto rapidamente. Non sempre chi opera nel settore ha competenza sulla valutazione dei rischi e conosce le soluzioni idonee per mitigarli. Ricorso alle assicurazioni: copre una componente minima dei prodotti finanziati (29% per privati, 31% per azienda, 50% per P.A.). Si copre spesso il capitale investito, ma non la mancata produzione di energia elettrica. 14 10/05/2010
Il pay-back period di un investimento in un impianto FV Il costo di costruzione di un impianto FV è diminuito di circa il 20% negli ultimi anni a causa della crisi internazionale e dell aumento dell efficienza dei moduli e della componentistica Calcolato con i metodi classici (VA (V.A.N., T.I.R., I.P.),il tempo di ritorno dell investimento è compreso tra 8 e 12 anni, in funzione delle dimensioni, delle condizioni tecniche e della localizzazione. In caso di leasing, è possibile ottenere un pareggio finanziario nel breve a determinate condizioni ma rientrare dell investimento economico in 8-10 anni. A condizione che tutto funzioni bene: la progettazione, valutazione, installazione, e la resa energetica nel tempo siano corrispondenti a quanto previsto nel piano! 15 10/05/2010
Le variabili critiche per il ritorno dell investimento Rischi legati alla progettazione Esposizione non ottimale. Qualità nel tempo dei materiali utilizzati (moduli, inverter, cavi ). Mismatching: cioè il fenomeno che provoca un rendimento medio dell'impianto fotovoltaico inferiore a quello medio dei singoli pannelli per il fatto che in una catena di pannelli collegati in serie, la produzione di ogni pannello si adegua a quella del pannello più debole. Dimensionamento. Rischi legati alla costruzione/installazione 16 10/05/2010 Esposizione non ottimale. Ritardi rispetto a quanto pianificato. Impianto non rispondente al progetto (diversi componenti, mancato rispetto del layout). Accessibilità per la manutenzione.
Le variabili critiche del processo Rischi residui durante il life cycle Corretta pianificazione ed esecuzione della manutenzione. Pulizia moduli. Fenomeno elettrico (incendi, interruzioni di servizio ). Eventi atmosferici, furti. 17 10/05/2010
dimensionamento impianti rischi leasing in costruendo sviluppo sostenibile life cycle pianificazione rischi legati alla progettazione scelte eventi atmosferici manutenzione rischi legati alla costruzione/installazione qualità nel tempo finanziamenti La certificazione come strumento di mitigazione dei rischi. Garanzia di obiettività, trasparenza, affidabilità, qualità, sicurezza e funzionalità dei componenti, efficienza e capacità dell impianto installato nel tempo. 18 10/05/2010
Il ruolo della certificazione Per poter accedere agli incentivi, i i la legge prevede che i prodotti siano sottoposti a prove di tipo presso laboratori accreditati SINAL. Le prove di tipo non garantiscono la qualità della produzione di serie. La certificazione dei singoli componenti (inverter, moduli) garantisce le prestazioni di qualità e di sicurezza a fronte di standard internazionali, integrando alle prove di tipo l esame del sistema di produzione, d i la verifica dei controlli sulla produzione di serie e mantenendo sui prodotti certificati il presidio di una sorveglianza costante nel tempo. 19 10/05/2010
I benefici della certificazione La certificazione dell impianto fotovoltaico, nuovo schema proposto da ICIM, integra nella valutazione dell impianto anche la valutazione della prestazione contro i rischi identificati, consentendo la verifica nel tempo: della qualità della progettazione; della qualità e la sicurezza dei singoli componenti e delle materie prime utilizzate; la qualità e la sicurezza dell installazione e della manutenzione; l efficienza e la resa energetica. Nella fattispecie del leasing in costruendo, tutti gli attori del processo sono garantiti da una Terza Parte Indipendente. 20 10/05/2010
I benefici per gli attori del processo Intermediari finanziari Hanno il vantaggio di poter monitorare costantemente l andamento del progetto, grazie ad un metodo omogeneo di valutazione ed ai controlli durante tutte le fasi del progetto. MINIMIZZANO IL RISCHIO SUI CAPITALI INVESTITI ED IL RISCHIO DI PROGETTAZIONE Committenti Minimizzano i rischi legati alla corrispondenza che quanto realizzato sia conforme alle proprie esigenze, ottimizzando i tempi di realizzazione dell opera e garantendosi sulla qualità e resa nel tempo dell impianto attraverso un efficace strumento di controllo. MINIMIZZANO I RISCHI SUI COSTI DELL OPERAZIONE E SULLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI 21 10/05/2010
I benefici per i gli attori del processo Fornitori i dell impianto i Dispongono di un elemento distintivo rispetto ai competitors e di una garanzia di qualità dell impianto verso le controparti. MINIMIZZANO I RISCHI DI PENALI O COSTI ACCESSORI 22 10/05/2010
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